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Il Tex di Boselli è veramente Tex?


FranAur
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  • Sceriffi

Che comportamento! Soprattutto quello di Berardi. Chi sei tu per attaccare il telefono quando un autore (e non uno qualunque) ti dice che quella scena non va bene. Poi troppi paletti, BAH a me non sembrano paletti sono delle regole del mondo del personaggio. Anche se fossero paletti, ma Berardi si è mai reso conto che paletti ci sono in Julia? Se io avessi le capacità di uno sceneggiatore medio e mi presentassi alla Bonelli e poi uno dei capi mi dicesse:  "Ok ti mettiamo su Julia" io mi licenzierei subito, una cosa paurosa. Ok, non concordi, ma almeno di: "Per me non va bene". Questo atteggiamento da Vip fastidioso, se Berardi è lì lo deve soprattutto ad una persona, perchè quando Giancarlo aveva i suoi progetti (la Francia, la serie oro....) che non andavano mai in porto, arrivava sempre un'anima Pia chiamata Sergio Bonelli a risolvere tutto. Questo atteggiamento da superiore nei confronti di un collega (che in quanto a velocità e qualità non ti vede neanche con quattro binocoli attaccati) non mi piace.

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24 minuti fa, MacParland dice:

Che comportamento! Soprattutto quello di Berardi. Chi sei tu per attaccare il telefono quando un autore (e non uno qualunque) ti dice che quella scena non va bene. Poi troppi paletti, BAH a me non sembrano paletti sono delle regole del mondo del personaggio. Anche se fossero paletti, ma Berardi si è mai reso conto che paletti ci sono in Julia? Se io avessi le capacità di uno sceneggiatore medio e mi presentassi alla Bonelli e poi uno dei capi mi dicesse:  "Ok ti mettiamo su Julia" io mi licenzierei subito, una cosa paurosa. Ok, non concordi, ma almeno di: "Per me non va bene". Questo atteggiamento da Vip fastidioso, se Berardi è lì lo deve soprattutto ad una persona, perchè quando Giancarlo aveva i suoi progetti (la Francia, la serie oro....) che non andavano mai in porto, arrivava sempre un'anima Pia chiamata Sergio Bonelli a risolvere tutto. Questo atteggiamento da superiore nei confronti di un collega (che in quanto a velocità e qualità non ti vede neanche con quattro binocoli attaccati) non mi piace.

 

La frase sui paletti è stata proprio così. Immediatamente dopo la conversazione è finita. Non immaginare però un telefono attaccato con sgarberia, quanto una chiusura improvvisa della conversazione. 

 

Comunque non è semplice per un autore affermato impegnarsi su terreni non familiari. D'Antonio, è vero, lo ha fatto, alla fine della vita, con Tex, ma dopo che per anni aveva rinunciato a farlo. Chissà...

 

 

 

 

Modificato da borden
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<span style="color:red;">12 minuti fa</span>, borden dice:

 

La frase sui paletti è stata proprio così. Immediatamente dopo la conversazione è finita. Non immaginare però un telefono attaccato con sgarberia, quanto una chiusura improvvisa della conversazione. 

 

Comunque non è semplice per un autore affermato impegnarsi su terreni non familiari. D'Antonio, è vero, lo ha fatto, alla fine della vita, con Tex, ma dopo che per anni aveva rinunciato a farlo. Chissà...

 

 

 

 

Ok, ma uno che anche solo legge Tex qualche volta, o anche solo per sentito dire visto che si tratta di fumettisti, sa benissimo cosa sia Tex e quali siano questi paletti. Non mi verrai a raccontare che un Berardi non sappia che Carson non può essere picchiato senza reagire come se fosse una mammoletta. Se non lo sa vuol dire che non ha mai letto Tex, che non gli interessa e che pensa di scrivere quello che gli pare.

Oltretutto sa benissimo che c'è un curatore che sta li apposta per queste problematiche.

Mi chiedo come abbia fatto a scrivere Oklahoma senza intoppi a questo punto...che peraltro è bellissimo.

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Medda e Berardi li ho citati anch'io, e non perché non conoscessi questi episodi (anche se bene ha fatto Borden a rammentarli), ma perché, pur conoscendoli, resta un mio rimpianto che questi autori non scrivano su Tex, colpa certamente non ascrivibile al curatore. Peccato per certi atteggiamenti presuntuosi che anche ai miei occhi fanno un po' scadere persone che (soprattutto Berardi, ovviamente) ho sinceramente ammirato e che mi hanno dato tanto. 

Medda e Berardi intesi come alternativa a un ritorno di Nizzi che anch'io ho caldeggiato ma su cui sto, alla luce dei fatti, parzialmente cambiando idea, soprattutto se, dopo interventi redazionali che sicuramente ci stanno, la "dormitina di Omero" (che ci sta, intendiamoci) non consente di intercettare e correggere dei dialoghi che stravolgono il personaggio Tex.

Comunque oggi abbiamo anche Rauch e Candita, confidiamo in loro ;)

<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Leo dice:

Candita,

 

Pardon, Zamberletti. Ma perché non fa più editare?

