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TWF - Tex Willer Forum

[721/724] Attentato a Montales


Sam Stone
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Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red;">9 ore fa</span>, Leo dice:

ti sei andata a guardare l'atlante

No, Google Map.

 

<span style="color:red;">9 ore fa</span>, Leo dice:

la fascinazione di Kit per il mare

Kit è un romanticone, non fuma, insomma è da sposare.

 

<span style="color:red;">8 ore fa</span>, PRuju dice:

La fuga della famigliola, inseguita dagli assassini della Negra Muerte, dura parecchi giorni

L'ho sempre detto io che Ruju è molto bravo e che ha molta fantasia.

Il tempo passa in fretta tra una tavola e l'altra in un fumetto: lo dimostra il fatto che Tex, nel primo albo, non riconosce Gregorio quando lo incontra. 

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Pag.33 prime 2 vignette.

Gregorio dice che la fuga durò giorni e notti sempre inseguiti.

Non sapendo dove andare, d' istinto si diresse alla costa, dove aveva vissuto da bambino.

 

Insomma Ruju ce lo ha già spiegato nell' albo, ma noi, nella fretta di leggere non ce ne siamo accorti.

 Staremo più attenti, la storia è avvincente.

 

Comunque la visione dei 2 Kit vestiti da damerini è imperdibile, Carson veramente super affascinante.

  • +1 1
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Con questo albo compio il mio quarantennale da collezionista di Tex.

Avevo iniziato a leggerlo da prima ma il primo acquisto personale è stato "I quattro evasi" Dicembre 1980.

Avevo 8 anni...😅

Da allora non ho saltato un mese.

Questa parentesi personale per dire che sono contento di leggere in questo anniversario una storia molto avvincente. Attendo di comprare il numero di gennaio con lo stesso spirito di allora.

Note tecniche:

Spostare l'azione in località esotiche è sempre un arma a doppio taglio:

può generare storie indimenticabili o mediocri.Qui secondo me siamo sulla prima opzione...aspettiamo il seguito.

Mi è piaciuta l'idea di separare i quattro collocandoli in nei due contesti opposti: quello cittadino  e civilizzato dove i nemici hanno i guanti bianchi e quello selvaggio delle foreste dell'interno.Si da spazio a temi attualissimi senza scadere nella retorica..

Ben tratteggiati i comprimari...insomma sino ad ora siamo ai massimi livelli...

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, PRuju dice:

Ciao a tutti!

Non intervengo mai, per scelta, nelle discussioni fra lettori. Faccio una eccezione stavolta perché mi pare di aver ravvisato la richiesta di un intervento. Più di una, anzi. 

Rispondo a Leo: no, non è una citazione voluta da Django, ma certo quel film mi è rimasto dentro, abbastanza da orientare di tanto in tanto alcune scelte narrative. 

Riguardo alla nave, ha ragione Betta. È un altro anno (o magari un altro lustro) e un altro viaggio. La Dolores può aver compiuto altre missioni, e trovarsi dunque in un altro oceano, avendo attraversato lo stretto di Magellano o fatto il giro del mondo, la cosa non riguarda questa storia. 

Per rispondere a Letizia, invece, è molto semplice: il villaggio di Gregorio non si trova sul mare, ma in un punto a metà strada fra la costa e Città Del Guatemala, a 120-150 km dal mare. La fuga della famigliola, inseguita dagli assassini della Negra Muerte, dura parecchi giorni. Gregorio è cresciuto sulla costa, ma non ci vive più. Ha sposato Maike e costruito una fattoria nell'entroterra. Partendo da Puerto San José, come ipotizzato da Gregorio nel corso della storia, Tex e compagni faranno un viaggio di 4/5 giorni a merce forzate per raggiungere il villaggio, percorrendo 60/70 km al giorno su piste praticabili.  Percorreranno dunque circa 300 km all'andata, prevedendone altri 120 /150 (due/tre giorni di cavallo) per ricongiungersi con Carson, Kit e Montales a Città del Guatemala.

Ma prima di allora, temo, succederanno un po' di altre cose...

Buone letture a tutti!

 

P.S. Timido pubblicatore mi piace moltissimo! :D

 

Grazie per le risposte, molto esaustive. Stare dietro a dei rompitasche come i frequentatori di questo forum richiede pazienza e "coraggio" :D   

Spesso inoltre ci lanciamo in voli pindarici non interpretando bene quanto leggiamo, anche se a volte ci azzecchiamo.

 

Comunque, vi leggiamo con MOOOLTA attenzione, e questo penso debba far piacere agli autori, alla fin fine :) 

 

Come ho detto nel mio post, questa storia per ora è davvero una gran bella lettura. Complimenti! 

