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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N. 02] Un uomo tranquillo


natural killer
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 POSSIBILE SPOILER

Praticamente Sam Willer che si comporta esattamente come Tex Willer (a parte la love story): certo uno sforzo erculeo da parte del soggettista! La storia della pistola sepolta nella tomba poi fa proprio cadere le braccia. Effettivamente una vera e propria 'tamarrata' (Diablero cit.). Sarò cattivo ma salvo solo i bei disegni di Andreucci.

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Avendo ancora solo sfogliato rapidamente l'albo, non posso esprimermi sul lavoro di Recchioni; posso però dire che i disegni spettacolari di Andreucci, valgono da soli il prezzo dell'albo. Anche Biglia sulla regolare sta facendo un ottimo lavoro. Pensavo che, fermo restando Villa e Civitelli che ormai sono colonne portanti storiche della saga accanto al decano Ticci, l'innesto di "giovani leve" del calibro di Piccinelli, Dotti, Del Vecchio, Andreucci, Frisenda, Mastantuono, Biglia, Venturi, Cestaro Bros dà lustro alla pubblicazione. Un parco disegnatori così straordinario è davvero una goduria per gli occhi e tiene alto il livello eccelso che ha sempre caratterizzato la saga.   

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

Capita di  rado ma sono in totale disaccordo con te stavolta. 

POSSIBILE SPOILER

 

Mi dispiace, ma da uno speciale ci si aspetta una storia con idee non scontate.  Invece qui è tutto prevedibile. Lo so è difficile. Probabilmente si voleva fare una storia tipo 'Cane di paglia' di Sam Peckimpah, con l'uomo tranquillo che poi è costretto dagli eventi a cedere alla violenza lui che l'aveva sempre rimnegata, ma bisognava creare i giusti presupposti drammatici. Invece così Sam diventa una improbabile controfigura di Tex (e poi 2 persone, un uomo che non sa sparare e una donna, che uccidono 7 pericolosi banditi mi pare un po' troppo! Non sono mica Tex e Carson😃)

P.S.

Ma quante miglia ha percorso tutta la notte Mcquarrie tra andare al ranch di Sam per avvertirlo ritornare dalla sua banda e riandare da Sam? Montava un cavallo a motore?

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Ma questo Speciale è imprevedibile proprio perché ci si aspettava qualcos'altro.:P

Non c'è solo il finale un po' tamarrato, ma anche altro.

Ovviamente non riporto le considerazioni di Diablero, che condivido.

Un ladro di cavalli (che di solito veniva impiccato) ritorna bel bello e, invece della forca per la birichinata, se la cava con una sberla e un'offerta di lavoro.

L'occhiata furtiva, piena di invidia o gelosia, sui piccioncini che tubano rimane fine a sé stessa (non meritava ulteriori sviluppi?)

La vedova innamorata che saluta l'uomo che l'abbandona come se lo dovesse rivedere domani alla messa.

E Sam, che risponde picche alle preghiere di lei di abbandonare il ranch e che lo difende con i denti, poi che fa?

Rimane nella casa dei suoi genitori che hanno dato la vita per costruire un futuro ai figli?

No, no, ci ripensa e se ne va.

Brutto pirla, non te ne potevi andare via prima con la tua bella così non diventavi un uccisore di uomini?

Poi le tavole: ci decidiamo o no a inquadrare cronologicamente armi e munizioni?

Le colt a retrocarica (senza pallottole, ma con polvere da sparo e palla di piombo) e una bella cartuccera alla cintura piena di pallottole in metallo.

Peccato.

La serie Tex Willer, che è la mia preferita, rovinata con questo secondo Speciale (già il primo mi aveva deluso un po').

Aspettiamo il terzo.

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25 minutes ago, Letizia said:

L'occhiata furtiva, piena di invidia o gelosia, sui piccioncini che tubano rimane fine a sé stessa (non meritava ulteriori sviluppi?)

