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TWF - Tex Willer Forum

I Soggetti di Tex da parte dei lettori del forum di Tex


ymalpas
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La lampada, coperta da uno straccio, fa una luce debolissima, appena sufficiente a mostrare la serratura della camera numero 5.

I tre uomini avanzano nel corridoio senza fare il minimo rumore.

Con il duplicato della chiave nella serratura, cercano di aprire la porta il più silenziosamente possibile.

La maniglia gira e la porta si apre lentamente.

Nessun rumore.

Nell'oscurità quasi totale, pochi attimi per individuare i due letti e poi l'inferno.

Tre colt vomitano fuoco contemporaneamente.

Lo straccio cade dalla lampada e illumina la stanza con i due letti crivellati da una dozzina di proiettili.

Ma i letti sono vuoti.

I proiettili hanno bucato solo cuscini e coperte.

Un attimo di smarrimento e i tre escono di corsa dalla stanza.

Nel corridoio spuntano Tex e Tiger, appena usciti dalla stanza (indovinate un po'?) numero 4, che sta proprio di fronte.

I primi due cadono fulminati.

Il terzo riceve il calcio del fucile in pieno volto.

«No, i fenfi no» esclama il poveretto prima di cadere.

E, dulcis in fundo (si fa per dire), perde i sensi a seguito di un colpo del calcio del winchester di Tex, sferrato con un perfetto rovescio.

Al poveretto, oltre a esser partiti tutti i denti davanti, saltano anche i denti cariati (ricordate?) che si trovavano (al passato) nella parte destra della bocca.

Sì, avete indovinato.

E' proprio lui, è l'uomo dai denti cadenti (scusate il gioco di parole, ma è più forte di me).

Quando si sveglia è già mattino ed è in buona compagnia.

E' legato ad una sedia e, accanto a lui, pure legato, c'è l'oste.

Tex, seduto accanto a loro, sta assaporando una sigaretta.

Tiger non c'è.

Sì, è andato a cercare sceriffo e agente indiano, poco convinto di trovarli.

E infatti, quando torna,...

«Come immaginavi, Tex. Spariti.»

«Signor Willer, io non c'entro per nulla. La chiave l'hanno presa a mia insaputa. Io dormivo.»

«Lo so, lo so. Sei innocente come l'acqua.»

«Sì, è vero. E' così. Io non sapevo nulla.»

«Davvero?»

«Sì, è così. L'ha detto lei che quei tre li ha incontrati al Tradind Post di San Pedro e che ce l'avevano con lei. Sono venuti nell'unico hotel della città per vendicarsi di voi.»

«Già. E sapevano, guarda caso, in che stanza eravamo.»

«Il numero della stanza gliel'hanno detto lo sceriffo o l'agente indiano.»

«Che non lo sapevano.»

«Sì che lo sapevano. Lo sapevano tutti. Siete gli unici ospiti dell'hotel. L'unica chiave che manca nel box è la numero 5. E' l'unica camera occupata. Io sono innocente.»

«Tu che hai da dire, dentimolli? Ci posso credere?»

«Al fiafolo, Willer, inficcafi.»

«Uhm, qui ci vorrebbe un interprete. Ma non ho tempo da perdere. Tiger, mentre io porto in cella questi due campioni, tu va' a preparare i cavalli. Seguiremo le tracce dei due fuggiaschi.»

«Ma non puo', Willer. Se ci lasciate in cella e poi ve ne andate, noi che fine faremo?»

«Paura di morire di fame? Penseranno a voi i bravi cittadini di San Juan.»

 

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E così Tex e Tiger si mettono sulle tracce dello sceriffo David Winter e dell'agente indiano William Burton.

Poiché risulterebbe un po' noioso seguirli nel loro inseguimento (puah, che banale gioco di parole), ne approfitto per spiegarvi un paio di cose.

Come dite, non ce n'è bisogno?

Avete capito tutto?

Davvero?

