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TWF - Tex Willer Forum

[Color Tex N. 12] Sparate sul pianista e altre storie


natural killer
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Migliore storia breve, migliori disegni, miglior personaggio!  

27 utenti hanno votato

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Wasted Years dice:

Ma è insensato il trucco di procastinare dopo essere stato beccato in pieno da parte del direttore. Il resto pure è inverosimile e la critica non è dura, è semplicemente un analisi della verosimiglianza di una storia. Non attacca ne' al muro ne' alla porta.

 

 

Non ho capito cosa avrebbe rimandato il direttore. E neanche a quando avrebbe rimandato questa cosa.

[ S P O I L E R ]

E' stato beccato con la cassaforte quasi vuota, lì per lì ha inventato la scusa che i soldi stavano nella banca di Castle Dome e, poiché Tex andava a controllare, ha mandato un telegramma al sicario perché lo accoppasse.

Mi sembra molto verosimile e non vedo cosa, ripeto, possa essere procrastinato né a quando.

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Il mio giudizio su questo Tex Color storie brevi è senz'altro positivo. Le storie brevi si sono rilevate un ottimo campo per "sperimentare" un Tex diverso, sia nei soggetti che nei disegni, questo sconteterà i "puristi" (che possono fare a meno di acquistarlo nel caso) ma rende vivo e sempre attuale il "progetto" Tex. Le due storie finali (Boselli e il ritrovato Nizzi), una spanna sopra le altre, ma anche quella che da il titolo alla raccolta, pur nella sua particolarità, è interessante e avvicente. Tutti di buon livello i disegni (pur al di fuori dei consueti canoni), promossa a pieni voti anche la colorazione. Voto complessivo 8.

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A me il color è piaciuto, e anche molto. Certo, all'inizio, ho commesso l'errore di sfogliarlo velocemente e così ho visto la tavola in cui Carson viene affrontato e ferito dal pianista pistolero: mi è venuto un colpo! Possibile che vada in fumo tutta la "rivalutazione" operata da Boselli? possibile che si debba vedere Carson battuto da un pistolero che, poi, verrà naturalmente liquidato da Tex? Per fortuna, leggendo la storia i timori sono svaniti. Essere battuti sotto l'effetto di una droga, non è umiliante!

 

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Cioè, uno viene beccato con le mani nel sacco davanti a tutto il villaggio e spera di cavarsela facendo uccidere solo uno degli sbirri? Il fatto che tu non capisca, o meglio ti schieri a priori contro l'incongruenza, nulla toglie ad essa. Non credo che lo rispiegherõ solo perché non lo vuoi ammettere.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Wasted Years dice:

Cioè, uno viene beccato con le mani nel sacco davanti a tutto il villaggio e spera di cavarsela facendo uccidere solo uno degli sbirri? Il fatto che tu non capisca, o meglio ti schieri a priori contro l'incongruenza, nulla toglie ad essa. Non credo che lo rispiegherõ solo perché non lo vuoi ammettere.

 

[ S P O I L E R ]

Premessa:

Pag. 16 e 17: "Pare che...", "Credi che...?", "Come ha giustificato..."? "Se non troverà...".

Pag. 32: "Teneva il resto dei soldi in una valigia a casa sua ed era pronto a svignarsela".

 

1) Smoulders non viene beccato con le mani nel sacco e la sua giustificazione in fondo è plausibile, falsa ma plausibile.

2) Tutto il villaggio che "assiste alla flagranza di reato" si riduce ad un paio di persone che hanno qualche dubbio e, anche se sono propensi a credere alla colpevolezza del banchiere, aspettano la conferma di Tex che, per quanto ne sanno loro, sta andando a verificare a castle Dome.

3) Il banchiere è pronto a svignarsela con il maltolto e sa che, per non avere sempre Tex e Carson alle calcagna, li deve far togliere di mezzo.

Tutto questo mi sembra molto verosimile e non mi schiero per nulla contro l'incongruenza che per te sembra essere palese.

Esprimo solo un mio parere e non voglio convincere nessuno che la mia sia la verità assoluta.

Ti giuro che ho letto e riletto la storia, ho riassunto tutti i punti salienti, li ho messi in ordine cronologico e fila tutto alla perfezione.

Poi l'ho trovata qualche imperfezione.

Possibile che in tutto quello sputo di paese, che aveva anche una banca, non ci fosse qualcuno, con un po' di materia grigia in testa, che non si fosse accorto degli ammanchi?