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  • Sceriffi
29 minuti fa, Leo dice:

Ma perché non fa più editare?

Devi premere sui tre puntini situati in alto a sinistra e fare modifica.

Prova.

Modificato da MacParland
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<span style="color:red;">15 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Devo riepilogare? Quello di Medda era uno spunto su una rapina compiuta dagli Invincibili. Quando gli ho detto che avevo scritto io una storia (un pochino più complessa, ma resti tra noi) sullo stesso gruppo rivoluzionario irlandese molti anni prima, lui mi ha detto che non leggeva Tex da vent'anni o più.  Tecnicamente un soggetto sbagliato non è un soggetto rifiutato o un soggetto possibile o nel cassetto o che altro. E avrebbe potuto non sbagliarlo, SE avesse letto Tex, il, che sarebbe il requisito MINIMO per scriverlo (e scusate, non solo il Tex di GL Bonelli, ma anche quello attuale). Ma io mica gli ho detto di andarsene. Gli  ho chiesto al contrario di mandarne un altro e magari di leggere QUALCHE storia mia di Ruju e Manfredi degli ultimi vent'anni per avere un'idea. Non solo non l'ha fatto, ma è proprio sparito, per sempre. POUFF.

 

Il soggetto di Berardi non era proprio un soggetto. Lo stesso Berardi ha detto che okay, non era granché, ma tanto lui era forte nella sceneggiatura, no? E io gli ho risposto: chiaro, io e Masiero ci siano detto la stessa cosa, anche da un non-soggetto, uno come Berardi tira fuori una signora storia, non importa che cosa si racconta, ma come. "Un piccolo dettaglio - gli ho  aggiunto- Sia io che Michele pensiamo che siccome il tuo Carson le prende di santa ragione a inizio storia e per tutto il tempo lo lasci in ospedale a flirtare con l'infermiera (sì, questo ci sta bene, Giancarlo, è divertente)... tuttavia i lettori, noi sappiamo come la pensano, apprezzerebbero che durante il pestaggio Carson restituisse, prima di crollare sotto le percosse, un pugno o due, anche uno solo. Okay?" Risposta di Berardi offeso: se avessi saputo che c'erano tutti questi paletti, non avrei perso il mo tempo. Mia incredulità: beh, pensaci un attimo, il soggetto approvato, dovresti solo... Tlack del telefono riattaccato. Ciaociao giancarloberardi, mio sceneggiatore preferito (tra i vivi).

 

Non mi farete raccontare questi aneddoti una terza volta, vero?

 

E che devo dire di Enna che, richiesto due o tre volte da me e Marcheselli,  il soggetto neanche l'ha mai mandato?

 

Direbbe Totò: ma fatemi il piacere!....

 

 

 

 

MOLTO interessante...si potrebbe pensare che  Berardi & Medda se la tirassero così per il fatto di essere stati cacciati via anni prima ? Ma qui si andrebbe sul terreno (minato ?) dei processi alle intenzioni:D Comunque, chiaro che quelli ce li siamo definitivamente giocati:mellow: Gran peccato...

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On 6/2/2021 at 12:43, valerio dice:

Si ma magari non viene scritto su internet e sui giornali...questo vale anche per tutti gli artisti. La performance si presta, ovviamente, alla critica. Il lavoro dell'artista (io sono tra quelli, senza voler parlare di me, chiusa parentesi) è fatto in modo che tu sali sul palco, o fai il fumetto in questo caso, e migliaia di persone che non sarebbero in grado nè di salire sul palco e nè di fare il fumetto hanno tutto il diritto di massacrarti sui giornali, in tv, in rete.

Chiaramente chi fa questi mestieri deve accettare la cosa.

E' però anche vero che se tu sei un avvocato e uno ti dovesse scrivere in rete o sui giornali che sei un avvocato pessimo e dilettantesco, ti ritrovi denunciato in un amen.

Purtroppo a seconda della professione che facciamo, siamo esenti da critiche, oppure al contrario siamo alla mercè di tutte le più incredibili minchiate dette da gente che non saprebbe minimamente fare quel lavoro, e però ha tutto il diritto di dirti come tu lo devi fare.

Tipo allenatori di calcio. :-)

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<span style="color:red;">22 ore fa</span>, Diablero dice:

Ma anche chi dice "puoi criticare solo se puoi farlo meglio tu", NELLA VITA REALE NON APPLICA QUESTA COSA, perché è un idea assurda: vorrebbe dire che se al ristorante ti portano una minestra salatissima, prima di lamentarti dovresti andare in cucina a dare dimostrazione e ottenere l'attestato "sa cucinare, può lamentarsi della minestra salata"?

 

Oppure se il dottore sbaglia una diagnosi e ti ritrovi che perdi un braccio: "vabbè non mi posso lamentare, io il dottore non lo so fare". Ti crolla la casa perché progettata o realizzata male? "non so fare case, quindi devo dire che era fatta bene"?

 

No, nella "vita reale" sarebbe una cosa tanto assurda che anche chi lo dice non lo fa. Si tratta semplicemente della classica "retorica da forum" che può suonare bene in un post, ma che se ci ragioni un attimo... non ha alcun senso.

