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TWF - Tex Willer Forum

[658/660] Winnipeg


Sam Stone
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La storia e i personaggi  

84 utenti hanno votato

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Voleva un po'giocare con lui e un po' erano per individuarne la posizione infatti stava per lanciargli un coltello prima del trucco del cinturone. Sulla trappola se Marvel non fosse entrato Tex aveva già quasi raggiunto la porta, sia pur a fatica, e avrebbe potuto sfuggire. Lui invece lo cattura anche con l'aiuto di un po'di ipnosi come dichiara.

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Sono consolato dalla lettura dei post di Leo e Gianbart perché sembrava che a parte Ymalpas tutti gli altri trovassero giustificata la presenza di tanti comprimari le cui vicende non venivano spiegate. Per questo motivo io considero la storia buona ma non ottima.
Inutile dire che mi auguro che le prossime , a partire da quella in unico albo del prossimo mese, siano più asciutte e esaurienti nel dar conto della situazione di ogni personaggio.
Effettivamente a me la trovata della cerbottana è parsa un po' surreale. Tante volte Tex ormai in balia dei nemici è stato graziato al grido "potrei spararti ma non meriti di morire così rapidamente" ma le freccette le ho trovate eccessive.

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Sono consolato dalla lettura dei post di Leo e Gianbart perché sembrava che a parte Ymalpas tutti gli altri trovassero giustificata la presenza di tanti comprimari le cui vicende non venivano spiegate. Per questo motivo io considero la storia buona ma non ottima.
Inutile dire che mi auguro che le prossime , a partire da quella in unico albo del prossimo mese, siano più asciutte e esaurienti nel dar conto della situazione di ogni personaggio.
Effettivamente a me la trovata della cerbottana è parsa un po' surreale. Tante volte Tex ormai in balia dei nemici è stato graziato al grido "potrei spararti ma non meriti di morire così rapidamente" ma le freccette le ho trovate eccessive.

Red, pensa che io sono un sostenitore accanito dei tanti comprimari che Borden è solito mettere in scena. Lo ritengo il miglior autore in assoluto di Tex ed un autentico asso nel creare e gestire grandi comprimari, tanto che, in occasione delle mie sperticate lodi alla sua Mohakw River, storia zeppa di personaggi, lo ho incoraggiato a non farsi dissuadere dalle critiche e a dare sempre vita a grandi comprimari, anche, perché no, un po' ruba-scena a Tex: la saga del nostro ranger, da quando c'è Mauro Boselli, si è arricchita di personaggi memorabili, degni di appartenere all'olimpo della letteratura disegnata (non solo texiana). Non sto qui a rifare i soliti nomi, conosciuti ai più, ma credo che davvero Boselli abbia dato a Tex un contributo unico, affiancandogli od opponendogli personaggi poderosi, magnifici, non solo personaggi ma persone, con il loro vissuto, le loro emozioni, il loro essere autentici: personaggi nati per la particolare storia in cui sono apparsi ma universali nelle loro caratteristiche, personaggi che, seppur confinati in quella storia, avevano un passato e - a volte - un futuro autonomi, non quindi semplici pedine da opporre a Tex nella storia di turno. Ciò che invece, purtroppo, è a mio parere accaduto in questa storia, dove più che di fronte a persone mi è sembrato di trovarmi di fronte a marionette ritagliate apposta per opporle a Tex, vera carne da macello senza spessore né fascino: speravo almeno nei cinesi (che invece non ho proprio digerito, e la cui presenza mi sembra pletorica), o nel Drago, ma tutto si è risolto nella sola ed onnipresente figura di Jack Thunder, del tutto irriconoscibile peraltro rispetto alla sua prima apparizione, protagonista com'è di una metamorfosi (da straccione ad autorevole uomo-ombra di un grosso politico nonché capo di una setta orientale) troppo improbabile per essere vera o verosimile.
In questo senso mi è venuto alla mente Espectro, a mio parere una delle figure meno riuscite di Boselli: è strano come Borden stia modificando in parte le proprie caratteristiche dando vita a personaggi con minor spessore: forse li ritiene più in linea con la tradizione, ma da personaggi come quelli che sapeva fare lui le storie hanno solo da guadagnarci. In questa storia c'è il Kid, ovviamente, che può essere considerato uno di quei personaggi cui mi riferisco e che rimpiango, ma stavolta, nel suo doppio gioco, l'ho trovato prevedibile...  

