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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 10 / 13] Pinkerton Lady


natural killer
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Rispondo  a Letizia che Tex ricercato dalla legge deve pur sbarcare il lunario... E. non volevo fare un santino del giovane fuorilegge... Lasciamogli qualche vizietto... che ci sappia fare con le carte è canonico.

 

 

 

 

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<span style="color:red;">58 minuti fa</span>, borden dice:

Rispondo  a Letizia che Tex ricercato dalla legge deve pur sbarcare il lunario... E. non volevo fare un santino del giovane fuorilegge... Lasciamogli qualche vizietto... che ci sappia fare con le carte è canonico.

 

 

 

 

Che Tex vinca sempre a carte con intelligenza, ma anche con qualche "aiuto tecnico" mai chiarito è risaputo.

Ora sappiamo come ha fatto pratica!

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Davvero bello e molto piacevole questo inizio di avventura: un piccolo gioiello fatto di richiami storici, nuovi e interessanti personaggi e molta azione a ritmi intensi ma mai confusi.

Francamente, gradisco parecchio un giovane Tex forse più impulsivo e meno "tutto d'un pezzo" rispetto a quello maturo, ma anche consono ad una personalità per alcuni tratti ancora in formazione, pur se con alcuni aspetti caratteriali già ben delineati e tipici del futuro Ranger.

Perciò non mi disturba affatto che Tex giochi d'azzardo e voglia tenersi i guadagni così ottenuti anche grazie all'azione di "distrazione" della bella Lucy e che questa venga ripagata, prima con poche monete e poi con una cifra più consistente in base ad un accordo evidentemente stabilito fra i due in precedenza. Gradevole e garbata anche l'allusione che ci fa comprendere come la bella ragazza desidererebbe essere ripagata da Tex in altro modo, ma questi - pur con un gesto affettuoso nei confronti della giovane - si mostra decisamente incline a mantenere un fermo rispetto nei suoi confronti (sarà perché anche lei - come Tesah - l'ha chiamato "fratello"? :P).

Molto interessanti - e destinate a sviluppi ben più rilevanti - le altre due figure femminili: avida e con pochi scrupoli (ben presto spazzati via dal cinico fratello Steve), Lily Dickart è un personaggio intrigante, disegnata in modo da renderla molto seducente (ben più rispetto all'originale di Galleppini, a mio avviso!) e anche un po' maliziosa, quando sembra rimpiangere che quanto potrà ricordare il malcapitato Hugh sia solo frutto della suggestione indotta dal fratello e non qualcosa di realmente avvenuto...

Decisamente più positiva la giovane Kate, anch'essa resa graficamente in modo da esaltarne un fascino meno esibito ma non meno intenso rispetto a quella della bionda Lily; in più, è  una donna decisamente intraprendente, che intende ottenere un proprio spazio sociale non con l'inganno e il crimine, ma con la sua notevole intelligenza e competenza. Ci sono già molti spunti che la avvicinano al giovane Tex (ad esempio, un evidente e forte senso di giustizia pur nel distacco dalle più stantie convenzioni sociali). Un altro personaggio femminile molto ben delineato da Boselli (cui sembrano piacere le donne di nome Kate...) e che fa sperare in ottimi sviluppi.

Comunque, un albo che si legge in un soffio e con grande diletto (forse il migliore di questa bella nuova serie).

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Le due grandi vignette con cui De Angelis rappresenta il battello in navigazione valgono, a mio avviso, il prezzo dell'albo. Così come i tratti delle tre donne che, insieme a Tex, che animano la storia.

 

La trama mi è risultata avvincente e la scena del Tex baro non mi ha disturbato. In qualche modo il nostro fuorilegge doveva pur campare...

 

È bello, poi, poter rivedere Tex che si infiltra nelle organizzazioni criminali; purtoppo alla leggenda del West della serie regolare non può farlo più.

 

Quanto manca alla prossima uscita di Tex Willer? Troppo...

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ATTENZIONE AI POSSIBILI SPOILER!!

