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TWF - Tex Willer Forum

Gino D'Antonio


Ronin
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Come sapranno in molti, qui sul forum, ad inizio anni '80 (o addirittura gli ultimi anni del decennio precedente) vi era stato il notevole calo quantitativo (e anche qualitativo...) della produzione di nuove storie da parte di G. L. Bonelli che aveva indotto il figlio Sergio prima a dare una mano al genitore nella stesura delle sceneggiature e poi ad individuare un autore in grado di prendere stabilmente il posto del padre in modo da assicurare l'uscita mensile dell'albo. Alla fine era stato scelto Claudio Nizzi che poi sarà lo sceneggiatore principale del personaggio almeno fino al 2012, anno in cui è stato nominato curatore il nostro Borden. Ma, prima della scelta di Nizzi, si sa che Sergio Bonelli aveva contattato Gino D'Antonio che, allora, aveva appena portato a compimento la sua "Storia del West" per chiedergli di cimentarsi con Tex. D'Antonio rifiutò la proposta e fini per scrivere solo una storia di Tex in tarda età (il Texone "Seminoles"  su spunto di Nolitta). Ora, contando sopratutto sulle conoscenze in materia degli esperti del forum e magari qualche ricordo di Mauro Boselli, vorrei chiedere quali furono, con precisione, i motivi che spinsero D'Antonio a rifiutare la proposta di Sergio Bonelli. Non sentiva Tex nelle sue corde? Voleva fare altro dopo l'esperienza della "Storia del West"? Non pensava di poter reggere l'impegno di una serie a durata illimitata? Grazie a tutti in anticipo per le risposte!

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Ti rimando alle rubriche da me scritte per i nn. 20 (in edicola) e 21 (di prossima pubblicazione) della collana Tex Willer. E' lì che affronto l'argomento.

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Grazie, Borden. Avevo già letto gli accenni che fai all'argomento sull'ultimo numero di Tex Willer. Aspetto con impazienza il prossimo!

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Di retroscena nascosti non ne conosco. posso solo dire che personalmente in due occasioni ho assistito a conversazioni private (con un gruppo di fans fra cui me) con D'antonio in cui si parlava di Tex, la prima volta (senza sapere che gli era già stato offerto anni prima) gli avevamo chiesto come mai non si fosse mai cimentato con Tex, e aveva risposto che quello di Tex era un altro west rispetto a quello che scriveva lui. Mi piace pensare (anche ovviamente non lo saprò mai) che le nostre insistenze sul fatto che lui sarebbe stato capace di scrivere un ottimo Tex abbiano avuto una parte del merito nel convincerlo finalmente ad accettare, visto che l'annuncio fu di pochi mesi dopo...  :cool:

 

(eravamo in piena fase calante di Nizzi, può darsi che le nostre lodi sul fatto che lui avrebbe scritto un ottimo Tex avessero un certo tono di disperazione...)

 

La seconda volta fu più breve, facendogli i complimenti per la storia appena pubblicata, lui si era mostrato nell'occasione molto soddisfatto della storia e diceva che adesso aveva un sacco di idee per storie di Tex che avrebbe voluto scrivere.

 

Nulla che già non si sapesse insomma, posto solo per esprimere ancora la delusione (oltre ovviamente all'ovvio dispiacere) che provai alla notizia della sua morte, poco dopo...  :pianti:

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Grazie, Diablero. E' singolare notare che lo stesso D'Antonio scrisse molte ottime storie di Nick Raider, proprio la testata che lo stesso Nizzi aveva creato e che fu costretto ad abbandonare per dedicarsi interamente a Tex. Insomma magari un pò più D'Antonio su Tex e un pò più Nizzi su Nick Raider non avrebbe proprio guastato......