 

(ed è comunque una questione che la "critica seria" ha AFFOSSATO a livello filosofico da SECOLI, e per questo non la troverete mai nelle discussioni sull'arte "alta"...)

 

Nasce dal,confusione fra due concetti totalmente diversi: "la critica fatta da chi fruisce di un opera" e "ti vado ad insegnare il mestiere" del vecchietto dei cantieri.

 

Il secondo caso (che è quello a cui si applicherebbe quell'obiezione) lo si vede, ma non è "tutta" la critica. Lo si vede, paradossalmente, più nei fan che nei critici...  "per fare una storia di Tex bisogna prima di tutto metterci tot pagine di patatine fritte, poi non bisogna metterci ma un personaggio che occupi più pagine, etc", cioè, INVECE DI COMMENTARE LA ZUPPA, VOGLIONO DARE ISTRUZIONI AL CUOCO. Ovvio che a quelli ti viene di dire "senti, scrivila tu una storia di Tex e vediamo come ti viene, se sei tanto bravo". Ma non è necessario essere un cuoco stellato per dire che una zuppa è troppo salata.

 

Come non è certo necessario saper scrivere fumetti, per rendersi conto che un Tex che mangia e se ne va via, fregandosene degli assassini e delle vittime, e dicendo praticamente "saranno cavoli dello sceriffo, io preferisco mangiare tutta la torta"... non è Tex.

 

O per fare un esempio ancora più "forte" per far capire il concetto generale, di fronte ad un Tex che sparasse alle spalle di Kit Carson perchè gli vuole impedire di stuprare una donna, direbbero ancora "non puoi criticare se non hai mai scritto Tex"? Andiamo, siamo seri...

 

 

 

 

 

 

Quello che leggo è abbastanza ovvio e scontato mi pare! Qualunque “consumatore” (perché noi questo siamo, prima ancora di essere degli appassionati di Tex, in quanto paghiamo per usufruire di un servizio ,in questo caso il fumetto) in quanto “pagante” se anche fosse incompetente in materia  ha comunque pieno diritto di esprimere il proprio gradimento o meno su quello di cui sta “fruendo”.  Quindi ben venga la critica da chiunque essa provenga, competente o no, ogni lettore ne ha diritto! 
Ma…Criticare è facile, fare una critica costruttiva è un’abilità che pochi padroneggiano! Bisogna saper distinguere bene tra critica COSTRUTTIVA e critica DISTRUTTIVA e qui a quanto vedo si predica bene ma si razzola male! L’obiettivo di una critica non dovrebbe mai essere quello di mortificare e sminuire l’oggetto delle nostre critiche…Anche perché c’è ben poco da sminuire quando si tratta semplicemente di gradire o meno un determinato contenuto! Non è che ha più diritto di criticare chi è più competente perché conosce di più la materia! Criticare col preconcetto che il proprio pensiero ha più valore di quello altrui può essere estremamente dannoso.  Criticare pensando che la propria visione delle cose sia l’unica possibile è errato oltre che distruttivo!
Tuttavia c’è da dire che qui la metafora della minestra salata e della critica verso lo chef la ritengo poco appropriata…chiunque può dire se una minestra è salata o meno ma non si può estendere lo stesso discorso al fumetto…Qui si parla di Tex. Se voglio esprimere una critica devo essere qualificato per farlo ma…questo però non vuol dire che la critica di chi ha più competenza in materia ha più valore di chi ne ha meno! Non è di certo una gara a chi ha letto più Tex! E qui mi pare che questo errore è stato ripetuto spesso.
La miglior critica non dovrebbe focalizzarsi  sulla volontà di offendere bensì sulla libertà di pensiero…essa non dovrebbe mai essere un giudizio ma solo un’opinione…Opinione in cui andrebbe criticato il risultato non la persona! E’ quanto di più sbagliato ci possa essere mettere in discussione la persona nel suo insieme (sia riferendosi all’autore messo in discussione di volta in volta sia per quanto riguarda chi gradisce le sue storie) emettendo giudizi di valore. Non posso dire “sai il mio parere vale più del tuo perché ne so più di te”! Eh no non è così che funziona!
Pertanto l’intimidazione intellettuale e l’arroganza qui non funzionano! Ha più senso offrire un feedback costruttivo partendo dall’umiltà intellettuale piuttosto che cercare di imporre le proprie idee prevaricando quelle altrui!
Bisognerebbe sempre preferire il dialogo al monologo e la curiosità intellettuale verso punti di vista diversi dal nostro alla certezza assoluta dei propri punti fermi.

