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TWF - Tex Willer Forum

[661] Ricercato vivo o morto!


La storia, i disegni e i personaggi  

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Bah gli italiani a far polemiche son sempre imbattibili e vedo che anche qui nel forum non vi fate pregare. Io ed Havasu avevamo solo fatto un preciso riferimento, la scala decimale che si era adottata precedentemente, poi qualcuno mi spieghi perché tirate in ballo i voti universitari o i 5- e 6+ 

Infatti,avevo solo scritto che nei "giudizi" secondo me ne mancava uno importante quale "sufficiente",che non è nè "insufficiente",nè "discreto". Cosa centrano,appunto,i più,i meno,i voti universitari,chi vota e chi no ???

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Bah gli italiani a far polemiche son sempre imbattibili e vedo che anche qui nel forum non vi fate pregare. Io ed Havasu avevamo solo fatto un preciso riferimento, la scala decimale che si era adottata precedentemente, poi qualcuno mi spieghi perché tirate in ballo i voti universitari o i 5- e 6+ 

Bah a parte sta cosa degli italiani che è una generalizzazione e proprio per questo imho infondata come tutte le generalizzazioni, tirare in ballo 5- e 6+ era per spiegare, anche con l'esagerazione, perchè trovo preferibile questa nuova scala più sintetica rispetto a quella decimale perchè se già dare un voto alla storia è difficile personalmente trovo assurdo e impossibile decidere se una storia è da 8 o da 9. La polemica non ce la vedo proprio.

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Nessuna polemica, per carità....

Trovo soltanto che dare un giudizio di gradimento di una storia a fumetti non richieda necessariamente una valutazione con i voti, ma possa essere sufficiente un sistema di grading meno articolato (come quello letterale A B C D E/F adottato in America e che corrisponde alla nostra scala in tabella)

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Io e West non ci siamo accorti di avere scritto in turanico antico e non ci siamo fatti capire. Adesso rimedio e riscrivo in italiano : l'utilizzo   dei   giudizi   va   bene,   io   e   West   suggeriremmo   solamente   di   inserire   "sufficiente"   fra   "insufficiente"   e   "discreto".

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Se vuoi polemizzare a tutti i costi fai pure, ma qui nessuno ha polemizzato a parte te a mio parere. Io ho letto un post scriptum di West in cui diceva di preferire il vecchio metodo di valutazione e ho detto la mia sulla questione. Non capisco il problema, devo chiedere il permesso prima di esprimere un'opinione? Inoltre se sottintendi che non sono (siamo?) In grado di leggere e capire un post io sinceramente mi offendo quindi evita grazie.

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Se vuoi polemizzare a tutti i costi fai pure, ma qui nessuno ha polemizzato a parte te a mio parere. Io ho letto un post scriptum di West in cui diceva di preferire il vecchio metodo di valutazione e ho detto la mia sulla questione. Non capisco il problema, devo chiedere il permesso prima di esprimere un'opinione? Inoltre se sottintendi che non sono (siamo?) In grado di leggere e capire un post io sinceramente mi offendo quindi evita grazie.

Non ho fatto che ribadire la mia opinione con un pizzico di ironia.

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  • Rangers
Potremmo cortesemente tornare in topic? Si dovrebbe parlare e discutere della storia di quest'albo, da tre giorni parliamo di voti e modalità di voto.

 
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Ecco la solita recensione del Loi ...Se non ci pensa la Feltrin:rolleyes: ce lo ricorda il consorte il solito leitmotiv del macchiettismo a la Nizzi...Frecciate a Boselli  del tipo:

´ In secondo luogo, Boselli perde le buone intenzioni per strada, ricascando nel vecchio vizio di prendersi troppo sul serio e lasciando al lettore la sgradevole sensazione di aver letto una storia bislacca: troppo semplice e ingenua per essere di Tex, troppo piena di ammazzamenti e seriosa per essere una commedia d’avventura, sia pure texiana.´...

E l´ultima parte e´ la demolizione pressoche´ definitiva della storia


Una tirata d´ orecchie a Danubio inadeguato a disegnare una storia su Yama (ma che c´ entra qua,scusate ?)


http://www.ubcfumetti.com/tex/?29509

´

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Ecco la solita recensione del Loi 

Tranquilli, che prima o poi Boselli gliela farà scrivere quella storia di Tex che aveva bocciato (a lui o alla Feltrin? Non ricordo più), e allora vedrete che i "critici" (scritto tra virgolette: la critica è una cosa seria) di UBC la smetteranno con queste "recensioni" (scritto anche questo tra virgolette, che le recensioni sono una cosa seria, non un modo per sfogare le proprie frustrazioni) ;)

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  • 4 settimane dopo...
  • Sceriffi

Non ho mai amato molto le storie di un solo albo - troppo semplici e veloci, per i miei gusti - ma qui Boselli mi ha regalato una piacevole lettura. Questa storia non è niente più di un riempitivo, ma ogni tanto va bene anche una storia più leggera e senza troppe pretese, soprattutto se è sceneggiata così bene. Classica, semplice, ma nonostante tutto con alcuni punti di interesse: primo tra tutti lo sceriffo Dawson, personaggio insolito sulle pagine di Tex ma molto riuscito. Il suo dialogo con Tex sui metodi del ranger è uno dei momenti migliori dell'albo. Anche il cacciatore di taglie Burbage è un'ottima comparsa. 
Il difetto maggiore è questa volta nella programmazione, che fa uscire almeno tre storie con soggetto molto simile a breve distanza l'una dall'altra. Inevitabile notare come le sceneggiature di Faraci impallidiscano di fronte a questa, di tutt'altro livello.
I disegni mi sono piaciuti, molto classici e puliti, ci ho visto qualcosa di Monti.

