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[680/681] La pista dei Forrester


ymalpas
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Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

Disegni: Lucio Filippucci

Periodicità mensile: Giugno / Luglio 2017

Inizia nel numero 680 e finisce nel numero 681

 

 

A sud del Rio Grande, Tex e Kit Willer avranno a che fare da una parte con tre fratelli criminali, i fratelli Forrester, e  una posse di sanguinari messicani dall’altra!

 

 

 

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© Testi e immagini della Sergio Bonelli Editore.

 

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Si prospetta una storia tipicamente western (spaghetti?), e il fatto che ai testi ci sia Ruju mi mette decisamente di buon uomore - sono anche contento che stia prendendo la mano nell'uso degli altri pards e non solo di Kit Carson.

Contento anche di rivedere Filippucci, che mi sembra abbia ben centrato la caratterizzazione di Kit (e, in queste tavole, sembra anche aver rinunciato alle onnipresenti zampe di gallina intorno agli occhi del suo Tex).

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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, paco ordonez dice:

Contento anche di rivedere Filippucci, che mi sembra abbia ben centrato la caratterizzazione di Kit (e, in queste tavole, sembra anche aver rinunciato alle onnipresenti zampe di gallina intorno agli occhi del suo Tex).

 

E' vero, per il resto il solito Filippucci, dal tratto molto originale e per me abbastanza gradevole.

 

La copertina di Villa per una volta non parrebbe spoilerante, sembra riprendere infatti la sequenza iniziale dell'arrivo (non di Tex e del figlio) dei Forrester a Kyle Creek.

 

Della storia sono circolate in rete pochissime tavole, con le due di ieri ne conto in tutto otto. Tra queste figura la prima tavola che riporta anche la data di inizio dei lavori, ovvero il 24 ottobre 2012, il che ci dice che il disegnatore ha impiegato oltre quattro anni a disegnare le 220 tavole.

 

Il titolo di lavorazione era "La legge dei Forrester", poi leggermente cambiato nel finale "La pista dei Forrester", sicuramente perché i tre fratelli, che spadroneggiano a sud del Rio Grande, sono forse dei banditi con minori pretese rispetto a quanto suggerirebbe un simile titolo, imo troppo grandioso, che ricalca peraltro quello di una vecchia storia del ranger di Mauro Boselli: "La legge di Tex".

 

Delle altre tavole in anteprima, vediamo che oltre a fronteggiare i tre, Tex avrà a che fare anche con dei bandidos che probabilmente hanno preso di mira un ranch in cui si trova anche la giovane donna con cui Kit Willer potrebbe legare d'amicizia e forse anche più.

 

La storia mi sembra dunque abbastanza classica nel suo plot e non sarà certo il tanto atteso capolavoro di Ruju su Tex, una storia però, come le precedenti dell'autore nuorese, che dovrebbe lasciarsi leggere con piacere.

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<span style="color:red;">41 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

E' vero, per il resto il solito Filippucci, dal tratto molto originale e per me abbastanza gradevole.

 

La copertina di Villa per una volta non parrebbe spoilerante, sembra riprendere infatti la sequenza iniziale dell'arrivo (non di Tex e del figlio) dei Forrester a Kyle Creek.

 

Della storia sono circolate in rete pochissime tavole, con le due di ieri ne conto in tutto otto. Tra queste figura la prima tavola che riporta anche la data di inizio dei lavori, ovvero il 24 ottobre 2012, il che ci dice che il disegnatore ha impiegato oltre quattro anni a disegnare le 220 tavole.

 

Il titolo di lavorazione era "La legge dei Forrester", poi leggermente cambiato nel finale "La pista dei Forrester", sicuramente perché i tre fratelli, che spadroneggiano a sud del Rio Grande, sono forse dei banditi con minori pretese rispetto a quanto suggerirebbe un simile titolo, imo troppo grandioso, che ricalca peraltro quello di una vecchia storia del ranger di Mauro Boselli: "La legge di Tex".

 

Delle altre tavole in anteprima, vediamo che oltre a fronteggiare i tre, Tex avrà a che fare anche con dei bandidos che probabilmente hanno preso di mira un ranch in cui si trova anche la giovane donna con cui Kit Willer potrebbe legare d'amicizia e forse anche più.

