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TWF - Tex Willer Forum

I Soggetti di Tex da parte dei lettori del forum di Tex


ymalpas
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Vi annuncio che ho approvato soggetto breve a Letizia. Ma non saprete mai quale sia perché non desidera essere né citata né pagata. Il motivo mi è ignoto. Ma, dato il recente scambio di vedute, era giusto farvi sapere che, almeno a livello di soggetto, una storia l'ha azzeccata e scritta.

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Il Bos esagera.

E' solo un'idea che, per diventare un soggetto, avrebbe dovuto essere limata, molto limata.

Era la storia di Kate, la Pinkerton Lady, che fa visita a Tex per metterlo in guardia su un complotto per togliere le terre ai Navajo.

Lei a Gallup viene ferita da un sicario e viene fatta credere morta.

Tex e il figlio, attraverso indizi di strani dispacci telegrafici scritti in una lingua europea poco conosciuta (magari norvegese), ripercorrono la strada dei telegrammi e riescono a trovare i destinatari, prima a Philadelphia e poi a Washington: sono avvocati, banchieri ecc.

Dopo aver distrutto un paio di uffici e incendiato una banca, riescono a trovare il burattinaio e "renderlo inoffensivo".

Nel frattempo Carson e Tiger riescono a smascherare scorrerie di finti indiani Navajo e sgominare la banda di malviventi.

Il tutto condito dalla stupidità di colonnelli della cavalleria che avevano rischiato una nuova guerra indiana.

Peccato.

Era una bella storia.

Modificato da Letizia
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<span style="color:red">23 minuti fa</span>, Letizia dice:

Il Bos esagera.

E' solo un'idea che, per diventare un soggetto, avrebbe dovuto essere limata, molto limitata.

Era la storia di Kate, la Pinkerton Lady, che fa visita a Tex per metterlo in guardia su un complotto per togliere le terre ai Navajo.

Lei a Gallup viene ferita da un sicario e viene fatta credere morta.

Tex e il figlio, attraverso indizi di strani dispacci telegrafici scritti in una lingua europea poco conosciuta (magari norvegese), ripercorrono la strada dei telegrammi e riescono a trovare i destinatari, prima a Philadelphia e poi a Washington: sono avvocati, banchieri ecc.

Dopo aver distrutto un paio di uffici e incendiato una banca, riescono a trovare il burattinaio e "renderlo inoffensivo".

Nel frattempo Carson e Tiger riescono a smascherare scorrerie di finti indiani Navajo e sgominare la banda di malviventi.

Il tutto condito dalla stupidità di colonnelli della cavalleria che avevano rischiato una nuova guerra indiana.

Peccato.

Era una bella storia.

 

 

Ah! Ah! 

 

Dimentichi di dire che alla fine si  scopre che il colpevole è Carson, stanco di vivere all'ombra di Tex...

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ah! Ah! 

 

Dimentichi di dire che alla fine si  scopre che il colpevole è Carson, stanco di vivere all'ombra di Tex...

Che vi avevo detto?

Il Bos esagera.

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  • 4 settimane dopo...

