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TWF - Tex Willer Forum

L'integrale De "gli Uomini Giaguaro"


Sam Stone
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Se ristampassero un integrale de Gli Uomini Giaguaro  

42 utenti hanno votato

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Il 21/2/2015 at 08:08, Sam Stone dice:

Io penso che sarebbe bellissimo che venisse ristampata la storia completa, magari in un volume di pregio.

Voi cosa ne pensate?

Penso che tu sia un folle, fossi in te mi autobannerei!!!

Certo, in serate di forte insonnia avrebbe poteri fortemente taumaturgici, ma credo che a tutto ci sia un limite.

Io voto la terza opzione (che non c'è): distruggere gli originali!

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  • Rangers
<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Juan Ortega dice:

Penso che tu sia un folle, fossi in te mi autobannerei!!!

Certo, in serate di forte insonnia avrebbe poteri fortemente taumaturgici, ma credo che a tutto ci sia un limite.

Io voto la terza opzione (che non c'è): distruggere gli originali!

:lol:

 

All'Anafi di Bologna andremo a cercare le tavole originali di Letteri.

Così magari ne prendi qualcuna.

 

Gli originali di questa storia andrebbero custoditi in cassaforte, dentro la Banca più sicura d'Italia :D

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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

All'Anafi di Bologna andremo a cercare le tavole originali di Letteri.

Dopo Sabato 27 Maggio ci sarà un moderatore in meno:colt:

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Il Tex di Nolitta non mi interessa e gli Uomini Giaguaro mi ha già abbondantemente annoiato all'epoca, grazie. Però mi meraviglia che con la politica spremi-limone attuata oggi dalla Bonelli non vengano sfruttate occasioni come questa (se la lunghezza è un problema basta farci il solito cofanetto in tiratura limitata con serigrafia allegata, vuoi che non le vendano 500 copie numerate a 100 Euro l'una? :laugh: )

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Al di là della scarsa qualità della storia, della noia innegabile che ha suscitato alla sua prima uscita e a tutte le successive, io penso che invece debba essere ristampata.

Se non esistessero le tavole di Letteri sarebbe molto diverso.

Ma le tavole ci sono e sono anche state pubblicate in un'edizione dal titolo "Gli archivi Bonelli".

L'opera completa non esiste ed è un peccato.

Sarebbe un omaggio non solo a Letteri, ma anche a Bonelli figlio, Nolitta.

Sarebbe un bel pezzo da collezione, senza l'esagerazione del buon @Diablero e sono convinta che in molti apprezzerebbero l'iniziativa.

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Sono sostanzialmente d'accordo con chi la vorrebbe ristampare, più che altro per le tavole tagliate di Lettieri. Certo, se la fai cartonata di volumi ne servirebbero un paio, visto che sono 600 e passa tavole. Sulla qualità della storia non mi pronuncio: a me all'epoca piacque per i temi affrontati (aztechi, uomini giaguaro, Morisco, la cripta) ma non sono mai riuscito a leggerla in un'unica volta ed alcune parti effettivamente conciliavano il sonno...

Modificato da Thor983
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Il Tex di Nolitta non mi interessa e gli Uomini Giaguaro mi ha già abbondantemente annoiato all'epoca, grazie. Però mi meraviglia che con la politica spremi-limone attuata oggi dalla Bonelli non vengano sfruttate occasioni come questa (se la lunghezza è un problema basta farci il solito cofanetto in tiratura limitata con serigrafia allegata, vuoi che non le vendano 500 copie numerate a 100 Euro l'una? :laugh: )

 

 

Ma perché? Ma anche no!

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Se un autore ha scritto quel pezzo di sceneggiatura e un disegnatore l'ha tradotta in grafica, con dispendio di fatica, tempo e soldi da parte di tutti, ma poi in redazione hanno ritenuto di avere solidissime ragioni per cestinare quelle pagine, perchè riesumare qualcosa che non deve esserci (e che, aggiungo, è pure insignificante nel contesto di un'opera già di per sè mediocre)?

Gli scarti, proprio perchè tali, sono sempre stati tenuti A PARTE, mai reinseriti nell'opera ufficiale rilasciata: i DVD e blu-ray ci campano da sempre con i tagli di scena messi come bonus nei "contenuti extra". (N.B. Completamente opposto è il caso di film tagliati in seguito per esigenze varie ma che in originale erano integrali e conosciuti come tali).