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@PRuju, grazie per la risposta ed i chiarimenti contenuti nel suo post, che ho letto con attenzione ed ha fugato i miei dubbi di lettore. 

 

Contestualmente, vorrei rivolgere un plauso anche a @Betta 53 per la segnalazione, che ha opportunamente portato un argomento decisivo al definitivo chiarimento della quisquilia.

 

Per quanto mi riguarda, posso trarne che a volte dovrei leggere e rileggere con maggiore attenzione, senza farmi trasportare troppo dalla mia frenesia di lettore :D...

  • Mi piace (+1) 1
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@Letizia, qui si fanno preferenze! Io ho stroncato pacing e senso di buona parte del primo albo e Ruju non ha fatto una piega, arrivi tu a criticare una semplice ubicazione geografica e subito arriva a spiegartela!  -_-

 

Dovrò impegnarmi di più a stroncargli le storie, suppongo. Solo che non sta collaborando, perchè in questo albo non trovo abbastanza roba da criticare (forse un "Crotalo di Martini" un po' troppo palese verso il finale, roba così). Anzi, mi è abbastanza piaciuto. Se nel primo albo le cose accadevano senza molto senso e con strane distorsioni temporali, qui invece il tempo si riprende il suo... spazio, gli eventi si susseguono logicamente e creano l'atmosfera di tensione e minaccia senza i trucchi da film horror del primo albo.

 

Certo, è un albo interlocutorio, è servito a creare la tensione e le premesse per il seguito: poi bisognerà vedere se quella tensione e quelle premesse saranno mantenute, ma sono molto più curioso di vede come si evolverà la vicenda di quanto lo ero alla fine del primo albo (che alla luce del deciso cambio di ritmo e location appare sempre di più una premessa abbastanza estranea, e una inutile premessa della premessa, che ha portato la "ciccia" addirittura al terzo albo...)

 

Cose che mi sono piaciute: come già fatto notare da altri, la caratterizzazione dei pards, dal Tex che si prende sempre le parti più rischiose a Carson che si traveste e fa l'uomo d'affari, a Kit che vuole seguire Carson ma è troppo impulsivo. Poi la maniera in cui viene costruita l'atmosfera di minaccia per Carson e Kit e Montales

 

Cose che non mi sono piaciute: nulla di eclatante o degno di menzione. Semmai mi porta a calare leggermente ancora di più il voto al primo albo, non solo per il cambio di ritmo ma anche perchè adesso sembra davvero un aggiunta inutile...

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Dopo tanto tempo torno con piacere a leggere una storia inedita “in contemporanea” e a commentarla sul forum: questa di Ruju e Biglia, leggendo le varie anteprime, non volevo attendere troppo per leggerla e, devo dire, le mie attese per ora sono state pienamente soddisfatte!

Personalmente ho da sempre un debole per Ruju, considero dei piccoli capolavori storie come “Un ranger per nemico” o “Le catene della colpa”, quindi ero davvero curioso di vederlo nuovamente coi quattro pards in una storia-fiume come questa. Ebbene, leggendo le pagine dei due albi finora usciti, mi sembra di star assistendo a una vera, grande avventura, un’avventura con la A maiuscola, fatta di ambientazioni esotiche e affascinanti, di nemici misteriosi e davvero pericolosi, di piani oscuri e congiure, il tutto impreziosito dall’elemento principale: i quattro pards, delineati alla perfezione non solo per quanto riguarda le scene eroiche e d’azione (a 33 anni vedere Tex che si lancia nel mare in tempesta mi “gasa” ancora!), ma anche nelle loro dinamiche “interne”, nei battibecchi e negli sfottò, nei modi di dire (ma quanto è bello e quasi liberatorio, in un mondo dell’intrattenimento che oggi ci propina quasi solo eroi “depressi” e problematici, vedere Tex che si riferisci alla Negra Muerte chiamandoli “spaventapasseri”?). Un piccolo tocco di classe, per me, e che davvero valorizza Kit e la sua “indipendenza” come personaggio, è quella paginetta quasi poetica in cui il ragazzo resta a guardare il mare: non è facile vedere pagine del genere in un fumetto come Tex, e messe in questo modo mi piacciono molto, quasi come una pausa dall’Avventura.

Non dico altro, per ora, ma sono davvero contento e curioso di leggere il seguito di questa storia, in cui mi sembra che Ruju sia davvero ispirato.

