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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 01 / 04] Vivo o morto!


ymalpas
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, francob dice:

Sono assolutamente consapevole che io ed i miei coetanei (dieci anni più, dieci anni meno....) non rappresentiamo il target di riferimento della SBE. Ma, da assiduo frequentatore di questo sito, ritenevo interessante postare anche il mio pensiero.

 

Non so quanti anni abbia tu ma io ne ho sessanta e mi sento perfettamente in target per questa serie.

Criticarla poi perché i disegni non sono come quelli di Galep del 1948 mi sembra un'assurdità.

Lo stesso Galep nella sua maturità non disegava più come nel 1948. Riguardati "Il giuramento" o "Il figlio di Mefisto" e dimmi se quello è lo stesso stile de "Il totem misterioso"

Dovrebbe essrci un limite al passatismo.

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Non l'ho letto, neppure sfogliato... Non ho letto le recensioni... Purtroppo... L'ho comprato in edicola, sono tornato a casa, l'ho catalogato, imbustato e accostato a "Manhattan!". Lì è, lì è che mi tenta, che mi dice "Leggimi!".

Ho sempre letto i mensili il mese stesso ma ammetto che a volte il mese dopo mi toccava riprendere la storia perchè non me la ricordavo oppure avevo scordato alcuni personaggi. Ora che le serie mensile sono raddoppiate la confusione, continuando con questo metodo, si farà sempre più dilagante. No, sto aspettando l'ultimo capitolo della Mensile per leggere la storia in edicola. Per la Tex Willer aspetterò la fine della storia che a quanto dice Monni sarà tra 3/4 mesi se non sbaglio. Ahimé...

 

Modificato da JohnnyColt
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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, JohnnyColt dice:

Non l'ho letto, neppure sfogliato... Non ho letto le recensioni... Purtroppo... L'ho comprato in edicola, sono tornato a casa, l'ho catalogato, imbustato e accostato a "Manhattan!". Lì è, lì è che mi tenta, che mi dice "Leggimi!".

 

E tu cedi agli impulsi... :D

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Letizia dice:

 

Anche il Tex che viene rappresentato oggi non è il Tex con le espressioni di GLB e il tratto di Galep.

Aspettiamo altri numeri per affermare se il giovane Tex è veramente lui.

Il Tex di oggi è assolutamente coerente con il passar degli anni. E' Tex!

La rivisitazione del Tex giovane è simile all'attuale, quindi non è QUEL Tex.

Spero di essermi spiegato. 

<span style="color:red;">28 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Non so quanti anni abbia tu ma io ne ho sessanta e mi sento perfettamente in target per questa serie.

Criticarla poi perché i disegni non sono come quelli di Galep del 1948 mi sembra un'assurdità.

Lo stesso Galep nella sua maturità non disegava più come nel 1948. Riguardati "Il giuramento" o "Il figlio di Mefisto" e dimmi se quello è lo stesso stile de "Il totem misterioso"

Dovrebbe essrci un limite al passatismo.

Tu hai detto la tua, io ho detto la mia.

2 a 1 per me e palla al centro!

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<span style="color:red;">32 minuti fa</span>, Texan dice:

E tu cedi agli impulsi... :D

Non sono il tipo che si fa abbattere così facilmente da un pugno di fogli di carta... :D

Aspetterò un mese, due mesi, tre mesi e finalmente mi godrò la storia in maniera completa e maggiormente soddisfacente. Più viene a crearsi aspettativa e meno la storia avrà difetti, è attestato. Ergo ad oggi tengo botta e aspetto di godermi il capolavoro che per quattro mesi avrò custodito gelosamente, lontano da occhi altrui...

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Preso e letto. Aspettare un mese per leggere una doppia sulla regolare non è un problema, ma tre mesi sono troppi. E poi lo confesso, ero curioso, molto. Molto buoni i disegeni di De Angelis, abbastanza inaspettati, sul Texone non mi aveva convinto. Ottime per me le copertine di Dotti, anche la seconda, ma forse essendo un suo fan, sono un pò troppo di parte. Per quel  che riguarda soggetto e sceneggiatura, non mi aspettavo niente di più,

con le dovute proporzioni son tornato indietro di 55 anni alle prime letture di Tex. Bravo Boselli sono soddisfatto di quello che ho letto.