 

Beh, quella credo faccia immaginare che oltre alla gelosia per i soldi e quella per "l'unico amico", ci sia anche una certa gelosia di John perchè anche lui ha una cotta per la vedova (impressione suffragata poi dal fatto che li avverta per salvarla)

 

Un po' troppo però. Tutti questi motivi accennati e/o mostrati invece di sostenersi a vicenda cozzano un po' fra loro. Se John odia Sam perchè avverte la differenza di "classe sociale" cosa gliene frega se c'è un tizio con cui è più amico? Alla fine era meglio dargli un unico motivo meno ambiguo, per me.

 

Ma credo sia un effetto del problema alla base della storia: la ricerca della "scena", della battuta, della situazione, che sia carica di emozioni in sè (o per tamarraggione o citazionismo), senza curarsi abbastanza del senso e della logica della storia.

 

Per usare lo stesso esempio che citi tu...

35 minutes ago, Letizia said:

E Sam, che risponde picche alle preghiere di lei di abbandonare il ranch e che lo difende con i denti, poi che fa?

Rimane nella casa dei suoi genitori che hanno dato la vita per costruire un futuro ai figli?

No, no, ci ripensa e se ne va.

Brutto pirla, non te ne potevi andare via prima con la tua bella così non diventavi un uccisore di uomini?

 

Non ha alcun senso. Sam getta alle ortiche i suoi principi, e uccide senza farsi tanti problemi, dopo che per tutta la storia non era riuscito nemmeno a sparare a chi l'aveva tradito e aveva sparato alla schiena al suo migliore amico.

 

Poi, gli dicono "se scappi salvi la pelle e quella della donna che ami" e lui "no, piuttosto mi faccio ammazzare o faccio io stesso una strage, ma mai e poi mai mollerò questa terra che amo più della mia vita. Anche se la donna di cui sono innamorato rimane e quindi faccio rischiare la pelle anche a lei, non posso assolutamente mollare la mia terra e la mia casa"

 

Cinque minuti dopo "oh, ho vinto lo scontro, ma adesso questa terra mi fa schifo e mi è insopportabile, vado via mollando la donna, la terra, la casa e la tomba dei miei genitori, è un po' che stavo fiutando l'affare e meditavo di comprare un ranch a Calver City (?????)"

 

Sono tutte "frasi storiche" sparate a vanvera, poco manca che spari anche un "domani è un'altro giorno" e un "sai di sei figlio tu? Di una grandissima..." ma tutte insieme non descrivono un personaggio, descrivono un pupazzo senza alcuna coerenza che dice cazzate contraddittorie in base alla singola scena.

 

42 minutes ago, Letizia said:

Le colt a retrocarica (senza pallottole, ma con polvere da sparo e palla di piombo) e una bella cartuccera alla cintura piena di pallottole in metallo.

 

Ci sono un sacco di altre cose che non tornano...  Che senso ha che Sam prima del ritorno di John, non abbia NEMMENO UN COWBOY? Prima anche con il ranch più piccolo erano in 4 (i willer + Gunny), come fa a mandare avanti un allevamento di vacche...  da solo? Non ha senso.

 

Per la situazione e per la citazione da the Unforgiven Recchioni si ispira appunto a quel film dove William Munny cerca di mandare avanti una fattoria da solo, ma Recchioni probabilmente non si rende conto della differenza fra una fattoria con qualche maiale in un recinto e magari qualche gallina, e allevare MANDRIE DI CENTINAIA DI CAPI che vanno portate ai pascoli...  non stanno mica tutte tranquille chiuse in un recinto.

 

Ma da tanti altri segni appare abbastanza chiaro che Recchioni abbia preso ispirazione da vari film, ma senza avere ben chiara la situazione di Sam Willer. Quella che descrive è una situazione da comunità già molto urbanizzata tipo La Piccola Casa nella Prateria, c'è la fattoria (fattoria, non ranch) con il singolo contadino che gira disarmato alleva maiali in un recinto, va a messa lì vicino e la sera va al saloon, disegnato come un saloon di città...  cosa c'entra con il ranch dei Willer, uno dei ranch del Nueces, lontani 100 miglia dalla città più vicina, dove per bere di fanno le feste settimanali spostandosi per miglia mettendosi il vestito della festa?