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1 hour ago, Anthony Steffen said:

Quello che leggo è abbastanza ovvio e scontato mi pare! Qualunque “consumatore” (perché noi questo siamo, prima ancora di essere degli appassionati di Tex, in quanto paghiamo per usufruire di un servizio ,in questo caso il fumetto) in quanto “pagante” se anche fosse incompetente in materia  ha comunque pieno diritto di esprimere il proprio gradimento o meno su quello di cui sta “fruendo”.  Quindi ben venga la critica da chiunque essa provenga, competente o no, ogni lettore ne ha diritto! 
Ma…Criticare è facile, fare una critica costruttiva è un’abilità che pochi padroneggiano! Bisogna saper distinguere bene tra critica COSTRUTTIVA e critica DISTRUTTIVA e qui a quanto vedo si predica bene ma si razzola male! L’obiettivo di una critica non dovrebbe mai essere quello di mortificare e sminuire l’oggetto delle nostre critiche…Anche perché c’è ben poco da sminuire quando si tratta semplicemente di gradire o meno un determinato contenuto! Non è che ha più diritto di criticare chi è più competente perché conosce di più la materia! Criticare col preconcetto che il proprio pensiero ha più valore di quello altrui può essere estremamente dannoso.  Criticare pensando che la propria visione delle cose sia l’unica possibile è errato oltre che distruttivo!
Tuttavia c’è da dire che qui la metafora della minestra salata e della critica verso lo chef la ritengo poco appropriata…chiunque può dire se una minestra è salata o meno ma non si può estendere lo stesso discorso al fumetto…Qui si parla di Tex. Se voglio esprimere una critica devo essere qualificato per farlo ma…questo però non vuol dire che la critica di chi ha più competenza in materia ha più valore di chi ne ha meno! Non è di certo una gara a chi ha letto più Tex! E qui mi pare che questo errore è stato ripetuto spesso.
La miglior critica non dovrebbe focalizzarsi  sulla volontà di offendere bensì sulla libertà di pensiero…essa non dovrebbe mai essere un giudizio ma solo un’opinione…Opinione in cui andrebbe criticato il risultato non la persona! E’ quanto di più sbagliato ci possa essere mettere in discussione la persona nel suo insieme (sia riferendosi all’autore messo in discussione di volta in volta sia per quanto riguarda chi gradisce le sue storie) emettendo giudizi di valore. Non posso dire “sai il mio parere vale più del tuo perché ne so più di te”! Eh no non è così che funziona!
Pertanto l’intimidazione intellettuale e l’arroganza qui non funzionano! Ha più senso offrire un feedback costruttivo partendo dall’umiltà intellettuale piuttosto che cercare di imporre le proprie idee prevaricando quelle altrui!
Bisognerebbe sempre preferire il dialogo al monologo e la curiosità intellettuale verso punti di vista diversi dal nostro alla certezza assoluta dei propri punti fermi.

 

Tutto giusto in generale, genericamente. Ma applicare aprioristicamente l'idea della "critica costruttiva/distruttiva" (nata in ambiti TOTALMENTE diversi, dove HA SENSO DARE CONSIGLI E INDICAZIONI NELLA CRITICA) al mondo del fumetto, e al rapporto fra "mero lettore" e "autore" ha paradossalmente l'effetto contrario.

 

Infatti, se dobbiamo fare "critica costruttiva" nel fumetto (come in generale nelle arti), e vediamo come la differenza principale fra le due è che "nella critica costruttiva dai anche suggerimenti su come correggere gli errori"...

 

Quindi, significa... dare istruzioni al cuoco! Volergli insegnare come si cucina!

 

Quindi, c'è questo paradosso. un autore magari fa un discorso come il tuo, si lamenta delle critiche "distruttive"... ma poi quando gli danno suggerimenti (che è in pratica quello che ha chiesto, anche se magari non se ne rende conto),...  si inalbera molto di più, scrive post arrabbiatissimi perché certi lettori vorrebbero comandare gli autori a bacchetta, etc. 

 

Alla fine, nel fumetto (così come in letteratura, nella pittura, etc) gli unici QUALIFICATI a poter dare "critiche costruttive" sono quelli... qualificati per farlo.  Nel caso di un disegnatore, un disegnatore con più esperienza, nel caso dello sceneggiare Tex...  l'unico è Boselli (o uno sceneggiatore professionista nel caso si parli di qualcuno che non è ancora pubblicabile).

 

Alla fine, nel campo del fumetti, PRETENDERE "solo critiche costruttive", diventa automaticamente "non accetto critiche", perché le cosiddette "critiche costruttive" sono quelle che fanno più arrabbiare gli autori, quelle che considerano più insultanti.

 

Perché nel concetto di "critica costruttiva", c'è un paternalismo, un senso di superiorità di fondo. In primo luogo, perché chi lo usa si erge ad "unico giudice" della qualità delle critiche DEGLI ALTRI (e infatti vedrà sempre sé stesso come il campione della critica costruttiva, ovviamente) e in secondo luogo, perché implica che nella critica si possano dare "suggerimenti su come correggere i suoi errori" a sceneggiatori professionisti con cinquant'anni di carriera alle spalle.

 

Non so tu, ma io non mi sento in grado. Io arrivo a dire se la minestra è salata (o se è proprio 'na schifezza...), ma non vado ad insegnare al cuoco come si cucina (e non vado nemmeno dagli altri commensali ad insegnare a ciascuno come si mangia)

 

Ma finché parliamo in generale è sempre si vede poco. Facciamo un esempio. Prendo una critica che ho fatto proprio nel post a cui hai risposto:

 

On 2/6/2021 at 8:16 PM, Diablero said:

Come non è certo necessario saper scrivere fumetti, per rendersi conto che un Tex che mangia e se ne va via, fregandosene degli assassini e delle vittime, e dicendo praticamente "saranno cavoli dello sceriffo, io preferisco mangiare tutta la torta"... non è Tex.