E' un afoso pomeriggio estivo e Tex e Tiger, diretti verso il Trading Post di San Pedro, sono quasi arrivati a destinazione.
«Eccoci, Tex. Il Trading Post è dietro quello sperone roccioso.»
«Bene, non vedo l'ora di cacciarmi in gola una bella birra ghiacciata.»
Dieci minuti e la baracca compare alla vista.
«Non vedo Apache, Tex. Strano.»
«Potrebbero essere all'interno.»
«No, Tex. Nel corral non ci sono mustang. Solo quattro cavalli di uomini bianchi.»
«E' vero. Ora li vedo bene anch'io. Hai davvero occhi buoni, Tiger.»
«Niente Apache. Non è una buona cosa.»
«Sapevamo che c'erano dei problemi. Vedremo di approfondire la cosa.»
Sistemano i cavalli nel corral con gli altri ed entrano.
«Due birre gelate, de pronto.»
«Subito, señor Willer.»
"Uhm, ci conosce" pensa Tex.
«Non vi ho mai visto da queste parti. Ci sono novitá, a quanto pare.»
«Sí, señor Willer. C'è un nuovo agente indiano e il Trading Post lo gestisco io. Mi chiamo Sam Winter.»
«L'agente indiano è cambiato?» fingendo di non sapere. «Che fine fa fatto il vecchio Bolter? E chi è il nuovo?»
«Il nuovo è William Burton. Il vecchio Bolter è stato ammazzato.»
«Sono stati i suoi Apache a fargli la pelle.»
Tex si gira verso il cow boy che si è intromesso.
«Ah, sì? E tu come lo sai?»
«Lo sanno tutti qui. Più Bolter li trattava bene e più quei selvaggi se la prendevano con lui.»
«Ah, sì? A me risulta il contrario. Io so che Bolter era benvoluto dai suoi Apache e so che non gli avrebbero mai fatto del male.»
Il cow boy si alza e accarezza la fondina della sua colt.
«M stai dando del bugiardo, straniero?»
«Oh, no. Me ne guardo bene. Sei solo un idiota con le pigne nel cervello.»
Il cow boy allunga la mano per afferrare la colt, ma Tex lo precede con un tremendo destro alla mascella.
 Tre denti saltellando sul pavimento di legno e, mentre il malcapitato è nelle braccia di Morfeo, un suo amico raccoglie i denti e glieli mette nel taschino del panciotto pensando ingenuamente che poi se li possa riattaccare colla colla.
[N.d.A. mi si perdoni il gioco di parole ma sono anni che cerco di scriverlo da qualche parte e non ho saputo resistere].
Il fatto è che si tratta di denti tutti sani.
In realtà ne aveva un paio a destra che erano da cavare.
Ma, secondo voi, cosa avrebbe dovuto fare?
Doveva dire a Tex: "Scusi, mister, se ha intenzione di darmi un cazzotto, per cortesia lo può fare con un gancio sinistro"?
Vedete anche voi che è pura fantasia.
Insomma è andata così.
Ha perso tre denti e altri due sono bacati.
«Mister Willer, lo devo svegliare?»
«Meglio di no. Se lo svegli e ci riprova, può succedergli di peggio».
Rivolgendosi all'oste:
«Dove trovo il signor Burton?»
«A San Juan, una piccola città dieci miglia ad est di qui.»
«Gracias. Questi sono per le birre e le informazioni.»
«Hasta luego y suerte.»
Tex e Tiger prendono i lo cavalli e si dirigono verso...
Già, dove vanno?
Qualcuno dirà: a San Juan.
I più attenti diranno invece: alla riserva apache.
Beh, in effetti avrebbero anche ragione.
Ma il fatto è che ci sono già stati.
Ma come, ci sono già stati e non ce lo dici?
Beh, ve lo dico adesso.
Avanti, spara.
Ma su, un po' di immaginazione, cosa devo sparare?
Ma quello che è successo al campo apache.
Ma andiamo, lo sapete già.
Tex ha scoperto quello che già sapete, ve lo devo rispiegare per farvelo capire meglio?
Il vecchio agente indiano è stato ammazzato e il nuovo non deve essere quel che si dice una brava persona.
Gli Apache lo sapevano e questo è proprio il motivo per cui al Trading Post non c'era nessuno di loro.
Il nome del sachem è quello della sua dolce signora non sono influenti ai fini narrativi.
Ma io ve li dico lo stesso, visto che insistete: Alce Giallo e Luna sul Sole (nome apache dell'eclissi).

[N.d.A. A proposito, lo sapete che il 25/10/2022 ore 11:20 circa ci sarà una eclissi parziale di sole?]

  • +1 1
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Quindi Tex e Tiger si dirigono verso la metropoli.

Verso sera vedono le prime deboli luci di San Juan.

E meno male perché, se ci passavano di giorno, con le luci spente, ci potevano passare a cento metri di distanza senza vederla.

Sì, lo avete capito, la città non è proprio una metropoli.

Meno male che c'è un saloon con su scritto "camere libere."

I due pard passano prima dalla stalla dove lasciano i cavalli e vanno subito al saloon.

Hanno con loro bisacce e winchester, non si seppe mai.

«E' vero quello che dice il cartello?»

«Uh?»

«Il cartello, le camere.»

«Sì, abbiamo camere libere.»

«Ne prendiamo una a due letti, con la finestra nel retro.»

«Per te va bene, ma l'Apache rimane fuori.»

«Senti, a parte il fatto che il mio amico è un Navajo...»

«Non mi interessa. Qui non ci dorme.»

Tex estrae le due colt.

«Senti, queste sono due pistole. Io sono molto stanco e ho bisogno di tranquillità. Ma loro no. Si sono impigrite e hanno voglia di lavorare un po'»

«Ma che diavolo stai dicendo?»