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On 11/7/2020 at 15:34, Diablero dice:

Di retroscena nascosti non ne conosco. posso solo dire che personalmente in due occasioni ho assistito a conversazioni private (con un gruppo di fans fra cui me) con D'antonio in cui si parlava di Tex, la prima volta (senza sapere che gli era già stato offerto anni prima) gli avevamo chiesto come mai non si fosse mai cimentato con Tex, e aveva risposto che quello di Tex era un altro west rispetto a quello che scriveva lui. Mi piace pensare (anche ovviamente non lo saprò mai) che le nostre insistenze sul fatto che lui sarebbe stato capace di scrivere un ottimo Tex abbiano avuto una parte del merito nel convincerlo finalmente ad accettare, visto che l'annuncio fu di pochi mesi dopo...  :cool:

 

E chi lo sa? Io conservo la stessa illusione per la storia di Serpieri, visto che ad Orvieto Comics nel 20123, a pranzo gli scassai le pal... ehm... insistetti molto perché se il texione era escluso, provasse almeno con una storia breve a  colori.

 

On 11/7/2020 at 15:34, Diablero dice:

La seconda volta fu più breve, facendogli i complimenti per la storia appena pubblicata, lui si era mostrato nell'occasione molto soddisfatto della storia e diceva che adesso aveva un sacco di idee per storie di Tex che avrebbe voluto scrivere.

 

Per una fortunata coincidenza nel luglio 2006 accompagnai Civitelli a Milano proprio il giorno che D'Antonio era venuto in redazione per parlare del texone che Filippucci aveva appena terminato di disegnare tutto a matita. Bonelli ci invitò tutti a pranzo ed io mi ritrovai seduto proprio vicino a D'Antonio (ok, ok, l'avevo fatto apposta:D). In quell'occasione D'Antonio disse che scrivere Tex gli era piaciuto e che ne avrebbe scritto volentieri altre storie se non fosse stato per il limite di lunghezza (all'epoca Sergio Bonelli aveva stabilito che le storie di Tex per, la serie regolare dovessero durare due albi).

Come un sol uomo Sergio e Canzio dissero: "Per lei non esiste"

Al che D'Antonio chiese: "Allora posso presentare dei soggetti?" e noi tutti lo guardammo come per dire: "E lo chiede pure?" Io ricordo  che pensai: quest'uomo è il più grande sceneggiatore di fumetti vivente e chiede se può proporre dei soggetti come se fosse l'ultimo arrivato ed è davvero umiltà la sua non una posa.

Un paio di mesi dopo lo rividi a Tiferno Comics e mi disse che aveva in mente altri due o tre soggetti.. Era molto entusiasta e si scusò in anticipo se avrebbe apportato qualche piccolo cambiamento alla serie. Purtroppo è andata come è andata.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Grande Tex dice:

A me D' Antonio come sceneggiatore non e' mai piaciuto ma da questo aneddoto si capisce che sicuramente come persona doveva essere un grande. 

 

Concordo: quanta signorilità traspare dall'aneddoto del sempre ottimo @Carlo Monni!

Però questo mi inquieta un po':

 

<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

si scusò in anticipo se avrebbe apportato qualche piccolo cambiamento alla serie

 

:D

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Grande Tex dice:

A me D' Antonio come sceneggiatore non e' mai piaciuto ma da questo aneddoto si capisce che sicuramente come persona doveva essere un grande. 

 

Beh, non posso farti cambiare idea, ma leggiti i suoi meravigliosi Nick Raider, o le impareggiabili storie da lui scritte, e alcune anche disegnate, per la collana Un uomo, un'avventura. Ci sono anche serie diverse, quindi non propriamente western, tipo Mac Lo Straniero. O la divertente Susanna... insomma, io ADORO E VENERO D'Antonio. Il massimo dei massimi tra gli sceneggiatori.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Grande Tex dice:

A me D' Antonio come sceneggiatore non e' mai piaciuto ma da questo aneddoto si capisce che sicuramente come persona doveva essere un grande. 

 

 

Quante storie di lui hai letto?