Sul prezzo ne ho sentite tante, e molte non le condivido per niente, ma se voi siete contenti,  io al posto della Bonelli vi accontenterei mettendo dal n* 3 il prezzo di copertina a 5 € 

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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, francob dice:

Il Tex di oggi è assolutamente coerente con il passar degli anni. E' Tex!

La rivisitazione del Tex giovane è simile all'attuale, quindi non è QUEL Tex.

Spero di essermi spiegato. 

 

Ho capito il concetto ma mi piacerebbe sapere dove il Tex giovane di oggi è diverso dal Tex giovane di ieri e dove invece è uguale al Tex "anziano" di oggi.

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  • Rangers

Passato ieri sera in edicola e portato subito a casa: ovviamente letto tutto d'un fiato, ammirati e apprezzati disegni e testi; non proprio male come inizio...e che inizio!

 

Mauro: leggendo mi è sorto un piccolo dubbio a pag.21..... siamo sicuri che tra la 1^ e la 3^ striscia sia tutto a posto? Non vorrei passare per pelouovista, ma a volte mi capita di accorgermi di qualche incongruenza. ;)

 

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<span style="color:red;">25 minuti fa</span>, Letizia dice:

 

Ho capito il concetto ma mi piacerebbe sapere dove il Tex giovane di oggi è diverso dal Tex giovane di ieri e dove invece è uguale al Tex "anziano" di oggi.

Ripeto che il concetto è molto personale, quindi è possibile che sia condiviso solo dai miei coetanei.

Scusami se esemplifico in maniera molto, ma molto sintetica: il Tex Willer di oggi è "troppo" verboso e fornisce "troppe" spiegazioni rispetto a quello di GLB. E, visto che lo scrive l'autore delle storie di oggi, è "troppo" simile al Tex di oggi.

Mi scuso se ho usato pochi TROPPO! 

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, francob dice:

Ripeto che il concetto è molto personale, quindi è possibile che sia condiviso solo dai miei coetanei.

Scusami se esemplifico in maniera molto, ma molto sintetica: il Tex Willer di oggi è "troppo" verboso e fornisce "troppe" spiegazioni rispetto a quello di GLB. E, visto che lo scrive l'autore delle storie di oggi, è "troppo" simile al Tex di oggi.

Mi scuso se ho usato pochi TROPPO! 

Sai che non l'ho notato? Certamente la narrazione è meno veloce rispetto ai primissimi albi, ma devi contare che quelle erano strisce e Bonelli si aiutava molto con le didascalie. Ma stante la differenza sostanziale tra una striscia del '48 e un albo del 2018 (sono passati 70 anni, cavolo!) a me è sembrato che la storia avesse un bel ritmo e che Tex non si spendesse per nulla in chiacchiere...

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, francob dice:

Ripeto che il concetto è molto personale, quindi è possibile che sia condiviso solo dai miei coetanei.

Scusami se esemplifico in maniera molto, ma molto sintetica: il Tex Willer di oggi è "troppo" verboso e fornisce "troppe" spiegazioni rispetto a quello di GLB. E, visto che lo scrive l'autore delle storie di oggi, è "troppo" simile al Tex di oggi.

Mi scuso se ho usato pochi TROPPO! 

Ti risponderanno che il vecchio modo di scrivere i fumetti è "troppo" vecchio.

Non posso essere in totale disaccordo, ma le didascalie ogni tanto le rimpiango.

Quelle davano modo al lettore di entrare meglio nella storia senza che fossero i personaggi

stessi a fornire spiegazioni.

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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Ti risponderanno che il vecchio modo di scrivere i fumetti è "troppo" vecchio.

Non posso essere in totale disaccordo, ma le didascalie ogni tanto le rimpiango.

Quelle davano modo al lettore di entrare meglio nella storia senza che fossero i personaggi

stessi a fornire spiegazioni.

Ok, ma questo può valere semmai per le storie della serie regolare. Ma in questa, sinceramente, io ho visto molta azione, un bel ritmo, quindi non capisco tanto la critica...

