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TWF - Tex Willer Forum

Curiosità e aneddoti vari su Tex e i suoi autori


ymalpas
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Un incursione di Tex nel fantastico (era il 1961):

 

 

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tra le storie più belle di sempre. Un autentico cult. Sfido chiunque a contestare il fascino avventuroso di quest'avventura e i disegni magnifici di un Galep puro come non mai! 

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La serie Alabama, ventiseiesima serie a strisce , conteneva due storie, Il segno del serpente nn. 1-12 e Sulla pista di Laredo nn. 13-29, entrambe disegnate da Galep e Francesco Gamba e pubblicate dal 17.11.1960 al 01.06.1961

 

Io c'ero, in fasce, ma c'ero....

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noto che all'inizio degli anni sessanta Bonelli Padre era proprio in forma. Di lì a poco avrebbe scritto altre gemme come Sangue Navajo e Squali, oppure la storia con l'alieno... fino ad arrivare al periodo d'oro. Ma comunque io sono un grande fan anche dei primi cinquanta-settanta numure della serie gigante. E io nel '60 non c'ero manco in fasce. :trapper:

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Negli albi di Tex le premonizioni sono tutt'altro che infrequenti, ne abbiamo un esempio nelle pagine iniziali del seicentesimo numero.Nel caso dell'albo "il tesoro del tempio", n. 77 della serie regolare, è Tex, dopo aver ingerito delle sostanze allucinogene nella casa del Morisco, ad avere la visione del volto satanico del suo antico nemico, che si appresta a ritornare difatti in un'avventura ambientata poco dopo, la ricorderete tutti, è "Incubo!". La striscia raffigurata sopra è interessante perché oltre a proporre il volto inedito di Mefisto realizzato da Letteri, mostra anche le inusitate capacità di veggenza del Ranger. Soprattutto, poi, la striscia rappresenta un bell'esempio di continuity nella serie, anticipando addirittura un'avventura di là a venire (e ricordiamo che per i lettori di allora, così come per Tex, l'arcinemico era da ritenersi morto dopo la caduta dal dirupo nell'avventura precedente! Siete in grado di citare altri casi simili nella storia editoriale di Tex ? Fatevi avanti!

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premonizioni non ne ricordo... comunque i primi cento numeri sono ricchi di piccoli esempi di continuity... ricordo le parole di Manuela Guzman (se ricordo bene il nome) che annuncia la guerra civile che si dipanerà nei numeri dal 18 in poi... poi c'è il sogno di Tex nella storia Santa Cruz  che mi ha sempre affascinato.

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Nella storia "il cowboy senza nome", contenuta nei nn. 202 e 203, Sergio Bonelli rendeva omaggio al capolavoro fordiano "Ombre rosse" ("stagecoach"). Tex, rimasto appiedato in una zona desertica del sud ovest, sale su una diligenza diretta a Tombstone. I tre passeggeri della Overland (si noti come anche la diligenza è ripresa sin nei minimi dettagli), una cantante di saloon, un gambler e un rappresentante di commercio dell'Est, rievocano infatti tre dei sei passeggeri con cui John Wayne, nel film di Ford, condivideva il viaggio!

 

 

 

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  • 3 settimane dopo...
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La riconoscete? Non servono presentazioni, per questa storica copertina. Questa è probabilmente la fotocopia dell'originale regalata da Galep ad un appassionato lettore....

 

 

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È uscito un piccolo articolo sul periodico Coop Cultura ( www.coop.ch/pb/site/sponsoring/node/67851086/Lit/index.html ) con una breve intervista rivolta a Maurizio Dotti, pubblicata in occasione dell'imminente fiera del fumetto di Lugano  che avrà come protagonista il nostro ranger dal 9 all' 11 ottobre 2015 presso il palazzo dei congressi.

Aneddoto interessante quello sulla velocità di produzione delle tavole:  Dotti impiegherebbe meno di 5 mesi per realizzare un albo (110 pagine). Considerando anche l'alta qualità delle sue tavole mi sembra sia un dato degno di nota.