 

Con due giorni di ritardo causa ferie, ieri ho finalmente potuto leggere la prima parte dell'attesissimo "confronto ante litteram" - e soprattutto a distanza - tra Tex ed i fratelli Dickart. Se questo è solo l'inizio, si può essere più che fiduciosi per il prosieguo della storia: trattasi di un albo fondamentalmente introduttivo, ma in grado di preparare egregiamente il lettore a quel turbine di azione e colpi di scena che le successive parti promettono di regalarci. Un ruolo decisivo, in ciò, lo ha sicuramente l'antagonista di turno, di gran lunga il più carismatico tra i cattivi texiani (benché in tale frangente ancora allo stato "embrionale"), e sarà sicuramente interessante vedere come si dipanerà nel prosieguo della vicenda il confronto tra Tex e Steve Dickart, anche e soprattutto in considerazione del fatto che i due non si incontreranno mai di persona.

 

Da quanto si è potuto vedere, Steve Dickart, oltre che assolutamente privoo di scrupoli e morale, sembrava avere un'evidente fascinazione nei riguardi dell'occulto e della magia nera sin dalla giovinezza, quindi da assai prima di assogettare al suo volere gli hualpai, mentre sono rimasto un po' sorpreso dalla sorella Lily, presentata nelle poche pagine di questo albo come indecisa e tendenzialmente succube del fratello, dunque assai differente dalla donna astuta, crudelmente determinata e totalmente priva di scrupoli che abbiamo avuto modo di conoscere nelle due apparizioni sulla serie regolare. Troverei pertanto interessante se eventualmente, nel prossimo futuro e magari proprio su questa serie, potremo leggere storie che ci illustrino la definitiva metamorfosi dei due personaggi, ossia come Mefisto si sia addentrato sempre più nell'ambito della negromanzia e come la fascinosa Lily sia invece divenuta una dark lady pronta a tutto e quasi alla pari rispetto al diabolico fratello in fatto di amoralità e malvagità.

 

Altra piacevole sorpresa, per quanto mi riguarda, il pretesto adoperato dal Bos per inserire Tex nella storia, ossia ricorrere ad una delle peculiarità del personaggio magari meno ostentate, ovverosia la sua abilità nel poker. Chiaramente, la naturale inclinazione di Tex per l'avventura non poteva non implicare che la sua parentesi nelle vesti di gambler sarebbe stata di brevissima durata, ma ha comunque conferito un senso alla sua permanenza a Saint Louis anziché una qualsiasi altra città del Midwest, in modo tale da coinvolgerlo in una pagina di Storia (con la S maiuscola). Il Tex che abbiamo potuto vedere anche qui riscuote un notevole fascino sul gentil sesso, e almeno a me non dispiacerebbe vederlo un po' più disinvolto e farfallone (del resto, hasolo vent'anni), in ogni caso attendo con impazienza di vedere come si evolverà il suo rapporto di collaborazione con l'affascinante Kate Warne, personaggio che, bagno nel Missouri a parte, sembra davvero sapere il fatto proprio...

Modificato da juanraza85
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Un grande inizio per una storia che sarà certamente memorabile. Sottoscrivo tutte le considerazioni fatte da Dario 63 e Juanraza85. Ambientazione perfetta. Disegni magistrali. Come già detto, l'asso nella manica di questa serie, è il poter mostrare un Tex "meno perfetto", senza contare la possibilità di colmare lacune, integrare e sviluppare fatti appena accennati da GL Bonelli.

Avrei solo da ridire sulla copertina. Se Mefisto, nel presente ha circa 70 anni (portati maluccio), qua ci sposta nel passato di circa 25 anni. Dovrebbe essere sui 45 anni. la sorella appare essere una ragazza, molto giovane. Forse 25 anni. In fondo, due fratelli potrebbero avere una grande differenza di età... Comunque, la rappresentazione in copertina, fa apparire Mefisto in costume, con un fisico da supererore, come una sorta di culturista. 

Un dubbio, ma vederemo in questa storia il giovane Carson?

Infine, un invito: creare storie in cui agiscono, indipendentemente e senza incontrarsi, personaggi della saga, destinati a conoscersi e incontarsi/scontrasi solo in altre circostanze, è uno stratagemma ottimo e spero che vena utilizzato anche in altre occasioni. Ad esempio, Tex e Carson nella guerra civile ... oppure negli scontri precedenti in Kansas e Missouri ...

