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TWF - Tex Willer Forum

[658/660] Winnipeg


Sam Stone
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La storia e i personaggi  

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Se per Nemesi intendiamo la personificazione della giustizia, Tex è stato la nemesi di una infinità di avversari e in questo senso la direzione di azione è sempre irreversibile dalla parte della ragione a quella del torto.

 

Se intendiamo Nemesi nella accezione di vendetta che ripara i torti attraverso la punizione dei colpevoli, svuotando il termine dal contenuto intrinseco di giustizia, allora ecco che la direzione può divenire reciproca nel senso che la vendetta non si misura in termini di ragione o torto, ma si dirige dalla parte che si ritiene offesa a chi di tale offesa è stato artefice.

 

Se infine estendiamo il significato di Nemesi a quello di acerrimo nemico è evidente che la reciprocità diventa assoluta per cui ognuno dei contendenti diventa la Nemesi dell'altro.

 

Con il proseguimento della lettura probabilmente sarà più chiaro quale significato abbia voluto dare Boselli alla parola.

 

Quanto alla volontà di escludere a priori da questa storia il ritorno di personaggi creati da altri autori, non sono sicuro che Mauro  possa essersi posto il problema in questi termini con una decisione che di fatto limiterebbe le possibilità narrative in una vicenda che l'autore stesso definisce complessa.

 

In questo momento penso che l'ipotesi di ciascuno di noi possa valere esattamente quanto quella di tutti gli altri, poi uno solo avrà avuto ragione e non è detto che si tratti di chi si è già esposto in questa discussione.

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Io attirerei l'attenzione su un punto specifico delle dichiarazioni di Boselli a Cartoomics: "Un vecchio personaggio di cui tutti si sono dimenticati"

Non direi che né Jack Thunder, né tanto meno El Muerto rispondano a questo requisito.

Ce li ricordiamo eccome! :D

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Io attirerei l'attenzione su un punto specifico delle dichiarazioni di Boselli a Cartoomics: "Un vecchio personaggio di cui tutti si sono dimenticati"

Non direi che né Jack Thunder, né tanto meno El Muerto rispondano a questo requisito.

Ce li ricordiamo eccome! :D

 

Questa frase non è un po strana? Voglio dire: se è un vecchio nemico "DI CUI TUTTI SI SONO DIMENTICATI", evidentemente si sono dimenticati di lui perchè non era un nemico degno di nota come gli altri da noi citati, o no? quindi non vedo quale scalpore potrebbe destare un personaggio, che essendo "dimenticato" rispetto agli altri, chiaramente non ha mai avuto grande rilevanza.

:blink::wacko:

Modificato da John Deere
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Io attirerei l'attenzione su un punto specifico delle dichiarazioni di Boselli a Cartoomics: "Un vecchio personaggio di cui tutti si sono dimenticati"

Non direi che né Jack Thunder, né tanto meno El Muerto rispondano a questo requisito.

Ce li ricordiamo eccome! :D

 

Questa frase non è un po strana? Voglio dire: se è un vecchio nemico "DI CUI TUTTI SI SONO DIMENTICATI", evidentemente si sono dimenticati di lui perchè non era un nemico degno di nota come gli altri da noi citati, o no? quindi non vedo quale scalpore potrebbe destare un personaggio, che essendo "dimenticato" rispetto agli altri, chiaramente non ha mai avuto grande rilevanza.

:blink::wacko:

 

 

Uno può essere stato dimenticato semplicemente perché sono decenni che non si vede, quindi nessuno pensa più a lui..

John Coffin non è stato un nemico irrilevante ma è sostanzialmente dal 1848 che non si rivede, l'Uomo dalle Quattro Dita non fu un nemico da poco ma non  si vede dal 1958, anche Padre Crandall, che risale appena al 1981, non è stato avversario da poco, eppure se si nominano i più tosti avversari di Tex non è il primo nome che ti viene in mente. Essere dimenticati ed essere stati irrilevanti non è la stessa cosa.

