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TWF - Tex Willer Forum

[714/715] La rupe del diavolo


natural killer
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<span style="color:red;">43 minuti fa</span>, Diablero dice:

Basta vedere i thread relativo alle grandi storie del passato per vedere come la lunghezza di un thread è INVERSAMENTE PROPORZIONALE alla qualità dell'opera.

 

La cosa è anche abbastanza prevedibile. Cosa dici di un capolavoro? "Fantastico, bellissimo" "totalmente d'accordo" "Anch'io", e in due pagine hai finito.

 

La spiegazione è un'altra: è normale che le storie inedite siano più commentate, il discrimine è semplicemente quello. Uscisse oggi, "Il giuramento" avrebbe pure una trentina di pagine di commenti.

 

In ogni modo, io non condivido la visione assolutistica di "capolavoro" che alcuni hanno. Un artista, per esempio, può avere diverse fasi nella sua carriera, e ognuna di quelle fasi essere contrassegnata da una o più opere maggiori, o capolavori che dir si voglia. Gli affreschi della Basilica superiore di Assisi sono il capolavoro del Giotto giovane, la cappella Scrovegni e la cappella Bardi il capolavoro del Giotto maturo. 

Ciò detto, mi scuso per l'off topic.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Diablero dice:

Alla luce di questo fatto, questo thread è ancora troppo breve, questa storia meriterebbe il pubblico ludibrio per almeno 30 pagine...

errore

i topic si prolungano solo se le opinioni sono discordi

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  • 2 settimane dopo...
On 7/4/2020 at 13:10, Sam Stone dice:

Ho apprezzato molto i rimandi alle storie precedenti (il rimando ad Athabaska Lake soltanto per la facciata del ristorante in cui erano già stati i pards) e il ritorno di Tenera Betulla (la fiamma di Gros Jean che in West Fork, la lasciò con un bell'occhio nero :D )!

Dubbio mode on: ho riletto proprio qualche giorno fa West Fork e la comparsa di Tenera Betulla, eppure ero stra convinta che fosse già apparsa più di una volta. Ho provato a cercare con parole chiave ma non spunta fuori nullla... me la sono sognata? 🤨

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  • 3 settimane dopo...
  • Sceriffi

Non avevo lasciato alcun commento all’ultima storia di Nizzi perché l’ho letta con estremo ritardo (gli albi li aveva comprati mio padre, e non ho potuto recuperarli per tutta la quarantena :(). Visto l’andazzo di questo thread, però, ero anche piuttosto restio ad iniziare la lettura, mi aspettavo una... “nizzata” :lol:

 

E invece… e invece devo dire di essere uscito tutto sommato soddisfatto dalla lettura. Non è mica una brutta storia, sapete. Certo, non è nemmeno indimenticabile; ma è una storia piacevole, che soddisfa il palato, anche abbastanza “ricca”: la critica maggiore che avevo rivolto a Nizzi per le ultime sue storie, dopo il suo ritorno, era la piattezza totale delle sue sceneggiature, la banalità, la totale mancanza di interesse, mentre qui, al contrario, da lettore non mi sono annoiato.

Non ci sono nemmeno questi grossi difetti - sì, la scena delle mutande è effettivamente scritta male, si notano interventi a posteriori per aggiustarla un pochino ed è una nota stonata. L’altra sequenza che ho trovato decisamente riuscita male è quella iniziale, con il pranzo al ristorante: troppo dilatata, pagine e pagine sprecate solo per arrivare a fare una battuta finale che non fa nemmeno ridere. L’ho trovata forzata, inserita a bella posta per mettere un po’ di bistecche e patatine, come quegli sketch del cabaret che si mettono solo per far colpo sul proprio pubblico affezionato.

Però, per il resto, la ritengo un grosso passo avanti rispetto alle altre due storie, L’assedio di Mezcali e Un capestro per Kit Willer. Se nelle prossime storie Nizzi alzasse ancora un po’ di più l’asticella potrei dirmi quasi contento del suo ritorno.