«Ecco, bravo, vedo che hai capito. Il diavolo. Se non la smetti con le tue idiozie e non mi dai subito la chiave della stanza, te lo faccio incontrare subito.»

«Incontrare chi?»

«Vedo che mi sono sbagliato. Non hai capito niente. Tiger, mentre io tengo a bada queste brave persone ché non gli vengano brutte intenzioni, perché non cerchi di convincere l'oste? Magari prima gli togli lo scalpo.»

«Con piacere, Tex.»

«Un momento, un momento, ma che siete matti? Tu... tu sei Tex Willer?»

«Sì.»

«E il tuo amico non è un Apache, è un Navajo?»

«Sì.»

«Ma allora cambia tutto. Tieni, ecco la chiave della stanza 5. La finestra dà sul retro.»

«Bene. Adesso saliamo e fra mezz'ora scendiamo. Facci trovare un paio di bistecche.»

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Ma il fatto che l'oste, appena sentito il nome di Tex Willer, cambi idea e gli consegni la chiave della camera è dovuto

a) all'innato carisma di Tex;

b) al fascino irresistibile delle sue colt;

c) al fatto che ha collegato l'uomo con la camicia gialla con quel Tex Willer (unico ad indossarle nel raggio di 100 miglia);

d) al fatto che l'oste è un lettore di Nizzi e quindi sa che Tex gli chiederà delle bistecche e lui non vede l'ora di cucinarle? 😇😜

  • Mi piace (+1) 1
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<span style="color:red">28 minuti fa</span>, dario63 dice:

Ma il fatto che l'oste, appena sentito il nome di Tex Willer, cambi idea e gli consegni la chiave della camera è dovuto

a) all'innato carisma di Tex;

b) al fascino irresistibile delle sue colt;

c) al fatto che ha collegato l'uomo con la camicia gialla con quel Tex Willer (unico ad indossarle nel raggio di 100 miglia);

d) al fatto che l'oste è un lettore di Nizzi e quindi sa che Tex gli chiederà delle bistecche e lui non vede l'ora di cucinarle? 😇😜

e) al coltello lungo un metro di Tiger.

 

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Il 24/10/2022 at 22:50, Condor senza meta dice:

A mio avviso Letizia, con la dovuta gavetta, può ambire a divenire una sceneggiatrice completa e non solo soggettista.

La fantasia non le manca e oltretutto scrive pure dialoghi funzionali. :ok: 

Letizia mi perdonerà ma secondo me può fare ancora meglio accorciando (o 'asciugando')  i dialoghi il più possibile. 

 

(da sopra)

«Per te va bene, l'Apache resta fuori.»

«Non è Apache...»

«Non mi interessa. Qui non ci dorme.»

Tex estrae le due colt.

«Amigo, Io sono molto stanco, loro no.»

«Che diavolo...»

«Esatto. Il diavolo. Se non la smetti con le tue idiozie, te lo faccio incontrare subito.»

«....»

«Tiger, mentre io tengo a bada queste brave persone, perché non convinci l'oste? Magari prima gli togli lo scalpo.»

«Con piacere, Tex.» (ma basta anche ll classico 'Ugh'. O Tiger che gli fa vedere il bowie)

«Ehi dico, siete impazziti per caso? Tu... tu sei Tex Willer?»

«In persona»

«E lui non è un Apache... è un Navajo?»

«Già»

«Ma allora cambia tutto! Chiave stanza 5, finestra sul retro.»

«Scendiamo tra mezz'ora. Facci trovare un paio di bistecche.»