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Di certo Boselli è riuscito a far incuriosire tutti quanti, io non sapevo della frase che disse riportata da Carlo ma resta da capire una cosa:

Se la frase era indirizzata a tutti i lettori Texiani al mondo escludendo l'elite di "fanatici" presenti qui sul forum, perchè se Boselli si riferiva alla massa totale di lettori allora è chiaro che quasi tutti possano aver dimenticato questi vari nomi risalenti a 50-60 anni fa escluso Crandall, però se si riferiva anche a noi del forum, beh mi sentirei di escludere tutti i nomi fatti fin'ora ma non credo si riferisse a noi... qui la media di cultura texiana è modestamente più elevata, chi più chi meno, ma ci sono utenti (io no di certo) che non credo si siano dimenticati di questo personaggio X quando esso verrà svelato... ne sono sicuro e mi sentirei di scommettere che il nome se non l'abbiamo già fatto lo faremo...

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In effetti la frase riportata da Carlo fa calare di molto le quotazioni del vecchio Thunder. E pensandoci le allusioni alla mostruosità potrebbero calzare anche per un Coffin sfigurato dal famoso incendio

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Mi dispiacerebbe, io spero ancora per Thunder, secondo me è un personaggio molto più carismatico degli altri che sono stati citati.

Ma ora che ci penso potrebbe sorgere un altro problema: Se tornasse Thunder, propabilmente lo farebbe da solo visto che il personaggio misterioso sembra essere "singolo", ma Thunder senza la sua diabolica "famiglia"? Direi che senza l'aiuto della famiglia e sopratutto di Monk il suo valore calerebbe perchè cieco è cieco e ha avuto bisogno delle volte che lo aiutassero i suoi compari... ci sarebbe Kid Rodelo... mah, mi sa che questo purtroppo farebbe calare ancora le quotazioni...

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Mi dispiacerebbe, io spero ancora per Thunder, secondo me è un personaggio molto più carismatico degli altri che sono stati citati.

Ma ora che ci penso potrebbe sorgere un altro problema: Se tornasse Thunder, propabilmente lo farebbe da solo visto che il personaggio misterioso sembra essere "singolo", ma Thunder senza la sua diabolica "famiglia"? Direi che senza l'aiuto della famiglia e sopratutto di Monk il suo valore calerebbe perchè cieco è cieco e ha avuto bisogno delle volte che lo aiutassero i suoi compari... ci sarebbe Kid Rodelo... mah, mi sa che questo purtroppo farebbe calare ancora le quotazioni...

 

Se  fosse Thunder (ed io non sono convinto), non ci sarebbe la sua famiglia e ciò per un motivo semplicissimo: a parte Kid Rodelo sono tutti morti e non c'è il minimo dubbio su questo.

Inoltre è abbastanza chiaro che almeno per il momento il misterioso personaggio agisce da solo senza aiuti.

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Se  fosse Thunder (ed io non sono convinto), non ci sarebbe la sua famiglia e ciò per un motivo semplicissimo: a parte Kid Rodelo sono tutti morti e non c'è il minimo dubbio su questo.

 

 

Appunto, proprio questo è quello che fa calare ancora di più le quotazioni del vecchio Thunder... poi un'altra cosa strana: l'indivio misterioso parla con Grant nel suo ufficio, ebbene, ora come ora, rileggendo queste 3 pagine con più attenzione mi viene da dubitare ancora di più su Thunder: Primo non mi sembra il tipo da chiacchierare in un ufficio ( pergiunta senza poi darlo alle fiamme :) ) e secondo da come chiacchiera... mah, Thunder non chiacchierà così e terzo, Thunder se tornasse non andrebbe certo in cerca di gente come Grant.

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A me il personaggio misterioso ha ricordato un po' il macredy di una delle prime storie di nizzi. Sì, lo so che non può essere lui, infatti non ci voglio provare nemmeno a indovinare, mi riferisco al modo in cui il personaggio appare, nascosto nell'ombra di una poltrona...
Mi ha ricordato un po' anche la storia di zagor contro hellingen scritta da boselli quasi vent'anni fa. Anche in quel caso nel primo albo non veniva mostrato il nemico che era stato fatto resuscitare da Wendigo e che solo in seguito si scopriva essere hellingen. ..