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11 minuti fa, pecos dice:

Non avevo lasciato alcun commento all’ultima storia di Nizzi perché l’ho letta con estremo ritardo (gli albi li aveva comprati mio padre, e non ho potuto recuperarli per tutta la quarantena :(). Visto l’andazzo di questo thread, però, ero anche piuttosto restio ad iniziare la lettura, mi aspettavo una... “nizzata” :lol:

 

E invece… e invece devo dire di essere uscito tutto sommato soddisfatto dalla lettura. Non è mica una brutta storia, sapete. Certo, non è nemmeno indimenticabile; ma è una storia piacevole, che soddisfa il palato, anche abbastanza “ricca”: la critica maggiore che avevo rivolto a Nizzi per le ultime sue storie, dopo il suo ritorno, era la piattezza totale delle sue sceneggiature, la banalità, la totale mancanza di interesse, mentre qui, al contrario, da lettore non mi sono annoiato.

Non ci sono nemmeno questi grossi difetti - sì, la scena delle mutande è effettivamente scritta male, si notano interventi a posteriori per aggiustarla un pochino ed è una nota stonata. L’altra sequenza che ho trovato decisamente riuscita male è quella iniziale, con il pranzo al ristorante: troppo dilatata, pagine e pagine sprecate solo per arrivare a fare una battuta finale che non fa nemmeno ridere. L’ho trovata forzata, inserita a bella posta per mettere un po’ di bistecche e patatine, come quegli sketch del cabaret che si mettono solo per far colpo sul proprio pubblico affezionato.

Però, per il resto, la ritengo un grosso passo avanti rispetto alle altre due storie, L’assedio di Mezcali e Un capestro per Kit Willer. Se nelle prossime storie Nizzi alzasse ancora un po’ di più l’asticella potrei dirmi quasi contento del suo ritorno.

 

Ma non a caso Boselli lo ha richiamato. È una storia non priva di difetti, ma nella sua semplicità si fa leggere bene, appassiona. Anche la scena iperdilatata, molto anomala, io l'ho vista quasi come un indugiare di Nizzi su determinati tormentoni per assaporare il piacere di essere tornato a casa, e in questo senso tutta quella sequenza mi è piaciuta. La verità è che Nizzi, non l'ultimo bollito di oltre dieci anni fa, ma questo vecchietto "ritemprato" da una lunga vacanza texiana, potrebbe - chissà- regalare ancora qualche soddisfazione, e al di là di questo conosce perfettamente Tex, ed è evidentemente uno dei pochi che può ancora scriverlo: Boselli queste cose le sa, non lo ha richiamato per carità.

 

Io per la verità sono un po' scettico per ragioni di età, ma se il vecchio leone desse ancora qualche zampata delle sue ne sarei felice, e sono in fin dei conti contento che Borden gli abbia dato questa possibilità. 

Modificato da Leo
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  • Sceriffi
Just now, Leo dice:

 

Ma non a caso Boselli lo ha richiamato. È una storia non priva di difetti, ma nella sua semplicità si fa leggere bene, appassiona. Anche la scena iperdilatata, molto anomala, io l'ho vista quasi come un indugiare di Nizzi su determinati tormentoni per assaporare il piacere di essere tornato a casa, e in questo senso tutta quella sequenza mi è piaciuta. La verità è che Nizzi, non l'ultimo bollato di oltre dieci anni fa, ma questo vecchietto "ritemprato" da una lunga vacanza texiana, potrebbe - chissà- regalare ancora qualche soddisfazione, e al di là di questo conosce perfettamente Tex, ed è evidentemente uno dei pochi che può ancora scriverlo: Boselli queste cose le sa, non lo ha richiamato per carità.

