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[Texone N. 35] Tex l'inesorabile


Sam Stone
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Avrei voluto postare questo mio commento già sabato pomeriggio, non appena terminata la lettura, ma a causa dei noti problemi tecnici ho dovuto rimandare ad ora. Guardandomi bene dallo scendere in particolari, quello che però voglio dire è che la lettura mi ha ripagato più che ampiamente dei lunghissimi tempi di attesa (nell'introduzione del volume, Villa provvede a spiegarne i motivi, benché grossomodo già li conoscessimo): nonostante la trama sia tipicamente western, o più probabilmente proprio per tale ragione, la storia è a mio parere un CAPOLAVORO bello e buono! E se lo dice uno che non ama molto le iperboli...

 

In ogni caso, ritengo che a conferire a questo Texone il quid in più, oltre ai superlativi disegni di Villa di cui è persino superfluo tessere le lodi, sia stata appunto l'accortezza da parte del Bos (quando ce vo', ce vo'!) di spingere ulteriormente - ma senza estremizzare - su un classico della letteratura western come il tentativo di evasione di una canaglia ad opera dei propri uomini. Per tacere, ovviamente, delle accuratissime caratterizzazioni -  narrative ed anche grafiche - degli antagonisti principali e delle principali figure di contorno.

 

Stavolta, in sostanza, solo applausi per gli autori..!

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Gas Gas dice:

 

Non del tutto:

per il punto uno, bastava inquadrare Manuel sotto la finestra dove era rinchiuso Henry e quindi sarebbe sembrato tutto più logico senza dover spiegare nulla,

per il punto due bastava mettere Angel di guardia al posto di Steve,

per il punto tre non dico affatto che doveva cambiarsi d'abito, ma togliersi la giacca o almeno il collarino,

gli altri due li abbono volentieri.

Ovviamente, come detto prima, ho voluto cercare il pelo nell'uovo in una storia bellissima e per cui ti faccio ancora i complimenti.

 

 

 

Beh, non voglio insistere, ma per Manuel farsi vedere sotto la prigione sarebbe stato quanto meno sospetto.

E NON VOLEVO Angel, al posto di Steve. ohibò. Doveva esserci Steve!

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Disegni davvero superbi. Valeva la pena di aspettare così a lungo per apprezzare il lavoro di Villa. A mio parere, tra tutti i Texoni, "se la gioca" con i disegni di Magnus (lo preferisco a quello di Giolitti perché la figura di Tex risponde più ai miei canoni e, in generale, trovo i pards più aderenti).

Per quanto riguarda la storia, l'ho trovata buona, senza essere un capolavoro.  Molto riuscito il finale, con il duello a 4, ma altre parti (soprattutto quella con i vaqueros, ma anche, in parte, quella con gli apaches) sono a mio avviso troppo lunghe e sembrano un po' un riempitivo.

Insolita la "ferocia"  mostrata da Tiger, molto più "nativo" anche nella resa grafica di Villa.

 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

Beh, non voglio insistere, ma per Manuel farsi vedere sotto la prigione sarebbe stato quanto meno sospetto.

E NON VOLEVO Angel, al posto di Steve. ohibò. Doveva esserci Steve!

 

Io io rimango della mia idea, ma sei tu il Boss e quindi va bene così. Comunque grazie per aver chiarito il tuo punto di vista.

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Per quanto mi riguarda  posso dire gran bei disegni e gran bella trama, uno dei tanti capolavori che si possono trovare nelle storie di Tex. Il duello finale mi ha messo paura perche Tex ha messo a  repentaglio la vita di suo figlio ma si sa che questo e' un fumetto e che Kit non puo morire. Per quanto riguarda i Texoni  pero a me e' piaciuto di piu il Magnifico fuorilegge per quanto riguarda la trama, (erano straottomi anche i disegni comunque), e poi per quanto riguarda i disegni nei Texoni io stravedo per quelli di Giolitti, per la loro tridimensionalita, a parte il volto di Tex, erano invece fantastici nella storia  della regolare Terre insanguinate ma penso che i volti fossero di Ticci.

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Preso, letto, imbustato e già riposto assieme agli altri della collezione.

Probabilmente lo riprenderò in mano tra qualche anno, quando mi sarò dimenticato dell'inutile clamore che c'è ruotato attorno.

Un "remake" di Rio Bravo c'era già stato (El Dorado), ma proprio io tempo fa chiedevo di "rifare alla Tex" un classico del cinema.