Ad ogni modo, una lettura molto piacevole e coinvolgente scritta da un boselli che stranamente su tex mi sembra ancora più in forma che su dampyr, nonostante tex non sia una sua creatura. Mi sono un po' sentito nei panni di Jim brandon quando sente la difficoltà di prendere una posizione precisa sulla rivalità fra winnipeg e l'altra città, perché in effetti è una questione che è meglio lasciare ai politicanti. Ma forse ancora di più ho sentito mia l'amarezza di alcune parole di kyd rodelo, su un certo tipo di vita che gli piacerebbe fare...

Ah, un'altra cosa: quando i killer avvolti nella notte che stanno per andare ad ammazzare tex e Carson dicono "andiamo" e partono tutti assieme uno accanto all'altro avete pensato anche voi a una scena molto simile con Amos benton nel numero 6?
Font a me piace molto, la sua Dallas è un bel vedere :)

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Font è un grande disegnatore dal tratto molto particolare per il quale non esiste una via di mezzo, o piace moltissimo o lo detesti.

 

E' innegabile che abbia caratterizzato storie memorabili quasi sempre scritte da borden e anche questa sua undicesima fatica Texiana promette di essere annoverata tra gil episodi da ricordare.

Da Gli assassini (Texone 98) a Nei territori del Nordovest (Maxi 2001) passando per La legge del deserto (Almanacco 2000) prima di approdare sulla serie regolare con I Lupi rossi, Colorado Bell, Morte nella nebbia, Terre maledette, La mano del morto, Mezzosangue (unica sceneggiata da Ruju) e Giovani assassini la sua rappresentazione del west ha accompagnato episodi di Tex che restano scolpiti nella memoria e che ne fanno oramai una delle matite caratterizzanti della saga nel nostro secolo.

 

Per tante di queste storie il giudizio è stato ridimensionato proprio per il particolare aspetto grafico dato da Font nella realizzazione delle tavole. 

 

Per quanto riguarda la storia attuale i suoi disegni su questo primo albo mi sono piaciuti e apprezzo anche il suo sforzo di limitare il ricorso a pochi tratti essenziali nella realizzazione dei personaggi ottenendo un disegno che appare più curato, conservando nel contempo la sua peculiare capacità di rendere le ambientazioni western con estremo senso di immediatezza ed efficacia.

Modificato da natural killer
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Non ho ancora letto l'albo ma ho dato solo una sfogliata per vedere i disegni.Mi chiedo perche' ancora insistere con questo autore che,puo' essere internazionale quanto si vuole,ma che vorrei vedere lontano anni luce sulle pagine di Tex.Sono disegni che mi guastano la lettura.E che cavolo.

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Molto bello e confortante, dopo la delusione per il Color Tex.

Una trama avvincente ed intrigante, con tanti elementi fuorvianti su Kid Rodelo ed un crescendo di emozioni e supposizioni.

Però... perché far uscire in edicola (quella chiavica del) Color Tex solo un giorno prima dell'altro albo?

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Ricapitolando, anche sulla base della discussione svoltasi sinora:

- Jack Thunder è vivo, ma non rientra nella definizione di "vecchio nemico di Tex che tutti hanno dimenticato" (anzi, il buon Jack se lo ricordano tutti);

- tenderei a escludere personaggi che non fossero di GLB, il che elimina dalla lista El Muerto;

- l'attenzione di Boselli, come sappiamo, è soprattutto sui primi 50 numeri della serie mensile, il che mi induce a escludere padre Crandall;

- Coffin rimane un'ipotesi plausibile, anche se credo siano ben pochi i lettori che hanno dimenticato il primo avversario di Tex....

- rimangono in piedi, naturalmente, tante altre candidature, non necessariamente incontrate in territorio canadese...

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Peraltro il concetto di "dimenticato" è molto elastico.Ci sono lettori, come il sottoscritto, che i nemici di Tex li ricordano praticamente tutti e quindi tecnicamente non ne hanno dimenticato nessuno, ciononostante ci sono nomi che non mi verrebbero immediatamente in mente per un ritorno e quasi tutti sono concentrati nei primi 50 numeri.

