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Carlo,

 

la mia era solo una provocazione, in effetti non esplicitata bene: in soldoni volevo dire: che aspettano ad arruorarlo???  Per quanto è bravo, avrebbero dovuto farlo da tempo...

Non sapevo che in futuro si dedicherà a Tex. Magari tu l'avrai anche scritto nelle tue anteprime (per le quali ti ringrazio, io come penso tutti gli altri del forum, sei una preziosissima miniera di informazioni), ma io ho pochissima memoria per i nomi di autori di cui non ho letto nulla, e Benevento è uno di questi. 

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  • Collaboratori

Questo Color è convincente anche sotto un altro punto di vista: il carattere cupo e ai limiti della drammaticità che accomuna delle storie pur diverse tra di loro, quasi che il curatore abbia scelto quest'insieme di soggetti per donare un sottofondo di unicità al volume.

Visti i prossimi Color brevi in lavorazione penso che quest'apparenza di unicità possa essere conservata facilmente anche in futuro.

Per esempio il prossimo numero colorato direttamente dai disegnatori (Vannini, Tisseli, Babini...).

Fossi in Boselli continuerei comunque a puntare su insiemi di storie accomunate da temi opportunamente scelti:

a ) quattro storie ambientate in quattro diverse grandi città,

b ) quattro storie di ambientazione fluviale o marinara,

c ) quattro storie con la presenza di un amico storico,

d ) quattro storie con Tex alle prese con sette o avversari simili,

e ) quattro storie se non comiche divertite,

f ) quattro storie con frammenti sul passato di Tex o degli altri pards,

g ) quattro storie che si pongano come infinitesimale continuazione di altre storie del passato, un piccolo seguito a degli epiloghi di storie che si pensa possano lasciare uno spiraglio ancora aperto per una storia breve di 32 pp.

...insomma vedo mille possibilità diverse e spero di leggere nella scelta delle storie del color di quest'anno un'intuizione geniale che porti ad una organica programmazione da parte della SBE.

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Carlo,

 

la mia era solo una provocazione, in effetti non esplicitata bene: in soldoni volevo dire: che aspettano ad arruorarlo???  Per quanto è bravo, avrebbero dovuto farlo da tempo...

Non sapevo che in futuro si dedicherà a Tex. Magari tu l'avrai anche scritto nelle tue anteprime (per le quali ti ringrazio, io come penso tutti gli altri del forum, sei una preziosissima miniera di informazioni), ma io ho pochissima memoria per i nomi di autori di cui non ho letto nulla, e Benevento è uno di questi. 

 

Certo che l'ho scritto nelle mie anteprime e l'ha pure detto e ridetto lo stesso Borden in varie occasioni tra cui la conferenza di Lucca 2014

Quanto al non ricordare i nomi, tranquillo io pure ho una pessima memoria al riguardo. :D

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Questo Color è convincente anche sotto un altro punto di vista: il carattere cupo e ai limiti della drammaticità che accomuna delle storie pur diverse tra di loro, quasi che il curatore abbia scelto quest'insieme di soggetti per donare un sottofondo di unicità al volume.

Visti i prossimi Color brevi in lavorazione penso che quest'apparenza di unicità possa essere conservata facilmente anche in futuro.

Per esempio il prossimo numero colorato direttamente dai disegnatori (Vannini, Tisseli, Babini...).

 

Ahem... devo darti una delusione: Babini non sarà sul prossimo numero, ben che vada sarà in quello del 2016 anche se io spero che lo dirottino sul cartonato.

Probabilmente non ci sarà nemmeno Vannini, visto che non molto tempo fa Boselli si lamentava di non aver ancora visto una tavola.

Non credere ciecamente a tutto quello che dicono autori che non conoscono la programmazione.

 

La formazione più probabile del Color n. 8 sarà:

 

Ruju & Tisselli

Boselli & Franzella

Boselli & Bertozzi 

 

Tutti confermati da Boselli.