Ma no, non ci credo e quindi ve lo dico lo stesso.

Lo sceriffo.

Non vi pare che abbia dipinto Tex un po' troppo infallibile?

Tex indaga su un presunto omicidio, quello di Bolter, il vecchio agente indiano, arriva lo sceriffo e Tex sospetta subito di lui.

E sospetta a ragione.

Ma dai, non è possibile.

Cos'ha Tex?

La sfera di cristallo?

Il dono della preveggenza?

Avete visto che non avete capito?

Tex non sospettava affatto dello sceriffo.

E neanche dell'agente indiano Burton.

Semplicemente non si fidava di loro.

A dire il vero non si fidava di nessuno.

E, nelle sue indagini, ha voluto provocare la reazione dello sceriffo per constatare la sua estraneità ai fatti.

E, a dire il vero, anche dopo il secondo attentato, quello di Dentimolli, la colpevolezza dello sceriffo era ancora tutta da dimostrare.

Infatti, avrebbe potuto trattarsi di una vendetta personale per lo scherzetto dei denti a San Pedro.

Ma poi lo sceriffo era scappato e qui non si scappa (aridaje con i banali giochi di parole).

La fuga dello sceriffo, e anche quella dell'agente, parlano chiaro.

Ma cosa poteva fare lo sceriffo?

Lui credeva che Tex avesse dei motivati sospetti e collegarli al mancato attentato era come fare due più due.

Perciò ha pensato che era meglio cambiare aria.

Seguito naturalmente da Burton che ai suoi denti ci teneva moltissimo.

E qui potrei anche smetterla ma, già che ci sono, vado avanti.

Che ci facevano Tex e Tiger nella stanza numero 4?

Non erano nella 5?

E come ci sono entrati nella 4?

Qui potrei anche evitare le istruzioni per l'uso, ma ormai mi sono impegnata e quindi proseguo.

Chi dovesse ritenersi offeso per l'eccessivo spiegazionismo, che non ha la benché minima intenzione di negare la presenza di neuroni nel vostro cervello, può saltare le prossime nove righe.

E' ovvio che Tex si aspettasse una non desiderata visita notturna e quindi ha ritenuto più prudente cambiare stanza.

Sì, ma come ci è entrato nella stanza 4?

Non certo buttando giù la porta.

Avrebbe potuto insospettire gli attentatori.

Ma andiamo, San Juan non era certo una metropoli e l'hotel (mi vergogno un po' a chiamarlo così) non era certo dotato di serrature elettroniche a combinazione.

Semplicemente, la chiave della stanza 5 apriva anche la stanza 4.

Facile, no?

Ma torniamo a Tex e Tiger.

Due sottili fili di fumo si levano verso il cielo a una decina di miglia di distanza.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Letizia dice:

Semplicemente, la chiave della stanza 5 apriva anche la stanza 4.

Facile, no?

 

Beh no, altrimenti tanto varrebbe non averle affatto le chiavi alle porte :lol:

(persino nei peggiori bar di Caracas... pardon, di Tombstone o altre town note per la loro ritrosia alla legge e l'ordine)

Spiegazione più classica: nella 4 sono entrati dal classico terrazzino (o cornicione)

Se nel west le porte erano più o meno chiuse a chiave, le finestre invece, come sappiamo da innumerevoli tentativi di imitazione, no. ;)

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<span style="color:red">36 minuti fa</span>, gilas2 dice:

 

Beh no, altrimenti tanto varrebbe non averle affatto le chiavi alle porte :lol:

(persino nei peggiori bar di Caracas... pardon, di Tombstone o altre town note per la loro ritrosia alla legge e l'ordine)

Spiegazione più classica: nella 4 sono entrati dal classico terrazzino (o cornicione)

Se nel west le porte erano più o meno chiuse a chiave, le finestre invece, come sappiamo da innumerevoli tentativi di imitazione, no. ;)

San Juan era uno sputo di paese che contava tre case e mezza.