 

La storia mi sembra dunque abbastanza classica nel suo plot e non sarà certo il tanto atteso capolavoro di Ruju su Tex, una storia però, come le precedenti dell'autore nuorese, che dovrebbe lasciarsi leggere con piacere.

 

Da quel che mi disse Filippucci stesso, ha completato la storia nel maggio 2016. Subito dopo ha realizzato la storia di  32 pagine che apparirà sul Color di novembre dell'anno prossimo ed attualmente è al lavoro su un'altra storia di Ruju.

Va anche precisato  che nei  tre anni e mezzo che ha impiegato a realizzare questa storia (e non oltre quattro anni) Filippucci ha anche realizzato alcune cose per Martin Mystere, tra cui le copertine della miniserie a colori attualmente in edicola e le illustrazioni per un libro di floricoltura della moglie. 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Da quel che mi disse Filippucci stesso, ha completato la storia nel maggio 2016. Subito dopo ha realizzato la storia di  32 pagine che apparirà sul Color di novembre dell'anno prossimo ed attualmente è al lavoro su un'altra storia di Ruju.

 

L'uscita della storia era in programma nelle news del gennaio 2016, infatti, come ultima storia dell'anno, cioè prevista in edicola per il novembre e dicembre 2016 e poi sostituita dalla storia di Boselli & Civitelli con il ritorno di Yama. Quindi Filippucci ha impiegato poco più di tre anni e mezzo per 220 tavole, con una media mensile di cinque o sei tavole, piuttosto bassa.

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Just now, ymalpas dice:

 

L'uscita della storia era in programma nelle news del gennaio 2016, infatti, come ultima storia dell'anno, cioè prevista in edicola per il novembre e dicembre 2016 e poi sostituita dalla storia di Boselli & Civitelli con il ritorno di Yama. Quindi Filippucci ha impiegato poco più di tre anni e mezzo per 220 tavole, con una media mensile di cinque o sei tavole, piuttosto bassa.

 

Nel caso ti fosse sfuggito, ha fatto anche altro nel frattempo. La sua media abituale è 9 tavole mensili. Peraltro nell'ultimo periodo, libero da altri impegni, si era pure velocizzato ed ha pure finito con tre mesi d'anticipo sulla scadenza prevista. La storia è slittata solo per motivi di programmazione.

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  • 2 settimane dopo...

Filippucci alla sua terza prova Texiana.


Buono l'esordio sul Texone del 2008 con la storia di Gino D'Antonio "Seminoles" dove, per sua stessa ammissione, si notano indecisioni in molti visi di Tex, spesso ispirato a quello di Ticci e difficoltà con i cavalli, che l'hanno costretto a un impegno non da poco per studiare le atmosfere del west dopo l'esperienza con Martin Mystere.

Poi l'esordio sulla serie regolare nel 2013 con la storia di Claudio Nizzi "L'oro dei monti San Juan" dove le incertezze palesate nel Texone appaiono superate, con una maggiore uniformità nella caratterizzazione dei personaggi e più padronanza nella realizzazione grafica dei cavalli.

Ora a distanza di quattro anni "La pista dei Forrester" scritta da Pasquale Ruju dovrà mostrarci gli ulteriori progressi realizzati nel disegnare il West e Tex in particolare e sono particolarmente curioso di leggere questa storia che si preannuncia ricca di personaggi interessanti.

 

 

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Una trama dal sapore classico... probabilmente non si griderà al capolavoro ma comunque fa ben sperare in una lettura piacevole e coinvolgente! Inoltre era da un pò che non vedevo una storia con protagonista esclusivamente alla coppia Tex/figlio, mi sembra anche la prima volta che Ruju la usi. (perdonate la mia ignoranza se non è così)

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Sono davvero curioso riguardo a questa storia di Ruju,non tanto per il tema puramente western che non dovrebbe riservare grosse sorprese narrative,ma mi concentro sulla gestione che lo sceneggiatore farà di Kit Willer.

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  • co fondatore

Per ora posso solo dire che la copertina è una delusione: nel tentativo di fare un'inquadratura quasi dall'alto, il cavallo di Tex è sproporzionato con le gambe che sembrano rachitiche.