 

La quarta storia se la giocano Mignacco & Vannini e Simeoni con quest'ultimo favorito.

 

Inoltre di questi solo Tisselli e Vannini, se ci sarà, coloreranno direttamente le loro storie e in futuro ci saranno altri esempi. Niente scelta tematica quindi.

 

 

 

Fossi in Boselli continuerei comunque a puntare su insiemi di storie accomunate da temi opportunamente scelti:

a ) quattro storie ambientate in quattro diverse grandi città,
b ) quattro storie di ambientazione fluviale o marinara,
c ) quattro storie con la presenza di un amico storico,
d ) quattro storie con Tex alle prese con sette o avversari simili,
e ) quattro storie se non comiche divertite,
f ) quattro storie con frammenti sul passato di Tex o degli altri pards,
g ) quattro storie che si pongano come infinitesimale continuazione di altre storie del passato, un piccolo seguito a degli epiloghi di storie che si pensa possano lasciare uno spiraglio ancora aperto per una storia breve di 32 pp.
...insomma vedo mille possibilità diverse e spero di leggere nella scelta delle storie del color di quest'anno un'intuizione geniale che porti ad una organica programmazione da parte della SBE.

 

Su questo concordo completamente. :ok:

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L'idea di Ymalpas dei Color brevi tematici non mi dispiace... però non so, non vorrei che gli sceneggiatori si sentissero "costretti", imbrigliati: io sarei più dell'idea di proseguire come è stato finora, dando agli sceneggiatori la massima libertà.

 

Piccolo discorso sui colori: tutti molto belli, ma a mio avviso i migliori sono stati quelli della storia di Camuncoli - forse anche per il fatto che questo disegnatore, abituato ai comics americani, ormai il suo segno grafico lo caratterizza già in partenza tenendo in mente i colori (cosa che mi sembra gli altri non abbiano fatto); vedasi, in questo senso, l'utilizzo abbastanza sporadico delle ombre o dei neri.

In ogni caso, tutte le vedute del villaggio, tra bei disegni e bei colori, sono da applauso - l'ho già detto che Camuncoli lo rivedrei volentieri, magari su un Texone?

 

Invece devo dire che la colorazione che mi ha convinto di meno (anche se raggiunge più che ampiamente la sufficienza!) è quella dell'unica donna: in particolare non capisco il perché di colori tanto aggressivi per gli abiti dei pards, soprattutto in considerazione che la storia si svolge di notte.

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S P O I L E R

 

 

 

Ammetto che invece ero diffidente nei confronti di Burattini. Non so bene neanch'io perché, non avendo mai letto niente di lui, non essendo io un lettore di Zagor. Ed invece la sua storia è forse la più drammatica e sicuramente la più commovente, con una figura epica qual è quella di Coronel. Per la verità, l'espediente del narcotico l'ho trovato improbabile, perché Coronel non poteva sapere quando si sarebbe risvegliato Tex. Una forzatura che non mi è piaciuta. Io per la verità avevo pensato piuttosto ad una soluzione tipo quella del finale di Per qualche dollaro in più, in cui Clint Eastwood lascia che sia il colonnello a battersi in duello contro l'Indio, perché aveva capito che era giusto non sottrargli la vendetta per la morte della sorella. Avevo quindi immaginato che Tex avesse volutamente lasciato la scena a Coronel, per consentirgli di provare ad ottenere la sua vendetta. Nonostante tutto, però, la storia resta bellissima, con questa figura tragica di Coronel che raggiunge sua figlia Soledad...

I disegni di Camuncoli sono bellissimi, ma credo debba ancora affinare il suo Tex. Il suo ranger colosso tipo Fusco non mi ha convinto appieno, ma grande prova per il resto. 