Le chiavi erano praticamente tutte uguali e, con un po' di sforzo, aprivano tutte le camere (che erano tre, la 2, la 4 e la 5; nessuno si è mai chiesto perchè mancavano le camere 1 e 3).

Fidati, è così.

Io ci sono stata.

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<span style="color:red">39 minuti fa</span>, Letizia dice:

Fidati, è così.

Io ci sono stata.

Visto la facilità con cui un malintenzionato riesce ad aprire la camera anche senza chiave, spero almeno che tu abbia dormito con una colt sotto il cuscino e una sedia in bilico a contatto con la maniglia. :P:D

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

San Juan era uno sputo di paese che contava tre case e mezza.

Le chiavi erano praticamente tutte uguali e, con un po' di sforzo...

... con un po' di sforzo si forza la serratura che, siccome si farebbe aprire da qualunque chiave, non deve certo essere particolarmente serrata. ;) Senza chiave puó bastare la punta di uno sperone di Carson :D

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Letizia dice:

Quasi dieci pagine e ancora non si capisce cosa diavolo c'è dietro.

E il bello è che non l'ho capito neppure io.

Qualche suggerimento?

Vuoi andare sul classico o sull'originale? ;)

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Tex e Carson arrivano in paese, dopo una lunga cavalcata la polvere raschia la gola, i cavalli vanno strigliati, il pelo intriso di sudore indica che i due pards vengono da molto lontano, forse sono alla ricerca di un pericoloso bandito che sa far perdere le sue tracce, o magari sono alla ricerca del figlio di un loro amico che cacciatosi nei guai ha deciso di sparire dai radar finendo però per sconfinare in territorio indiano.

L'aria è cupa, non si vede nessuno nelle strade deserte, forse i due pard sono capitati in uno di quei buchi di paese dove anche il diavolo evita di mettere i piedi, ma magari questo non vale per qualche ricco e spregiudicato affarista con due dita di pelo sul cuore.

Si vede un vecchio mulo attaccato all'abbeveratoio, forse qualcuno ha portato rifornimenti in paese, e in lontananza si sente solo il rintocco di un martello su un chiodo; un patibolo è in costruzione.

Si preannuncia un impiccagione, forse di un ladro di galline, forse di qualche assassino, ed è sabato, forse si rimanderà tutto al lunedì perché in quel buco non si ammazza nel giorno del Signore, neanche se si trattasse del peggior bandito di tutto il sud-ovest a dover finire con una cravatta di sapone e canapa. 

E tutto può succedere di Domenica, un giorno con un prigioniero sotto chiave non è poi così lungo, se non fosse che ci sono due notti a far compagnia al giorno.

I due pard si guardano intorno e vedono arrivare una loro vecchia conoscenza, è lo sceriffo che li invita a pranzo.

I pards si siedono al ristorante e passano 70 tavole a mangiar bistecche e patatine ed elogiare il nero caffè bollente della locandiera di turno. 

 

Capolavoro, voto 10.

ps:

Non voglio nemmeno che mi si dica grazie per questo soggetto con anche un po' di sceneggiatura in omaggio. 

Lo do alla Bonelli aggratis perché tra qualche anno temo di queste storie ne dovremo fare a meno. 

Cordiali saluti

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

cravatta di sapone

Cravatta di canapa insaponata.

<span style="color:red">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

Vuoi andare sul classico o sull'originale? ;)

Sull'originale classico oppure sul classico originale.

Vedi tu.

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11 minutes ago, Letizia said:

Cravatta di canapa insaponata.

 

Se facciamo i pignoli, quotami per intero, ho scritto cravatta di sapone e canapa che a mio gusto suona meglio e anche corretto... 