 

Io per la verità sono un po' scettico per ragioni di età, ma se il vecchio leone desse ancora qualche zampata delle sue ne sarei felice, e sono in fin dei conti contento che Borden gli abbia dato questa possibilità. 

 

Boselli sa anche quanto è vario il pubblico di Tex. Abbiamo visto che questa storia ha addirittura avuto recensioni entusiaste. Sono esagerati quei lettori che hanno ritenuto questa storia migliore di altre più recenti, anche dello stesso Boselli? No, hanno gusti diversi, evidentemente cercano dalla lettura di Tex qualcosa di diverso, un tranquillo bagno rilassante in acque conosciute. Boselli invece è un mare tempestoso, non sai mai dove ti porta, è naturale che la sua scrittura possa non piacere per niente a qualcuno.

Borden sa bene che tra i lettori di Tex ci sono gli uni e gli altri, e sa bene che, richiamando Nizzi, accontenta una - credo vasta - fetta di pubblico.

  • +1 1
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D'accordo, ma se non ricordo male, aveva detto che in quel periodo, a scrivere Tex erano rimasti solo lui e Nizzi.

Quindi si può dire che ha preso due piccioni con una fava.

Modificato da Loriano Lorenzutti
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  • 2 settimane dopo...

Avevo trovato molto interessante la prima parte di questa storia e mi auspicavo un bel finale nel secondo albo, invece quest'ultimo è risultato un insieme di tante lunghe sparatorie, senza che i nostri eroi si trovassero in seria difficoltà. Peccato, l'inizio mi era piaciuto parecchio. Nizzi non al top nel suo ritorno su Tex. Il pregio di questa storia è che, grazie alle lunghe sparatorie e scene d'azione, si legge in pochissimo tempo.
Molto bravo Mastantuono, che forse ha come unito difetto la realizzazione dei volti dei Pards.
Copertine eccelse di Villa!
Storia: 8-
Disegni: 8,5

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  • 6 mesi dopo...