Ci voleva un Tex a risolvere la situazione?

E poi, è possibile che Duke fosse così scemo da affacciarsi alla finestra col rischio di essere visto da Tex?

Non poteva starsene accucciato in un angoletto?

Tu sei liberissimo di non rispiegare nulla, ci mancherebbe (eppoi la colpa è solo mia se manco di comprendonio), ma io continuo a non inquadrare bene quel verbo "procrastinare" che, essendo scritto senza una erre ed essendo privo (per me) di qualsiasi logica, mi ha fatto impazzire nel cercare di capire se era proprio quello il verbo che volevi utilizzare o se per caso non fosse stato qualche altro.

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  • Collaboratori
1 ora fa, Wasted Years dice:

di quale erre stai parlando?

edit:ok procastrinare.

 

La storia di Ruju, IMO, semplicemente non funziona come storia di Tex. Ho letto da qualche parte, cito a memoria, che Mauro Boselli afferma che: YES ci sono in giro  tanti sceneggiatori, ma capaci di scrivere Tex realmente pochi. Il Ruju di questa storia è IMO uno di questi. Il Ruju di altre storie è invece pienamente promosso. Al nuorese Pasquale, da uno che vive a un paio di tiri di schioppo da dove è nato, molto amichevolmente dò il sano consiglio che Sergio Bonelli diede a Nizzi negli anni ottanta: rileggiti e rileggiti il Tex di GLB. Tex è un personaggio di GLB non il vostro, non basta scrivere una bella storia, se non è una storia di Tex. Manca  il personaggio principale in questa breve storia, un improbabilissimo Tex nel ruolo in cui l'hai calato, manca il Kit Carson cui fai fare una figuraccia immonda, manca il respiro, manca l'atmosfera di una storia di Tex, la trama è a arziggolata, confusa, confusionaria, improbabile, quando mai hai visto che Tex gioca al gatto e al topo, quando mai, this one is not Tex. Il personaggio del pianista è un personaggio tosto, ma solo a priori, e solo nelle poche righe che  ci presenti prima dell'incontro con Tex. ma quando mai Tex dà l'onore della main street a un buffone  che droga le bevande con la complicità di una tardona?Com'è che è cosi ridicolo ? Idem, l'onirica storia di Giusfredi, ma per piacere, sono più di sei euro che spendiamo, è il Tex per cui li spendiamo.... non per i vostri virtuosismi plateali che sanno tanto di visto e rivisto. Come non detto se vi basta il pubblico plaudente di facebook official page. Il peggiore color pubblicato fino a oggi.

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Giudizio sul color:

- Le storie brevissime possono avere un senso se sono scritte da grandi autori, qui ne avevamo 3, ma a parte Nizzi le cose non hanno funzionato granchè. Le altre sono assoltamente non texiane e immediatamente dimenticabili e credo che questo, Borden lo sappia benissimo.

Restano dunque solo le 3 storie di Ruju, Borden e Nizzi. Sufficiente la prima, ma qui mi fermo. Sufficiente anche quella di Borden, ancora una volta legata al passato, cosa che comincia personalmente un pò ad annoiarmi,  certamente condotta con maestria ma non troppo interessante, alla fin fine mi ha annoiato.

Buona solo quella di Nizzi a mio avviso, Nizzi che dimostra di saper maneggiare anche le storie brevissime (già nelle brevi diede ottime prove, per esempio la Ballata di Zeke Colter fu una storia breve straordinaria), seppur con tutte le limitazioni di una durata davvero troppo limitata per portare storie indimenticabili.

Sono molto dubbioso su questi Color, secondo me non portano qualità alla storia di Tex, è molto difficile con storie così brevi riuscire a dire qualcosa di nuovo o comunque di buono e interessante.

Nizzi non vedo l'ora di rivederlo su storie lunghe, secondo me potrebbe ancora sorprenderci molto positivamente.

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Secondo me il Color Tex n. 12 è da bocciare non perché non c'è Tex ma perché è proprio brutto.

Spero solo che Boselli non ci propini più storie brevi e, se proprio ci si vuole scostare (ma solo un po') dai binari tracciati da GLB, che siano binari eccellenti da TGV e non da carrette a vapore.

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Piccola nota per Boselli !

Ma è mai possibile che dopo il magnifico lavoro fatto da Andreucci e Del Vecchio nel  caratterizzare un giovane Tex, dinamico convincente , ...  si faccia passare per giovane il personaggio di Bertozzi ?