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Se un autore ha scritto quel pezzo di sceneggiatura e un disegnatore l'ha tradotta in grafica, con dispendio di fatica, tempo e soldi da parte di tutti, ma poi in redazione hanno ritenuto di avere solidissime ragioni per cestinare quelle pagine, perchè riesumare qualcosa che non deve esserci (e che, aggiungo, è pure insignificante nel contesto di un'opera già di per sè mediocre)?

Gli scarti, proprio perchè tali, sono sempre stati tenuti A PARTE, mai reinseriti nell'opera ufficiale rilasciata: i DVD e blu-ray ci campano da sempre con i tagli di scena messi come bonus nei "contenuti extra". (N.B. Completamente opposto è il caso di film tagliati in seguito per esigenze varie ma che in originale erano integrali e conosciuti come tali).

Non è detto che sia proprio uno scarto. Il problema potrebbe essere stato l'eccessiva lunghezza, visto che con 624 tavole si sarebbero sforati i sei albi. Magari si trattava di una parte di storia con zero legami col resto che poteva essere tolta senza troppi problemi, cosa che è stata fatta per accorciare un po' quello che è a tutti gli effetti un bel  mattone (venendo al paragone cinematografico, ci sono stati film che sono stati massacrati in fase di montaggio perchè la produzione riteneva che il pubblico si sarebbe addormentato in sala per l'eccessiva lunghezza). Servirebbe il parere di qualcuno che abbia letto la parte tagliata

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, Thor983 dice:

parere di qualcuno che abbia letto la parte tagliata

Io l'ho letta e non mi sembra affatto uno scarto.

Piuttosto è un taglio simile a quello che opera qualche sala cinematografica per non perdere una proiezione.

La scena tagliata ha la stessa "valenza artistica", sia narrativa che grafica,  di tutto il resto dell'opera.

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<span style="color:red">40 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

La scena tagliata ha la stessa "valenza artistica", sia narrativa che grafica,  di tutto il resto dell'opera.

... ma non è l'opera pubblicata. Giusto, quindi, tenere lo scarto a parte, separato, indipendentemente dalla sua pregevole valenza artistica. "A parte" non vuol dire "darlo alle fiamme".

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Ma non ci sono dichiarazioni di Sergio Bonelli sul motivo del taglio? Essendo sia l'autore della sceneggiatura che la persona che alla fine ha deciso di tagliarle quelle pagine, era quello che aveva la visione più chiara delle motivazioni pro e contro....

 

Oltretutto all'epoca c'era Nizzi in crisi e facevano fatica a trovare gli sceneggiatori (altrimenti col cavolo che Nolitta tornava a scrivere Tex, che non ne aveva alcuna voglia, e quello è il periodo in cui hanno dovuto far sceneggiare anche Canzio), non è che avevano tonnellate di pagine da pubblicare...

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<span style="color:red">50 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

... ma non è l'opera pubblicata. Giusto, quindi, tenere lo scarto a parte, separato, indipendentemente dalla sua pregevole valenza artistica. "A parte" non vuol dire "darlo alle fiamme".

È un'opinione, la tua, che rispetto ma non capisco.

Ci sono due possibilità:

1) l'opera è nata completa e, prima di pubblicarla, è stata tolta una scena

2) l'opera è nata come è stata pubblicata.

Nel secondo caso non vedo come siano nate le tavole di Letteri.

È più plausibile che sceneggiatura e tavole comprendessero 618 pagine e che qualcuno (probabilmente tutti) avessero fatto notare all'autore, che era anche il capo, che la storia fosse troppo lunga.

A malincuore Sergio accettò i tagli e furono scelte le tavole da tagliare.

La sequenza dal titolo "I predoni rossi" fu quella che subì il taglio e fu scelta tra chissà quante altre sequenze che potevano seguire quella sorte.

La sequenza fu tolta e non successe che "non fu inserita".

Lo dimostra il fatto che le pagine, immediatamente successive alla scena tolta, furono modificate per eliminare ogni riferimento alla scena che "non esisteva".

Opera monca quindi.

Se si doveva dare qualcosa alle fiamme, si doveva dare l'intera opera (con grande soddisfazione di @Diablero) e non solo la sequenza incriminata.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

È un'opinione, la tua, che rispetto ma non capisco.

Ci sono due possibilità:

1) l'opera è nata completa e, prima di pubblicarla, è stata tolta una scena

2) l'opera è nata come è stata pubblicata.

Nel secondo caso non vedo come siano nate le tavole di Letteri.

È più plausibile che sceneggiatura e tavole comprendessero 618 pagine e che qualcuno (probabilmente tutti) avessero fatto notare all'autore, che era anche il capo, che la storia fosse troppo lunga.

