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TWF - Tex Willer Forum

[708/709] La tribù dei dannati


natural killer
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  • Rangers
<span style="color:red;">3 ore fa</span>, borden dice:

Il buon Ymalpas l'ha presa male, questa storia. Boh.:lol:

 

Secondo me solo perchè l'ha disegnata Font, se la disegnava un altro probabilmente molte di quelle critiche negative che ha scritto le avrebbe sorvolate.

 

Ti fai troppo influenzare dal tuo "odio" per Font, Sandro!!

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Anche io questa volta ho trovato i disegni del buon Font un po' sotto la sua media.

 

Mi piace il soggetto. Certo, altre volte in questi anni si è trattato delle difficoltà del percorso di redenzione. Ma penso che sia estremamente difficile ormai trovare dei soggetti completamente originali.

 

Makua è un personaggio che avevo molto apprezzato quando comparve per la prima volta sulle pagine di Tex. Sono lieto di ritrovarlo, anche se mi duole vedere frustrato il suo tentativo di radicarsi in una comunità, per quanto anomala, e di formar una vera famiglia. 

 

La prima parte della storia scorre lenta, ma è funzionale all'analisi psicologica di Makua e allo sviluppo della trama. C'è qualche evidente forzatura (la crudeltà di Mateo, Carson che si ritrova nel bosco proprio nel momento giusto per ragazza superstite alla razzia dei predoni Mescaleros), ma tutto sommato l'albo è godibile. 

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L'albo l'ho preso lo stesso per puro collezionismo,ma e' messo da parte senza nemmeno leggerlo.Mi e' bastata una sfogliata per vedere i disegni di Font e a farmi passare la voglia di leggere la storia.Non riesco a digerirlo proprio!!!!!!!!!!

  • +1 1
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Impossibile, per me, non provare una certa compassione per Makua, sin dalla sua precedente apparizione. Mi aveva da subito dato l'impressione di un ragazzo che, inevitabilmente segnato da una vita sin troppo prodiga nei suoi riguardi di sofferenze e difficoltà (anche di carattere razzista), era stato infinocchiato e manipolato senza difficoltà in un meccanismo spietato e pericoloso da un individuo senza scrupoli come Edward Santos, incorrendo così nella collera di Aquila della Notte. Ed ora, scontata la pena, per lui non sembra davvero esserci pace: la nuova chance concessagli da Tex di vivere con una tribù, che per lui avrebbe potuto costuituire un nuovo inizio, si è rivelata un invece un nuovo incubo, a causa di una scorreria del sanguinario capo apache Mateo.

 

La prima parte del suo ritorno, che a qualcuno potrà essere sembrata "una storia con Tex, ma non di Tex", scorre abbastanza placidamente, sia pure al netto delle due sanguinarie scorrerie della banda apache di Mateo, al fine di contestualizzare a dovere il nuovo percorso di vita che il giovane Makua prova ad intraprendere, purtroppo naufragato già sul nascere non per sua responsabilità. In ogni caso, gli eventi narrati nella prima parte hanno di certo accentuato la curiosità e l'attesa per come si evolverà la vicenda nella seconda ed ultima parte.

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  • 2 settimane dopo...
  • 2 settimane dopo...

contiene spoiler

 

 

storia deludente.

 

comincio la disamina:

 

1) avversari inconsistenti, un branco di rubagalline: i terribili Mescaleros, al cui solo nome un lettore di Tex prova un brivido nella schiena, si rivelano una masnada di puzzole ben poco feroci e assai vigliacchi, oltre che stupidi. alzi la mano chi, quando sente nominare la parola MESCALERO non pensa ad un Lucero: ma qui non siamo nemmeno lontanamente ai livelli del CHUNZ di "Su la pista di Fort Apache" che almeno affronta Tex a viso aperto nel finale: il nostro Mateo è un vigliacco, codardo, che usa una trappola ridicola per tentare di fregare Tex. Onestamente, gli Apache sono fatti di un'altra pasta...Ridicolo che Mateo dica ad un certo punto che vuole riunire i popoli indiani sotto la sua guida...una mezza cartuccia.