 

Se applichiamo aprioristicamente le categorie di critica "costruttiva" o "distruttiva" (nate per le critiche fatte da un SUPERIORE, in ambito lavorativo o d'esperienza, ad un "inferiore") qui vediamo che questa è puramente "distruttiva": ho criticato un difetto che mi ha reso "immangiabile" la storia (qui la minestra mancava di sale,, cioè quello non è Tex), ma NON ho voluto "insegnare" a Nizzi IL SUO MESTIERE. Non gli ho detto come avrebbe dovuto scrivere quella storia. Non è compito mio.

 

Ma forse è un mio limite. Come faresti una critica "costruttiva" (contenente cioè SUGGERIMENTI PER NIZZI) in questo caso... che non sarebbe paternalistica o invasiva delle prerogative di un autore?

 

Certi concetti, come quello di "critica costruttiva", nati per ambiti completamente diversi, non sono per nulla adatti alla critica di un fumetto (o di un film: avete mai visto critiche cinematografiche "costruttive" dove il critico dà consigli al regista su come avrebbe dovuto girare una scena? No, vero?), perché si parla di cose DIVERSE: la "critica" di un capo ufficio, di un superiore, o anche di un padre con un figlio, non è la stessa cosa della critica ad un fumetto da parte di un lettore (o di un film da parte di uno spettatore). La parola è la stessa, ma il senso, la cosa concreta indicata con la parola, cambia completamente.

 

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  • Sceriffi
On 6/2/2021 at 22:53, Claude dice:

Ma Berardi come ha fatto a scrivere Ohlahoma? Allora non esistevano i paletti?

Non lo so... Come ben sappiamo a Sergio "Oklahoma" non piaceva, sulla regolare non la voleva mettere. Pensava che quel Tex non fosse Tex (un po' fa ridere visto che il Tex di Sergio non è Tex, ma un omonimo che ha vissuto nello stesso periodo del nostro), ora... Letteri era molto veloce (matite la mattina, chine il pomeriggio) quindi una storia di 340 pagine l'avrà disegnata in un anno circa. Considerando che la storia è uscita nel '91 nella collana Maxi (le parole di Sergio sono balle, sulla regolare non voleva "Oklahoma"), ma è stata nel cassetto per un po', direi che la storia è stata messa in cantiere a fine anni '80 (ipotizzerei l'88) da qui in poi le soluzioni sono tre: 1) Berardi a fine anni '80 non si riteneva ancora una superstar, nonostante avesse già fatto le cose migliori (Ken Parker, la storia per Nick Raider, le altre cose... Mancava solo Julia) e quindi ha accettato di buon grado le correzioni. 2) Berardi ha scritto la storia così com'è quindi non è stata corretta, anche perchè Sergio non vedeva di buon occhio la storia e quindi ha dato il via libera tanto non l'avrebbe mai messa sulla regolare. 3) Quando Boselli ha detto a Berardi che la storia andava rivista SOLO in quel punto, Giancarlo magari si trovava in un periodo particolare, quindi già bello incazzato di suo ha sbattuto direttamente la porta. Però... non lo so, servirebbe qualcuno interno alla Bonelli per capire meglio la faccenda.

Non ho mai risposto al quesito del Topic "Il Tex di Boselli è veramente Tex?" Si, anche più rispetto a quello di Nizzi. Gli scrittori principali di Tex sono cinque, in ordine di apparizione: Bonelli, Nolitta, Nizzi, Boselli, Ruju (e un po' di Faraci, Berardi, Medda, Canzio, Berardi e Segura). Il secondo come già detto in precedenza non scriveva storie di Tex, ma storie di Mister No e di Zagor che quando mancavano le storie venivano riadattate per Tex. Il quinto è una via di mezzo tra Bonelli e Boselli (trame e dialoghi classici, ma personaggi un po' più sfumati nonostante qalche scivolone a fine 600). Rimangono Nizzi e Boselli (oltre al creatore, ma vabbè lui è il creatore). Quello che più di tutti si è avvicinato al Tex di Glb è Nizzi, il miglior Nizzi. Solo che dell'operato di un autore non va presa solo una parte, ma tutto l'insieme. Il tutto di Nizzi fa calare il giudizio ci siamo sorbiti anni e anni di piccionate cinturoni botte in testa, Nizzi ha scritto le storie dell'omonimo quello che ha creato Sergio, chiamato Tex Miller. L'unico che non ha mai rappresentato Tex che si slaccia la cinta, che prende un sacco di botte in testa, che suda che si lamenta che piange, che perde è proprio lui Mauro Boselli. Diversissmo da Glb, Mauro mette personaggi più sfumati, che ogni tanto rubano la scena a Tex e trame più intricate, ma lui è l'unico che ha mantenuto l'identità di Tex e dei pards in TUTTA la sua produzione (ha dato il passato al vecchio cammello, ha dato ruoli da protagonista a Kit Willer come ne "Il Segno di Yama" e non ha relegato al ruolo di sottomesso Tiger come visto nella recente storia di Ruju il famoso dialogo in "Rurales!" quando appena arrivati in città ad inizio storia lo scout chiede a Tiger di portare i cavalli nel Corral e Tex chiede al pard "Tiger te ne vuoi occupare tu?" o nel recente Texone di Villa).