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On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:angry:

Di niente, cara.

On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:angry:

Di niente, cara.

On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:angry:

Di niente, cara.

On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:angry:

Di niente, cara.

On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:angry:

Di niente, cara.

 

I messaggi ripetuti non sono farina del mio.....computer!

Modificato da francob
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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, francob dice:

 

On 23/8/2019 at 10:40, Letizia dice:

Ti ringrazio di esser sempre d'accordo con me!:clapping:

De nada, querida.

I taroccamenti bisogna saperli fare.

O si fanno bene o non si fanno per niente.

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Cara Letizia, almeno un taroccamento di ritorno te lo dovevo, mi spiace di non essere alla tua altezza.

Mi spiace però che tu non abbia capito che ti ho utilizzato come "donna schermo" nei confronti dell'avvocato.....

Grazie, comunque, per l'occasione che mi hai dato.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, francob dice:

Cara Letizia, almeno un taroccamento di ritorno te lo dovevo, mi spiace di non essere alla tua altezza.

Mi spiace però che tu non abbia capito che ti ho utilizzato come "donna schermo" nei confronti dell'avvocato.....

Grazie, comunque, per l'occasione che mi hai dato.

Perbacco, è la prima volta che fungo da giubbotto antiproiettile!!!

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On 24/8/2019 at 13:16, james dice:

Infine, un invito: creare storie in cui agiscono, indipendentemente e senza incontrarsi, personaggi della saga, destinati a conoscersi e incontarsi/scontrasi solo in altre circostanze, è uno stratagemma ottimo e spero che vena utilizzato anche in altre occasioni. Ad esempio, Tex e Carson nella guerra civile ... oppure negli scontri precedenti in Kansas e Missouri ...

 

Quoto questa bella idea di James. Sarebbe molto interessante leggere storie con i vari protagonisti che si muovono su linee parallele. Poi mi citi pure Carson nella guerra civile...

 

Ottimo inizio anche per me. Tex gambler non mi infastidisce per quanto già detto da molti di voi: deve pur campare e, soprattutto, non è ancora il posato 45enne che conosciamo oggi; è un simpatico scavezzacollo che può tranquillamente permettersi di essere meno virtuoso. 

 

Mi ha divertito la storia dei vestiti di Kate: Tex di fatto l'ha vista come mamma l'ha fatta, chissà che finalmente, in quest'epoca ante Lilyth, non possa scapparci qualcosina...  :D 

 

Condivido anche l'opinione di Barbanera, circa l'interesse che desta l'incrocio tra storia texiana e Storia.

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2 ore fa, Leo dice:

 

Quoto questa bella idea di James. Sarebbe molto interessante leggere storie con i vari protagonisti che si muovono su linee parallele. Poi mi citi pure Carson nella guerra civile...

 

Dovresti essere accontentato a breve, stando a quanto rivelato da Boselli stesso, nel Texone attualmente in lavorazione ed ambientato almeno in parte durante la Guerra Civile ci saranno sia Carson che Kate Warne. Non dimenticare però, che, contrariamente a quanto credevamo fino a poco tempo fa, Tex e Carson durante la Guerra Civile si conoscono già anche se avevano lavorato insieme solo un paio di volte.

 

Cita

Ottimo inizio anche per me. Tex gambler non mi infastidisce per quanto già detto da molti di voi: deve pur campare e, soprattutto, non è ancora il posato 45enne che conosciamo oggi; è un simpatico scavezzacollo che può tranquillamente permettersi di essere meno virtuoso. 

 

Proprio come la vedo io.

 

Cita

Mi ha divertito la storia dei vestiti di Kate: Tex di fatto l'ha vista come mamma l'ha fatta, chissà che finalmente, in quest'epoca ante Lilyth, non possa scapparci qualcosina...  :D 

 

Uhm, sarebbe divertente se Tex combinasse qualcosa proprio con un personaggio storico.:lol:

 

Cita

Condivido anche l'opinione di Barbanera, circa l'interesse che desta l'incrocio tra storia texiana e Storia.

 

A questo punto mi chiedo se durante la guerra, prima di quel fatale 15 aprile 1865 Tex incontrerà ancora Lincoln.