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Preso e letto. Aspettare un mese per leggere una doppia sulla regolare non è un problema, ma tre mesi sono troppi. E poi lo confesso, ero curioso, molto. Molto buoni i disegeni di De Angelis, abbastanza inaspettati, sul Texone non mi aveva convinto. Ottime per me le copertine di Dotti, anche la seconda, ma forse essendo un suo fan, sono un pò troppo di parte. Per quel  che riguarda soggetto e sceneggiatura, non mi aspettavo niente di più,

con le dovute proporzioni son tornato indietro di 55 anni alle prime letture di Tex. Bravo Boselli sono soddisfatto di quello che ho letto.

Sul prezzo ne ho sentite tante, e molte non le condivido per niente, ma se voi siete contenti,  io al posto della Bonelli vi accontenterei mettendo dal n* 3 il prezzo di copertina a 5 € 

Domanda: ma tu preferisci a prescindere un albo di 112 pagine rispetto ad uno di 64? Io alcuni Maxi li devo ancora leggere... e ho detto tutto.

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<span style="color:red;">13 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Ripeto: non so quanti anni tu ma se non sei troppo più vecchio di me che.ripeto anche questo, di anni ne ho sessanta, mi sento di dire che è una fisima tua personale e non dei tuoi coetanei.

 

Un giorno, magari lontanissimo, saremo d'accordo su qualcosa.

Ma sei sicuro di non aver mai letto un fumetto "moderno" senza spiegazioni dove non hai

la netta sensazione di non aver assolutamente idea di cosa sta succedendo?

Una prospettiva magari non azzeccata e non capisco cosa il personaggio sta facendo...

Un dialogo che si collega a qualcosa accaduta troppo tempo prima per ricordarmela.

Non mi succede spesso su Tex, ma qualche volta ho dovuto fermarmi e tornare indietro

perché stavo leggendo frasi che non avevano più senso.

Quello che d'ora in poi chiamerò "innominabile" metteva il riquadretto:

"D'improvviso, il bieco figuro toglie da una tasca segreta cucita ad arte la carta fasulla,

ma l'audace manovra non sfugge al l'occhio sempre vigile di Tex che rovescia il tavolo addosso

all'avversario… E' un attimo! e nel saloon si scatena l'inferno!"

Mi rendo conto che di anni ne ho quasi duecento.

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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

 

Un giorno, magari lontanissimo, saremo d'accordo su qualcosa.

Ma sei sicuro di non aver mai letto un fumetto "moderno" senza spiegazioni dove non hai

la netta sensazione di non aver assolutamente idea di cosa sta succedendo?

Una prospettiva magari non azzeccata e non capisco cosa il personaggio sta facendo...

Un dialogo che si collega a qualcosa accaduta troppo tempo prima per ricordarmela.

Non mi succede spesso su Tex, ma qualche volta ho dovuto fermarmi e tornare indietro

perché stavo leggendo frasi che non avevano più senso.

Quello che d'ora in poi chiamerò "innominabile" metteva il riquadretto:

"D'improvviso, il bieco figuro toglie da una tasca segreta cucita ad arte la carta fasulla,

ma l'audace manovra non sfugge al l'occhio sempre vigile di Tex che rovescia il tavolo addosso

all'avversario… E' un attimo! e nel saloon si scatena l'inferno!"

Mi rendo conto che di anni ne ho quasi duecento.

Dix, quel tipo di didascalia risulterebbe oggi troppo "datato"... io capisco che noi appassionati viviamo in un "tempo zero" in cui il 1948 e il 2018 si fondono, ma bisogna accettare che il linguaggio si è evoluto e certe soluzioni che si rendevano buone o necessarie allora oggi stonerebbero alquanto...

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Fra', non avevo inquadrato il punto.

Quello che dici è sacrosanto, avevo fatto notare anch'io il ritmo diverso, più frenetico quello di ieri.

Ma ritengo che sia lo stile della narrazione ad essere diverso.

Tex è sempre il solito castigamatti con l'irruenza giovanile, come lo dipingeva GLB.

 

30 minuti fa, Dix Leroy dice:

Ti risponderanno che il vecchio modo di scrivere i fumetti è "troppo" vecchio.

Non posso essere in totale disaccordo, ma le didascalie ogni tanto le rimpiango.