Modificato da Leo
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tutto si è risolto nella sola ed onnipresente figura di Jack Thunder, del tutto irriconoscibile peraltro rispetto alla sua prima apparizione, protagonista com'è di una metamorfosi (da straccione ad autorevole uomo-ombra di un grosso politico nonché capo di una setta orientale) troppo improbabile per essere vera o verosimile....  


Ma quale setta orientale: sono tre cinesi in tutto, di cui uno è uno stupidotto infatuato che crede ciecamente a tutto quello che g,li dicono, una è una schiava che fa quello che le dicono di fare per paura e il terzo è il vero criminale. Si sono inventati il Drago per intimorire il cuoco.
O meglio non se lo sono inventato perché un Drago sembra esistere: il grande capo di tutte le Tong, che vive in un impenetrabile castello nel cuore della Cina e sa tutto e vede tutto tramite i suoi emissari, figura  quasi mitica che da come la tratteggia Boselli sembra chiaramente ispirata a Fu Manchu e che se esiste davvero neanche sa che esistono anche Tex Willer e i suoi amici, figuriamoci volerli morti.
Thunder non è il capo di alcuna setta orientale, perché la setta semplicemente non esiste.:lol:
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Un Thunder diverso dal precedente non mi è dispiaciuto, anzi è stata una piacevole sorpresa, perché alla malvagità che era già presente si è aggiunta l'intelligenza malvagia. 
Il ritorno di un personaggio deve presentare caratteristiche diverse dalla prima apparizione, anche in "Giovani assassini" ci siamo ritrovati di fronte due personaggi che nella prima apparizione non erano i protagonisti -antagonisti  e che in fondo non ci erano sembrati i più memorabili della storia in cui erano apparsi, ma nel ritornare hanno acquistato spessore e protagonismo.
 Anche il Kid in questa storia è diverso da quella con i fratelli, ha meditato e riconosciuta la sua vera nemesi, non si è fidato di Tex raccontando tutto subito (e allora finiva tutto in un albo!), ma non ha mai pensato di tornare dalla parte sbagliata del campo, anche se Boselli è stato bravo a farcelo credere fino alle ultime pagine.
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Per me il kid non è stata una sorpresa, ero sufficientemente certo che andasse così. Thunder l ho trovato improbabile, non semplicemente diverso dalla sua prima apparizione. Questa tripla è comunque una storia importante, ambiziosa, e se a tanti di voi è piaciuta - e molto - sarà anche una storia valida. Io l ho trovata pletorica, tortuosa, con personaggi ridondanti e non approfonditi a dovere o, nel caso di Thunder, stravolti in maniera non verosimile. I primi due albi erano così pieni di roba che avrebbero meritato più di un albo per la conclusione della vicenda, che per come si è conclusa non mi ha soddisfatto. 

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CHINASKI89
Voleva un po' giocare con lui e un po' erano per individuarne la posizione infatti stava per lanciargli un coltello prima del trucco del cinturone. Sulla trappola se Marvel non fosse entrato Tex aveva già quasi raggiunto la porta, sia pur a fatica, e avrebbe potuto sfuggire. Lui invece lo cattura anche con l'aiuto di un po'di ipnosi come dichiara.

Il coltello lo tira fuori quando capisce che col giochetto dei dardi gli stava andando male, per cui ha pensato di chiudere la partita velocemente in sicurezza, ma proprio l'idea di partenza è un pò balzana, usare dardi per ferire Tex fino a sfinirlo o ridurlo in fin di vita, mah ...
A sproposito del proposito ma io mi sono perso qualcosa nella storia, qualcuno mi sa dire qual'è il secondo personaggio misterioso che aveva annunciato un utente durante la discussione, io ho visto solo Jack Thunder, l'altro ?
Modificato da GIANBART
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DARDI: per me usa i dardi per non segnalare la sua presenza, infatti se sparasse Tex individuerebbe subito dove si trova dal bagliore e dal rumore; le freccette sono silenziose e Tex colpito non può individuare da dove sono lanciate.
Dopo due dardi passa al coltello perché ha individuato dove si trova Tex, ma il rumore del cinturone buttato lo sorprende e dice "non è possibile!  non può essere lì" e il fruscio del suo movimento permette a Tex di ferirlo.
Anzi è possibile che i dardi tirati siano più di due, li ha tirati in diverse direzioni (è il caso di dire davvero "alla cieca") e dal sussulto di Tex al primo dardo che lo colpisce e dal movimento dopo il secondo, individua dove è, infatti dice "almeno due volte", se avesse tirato solo due dardi avrebbe detto "tutte e due le volte". 
Duello al buio veramente ben sceneggiato e disegnato: resterà nei nostri ricordi.
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Duello al buio veramente ben sceneggiato e disegnato: resterà nei nostri ricordi.