Devo però capire cosa far fare a Tex nelle ultime 30 pagine circa di sceneggiatura. Forse un pisolino con relativo agguato di un cattivo in mutande e botta in testa, così per far ridere il lettore

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«Tex, quello non è certo un fuoco di bivacco. E' certamente un segnale.»
«Non ho mai visto segnali così. Sono di sicuro i nostri due amici che segnalano la loro presenza agli Apache.»
«Credi che abbiano dei complici tra gli Apache? Alce Giallo non ci ha parlato di ribelli nel suo villaggio.»
«Non c'è altra spiegazione. E non è detto che il Sachem fosse a conoscenza della cosa. Magari non sono Apache del suo villaggio.»
«Comunque sono abbastanza vicini. Li raggiungeremo presto.»
«Se non li raggiungono prima i loro amici indiani.»
«C'era da aspettarsela una cosa del genere. E' da un po' che hanno abbandonato le piste battute.»
I timori dei due amici si rivelano presto profetici.
Infatti una ventina di Apache ha visto gli insoliti segnali di fumo e si sta dirigendo verso il punto da cui provenivano.
E sfortuna vuole che sia molto più vicina ai due fuggiaschi di quanto non lo siano Tex e Tiger.
«Guai in vista, Tex. Quel polverone laggiù non mi dice nulla di buono.»
«Uhm, Apache. E sicuramente non meno di una dozzina.»
Tex prende il binocolo dalla sella.
«Sono più di dodici, forse venti. E... un momento. Si stanno dividendo. Un gruppo viene verso di noi e tre o quattro vanno verso i nostri due amici.»
«Sono sempre troppi per affrontarli apertamente, Tex.»
«Giusto, andiamo verso quelle alture a sinistra. Da lì potremo difenderci meglio.»
In meno di un'ora gli Apache sono a tiro di fucile e i due pard non hanno ancora raggiunto le alture.
Iniziano a sparare.
«Tex, prendi le redini del mio mustang.»
Tiger imbraccia il winchester e si gira sulla sella mentre Tex costringe il suo cavallo a seguirlo al galoppo verso le alture.
Tiger, ora rivolto verso gli inseguitori, inizia a far fuoco e colpisce il cavallo in testa al gruppo, creando un po' di scompiglio che rallenta gli Apache.
Purtroppo Tex e Tiger fanno appena in tempo a raggiungere le prime rocce quando il cavallo del ranger stramazza colpito da una fucilata.
E poco dopo cade anche il mustang di Tiger.
I due pard raccolgono bisacce e borracce dalle selle e salgono fra le rocce sotto il tiro degli Apache.
«Uhm, brutta situazione, Tiger.»
«Ma almeno siamo al riparo e non ci mancano acqua e munizioni.»
«Già. E' probabile che gli Apache non stiano meglio di noi. Non dovrebbero, a quanto ho sentito, avere più di tre o quattro fucili.»
«Se è così, ci conviene concentrare il fuoco sui fucili.»
«Hai ragione. Un fucile rotto non può essere sostituito.»
Nel frattempo gli Apache hanno cessato il fuoco, quasi a confermare la scarsa abbondanza di munizioni.
E Tex gioca la sua carta.
Tenendosi al riparo tra le rocce, urla:
«Sono Aquila della Notte, Sachem di tutta la nazione navajo. Chi è il cucciolo di coyote che comanda le pecore apache?»
«Sono Lupo Bianco, Sachem dei gloriosi Apache Coyotero. Il capo bianco dei Navajo sputi pure il suo veleno. Questa sera il suo scalpo penderà dalla mia cintura.»
«Perché aspettare. L'Aquila sfida il Lupo al coltello. Se vuoi il mio scalpo, eccolo. Io sono pronto.»
«Aquila della Notte è astuto. Non ti regalerò l'onore di combattere per la tua vita. Il tempo lavora per me. Non ho fretta e avrò il tuo scalpo e quello del cane navajo che ti accompagna, senza versare una goccia del sangue apache.»
«Sei sicuro, piccolo coyote? Abbiamo molte munizioni e viveri e acqua in abbondanza. E voi? Avete acqua? Le sorgenti più vicine sono a due giorni di cavallo.»
«L'acqua la possiamo anche trovare nella città dell'uomo bianco,  quella che chiamate San Juan.»
«Devi andare a prenderla, però. Quanti uomini manderai? Quanti rimarranno qui a morire sotto i colpi dei nostri winchester? Ma soprattutto, quanti fucili avete? Tre?»
Un'inutile fucilata è la risposta rabbiosa di Lupo Bianco.