 

Lo stile narrativo è diverso, la vetustà non c'entra.

Ovvio che lo stile di Boselli su Tex giovane è più simile allo stile di Boselli su Tex anziano, piuttosto che allo stile di GLB su Tex giovane.

La stessa cosa non si può dire del personaggio Tex.

Trovo che il giovane di Mauro sia simile al giovane di GLB e diverso dell'anziano di Mauro stesso.

Un conto è l'uso degli aggettivi e un altro l'uso dei cazzotti.

 

Modificato da Letizia
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<span style="color:red;">22 minuti fa</span>, Texan dice:

Domanda: ma tu preferisci a prescindere un albo di 112 pagine rispetto ad uno di 64? Io alcuni Maxi li devo ancora leggere... e ho detto tutto.

 

Avrai anche detto tutto, ma io la domanda non l'ho mica  capita. Non vedo il nesso.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Letizia dice:

Fra', non avevo inquadrato il punto.

Quello che dici è sacrosanto, avevo fatto notare anch'io il ritmo diverso, più frenetico quello di ieri.

Ma ritengo che sia lo stile della narrazione ad essere diverso.

Tex è sempre il solito castigamatti con l'irruenza giovanile, come lo dipingeva GLB.

 

 

Lo stile narrativo è diverso, la vetustà non c'entra.

Ovvio che lo stile di Boselli su Tex giovane è più simile allo stile di Boselli su Tex anziano, piuttosto che allo stile di GLB su Tex giovane.

La stessa cosa non si può dire del personaggio Tex.

Trovo che il giovane di Mauro sia simile al giovane di GLB e diverso dell'anziano di Mauro stesso.

Un conto è l'uso degli aggettivi e un altro l'uso dei cazzotti.

 

L'obiettivo mai celato di Borden è proporre il Tex degli esordi.

Scavezzacollo, impulsivo, a volte salvato solo dalla fortuna e non da perizia, esperienza o raziocinio.

Il discorso mio deviava sul modo di raccontare le storie, che su Tex Willer non può più essere quello originale,

anche in questi episodi giovanili.

Mi sono permesso di rimpiangerli solo un pochino, perché oltre che del personaggio, sono fan anche del suo ideatore.

<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

 

Avrai anche detto tutto, ma io la domanda non l'ho mica  capita. Non vedo il nesso.

Io capisco che Texan (come me) compra tutto di Tex, ma a volte tiene là storie troppo lunghe

in attesa di ispirazione a piantarsi per ore sulla poltrona, preferendo storie da leggere in meno tempo.

Fra un cartonato, un Color Storie brevi, un Color estivo, un Texone, un Maxi e una storia del mensile sviluppata in quattro albi

ti ho messo in ordine quello che sono più propenso di affrontare.

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<span style="color:red;">16 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

 

Un giorno, magari lontanissimo, saremo d'accordo su qualcosa.

 

Comincio a dubitarne.

 

Cita

Ma sei sicuro di non aver mai letto un fumetto "moderno" senza spiegazioni dove non hai

la netta sensazione di non aver assolutamente idea di cosa sta succedendo?

Una prospettiva magari non azzeccata e non capisco cosa il personaggio sta facendo...Un dialogo che si collega a qualcosa accaduta troppo tempo prima per ricordarmela.

 

Vuoi la sincera verità? No mai, tranne in pochi casi in cui lo sceneggiatore o il disegnatore non sapevano fare il loro lavoro.

 

Cita

Non mi succede spesso su Tex, ma qualche volta ho dovuto fermarmi e tornare indietroperché stavo leggendo frasi che non avevano più senso.

 

Ripeto: mai su Tex.

 

Cita

Quello che d'ora in poi chiamerò "innominabile" metteva il riquadretto:

"D'improvviso, il bieco figuro toglie da una tasca segreta cucita ad arte la carta fasulla,

ma l'audace manovra non sfugge al l'occhio sempre vigile di Tex che rovescia il tavolo addosso

all'avversario… E' un attimo! e nel saloon si scatena l'inferno!"