Ben sceneggiato -a prescindere dai dardi- sì, ben disegnato...:blink:

Specifico ciò che trovo davvero brutto, altrimenti sembra una critica per partito preso, nella famosa sequenza al buio 
primo disegno pag. 82: postura orribile
secondo pag. 83: reticolo senza significato 
quarto pag. 83: occhi che andavano bene per il parente cinese di Tex
pag 97: scritta su sfondo nero adeguata per Ratman -idem ultimo disegno 

Mi fermo qui:huh:

 

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ATTENZIONE: SPOILER

Penso anche io che la chiave di lettura in "negativo" di questo trittico sia da ricercarsi nell'avverbio "troppo".............troppe spiegazioni eluse, troppi personaggi, troppi colpi di scena forzati, troppi "talenti" in Jack Thunder (sensoriali, artistici, relazionali.....), troppo arzigogolate le azioni di Kid Rodelo per vendicarsi di Thunder.........in più, la sorte di Meifeng mi interesserebbe proprio saperla, ma per una terza ragione rispetto alle due elencate da Borden.........ossia, per sapere se davvero Tex, dopo averci provato (da giovanotto inesperto) con Blanche in "Frontera", ma invano, é stavolta riuscito - da uomo maturo - a far perire una donna, nell'attuazione di un suo piano........
E' vero che la ragazza é stata imprudente, ma ciò poteva essere messo in preventivo, quindi obiezione (che arriverà di certo :D) respinta.....in ogni caso, la giovane cinese si sarebbe trovata sulla traiettoria di una sparatoria, giacché Tex sapeva che gli avversari erano almeno in due......e che dunque non poteva "chiudere la partita" freddando il cinese.....
Comunque l'albo tiene desto l'interesse, questo mix tra azione e giallo non é riuscito male alla fin fine.....forse si poteva evitare qualche "effetto speciale" di troppo e spiegare un po' meglio la fine di Kid Rodelo, dato che a me francamente sfugge cosa sia cambiato da pag. 105 in poi, tanto che Thunder giunge dal considerare Kid da un potenziale, futuro alleato a un'imminente minaccia (di certo, a meno di poteri realmente paranormali, non poteva aver intuito che stesse per impugnare un forcone per scagliarglielo....con Dallas ancora trattenuta da lui, peraltro, di certo Kid non era sul punto di avventarglisi contro.......e poi questo privarci sempre di potenziali scene clou per "staccare" e ritornare a giochi fatti, per sentirsi spiegare poi gli eventi....tecnica molto poco texiana, a mio modo di vedere, ma se a qualcuno piace......amen....).
 

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Appena finita di leggere, e onestamente al momento mi sento solo di dire questo: grandissima storia!
Penso che questa tripla vada direttamente tra le cose migliori del centinaio in corso, senza dubbio: siamo ai livelli di "Mondego il Killer" e "Charvez il crudele". Una storia talmente bella che mi fa guardare con occhio diverso anche a "I sette assassini", celebre avventura che a me non è mai piaciuta molto.
Grande Boselli, che riesce a inserire sempre situazioni nuove, impreviste, che ti tengono incollato alla pagina - per esempio
Ecco, ora sono convinto di quello che "I sette assassini" non mi aveva fatto pensare: che Jack Thunder è uno dei più grandi nemici di Tex.

Lasciatemi poi dire una cosa: Font straordinario! Vedete le scene oniriche, o le scene al buio, e vi renderete conto di come è fatto un grande artista del fumetto!
Voto 10 alla storia e ai disegni.

il modo in cui vengono catturati Tex e Carson, col pugno di quest'ultimo e le visioni, è una trovata magistrale

; o ancora la sfida

tra Tex e Thunder, in cui il Nostro inizialmente sembra in vera difficoltà

.