Quindi giudico che ora non posso essere obiettivo con questo Texone, che mi è piacito allo stesso modo in cui lo boccio in pieno.

E anche i disegni in qualche raro ma irritante primo piano mi hanno fatto pensare che si doveva chiedere a Claudio di rimetterci mano.

Non me ne voglia nessuno, probabilmente come ho già detto ora non è ora il tempo perché lo veda come in effetti è.

Arrivederci a Giugno, per un altra avventura in cinemascope.

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Letto.

Villa si dimostra il miglior disegnatore di Tex e dei pards.

il voto massimo è 10, e la lode è più che meritata.

SPOILER

La sceneggiatura è un classico western, avvincente, movimentato, con più colpi di scena.

Racchiude i topic classici : l' evasione, l' aiuto-sceriffo anziano, i trading post, i canyon con uscita nascosta, l' inseguimento, la vecchia missione, gli indiani in numero soverchiante, la cattura e il salvataggio in extremis, di nuovo l' inseguimento, la recita nel pueblo, la cattura dei messicani, il quadriello finale e l' omaggio ai caduti.

Tutto ben confezionato in un crescendo adrenalinico con alcune scene crude che in Tex non avevamo mai visto, ma che nella storia sono più che giustificate e non per niente compiute da Tiger (mi riferisco alla testa e al duello/esecuzione non per niente svolto in poche vignette).

Gli avversari sono dei "cattivi puri" e la morte di Steve, la tortura di Shepard, la vigliaccheria di Alamito che ordina ai suoi di sparare su un uomo disarmato e alla fine l' utilizzo del complice da parte di Harry nel duello finale sono indicative e richiedono altrettanta durezza da parte di Tex.

Già contro la "Dodge City band" avevamo visto Carson e Tex decidere per una soluzione veloce, ma lo scontro era "accettato" non "programmato".

Qui è Tex che impone il duello dicendo chiaramente che è una esecuzione.

Non è una "sbavatura", ma la dura chiusura di un inseguimento che ha fatto correre rischi enormi ai pard. (La caccia all' uomo non è una cena di gala). Una "sentenza" verso i veri colpevoli compensata dalla clemenza verso i "traviati" (Tooley e i 2 indiani superstiti inviati a nome suo ai Pima)

 

Gestione dei pard.

Boselli si dimostra anche su questo il miglior autore di Tex.

La lettura del pensiero tra di loro, la coordinazione, la giusta ironia e la suddivisione dei compiti sono gestiti in un "unico" armonico.

 

La morte dei vicesceriffi.

E' necessario in una serie che anche gli "amici" muoiano.

La caccia acquista anche un motivo personale.

Erano apparsi poche volte nella saga, ma li consideravamo dei comprimari fissi.

La giustizia di Tex è stata anche la nostra vendetta.

 

Uno dei Texoni migliori. (al pari con Patagonia).

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Dopo le considerazioni di natura commerciale, ecco quelle di natura artistica.

 

Non mi soffermo sui particolari che sono stati sviluppati in dettaglio dai pards che mi hanno preceduto, secondo il loro corretto e personale pensiero.

Dirò solo che questo Texone è PURO WESTERN. Complimenti a Mauro Boselli per come ha sceneggiato la storia senza vuoti, ma in modo veloce e puntuale.

In quanto al Maestro Claudio Villa, dirò solo che, dopo Galep ed i disegnatori che lo hanno prima accompagnato e poi seguito, ora Tex è semplicemente e SOLO lui!

 

Grande Texone!

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Ho dimenticato una considerazione riferita ai cultori del disegno e della sua evoluzione negli anni.

Quale migliore palestra di quella offerta da Claudio Villa per controllare l'andamento del suo "tratto" in ben 17 anni racchiusi in un volume di 240 pagine?

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On 24/2/2020 at 23:22, Betta 53 dice:

Uno dei Texoni migliori. (al pari con Patagonia).

Al pari forse no (ritengo Patagonia a suo modo un unicum, quindi fuori classifica), ma di certo se la giocano per il gradino più alto.

Ottima, ottima lettura!

Sui disegni, ovviamente, non c'è da dire nulla.

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Da quanto tempo non compravo un Tex in edicola? Dalla faraciata coi conquistadores, che fatico a considerare Tex (ancora oggi che peccato vedere cadere a quei livelli un autore che nei suoi primi anni su Tex avevo apprezzato parecchio!); dunque, l'ultimo Tex preso in edicola fu la storia "Winnipeg", mentre l'ultimo letto dopo averlo preso in edicola fu il Texone di Rotundo, che lessi l'estate successiva.