Inoltre, ad aver dimenticato potrebbe essere proprio Tex, che dopo tanti anni non penserebbe maio che il suo nemico possa essere qualcuno che non vede da vent'anni o giù di lì.

Inoltre il nostro amico conosce sì i quattro pards e la loro bravura ma è Tex che definisce la sua nemesi e questo è un altro indizio che possa essere qualcuno che si è scontrato col solo Tex.

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Al di là delle speculazioni circa l'identità del personaggio misterioso e dei disegni di Font che ho già commentato ritorno sulla discussione per alcune considerazioni sul versante testi. La storia arriva abbondantemente preannunciata come sequel di Giovani assassini e lo stesso autore ci comunica che si tratta di una vicenda complicata.


Il destino dei superstiti Dallas e Rodelo sotto la tutela del gambler Mike Foster e la stretta sorveglianza di Jim Brandon

La guerra di campanile tra le città di Winnipeg e Selkirk per il predominio nella provincia del Manitoba

Un villain chiaramente identificato nell'ambizioso e privo di scrupoli direttore della Compagnia delle pellicce Grant e un altro misterioso che siamo chiamati a riconoscere sulla base di indizi seminati nella sceneggiatura

Un quartetto che appare meno unito del solito, ancora con gli strascichi e i dubbi lasciati dalla famosa e contestatissima votazione che per la prima volta ha visto Tex cedere democraticamente al parere della maggioranza anche andando contro le sue convinzioni, con un Kit (Willer) sempre più vittima dell'ammirazione e del fascino di Kid Rodelo, con l'altro Kit (Carson) che appare meno lucido del solito, probabilmente anche lui alle prese con i dubbi generati dalla precedente decisione e il solo Tiger Jack che nel suo silenzio appare conservare la solita capacità di giudizio e, si spera, di azione

E in questa situazione di incertezza si aggiungono i dubbi di Jim Brandon non pienamente convinto della buona condotta dei tre esuli americani.

E ulteriore incertezza borden aggiunge con la presenza del personaggio misterioso la cui esistenza al momento non è percepita dall'ignaro quartetto che oltretutto si lascia facilmente ingannare, almeno apparentemente, dalla simulazione di Rodelo che riesce a nascondere il più che prevedibile recupero della funzionalità motoria.

E l'ambiguità del Kid porta ulteriore incertezza nel clima generale, cosa sa realmente della situazione? ne è coinvolto e se sì fino a che punto? chi è il fedele amico nero unico depositario del suo segreto riacquisto dell'uso delle gambe fino alla drammatica e inattesa scoperta fatta dalla sorella? e ancora cosa lo spinge a Selkirk proprio nella notte in cui Tex e Carson iniziano a smuovere le acque in questa cittadina? e della sua doppia personalità quale finirà per prendere il sopravvento?

E l'albo si chiude con un angoscioso raduno nella chiesa di Selkirk dove sotto le potenti note dell'organo suonate dal nuovo arrivato stanno per celebrarsi le esequie dei primi due malcapitati avversari che pensando di sbarazzarsi facilmente dei rangers sono spediti al creatore dalla (finalmente) tempestiva azione di Tex

 

Borden mescola sapientemente tutti questi ingredienti, portando avanti la storia con un intreccio appassionante che ci lascia alla fine della lettura tante incertezze e la voglia di leggere il seguito, con la consapevolezza che la nebbia inizierà verosimilmente a dissiparsi soltanto nel terzo conclusivo albo.

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Una curiosità indipendente dalla storia che stiamo leggendo.

 

Selkirk vanta attualmente una prestigiosa casa di cura per le malattie mentali operante dal 1871 quando venne ospitata in un antico edificio nel Penitenziario di Lower Fort Garry. Dopo un temporaneo trasferimento nel penitenziario di Stony Mountain la casa di cura tornò a Lower Fort Garry nel 1885 fino alla apertura del Manitoba Asylum nel maggio 1886, primo nucleo della casa di cura che è stata progressivamente ingrandita negli anni.