Il Nizzi 2.0, nell’arco di pochi mesi è riapparso per la seconda volta sulla regolare. Per l’occasione il redivivo sceneggiatore, abbandona gli assolati deserti del sud, per riproporre un’ambientazione fluviale, a lui congeniale in passato. Fin dal “via” si capisce subito che l’autore, senza alcuna ambizione sperimentale, vuole venire incontro al lettore tradizionale, con una sceneggiatura ricca di vecchi topoi nizziani e infarcita di situazioni, non innovative, ma sempre funzionali. In tal ottica viene inserita la lunga sequenza al ristorante, con il consueto siparietto ironico con Carson o la scelta di ripescare Gross Jean, un personaggio sempre molto da lui utilizzato, fin dal suo periodo migliore. I dialoghi, sebbene non più all’altezza del passato, tengono botta tutto sommato, pure il ritmo non è malaccio ma è pur vero che il tutto scorre in maniera molto lineare e senza grandi colpi di scena. Sembra che tutto segui un copione rodato ma noto, ma in fondo allo sceneggiatore sembra vada bene così e anche il lettore finisce con l’abituarsi e accettare, una trama meno ambiziosa ma tutto sommato divertente. Lo spunto di soggetto della lotta fra compagnie di battelli si rifà alla Banda del teschio di fine anni 80, l’assalto notturno nel battello mi ricorda l’incipit del ritorno della Tigre Nera, come la confessione del moribondo a Gross Jean la trovata dell’incipit di Yukon selvaggio con le dovute modifiche, d’altronde anche altre scene hanno il gusto di cose già viste, ma Nizzi, senza fare cose eclatanti, porta il compito a casa e rispetto all’Assedio di Mezcalì compie un passetto avanti. Sull’incriminata scena del battello, si è discusso per pagine e pagine e non mi sembra opportuno indugiarci troppo, comunque provo a dire la mia brevemente: concordo con Diablero sul fatto che la scena sia sbagliata, nel senso che una tale sorpresa poteva essere accettata solo se i pards fossero all’oscuro dei piani dei sabotatori, ma si dà il caso che Gross Jean già nelle prime pagine spieghi agli amici tutto il marcio, quindi almeno stabilire dei turni di guardia era il minimo. Posso solo contraddire il buon Diablo sul fatto che Tex non esce nel corridoio in semplici mutande, bensì in un ridicolo mutandone lungo che in effetti non si può guardare. Mancavano solo i pois! :D A parte le battute, scena che andava corretta, ma bocciare tutto l’episodio solo per questo, mi sembra esagerato. Molto più grave e indifendibile l’errore di Nizzi sulla breve del recente Color, ma non è questo il topic per ricordarlo. Il secondo albo abbonda di azione e sparatorie (anche troppe!), forse gli indiani fanno troppo la parte della carne da macello e gli avversari non si rivelano del tutto irresistibili. Il finale è contraddistinto da una scena forzata, col capitano che prima spara al testimone dinanzi a decine di testimoni, senza peraltro ucciderlo, e poi non trova di meglio di darsela a gamba e condurre direttamente i rangers dal capoccia. Storia di certo non indimenticabile, né tantomeno ambiziosa, ma bisogna riconoscere che non annoia. Ci sarebbe da mettere una firma per il mantenimento di un simile livello di Nizzi al suo ritorno, d’altronde visto l’età e i suoi precedenti, dubito che possa fare di meglio. Episodio ampiamente sufficiente e superiore alle due precedenti prove dopo la lunga pausa. Molto buona la prova grafica di Mastantuono, che episodio dopo episodio, mostra un lento ma continuo miglioramento stilistico. Il tratto del disegnatore romano conserva tutti gli aspetti “sporchi” degli inizi, con vignette molto cariche di neri e forti contrasti, ma noto una tangibile evoluzione positiva nell’esecuzione delle espressioni facciali, meno spigolose del passato e molto più armoniose ed espressive. Il suo Tex è meno truce del passato e spesso sorridente, ma anche gli altri pards non sfigurano, con una caratterizzazione di Gross Jean originale ma che a me è piaciuta. Anche la leggibilità delle vignette ha fatto passi da gigante e ammetto che vignetta dopo vignetta, il disegnatore ha finito col conquistarmi negli anni. Unica curiosità: in che centro di bellezza si è recata Tenera Betulla per trasformarsi così tanto? L’avevamo lasciata nella celebre storia di Fusco molto corpulenta e goffa, mentre qui sembra una modella sexy uscita da Playboy. E dire che Fusco le indianine le sapeva disegnare bene, deduco che la caratterizzazione della fiamma di Jean, allora fu dettata dallo sceneggiatore. Oggi Mastantuono si prende una grande “licenza poetica” rappresentando una gran gnocca, evidentemente l’aria del nord fa bene al fisico :D. Il mio voto finale è 6

  • +1 1
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  • Sceriffi
<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

E dire che Fusco le indianine le sapeva disegnare bene, deduco che la caratterizzazione della fiamma di Jean, allora fu dettata dallo sceneggiatore. Oggi Mastantuono si prende una grande “licenza poetica” rappresentando una gran gnocca, evidentemente l’aria del nord fa bene al fisico :D.

Anche secondo è inutile distruggere una storia per una scena. A meno che la scena non sia Tex in tenda con una indianina o i Pards che si fanno una raglia. Da oggi in poi la Tenera Betulla canonica sarà questa. Se le storie non sono eccelse almeno mi rifaccio gli occhi. In quanto a licenze Mastantuono è un maestro a me Jethro e Corbett non sembravano tanto uguali a quelli di Marcello. Bravissimo Condor concordo (come sempre) con la recensione e con il voto modesto, ma sufficiente.

  • Grazie (+1) 1
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  • 4 mesi dopo...