 

A proposito, se qualcuno si chiedesse perché nella foto di pag. 31 Lincoln non ha la sua famosa barba, sappiate che comincò a portarla solo dopo aver vinto le elezioni presidenziali del 1860.

 

Modificato da Carlo Monni
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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Leo dice:

 

Mi ha divertito la storia dei vestiti di Kate: Tex di fatto l'ha vista come mamma l'ha fatta, chissà che finalmente, in quest'epoca ante Lilyth, non possa scapparci qualcosina...  :D 

 

 

Anche a me ha divertito parecchio.

Mi piace immaginare che, benché non lo dia a vedere, Tex abbia trovato interessante il panorama. 

E che a Kate non dispiaccia troppo di essere stata vista da quell'affascinante fuorilegge.

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Che Tex Bari al gioco,ci sta...

Sul fatto che la agenzia Pinkerton sia apolitica,ho invece qualche dubbio:D:D

 

Mi è piaciuto l editoriale di Boselli sul PD, quello originale;),in cui viene descritto come un partito votato in massa dagli schiavisti,molto diverso da quello attuale: moltissimi membri del KKK erano attivisti del Partito Democratico,anche se va detto che il partito tutelava in primis la propria base elettorale storica,vale a dire i proprietari agrari del Sud.va aggiunto che con la seconda metà del 800,grazie a Grover Cleveland,il partito tutelò molto anche le plebi urbane delle città del New England,ed ebbe moltissimo seguito tra gli Irlandesi.Detto ciò,la metamorfosi sociale del Partito Democratico avvenne in modo pieno con FD Roosevelt e il New deal.

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<span style="color:red;">55 minuti fa</span>, Barbanera dice:

Che Tex Bari al gioco,ci sta

 

Specialmente se lo fa con qualcuno che ha soldi da buttarecome mi è parso di capire.

 

Cita

...Sul fatto che la agenzia Pinkerton sia apolitica,ho invece qualche dubbio:D:D

 

Dipende da cosa intendi per apolitico. Pinkerton lavorava per chi poteva pagarlo e questo escludeva pressoché automaticamente certe categorie sociali.

Durante la Guerra Civile si schierò con il Nord e ne divenne, di fatto, ol servizio di spionaggio Può sembrare assurdo ma fino alla Seconda Guerra Mondiale gli Stati Uniti non hanno avuto dei servizi segreti permanenti. Dal 1862 esisteva, è vero, un'agenzia federale chiamata Servizio Segreto ma in realtà era la polizia valutaria creata per contrastare lo spaccio di dollari falsi  da parte della Confederazione.

Dopo la Guerra la Pinkerton svolse anche , su contratto, le funzioni di polizia federale su tutto il territorio nazionale, contratto che fu risolto dal Congresso  quando nel 1908, sotto Teddy Roosevelt e con l'auspicio del Procuratore Generale Charles Bonaparte (un cognome che dovrebbe dirvi qualcosa :lol:) fu creato quello che oggi si chiama FBI.

Lavorava anche per le Ferrovie, le compagnie di diligenze e minerarie per cui praticò anche spionaggio antisindacale.

 

Cita

Mi è piaciuto l editoriale di Boselli sul PD, quello originale;),in cui viene descritto come un partito votato in massa dagli schiavisti,molto diverso da quello attuale: moltissimi membri del KKK erano attivisti del Partito Democratico,anche se va detto che il partito tutelava in primis la propria base elettorale storica,vale a dire i proprietari agrari del Sud.va aggiunto che con la seconda metà del 800,grazie a Grover Cleveland,il partito tutelò molto anche le plebi urbane delle città del New England,ed ebbe moltissimo seguito tra gli Irlandesi.Detto ciò,la metamorfosi sociale del Partito Democratico avvenne in modo pieno con FD Roosevelt e il

New deal.

 

Bisogna stare attenti a d applicare le categorie sociopolitiche moderne alle situazioni del passato. Per molto tempo il Partito Democratico era stato una forza progressista che tra le altre cose aveva allargato la base dei votanti fino ad estenderla ad ogni cittadino maschio maggiorenne.