 

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Peraltro vuol dire che se, come immagino, sta per iniziare la storia di New York, aggiungendo al conto  almeno un mese in più all'anno per sospirate vacanze estive ed invernali, potrebbe terminarla nella tarda primavera del 2017. Interessante.-

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Dotti impiegherebbe meno di 5 mesi per realizzare un albo (110 pagine). Considerando anche l'alta qualità delle sue tavole mi sembra sia un dato degno di nota.

 

 

 

Quindi una media di 5 tavole alla settimana... 

Sul risultato però non si discute essendo Dotti tra i miei disegnatori preferiti.

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Quando Ticci iniziò a disegnare la sua terza storia di Tex, "Sulle piste del Nord", disegnò nelle prime vignette Jim Brandon con il volto dell'attore Peter O'Toole (nella foto in alto).

 

Nessuno lo aveva ancora avvisato che il personaggio era già apparso nella saga con la fisionomia dell'attore Preston Foster nel film "Giubbe Rosse" (nella foto in basso).

 

 

 

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Dopo la consegna delle prime strisce l'errore venne a galla e il disegnatore senese fu costretto alle correzioni che per fortuna furono poche!

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Oggi probabilmente la correzione non sarebbe stata necessaria.

 

In fin dei conti si tratta sempre di un uomo con i baffi...e la divisa fa tutto il resto...

 

in nome della diversa interpretazione personale concessa ai vari disegnatori anche per il volto di Tex si sarebbe potuto accettare anche un Brandon O'Toole per il Brandon Foster

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Oggi probabilmente la correzione non sarebbe stata necessaria.

 

In fin dei conti si tratta sempre di un uomo con i baffi...e la divisa fa tutto il resto...

 

in nome della diversa interpretazione personale concessa ai vari disegnatori anche per il volto di Tex si sarebbe potuto accettare anche un Brandon O'Toole per il Brandon Foster

 

Ho scelto una rara foto di O'Toole con i baffetti non a caso. Ma non è detto che la foto che ho postato sia esattamente il modello che Ticci aveva preso come riferimento. Comunque aveva disegnato solo poche strisce con il personaggio e la correzione fu facile, per una storia che, come ha ricordato nell'intervista concessa al nostro TWF Magazine, rischiò di non portare a termine in tempo!

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Le tavole in vendita delle storie di Tex non fanno, oggi, più notizia.

 

Eppure possono raggiungere anche quotazione di tutto rispetto, specialmente se 

 

disegnate da Aurelio Galleppini o Giovanni Ticci.

 

Questa tavola a colori di Civitelli per la storia breve pubblicata sulla rivista "Specchio",

 

in questi giorni in vendita in un'asta su eBay, costituisce a suo modo un piccolo record:

 

il fortunato acquirente, se mai si troverà, se la porterà a casa con soli 2000 € !!!

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La stravagante imitazione di Tex offerta da Magnus fa parte di un'iniziativa avviata nel 1988 da parte della SBE per il quarantennale del ranger. La SBE chiese a diversi disegnatori tra i più quotati nel settore dei fumetti italiani, come Toppi o Cavazzano, rigorosamente non facenti parte dello staff ufficiale di disegnatori di Tex, di dare la loro libera interpretazione del personaggio. Ne uscirono ritratti spesso imprevedibili e sorprendenti, che in quel fatidico anno accompagnarono una mostra itinerante! 

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Successivamente Magnus ci regalò il suo magnifico Texone.
Complessivamente furono 32 i disegnatori che aderirono alla iniziativa della mostra itinerante La ballata di Tex.
Questo è l'omaggio di Attilio Micheluzzi
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Modificato da natural killer
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Alla mostra di Città di Castello uno dei disegni esposti di Massimo Rotundo è la copertina del nostro ultimo Tex Magazine. Tra l'altro è citato anche nella didascalia del disegno :)
 
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Una schiera di gigantografie delle cartoline di Claudio Villa costeggeranno il lungo lago di Lugano fino al 25 ottobre 2015, con annessa mostra al Centro Culturale LAC.
fonte: https://www.facebook.com/FieraDelFumettoLugano/posts/690565787745851
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