 

 

Tex non è tipo da mandare allo sbaraglio un uomo senza speranza, al massimo, con molto rammarico, ha lasciato a volte che un uomo ormai ferito a morte si sacrificasse per gli altri fermandosi ad affrontare un gruppo di inseguitori; poi è vero che Coronel non aveva la certezza della durata del narcotico, ma credo che non se ne sia dato troppo peso, aveva solo voglia di trovarsi davanti all'assassino di sua figlia e sperava di sbrigare la faccenda rapidamente.

 

La proposta di Ymalpas di storie brevi tematiche sinceramente mi lascia perplessa, per il motivo addotto da Paco. Già non mi piacciono le pastoie legate al numero di pagine, men che meno al tema.

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Non troppo rapidamente Cheyenne se pensi che tex ha dormito talmente profondamente da essere svestito da coronel senza accorgersi di nulla. Comunque quello che dici è vero: l autore più volte lo rimarca facendo dire a Tex che Coronel non ha possibilità, che trema troppo, ecc. Ma alla fine pensavo che non avesse avuto il cuore di sottrarre a Coronel la sua occasione di vendetta, considerando che quella da tempo era l unica ragione di vita dell uomo. Storia comunque bellissima.

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Questo Color è convincente anche sotto un altro punto di vista: il carattere cupo e ai limiti della drammaticità che accomuna delle storie pur diverse tra di loro, quasi che il curatore abbia scelto quest'insieme di soggetti per donare un sottofondo di unicità al volume.
Visti i prossimi Color brevi in lavorazione penso che quest'apparenza di unicità possa essere conservata facilmente anche in futuro.
Per esempio il prossimo numero colorato direttamente dai disegnatori (Vannini, Tisseli, Babini...).
Fossi in Boselli continuerei comunque a puntare su insiemi di storie accomunate da temi opportunamente scelti:
a ) quattro storie ambientate in quattro diverse grandi città,
b ) quattro storie di ambientazione fluviale o marinara,
c ) quattro storie con la presenza di un amico storico,
d ) quattro storie con Tex alle prese con sette o avversari simili,
e ) quattro storie se non comiche divertite,
f ) quattro storie con frammenti sul passato di Tex o degli altri pards,
g ) quattro storie che si pongano come infinitesimale continuazione di altre storie del passato, un piccolo seguito a degli epiloghi di storie che si pensa possano lasciare uno spiraglio ancora aperto per una storia breve di 32 pp.
...insomma vedo mille possibilità diverse e spero di leggere nella scelta delle storie del color di quest'anno un'intuizione geniale che porti ad una organica programmazione da parte della SBE.


Escludo per il momento di legarmi le mani con legacci tematici. N0n credere che sia facile trovare buone storie brevi per Tex come pare lo sia per Dylan Dog: Quest'albo richiede già molto più lavoro di quanto tu possa immaginare. Il tema resterà sempre libero. Perchè vuoi creare una monotonia tematica? E' controproducente.

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Molto bello l'ultimo Color, in generale (per copertina, testi, disegni e colorazione) il migliore fin qui pubblicato.

Sono d'accordo con Boselli: questo è un prodotto sperimentale, sia per quanto concerne soggetto e sceneggiatura (è tutt'altro che semplice cimentarsi con storie brevi, quando si ha l'abitudine di scrivere storie medio-lunghe), sia per quanto riguarda l'aspetto disegno. Qui ci troviamo davanti ad artisti che, molto probabilmente -ad eccezione forse di Benevento- non compariranno mai sulle serie tradizionali. Ma, in ogni caso,è piacevole incontrare tratti nuovi e differenti dalla tradizione texisana.

Non mi soffermo sul commento alle singole storie, in quanto gli amici che mi hanno preceduto lo hanno fatto in modo molto preciso e puntuale. E qui si avverte, una volta di più, l'estrema soggettività dei giudizi, a riprova della passione che il nostro Tex suscita in lettori dai gusti così differenti gli uni dagli altri.

Ma tutti, a quanto pare, estremamente fedeli.