2) Makua: ho apprezzato che rimanga  giustamente più sullo sfondo in questa seconda parte della storia:poteva starci che la vendetta con Mateo fosse sua. appare un personaggio tormentato, con un punto interrogativo nel finale sui suoi programmi futuri: spero non ci siano ulteriore "sequel". Tirato un po' per i capelli  farlo scontrare con un trio di scampaforche con la stella di latta, azione tale da giustificarne l'uccisione.

 

storia minore che doveva chiudere un cerchio e, secondo me, è riuscita in modo non ottimale

 

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On 10/15/2019 at 11:35 PM, Anthony Steffen said:

L'albo l'ho preso lo stesso per puro collezionismo,ma e' messo da parte senza nemmeno leggerlo.Mi e' bastata una sfogliata per vedere i disegni di Font e a farmi passare la voglia di leggere la storia.Non riesco a digerirlo proprio!!!!!!!!!!

 

Limite tuo, Font e' un grande.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, MarrFarr dice:

 

Limite tuo, Font e' un grande.

 

Avevo ammirato in passato delle tavole di Font non di Tex e le avevo trovate molto ben realizzate.

A me dà l'impressione che nel western ci metta più mestiere che anima.

(stesso discorso per Colin Wilson, che su Star Wars avevo trovato molto più efficace rispetto al suo unico Texone).

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Due svarioni che mi lasciano molto perplesso sulla cura dei dettagli per quello che riguarda i testi. Pagina 8.

Ala domanda se Tex lo abbia mai battuto Makua risponde: «Sì, andò così ma non HA VOLLE prendere la mia vita».
Pagina 42, attacco indiano.

Carson dice: «Sono in SEI».
Tex risponde: «DUE A TESTA».

Facciamo TRE, ma come voto massimo, in Aritmetica alle Elementari?

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Preso oggi. La storia arriva a conclusione senza grandi slanci. Di sicuro non resterà  tra quelle memorabili. Interessante comunque la figura di Makua.

Discorso a parte per i disegni, che proprio non riesco a farmi piacere per lo stile (che non reputo adatto a Tex) e che, in certi momenti, sembrano anche "tirati via" (si veda l'ufficiale a p. 109).

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Conclusione di storia a mio avviso al di sotto delle aspettative che il primo albo aveva generato. Intendiamoci, non male lo sviluppo, ma mi dà l'impressione, ad una prima lettura, di un'occasione almeno in parte mancata. Oltre agli errori tipografici, già evidenziati, che sono indubbiamente segno di una scarsa cura nella revisione del testo, i disegni di Font, ancora una volta, a me convincono poco; il meglio a mio avviso lo dà nei paesaggi e nella realizzazione grafica degli oggetti, meno accurato invece nella resa dei volti, talvolta davvero troppo caricaturali, specie nel caso dei personaggi minori.

 

 

 

 

POSSIBILE SPOILER

 

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda la storia, mi sembra che gli avversari non siano né agguerriti e né dotati di particolare acume - e quindi costituiscono un ostacolo superato senza tanta fatica. Ma questo in fondo può anche starci.

Per me è meno gradevole e più problematica la resa del personaggio di Makua: il titolo farebbe pensare ad una sua presenza con un ruolo da protagonista quasi irrefrenabile e invece, a parte lo scontro finale con Mateo (in cui peraltro il meticcio non appare straordinario), non mi sembra poi così deciso. Soprattutto, mi sembra poco convincente l'episodio dello scontro con il sedicente sceriffo e i suoi aiutanti. Makua se la cava contro di loro, ma poi, quando Tex si avvicina a cavallo, è così timoroso da scappare senza nemmeno provare a giustificarsi. In fondo, si è battuto per salvarsi la pelle da un agguato vile (non si è messo a sparacchiare in modo ingiustificato sulle prime persone capitate a tiro) e quindi Tex avrebbe di certo capito la sua legittima difesa. Invece lui non riesce a valutare correttamente il senso di giustizia che contraddistingue Tex e pensa solo di averlo deluso. Senza nemmeno avere con lui un confronto diretto... Insomma, mi sembra proprio un personaggio abbastanza evanescente nella sua fragilità emotiva e nella sua limitata capacità di valutare gli uomini. Il resto scorre, senza particolari problemi ma anche senza momenti memorabili. 

Quindi, una storia partita bene, ma che per me poi si arena entro uno sviluppo un po' debole e non tanto convincente dei personaggi. Avventura non memorabile.