 

Eccoci al punto: io le didascalie che mi spiegano quello che posso vedere con i miei occhi le trovo assolutamente superflue e non le rimpiango. Ci sono, invece, delle didascalie "letterarie" che hanno senso perché non descrivono  un'azione più che evidente per chiunque abbia gli occhi ed un cervello collegato con essi, ma illustrano uno stato d'animo o forniscono informazioni non ricavabili direttamente dall'immagine o dai dialoghi.

Se poi non fossi così attaccato al passato, ti renderesti conto che lo stesso GLB quel tipo di didascalie le aveva drasticamente ridotte lui stesso già dagli anni 70.

 

Cita

Mi rendo conto che di anni ne ho quasi duecento.

 

Ne basta la metà.

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7 minuti fa, Carlo Monni dice:

 

Comincio a dubitarne.

 

 

Vuoi la sincera verità? No mai, tranne in pochi casi in cui lo sceneggiatore o il disegnatore non sapevano fare il loro lavoro.

 

 

Ripeto: mai su Tex.

 

 

Eccoci al punto: io le didascalie che mi spiegano quello che posso vedere con i miei occhi le trovo assolutamente superflue e non le rimpiango. Ci sono, invece, delle didascalie "letterarie" che hanno senso perché non descrivono  un'azione più che evidente per chiunque abbia gli occhi ed un cervello collegato con essi, ma illustrano uno stato d'animo o forniscono informazioni non ricavabili direttamente dall'immagine o dai dialoghi.

Se poi non fossi così attaccato al passato, ti renderesti conto che lo stesso GLB quel tipo di didascalie le aveva drasticamente ridotte lui stesso già dagli anni 70.

 

 

Ne basta la metà.

Ci credi?

Sono d'accordo.

Ma la nostalgia è la nostalgia, se me la togli con i tuoi discorsi logici e concreti mi ammazzi la magia.

Quando mi attanaglia troppo mi prendo un volume della collezione storica

(di cui ho solo i primi 52 volumi).

La prossima volta che leggerò una storia di Tex e dovrò fare "rewind" ti avviso.

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

 

Avrai anche detto tutto, ma io la domanda non l'ho mica  capita. Non vedo il nesso.

Intendevo dire che per tre euro voglio una storia di valore che mi incolli alla sedia; se poi questa ha 64 pagine o 200 è secondario. Ci sono Maxi, il cui rapporto pagine/prezzo può dirsi soddisfacente, che non mi sono piaciuti  e allora sì che ho un po' rimpianto i 6 e novanta euro spesi. Ma in questo caso francamente no.

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53 minuti fa, Texan dice:

 

 

Ma certo anche a me piacciono le belle storie, e sono disposto a spendere per questo, e ho speso anche tanto per albi che avevano poco, pochissimo da dire, non ho rimpianti. E che stavolta mi sembra che ci abbiano un pò  "marciato" sopra, sapendo che ci stuzzicavano proponendoci un Tex a cui non avremmo saputo rinunciare .

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<span style="color:red;">1 minuto fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

 

Ma certo anche a me piacciono le belle storie, e sono disposto a spendere per questo, e ho speso anche tanto per albi che avevano poco, pochissimo da dire, non ho rimpianti. E che stavolta mi sembra che ci abbiano un pò  "marciato" sopra, sapendo che ci stuzzicavano proponendoci un Tex a cui non avremmo saputo rinunciare .

Io la vedo così: purtroppo oggi i fumetti costano. E' inutile girarci intorno, in senso assoluto il prezzo degli albi SBE è alto, anche se in proporzione è assai più basso di quelli della concorrenza. La ragione sta nell'aumento vertiginoso della carta e dai ritmi di produzione che si sono parecchio allungati. Noi per il Texone di Villa aspettiamo da 15 anni. Ora, ha senso un fumetto che per realizzarlo ci vogliono 15 anni? A mio parere, no. Anche se Villa facesse il capolavoro dei capolavori, questo non è più fumetto, o per meglio dire non è più il fumetto popolare con cui la mia generazione è cresciuta... e che era un prodotto poco pretenzioso, da alcuni persino ritenuto volgare e/o diseducativo, i cui autori si celavano spesso nell'anonimato perché quel mestiere non era certo per loro un punto d'arrivo. Erano scrittori o pittori che si dovevano "prestare" ad un genere ritenuto da loro stessi "minore" e che faceva la gioia dei ragazzini. Quand'ero bambino io, Tex costava 250 lire. Erano poche. Ricordo che se mio padre voleva farmi un regalino, dopo le gomme da masticare, veniva un fumetto. Potrei fare lo stesso discorso per le figurine che oggi costano un prezzo esorbitante e sono collezionate da vecchi. E poi, ritornando a Tex, c'era lo scambio con gli amici e il prezzo irrisorio dell'usato.