 

Data la contorta personalità di alcuni personaggi della storia che stiamo leggendo, chissà che qualcuno di loro anziché finire sottoterra o nelle patrie galere non possa essere accolto in questo storico manicomio che fino al 1886 faceva parte della struttura penitenziaria...

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Un primo albo bellissimo, che non delude le (alte) aspettative, e lascia presagire un'altra grande storia boselliana - lasciatemi dire che dopo la doppia deludente di Manfredi e il nulla cosmico di Faraci, questa è proprio una boccata d'ossigeno. 

Mistero, suspense, il giusto tasso d'azione; e poi Tex e Carson del tutto in parte - bellissima

la scena nel saloon, con Tex a fare da mattatore, e molto riuscita la sparatoria nella camera d'albergo, con Tex (giustamente!) un passo avanti al suo pard e quest'ultimo a riempirlo di insulti per il pericolo corso (ma si noti che Tex è divertito, anzi, sembra quasi che si diverta a provocare il povero Carson).


Per ora l'unica cosa che non mi piace è l'utilizzo nullo di Tiger, che sembra messo lì come una statuina del presepe; ma del modo in cui Boselli usa Tiger ho la massima stima (con GL Bonelli, è il migliore nella resa del personaggio), quindi sono convinto che nel secondo albo il navajo lo vedremo di più - anzi, sono convinto che

Tiger, che a fine albo sparisce del tutto di scena, lasciando anche Kit da solo nel saloon, qualcosa la deve aver fatta per ingannare il tempo: ha seguito Rodelo scoprendo il suo segreto!


 

Questione “nemico “misterioso”.


È uno che sa sparare al buio: si orienta sentendo i rumori delle sue vittime (e Tex l’ha già intuito: terza vignetta pag.50); quindi è un cieco? Può essere; o potrebbe essere semplicemente un vedente tanto intelligente da sfruttare i rumori.

In ogni caso, non è da escludere che possa essere Kid Rodelo: a pag.25 il “cattivo misterioso” dice di essere malridotto, e più avanti ha difficoltà ad accendersi il sigaro; quindi, per quanto ne sappiamo, potrebbe anche essere il Kid (all’ipotesi Jack Thunder non credo per niente: non vedo quel personaggio così machiavellico e calcolatore).


 

Insomma, un albo densissimo, pieno di personaggi interessanti e con una trama che ti incolla alle pagine: io ci ho messo più o meno un’ora e mezza per leggerlo, e me lo sono proprio goduto. Ancora una volta questo Boselli dimostra di essere la colonna portante della testata.

 

Capitolo disegni. A me certi giudizi irrispettosi nei confronti di un artista come Font fanno cadere le braccia (e altro ancora): che tristezza vedere certi texiani – che certamente di disegni ne capiscono quanto io ne capisco di astrofisica – che sembrano essere contenti solo con stili puliti e più o meno “classici”, magari strappandosi le vesti per disegnatori anonimi senza un briciolo della personalità grafica di Font.

Le braccia cadono soprattutto perché in questo albo il disegnatore spagnolo fa un lavoro splendido: si vedano i suoi paesaggi urbani; il modo in cui rende l’attentato notturno al ranger e al suo protetto; si veda la recitazione dei personaggi (Kid Rodelo, questo personaggio tormentato e ambiguo, senza la caratterizzazione di Font sarebbe stato molto meno riuscito); al solito stupendi, poi, i suoi tratteggi che danno profondità tridimensionale e consistenza quasi materica alle cose (specie gli oggetti in legno).

Lunga vita a Font, che, tra l’altro, piaccia o non piaccia, è da tempo una delle colonne più importanti della testata!