Molti ricordano Andrew Jackson solo come colui che ha fatto deportare gli indiani a Ovest del Mississippi  ma sotto la sua presidenza furono fatte importanti riforme politiche e non solo ed anche se era proprietario di schiavi, fosse stato lui il Presidente all'epoca di Lincoln si sarebbe con quasi assoluta certezza comportato proprio come Lincoln.

In ogni caso è sbagliato generalizzare dicendo che la base elettorale del Partito Democratico fosse il vecchio Sud. In un certo senso esistevano due Partiti democratici: uno radicato nel Nord e buona parte del West che era liberale ed antischiavista ed uno al Sud schiavista e socialmente conservatore, quest'ultimo di fatto controllava il partito grazie alla regola per cui nella Convenzione Nazionale occorrevano i due terzi dei voti dei delegati per nominare il candidato del partito alla Presidenza. Grazie a questa regola i delegati del Sud pur essendo minoranza potevano impedire la nomina di un candidato ad esso sgradito come avvenne effettivamente dal 1840 al 1856. Il conflitto latente tra le due anime esplose drammaticamente alla Convenzione di Charleston in South Carolina in cui dopo 57 scrutini non si era ancora arrivati a nominare un candidato. A quel punto si decise di aggiornare il voto e la conseguenza fu la scissione dei sudisti più accesi che si riunirono da soli e nominarono proprio candidato il Vice Presidente John C. Breckenridge. Nel frattempo, a Baltimora, Maryland, il resto del partito eleggeva tranquillamente proprio candidato il Senatore dell'Illinois Stephen Douglas (già, proprio lo stesso che aveva vinto contro Lincoln l'elezione a Senatore del 1858).

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Nel 1864 in effetti il Partito Democratico oppose a Lincoln il generale McClellan del New Jersey,che era inviso all'Onesto Abe sulla condotta della Guerra contro il Sud.sul West Democratico sono del tutto d accordo con te,il Texas fu per esempio praticamente dominato dai Democratici fino a Jimmy Carter,idem il New Mexico....

Sulla presunta apoliticità della Pinkerton,intendevo infatti sottolineare che l Agenzia essendo privata fu al servizio di chi poteva pagarla.la Ferrovia,per esemipo,ma non solo;) e quindi faceva gli interessi per forza di cose dei poteri forti.

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Barbanera dice:

Nel 1864 in effetti il Partito Democratico oppose a Lincoln il generale McClellan del New Jersey,che era inviso all'Onesto Abe sulla condotta della Guerra contro il Sud.

 

Le differenze politiche tra Lincoln e McClellan in realtà molto sfumate. Nel 1862 Lincoln lo rimosse dal comando perché lo giudicava mancante di risolutezza nella condotta della battaglia dei sette giorni (una tesi che Gino D'Antonio sposa nel 24* episodio della Storia del West). Ovviamente McClellan non la prese bene e questo fu presumibilmente uno dei fattori che lo spinsero ad accettare la candidatura nel 1864.

I Democratici rimasti nell'Unione erano a loro volta divisi in due fazioni, tanto per cambiare: i Democratici della Guerra, che erano allineati con Lincoln su come condurre la guerra , ed i Democratici della Pace, che invece premevano per una pace immediata anche a costo del riconoscimento della Confederazione nsulla base di quello che in Diritto Internazionale si chiama: "Uti possidetis" ovvero il territorio effettivamente in mano ai contendenti. McClellan era un Democratico della Guerra e respinse questa piattaforma, come compromesso gli fu affiancato un Democratico della Pace come candidato Vice Presidente.

Con queste premesse e vista la sua popolarità Lincoln non poteva che vincere a valanga come in effetti avvenne.

 

Cita

sul West Democratico sono del tutto d accordo con te,il Texas fu per esempio praticamente dominato dai Democratici fino a Jimmy Carter,idem il New Mexico....