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  • 4 anni dopo...

Storia breve e alquanto basilare. Un leggero riempitivo senza eccessive ambizioni, dirottato dall'almanacco alla regolare per esigenze editoriali, così come appreso sul Forum. Boselli per l'occasione ripone in soffitta le sue trame articolate e si diletta in una classica storiella, dal soggetto lineare e poco originale. L'esito con cui combina i pochi pezzi del puzzle a disposizione non è di certo memorabile, tanto è vero che dopo pochi giorni dalla lettura ogni scena narrativa cade nel dimenticatoio, ma di certo non è da bocciatura. La trama è trainata dalla presenza di molti personaggi, alcuni tratteggiati caratterialmente come lo sceriffo Dawson o il cacciatore di taglie Burbage, altri nei panni delle semplice comparse. L'episodio scivola via senza eccessivi colpi di scena o pecche e si chiude con un prevedibile lieto fine, d'altronde non vedo come un finale drammatico poteva starci in una simile prova. Una lettura piacevole e con pochi sussulti, utile a distrarre un po' la mente, ma niente più. Con Boselli siamo abituati a ben altro, ma di tanto in tanto ci sta fornire prove minori; paragonandola a "Faccia di cuoio", altra storia autoconclusiva di Borden di quei periodi, risulta superiore e degna della sufficienza. Le similitudini con alcuni soggetti di Faraci sono evidenziabili ma almeno il curatore sfrutta l'abilità alla sceneggiatura per ravvivare lo spunto non eccelso e dona un maggior carisma al fuggiasco Jeff Cartland; interessante pure l'accenno alla continuity boselliana visto che apprendiamo che l'innocente ingiustamente accusato altri non è che un cowboy alle dipendenze di Will Rodgers, già apparso in altre storie, la prima che mi viene in mente "La miniera del fantasma". Un po' stucchevole il colpo di fulmine tra Jeff e Martha, una parentesi rosa evitabile visto le poche pagine a disposizione ma nulla di così irreparabile ai fini del giudizio complessivo. Danubio si ritrovò per caso a debuttare sulla regolare: il suo tratto non è male, buoni bilanciamenti fra bianchi e neri, vignette leggibili e lodevole pulizia di tratto, ma pecca di personalità stilistica e paga un po' pegno nelle anatomie, non sempre impeccabili, specialmente nei campi lunghi. Riscontro pure abbastanza legnosità in alcune scene di azione, ma i primi piani tengono botta e tutto sommato sufficiente pure la resa dei pards. Un autore acerbo, forse non ancora del tutto pronto per la saga. Il mio voto finale è 6

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  • 1 anno dopo...

Storia letta ieri. Dimostra che è possibile tirare fuori una bella storia tranquillamente con un singolo albo, e che anzi il ridotto numero di pagine a disposizione non penalizza l'azione ma la esalta. 

Divertente il terzetto di cacciatori di taglie che in pratica viene messo a giro da tutti nel giro di poche pagine e piacevole Carson che distingue il fucile Sharp in una sparatoria/agguato.

I disegni veramente ottimi, in particolare i cavalli rappresentati divinamente. 

Storia letta e divorata 

Il soggetto forse non è nulla di eclatante ma alla fine l'importante è come sceneggiatura e disegni tengano viva una idea e qui ci si riesce come spesso avveniva in tante storie di Bonelli padre, dove non serviva elaborare un soggetto particolarmente sorprendente, ma piuttosto garantire azione e espedienti narrativi credibili. Tex è prima di tutto questo...

Soggetto 6.5

Sceneggiatura 7.5

Disegni 7.5 

  • +1 1
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  • 5 settimane dopo...

Allora...Seppur in un solo albo la storia del Boss è ricca ricca. Una miriade di personaggi tutti con un qualcosa, dal più insignificante cacciatore di taglie (quello con lo sharps and esempio), passando per il vecchio Burbage (conosce i trucchi del mestiere ma ha un'etica per il suo mestiere ed è un mentore per i giovane Dick), fino allo sceriffo non corrotto ma onesto e credulone. Poi c'è il gruppo dei mennoniti che offrono spunti alla trama ed infine ci sono Tex e Carson che non "affogano" in cotanta ricchezza di personaggi me li "usano" per brillare ancora di più. I disegni di Danubio non sono malvagi ma spesso le figure umane hanno un qualcosa di asimmetrico rispetto allo sfondo. Storia buona seppur "concentrata" per i canoni Boselliani.

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  • 4 mesi dopo...

Storia davvero così così. Lo spunto di per sé già non è molto originale e non aiutano granché i personaggi: dai tre cacciatori di taglie, antagonisti  babbei come raramente si è letto su Tex, allo sceriffo che alla fine, anziché disonesto, si rivela solo allocco per aver creduto alla versione preconfezionata dal potente ranchero. Buono il personaggio di Burbage, vera figura di canaglia da western. La ragazzina che si innamora del ricercato, invece, fa molto Berardi/Ken Parker.  Dulcis in fundo, nella parte iniziale c'è  un micidiale spiegone di Tex a Carson che "Nizzi levati". Boselli, insomma, non appare in questa storia molto ispirato. Discreti i disegni, anche se talvolta i visi appaiono mutevoli e poco riusciti.

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