 

insomma, tutto dà l'idea di un vestito di arlecchino, con idee e ispirazioni e frasi e scene prese da tante fonti, e di una storia realizzata attaccandole insieme con lo sputo, indipendentemente dal fatto che abbiano un senso o no.

 

Brutto passo falso e di gran lunga il peggiore albo finora pubblicato di Tex Willer (sterie + speciali) IMHO, in particolare perchè mina una delle cose migliori della serie finora: la sua coerenza.

 

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1 ora fa, Diablero dice:

Brutto passo falso e di gran lunga il peggiore albo finora pubblicato di Tex Willer (sterie + speciali) IMHO

Condivido al 100%. La tua disanima precedente è perfetta. L'unica nota positiva è l'assenza di TEX,  salvo un rapido flashback in un passato ancora più remoto. 

Recchioni colpisce ancora.

 

Modificato da ggaaco
Grammaticale
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  • Sceriffi

Storia abbastanza discreta. Fino a prima della sparatoria, la storia, mi è piaciuta molto.

Però, poi arriva la sparatoria. La cosa che mi chiedo, è possibile, che sette avversari, che compiono razzie, a destra e a manca, si facciano fregare, da un uomo, che venti pagine prima, non riusciva a premere un grilletto?

Recchioni dice di Sì, io dico di no.

Andreucci, si dimostra un grande disegnatore, inquadrature molto belle, personaggi e lineamenti ben fatti, c'è solo una vignetta che non mi è piaciuta, ovvero, la seconda di pagina 15, ma che faccia ha il reverendo ??

Recchioni 6 1/2

Andreucci 8

Cover molto bella, però gli sguardi dei personaggi non mi convincono.

Dotti 7

 

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  • Rangers
<span style="color:red;">19 minuti fa</span>, MacParland dice:

La cosa che mi chiedo, è possibile, che sette avversari, che compiono razzie, a destra e a manca, si facciano fregare, da un uomo, che venti pagine prima, non riusciva a premere un grilletto?

 

Proprio perchè l'avevano sottovalutato.

E ricordiamoci che comunque Sam ha combattuto pure al fianco di Tex in un cartonato di Boselli!

Più che non riuscire a premere il grilleto, non voleva uccidere.

Ma poi ha trovato la forza di reagire per difendere il ranch della sua famiglia e la donna che amava.

 

Boh io continuo a trovarla una gran storia, poi oh magari sarò l'unico

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">14 minuti fa</span>, Sam Stone dice:

 

Proprio perchè l'avevano sottovalutato.

E ricordiamoci che comunque Sam ha combattuto pure al fianco di Tex in un cartonato di Boselli!

Più che non riuscire a premere il grilleto, non voleva uccidere.

Ma poi ha trovato la forza di reagire per difendere il ranch della sua famiglia e la donna che amava.

 

Boh io continuo a trovarla una gran storia, poi oh magari sarò l'unico

Ok, che l'hanno sottovalutato, però, Sam passa dal perdere una sfida, con il suo aiutante, allo sparare come il Monco in 100 pagine scarse (prima e seconda vignetta di pagina 108).

Anche sottovalutando Sam, trovo abbastanza improbabile, che un uomo, che perde con il suo braccio destro, possa sparare come Il Monco o Tuco.

Ci sta la rabbia, ci sta l'odio contro McQuarrie, però mi sembra un'esagerazione.

Fino ad un certo punto, la storia mi è piaciuta molto, però la sparatoria, mi ha fatto storcere il naso.

Magari dopo la rileggo e forse cambio idea.

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A me la storia non è dispiaciuta, e va alla grande fin quasi alla fine. Che Sam  non spari alle spalle  a John lo posso capire, e che decida alla fine di difendere il ranch anche, per assomigliare alla  fine un po di più a suo fratello lo posso accettare.  Quello che non sta in piedi invece è proprio la storia del recupero della pistola  che si trova sulle sponde del rio Grande, molto distante dal ranch.🙋‍♂️

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Devo dire che la cosa migliore di questo albo sono, senza dubbio, i disegni di Andreucci. La storia ha invece diverse pecche, già messe in luce negli interventi precedenti, dal recupero della pistola, macabro quanto non necessario (mi stupisce che abbia passato la revisione del curatore), all'abbandono finale del ranch paterno, così sanguinosamente difeso solo poco prima.