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  • 2 settimane dopo...

Ho letto l'albo di giugno e al momento, per non fare spoiler, mi limito a dire che la trama è molto meno classica di quello che si poteva pensare all'inizio. E che mi piace la gestione della coppia Tex/Kit da parte di Ruju, anche se i rapporti padre/figlio mi sembrano leggermente più freddi rispetto a quelli che ho visto nelle storie di Boselli. Probabilmente quest'ultima è una mia impressione...

Modificato da Garet
avevo scordato di scrivere alcune cose
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Ottimo inizio di una storia che si dipana attraverso l'analisi psicopatologica individuale, familiare e di comunità dei protagonisti di una vicenda che appare via via più complessa man mano che si procede nella lettura. Pasquale, come in altre occasioni, mostra di saper approfondire l'aspetto psicologico dei personaggi costruendo intorno a ciascuno di essi un profilo assai diverso dei diversi componenti della famiglia Forrester dai tre fratelli alla madre fino alla giovane Lizzy. E se i Forrester dovevano essere i cattivi di turno ecco spuntare gli ancor più cattivi uomini di El General.

Sceneggiatura che ci porta gradualmente a conoscere i retroscena della situazione esplosiva che inevitabilmente troverà sfogo nel prossimo albo. Dialoghi mai prolissi e un interessantissima variazione sul tema della coppia padre figlio con i due Willer contrapposta al ben più complesso rapporto familiare dei Forrester e al vincolo di sangue che Ramirez deve onorare e al poetico intervallo della famiglia puma.

Disegni sempre più convincenti di Lucio Filippucci che ci propone un west assai credibile soprattutto nelle tavole dove rompe la classica gabbia bonelliana regalandoci scene corali assai evocative nelle ben quattro splash-page che incontriamo nelle prime 41 tavole (pagg.5, 27, 42 e 46)

 

Personalmente sono molto soddisfatto di questo albo e aspetto con impazienza di leggere la conclusione che non darei per scontata...

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Mi unisco a voi dicendo che anche io ho trovato l'inizo di questa storia molto godibile e scorrevole... Ad un primo colpo d'occhio semprerebbe solamente una ben fatta storia classica ma potremmo trovarci diversi elementi particolari e "nuovi" che sembrerebbero sfruttati bene. Molto accattivante e coinvolgente il rapporto tra i membri della famiglia Forrester, ognuno ben caratterizzato e totalmente diverso dagli altri, aspetto visibile molto bene a pagina 21. Tex e Kit gestiti bene, quest'ultimo più serioso e duro rispetto al normale...

Filippucci sempre bravissimo e ha reso il west con tratti di grande impatto ma secondo me dovrebbe migliorare la fisionomia di Kit, la reputo leggermente incostante... 

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Inizio di avventura molto ben strutturata con "salti" di situazioni di stile cinematografico.

Progressione intelligente ed avvincente della storia che ti avvince pagina dopo pagina.

Ruju mi sembra sempre più inserito nella saga di Tex, con dialoghi ben scritti e completi, senza lasciare nulla al caso: bravissimo.

I disegni sono molto ben centrati sull'epopea western. I primi piani di Tex e di Kit sono, a mio avviso, da migliorare.

Impaziente di valutare nel suo complesso una storia che sembra di un livello piuttosto alto.

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Ottimo primo albo: una storia molto densa e piena - come sempre nelle storie di Ruju - di personaggi sfaccettati e complessi.

La maestria di Ruju è anche in questo: nel sapersi tenere in equilibrio tra trame complesse piene di complicazioni psicologiche, e avventura pura in cui Tex non perde di centralità.

In questa storia, a complicare il tutto, non è affatto chiaro il motivo per cui El general ce l'abbia coi Forrester (

sono convinto che l'odio personale contro i Forrester non sia stato davvero svelato

); c'è poi il personaggio del fratello giovane che promette dosi massicce di dramma in "stile Ruju". Kit e la sorellina, infine, credo ci riserveranno sorprese.

 

Insomma, un ottimo primo albo, che per me è la conferma che oggi Ruju è, con Boselli, la colonna di Tex.