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  • Collaboratori

Questa discussione nasceva come proposta di soggetti riassumibili in cinque righe, cioè discussione atta a presentare idee potenzialmente sfruttabili per una sceneggiatura. Vedo ora messaggi chilometrici contenenti divagazioni sul tema: non è la discussione giusta. Apritene una nuova e ripulite questa, grazie.

  • Grazie (+1) 2
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  • 2 settimane dopo...
  • Collaboratori

Spostati i messaggi, almeno gli ultimi, in una nuova discussione. I prossimi off topic in questa discussione saranno cancellati senza preavviso. 

 

IL RITORNO DI LILY DICKART

Lily Dickart ha raggiunto la città di New Orleans con l'intenzione di fare ritorno a Parigi come vedova Leonov. Ma qualcuno si oppone alla sua partenza con uno dei velieri che fanno rotta verso la Francia. E intende far leva su Tex Willer e i pards per evitare che ciò accada. E sulle tracce della donna sono anche i fanatici del Baron Samedi che intendono sacrificarla ai loro demoni perché Mefisto, che può fare ancora sentire da molto lontano la sua flebile voce, possa avere ancora una chance di vendetta contro i quattro pards! Chi è il diabolico personaggio che tesse le sue manovre oscure?

 

Storia in tre albi riassunta in cinque righe.

 

Bianco salta a 🐎 e fa 🔥 con la sua 🔫 mentre va verso gli 🌳 🌴

 

 

  • +1 1
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  • co fondatore

Ne ho in canna uno da almeno un anno e ancora non ho scritto una riga. Ne parlo nella scrollbar. È tempo che mi muova.

 

PS forse correggerò un soggetto di due anni fa ( @borden, quello del pittore) che mi era stato cassato per una sequenza "non da Tex", chissà che emendata da quel passaggio la storia riceva la green light.

Modificato da Mister P
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<span style="color:red">6 minuti fa</span>, Mister P dice:

Ne ho in canna uno da almeno un anno e ancora non ho scritto una riga. Ne parlo nella scrollbar. È tempo che mi muova.

 

PS forse correggerò un soggetto di due anni fa ( @borden, quello del pittore) che mi era stato cassato per una sequenza "non da Tex", chissà che emendata da quel passaggio la storia riceva la green light.

Auguri, e non solo per questo.

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<span style="color:red">15 ore fa</span>, Mister P dice:

Forse correggerò un soggetto di due anni fa ( @borden, quello del pittore) che mi era stato cassato per una sequenza "non da Tex", chissà che emendata da quel passaggio la storia riceva la green light.

Nel recente passato, anche il sottoscritto aveva proposto uno spunto di soggetto.

 

Però a differenza tua pard, non posso nè dire che sia stato cassato, nè che abbia ricevuto la "green light", visto che Mauro non lo ha proprio filato di striscio. :D

 

Voi che avete esperienza diretta in merito, dite che l'assenza di risposta è un potenziale segno positivo o equivale a dire che l'idea proposta era così pessima da indurlo al mutismo più assoluto? :P:lol: 

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  • 2 mesi dopo...

Questo soggetto è stato ispirato dalla recente storia di Mefisto dei Cestaro e dal grande incendio di Vancouver, o meglio dalle possibili direzioni che queste storie potevano prendere a un certo punto e non hanno preso...

 

La lunga notte infernale

La storia può essere ambientata a San Francisco oppure a Chicago (forse è meglio Chicago, essendo una metropoli poco o nulla sfruttata). Un criminale brutale, sadico, violento ma intelligente (diciamo una specie di Jack Thunder), appena fuggito di prigione cerca di vendicarsi di chi l'ha arrestato e dei cittadini che hanno collaborato, e allo stesso tempo di arricchirsi.