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  • Collaboratori

Ho ultimato la lettura del primo albo e come prevedevo, dopo la storiellina dei mesi scorsi, ecco del pane per i nostri denti! Dire che sono soddisfatto, è poco, tanto che sarà dura aspettare altri due mesi. Ovviamente gran parte dell'interesse della storia risiede nell'identità nascosta del nostro nemico. E' molto interessante quello che fa rilevare Mario a proposito del primo omicidio che avviene al buio (lancio del coltello e pallottole che colpiscono insesorabilmente i bersagli, come se se lo strisciante avversario potesse vedere al buio o anche essere cieco ). Non mi lascio ingannare dalla figura dell'organista che inserito nella pagina finale dell'albo potrebbe suggerire di essere addirittura il nemico, lo escludo solo perché avrebbe visogno di entrambe le mani per suonare e una persona che ha difficoltà ad accendersi un sigaro ha dei seri problemi, se non è addirittura monco. E qui arriviamo a Kid Rodelo. Carlo Monni ha già spiegato, nelle pagine precedenti, perché possiamo escluderlo. Per tutta una serie di motivi, comunque, sarebbe stato difficile inquadrarlo come la nemesi di Tex. Più difficle appare farsi una chiara idea sul ruolo che recita in questa storia: è un character positivo ? Certi dialoghi sembrano avvalorare questa tesi. però Boselli insiste prorpio sulla divergenza di pareri che aveva fatto tanti discutere i lettori nelle apgine finali della precedente avventura. Per Tex Rodelo è marcio e irrecuperabile. Se qualcuno di voi ricorda qualcuno degli interventi di Borden in questo forum risalenti a quella storia, ne trarrà le dovute conclusioni. per concludere, i disegni di Font inca.gif

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Capitolo disegni. A me certi giudizi irrispettosi nei confronti di un artista come Font fanno cadere le braccia (e altro ancora): che tristezza vedere certi texiani – che certamente di disegni ne capiscono quanto io ne capisco di astrofisica – che sembrano essere contenti solo con stili puliti e più o meno “classici”, magari strappandosi le vesti per disegnatori anonimi senza un briciolo della personalità grafica di Font.

 

 

Paco,mi dispiace che a te cadono le braccia quando qualche texiano come me,che magari non capisce un tubo di disegni,DETESTA  l'internazionalissimo Font.Ma ribadisco senza problemi che mi strappo volentieri vesti e capelli quando vedo un Civitelli o un Villa o un Piccinelli che perdono un sacco di tempo per offrirci tavole dalla massima qualita' possibile invece dei disegni caricaturali dell'internazionale Font.

Si puo' essere liberi in questo forum di esprimere i propri gusti in fatto di disegni o si deve essere obbigatoriamente degli esperti di Arte come te?

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Come ho scritto prima Font o lo ami o lo detesti.

Ognuno è chiaramente libero di esprimere le proprie impressioni,ma tenendo presente che le impressioni tali rimangono, senza assurgere a verità assoluta.

Io, come altri sul forum, apprezzo il disegno di Font per quello che le sue tavole esprimono.

Su Tex è ormai un disegnatore abituale e sempre con storie di elevata qualità e la sua bravura è documentata dal vasto consenso interazionale.

Il fatto che nell'ultimo decennio abbia dedicato a Tex tanto tempo della sua attività lo considero con molto favore e invito a riguardare le sue tavole con maggiore attenzione.

Capisco e non contesto che possa non piacere ma da qui a considerare caricaturale il suo disegno mi sembra un po' eccessivo.

 

Chi volesse leggere qualcosa del maestro spagnolo extra Tex consiglio tra le sue ultime opere la storia medievale scritta da Marazano,  Eloisa di Montfort

 

 

Eloisa-cover.jpg

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Lungi da me nel considerare i miei GUSTI come verita' assoluta.E non capisco perche' ogni volta che si esprime un parere su un disegnatore devo sorbirmi questa cantilena.Se io detesto Font e' un mio pensiero dettato dai miei gusti in fatto di disegni e non ho la presunzione che gli altri la pensino come me.Spero di aver chiarito una volta per tutte.In quanto a considerare caricaturali le sue tavole,basta guardare le sproporzioni dei corpi per giustificare questo mio termine.Mi piacerebbe farne vedere qualcuno ma sinceramente con il caldo che fa qui in Sicilia si suda anche a scannerizzare quindi evito allegramente.

L'invito a riguardare con piu' attenzione (anche con la lente di ingrandimento) le sue opere su Tex lo faccio da troppi anni ormai e confermo cio' che ho sempre desiderato e cioe'.....vederlo il piu' lontano possibile dal mio fumetto preferito.

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