Ottimo anche Filippucci: il suo west è del tutto convincente, e la caratterizzazione di Kit capellone (a mostrarne le origini navajo) mi sembra molto buona.

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  • Rangers

Ottimo primo albo, sia ai testi che ai bellissimi disegni di un Filippucci in formissima.

Attendiamo naturalmente il seguito e conclusione.

S
P
O
I
L
E
R

 

Paco: in un punto uno dei fratelli dice di aver ammazzato il fratello di El General, secondo me (sono pronto a scommetterci) ad ucciderlo è stato invece il fratello pazzo, quello più giovane, in un suo momento di delirio.

Gli altri fratelli cercano naturalmente di difenderlo, addossandosi le sue colpe il più possibile.

Scommetto che ne vedremo delle belle, già dalla copertina penso sarà un albo pieno d'azione

 

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Ottima prima parte !

i continui salti di scena della sceneggiatura  perfettamente strumentali allo svolgimento della trama hanno reso il soggetto ( pseudoclassico) coinvolgente fino all'ultima pagina. L'attesa per l'albo conclusivo si fa calda. Ruju sempre più a suo agio con Tex e pards(Kit , in questo caso) e con la serie in generale.

Filippucci ci concede una sua versione del West analogamente convincente ( ci vedo non so perchè un rimando al grande Letteri) , Da migliorare qualche primo piano di Tex !

 

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  • Collaboratori

Senza entrare nel dettaglio, anche per me una buona prima parte.

 

Ruju punta stavolta su una storia che mette in scena gli affetti familiari: da una parte Tex e il figlio Kit, coppia di pards poco frequente nella serie, dall'altra il "clan" dei Forrester con la famiglia al completo, di stampo matriarcale come lo era stato quella della prima storia di Medda "Bande rivali". In mezzo ci sarebbe la famiglia Wallace, più tradizionale. Infine non bisogna dimenticare neanche la famiglia del General, che sconfina per vendicare la morte del fratello.

 

Insolita è anche la situazione che vede Tex e il figlio costretti a solidarizzare con i tre Forrester, che dovranno poi portare davanti a un giudice! La soluzione è fin troppo scontata: a pagare per tutti, tragicamente, sarà il più giovane Timothy che sta diventando un problema per la sua stessa famiglia (per via del suo stato mentale). Non a caso è l'unico, per aver freddato lo sceriffo, a dover fare veramente i conti con la giustizia di Tex. Gli altri probabilmente se la caveranno con la promessa di non sconfinare più, se vale la regola che solo due mesi fa abbiamo visto applicata a Jethro e Corbett, "perdonati" dopo aver unito le loro forze a quelle di Tex nel fare causa comune contro i Comanches.

 

Interessante è il rapporto che potrebbe crearsi tra Kit Willer e Lizzy. Memorabile la vignetta in cui lei lo apostrofa. Ci sono un paio di tavole del secondo albo che suggeriscono un "aparté" tra i due, ma credo che dovremo aspettare l'albo di agosto con la figlia di Lupe per leggere qualcosa di più scoppiettante.

 

Disegni di Filippucci penalizzati dalla stampa. Non so, forse dipende dal formato o dalla carta, ma hanno un aspetto quasi "grezzo" che non riscontro nelle poche tavole originali che abbiamo visto.

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Sam Stone dice:

Paco: in un punto uno dei fratelli dice di aver ammazzato il fratello di El General, secondo me (sono pronto a scommetterci) ad ucciderlo è stato invece il fratello pazzo, quello più giovane, in un suo momento di delirio.

Gli altri fratelli cercano naturalmente di difenderlo, addossandosi le sue colpe il più possibile.

Ecco, proprio il punto che ha fatto insospettire anche me :)

Lo dico anche per come Ruju imposta la sceneggiatura: tutto il resto della faccenda è mostrato in flashback senza, quindi, possibilità di smentita, mentre giusto quel dettaglio, importantissimo, non viene fatto vedere. Puzza! E secondo me non si tratta nemmeno di un fratello ucciso (da dove sbuca fuori questo fratello, se nei flashback non si è visto?), ma di altro..