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Non sono un grande estimatore delle storie brevi,figuriamoci se adesso,nella vasta prateria degli inediti,compare in pianta stabile il Color autunnale. Sinceramente non ne sentivo la mancanza,soprattutto se la sua periodicità annuale diventerà definitiva. 

 

Bella la storia di Medda,la migliore a mio avviso,disegnata benissimo da Benevento,così come mi è piaciuto assai il tratto di Accardi (un Kit Willer meraviglioso) e la sceneggiatura particolare di "Randy il fortunato",le altre...così così (non convincente "Incontro a Tularosa",mentre "Nel buio" è troppo simile,non solo nel titolo,al "Buio oltre la siepe" "),mentre lascerei perdere il Tex di De Vita,alle prese,in copertina, con delle coliche renali....

 

Vogliamo fare esperienze nuove a Tex ? Benissimo ! La mia proposta è quella di mantenere nell'anno solare l'inedito mensile,il Texone ed il Color estivo e quella di alternare,un anno sì e uno o due no, Maxi,Almanacco e Color-storie brevi,tenendo anche conto che tra poco giungerà sugli schermi pure l'opera di Serpieri che dovrebbe aprire la strada ad un'ennesima serie. Io amo Tex,ma la sua sovraesposizione incomincia ad essermi fastidiosa,sia per la ricerca spasmodica di nuovi disegnatori,molti dei quali,diciamolo,inadatti a Tex,sia per l'inevitabile ripetersi di sceneggiature-fotocopia. Temo un "già visto" e "quello che vedo non mi piace".

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....

Vogliamo fare esperienze nuove a Tex ? Benissimo ! La mia proposta è quella di mantenere nell'anno solare l'inedito mensile,il Texone ed il Color estivo e quella di alternare,un anno sì e uno o due no, Maxi,Almanacco e Color-storie brevi,tenendo anche conto che tra poco giungerà sugli schermi pure l'opera di Serpieri che dovrebbe aprire la strada ad un'ennesima serie. Io amo Tex,ma la sua sovraesposizione incomincia ad essermi fastidiosa,sia per la ricerca spasmodica di nuovi disegnatori,molti dei quali,diciamolo,inadatti a Tex,sia per l'inevitabile ripetersi di sceneggiature-fotocopia. Temo un "già visto" e "quello che vedo non mi piace".

Io invece sono, come ben sapete, un fruitore onnivoro di Tex e ferma restando la mensilità fissa dell'inedito non sarei per niente dispiaciuto all'idea di avere un Extra bimestrale con 

Cartonato a febbraio,

Maxi ad aprile,

Texone a giugno,

Color ad agosto,

Storie brevi a ottobre e

Almanacco a dicembre

 

Senza obbligo di acquisto per gli altri naturalmente...

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Non sono un grande estimatore delle storie brevi,figuriamoci se adesso,nella vasta prateria degli inediti,compare in pianta stabile il Color autunnale. Sinceramente non ne sentivo la mancanza,soprattutto se la sua periodicità annuale diventerà definitiva. 

 

Già è definitiva, rassegnati :D

 

 

 

Bella la storia di Medda,la migliore a mio avviso,disegnata benissimo da Benevento,così come mi è piaciuto assai il tratto di Accardi (un Kit Willer meraviglioso) e la sceneggiatura particolare di "Randy il fortunato",le altre...così così (non convincente "Incontro a Tularosa",mentre "Nel buio" è troppo simile,non solo nel titolo,al "Buio oltre la siepe" "),mentre lascerei perdere il Tex di De Vita,alle prese,in copertina, con delle coliche renali....