Tutto questo per dire che aprire l'albo e leggere le prime pagine è stato un tuffo al cuore, ma piacevolissimo: come reincontrare una fiamma di gioventù, che non ricordi neanche perché avevi lasciato, e scoprire che l'intesa è perfetta come allora e, anche se il tempo è passato, il suo sorriso e i suoi occhi sono affascinanti come un tempo. A irrobustire questa sensazione la trama architettata da Boselli, che per la prima metà è davvero adrenalinica, incalzante e piena di tensione; per non parlare dei disegni di Villa. Come tipo di tratto, fra i disegnatori in attività il mio preferito è senza dubbio Civitelli, ma per capacità di far recitare i personaggi Villa gli è senza dubbio superiore... stiamo comunque parlando di due artisti entrambi degni di stare alla pari con Galep, Letteri, Ticci, Nicolò e Fusco, secondo me. Quindi, chissenefrega di fare confronti: in un'ipotetica gara fra Villa e Civitelli non vince nessuno di loro due, vinciamo tutti! :D

Nella seconda parte, la storia di Boselli a mio gusto perde un po' di mordente, diventando molto più lineare e prevedibile (del resto, si sa: all'inizio di una storia tutto è possibile, a metà probabile, alla fine necessario), ma l'autore controbilancia ciò rendendo le singole scene più elaborate, puntando su colpi e ribaltamenti di fronte, costruendo il tutto con singolare maestria: negli ultimi anni dalle sparatorie sono sempre più annoiato, ma la lunga battaglia presso la vecchia missione mi ha artigliato come non mi accadeva da lunghissimo tempo... addirittura palpitavo per Tex e Carson, ciò che non è facile da ottenere! In quella scena notturna Villa poi si può sbizzarrire, raggiungendo, con atmosfere buie, giochi di luce e inquadrature forse uno degli apici della sua straordinaria carriera. Insomma, un connubio fra testi e disegni di rara felicità.

Il finale mi ha coinvolto e convinto di meno, ma sono abbastanza lucido per ammmettere che è colpa mia: la luce nella stanza era ormai bassa, ma avevo l'influenza e nella stanza faceva freddo, sicché non avevo voglia di uscire dalle coperte e alzarmi per accendere la luce. Ho letto le ultime pagine strizzando gli occhi col naso quasi attaccato alle pagine! :D 

 

In conclusione: un'esperienza piacevolissima, una grande storia, disegni straordinari in cui Villa fa vedere la differenza fra un fuoriclasse (lui) e un ottimo disegnatore (molti suoi colleghi).

Ciò che vorrei, lo ammetto, è una bella analisi di @paco ordonez sulle tecniche e le strategie figurative adottate da Villa in questo Texone: ricordo che la sua analisi del Texone di Civitelli, pubblicata sul Magazine, fu qualcosa di davvero bellissimo. Io, da ignorante, faccio come quando vado a vedere l'opera: applaudo perché mi sono divertito, ma dal punto di vista tecnico non ci ho capito una mazza! :P

 

Grazie Mauro e grazie Claudio per avermi permesso di reincontrare quest'antica fiamma. Alla quale mi permetto di porre la domanda: perché non torniamo insieme? :D

 

 

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Ciao a tutti. Villa da antologia, e non scopro l'acqua calda. Primi piani Leoniani e cavalli splendidamente tratteggiati. Siamo nell'olimpo e non svegliatemi da questo sogno, perchè è veramente troppo bello. Bellissimo l'omaggio a Borden in una inquadratura della città.

Boselli ha realizzato tre storie in una, e le ha intrecciate benissimo. Tanto equilibrio narrativo. Ha evidenziato il senso dell'onore e dell'amicizia. Ho apprezzato moltissimo la scena del perdono. Tex, in versione Gesù, che dice al giovane di andare e non peccare più.

Bellissima anche la scena del vecchio che riconosce la recita di Tex. E tutti a prenderlo in giro. Da non sottovalutare l'amore e l'astio tra i tre fratelli. Mai personaggi solo neri o solo bianchi. Tante sfumature di grigio. 

 

Bravi, bravi e bravi.