Sono meno d'accordo, invece, riguardo all'appunto relativo al fatto che Sam e la vedova siano da soli in grado di sbaragliare un gruppo di accaniti criminali. Ovvio che non sia il massimo della credibilità,  ma quante volte abbiamo visto negli albi di Tex cose ancor più incredibili?  Credo che lo sceneggiatore volesse mettere in risalto il dualismo nell'animo di Sam , in cui, oltre a quella dell'uomo tranquillo, alberga anche una parte più nascosta, che lo rende simile al fratello. Una parte di cui Sam ha paura e che cerca di reprimere, giurando, alla fine, di non ricorrere più alla violenza, anche a prezzo della vita. Giuramento a cui terrà fede. 

Mal sviluppato anche il personaggio di John McQuarrie, che avrebbe potuto essere interessante, ma che viene reso contraddittorio oltre ogni limite.

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La storia della pistola seppellita  fa a pugni con la storia di Tex Willer vista appena un mese fa , dove era appoggiata alla croce di Ganny Bill. Cosa vuol dire? Che poi Tex è ripassato di lì  e la ha seppellita?  Per me sarebbe stato meglio se fosse stato Sam  a seppellirla subito dopo che Tex se n'era andato.🙋‍♂️

Magari anche portando il corpo vicino al ranch.🙋‍♂️

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Io l'ho trovata una buona storia, ben scritta, molto dinamica e briosa anche se con una punta di inevitabile malinconia... Ed i SONTUOSI disegni di Andreucci la impreziosiscono ulteriormente. :)

Si vede che Recchioni si è, per così dire, "trattenuto" nelle sue consuete esagerazioni, avere Boselli come editor non può che avergli fatto bene! :lol:

Scena con il maiale a parte, davvero troppo eccessiva e "fuori posto" per i canoni della serie.

 

Non ci trovo particolari incongruenze nel comportamento di Sam Willer (al di là che, in effetti, aver sbaragliato 7 pericolosi avversari da solo è un po' troppo, forse era il caso di piazzargli a fianco un amico come il burbero proprietario della mandria), un personaggio del resto solo abbozzato da G.L. Bonelli e ripreso da Boselli con un certo profitto solo negli ultimi anni... Non direi che è uguale a Tex, reagisce in questo modo, prima ed unica volta nella sua breve vita, solo perché ci è costretto. Rimane pur sempre incapace di sparare all'ex amico (?!), ed è pieno di dubbi e scrupoli. 

 

Su Andreucci che dire... Solo che a vedere le sue tavole ti senti immerso in un'atmosfera fordiana, con altri disegnatori invece ti pare di vedere uno spaghetti western... Per godibile che sia, è tutta un'altra roba. :indianovestito:

Se penso però che leggerò la sua prossima storia texiana tra tre anni almeno, mi prende male... :unsure::pianti:

 

 

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4 hours ago, Sam Stone said:

Proprio perchè l'avevano sottovalutato.

E ricordiamoci che comunque Sam ha combattuto pure al fianco di Tex in un cartonato di Boselli!

 

 

Questo Sam la sfida la vinceva da solo in quel cartonato, mica aveva bisogno dell'aiuto di Tex...  :lol:

 

4 hours ago, Sam Stone said:

Più che non riuscire a premere il grilleto, non voleva uccidere.

Ma poi ha trovato la forza di reagire per difendere il ranch della sua famiglia e la donna che amava.

 

Sì. Ed è una cosa facile, banale narrativamente e "disonesta" verso il lettore/spettatore. Certo, ormai è un cliche, al cinema la usano spesso, ma purtroppo è perchè il livello delle sceneggiature cinematografiche sta precipitando come quello dei fumetti (figurati poi quello dei fumetti che scopiazzano il cinema...)