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Prima parte decisamente di buon livello, che lascia presagire un seguito altrettanto positivo e piacevole da leggere. Una menzione particolare va alla caratterizzazione psicologica dei tre fratelli rapinatori, tre personalità assai diverse tra loro, ed in generale di tutta la famiglia, molto ben rappresentata nel quadro in cui si trovano a vivere e enle contesto della minaccia che grava su di loro. Sarà in particolare interessante vedere come si svilupperà il loro rapporto di alleanza forzata con Tex e Kit, se durerà e fino a quanto durerà.

 

Ad avermi lasciato un po' perplesso, devo dire, la scelta diegli autori di aver scelto Veracruz quale teatro della rapina che ha messo nei guai i fratelli rapinatori: dato che, come spiegato ad inizio della vicenda, essi erano soliti fare rapine in Messico per poi riparare nel Texas meridionale, mi suona strano che avessero deciso di andare a fare un colpo - per promettente che potesse essere - così tanto a sud, sapendo che poi avrebbero dovuto rifugiarsi oltre confine con una certa fretta...

Modificato da juanraza85
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S P O I L E R

 

<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Sam Stone dice:

Paco: in un punto uno dei fratelli dice di aver ammazzato il fratello di El General, secondo me (sono pronto a scommetterci) ad ucciderlo è stato invece il fratello pazzo, quello più giovane, in un suo momento di delirio.

Gli altri fratelli cercano naturalmente di difenderlo, addossandosi le sue colpe il più possibile.

Scommetto che ne vedremo delle belle, già dalla copertina penso sarà un albo pieno d'azione

 

A me pare invece che i fratelli non facciano nulla per nascondere alla madre e alla sorella che Timothy sta "svalvolando": lo accusano apertamente anche di avere ucciso lo sceriffo e semmai è la madre che ne prende le difese, non i fratelli. Per questo credo che ad uccidere il fratello del General sia stato davvero Jerome, ma è la causa di questo gesto che non ci è stata svelata, e forse solo in parte c'entra la schizofrenia del fratello minore. Sicuramente Ruju ha occultato la sequenza, interrompendo il flashback, proprio per una sorpresa da svelare alla fine, in questo secondo albo che promette fuochi e fiamme. La situazione è infatti esplosiva: da un lato i Forrester, dall'altro El General.

 

<span style="color:red;">6 ore fa</span>, ymalpas dice:

Insolita è anche la situazione che vede Tex e il figlio costretti a solidarizzare con i tre Forrester, che dovranno poi portare davanti a un giudice! La soluzione è fin troppo scontata: a pagare per tutti, tragicamente, sarà il più giovane Timothy che sta diventando un problema per la sua stessa famiglia (per via del suo stato mentale). Non a caso è l'unico, per aver freddato lo sceriffo, a dover fare veramente i conti con la giustizia di Tex. Gli altri probabilmente se la caveranno con la promessa di non sconfinare più, se vale la regola che solo due mesi fa abbiamo visto applicata a Jethro e Corbett, "perdonati" dopo aver unito le loro forze a quelle di Tex nel fare causa comune contro i Comanches.

 

Insolita e molto bella, la scena in cui Tex abbassa la pistola, di fronte alla granitica decisione della madre che protegge i suoi cuccioli. La scena - emozionante - del saloon era stata in qualche modo anticipata da Ruju con il parallelismo della famiglia dei puma incontrati ad inizio albo: due pagine che sembravano sprecate, un espediente un po' abusato da Faraci, la cui riproposizione da parte di Ruju mi aveva fatto storcere il naso. Probabilmente invece l'autore voleva fornire un assaggio di quello che in seguito sarebbe stato costretto ad affrontare Tex: non (solo) tre audaci e cattivissimi fuorilegge, ma soprattutto l'amore di mamma che non esita nemmeno davanti alla bocca di una pistola puntata contro. Sul destino dei Forrester non so cosa pensare: non è il solo Timothy il problema; non dimentichiamo che Jerome è stato la mente del colpo in Messico, un colpo quasi terroristico nelle sue modalità, dall'attentato alla caserma dei rurales alle scariche di mitragliatrice vomitate addosso alle guardie della banca. Una rapina sanguinosissima di cui i Forrester, ed in particolare Jerome, sono la mente, ed anche se il colpo avviene in Messico è comunque troppo cruento perché Tex lo lasci passare impunemente. Certo, ora c'è questa alleanza e l'imprevedibilità di come andrà a finire è un altro succoso ingrediente di questa avventura.