Finalmente ho letto anche io questa ormai famigerata storia, e devo dire che in merito nutro sensazioni contrastanti: credo sia infatti, nel complesso, una storia molto migliore del mediocre Color "Un capestro per Kit Willer", noiosissimo e prevedibilissimo insieme di BANG BANG AH AH di pura marca faraciana, e anche migliore, appunto, di almeno tre quarti della produzione texiana di Faraci. Qui le sparatorie e le scene d'azione sono perlomeno un po' variate (tipo gli indiani che lanciano dardi sott'acqua) e i dialoghi tra i pards li ho trovati generalmente divertenti, memori del vecchio Nizzi dei tempi d'oro.

Ciò che mi ha guastato la lettura sono due cose. In barba a Tex in mutande (che sì, poteva farsi trovare più pronto, ma tutto sommato non mi ha dato fastidio più di tanto), ho trovato inaccettabile la figura da polli che, verso il finale, Nizzi ha riservato a Kit e Tiger, incapaci di portare a termine la missione che gli era stata affidata: evitare che tre mezze calzette facessero esplodere la roccia sopra l'imbarcazione! E, di grazia, qualcuno mi spiega per quale implausibile botta di culo l'esplosione non ha danneggiato il battello? Quasi tenero il Kit che spergiura di fargliela pagare se le rocce avessero distrutto la nave!

L'altra cosa: si sono perse vignette e vignette a mostrarci (faccio giusto un esempio) il modo in cui hanno minato il costone roccioso, mostrandoci nel dettaglio il tizio che si lega alla corda eccetera eccetera, roba di cui davvero non ce ne può fregare di meno (a meno che qualche lettore non stia progettando un attentato, allora ok, un po' di istruzioni possono tornare comode), per poi dedicare pagine frettolosissime al finale, condensato e compresso in poche pagine.

 

Insomma, quello che ha rovinato la storia, per me, sono state le ultime venti o  trenta pagine, con soluzioni e tempi narrativi che potevano essere facilmente migliorati. E qui francamente mi chiedo: Boselli, sulle sceneggiature dei soggetti approvati di Nizzi, quanto realmente può intervenire?

 

Capitolo disegni: maestosi, non dico molto perché la mia totale ammirazione per Mastantuono l'ho già espressa tante volte.

  • +1 1
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  • 6 mesi dopo...

Recentemente, in altri thread (e non in questo dove sono stati già adeguatamente smentiti) i fan di Nizzi hanno ricominciato con il "negazionismo ad oltranza" su questa storia, contro ogni evidenza, con un totale e assoluto rifiuto della realtà, negando cose che sono perfettamente controllabili sulle pagine stampate (quelle vere, non quelle nel boschetto della loro immaginazione)

 

Allora, visto che insistono, ritorno su un discorso che avevo lasciato cadere per non umiliarli troppo ed evitare altre polemiche...

Per un riassunto puntate precedenti:

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5053-714715-la-rupe-del-diavolo/&do=findComment&comment=154468

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5053-714715-la-rupe-del-diavolo/&do=findComment&comment=154477

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5053-714715-la-rupe-del-diavolo/&do=findComment&comment=157439

https://texwiller.ch/index.php?/topic/5053-714715-la-rupe-del-diavolo/&do=findComment&comment=157399

 

Ecco la famigerata scena in cui Tex chinando la testa chiede umilmente scusa in mutande:

 

Texumilechiedescusa.jpg

 

Ma quello che interessa far notare, avviene PRIMA....

 

Guardiamo la pagina precedente, in cui già Tex, da vero Fesso, NON SI ACCORGE DEI BANDITI CHE GLI ARRIVANO DAVANTI PERCORRENDO UN LUNGO CORRIDOIO....

 

Tex714-071resized.jpg

 

E cosa succede dopo....

 

Tex714-072resized.jpg

 

Guardate la quinta vignetta, quella a cui si aggrappano disperatamente i difensori ad oltranza di questa storia e di Nizzi... non notate niente di strano?