 

Io e te la vediamo proprio in maniera opposta. ;)

 

 

Vogliamo fare esperienze nuove a Tex ? Benissimo ! La mia proposta è quella di mantenere nell'anno solare l'inedito mensile,il Texone ed il Color estivo e quella di alternare,un anno sì e uno o due no, Maxi,Almanacco e Color-storie brevi,tenendo anche conto che tra poco giungerà sugli schermi pure l'opera di Serpieri che dovrebbe aprire la strada ad un'ennesima serie. Io amo Tex,ma la sua sovraesposizione incomincia ad essermi fastidiosa,sia per la ricerca spasmodica di nuovi disegnatori,molti dei quali,diciamolo,inadatti a Tex,sia per l'inevitabile ripetersi di sceneggiature-fotocopia. Temo un "già visto" e "quello che vedo non mi piace".

 

Allora... non lo ha ordinato il dottore di comprare tutto quello che ha il logo di Tex in copertina: ciò che non piace o si reputa eccessivo o toppo costoso si può benissimo lasciare in edicola.

Se poi volessimo essere precisi, non c'è una ricerca spasmodica di nuovi disegnatori ma solo un'opportunità offerta a sceneggiatori e disegnatori "esterni" di cimentarsi con il ranger. Sotto molti punti di vista il Color con le storie brevi è una collana sperimentale dove vedere interpretazioni diverse del mondo di Tex se poi tra questi ce ne scappa uno che possa colmare i vuoti nello staff, perché no?

Io ad esempio, non prenderei mai in pianta stabile su Tex né Camuncoli né Luca Rossi ma ero comunque curioso di vedere come sarebbe stata la loro interpretazione.

Inoltre la formula delle storie brevi permette di leggere storie che non avremmo potuto leggere in un albo tradizionale perché basate su idee che non avrebbero potuto essere sviluppate anche solo in 110 pagine.

Aggiungo, infine, che la tua "proposta" dimostra senza alcun dubbio che non sei tagliato per fare l'editore. :D  :D

Vorresti, infatti, che la SBE rinunciasse a delle uscite annuali che garantiscono un profitto grazie al quale continua a sostenersi e nessun imprenditore è così folle specie di questi tempi.

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Condivido quasi tutto quello scritto da Carlo, anche se, come detto nel mio primo commento, resta la curiosità di immaginare sviluppate in trame più lunghe le storie di Medda e di Boselli.

 

La prima poteva essere una storia su cui inserire una interessante quanto attesa rievocazione di un altro aspetto del passato di Carson, rievocato da lui stesso negli stacchi tra una scena e l'altra, anche se rimane la speranza che prima o poi sia borden a confezionare un nuovo capitolo del giovane Carson...

 

La seconda pur essendo concepita per un racconto breve e ben realizzata per quel format, presenta comunque le potenzialità per lo sviluppo in una storia più lunga che naturalmente non vedremo più.

 

In ogni caso confermo il mio altissimo apprezzamento per l'albo.

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Anche io gradisco avere vari Tex durante l'anno, oltre il mensile. Questa sperimentazione del color, sia lungo ad agosto, sia le 4 storie brevi, mi è piaciuta pur essendo amante del bianco/nero e se in futuro la SBE decidesse altre uscite o nuove sperimentazioni, tipo un albo annuale dedicato al passato (prima, con e dopo Lilyth) diciamo nel tempo della giovinezza con Gunny al n° 11 (Il figlio di Tex) ne sarei interessata. Se il mercato risponde bene a queste pubblicazioni, vuol dire continuazione e rinnovamento della storia texana, oltre che riscontro economico. Poi c'è chi acquista tutto di Tex, chi una parte, chi anche altre pubblicazioni e chi non sa nemmeno cosa sia la carta stampata o disegnata! (poveretti!)

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Carlo,

 

non sono uso sfogliare in edicola un Tex prima di comprarlo,per cui....si compra,punto !

 

Da editore,sicuramente avrei una visione opposta,non trascurando,però,la mia citata "sovraesposizione".

 

Tieni conto che non pochi lettori comprano "l'usato sicuro",arrecando un danno all'editore.

 

Suppongo,allora,che a te siano piaciuti il Tex di De Vita e le storie di Burattini&Boselli,meno le altre.