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Concordo caro Paco: Con questa storia anche per me Thunder diventa uno degli avversari di Tex di nota, un nemico storico e ben caratterizzato. Come scrisse Tahzay un avversario con diversi talenti, cosa che io giudico positiva. Concordo con Betta si aggiunge una intelligenza malvagia.
Molto buona la coppia Jim e Tiger che si fanno strada allá Tex, mi sembra abbastanza raro vedere Tiger interagire con un amico storico di Tex. Mío voto: 10 (avrei dato un 9 o 9.5, ho deciso di alzare un pochino la media per colmare quel 2...) obviamente personaggio migliore: Il vecchio cieco

  • +1 1
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Leo
Il secondo personaggio gianbart era il Drago

Mmmhhh ... probabile che hai ragione ma essendo stato spiegato che è il capo di una setta e risiede in Cina non c'era da aspettarsi di trovarlo in America a comandare i 3 cinesi quindi non mi aspetto di scoprire la suà identità segreta, piuttosto si scopre l'inganno di Thunder che non so come si è finto il " Drago " ( si sarà vestito con un costume tipico ? ).

Tahzay
troppi "talenti" in Jack Thunder (sensoriali, artistici, relazionali.....)

Più che talenti sembrano superpoteri, ok siamo su un fumetto è la fantasia deve cavalcare, ma qui siamo entrati nell'ambito dei supercattivi: superudito, superodorato, supersenso dell'orientamento, un daredevil malvagio :lol:  Modificato da GIANBART
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brevi considerazioni su questa storia che a me è piaciuta abbastanzza:

S
P
O
I
L
E
R

- bella storia e bella trama, ma secondo me con troppa carne al fuoco, alla fine si sviluppano bene i personaggi di Thunder e Kid, ma la questione politica sul comando della provincia sembra una forzatura alla fine, e i tre cinesi col dottor marvel pure
- la cerbottana di Thunder è un pò ridicola, almeno un pò di veleno sui dardi io l'avrei messo
- il cinturone lanciato non regge molto, si farebbe comunque rumore a toglierlo, e ancor di più a lanciarlo, ma vabbè
- il Kid alla fine cambia idea, o forse no, è buono, o forse cattivo, insomma non si capisce
- i disegni non sono male, ma se alla storia in generale do un un 7 e mezzo, con un altro disegnatore sicuramente mi sarebbe piaciuta probabilmente di più, non sono un fan di font.

 

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Leo
Il secondo personaggio gianbart era il Drago

Mmmhhh ... probabile che hai ragione ma essendo stato spiegato che è il capo di una setta e risiede in Cina non c'era da aspettarsi di trovarlo in America a comandare i 3 cinesi quindi non mi aspetto di scoprire la suà identità segreta, piuttosto si scopre l'inganno di Thunder che non so come si è finto il " Drago " ( si sarà vestito con un costume tipico ? ).


Temo che davvero tu non abbia capito: nessuno si è finto il Drago. Semplicemente Ho Wang ha trasmesso gli ordini a Meifeng  e al giovane cuoco LIn Chao dicendo loro che provenivano da Drago e identificandosi come suo emissario grazie ad un medaglione col suo sigillo in suo possesso e probabilmente fasullo.
Non c'è nessun Drago, insomma.

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La storia inizia lentamente, poi prende quota e nell'ultimo albo raggiunge ottimi livelli, come quasi tutte le storie di Boselli. Ho apprezzato anche il segno grafico.

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Scusate una domanda non pertinente:ma non c'è una discussioe su questo sito per la storia n°. 654 intitolata "Oro Nero"? Stavo riguardando le storie di quest'anno e mi sono accorto che non c'è niente..... perchè?

GRAZIE IN ANTICIPO

 

eccola!
 
http://texwiller.ch/index.php?/topic/4292-654655-inferno-a-oil-springs/

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Scusate una domanda non pertinente:ma non c'è una discussioe su questo sito per la storia n°. 654 intitolata "Oro Nero"? Stavo riguardando le storie di quest'anno e mi sono accorto che non c'è niente..... perchè?

GRAZIE IN ANTICIPO

 

eccola!
 
http://texwiller.ch/index.php?/topic/4292-654655-inferno-a-oil-springs/

GRAZIE!!
Ecco perchè non la trovavo.... ma la discussione inizia con il titolo del secondo albo.