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, virgin dice:

 

 

Grazie Mauro e grazie Claudio per avermi permesso di reincontrare quest'antica fiamma. Alla quale mi permetto di porre la domanda: perché non torniamo insieme? :D

 

 

 

Grazie, ma per Tex non c'è problema. Sei tu che ti sei allontanato dopo due storie forse mediocri ci sta... Nel frattempo però ne hai ignorate molte davvero buone. Come mai?

 

 

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Storia puramente western,come piace a me,in cui la scena di apre nella Tucson Glbobelliana,cui Boselli è molto legato.

Un patibolo,un assassino faccia da schiaffi pronto per il "ballo della corda",una posse di aiuto sceriffi che sembra uscita da "Un Dollaro d' onore" :il vecchio e saggio Old Timer, il meticcio svelto coi ferri (Angel, un chiaro omaggio a l Angel di "The Wild Bunch),il vice coraggioso ma irrequieto,lo sceriffo intrepido e vero lawman.

 

Fuga dalla prigione rocambolesca e gestita in modo astuto dai due fratelli/coltelli a piede libero (tra l altro i tre fratelli sono un meticcio Chiricahua assetato di sangue,un falso hidalgo e un Wasp mezzo irlandese:tre "genuini prodotti"western)

 

Il mezzo Messicano è in parte detestato dai due fratelli fuorilegge "tout court" per i suoi affari illegali ma sotto copertura... 

 

La banda dei Chiricahua è splendidamente resa, finalmente dei veri Apaches dopo alcuni pseudo Apache apparsi in altri albi precedenti.

 

Finale ben reso e meno veloce di altri Texoni,sceneggiatura superlativa,disegni favolosi

 

Secondo me tra i primi tre Texoni per bellezza della trama e dei disegni.

 

 

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, virgin dice:

 

Ciò che vorrei, lo ammetto, è una bella analisi di @paco ordonez sulle tecniche e le strategie figurative adottate da Villa in questo Texone: ricordo che la sua analisi del Texone di Civitelli, pubblicata sul Magazine, fu qualcosa di davvero bellissimo. Io, da ignorante, faccio come quando vado a vedere l'opera: applaudo perché mi sono divertito, ma dal punto di vista tecnico non ci ho capito una mazza! :P

 

 

Ti ringrazio per la fiducia, e lo farò senza dubbio appena compro il Texone. Peraltro credo che sarà interessante fare un'analisi stilistica di un'opera del genere, portata avanti per tanto tempo con un'interruzione in mezzo.

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1 ora fa, borden dice:

Grazie, ma per Tex non c'è problema. Sei tu che ti sei allontanato dopo due storie forse mediocri ci sta... Nel frattempo però ne hai ignorate molte davvero buone. Come mai?

 

Ma quali storie mediocri, borden? "Winnipeg" a mio avviso è bellissima! Magari non sarà la classicissima storia di Tex, ma personalmente mi divertì molto e la trovai un intrigo davvero appassionante, in grado di tenermi col fiato sospeso. Ma dato che avevo parecchi problemi di spazio, al tempo, e già da un po' mi trovavo alle strette, decisi di chiudere lì per chiudere appunto in bellezza, anziché farlo magari qualche mese dopo; a ciò si aggiunse la considerazione che il proliferare di testate mi avrebbe comunque imposto delle rinunce e mi rimanevano centinaia di numeri da rileggere che non toccavo da parecchio (da almeno cinque anni non rileggevo praticamente vecchie storie, leggevo solo gli inediti che poi mettevo via). Poi ho ceduto alla faraciata coi conquistadores (mi aspettavo qualcosa di bello e ingenuo in stile GLB dei primi anni della serie... e invece, ahimé!) e alla prima storia della collana "Tex Willer" che prima non ho citato perché non è strettamente Tex. :D

Insomma, ti rassicuro: se ho smesso di acquistare Tex non è certo colpa dei suoi autori, né della bassa qualità delle storie. ;) Come testimonia anche il fatto che, dopo cinque anni che non acquisto più regolarmente Tex, sono ancora qui a discutere e a far parte di questa meravigliosa compagnia che parla di quello che, per me, è e rimane non tanto il fumetto per eccellenza, quanto un membro della mia famiglia. :D

 

5 minuti fa, paco ordonez dice:

Ti ringrazio per la fiducia, e lo farò senza dubbio appena compro il Texone. Peraltro credo che sarà interessante fare un'analisi stilistica di un'opera del genere, portata avanti per tanto tempo con un'interruzione in mezzo.

 

Molto bene! Ci conto, pard. ;) Anche perché ho proprio bisogno del tuo occhio per capire il cambiamento di stile fra una parte e l'altra. :P E... è sempre un piacere rileggerti.