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Nolitta che non accetta un Tex diverso, nonostante lui lo scriva diverso, è proprio ciò di cui si parlava prima, cioè che uno può criticare senza saper fare.

Lui Tex non lo sapeva scrivere (anche se ha scritto storie bellissime, parlo del personaggio Tex), ma era perfettamente in grado di vedere negli altri i difetti.

Su Boselli, si, il suo Tex è veramente Tex. E' tutto il contorno che non è quello di Tex.

Ma come ho detto molte volte, ci sta. Dopo tanti anni non si possono fare sempre le stesse cose. Comprendo chi resta spiazzato da Boselli. Chi vuol ritrovare certe atmosfere non le ritrova. Veder apparire il personaggio principale a pagin 50 può essere irritante, nel groviglio delle sue sceneggiature ci si può perdere.

Però lui se lo può permettere, perchè spesso ci prende. Un altro che scrivesse le storie di Tex come Borden, rischierebbe di colare a picco immediatamente. Invece lui, di solito, riesce ad essere credibile e a reggere le fila di queste storie complessissime che apparentemente non c'entrano nulla con la bella semplicità tradizionale texiana.

Tutti questi topoi Boselliani (come anche l'abuso del "grigio", e la quantità troppo elevata e ormai telefonata di personaggi che passano dal cattivo al buono), inseriti in storie mediocri farebbero crollare il tutto. Per fortuna gli accade di rado di fare storie mediocri (e quando succede diventano pesantissime), e con il suo grande talento sa tirar fuori un buon numero di grandi storie (cose che gli altri autori attuali non sanno fare)e quindi il giudizio è chiaramente più che positivo, pur essendo io più portato ad apprezzare storie di stampo tradizionale (che lui sa fare, intendiamoci...vedi Tex l'inesorabile).

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  • co fondatore

Il metodo del Sergione era: accetto il soggetto -> ti faccio realizzare la storia -> la giudico quando è completata. Per Mister No e Zagor esistono storie complete che probabilmente non verranno mai pubblicate. Se non fosse stato per il Texone anche quella di Buzzelli sarebbe entrata nel novero. E se non fosse stato per il Maxi anche Oklahoma.

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On 6/2/2021 at 00:03, Diablero dice:

 

Ma vaff...   I moderatori hanno appena chiuso la lite che hai scatenato nel thread delle nuove uscite, e tu ti sposti subito qui per scatenarne un'altra?

 

Solo perchè ho "osato" nominare Nizzi? In un thread dove lo fanno TUTTI perché riguarda il confronto fra la visione di Tex di Boselli e degli altri autori?

 

Senti, hai davvero rotto i coglioni. Vatti a fare curare, che il tuo amore ossessivo per Nizzi non può essere normale.

 

Davvero, non se ne può più! Sarò libero di poter postare la mia opinione senza che questo stalker venga a provocare flames?

 

Se non concordi con il mio post, potevi tranquillamente dire la tua, come si fa IN UN FORUM DI DISCUSSIONE, invece di fare il solito petulante attacco personale..

Sto ancora aspettando che qualcuno prenda dei provvedimenti nei confronti di utenti di questo genere che si permettono di dare del malato di mente ad altri, se poi un linguaggio del genere è ammesso fatemelo sapere che mi adeguo. 

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<span style="color:red;">43 minuti fa</span>, Mister P dice:

Il metodo del Sergione era: accetto il soggetto -> ti faccio realizzare la storia -> la giudico quando è completata. Per Mister No e Zagor esistono storie complete che probabilmente non verranno mai pubblicate. Se non fosse stato per il Texone anche quella di Buzzelli sarebbe entrata nel novero. E se non fosse stato per il Maxi anche Oklahoma.

Ma il Texone di Buzzelli cosa aveva di così strano? I disegni intendi? Se è per i disegni ok, la storia è iper tradizionale (e molto divertente).

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@Grande Proteus, Diablero si è già detto pentito per i toni che ha usato. La polemica è chiusa.

 

Se poi, per proseguire sul tema delle critiche costruttive, qualcuno vuole fare il moderatore al posto nostro, siamo sempre disponibili a vagliare candidature.

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Just now, virgin dice:

@Grande Proteus, Diablero si è già detto pentito per i toni che ha usato. La polemica è chiusa.

 

Se poi, per proseguire sul tema delle critiche costruttive, qualcuno vuole fare il moderatore al posto nostro, siamo sempre disponibili a vagliare candidature.

Non ho mai letto una roba del genere in un forum pubblico, dire quelle cose li in faccia a una persona è da codice penale, vabeh che dietro il pc sembra tutto permesso, ma il rispetto e la buona educazione non dovrebbero mai mancare. 