Adesso tutto questo è storia e bisogna farsene una ragione. I fumetti costano e gli acquirenti sono adulti, spesso addirittura professionisti. Io penso che Tex possano comprarlo ancora i ragazzi e da questo punto di vista una serie che parte da 1 è una figata, perché come fa un ragazzo a recuperare di botto 700 numeri? Si deprime e lascia stare, ovviamente. Col n. 1 magari inizia la serie e sarebbe bello se una nuova generazione si avvicinasse a Tex grazie a questa serie. Che è un po' costosa, ma come tutto ciò che oggi non è estremamente popolare. Escludo che la SBE, come dici tu, ci possa aver "marciato" sopra. Evidentemente, a meno di tanto non si poteva.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, JohnnyColt dice:

Non l'ho letto, neppure sfogliato... Non ho letto le recensioni... Purtroppo... L'ho comprato in edicola, sono tornato a casa, l'ho catalogato, imbustato e accostato a "Manhattan!". Lì è, lì è che mi tenta, che mi dice "Leggimi!".

Ho sempre letto i mensili il mese stesso ma ammetto che a volte il mese dopo mi toccava riprendere la storia perchè non me la ricordavo oppure avevo scordato alcuni personaggi. Ora che le serie mensile sono raddoppiate la confusione, continuando con questo metodo, si farà sempre più dilagante. No, sto aspettando l'ultimo capitolo della Mensile per leggere la storia in edicola. Per la Tex Willer aspetterò la fine della storia che a quanto dice Monni sarà tra 3/4 mesi se non sbaglio. Ahimé...

 

 

E' fatto apposta per essere letto a PUNTATE... Non è complicato o intrecciato particolarmente...

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Non vorrei che la SBE, leggendo questo commento, ci marciasse e aumentasse il prezzo delle pubblicazioni.

Sono però sicura che non lo farà perché tirare troppo la corda non conviene mai.

I fumetti SBE NON sono cari, anzi oserei dire che sono a buon mercato.

Le riviste settimanali che costano un solo euro non fanno testo perché vivono sulla pubblicità di cui sono piene (tra l'altro la carta è satinata e costa un occhio).

Paradossalmente costavano di più le strisce nel 1948.

15 lire per 32 pagine a striscia, 10 pagine e 2/3 formato intero.

Proporzionalmente un Tex di oggi sarebbe costato 150 lire.

Un cono gelato allora costava 10 lire e con 150 lire ce ne venivano 15.

Quanto costa oggi un cono?

Con il prezzo di un Tex ce ne vengono 15?

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      Disegni: Alfonso Font
      Periodicità annuale: Ottobre 2001


      Chi è il divoratore di anime dall'occhio d'oro? E perchè Jim Brandon, dopo aver letto l'enigmatico messaggio che ne fa menzione, abbandona i suoi uomini e si allontana, da solo e in borghese, nei territori del Nord' Tex e Carson, chiamati da Gros-Jean, si gettano subito sulle tracce dell'amico scomparso, su cui grava, oltretutto, l'infamante sospetto della diserzione, ma dovranno fare molta attenzione? Ai pericoli dell'inverno che arriva si aggiunge, infatti, una minaccia misteriosa e sinistra: quella dello Spirito del Vento, il terribile Wendigo!



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      Altra storia ambientata in questi posti che solo a prendere in mano l'albo mi viene freddo... e tutti con le loro giacchette di pelo sopra alla camicia... mah..
      scherzi a parte io francamente non ho apprezzato troppo questa storia, forse un po' troppo fantasiosa per i miei gusti, anche se la trama mi è parsa ben sviluppata e con un buon ritmo.. il fatto è che preferisco storie più tradizionali e canoniche...
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