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Sugli errori posso solo scusarmi e dire  che ero a Praga per lavoro quando la storia è stata rivista, non da me. Ci sono errori anche nelle storie riviste da me, e che sono tutte le altre, naturalmente. Capita. Ma in quei casi me ne prendo la colpa.

 

E a volte, come nel caso di taluni errori assurdi nello Speciale Dampyr, i testi erano stati corretti, ma poi i files digitali stampati sono stat quelli sbagliati. Delizie del digitale!

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On 7/11/2019 at 19:32, San Antonio Spurs dice:
Pagina 42, attacco indiano.

Carson dice: «Sono in SEI».
Tex risponde: «DUE A TESTA».

Facciamo TRE, ma come voto massimo, in Aritmetica alle Elementari?

In realtà Tex e Carson sono talmente forti che i primi due non si contano, sono già morti.

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  • Rangers

RIspetto ad altri che han commentato abbastanza negativamente,  a me invece la storia è piaciuta.

 

SPOILER

Spoiler anche se poi come al solito non svelerò granchè

Ho letto tutti e 4 gli albi di fila (si anche quelli della prima storia di qualche anno fa) e così facendo ho apprezzato ancor meglio il lavoro di Pasquale, che continua a trovarsi veramente a suo agio sulle pagine del ranger. Questo traspare da ogni pagina.

 

Il pregio di Pasquale è quello di rendere una storia classicissima come questa, comunque con trovate interessanti e che rendono molto piacevole la lettura.

Ripeto a me è piaciuta, Makua mi ricorda un pò Juan Raza, un personaggio boselliano che manca da un pò e secondo me prima o poi tornerà, chissà poi che non si incontrerà in qualche modo con questo Makua.  :P Ma qui ci vorrebbe una buona idea, dato che sono due personaggi abbastanza similari.

 

Ora attendiamo Ruju al suo esordio sulla serie del giovane Tex :)

 

 

 

 

 

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L'idea di Sam è abbastanza interessante. Potrebbe venire fuori un bel duo. Due personaggi dal passato tormentato e solitario, in effetti meriterebbero un finale soddisfacente.

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Albo "tranquillo", con una storia abbastanza telefonata, ma con alcuni siparietti inaspettati, tipo la fuga di Mateo di fronte a Tex. Su Font sono sempre stato fra quelli che lo apprezzano, ma l'ho visto molto più approssimativo del solito (forse perchè avevo letto recentemente una sua storia di diversi anni fa, mi sa che i 73 anni ormai si fanno sentire...)

Sugli errori non beccati dai correttori di bozze: capisco la gioia in redazione quando il bos(s) non c'è, ma si mettono tutti quanti a ballare e a bere senza freni e senza più correggere le bozze? Borden, castigali come meritano!

Un paio di scene mi hanno momentaneamente "uscire" dalla storia (dopo essermi disintossicato dagli ultimi residui nizziani, da quando ho ripreso a leggere Tex cerco di godermi le storie senza andare a caccia degli errori, quindi questo non è un criterio imparziale sugli errori: più la storia è appassionante, più mi sfuggono. Se non mi prende molto saltano più agli occhi).

La prima è Tex che a pagina 48 corre a cavallo contro un fucile puntato... senza che ci fosse davvero bisogno di correre un simile rischio. Anche se Tex a pagina 49 sembra in grado di schivare le pallottole, cosa faceva se Black Claw colpiva il cavallo? Poi si getta dal lato OPPOSTO del cavallo per schivare il colpo e nella vignetta successiva è dallo stesso lato di Black Crow (vabbè, ha fatto in tempo a cambiare lato e Black Claw è rimasto tanto colpito dalla manovra che non ha potuto sparargli)
Non ho problemi se Tex corre un rischio simile perché non ha altra scelta o per un motivo valido, ma qui sembra che lo faccia solo per puro esibizionismo...