 

Comunque prendo atto che è sufficiente dirsi pentiti. 

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@Grande Proteus, come immaginerai è un periodo difficile per tutti. A maggior ragione se poi, nei rari momenti liberi dal lavoro, uno si ritrova a moderare un forum che, negli ultimi tempi, è quantomeno effervercente. Perciò, evitare quantomeno di aggiungere provocazioni sarebbe cosa gradita.

Nel loro ultimo scambio di battute @Anthony Steffen e @Diablero hanno dimostrato che si può dissentire anche duramente, eppure essere civili. Seguiamo il loro esempio.

 

Ci siamo confrontati parecchio a livello di staff dopo i fatti degli ultimi giorni. Ogni degenerare di discussione sarà d'ora in poi severamente punito. QUESTO AVVERTIMENTO VALE PER TUTTI. Discussione chiusa. Si ripenda a parlare del Tex di Boselli, prego.

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<span style="color:red;">32 minuti fa</span>, valerio dice:

Ma il Texone di Buzzelli cosa aveva di così strano? I disegni intendi? Se è per i disegni ok, la storia è iper tradizionale (e molto divertente).

Sì, fu tenuto nel cassetto per i disegni.

Il modo in cui Buzzelli aveva realizzato Tex aveva destato parecchie perplessità in Sergio.

La storia piace molto anche a me e, senza dubbio, si presta molto bene a Tex!

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Juan Ortega dice:

Sì, fu tenuto nel cassetto per i disegni.

Il modo in cui Buzzelli aveva realizzato Tex aveva destato parecchie perplessità in Sergio.

La storia piace molto anche a me e, senza dubbio, si presta molto bene a Tex!

Si, i disegni sono effettivamente molto strani. Si capisce che per la regolare potessero destare dubbi.

Della storia mi piacciono soprattutto dialoghi (frizzantissimi) e pestaggi. Quei pestaggi li oggi non si vedono più. Ci sono ancora ma sono meno prolungati, probabilmente con la sensibilità odierna, far vedere paginate di pestaggi a sangue può far passare Tex per un torturatore (cosa che è assolutamente con i cattivi, è il suo bello) e ledere le coscienze candide dell'uomo moderno. A volte mi rileggo Bonelli e il primo Nizzi solo per queste splendide spazzolate ai nemici, che sono la cosa che mi è sempre piaciuta di più su Tex.

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<span style="color:red;">5 ore fa</span>, MacParland dice:

Non lo so... Come ben sappiamo a Sergio "Oklahoma" non piaceva, sulla regolare non la voleva mettere. Pensava che quel Tex non fosse Tex (un po' fa ridere visto che il Tex di Sergio non è Tex, ma un omonimo che ha vissuto nello stesso periodo del nostro), ora...

Secondo me fa un po' ridere e MOLTA AMAREZZA

Riguardo al Tex di Medda...dicono, perchè si mostravano bordelli e si parlava di puttane

Che stranisce molto, se si pensa che :

a) le puttane sono sempre state presenti su Tex dagli albori della serie, solo che prima non si usava l'appellativo "prostitute", eh capirai !!

b) pensare le cose che si vedevano/facevano e dicevano gli stessi anni su TUTTI gli altri fumetti Bonelli, Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never etc. (come a sottointendere che il target dei lettori di Tex fosse tarato su bigottoni cristallizzati mentalmente agli anni 50 di DeGasperiana memoria)

c) pensare che la sua creatura prediletta Mister No sia sempre stato un puttaniere di prima categoria

 

...,ma nel caso di Berardi...ho provato più volte a pensare cosa non andasse...cosa ci fosse di eterodosso ed eretico in quella storia, ma proprio non riesco a trovare risposta...il Tex di Berardi, e il suo Carson, sono GLBonelliani al 100%...in un modo cui quello di Nolitta non si è mai lontanamente avvicinato...

E intanto quelli ce li semo giocati:(

 

<span style="color:red;">57 minuti fa</span>, valerio dice:

Si, i disegni sono effettivamente molto strani. Si capisce che per la regolare potessero destare dubbi.

Della storia mi piacciono soprattutto dialoghi (frizzantissimi) e pestaggi. Quei pestaggi li oggi non si vedono più. Ci sono ancora ma sono meno prolungati, probabilmente con la sensibilità odierna, far vedere paginate di pestaggi a sangue può far passare Tex per un torturatore (cosa che è assolutamente con i cattivi, è il suo bello) e ledere le coscienze candide dell'uomo moderno. A volte mi rileggo Bonelli e il primo Nizzi solo per queste splendide spazzolate ai nemici, che sono la cosa che mi è sempre piaciuta di più su Tex.

Anche a me manca molto il Tex picchiatore...