 

Qualunque disegnatore vi direbbe che È SBAGLIATA! Tex viene inquadrato, senza alcun motivo, dal lato sinistro, mentre prima e dopo si vede sempre dal lato destro.  Se fosse un film sarebbe un vorticoso movimento di camera di quelli da mal di mare, completamente inutile. È una di quelle cose che insegnano, davvero, alle scuole di fumetto (una delle poche cose davvero utili che vi insegnano)

 

Mi rifiuto di credere che un autore professionista bravo come Mastantuono possa fare un errore simile, e infatti, nella pagina successiva c'è la spiegazione:

 

Tex714-073resized.jpg

 

La quarta vignetta di questa pagina è IDENTICA a quella di cui parlavo prima.  È la prova CERTA, al di là di qualunque dubbio, di un INTERVENTO REDAZIONALE. (un intervento redazionale fatto anche di fretta e in tempi stretti, altrimenti avrebbero fatto ridisegnare la vignetta originale a Mastantuono. Vuol dire che SI SONO ACCORTI DI QUALCOSA QUANDO ORMAI I TEMPI ERANO STRETTI). E così, in fretta e furia, hanno fatto una copia della vignetta 4 di pagina 73 e l'hanno INCOLLATA al posto della vignetta 5 di pagina 72, aggiungendo dei dialoghi.

 

Perchè fare un lavoro simile? Se nella vignetta 5 originale c'era Tex, bastava cambiare il testo dei ballon, oppure aggiungerli...  l'unica spiegazione è che nella vignetta 5 originale, Tex non c'era...

 

Ora, rileggete la sequenza COME PROBABILMENTE L'AVEVA SCRITTA NIZZI...

 

Tex714-072resized2nd.jpg
Tex714-072resized3rd.jpg

 

Capite adesso perché probabilmente Boselli avrà fatto un salto sulla sedia e abbia immediatamente fatto modificare la quinta vignetta per cercare di mitigare il più possibile la figuraccia di Tex? A costo di fare una "toppa" tanto evidente da essere chiaramente visibile tipo copia-incollare una vignetta della pagina successiva? (segno appunto che non c'era il tempo per modificare davvero la storia a quel punto)

 

Una toppa che comunque, non riesce a mitigare il fatto che anche davanti ad una pistola e con un ostaggio, Tex non si è MAI comportato così! Nemmeno Nolitta era mai arrivato a tanto!

 

 

 

 

 

 

 

 

  • +1 2
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Ah, e dove sta scritto che Tex non può essere inquadrato dal lato sinistro ?

Se fosse un film potrebbe anche essere un semplice stacco su "primo piano", cosa che-di fatto- "registicamente" è quella vignetta...

A me pare tutta una speculazione di Diablero, fondata sul nulla, e senza uno straccio di elemento a supportarla...

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5 minutes ago, Testa di Vitello said:

Ah, e dove sta scritto che Tex non può essere inquadrato dal lato sinistro ?

 

Per la serie "voler commentare senza averci capito una mazza" (nel caso migliore. Altrimenti è "voler fare il finto tonto per deridere una tesi che non sai controbattere storpiandola") :rolleyes:

 

Senti, oggi non ho tempo. Fattela spiegare da un qualunque disegnatore professionista...

Modificato da Diablero
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Il bello è che probabilmente si può risalire alla tavola originale prima della modifica...   la faccia di Tex non è stata "ridisegnata" (non sarebbe identica), è stata copia-incollata. SOPRA la tavola originale.

 

Ne ho viste tante di tavole originali con "interventi" simili. La parte incollata si stacca facilmente (se la tavola è vecchia, si stacca da sola quando la colla invecchia).  Figurati poi se magari la correzione è stata fatta direttamente in digitale sulla scansione! il quel caso la tavola originale è intatta.

 

Le tavole originali vengono restituite ai disegnatori, che poi spesso le rivendono. È proprio esaminando queste tavole originali "messe nel mercato" che si sono scoperti tanti piccoli o grandi interventi redazionali.