 

L'alleanza è dettata dalla superiore necessità di far fronte comune contro El General: Tex e Kit lo hanno infatti sentito rivelare ai suoi uomini l'intenzione non solo di uccidere i Forrester ma anche di dare fuoco a tutta la città: questa mi pare un po' un'esagerazione, introdotta da Ruju proprio per giustificare l'alleanza. D'altro canto, non è forse così strano che una banda di predoni arrabbiati voglia mettere a ferro e fuoco un insignificante villaggio di confine: mi faccio andar giù questa piccola forzatura e mi godo quindi la figura del General (ex colonnello), la cui malvagità ed astuzia lo rendono un degno avversario di Tex: si veda la scena dello sventato agguato nella gola, ad esempio. Al carisma dell'ufficiale disertore, si aggiunge quello di Ma', vero donnone androgino molto ben caratterizzata, e quello dello stesso Jerome, la mente dei Forrester, riflessivo, freddo, calcolatore.

 

Quando GLB mostrava la corda, Sergio Bonelli ebbe l'intuizione di Nizzi, per aver letto il suo Larry Yuma. Quando ad entrare in crisi fu quest'ultimo, ecco subentrare un "prodotto del vivaio" come Boselli, che si dimostrò subito all'altezza dei veterani; ora che anche il nostro Borden, pur essendo in gran forma, ha bisogno ogni tanto di rifiatare,  ecco tirar fuori l'asso Ruju, degno erede dei suoi predecessori (anche se ancora aspettiamo il suo capolavoro...): fortunato Tex e fortunati i suoi lettori, con questa Casa Editrice che pesca sempre le giuste carte dal mazzo...

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<span style="color:red;">11 ore fa</span>, Leo dice:

Insolita e molto bella, la scena in cui Tex abbassa la pistola, di fronte alla granitica decisione della madre che protegge i suoi cuccioli. La scena - emozionante - del saloon era stata in qualche modo anticipata da Ruju con il parallelismo della famiglia dei puma incontrati ad inizio albo: due pagine che sembravano sprecate, un espediente un po' abusato da Faraci, la cui riproposizione da parte di Ruju mi aveva fatto storcere il naso. Probabilmente invece l'autore voleva fornire un assaggio di quello che in seguito sarebbe stato costretto ad affrontare Tex: non (solo) tre audaci e cattivissimi fuorilegge, ma soprattutto l'amore di mamma che non esita nemmeno davanti alla bocca di una pistola puntata contro.

Bella questa lettura "circolare" che fai di quella scena, e se fosse giusta ci sarebbe anche da complimentarsi con Ruju. Io l'avevo letta, più semplicisticamente, come una variazione originale sul tema dell'uccisione della bestia feroce a inizio avventura (quante volte scene del genere le abbiamo viste in apertura delle storie di Tex?).

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L'intuizione (per usare le parole di francob) nasce da un "pregiudizio" positivo che nutro nei confronti di Ruju, pregiudizio alimentato dagli esiti della sua produzione, a partire da Dylan Dog per arrivare alle recenti esperienze texiane e senza dimenticare l'ottimo suo romanzo d'esordio Un caso come gli altri. Quando ho letto la scena del puma, sono rimasto un po' così: possibile che Ruju inserisca due pagine gratuite, utilizzando un espediente purtroppo abusato da Faraci (con lupi, puma o altri animali) per guadagnare qualche tavola in più? Vorranno dire qualcosa, queste due tavole. Poi non ci ho più pensato, preso dalla lettura dell'avvincente albo che avevo tra le mani. Quando finalmente sono arrivato al confronto tra Tex e la famiglia Forrester al completo, ho creduto di trovare una spiegazione a quella scena di inizio d'albo che mi aveva un po' disturbato. Magari non era così nelle intenzioni dell'autore: mi farebbe piacere se, leggendo queste  righe, fosse proprio lui a rivelarcelo.  

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