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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Si lo sapeva. Era contento di passare il testimone a Claudio Villa, il disegnatore dei "nuovi" che preferiva. Se hai tempo di sfogliare l'abbondante centinaio di pagine del topic delle domande a Villa troverai altre indicazioni, perché con lui se ne era chiaramente parlato, anche se adesso mi viene difficile precisare in quali pagine della discussione.

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Si lo sapeva. Era contento di passare il testimone a Claudio Villa, il disegnatore dei "nuovi" che preferiva. Se hai tempo di sfogliare l'abbindante centinaio di pagine del topic delle domande a Villa troverai altre indicazioni, perché con lui se ne ra chiaramente parlato, anche se adesso mi viene difficile precisare in quali pagine della discussione.

Grazie ymalpas.

Mi fa piacere sapere che a Galep piacesse Villa... perché avere gli stessi gusti di un Maestro come Galep è confortante!

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In realtà Galep trasse l'ispirazione da una fotografia che lo ritraeva nella posa di Bogart (tale foto è presente in uno dei tanti volumi dedicati al disegnatore ma non ricordo più esattamente in quale). L'immagine di Bogart era particolarmente cara a Sergio Bonelli che ne aveva un quadro nel suo ufficio, in via Buonoarroti a Milano.

Hai ragione Sandro.

Ho trovato il volume e la foto

 

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La tavola con la prova colore. Il volto di Tex è già stato modificato e come ho riportato sopra, penso probabilissimo un intervento correttivo del ghost artist. A questo punto sono portato a credere che anche i colori della copertina, comunque cambiati in fase di stampa, probabilmente non sono di Galep.

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  • Collaboratori

Ho trovato il volume e la foto

 

 

Bravissimo Marco! Posto la tua stessa immagine con una risoluzione migliore per permettere agli utenti di apprezzarne i dettagli:

 

 

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  • Collaboratori

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Nel settembre e nell'ottobre 1981 nella quarta di copertina dei Tex "Giungla crudele" (#251) e "Il volto del traditore" (#252) si publicizza una linea di abbigliamento prodotta dalla Daim Press (uno dei tanti nomi della casa editrice) che comprende jeans, t-shirts, felpe, camicie e altri accessori. I prodotti erano in vendita nei migliori negozi di abbigliamento delle grandi città. E' chiaro l'intento in quegli anni di mercificare l'enorme successo popolare del ranger: il tutto però è fatto timidamente e il tentativo è presto interrotto. Trovare questi gadgets oggi è difficilissimo, se non impossibile! Se qualcuno ne possiede qualche capo o ne avvista uno in qualche asta o vendita on line, ce lo faccia sapere!

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La linea Tex della Daim Press è ora molto difficile da trovare.

In compenso si reperisce facilmente la maglietta con il logo Tex della Fruit of the Loom in diversi colori (nero, bianco, blu, celeste, rosso, grigio, giallo, marrone, piombo, viola, sabbia e arancio)

 

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http://www.ebay.it/itm/T-SHIRT-UOMO-TEX-WILLER-2-stampa-GIALLO-by-SHIRTSERVICE-/180942458213

 

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"Civitelli meritava un Texone."

 

Sono parole di Mauro Boselli, rilasciate in un altro forum, non texiano.

 

"Volevamo fare insieme Mefisto o Yama. E intanto abbiamo iniziato con questa ("La cavalcata del morto" ndr), che inizialmente era uno dei soggetti da me proposti per il n.600 e messi da parte da Bonelli. In questo caso aveva detto che la storia meritava più di 110 pagine. Anche di questo lo devo ringraziare".

 

Quali altri soggetti Boselli propose per il seicentesimo numero ? Forse un giorno lo sapremo, intanto gustiamoci l'aneddoto e chiediamoci come sarebbe stata questa storia con la metà delle pagine e i disegni di Giovanni Ticci a colori!

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  • Collaboratori

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Nel piano di riscoperta del passato di Tex perchè non parlare anche delle serie a striscia a colori ?

 

Si parla, per chiarirci meglio le idee, delle serie Nevada (n°16), Gila (n°17) e Colorado (n°18)  corrispondenti agli albi giganti dal 33 al 35 — che presentavano in copertina, all'interno del bollino del prezzo, la scritta 44 pagine a colori.

 

Non bisogna aspettarsi in quel lontano agosto 1957, quando partì l'iniziativa, degli albi colorati con tutti i crismi!

 

Erano infatti albetti che alternavano una pagina in b/n a una striscia colorata in bicromia ( nell'immagine in alto vi sarà immediatamente chiaro ciò di cui stiamo parlando ).

 

Resta il primo curioso esempio di colorazione di un albo regolare di Tex: per dei veri colori bisognerà aspettare il centesimo numero "Supertex" pubblicato nel febbraio 1969.

 

Esiste peraltro il precedente della pubblicazione fuori serie disegnata da Uggeri "La banda del campesino" le cui strisce apparvero nella quarta di copertina degli albi a striscia della terza serie nel 1951, sempre che la si voglia contare come una storia canonica del Ranger!

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La notizia l'avevo già data anni fa nelle prime pagine di questa stessa discussione.