La seconda è sempre con Black Claw, a pagina 55... quando il terribile guerriere dopo UN SOLO PUGNO si mette a raccontare tutto quanto, compresi i dettagli... capisco che è un clichè texiano, ma fatto così sciattamente fa ridere, url=https://www.youtube.com/watch?v=DX76pZ4pS10]sembra questa scena[/url]...
Le scene con Tex che fa volare banditi da un capo all'altro della stanza finché non parlano sono fra le "scene tipiche" della serie, ed è sempre un piacere vederle... se fatte bene. Anche nelle storie di G.L. Bonelli capitavano spesso avversari così risoluti che non parlavano nemmeno se pestati, e non solo guerrieri o simili, anche semplici trafficoni o cittadini. E se parlavano parlavano in maniera più "plausibile", con mezze verità o cercando proprio di raccontare balle a Tex (che ovviamente li sgamava subito perchè sapeva già qualche dettaglio)
È nel periodo finale di Nizzi che, oltre ai noti "origlioni", si inizia ad usare questo clichè per far avere a Tex tutte le informazioni senza fare fatica (cioè, non la fa Tex e non la nemmeno lo sceneggiatore: non deve nemmeno sceneggiare una lunga scazzottata, se parlano al primo pugno...)
La mia sospensione dell'incredulità non reggeva allora e non regge manco adesso, a vedere Black Claw che dopo un pugno non è che dice solo le cose necessarie per non farsi pestare, e non cerca nemmeno di fregare Tex, ma si mette tranquillamente a escrivere dettagliatamente i piani di Mateo, come se non aspettasse altro che la scusa per raccontarli in giro...

Poi ci sarebbero anche in indiani Mescaleros che a pagina 38 non si preoccupano del riflesso delle armi come dei piedidolci, ma lì può anche essere che fra loro ci fosse effettivamente un novellino...

Per il resto, a parte queste cadute e gli errori, la storia nel suo complesso regge. potrei dire che la sorte della tribù nel primo albo era tanto segnata in anticipo che davvero guardavi l'orologio per vedere a che ora arrivava Mateo, ma visto che l'hanno messo pure in copertina credo che nessuno si aspettasse che fosse una sorpresa...

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Parto dai disegni e dico subito che Font è uno tra i disegnatori che meno gradisco su Tex.

Riconosco che è bravo nelle ambientazioni (specialmente nelle storie ambientate al nord), ma con i volti proprio non ci siamo: è forse l'unico tra i disegnatori della testata a rendere Tex irriconoscibile. Poi anche la fisionomia degli altri personaggi è molto ripetitiva: per esempio, non so se qualcuno ci ha fatto caso, ma l'indiano che fa lo spione (tale Felipe) è praticamente uguale a Makua, e anche il ragazzo più giovane che lo accompagna è quasi uguale. Quindi sono molto perplesso.

La storia mi è piaciuta abbastanza anche se inferiore alla precedente "Mezzosangue".

Probabilmente con i "ritorni" Ruju non dà il meglio di sè: anche su Dylan Dog ricordo la saga dei vampiri con Manila, di cui la prima storia era ottima, e gli episodi successivi sono andati via via in calando.

S

P

O

I

L

E

R

Di positivo c'è che la storia è semplice e scorre piacevolmente. Il fatto che gli avversari non abbiano un grande spessore non è necessariamente un male: se ci fossero sempre nemici che per poco non riescano a fare la pelle ai nostri si eccederebbe in senso contrario, quindi per me va bene così.

Anzi, quando nel finale Mateo rimasto da solo, scappa a gambe levate per evitare il duello con Tex, la soluzione mi ha divertito perchè è abbastanza inconsueta.

Quello che mi è piaciuto meno è il fatto che Makua è disperato e deve vendicare l'uccisione della sua donna..... ma alla fine l'ha conosciuta da pochissimo tempo: non c'è pathos e non monta l'indignazione per il fatto che la ragazza sia stata uccisa.

Poi alcune volte i mescaleros parlano come un libro stampato; tipo quando si accorgano di essere stati traditi dopo essere cascati in un trappola, e Mateo dice: "ai traditori penseremo al momento opportuno" (che scuola ha fatto?).

Comunque la storia per me è abbastanza buona e meriterebbe anche un 7; poi facendo la media con i disegni da 5, il mio voto complessivo è 6 (sufficienza)

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, Sam Stone dice:

Makua mi ricorda un pò Juan Raza,

 

Confermo... il reietto, l''outcast' vagabondo senza tregua, due personaggi dal destino simile, Raza che aveva a tutore e mentore il vecchio Jessie, Makua invece Tex stesso

 

Mateo invece mi ha ricordato solo un Cane Giallo più sfigato... :P

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