 

Se alla domanda "come farà il nostro eroe e battere forze preponderanti?" rispondi "facilmente, era sempre stato capace, solo non si era impegnato" hai preso la tua storia e l'hai tramutata in una barzelletta. O meglio, hai preso la caratterizzazione dei personaggi e la loro crescita (tutte cose ormai esiliate dai film e dai fumetti) e le hai buttate nel cesso per metterci la cosa ormai venerata da troppi sceneggiatori: la battutina e il vuoto e banale "momento di figaggine tamarra".

 

Perchè Sam, contro ogni logica, deve andare al confine a scavare una tomba per trovare una pistola. Perchè è tamarro. Cioè, per questo tipo di sceneggiatori, "fico".

 

Perchè devono arrivare praticamente dal nulla (anche se l'accenno iniziale faceva pensare che prima o poi arrivavano, sono sceneggiatori molto prevedibili...) altri 6 banditi a dar man forte a John? una sfida finale fra John e Sam sarebbe stata molto più credibile e "personale", a avrebbe più giustificato i rimorsi visto che si conoscevano e Sam poteva fino ad un certo punto sentirsi responsabile prima dell'avergli dato fiducia e poi di aver provocato il suo folle risentimento. Ma uno contro uno non sarebbe stato abbastanza "fico" (tamarro) ed ecco quindi arrivare orde di nemici, mentre l'uccisione di John invece di essere il clou viene buttato via per la classica battutina tamarra da action movie anni 80.

 

Anche l'uccisione dei 7 come viene presentata? Sam avrebbe potuto predisporre trappole, usare l'astuzia, ma a parte che bisogna vedere se lo sceneggiatore è in grado, non è abbastanza tamarro: Sam li deve affrontare sbaragliandoli in maniera tamarra, ovvio, con il finale riservato al tiro di pistola che dimostra che è bravo e preciso come Tex, ovviamente.

 

Poi, la conseguenza di queste giravolte, incongruenze e cambiamenti repentini qual è? Che Sam alla fine invece di uscirne come l'eroe tamarro e "fico" delle intenzioni ne esce a pezzi, come una pazza banderuola in preda al vento della sceneggiatura, uno che fa rischiare la pelle alla sua rtagazza perchè non può rinunciare alla sua roba e poi viene fuori che stava già pianificando di andarsene e la pianta lì, come uno che non ha seguito il fratello in messico a vendicare il padre, ma che per la sua roba fa pure una strage. Invece di venirne rafforzato, questa storia lo sminuisce parecchio, e alla fine viene presentato nella migliore delle ipotesi come uno psicolabile eternamente indeciso, nella peggiore come uno più attaccato ai soldi che alla vita dei suoi amici e dei suoi familiari...

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Il problema principale è che Recchioni non conosce Tex.

O, se lo conosce, lo conosce molto superficialmente.

Probabilmente ha letto (o solo visionato) qualche storia per documentazione.

Stavolta il compito poteva essere semplice, avendo lasciato fuori Tex e dovendosi concentrare su Sam, personaggio ben definito e caratterizzato e con pochissima bibliografia di riferimento.

 

Però...

 

La presenza di Tex aleggia su tutto l'albo, come un fantasma degno del primo Speciale, e pazienza...

 

Arriviamo alla sequenza incriminata, sicuramente spettacolare ma profondamente estranea alle caratteristiche del personaggio

 

Sam non ha altre armi oltre al fucile che affida alla giovane vedova e pensa di recuperare la pistola di Gunny Bill. E lo fa senza doversi sobbarcare una lunga trasferta fino alle sponde del Rio Grande, dove riposa il vecchio cowboy, semplicemente perchè, per distrazione (?) la sepoltura è stata spostata (a fini narrativi...) in prossimità del ranch e la pistola lasciata sulla croce (nella stessa circostanza) è stata avvolta per mantenerla efficiente sotto la nuda terra (non si sa mai che il buon vecchio Gunny Bill potesse averne necessità per spianarsi la strada per l'inferno)

 

Sam una volta recuperata la pistola sparisce e al suo posto si materializza Tex che sistema da par suo la banda di cialtroni che attacca il ranch e sempre Tex, una volta risolta la situazione, piuttosto che metter su casa con la vedovella preferisce piantare tutto e svignarsela alla velocità del fulmine, naturalmente dopo aver restituito la pistola al vecchio Gunny Bill (senza dover rifare ancora il pellegrinaggio fino al fiume).