A malincuore Sergio accettò i tagli e furono scelte le tavole da tagliare.

La sequenza dal titolo "I predoni rossi" fu quella che subì il taglio e fu scelta tra chissà quante altre sequenze che potevano seguire quella sorte.

La sequenza fu tolta e non successe che "non fu inserita".

Lo dimostra il fatto che le pagine, immediatamente successive alla scena tolta, furono modificate per eliminare ogni riferimento alla scena che "non esisteva".

Opera monca quindi.

Se si doveva dare qualcosa alle fiamme, si doveva dare l'intera opera (con grande soddisfazione di @Diablero) e non solo la sequenza incriminata.

La sequenza dei "predoni rossi" era evidentemente nella sceneggiatura originale per il semplice fatto che é stata disegnata, esiste. Ma é stata eliminata PRIMA della pubblicazione della storia. Ripristinarla significherebbe modificare la storia ufficialmente edita, non solo per l'aggiunta delle tavole in questione ma anche per la necessità di ripristinare le vignette originali successive alla sequenza al fine di reinserire i richiami a quella sequenza.

Il risultato sarebbe perció una diversa edizione, non una presunta versione integrale che non si é mai vista.

Certo, qualcuno potrebbe gradire questa edizione alternativa, ma sarebbe un apocrifo, non un recupero di una edizione integrale "ufficiale".

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<span style="color:red">35 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ma non ci sono dichiarazioni di Sergio Bonelli sul motivo del taglio? Essendo sia l'autore della sceneggiatura che la persona che alla fine ha deciso di tagliarle quelle pagine, era quello che aveva la visione più chiara delle motivazioni pro e contro....

 

Oltretutto all'epoca c'era Nizzi in crisi e facevano fatica a trovare gli sceneggiatori (altrimenti col cavolo che Nolitta tornava a scrivere Tex, che non ne aveva alcuna voglia, e quello è il periodo in cui hanno dovuto far sceneggiare anche Canzio), non è che avevano tonnellate di pagine da pubblicare...

L’albo numero 390, della serie dedicata al celebre ranger, uscì per la prima volta nel lontano 1993. Giovanni Luigi Bonelli, il creatore del personaggio, da tempo non scriveva più storie (nella maggior parte ideate dal veterano Claudio Nizzi) e Aurelio Galleppini - anche se ancora per pochi numeri - realizzava ancora le copertine.
Quella che ora viene comunemente chiamata “Gli Uomini giaguaro” è una storia che, a distanza di molti anni,  mantiene ancora il record di pagine per una singola avventura  di Tex Willer; venne ideata da Guido Nolitta (pseudonimo dell’editore Sergio Bonelli), per dare respiro all’unico scrittore della serie, che in quel momento stava attraversando una profonda crisi creativa, da cui in effetti non si riprese mai del tutto.
Sergio allora volle inserire nella sua sceneggiatura, oltre alla sua particolare visione del personaggio e dei comprimari, tutto ciò che lo appassionava del genere western, creando una vicenda-fiume che riempì quasi sei volumi della serie, accompagnando così i lettori per gran parte di quell’anno.
Ma arrivati ad un certo punto, la redazione decise di mettere i freni allo scrittore (anche se si trattava della persona più alta in grado all’interno della casa editrice), convincendolo a togliere un capitolo, peraltro già completato dal disegnatore Guglielmo Letteri, che stava realizzando un vero e proprio monumento di carta all’eroe del West.
La decisione fu sofferta, ma alla fine una quarantina di tavole vennero messe nel cassetto dei “segreti”, con il proposito di dimenticarle definitivamente.

Nel 2012 la Lizard/Rizzoli pubblicò un prestigioso (e voluminoso) libro intitolato “Gli archivi Bonelli”, dedicato allo sceneggiatore Guido Nolitta. Oltre a cenni storici, curiosità, illustrazioni e foto, vennero inserite storie complete, tra cui “El Muerto”, vicenda che rimase per decenni nell’immaginario degli appassionati di Tex, senza però che essi sapessero chi l’aveva realmente scritta. Infatti per non disorientare il lettore (questa era la paura che serpeggiava in redazione), per anni le storie di Tex non ideate dal suo creatore, non venivano firmate. Consuetudine persa con gli anni, ma che non mancò di creare confusione e perplessità tra i lettori. Per la parte finale del volume Lizard, Bonelli venne convinto ad aprire il famoso “cassetto dei segreti”, per mostrare la sequenza de “I predoni rossi”, di cui negli anni tanto si era favoleggiato e discusso

<span style="color:red">6 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

sarebbe un apocrifo

Ma neanche per sogno: un apocrifo scritto dall'autore è un controsenso.