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Dopo qualche mese di pausa torno sul forum per commentare questa tripla targata Boselli e disegnata da Font.
Pur non ritendendola un capolavoro assoluto, la storia mi è piaciuta davvero molto, in quanto presenta delle soluzioni narrative a mio avviso originali e ben congegnate.
1) innanzitutto, l'evoluzione di KID RODELO: sin dal finale di "Giovani assassini" si era capito che il ragazzo non sarebbe rimasto un cattivo tout/court ma si sarebbe tramutato in un personaggio grigio stile Ray Clemmons. Ora, se questo cambiamento si fosse manifestato in modo brusco, l'avrei trovato poco credibile. Invece Boselli riesce a far sì che il tutto avvenga gradualmente, come si evince non solo dal comportamento di Rodelo stesso, ma anche dai dubbi, i discorsi, i dialoghi tra i quattro pards lungo i tre albi.
2) l'ottimo utilizzo della sorella DALLAS, che in futuro probabilmente si trasformerà in una "Calamity Jane" piena di rancore verso i pards, ritenuti a torto o a ragione responsabili della morte del fratello. Mi aspetto un seguito pieno di sorprese visto che dovrà tornare anche Dawn.
3) i comprimari: dai cinesi al fantomatico Drago, per finire con Thomas Grant ed il dottor Marvel, essi servono egregiamente a distogliere l'attenzione del lettore che tuttavia alla fine si concentra in modo chiaro su Jack Thunder, il vero antagonista della storia.
4) il duello finale tra Tex e Thunder: davvero ben pensato, con Tex che ne esce bene anche dal confronto al buio, cioè sul terreno preferito dal suo avversario.
5) i disegni di Font: sono dell'opinione di Paco Ordonez ( anche se non è che capisco molto di disegno): Font mi piace e secondo me rende bene le atmosfere western; lo trovo un degno erede di Marcello
La storia presenta solo due piccoli nei:
1) come già detto da Leo, l'utilizzo di KIT CARSON: troppo rincitrullito, prima si ubriaca, poi bisogna spiegargli tutto per filo e per segno per fargli comprendere il corso degli eventi, infine colpisce Tex ( anche se in qualche modo è giustificato dalle circostanze).
2) Le caratterizzazione di Thunder, troppo distante da quelle viste nella precedente apparizione del vecchio Jack.
Nel complesso per me storia da 8, con disegni da 9. 




 

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Leo
Il secondo personaggio gianbart era il Drago

Mmmhhh ... probabile che hai ragione ma essendo stato spiegato che è il capo di una setta e risiede in Cina non c'era da aspettarsi di trovarlo in America a comandare i 3 cinesi quindi non mi aspetto di scoprire la suà identità segreta, piuttosto si scopre l'inganno di Thunder che non so come si è finto il " Drago " ( si sarà vestito con un costume tipico ? ).


Temo che davvero tu non abbia capito: nessuno si è finto il Drago. Semplicemente Ho Wang ha trasmesso gli ordini a Meifeng  e al giovane cuoco LIn Chao dicendo loro che provenivano da Drago e identificandosi come suo emissario grazie ad un medaglione col suo sigillo in suo possesso e probabilmente fasullo.
Non c'è nessun Drago, insomma.

 

Eh, già! Forse anche in questo caso serviva il vituperato spiegone: Ehi, gente! E' ovvio che Lin è un imbecille. Ha visto un medaglione e ha creduto alle balle che gli dicevano Ho Wang e Meifeng. La scuffia che si è preso per la ragazza ha fatto il resto. 
Questo equivoco sul Drago mi ha fatto molto ridere. Davvero molti non avevano capito che si trattava solo di un trucco per ottenere la complicità di Lin Chao (e per confondere le idee ai lettori, cosa anche troppo riuscita)! Lo ripeto: il vero Drago, se esiste, è in Cina. Ma forse è una leggenda. 

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L'ho terminata adesso: davvero come un film. Giusto mix di dialoghi e azione: ci vuole tempo per leggere ma l'incalzare degli eventi non fa mai calare l'attenzione. Ma in questo modo per il Maxi dovrò aspettare un'altra settimana!
Alfonso Font è un furbone: in mezzo a tanti disegni approssimativi mette altrettante vignette su cui invece è un piacere soffermarsi.

Non sarà mica Dallas il nuovo nemico ricorrente da cui ora dovranno guardarsi i pards?!

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