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17 minuti fa, Testa di Vitello dice:

Secondo me fa un po' ridere e MOLTA AMAREZZA

Riguardo al Tex di Medda...dicono, perchè si mostravano bordelli e si parlava di puttane

Che stranisce molto, se si pensa che :

a) le puttane sono sempre state presenti su Tex dagli albori della serie, solo che prima non si usava l'appellativo "prostitute", eh capirai !!

b) pensare le cose che si vedevano/facevano e dicevano gli stessi anni su TUTTI gli altri fumetti Bonelli, Dylan Dog, Nick Raider, Nathan Never etc. (come a sottointendere che il target dei lettori di Tex fosse tarato su bigottoni cristallizzati mentalmente agli anni 50 di DeGasperiana memoria)

c) pensare che la sua creatura prediletta Mister No sia sempre stato un puttaniere di prima categoria

 

...,ma nel caso di Berardi...ho provato più volte a pensare cosa non andasse...cosa ci fosse di eterodosso ed eretico in quella storia, ma proprio non riesco a trovare risposta...il Tex di Berardi, e il suo Carson, sono GLBonelliani al 100%...in un modo cui quello di Nolitta non si è mai lontanamente avvicinato...

E intanto quelli ce li semo giocati:(

 

Anche a me manca molto il Tex picchiatore...

Ce li semo giocati ma non per colpa nostra o della Bonelli. per colpa loro. Amen.

Si, Oklahoma davvero non capisco nemmeno io in cosa fosse eterodosso. Non ricordo se Borden ne abbia mai parlato, magari ci può illuminare lui, che conosceva bene Sergio ed era presente in redazione.

 

Il Tex picchiatore e torturatore era uno dei motivi del successo di Tex, ma mica perchè i lettori siano una manica di sadici, semplicemente perchè veder picchiare e torturare UN CATTIVO è enormemente premiante per chi legge. Tex è tutto ciò che non possiamo essere noi nella vita reale (picchiatore, torturatore e insultatore dei cattivi...quante volte abbiamo sognato di dire "scarto di umanoide" al copoufficio o di tirare una sberla o accendere il fuoco sui piedi al vicino di casa odioso? Ma non possiamo farlo). Oggi il linguaggio è molto più edulcorato e le lunghe scene di tortura e interrogatorio non si possono vedere. Addirittura nell'ultima in edicola di Ruju, c'è una scena in cui Tex arriva col torturato tutto pesto e la tortura avviene fuor di vignetta. Una volta non sarebbe successo, si sarebbero viste minimo 3 pagine di cazzotti, con il cattivo che finisce su tutte le suppellettili possibili distruggendole, Carson che passa l'acqua a Tex, Tex che la butta in testa al poveraccio e lo ripicchia un'altra volta ricoprendolo di insulti, con Carson che fa le faccette. Oggi questo non è possibile o deve essere solo accennato. Mi manca molto, moltissimo.

Modificato da valerio
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23 minuti fa, valerio dice:

 

 

Il Tex picchiatore e torturatore era uno dei motivi del successo di Tex, ma mica perchè i lettori siano una manica di sadici, semplicemente perchè veder picchiare e torturare UN CATTIVO è enormemente premiante per chi legge.    Oggi questo non è possibile o deve essere solo accennato. Mi manca molto, moltissimo.

 

 

Ma non è vero  che non è possibile! E non è vero che non si fa più!  Ho  appena scritto una scena così ieri per la storia di Bocci e una simile tre giorni fa per Venturi (in quel caso Tex s'interrompe perché-udite! variazione imprevedibile e rara- se la stava prendendo con l'uomo sbagliato) . Se poi avete la memoria corta e le volete vedere tutti i mesi, non è mica colpa nostra! Questo sì sarebbe assurdo.

40 minuti fa, Testa di Vitello dice:

 

 

...,ma nel caso di Berardi...ho provato più volte a pensare cosa non andasse...cosa ci fosse di eterodosso ed eretico in quella storia, ma proprio non riesco a trovare

 

 

Che cosa non va? Niente non va. E' una storia perfetta. Mi ha fatto capire che Tex si poteva scrivere anche così. Per sapere che cosa non andava a Sergio si sarebbe dovuto poter  entrare nella sua testa e comprendere certi suoi ragionamenti interiori, cosa sovente impossibile.^_^

Modificato da borden
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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ma non è vero  che non è possibile! E non è vero che non si fa più!  Ho  appena scritto una scena così ieri per la storia di Bocci e una simile tre giorni fa per Venturi (in quel caso Tex s'interrompe perché-udite! variazione imprevedibile e rara- se la stava prendendo con l'uomo sbagliato) . Se poi avete la memoria corta e le volete vedere tutti i mesi, non è mica colpa nostra! Questo sì sarebbe assurdo.

 

 

Che cosa non va? Niente non va. E' una storia perfetta. Mi ha fatto capire che Tex si poteva scrivere anche così. Per sapere che cosa non andava a Sergio si sarebbe dovuto poter  entrare nella sua testa e comprendere certi suoi ragionamenti interiori, cosa sovente impossibile.^_^

Ma mettile tutti i mesi invece, su:Dfacci contenti. Fai massacrare di botte i cattivi da Tex, azz...

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Just now, valerio dice:

Ma mettile tutti i mesi invece, su:Dfacci contenti. Fai massacrare di botte i cattivi da Tex, azz...

 

 

Magari ci vuole anche una trama. O un po' di varietà.

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