 

Disegni effettivamente belli che però non bastano a risollevare la storia, rovinata proprio dalla sequenza clou e relativo finale.

 

Peccato.

 

 

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4 ore fa, Jim Brandon dice:

 

. La storia ha invece diverse pecche, già messe in luce negli interventi precedenti, dal recupero della pistola, macabro quanto non necessario (mi stupisce che abbia passato la revisione del curatore)

 

 

 

3 ore fa, Piombo Caldo dice:

La storia della pistola seppellita  fa a pugni con la storia di Tex Willer vista appena un mese fa , dove era appoggiata alla croce di Ganny Bill. Cosa vuol dire? Che poi Tex è ripassato di lì  e la ha seppellita?  Per me sarebbe stato meglio se fosse stato Sam  a seppellirla subito dopo che Tex se n'era andato.🙋‍♂️

Magari anche portando il corpo vicino al ranch.🙋‍♂️

 

 

Allora... Non entro in merito, voglio solo chiarire questi aspetti. Ovvio che l'idea della pistola è di Recchioni, la storia è sua, la firma lui. Ma vi pare che il curatore debba intervenire sulle scelte narrative? Il curatore interviene sugli errori e sulle scelte davvero sbagliate. Se dovesse intervenire su ogni cosa allora la storia se la scriverebbe lui da solo! E non troverebbe nessun altro disposto a scrivere!...  L'idea non è macabra nè tamarra, è semmai romantica. Certo che Sam aveva una pistola. Ma VOLEVA la pistola di Gunny, è così difficile da capire? Solo la pistola di Gunny gli avrebbe dato la forza che gli mancava, la pistola del suo mentore cui aveva dato poche soddisfazioni da quel lato ma molte per altri versi. A me pare una bella idea e comunque non certo un'idea da bocciare altrimenti sarai davvero un editor castrante e irrazionale! 

 

Non c'è contraddizione con l'altra storia. E' ovvio che qualcuno è andato almeno a portare dei fiori sulla  tomba di Gunny e in quell'occasione ha sepolto la pistola...

Modificato da borden
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23 minuti fa, borden dice:

 

 

 

Allora... Non entro in merito, voglio solo chiarire questi aspetti. Ovvio che l'idea della pistola è di Recchioni, la storia è sua, la firma lui. Ma vi pare che il curatore debba intervenire sulle scelte narrative? Il curatore interviene sugli errori e sulle scelte davvero sbagliate. Se dovesse intervenire su ogni cosa allora la storia se la scriverebbe lui da solo! E non troverebbe nessun altro disposto a scrivere!...  L'idea non è macabra nè tamarra, è semmai romantica. Certo che Sam aveva una pistola. Ma VOLEVA la pistola di Gunny, è così difficile da capire? Solo la pistola di Gunny gli avrebbe dato la forza che gli mancava, la pistola del suo mentore cui aveva dato poche soddisfazioni da quel lato ma molte per altri versi. A me pare una bella idea e comunque non certo un'idea da bocciare altrimenti sarai davvero un editor castrante e irrazionale! 

 

Non c'è contraddizione con l'altra storia. E' ovvio che qualcuno è andato almeno a portare dei fiori sulla  tomba di Gunny e in quell'occasione ha sepolto la pistola...

Intanto un grazie a Borden per i suoi interessanti chiarimenti sul ruolo e gli interventi del curatore.

Per quanto riguarda la pistola, io avrei fatto recuperare in precedenza la pistola lasciata sulla tomba direttamente da Sam per tenerla in ricordo di Gunny e, una volta costretto ad usarla, gliel'avrei fatta seppellire vicino la tomba del suo mentore, con un gesto simbolico della sua decisione di ripudiare la violenza. Così come è stata narrata nella storia, la vicenda della pistola è,  ovviamente a mio parere, piuttosto inverosimile, con una serie di seppellimenti, con tanto di provvidenziale tela cerata, disseppellimenti notturni (con una scena più adatta a Dylan Dog) e riseppellimenti.

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  • Rangers

Io concordo con Mauro.