Non si poteva cambiare un po' il testo, dicendo che era nel presente di Tex.  Tanto non cambiava niente!  I riferimenti al Tex giovane  erano blandi.

Questo da vecchio lettore di Tex non la capisco e , scusate, non se ne scende proprio:wub:

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Io, l'ho già detto altrove, preferisco il Color Storie brevi a quello delle storie sedicenti lunghe. Le storie lunghe da 160 pagine del Color mi hanno spesso deluso, mentre il Color Storie Brevi mi ha sempre incuriosito e non di rado divertito: è una variante tutto sommato gustosa del consueto modo di leggere Tex. Questo del 2017 non è stato luminoso come altri: le storie degli esordienti non mi hanno lasciato nulla, ma anche le storie dei seniores non le ho trovate accattivanti: non quella di Nizzi, tutto sommato troppo tradizionale, né quella di Boselli, che sa troppo di déjà vu con il classico cattivo-buono che alla lunga diventa stucchevole. Credo peraltro di essermi perso un passaggio nella storia di Borden: Tex a un certo punto dice al capo-carovana che non avrebbe dato la caccia al suo uomo fino a destinazione; ma poi nel prosieguo tutti sanno che lui è un ranger a caccia di uno dei cowboy: quando Tex li ha avvisati di questo? Dove mi sono perso? Ringrazio chi avrà il buon cuore di volermi rispondere.

 

L'unica storia che mi ha divertito è quella di Ruju. Non ci ho riflettuto troppo, lo ammetto, ma ad una prima lettura non mi è parsa inverosimile e mi ha sostanzialmente divertito. Credo che la brevità delle storie costringa l'autore a sfruttare l'eventuale buona idea che gli venga in testa, senza stare troppo ad arrovellarsi sulla texianità o sulla fedeltà al verbo glbonelliano. Le storie brevi sono terra di esperimenti e propongono per l'appunto una lettura inusuale del nostro personaggio. La storia di Ruju ha poi il pregio, a mio modo di vedere, di essere divertente. E mentre sono un ferreo sostenitore della coerenza nelle storie lunghe di Tex, ed un altrettanto inflessibile censore delle detestatissime forzature nella trama, nel caso delle storie brevi, proprio per la loro eccezionalità, mi accontento e mi concedo di divertirmi senza troppi pensieri.

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Come ho scritto su Facebook,questo Color non mi ha fatto impazzire. Sarà perchè le storie brevi le digerisco poco,sarà la sovraesposizione che in questi ultimi due anni ha avuto in edicola Tex,sarà che avevo ancora negli occhi e nella memoria un buon mensile ed un Maxi straordinario,fatto sta che questa ultima pubblicazione mi ha lasciato senza emozioni. Salvo le storie di Ruju (anche se mi ha scocciato non poco che anche in sole venti pagine il Vecchio Cammello faccia la figura del piccione,drogato e ferito),di Boselli e di Nizzi e giudico pessime le altre due. Sui disegni stendo un velo pietoso,rimarcando solo che il pur passabile Bertozzi non abbia capito che doveva realizzare un Tex giovane. Hanno un senso autori e disegnatori nuovi che interpretano Tex poco e male ?!?!

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Le storie sono mediamente carine, tenendo conto che in storie brevi bisogna spiazzare e/o sorprendere il lettore.....quindi, devono dominare le tonalità del giallo o i colpi di scena, c'é poco spazio per l'espressione "pura" della texianità (ci siamo capiti, penso).

Sono del tutto stupefatto per gli elogi alla storia di Nizzi, che per me presenta vari passaggi assolutamente discutibili, a partire da un soggetto non così originale (Tex che capita in un posto per caso, e tutti che pensano che ce l'abbia con loro - v. "Un caldo pomeriggio"):

 

SPOILER

 

1) il praticante giornalista che pedina Tex per ore e ore, senza che la sceneggiatura ci mostri che Tex se ne fosse accorto (magari, anche lasciando correre bonariamente);

2) la reazione quasi nevrotica di Tex (colt in mano :blink: + minaccia di arresto) di fronte a un baro da quattro soldi che il Tex VERO avrebbe sistemato con ironia e 2 cazzotti, senza neanche scomporsi;

3) il ragazzino salva la vita a Tex (Nizzi torna sul "luogo del delitto", il suo trademark, ma ci sta :lol:); quel che non ci sta é che Tex, anziché andarlo a ringraziare, lo "dimentica" dietro al bancone a scrivere l'articolo, mentre chiacchiera con lo sceriffo....mah....!