Modificato da gilas2
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«Tex, tre ai tavoli, uno nel sottoscala, uno alla porta sul retro e uno dietro il bancone. Senza contare l'oste.»
«Li vedo anch'io.»
«Che si fa?»
«Tu rimani alla finestra, io entro dalla porta principale e vediamo che succede. Se hanno cervello, si accontenteranno della brutta figura. Ma ho i miei dubbi.»
Un momento, un momento.
Ma dove sono i due pard?
Non dovevano scendere a trangugiare un paio di bistecche?
Ehi, non crederete che Tex e Tiger siano così ingenui da non sapere che li avrebbero aspettati con le armi spianate?
Ma quanti Tex avete letto?
I nostri erano scesi dalla finestra sul retro, che non stava poi tanto in alto.
La città non è una metropoli (non ricordate?) e le camere del saloon sono tutte al primo piano.
Che credevate, che l'hotel avesse dieci piani?
Quindi Tex entra nel saloon, winchester in pugno.
«Buona sera. Aspettavate me?»
Il primo ad estrarre è l'aspirante alla porta sul retro.
Aspirante?
Sì, aspirante suicida.
E, come avrete immaginato, il colpo che riceve in pieno petto, lo scaraventa fuori dal locale attraverso la porta che va in frantumi.
Lo scatto del winchester che carica in canna un altro proiettile, invece di calmare gli animi e suggerire più miti consigli, funziona come il segnale di partenza in una corsa di levrieri.
Solo che nel saloon non ci sono levrieri, ma solo piccioni.
Ma purtroppo, per loro naturalmente, si tratta di piccioni armati che, pensando "siamo sei contro uno", dimostrano non solo di avere poco senno, ma anche poca memoria.
Si erano, i poverini, dimenticati di Tiger e non hanno considerato che l'oste era disarmato e che forse non dovevano contarlo.
In verità l'oste aveva una doppietta dietro il banco, ma ha ritenuto più saggio non toccarla e alzare le mani tanto in alto da sfiorare quasi il soffitto.
Tiger salta dentro il saloon dalla finestra e si fa strada tra il fumo.
No no, tranquilli, il locale non va a fuoco.
Tex si è ravveduto e non fa più di queste cose.
Si tratta del fumo della polvere da sparo.
«Io non c'entro. Io non sapevo nulla.»
«Già, sentilo l'innocentino. Ci sono sei cadaveri e tu non li avevi visti.»
«Che potevo fare? Loro erano sei e io da solo potevo soltanto farmi ammazzare. E oggi non ne avevo voglia.»
«Ok, ok. Oggi te la sei cavata solo con un po' di spavento. Ma ora va' a chiamare lo sceriffo.»
«Non c'è bisogno, eccolo che arriva. E insieme a lui c'è anche l'agente indiano.»

 

@gilas2 se ti va, poi stringare i dialoghi ancora di più.

Se poi ti va di proseguire e darmi qualche idea, ben venga.

Vedi, io non ho ancora la minima idea di come continuerà la storia e un aiutino può solo farmi piacere.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, gilas2 dice:

Letizia mi perdonerà ma secondo me può fare ancora meglio accorciando (o 'asciugando')  i dialoghi il più possibile. 

Letizia è molto ironica e le piace tanto giocare con le parole.

Non credo vada valutata per questi spezzoni che scrive sul forum, mi pare evidente che li pubblica per "giocare".

 

E' ovvio che necessita un po' di tempo per aquisire i giusti meccanismi e i rudimenti del "mestiere", ma potrebbe riuscirci.

Ho avuto modo di constatare che scrive bene. 

 

 

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«Si può sapere cosa diavolo succede qui dentro? Chi sei tu e, dannazione, che ci fa qui un Apache? E... uno, due... cosa diavolo sono questi cinque cadaveri?»

«Sei.»

«Cosa?»

«Sei cadaveri. Ce n'è uno anche dietro il bancone. Io sono Tex Willer e il mio pard è Tiger Jack. E non è un Apache.»

«Ah, Willer. L'agente indiano dei Navajo. Ma questa non è sua giurisdizione. Qui c'è la riserva Apache e l'agente indiano è lui.»

«Giurisdizione? Certo che è la mia giurisdizione. Forse non lo sa, sceriffo, ma sono anche un ranger. E sono in missione, con mandato del comando dei ranger di Austin, per indagare su alcune stranezze successe da queste parti.»

«Stranezze? Ma qui non è successo nulla di strano.»

«E della morte di Bolter, che mi dice?»

«Bolter? Quello è stato un incidente.»

«Ah, sì? Beh, vedremo.»

«Intanto vorrei sapere cosa è successo qui. Ranger o non ranger, se non c'è un motivo più che valido, vi sbatto dentro tutti e due.»

«Vedo che non ha capito bene la situazione, sceriffo. Io ho un mandato federale e me ne infischio della sua stella.»

«Ma...»

«Ma un corno. Anzi per domattina lei mi fa avere un bel rapporto molto dettagliato sulla morte di Bolter, altrimenti le tolgo la sua bella stella, la ficco nella sua cella e butto via la chiave. Chiaro?»

«Lei non può trattarmi così. Io sono lo sceriffo regolarmente eletto da questa città e...»