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<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Quante storie di lui hai letto?

mi sono bloccato  a meta' della storia del west perche non mi interessava i suoi nick raider li ho letti tutti , ma anche quelli... mah!

poi il suo texone secondo me e' uno dei peggiori

anche nella collana Un uomo un' avventura non mi ha convinto troppo, tranne con l' uomo di Iwo Jima

non che abbia difetti particolari, e' che preferisco altri generi di scrittura

  • Triste (0) 1
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3 ore fa, Grande Tex dice:

tranne con l' uomo di Iwo Jima

Stupenda...storia sporca di Guerra..."Joe "è un eroe molto "normale"...i personaggi mi ricordano molto i protagonisti de "Il ponte di Remegen"... 

Storia del West imprescindibile.🤠

Il Texone mi è molto piaciuto...

Un grande in tutti i sensi...

 

 

Modificato da Barbanera
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Posso gentilmente ricordare a tutti i forumisti che in questo topic si parla solo del Gino D'Antonio autore di Tex? Grazie a tutti!

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<span style="color:red;">34 minuti fa</span>, Ronin dice:

Posso gentilmente ricordare a tutti i forumisti che in questo topic si parla solo del Gino D'Antonio autore di Tex? Grazie a tutti!

Forse sarebbe il caso di metterlo nel titolo.

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<span style="color:red;">8 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:
44 minuti fa, Ronin dice:

Posso gentilmente ricordare a tutti i forumisti che in questo topic si parla solo del Gino D'Antonio autore di Tex? Grazie a tutti!

Forse sarebbe il caso di metterlo nel titolo.

 

Allora sarebbe anche il caso di chiudere questo topic e trasferirsi tuttiin quello di "Seminoles", che è l'unica storia di Tex che ha scritto e potremmo, quindi, parlare solo di quella.

Nel qual caso io voto no.

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8 hours ago, Carlo Monni said:

E chi lo sa? Io conservo la stessa illusione per la storia di Serpieri, visto che ad Orvieto Comics nel 20123, a pranzo gli scassai le pal... ehm... insistetti molto perché se il texione era escluso, provasse almeno con una storia breve a  colori.

 

Ah, allora È COLPA TUA!!!!  :mazza:

 

..tornando a D'Antonio e a Tex, certo che era un bel controsenso: tenere D'Antonio su Nick Raider e Nizzi su Tex!  :rolleyes:

 

Probabilmente non avrebbe mai potuto essere un vero "erede" di GL Bonelli (come non lo era Nizzi, d'altronde), nel senso che probabilmente molti aspetti di Tex non erano nelle sue corde (quello "magico" per esempio), ma se affiancato ad altri autori non sarebbe stato un problema. E in compenso sapeva scrivere western e avventura tradizionale, cosa sempre più rara...

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Gino D'Antonio era anche un eccellente disegnatore. Forse non si sarebbe mai messo al servizio di un altro scrittore,

ma diavolo, se il suo non sarebbe stato un grandissimo Tex.

Ma non si può parlare qui della sua intera carriera, invece di un albo solo e quindi poco rappresentativo?

Modificato da Dix Leroy
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Da come l'ho capita io, D'Antonio riteneva Tex un personaggio granitico e monolitico mentre lui preferiva personaggi con più sfaccettature psicologiche.

Scrivendolo capì di essersi sbagliato sul suo conto. 

In fondo D'Antonio un personaggio non poi così lontano da Tex lo aveva scritto molto bene . Parlo di Pat MacDonald specialmente nella sua versione matura.

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  • Rangers
<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Ronin dice:

Posso gentilmente ricordare a tutti i forumisti che in questo topic si parla solo del Gino D'Antonio autore di Tex? Grazie a tutti!

In realtà, nei topic dedicati agli autori, si può parlare anche  delle loro opere extra Tex.