4) Questa Molly votata come personaggio più riuscito nel sondaggio (forse per la pacca ricevuta? :lol:), proprio non l'ho capita; dapprima sembra serenamente distaccata dagli eventi, poi diventa ansiogena per la sorte del biondino, quindi é distrutta dal dolore per la sua morte, ma due minuti dopo sta già pensando a come lucrare sulla restituzione del bottino, e altri due minuti dopo (metaforicamente, si intende) scappa velocemente dal paese (non si capisce bene perché), senza neanche attendere la ricompensa della Banca, tra dialoghi strappalacrime, manco fosse una neo-vedova....:wacko:

 

 

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La storia di Nizzi è interessante perché ricca di azione. E si nota che l'autore ha confidenza con il personaggio da piccoli dettagli quasi inesplicabili. La storia di suo è insensata pure secondo me, pedinamenti e presunzioni, Tex che gioca a fare lo spaccone, ma penso piuttosto che sia perché mancava il tempo per calare le carte che ci sono un sacco e una sporta di ellissi. Come nella storia di Boselli, che va avanti a salti, Tex arriva ed ha già fatto mezza indagine dopo una vignetta.

Alla fine la durata rovina delle storielle tutto sommato dimenticabili anche con lo spazio giusto, figurarsi così.

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Sinceramente non capisco dove sia tutta questa bruttezza del color. Non sarà un capolavoro ma non merita questi commenti. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che la guerra civile è avvenuta dopo i problemi di Tex con la legge (il passato di Tex) e dopo l'incontro con Carson.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, ElyParker dice:

Devo riuscire a procurarmi questo color Tex, solo che qui in CH non è così facile nelle edicole.

Me lo consigliate, amici di Tex?

Senz'altro ElyParker... Io sono spesso a Lugano per lavoro... Se sei di Lugano te ne omaggio una copia pard

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<span style="color:red;">4 ore fa</span>, Satan dice:

Sinceramente non capisco dove sia tutta questa bruttezza del color. Non sarà un capolavoro ma non merita questi commenti. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che la guerra civile è avvenuta dopo i problemi di Tex con la legge (il passato di Tex) e dopo l'incontro con Carson.

Argomenta quello che affermi e verrai "risposto" puntualmente.

Senza argomentare, non capisco tutta questa validità del color, non è proprio una ciofeca completa ma non merita la tua difesa. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che è noiosa nonostante la brevità.

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Ho votato per la sceneggiatura di Nizzi, i disegni di Frisenda e Ranse come personaggio.

 

Nizzi sa come gestire la storia breve e lo dimostra anche in questa occasione. Speriamo che la voglia e l'ispirazione lo sostengano anche nelle storie più lunghe e che possa regalarci ancora qualche avventura memorabile di Tex e co.

 

Frisenda non lo si scopre di certo ora e questo non può non farmi rimpiangere la sua assenza sulla serie regolare. Seguirò senz'altro gli altri suoi progetti, finché rimarranno nei confini delle ambientazioni western, con la speranza di poterlo rivedere su Tex, magari in qualche storia a più ampio sviluppo.

 

Ranse va ad arricchire la galleria dei cosiddetti "grigi boselliani" ritagliandosi una precisa caratterizzazione nonostante il poco spazio a disposizione.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Wasted Years dice:

Argomenta quello che affermi e verrai "risposto" puntualmente.

Senza argomentare, non capisco tutta questa validità del color, non è proprio una ciofeca completa ma non merita la tua difesa. Leggendo la storia di Boselli si chiarisce che è noiosa nonostante la brevità.

Leggendolo ci ho trovato il Tex di sempre. Forse quella di Giusfredi è sotto tono ma per il resto non trovo elementi da farmi dire che il color sia negativo. A volte si tende a cercare il pelo nell'uovo. Poi son gusti personali.

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Come sopra, dici che ti piace perché ti piace. Niente di male, a me non piace perché non mi piace. Senza perchè serve a poco discutere. Io ho letto storie scritte a salti, ricche di incongruenze e con atmosfere cupe, con inoltre la solita ingombrante presenza del mito di Tex e di chi lo vuole battere, manco fosse wild bill. Solo Boselli se ne discosta, calando maluccio le sue carte, e Nizzi riesce almeno a fargli fare molto pum pum.

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