 

Qui va fatta una distinzione: dalla Ricostruzione, ovvero dal 1877 fin quasi al 1980 gli 11 Stati ex Secessionisti, noti come il Solido Sud, furono a tutti gli effetti pratici Stati Monopartito. e quel partito era il Democratico. Dal 1960 accadde molto spesso che votassero il candidato repubblicano o di un terzo partito ma nelle elezioni legislative federali ed in quelle statali e locali non c'era storia. In seguito all'approvazione delle leggi sui diritti civili che consentirono ai neri l'effettivo esercizio del diritto di voto in quegli Stati anche i partiti democratici del Solido Sud cominciarono ad allinearsi sulle posizioni di politica sociale del resto della Nazione e questo portò i vecchi militanti e votanti a spostarsi nel Partito Repubblicano, un processo che si è concluso con l'elezione di Ronald Reagan. Oggi i Repubblicani sono maggioranza negli ex Stati secessionisti ma non così solida come ai tempi del dominio dei Democratici che hanno una presenza ragguardevole specie a livello locale.

Gli Stati del West, Texas escluso, sono più o meno oscillanti tra i due partiri (va anche notato che furono quasi tutti ammessi nell'Unione, con il diritto di votare alle elezioni federali quando ormai l'epopea del West era agli sgoccioli o addirittura già finita.

 

Cita

Sulla presunta apoliticità della Pinkerton,intendevo infatti sottolineare che l Agenzia essendo privata fu al servizio di chi poteva pagarla.la Ferrovia,per esemipo,ma non solo;) e quindi faceva gli interessi per forza di cose dei poteri forti.

 

La stessa cosa che intendevo io.

 

.P.S. siamo finiti OT, ma la discussione è interessante. Si potrebbe continuarla nel topi dedicato alla Guerra Civile.

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Anche questo albo non delude e lascia immaginare grandi sviluppi per i prossimi numeri. L’idea che mi sono fatto, andando avanti con questa serie, è che Boselli si trovi più a suo agio a scrivere le storie del giovane Tex piuttosto che quelle della serie regolare. Infatti, nonostante abbia più paletti da rispettare su “Tex Willer”, visto che deve rimanere all’interno delle linee narrative tracciate a suo tempo da GLB, col giovane Tex Boselli riesce ad esprimersi in maniera più disinvolta e, direi, con uno stile di scrittura diverso rispetto a quello utilizzato per la serie inedita. Se poi ci mettiamo che due delle storie migliori degli ultimi anni sono “Nueces Valley” e “il Magnifico Fuorilegge”, si intuisce che, probabilmente, a livello creativo Boselli riesca a “sentire” più suo il Tex ventenne rispetto a quello più maturo. Per quanto riguarda Tex che tira a campare giocando “sporco” a poker ci sta tutto, mi sembra, pero’, molto poco texiano che abbia bisogno di due complici, come un qualsiasi baro da quattro soldi, per scucire soldi al malcapitato di turno. Per concludere, avrei evitato che Tex venisse a sapere di un mago che insieme alla procace sorella ripulisce gli spettatori dei suoi spettacoli, perché poi come farà a non ricordarsi di Mefisto quando lo incontrerà per la prima volta, come raccontatoci da GLB sul n. 3 “Fuorilegge”?

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, F80T dice:

Ho un dubbio cronologico e non ricordo se già se ne è parlato: Pinkerton Lady si svolge prima o dopo La mano rossa?

 

Se Boselli non ha intenzione di fare retcon sul look del nostro eroe, qualunque storia in cui Tex veste la camicia a frange si deve svolgere prima de "La Mano Rossa", perché è più o meno a metà di quella storia che smette definitivamente di portarla. e secondo me un incrocio con quella storia non accadrà prima del 2021. 

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  • 3 settimane dopo...
  • Collaboratori

Avventura deliziosa finora.

 

L'impianto della storia — che corre sapientemente su due binari paralleli (per ovvie ragioni) presenta una struttura originale, diversa dalle solite, che regala respiro alla sceneggiatura e permette virtuosismi narrativi all'autore. Come siamo lontani dal "corri uomo corri" di faraciana memoria!

 

Il personaggio di Tex è diverso dal monolite della serie regolare mensile. Penso che questa sia una delle grandi sfide — vinte — da parte dell'autore che in questa nuova serie doveva presentare, per forza, un personaggio più giovanile, sciolto, malandrino, com'era quello delle strisce degli anni cinquanta. Boselli non ce la fa a fargli dire "negro" e il "colorato" fa certamente sorridere, ma i tempi sono questi.