  • Mi piace (+1) 1
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Mi raccomando paco.

non farti intimorire dai nomi illustri e dalla portata dell'evento.

Alcuni primi piani dei nostri protagonisti sono davvero irriconoscibili e sproporzionati.

Il fatto che Villa raffiguri i personaggi di contorno con fattezze a volte impossibili (mentoni, colli striminziti o testoni)

è una sua caratteristica fin dagli esordi, ma i Carson o i Tex con la faccia rigonfia, con le sopracciglie alla Breznev

o dei ritratti di Kit Willer quasi effeminato non li avevo proprio mai visti!

Almeno quelli di Breccia erano (davvero) brutti e arcigni allo stesso modo dalla prima all'ultima vignetta.

Per non parlare della sequenza dove Tiger "si diverte" a lanciare teste mozzate, tanto per ravvivare l'atmosfera.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Mi raccomando paco.

non farti intimorire dai nomi illustri e dalla portata dell'evento.

Alcuni primi piani dei nostri protagonisti sono davvero irriconoscibili e sproporzionati.

Il fatto che Villa raffiguri i personaggi di contorno con fattezze a volte impossibili (mentoni, colli striminziti o testoni)

è una sua caratteristica fin dagli esordi, ma i Carson o i Tex con la faccia rigonfia, con le sopracciglie alla Breznev

o dei ritratti di Kit Willer quasi effeminato non li avevo proprio mai visti!

Almeno quelli di Breccia erano (davvero) brutti e arcigni allo stesso modo dalla prima all'ultima vignetta.

Per non parlare della sequenza dove Tiger "si diverte" a lanciare teste mozzate, tanto per ravvivare l'atmosfera.

Guarda, ti assicuro che timori reverenziali non ne provo affatto :D Comunque non so che dire, le poche tavole viste in anteprima mi sembrano bellissime, francamente mi viene il dubbio che tu stia trollando. In ogni modo quando leggerò l'albo darò il mio imprescindibile ( :D ) parere.

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Paco, Dix sarà tutto quello che vuoi, ma non è certo un troll.

Le sproporzioni nei volti l'ho notate anch'io.

E pure il raccapriccio della testa (ma è possibile mozzarla con un bowie?)

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42 minuti fa, paco ordonez dice:

Guarda, ti assicuro che timori reverenziali non ne provo affatto :D Comunque non so che dire, le poche tavole viste in anteprima mi sembrano bellissime, francamente mi viene il dubbio che tu stia trollando. In ogni modo quando leggerò l'albo darò il mio imprescindibile ( :D ) parere.

Mi dispiace che tu pensi che "trollo". Quando avrai l'albo ne riparliamo e se lo ritieni opportuno in privato.

Io critico solo perché mi piace da matti Tex e non per il gusto di criticare. Alcune cose che altri o hanno perdonato o non vogliono vedere

a me hanno disturbato la lettura. E' capitato con il Galleppini che appesantiva senza motivi apparenti i suoi tratteggi,

al Fusco che rendeva il protagonista sempre più simile a un elefante senza proboscide, al Letteri che non riusciva più ad azzeccarne una.

E anche al Bonelli padre che si dimenticava di aver già spiegato la situazione, ai Nizzi che usava sempre gli  stessi

trucchetti narrativi o i Boselli che incasinano le trame per concludere tutto in due facciate senza farmi capire niente.

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red;">9 minuti fa</span>, Letizia dice:

E pure il raccapriccio della testa (ma è possibile mozzarla con un bowie?)

 

Hai presente il coltellaccio di Crocodile Dundee? Certo che è possibile, soprattutto se chi lo maneggia è un 'artista' del coltello come Tiger Jack.

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<span style="color:red;">5 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

Mi dispiace che tu pensi che "trollo". Quando avrai l'albo ne riparliamo e se lo ritieni opportuno in privato.

Io critico solo perché mi piace da matti Tex e non per il gusto di criticare. Alcune cose che altri o hanno perdonato o non vogliono vedere

a me hanno disturbato la lettura. E' capitato con il Galleppini che appesantiva senza motivi apparenti i suoi tratteggi,

al Fusco che rendeva il protagonista sempre più simile a un elefante senza proboscide, al Letteri che non riusciva più ad azzeccarne una.