L'ho percepita come una scelta romantica, non tamarra.

Degna di sequenze alla John Ford.

SI vede che i lettori moderni non hanno più quel gusto nè quella  sensibilità che caratterizzava film e storie di tempi passati

Amen.

 

Ognuno la vede come vuole, ci mancherebbe.

A me è piaciuta e la rileggerò volentieri.

 

Che poi Recchioni abbia scritto cose tamarre, può essere. Ma in questa storia non mi pare proprio!

 

 

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Sam dice che è stato Tex a seppellirla.  Io avrei preferito fosse stato Sam.🙋🏻‍♂️

 

 

Io per la verità avrei preferito che fossi stato tu, o mia zia... Avrei anche preferito che Han Solo non fosse morto, questo è poco ma sicuro.;):lol:

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Dico la mia. Fino al ricupero della pistola tutto fila liscio. Dopo, senza tanti "tamarro qua, tamarro la", mi trovo più sulle posizioni di Diablero  che di Sam Stone. 

Comunque Boselli ha risposto, e per questo va ringraziato, ma la storia rimane insufficiente. 

Ancora su Andreucci, i disegni sono ampiamente buoni, molto western, ma dovrebbe metter più cura nei volti, sia nei primi piani che nei lunghi. 

Il volto del prete mi è sembrato coperto da una mascherina "anticovid". 

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Lo speciale mi è piaciuto.

La vita nella Neuces Valley.

Una vita dura dall' alba al tramonto, con unico diversivo la messa domenicale.

A Sam piace, è la vita che desidera un uomo onesto e tranquillo.

Un uomo tranquillo in gamba, che quando è il caso di portare le mandrie al miglior mercato ripete l' impresa del padre.

Difende le bestie anche da quelli che considerava amici e non uccide alla fine il suo ex amico che sta scappando perchè inutile, ormai la mandria è salva e lui non è un giustiziere.

Quando poi è di nuovo in pericolo, al ranch con Susan, fa quello che avrebbe fatto suo padre (e che infatti ha fatto quando è andato a difendere la mandria ed è stato ucciso alle spalle).

Lo fa con la pistola di Gunny, che gli ha insegnato a sparare e lo fa come può fare un uomo solo contro 7, nascondendosi per obbligarli a dividersi e affrontarli così uno alla volta.

Li colpisce come può, anche con il forcone, come fa un uomo disperato.

E' stato costretto a tirar fuori la parte violenta di sè, a farsi giustizia da solo.

Quelle cose che un uomo onesto non farebbe mai, se non con le spalle al muro.

 

Sam Willer è un uomo onesto, un gran lavoratore, ma non è un vigliacco.

A Tex la vita del ranch stava stretta, a lui va bene, si trasferisce in un luogo dove la terra è meno arida della Neuces Valley, dove da zero ricomincia a fare l' allevatore, con successo anche, tanto da attirarsi le attenzioni di chi per rubargli il ranch e lo uccide  tradimento. 

 

Le tombe sotto gli alberi isolati, dove parlare con i morti o dissotterrare e risotterrare pistole, a me inguaribile romanticona cresciuta con il West di Ford, fanno sempre commuovere. 

Una bella scena, un omaggio a Gunny.

 

Dopo 72 anni dal suo esordio ci appassioniamo alle storie di coloro che G.L.Bonelli ha troppo presto fatto uscire di scena.

Come se fossero davvero dei personaggi vissuti.

Ogni volta che ci vengono riproposti ci dispiace sempre più che non possano essere presenti nella attualità del Tex adulto.

Mi metto ad immaginare come sarebbe se Sam e Gunny fossero ancora vivi e la sera al ranch, dopo una dura giornata, 

leggessero delle gesta di Tex o se ogni tanto lui e Kit passassero di lì.

 

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34 minuti fa, borden dice:

 Avrei anche preferito che Han Solo non fosse morto, questo è poco ma sicuro.;):lol:

Stessa  cosa la pensiamo io e mio figlio, fan dalla saga :P

Modificato da Loriano Lorenzutti
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  • pecos changed the title to [Speciale Tex Willer N. 02] Un uomo tranquillo

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