Non abbiamo mai messo divieti a questo proposito

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Allora sarebbe anche il caso di chiudere questo topic e trasferirsi tuttiin quello di "Seminoles", che è l'unica storia di Tex che ha scritto e potremmo, quindi, parlare solo di quella.

Nel qual caso io voto no.

Affatto, Carlo. Ho creato questo topic per parlare non solo di quello che D'Antonio ha fatto per Tex (per nostra sfortuna una sola storia) ma anche e sopratutto su quello che aveva in mente di fare.  Le tue informazioni in merito sono state preziose. Qualcuno ne sa di più?

<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Diablero dice:

 

Ah, allora È COLPA TUA!!!!  :mazza:

 

..tornando a D'Antonio e a Tex, certo che era un bel controsenso: tenere D'Antonio su Nick Raider e Nizzi su Tex!  :rolleyes:

 

Probabilmente non avrebbe mai potuto essere un vero "erede" di GL Bonelli (come non lo era Nizzi, d'altronde), nel senso che probabilmente molti aspetti di Tex non erano nelle sue corde (quello "magico" per esempio), ma se affiancato ad altri autori non sarebbe stato un problema. E in compenso sapeva scrivere western e avventura tradizionale, cosa sempre più rara...

Decisamente. Nizzi, per il suo impegno totalizzante su Tex, abbandonò la sua creatura Nick Raider nelle mani di altri autori, tra cui anche alcuni futuri sceneggiatori texiani come Manfredi , Faraci e Mignacco. Tra i vari che si alternarono ai testi della serie poliziesca della Bonelli ci fu anche il grande Gino che diede ampie prove della sua classe. Ma pensare che si era ritrovato a lavorare su una serie minore della Casa Editrice, in sostituzione di Nizzi,, mentre il creatore della stessa sudava sette camicie per assicurare la presenza in edicola del ranger  fa pensare che uno scambio dei ruoli avrebbe giovato a tutti. Occasione persa.

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3 ore fa, Diablero dice:

 

Ah, allora È COLPA TUA!!!!  :mazza:

 

..tornando a D'Antonio e a Tex, certo che era un bel controsenso: tenere D'Antonio su Nick Raider e Nizzi su Tex!  :rolleyes:

 

Ma non era però una costrizione. D'Antonio non ha mai voluto cimentarsi con Tex (di cui si meravigliava del suo successo, rispetto alla Storia del West). Solo negli ultimi anni della sua vita si è cimentato e avrebbe avuto carta bianca per scrivere quello che voleva lui. Certo, si capisce che avrebbe giovato uno come D'Antonio nello staff di Tex, in alternanza con Boselli e il primo Nizzi, ma ci pensi che trio. Come avrebbe giovato un Nizzi a servizio attivo su Nick Raider, perché era un suo personaggio e ne ha scritte di bellissime storie...

 

Intervista a D'Antonio (che ho scovato ora in rete): 

 

https://www.ubcfumetti.com/interview/0004.htm

 

Questo passaggio è interessante (naturalmente l'intervista è precedente a Seminoles) riferendosi proprio a Tex:

 

"Di scriverlo non è mai venuto in mente, anche perché disegnavo molto ma scrivevo meno di oggi. E di disegnarlo non me la sarei sentita. Se avessi avuto necessità lo avrei fatto, ma ho avuto occasioni di lavorare su storie che mi divertivano di più"

 

In merito al numero di pagine per scrivere una storia, il Maestro dice (lui si riferisce a Bella e Bronco):

 

"Eppure credevo e credo che non conta il numero delle pagine, ma offrire una storia completa, ben costruita..."

Modificato da Ulzana
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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, Ulzana dice:

 

In merito al numero di pagine per scrivere una storia, il Maestro dice (lui si riferisce a Bella e Bronco):

 

"Eppure credevo e credo che non conta il numero delle pagine, ma offrire una storia completa, ben costruita..."

 

Che è quello che ho sempre detto anche io: il numero di pagine non è un limite èer chi sa scrivere.

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