E anche al Bonelli padre che si dimenticava di aver già spiegato la situazione, ai Nizzi che usava sempre gli  stessi

trucchetti narrativi o i Boselli che incasinano le trame per concludere tutto in due facciate senza farmi capire niente.

Insomma, se devo giudicare in base a quello che scrivi, l'albo è praticamente una schifezza dal punto di vista del disegno: magari sarà così, ma permettimi di avere qualche dubbio in base alle tavole che ho visto e in base al fatto che parliamo di Villa, non dell'ultimo preso per strada. Poi guarda, la critica pesante per me ci può anche stare, e io personalmente ho scritto - e ribadisco - che alcuni disegnatori attuali di Tex non li trovo in nessun modo adatti.

Per il resto, il Fusco di cui parli per me è stato uno spettacolo, su Letteri non ho capito bene di cosa parli: forse dell'ultimo Letteri? Per quanto riguarda invece Boselli, io non capisco la critica che in generale alcuni gli muovono di scrivere trame incomprensibili: certo, le sue storie a volte sono più complesse della media, ma se uno arriva a non capirle forse è perché - permettimi - ha personali problemi di comprendonio. 

  • +1 1
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11 minuti fa, gilas2 dice:

 

Hai presente il coltellaccio di Crocodile Dundee? Certo che è possibile, soprattutto se chi lo maneggia è un 'artista' del coltello come Tiger Jack.

 

Ricordatemi un'altra scena in cui Tiger è stato così cruento con un avversario. Il successivo duello con Alamito

è perfettamente in linea con il personaggio. La testa volante crea un precendente. A parer mio anche pericoloso.

8 minuti fa, paco ordonez dice:

Insomma, se devo giudicare in base a quello che scrivi, l'albo è praticamente una schifezza dal punto di vista del disegno: magari sarà così, ma permettimi di avere qualche dubbio in base alle tavole che ho visto e in base al fatto che parliamo di Villa, non dell'ultimo preso per strada. Poi guarda, la critica pesante per me ci può anche stare, e io personalmente ho scritto - e ribadisco - che alcuni disegnatori attuali di Tex non li trovo in nessun modo adatti.

Per il resto, il Fusco di cui parli per me è stato uno spettacolo, su Letteri non ho capito bene di cosa parli: forse dell'ultimo Letteri? Per quanto riguarda invece Boselli, io non capisco la critica che in generale alcuni gli muovono di scrivere trame incomprensibili: certo, le sue storie a volte sono più complesse della media, ma se uno arriva a non capirle forse è perché - permettimi - ha personali problemi di comprendonio. 

Prendi le frasi nel contesto e nello spirito in cui io sempre scrivo.

"L'inesorabile" segna il capitolo forse più alto della carriera di Villa, a meno che in futuro decida di stupirci di nuovo.

Credo che in alcune vignette le proporzioni gli siano scappate di mano (è normalissimo), solo che nessuno e questo sembra

valere non solo in redazione, ma anche tra i lettori, abbia più il coraggio di dire "Claudio, questa è da rifare!".

Io per esempio non mi sento di criticare Ticci anche nelle sue ultime fatiche, perché non vedo ancora decadenza nel suo tratto

(altri invece lo vedono eccome e se ne lamentano). L'ultimo Letteri mi faceva commuovere tanto quanto l'ultimo Galep e leggevo

le loro storie con una grande pena nel cuore. Fusco invece mi sembrava ribadire che lui disegnava come voleva, non gli importava

se a me non piaceva il suo stile. E lo accettavo.

I fumetti ognuno li vede a suo modo. C'è chi ama le trame intricate, quelle torbide, quelle che lo lasciano

come se qualcuno gli avesse dato un pugno nello stomaco. Io vorrei rilassarmi dopo una settimana di problemi.

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Dix Leroy dice:

 

"L'inesorabile" segna il capitolo forse più alto della carriera di Villa, a meno che in futuro decida di stupirci di nuovo.

Credo che in alcune vignette le proporzioni gli siano scappate di mano (è normalissimo), solo che nessuno e questo sembra

valere non solo in redazione, ma anche tra i lettori, abbia più il coraggio di dire "Claudio, questa è da rifare!".

Bene, ammetterai che scritta così la tua critica ha tutto un altro senso: francamente da come avevi scritto prima sembrava che a disegnare il Texone avessero chiamato l'ultimo dei principianti :D Comunque a questo punto sono ancora più curioso di leggerlo e di vedere i disegni, e per me ne potremo parlare in tutta tranquillità e senza timori reverenziali. 

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