«... e se vuole continuare ad esserlo, farà quello che le ho chiesto. E non cerchi di svignarsela durante la notte, perché Tiger le darà la caccia finché non l'avrà acchiappato. E riesce a immaginare quello che le farà, quando l'avrà preso? E ora si tolga dai piedi che non ho ancora cenato.»

Lo sceriffo diventa paonazzo e sfiora leggermente il calcio della colt.

«Vieni via, David. Il signor Willer ha ragione. Il suo mandato gli dà pieni poteri e tu sei tenuto a dargli la massima collaborazione.»

L'agente indiano trascina praticamente fuori dal saloon il furibondo sceriffo.

«Ma che ti prende, William? Ti rendi conto che, se quel maledetto ranger indaga, siamo nei guai fino al collo?»

«Lo so, maledizione. Bisogna toglierlo di mezzo. Ma che volevi fare? Affrontarlo a viso aperto? Volevi suicidarti?»

«Hai ragione, William. Dobbiamo radunare un po' di ragazzi.»

«E soprattutto metter mano alla borsa.»

«Già, maledetto Willer.»

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«Si può sapere cosa diavolo succede qui dentro? Chi sei tu? e questo sporco Apache? E... uno, due... cinque cadaveri?»

«Sei.»

«Cosa?»

«Sei cadaveri, sceriffo. Ce n'è uno anche dietro il bancone. Io sono Tex Willer e il mio pard è Tiger Jack. Non è un Apache, e di sporco qui dentro c'è ben altro»

«Ah.. Willer, l'agente indiano dei Navajo. Ma questa non è sua giurisdizione. Questa è riserva Apache e l'agente indiano è lui.»

«Certo che è mia giurisdizione. Forse non lo sapeva, sceriffo, ma sono anche un ranger. E sono in missione per conto del comando di Austin. Ci sono arrivate voci piuttosto, come dire, strane»

«Tutte storie»

«E della morte di Bolter, che mi dice?»

«Quello è stato un incidente.»

«Ah, sì?  Beh... se lo dice lei»

«Intanto ditemi cosa diamine è successo qui. Altrimenti, Ranger o non ranger, vi sbatto dentro tutti e due.»

«Non ci siamo, sceriffo. Io ho un mandato federale, me ne infischio della sua stella.»

«Ma...»

«Ma un corno. Domattina mi fa avere un bel rapporto dettagliato sulla morte di Bolter, altrimenti le strappo la sua bella stella di latta, la sbatto io nella sua cella, e butto la chiave nel fiume»

«Ehi! Io sono lo sceriffo regolarmente eletto da questa città e...»

«... e se vuole continuare ad esserlo, farà quello che le ho chiesto. E non cerchi di svignarsela durante la notte, perché Tiger le darà la caccia. Non ci metterà molto a trovarla, e se vuole sa essere un artista, col suo bowie. E ora fuori dai piedi, che non ho ancora cenato.»

Lo sceriffo diventa paonazzo e sfiora leggermente il calcio della colt.

«Vieni via, David. Il signor Willer ha ragione. Il suo mandato gli dà pieni poteri e tu sei tenuto a dargli la massima collaborazione.»

L'agente indiano trascina praticamente fuori dal saloon il furibondo sceriffo.

«Ma che ti prende, William? Se quel maledetto ranger indaga siamo nei guai fino al collo!»

«Lo so, maledizione. Ma che volevi fare? Affrontarlo a viso aperto? Volevi suicidarti? No... bisogna toglierlo di mezzo. »

«E' vero, William. Bisogna radunare un po' di ragazzi.»

«E soprattutto metter mano alla borsa.»

«Già. Maledetto Willer.»

 

Mi son di nuovo permesso di fare qualche (modesta) modifica ai dialoghi, sempre a titolo di divertissement.

L'ispirazione è al Tex di "Canyon Diablo" 

 

:colt:

Modificato da gilas2
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Non si è slacciato il cinturone e non ha piagnucolato con lo sceriffo dicendo "lasciatemi spiegare". E non si è fidato ciecamente dello sceriffo. Non si è nemmeno lamentato dell'assenza delle patatine durante la sparatoria. Non è il Tex amato dai "giovani"...

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, PapeSatan dice:

I personaggi che si danno del "lei" é da collezione Harmony...  o da puro divertissement...

 

Eppure su Tex si usa ancora ;)

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