 

Tornando al racconto di Recchioni....siamo sicuri che l'ossessione di Randy fosse tale ? Io no.

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Carlo,

 

non sono uso sfogliare in edicola un Tex prima di comprarlo,per cui....si compra,punto !

 

Da editore,sicuramente avrei una visione opposta,non trascurando,però,la mia citata "sovraesposizione".

 

Tieni conto che non pochi lettori comprano "l'usato sicuro",arrecando un danno all'editore.

 

Suppongo,allora,che a te siano piaciuti il Tex di De Vita e le storie di Burattini&Boselli,meno le altre.

 

 

 

In realtà mi sono piaciute tutte in quest'ordine di preferenza: Recchioni & Accardi Burattini & Camuncoli, Medda & Benevento e Boselli & L. Rossi

 

 

Tornando al racconto di Recchioni....siamo sicuri che l'ossessione di Randy fosse tale ? Io no.

 

Io sì, visto che me lo ha chiarito l'autore in persona. :D

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Sul racconto di Recchioni direi che è sicurissimo. L'ultima vignetta non lascia dubbi in proposito, Tex appare davvero soltanto in una vignetta in flashback (o forse tre, fuori dal tribunale mi resta il dubbio ossessione/verità) e qui sta la genialità del racconto stesso direi

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In realtà è sicuro anche per un altro particolare: le sacche della refurtiva. Sono lì, nell ultima vignetta. Nessuno le ha portate via.

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In realtà mi sono piaciute tutte in quest'ordine di preferenza: Recchioni & Accardi Burattini & Camuncoli, Medda & Benevento e Boselli & L. Rossi

 

Stessa classifica mia.
Burattini e soprattutto Recchioni secondo me hanno azzeccato i tempi della short story che, vivaddio, non possono essere gli stessi di una storia lunga; il primo, infatti, imbastisce tutta la vicenda su climax di attesa in funzione di un twist finale risolutore mentre il secondo non costruisce la storia su Tex ma su un normale comprimario con il nostro relegato a immanente e minacciosa presenza. Una storia non su Tex ma sul suo mito, potremmo dire.
Medda e Boselli pagano invece l’approccio di partenza, che è quello di voler fare una normale e (più o meno) classica storia di Tex, solo compressa in 32 pagine, cosa che evidentemente funziona poco visti i moduli narrativi molto diversi.
Disegni: buono Benevento, molto buono Camuncoli (un po’ rigido, forse, in qualche scena d’azione), ottimo Accardi. Un pesce fuor d’acqua, sinceramente, Rossi.
I Tex di tutti i quattro disegnatori sono comunque quelli massicci e un po’ invecchiati alla Ticci, mentre in quest’annual un po’ sperimentale io gradirei volentieri anche altre interpretazioni, come quella di un Tex più giovanile.

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Mi sono riletto l'albo per curiosità dopo aver dato una occhiata ai vostri commenti e devo dire che non ho cambiato l'idea che mi ero fatto dopo la prima lettura, l'estetica dell'albo è molto accattivante e devo dire che ad una prima occhiata appare un prodotto di ottima fattura specialmente nei colori.

Però la prova lettura ha dato un risultato alquanto deludente nel complesso autore/disegnatore:

la prima storia è sinceramente promossa a pieni voti per l'ottimo lavoro del buon Medda e di Benevento, trama forse un pò scontata ma narrata in modo coinvolgente e trascinante a tal punto che quando alla fine ho visto la riabilitazione di Landon ne sono stato contento ( questo vuol dire vivere il fumetto ), nel complesso MEDDA 9 - BENEVENTO 8;

la seconda storia mi ha dato un pò fastidio conoscendo il genio di Burattini, ovvero la trama era talmente scontata da apparire come gettata lì per forza tanto per riempire, forse troppi impegni hanno fatto sottovalutare a Moreno l'importanza della sua apparizione ma non vedo la sua vera mano in questa storia, per i disegni di Camuncoli soprassiedo al giudizio perchè per me il suo tratto non è da Tex, sperimentazione o no, BURATTINI  6 - CAMUNCOLI  6;