 

Per quanto riguarda Biglia, niente da dire, si conferma che tra i disegnatori “nuovi” lui è uno dei migliori, nonché uno di quelli che più ha centrato la caratterizzazione di Tex e pards (e anche Montales gli è venuto benissimo): per fare un esempio, quanto sono belli i ritratti di Tex alle pagine 78 e 83 di “Guatemala”? Aggiungo che, rispetto alla tripla boselliana, mi sembra che il suo tratto sia leggermente più sintetico, il che non è affatto un male, anzi, il suo segno accompagna magnificamente la narrazione.

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Fino a questo momento il meglio prodotto da Ruju per il Ranger.
Primo albo introduttivo e al tempo stesso autoconclusivo, secondo che ci trasporta in Centro America, dividendo in maniera convincente il quartetto, e culmina con un climax che ci lascia in trepidante attesa di leggere cosa deve accadere.

Bravissimo Pasquale e altrettanto bravo Stefano Biglia autore di una prova grafica superba.

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Finora è una storia gestita molto bene e la cosa che apprezzo di più è che Montales è rappresentato come uomo di azione. Mi ricordo che c'era stato un periodo in cui lo si vedeva poco coinvolto. Mi chiedo quale sia il motivo della presumibile alleanza fra i seguaci del movimento/setta introdotti nel secondo albo con l'affarista Cooper. L'altro uomo politico (con moglie al suo fianco), nella cui casa entrano alcuni seguaci, che funzione riveste? 

Qualcosa mi dice che i prossimi 2 albi possono essere molto adrenalinici.

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<span style="color:red;">18 ore fa</span>, ElyParker dice:

Mi chiedo quale sia il motivo della presumibile alleanza fra i seguaci del movimento/setta introdotti nel secondo albo con l'affarista Cooper. L'altro uomo politico (con moglie al suo fianco), nella cui casa entrano alcuni seguaci, che funzione riveste? 

 

Si potrebbe facilmente ipotizzare che Cooper utilizzi i seguaci della setta per togliere di mezzo coloro che si oppongono ai suoi progetti ipercapitalisti... Ed il politico cui hai fatto riferimento potrebbe essere stato uno di questi...

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, juanraza85 dice:
21 ore fa, ElyParker dice:

Mi chiedo quale sia il motivo della presumibile alleanza fra i seguaci del movimento/setta introdotti nel secondo albo con l'affarista Cooper. L'altro uomo politico (con moglie al suo fianco), nella cui casa entrano alcuni seguaci, che funzione riveste? 

 

Si potrebbe facilmente ipotizzare che Cooper utilizzi i seguaci della setta per togliere di mezzo coloro che si oppongono ai suoi progetti ipercapitalisti... Ed il politico cui hai fatto riferimento potrebbe essere stato uno di questi...

 

Corretto.

Andate a cercare Repubblica delle banane e United Fruit Company e scoprirete che quella societChà, che oggi si chiama Ciquita Brands e scommetto che il nome non vi è nuovo, tra la fine del XiX secolo scorso ed i primi trenta /quarant'anni del XX non ha esitato a finanziare colpi di stato che mettessero al potere dei vari stati del Centro America  veri e propri governi fantoccio che facessero i suoi unteressi a scapito anche di quelli della popolazione.

Cooper e la sua società possono anche essere inventati ma non i loro metodi.

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<span style="color:red;">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Corretto.

Andate a cercare Repubblica delle banane e United Fruit Company e scoprirete che quella societChà, che oggi si chiama Ciquita Brands e scommetto che il nome non vi è nuovo, tra la fine del XiX secolo scorso ed i primi trenta /quarant'anni del XX non ha esitato a finanziare colpi di stato che mettessero al potere dei vari stati del Centro America  veri e propri governi fantoccio che facessero i suoi unteressi a scapito anche di quelli della popolazione.

Cooper e la sua società possono anche essere inventati ma non i loro metodi.

Rivalutazione meritata  de "Il dittatore dello stato libero di Bananas" :-)

 

 

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Corretto.

Andate a cercare Repubblica delle banane e United Fruit Company e scoprirete che quella societChà, che oggi si chiama Ciquita Brands e scommetto che il nome non vi è nuovo, tra la fine del XiX secolo scorso ed i primi trenta /quarant'anni del XX non ha esitato a finanziare colpi di stato che mettessero al potere dei vari stati del Centro America  veri e propri governi fantoccio che facessero i suoi unteressi a scapito anche di quelli della popolazione.

Cooper e la sua società possono anche essere inventati ma non i loro metodi.