 

Giovanni luigi Bonelli riposa dal 2001 nel cimitero della città di Montecarlo.

 

Alla sua tomba fa ombra la statua che riproduce Tex e il suo cavallo Dinamite.

 

Una copia dell'opera può essere ammirata anche nel quartiere di Mezzocammino a Roma,

 

interamente dedicato ai fumetti e ai loro autori!

 

 

 

2013-07-15_001_2013-07-13_132.jpg

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  • Sceriffi

Giovanni luigi Bonelli riposa dal 2001 nel cimitero della città di Montecarlo.

 

Ma non è sepolto nel Cimitero Monumentale di Milano?

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Il 16 gennaio 2001 al Cimitero Monumentale di Milano vennero celebrati di Gianluigi Bonelli

 

http://archiviostorico.corriere.it/2001/gennaio/16/Addio_Bonelli_oggi_funerali_del_co_7_0101162741.shtml

 

Ma non è sepolto lì come ebbe a dire suo figlio Sergio

 

http://texwillerblog.com/wordpress/?p=1447

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bravo Ymalpas che hai ricordato l'albetto fuoriserie La bande dal Campesino che fu disegnato da Uggeri e non da Galep come spesso indicano alcuni siti e collezionisti.

 

Interessante anche le striscie in bicromia. Un esperimento del genere lo fecero anche il trio della EsseGesse con la serie Alan Mistero. Dopo aver pubblicato i primi albi con pagine alternate una in bianco e nero e una a colori poi, forse per sostenere i costi, utilizzarono la bicromia.

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Il numero 114 con la quarta di copertina che presenta il numero successivo che riporta il prezzo di 200 lire è abbastanza raro.

 

Perché ?

 

Nella primavera del 1970 l'editore decise di alzare il prezzo di vendita a 250 £ a partire dal numero 115 intitolato "Tramonto rosso".

 

Il numero 114 entrò quindi in fase di stampa con la sua quarta di copertina che pubblicizzava l'uscita di "tramonto Rosso" a £ 250.

 

Mentre l'albo 114 era in stampa, tuttavia, l'Editore ebbe un ripensamento.

 

Di conseguenza le ultimissime copie ancora da stampare del numero 114 corressero tale prezzo, riportandolo a 200 £.

 

Cosa successe dopo?

 

Il mese successivo il numero 115 "Tramonto rosso" uscì prezzato 200 £. Nella quarta di copertina si pubblicizzava il numero successivo, il 116 a 200 lire.

 

Il numero 116, prezzato 200 lire, riporta in quarta di copertina il numero 117 prezzato 250 lire! Finalmente l'editore si era deciso a cambiare prezzo!

 

Eppure pare esistano copie del 116 che in quarta di copertina riportano il numero 117 con il bollino bianco, ovvero senza prezzo. Tali copie sono da

 

ritenersi "anomale", nessun aneddoto cioè da raccontare, ma rarissime e quindi particolarmente ricercate nel mercato collezionistico,

 

pagate anche fino a 2000 €!

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Una tela di Galleppini, risalente al 1945, rappresenta i bastioni di Cagliari.

 

 

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L'immagine è tratta dall'interessante pagina https://www.flickr.com/photos/mattiacam/sets/72157624108796720

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quella copia del numero 114 è perfetta! Ma è tua Ym? Sembra uscita da un magazzino.

 

Per quanto riguarda Galep ecco un esempio perfetto della sua grande versatilità: questa tela ci dà uno squarcio perfetto del suo talento.

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  • Collaboratori

quella copia del numero 114 è perfetta! Ma è tua Ym? Sembra uscita da un magazzino.

 

Hai ragione, è proprio perfetta, ma non è mia, l'ho presa sul sito di baci & spari!

 

 

Sempre per restare in tema "Galep e la pittura",.. 

 

 

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Negli anni '80 Aurelio Galleppini, su richiesta dell'Editore Lo Vecchio, che desiderava realizzare delle cartoline, riprese e ricolorò ad acquerello dieci copertine dei classici di Tex, con risultati decisamente affascinanti. 

 

 

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  • Collaboratori

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Il trittico di diari di Tex editi dalla Mondadori negli anni ottanta, di cui si parlava qualche pagina fa, pubblicavano nelle loro pagine interne tre diverse storie di Tex in bianco e nero, una striscia per pagina.

 

Nel diario rosso c'era "La valle della luna"

 

Nel diario arancione c'era "Fort Apache"

 

Nel diario verde, c'era "Un'audace rapina".

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  • Collaboratori

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Un altro diario di Tex  è quello pubblicato dalle Edizioni Pigna nel 1989 riproducente la copertina del numero 173.

 

Le edizioni Pigna ne pubblicarono diversi con la copertina che cambiava, di volta in volta, immagine e colore: dal celeste al rosa!

 

Sono da ritenersi oggi particolarmente rari.

 

Questo che vedete sopra nell'illustrazione pubblica al suo interno una storia di Tex: l'inflazionata "Fort Apache" sempre in bianco e nero!

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  • Rangers

Vorrei vedere tutte le versioni di questo modello….

Io avevo uno di questo tipo qua, ma nel mio c'era la storia del n.200.

Sembra questa, ma non ne sono proprio sicuro.

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