la terza storia è un esercizio di ripasso, un onesto lavoro del buon Borden che oberato come è dal lavoro per me non si è sprecato più di tanto nel comporla ed ha buttato giù un idea presa da qualche film, per i disegni di Rossi ri-soprassiedo, non è un disegnatore da Tex, lavora molto bene con le atmosfere noir e gotiche di Dampyr ma lasciatelo là, su Tex non ha il tratto necessario, BOSELLI  6,5 - ROSSI  5;

la quarta storia si può definire sperimentazione pura e il buon RROBE ci dà dentro oltre il limite mi pare creando una storia quasi onirica in cui il personaggio principale ( Randy non Tex ) ha le visioni di continuo per la sua mania persecutiva che lo porterà alla fine; che dire un pò troppo noir e troppo decentrata ma funzionale e quindi accettiamola come una sperimentazione, anche se la storia in se non brilla di originalità visto che il tema è stato ampiamente trattato in decine di film noir e horror, comunque  RECCHIONI  7 - ACCARDI 7 ( ottimi i disegni ).

Il risultato finale mi pare confermato da quello che ho letto nei commenti di alcuni, un albo che interesserà molto i lettori onnivori e mai sazi di novità ma che non attira certamente molto il pubblico texiano medio scevro da fantasie così elevate ed oltretutto poco invogliato da un prezzo chiaramente altino ( 5,50 euro ).

 

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Inizio subito chiarendo che non mi trovo d'accordo su quanto scritto da Mauro Boselli nell'introduzione. Questo secondo color breve non è migliore del precedente che come disegni nell'insieme risulta, secondo me, di gran lunga superiore. Per quanto riguarda le sceneggiature le ho trovato tutte azzeccate, in quella di Medda la scena, da applausi, condensata in due vignette (a pag. 11 in basso se ben ricordo) in cui Willer si presenta allo sceriffo spianandogli la pistola sotto il naso vale da solo l'intera storia che ho trovato molto bella, bella anche la scena ripresa allo specchio. Benevento ci sa fare ed è l'unico che mi ha veramente convinto dei 4 disegnatori impegnati. Sono contento che entrerà presto nello staff.

Storie belle anche quelle di Burattini e Boselli dove però mi hanno lasciato abbastanza perplesso i disegni di Camuncoli e Rossi, il loro stile non lo vedrei sulla regolare o perlomeno sarebbe da ricalibrare.

Bella anche la storia di Recchioni, qui la sorpresa è data da Accardi da cui, dopo le belle prove visto sugli albi "le Storie", mi sarei aspettato molto di più, forse il b/n esalta il suo tratto e il colore non gli ha giovato. 

Anche la copertina di De Vita non mi esalta, ma perchè non si propone di farla ad Aldo Di Gennaro?!?! Ogni sua copertina delle Storie è un capolavoro!

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Gianbart, secondo me 5 euro e cinquanta centesimi per un albo di 132 pagine a colori (e stavolta colorato come dio comanda) è un prezzo più che modico!

Prova a fare un confronto con qualsiasi albo di super eroi (di solito 32 pagine, non 132) e poi ne riparliamo.

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Gianbart, secondo me 5 euro e cinquanta centesimi per un albo di 132 pagine a colori (e stavolta colorato come dio comanda) è un prezzo più che modico!

Prova a fare un confronto con qualsiasi albo di super eroi (di solito 32 pagine, non 132) e poi ne riparliamo.

 

Mi chiedo che dirà quando uscirà il cartonato di Serpieri, che secondo me non costerà di meno di questo, e di pagine ne avrà 48. :D

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  • pecos changed the title to [Color Tex N. 06] Stelle Di Latta E Altre Storie
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