Scusa la perentorietà.

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Per quel che mi riguarda, ben venga una possibile, ehm, "Bonelli's cut" (intesa come SBE, dato che Sergione non può avere voce in capitolo) di questa storia.

 

Poi io non so quali ostacoli legali o tecnici ci possano essere per un lavoro di questo tipo, così come non so che mercato avrebbe l'operazione (oddio, hanno fatto una versione credo a esagono, o qualcosa di simile, de "La valle della luna", quindi...), mi limito a esporre un'opinione esclusivamente da lettore.

 

Onestamente non so se IO la comprerei perché non ho un gran ricordo di questa storia, ma data la natura dell'operazione avrebbe senso caricarla anche sull'app digitale (ma questo è un discorso a parte).

 

Discorso analogo per la storia di Zagor di Capone e Gamba che non venne mai pubblicata pur essendo già conclusa (e Gamba sarebbe campato ancora una ventina d'anni continuando a lavorare per Bonelli, idem Capone). 

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E' la zuppa più indigesta di tutta la storia di TEX.

Ho anche l'ultima parte, per questioni di completismo, ormai ampiamente abbandonato

Modificato da ggaaco
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2 ore fa, Letizia dice:

 

Ma neanche per sogno: un apocrifo scritto dall'autore è un controsenso.

Scusa la perentorietà.

Ma no, chiaramente intendo che è evidente che il taglio non è stato deciso nè dall'autore nè dal disegnatore ma da una scelta editoriale che nulla ha a che vedere con la volontà o l'intenzione autoriale, che infatti quella sequenza l'avevano concepita. Autore ed editore, anche se riuniti in una stessa persona, sono funzioni diverse.

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

Ma non ci sono dichiarazioni di Sergio Bonelli sul motivo del taglio? Essendo sia l'autore della sceneggiatura che la persona che alla fine ha deciso di tagliarle quelle pagine, era quello che aveva la visione più chiara delle motivazioni pro e contro....

 

Oltretutto all'epoca c'era Nizzi in crisi e facevano fatica a trovare gli sceneggiatori (altrimenti col cavolo che Nolitta tornava a scrivere Tex, che non ne aveva alcuna voglia, e quello è il periodo in cui hanno dovuto far sceneggiare anche Canzio), non è che avevano tonnellate di pagine da pubblicare...

Il taglio fu effettuato da Canzio

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Il taglio fu effettuato da Canzio

 

Ricordo che Sergio ne parlò ad un incontro con un gruppetto di appassionati a non son più quale fiera e proprio io gli chiesi il perché del taglio, La sua risposta fu; lo ha deciso il mio supervisore.;)

 

Già che ci siamo, magari sarò l'unico ma a me questa storia è piaciuta.:lol:

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  • Rangers
<span style="color:red">7 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Già che ci siamo, magari sarò l'unico ma a me questa storia è piaciuta.:lol:

 

Non sei l'unico :P

Altrimenti a suo tempo non avrei aperto questa discussione :D

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, borden dice:

Il taglio fu effettuato da Canzio

Bos, la butto lì.

Perché, in occasione del 75mo di Tex, non pubblicate un'edizione integrale del numero 390 "Il dio azteco" con le 38 pagine mancanti de "i predoni rossi"?

Tra l'altro vi servirebbe come test per valutare la possibilità di pubblicare la storia completa in 2/3 volumi.

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Il 23/2/2015 at 10:45, Ulzana dice:

Nonostante le sue atipiche avventure texiane per me, lo dico da GLBonelliano convinto, Sergio ha scritto magnifici albi, da "El Muerto" a "La Vendetta di Tiger Jack", da "I ribelli del Canada" a "Il solitario del West". Certo era un Tex un po' diverso da quello del padre ma a me piaceva molto. Nolitta lo ritengo un classico innovatore, davvero, sotto certi aspetti la sua carriera di scrittore andrebbe analizzata molto attentamente.

 

Al di là delle battute e delle diverse vedute su questa storia, faccio mio questo commento del compianto pard @Ulzana, di cui condivido anche le virgole.

Forse cambierei qualche titolo tra quelli citati (ad es. non sono un grande fan di "El Muerto") ma la sostanza per me è puro vangelo!

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

che ci siamo, magari sarò l'unico ma a me questa storia è piaciuta.

idem

piacque anche a me 

e non mi annoiò personalmente

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