Quindi, con una grossa banda di ladri e assassini di circa 30 membri, una notte cala su San Francisco (o Chicago) con lo scopo di uccidere e rapinare il più possibile. Si dividono in 4 gruppi di circa 7-8 persone ciascuno e colpiscono in quattro punti diversi della città: il primo gruppo assalta una serie di banche, il secondo una strada di gioiellerie, il terzo - con a capo il criminale evaso - assalta la sede della polizia (per vendicarsi di coloro che l'hanno arrestato) e il quarto gruppo provoca incendi alla periferia della città un po' per creare un diversivo, un po' per cercare di bruciare l'intera città che tutti loro odiano.

I nostri 4 pards quella notte si trovano casualmente lì, a mangiare allegramente al ristorante con il capo della polizia, e di fronte al caos scatenato si dividono nelle quattro direzioni di attacco. Tex va alla centrale di polizia, il figlio Kit cerca di aiutare i pompieri a domare l'incendio e a fermare i piromani, Carson e Tiger si scontrano con i rapinatori di banche e di gioielli. Tutto avviene in una lunga interminabile notte infernale di piombo e fiamme, in cui i 4 pards si trovano ad agire separatamente con notevoli difficoltà.

In particolare Kit Willer si trova a fare il pompiere e il salvatore di donzelle (e non solo) in pericolo in un alto palazzo avvolto dalle fiamme. Anzi si potrebbe farlo incontrare di nuovo con Sarah Wyatt la dottoressa/rapinatrice vista in "Salt River" che, uscita dal carcere, vuole redimersi e lo aiuta.

Alla fine i Nostri - dopo aver sventato ogni minaccia - si riuniscono per inseguire il capo della banda e i pochi suoi superstiti che cercano di fuggire con un battello (se a San Francisco sul mare, se a Chicago sul lago Michigan).

Lo scontro finale avverrà proprio sul battello su cui i nostri sono riusciti a salire in extremis. Il criminale pazzoide, vista la mala parata, appicca il fuoco per trascinare tutti all'inferno con lui. Ovviamente non ci riesce.

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  • 3 mesi dopo...

E' stato citato da un altro utente in un altro topic, ma cosa ne direste, proprio a proposito dei soggetti di Tex da parte di noi forumisti, di inviare allo stesso Borden soggetti per storie brevi, in una specie di "gara" per sapere cosa ne pensa (e soprattutto per intasargli la mail)? Non per forza ovviamente, ma chi tiene idee nel cassetto oppure che vorrebbe provarci ma finora non ha mai avuto l'input necessario a farlo.

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Doudou dice:

E' stato citato da un altro utente in un altro topic, ma cosa ne direste, proprio a proposito dei soggetti di Tex da parte di noi forumisti, di inviare allo stesso Borden soggetti per storie brevi, in una specie di "gara" per sapere cosa ne pensa (e soprattutto per intasargli la mail)? Non per forza ovviamente, ma chi tiene idee nel cassetto oppure che vorrebbe provarci ma finora non ha mai avuto l'input necessario a farlo.

Credo che già adesso Boselli abbia la casella email intasata... :colt:   @borden, sbaglio?

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Probabilmente sarebbe utile rendere note (cancellando magari i riferimenti personali) le mail di rifiuto, così almeno non deve ripetere gli stessi "no" per gli stessi motivi e gli aspiranti soggettisti sanno almeno alcune dello cose da NON fare...

 

(io come già detto nel thread dell'ultima storia, auspicherei un paletto "non si fanno ret-con degli avvenimenti narrati nelle storie di GL Bonelli".)

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Se non ricordo male, una cosa che proprio lo farebbe scartare a priori un soggetto è la cattura di Tex da parte dei banditi, perché Tex non può essere catturato.

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