 

Governi che non esitavano a perpetrare veri e propri massacri. Quello "ordito" dalla United Fruit Company in Colombia, noto come eccidio di Santa Marta, è stato raccontato da Gabriel Garcia Marquez nel suo capolavoro Cent'anni di solitudine nel suo consueto stile, realistico ma non troppo, con quel tono da favola tipico del realismo magico. Consiglio a tutti di andare a riprendersi l'episodio o, per chi non l'avesse ancora fatto, di leggere il libro.

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E' da sei anni che non replico qui, scusate il ritardo. Per ora questo Tex mi sta piacendo molto, il primo numero mi era sembrato un pò meh, troppo affrettato, ma col secondo si salpa e gli sviluppi si rivelano interessanti. Sono curioso di vedere cosa combineranno i pard con Montales. Per ora si merita un 7/8.

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<span style="color:red;">3 ore fa</span>, Grande Tex dice:

ciao joe7, sei per caso lo stesso del blog sui fumetti joe7blog? 

 

Certo: ma qui commento soltanto le storie di Tex quando mi capita, nient'altro

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<span style="color:red;">58 minuti fa</span>, joe7 dice:

 

Ti ringrazio molto. 

se vuoi c' è una discussione che ho creato su Zagor che, dato il contenuto del tuo blog, dovrebbe interessarti

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<span style="color:red;">7 ore fa</span>, Grande Tex dice:

se vuoi c' è una discussione che ho creato su Zagor che, dato il contenuto del tuo blog, dovrebbe interessarti

 

Ci ho dato un'occhiata: mi sembra che - senza offesa - dopo qualche intervento interessante vi siate un pò persi per strada, state parlando ora del più e del meno. 

 

In ogni caso, di norma non partecipo a discussioni e dibattiti sui forum:  preferisco postare qui, se capita, solo qualche osservazione su qualche numero di Tex e nient'altro. Ti ringrazio comunque per l'invito.

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In un albo due 'imprese' alla tex, non solo quando salva Gregorio la prima volta nel mare in tempesta, ma anche quando (anni dopo) lo ri-salva prendendolo al volo con il lazo. 

 

Se Gregorio avrà mai un secondo figlio non potrà non chiamarlo Tex ;)

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  • 2 settimane dopo...
  • Sceriffi

Ho potuto leggere solo ora i primi due albi di questa lunga avventura che per il momento si segnala come una delle migliori prove di Ruju, e forse come una delle sue storie più ambiziose. Ma nel commentare devo necessariamente partire dai disegni: Biglia è stratosferico, bravissimo, a mio avviso tra i tre migliori interpreti del ranger dello staff attuale. Qui dimostra la sua grande versatilità nel passare da un ambiente all’altro, dalle strade cittadine all’oceano e alle foreste del Guatemala. Il suo tratto è pulito, classico, ricco di dettagli che non appesantiscono le vignette. Spero che in futuro gli vengano assegnate sempre storie di alto livello, perché con questi disegni una bella storia può diventare bellissima.

 

Venendo alla sceneggiatura, non posso non fare i complimenti anche a @PRuju per quanto letto finora. Una storia dal sapore classico, ho respirato un’atmosfera “nizziana” - da intendersi come un complimento :lol:, parlo del Nizzi dei tempi d’oro, ad esempio de “L’uomo con la frusta” che mi è subito venuta in mente leggendo quest’avventura, per l’ambientazione messicana e per l’intrigo politico che muove la vicenda. Ho apprezzato molto la gestione dei pard e la scelta di dividerli in due gruppi che si muovono autonomamente, di modo che il buon Carson ed il giovane Kit si possano ritagliare uno spazio da protagonisti senza rimanere all’ombra di Tex, anche se in panni per loro inusuali :D

 

Visto che siamo in un forum di rompiballe, segnalo anche quelli che mi sono sembrati due errori di sceneggiatura, entrambi nel primo albo:

1) il primo è già stato puntualizzato da Diablero con molti particolari, e non c’è bisogno che lo ripeta: parlo della gestione della scena dell’agguato notturno alla villa di Montales, confusionaria nei tempi e nello svolgimento; ma di nuovo rimando alle osservazioni di Diablero in proposito.

2) il secondo errore mi pare non sia stato segnalato in questa discussione: Tiger viene mandato all’inseguimento dell’unico bandito superstite, inseguimento che si conclude fuori città (quindi di strada deve averne fatta); poi Tex e pards sopraggiungono nello stesso luogo proprio durante la sparatoria in cui Tiger viene ferito, ma come potevano conoscere la direzione presa dal bandito?

 

In ogni caso, quando la storia è bella anche gli errori passano un po’ in secondo piano. Rimaniamo in attesa di leggere la terza parte, in cui mi aspetto ben più azione e sparatorie!

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