 

Fa la sua apparizione il giovane Abe (applausi a De Angelis). Da quel che ne so, solo in un secondo momento divenne un abolizionista convinto: avevo un po' di timore che Boselli facesse un mezzo passo falso (storicamente parlando) e invece, pagina dopo pagina, ha giostrato perfettamente con le idee e convinzioni del personaggio.

 

L'autore crea dei distinguo anche nella famiglia Dickart: Lily è poco più di una rubagalline, Steve sfoggia già una mente criminale che lo porterà lontano. Certo paragonare questa biondina con il personaggio vissuto apparso nei numeri 501/504 sembrerebbe quasi un'eresia se non cosiderassimo il carcere e le successive traversie della vita. La curiosità, ora, è tutta votata all'episodio che sta disegnando Civitelli nel quale il personaggio dovrebbe fare il suo ritorno.In ogni caso questa coppia che vediamo in azione agli esordi della loro carriera criminale ci permette di parlare di quello che è uno dei pregi di questa nuova collana: il donare spessore a personaggi che tutti conosciamo e che Bonelli aveva appena abbozzato.

 

Uno degli atout vincenti resta anche un'ambientazione cittadina e fluviale che sono tra le mie preferite. Il realismo dettagliato di De Angelis ( il cui unico difetto finora riscontrato è quello, in certe vignette, di fare delle teste troppo piccole rispetto al corpo), in cui emerge uno studio particolareggiato di tutti gli ambienti, si sposa benissimo con la sceneggiatura e il 50% del merito della riuscita di questa storia è sicuramente suo. Non fatemi pensare a cosa ci aspetta il mese prossimo sulla regolare!

 

Storia che, delle tre che finora abbiamo letto in questa giovane nuova serie, è sicuramente la migliore. Il Tex — di cui ignoravamo la carriera di baro e spennapolli sui battelli di linea del Mississipi — serve a spiegarci perché, carte in mano, vince sempre le partite anche contro i giocatori di professione più sperimentati.

Ci sono due cose da dire: il personaggio bonelliano ha sempre mostrato freddezza, quasi antipatia, verso i lestofanti imbroglioni con le carte in mano. Ma Boselli previene le critiche mostrando il suo personaggio che vuota le tasche più o meno onestamente solo a danarosi perditempo che cercano un divertimento durante la traversata del fiume. Nelle storie del Bonelli il personaggio si scaglia invece solo con bari senza scrupoli che approfittano della povera gente (e che vestono spesso i panni dei taglieggiatori) mentre assume un atteggiamento goliardico vincendo le partite con gli altri (più o meno disonesti). In ogni caso è sempre un piacere vedere Tex con le carte in mano seduto al tavolo fino all'alba... E' un' altra faccia di questo Tex giovane che spero di rivedere  spesso nelle prossime avventure.

 

Giudizio sospeso finora su Kate Warne che ha fatto finora molti passi falsi. Restano due albi per vederla rimendiare alle magre figure, ma in fondo è meglio così, molto umana e femminile, ma anche incredibilmente determinata, simpatica!

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Il Tex scanzonato e non ancora totalmente definito sotto il profilo caratteriale non è ormai più una novità sulle pagine di questa serie, per cui credo sia inutile sottolineare per l'ennesima volta questo aspetto, che dal mio punto di vista è assai apprezzabile e più che adeguato al contesto. Parimenti, anche io continuo ad apprezzare lo svolgimento della storia su due binari paralleli, e sempre più grande è la mia attesa per vedere quali saranno nei prossimi albi gli sviluppi di una vicenda in cui l'azione, sinora, è stata saggiamente centellinata in virtù di una gestione più mirata a creare attesa.

 

Al contrario di @ymalpas, io non sarei così perentorio nel giudicare Kate Warne: tralasciando la sua disavventura nel primo albo, quando effettivamente si è lasciata infinocchiare con eccessiva facilità, nel secondo albo si è fatta apprezzare per le sue qualità investigative, dalle modalità forse poco ortodosse ma sicuramente efficaci. E' vero che Mefisto le è sfuggito dopo averla legata come un salame, ma è altrettanto vero che lei sembra essere già sulla buona strada per fugarsi nuovamente dai guai...

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