 

Chi compra le tavole originali poi magari le posta (per rivenderle o anche solo per sfoggiarle) su siti tipo comicartfans, dove ci sono già 19 pagine di tavole di Mastantuono, compresa la copertina di Giustizia a Corpus Chrisri e diverse tavole di Deadwood Dick e del Texone

 

Per adesso non ho visto in giro od online nessuna tavola de "la Rupe del Diavolo", forse ancora non le ha vendute, ma quando lo farà, quello dovrebbe essere un "pezzo raro"... L'UNICA tavola di Tex, su oltre 100.000, in cui Tex chiede scusa in mutande! Spero che chi la compri la metta onlina, così potremo vedere com'era prima degli interventi redazionali...  :lol:

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablero dice:

Per adesso non ho visto in giro od online nessuna tavola de "la Rupe del Diavolo", forse ancora non le ha vendute, ma quando lo farà, quello dovrebbe essere un "pezzo raro"... L'UNICA tavola di Tex, su oltre 100.000, in cui Tex chiede scusa in mutande! Spero che chi la compri la metta onlina, così potremo vedere com'era prima degli interventi redazionali...  :lol:

Basterebbe che ce lo confidasse Mauro, che quell'intervento redazionale verosimilmente lo ha richiesto, ma mi mangio un cactus intero (come direbbe il vecchio Carson) che lo farà mai. :P:D

 

Facciamo prima a fare una colletta e richiedere a Mastantuono la tavola "incriminata" :D

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La mia esperienza di lettore texiano ha l'imprinting di Nizzi, di cui all'epoca della mia iniziazione venivano pubblicate La tigre Nera, Furia Rossa, Il testimone.

 

Riconosco di essere nizziano, quindi, tanto quanto sono boselliano. GL Bonelli, invece, è una scoperta tardiva.

 

Da buon nizziano ho letto con piacere, come ho già scritto, anche la storia di cui si parla. Mi ha fatto sentire "a casa".

 

Ma, sulla scena di Tex in mutande, ha ragione da vendere @Diablero.

 

Non è Tex in mutande che si finge inoffensivo, il problema. Il problema è l'intera costruzione della scena. I pards si dimenticano il motivo per cui si trovano in Canada e vanno a dormire sereni; faticano a realizzare cosa sta accadendo; Tex si fa sorprendere dai manigoldi senza accorgersi del loro arrivo per un lungo corridoio; chiede scusa, senza che ce ne fosse una ragione strategica. In somma, un disastro!

 

Penso che l'apprezzamento per Nizzi non debba passare dalla negazione dell'evidenza.

  • +1 2
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9 ore fa, Diablero dice:

prova CERTA, al di là di qualunque dubbio

sì,certo come no...è arrivato sherlock Holmes

lo sai vero che ci sono milioni di altre spiegazioni? 

Sei sicuro che non sia perchè in  quella vignetta c' era un errore di disegno e se ne sono accorti all' ultimo? o che Mastantuono non abbia rifatto due volte la stessa vignetta in un momento di pigrizia? 

quindu per favore...

 

9 ore fa, Diablero dice:

ostaggio, Tex non si è MAI comportato così! Nemmeno Nolitta era mai arrivato a tanto!

 

ok quindi Tex non puo' fare finta di chiedere scusa.Ok abbiamo imparato qualcosa di nuovo

Modificato da Grande Tex
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@Grande Tex non so come definirti. La tua ostinazione a voler difendere gli errori di Nizzi anche contro l'evidenza è decisamente patetica.

Chiunque abbia un minimo, ma giusto un minimo, di esperienza capisce subito che è stato un intervento redazionale. 

La tesi che Mastantuono in un momento di pigrizia abbia fatto copia incolla di una sua vignetta della pagina precedente è talmente ridicola che mi rifiuto di commentarla oltre.

 

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