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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N. 02] Un uomo tranquillo


natural killer
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<span style="color:red;">3 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Che sia complesso non c'è dubbio: è morboso verso Sam, salvo poi volerlo uccidere, per vendicarsi. Ma vendicarsi di cosa? Dell'umiliazione durante la marcia della mandria? Alla fine lo vuole proprio ammazzare a tutti i costi, salvo averlo poco prima avvisato di fuggire. Perché si muove così, McQuarrie? A me pare troppo incoerente, invece.

 

 

Spara a ripetizione, fulmineamente, senza che nessun altro di quei banditacci - ben più esperti di lui con le armi - riesca a reagire. E pensare che lui con le armi era proprio un imbranato... non è Tex, ma non è nemmeno il Sam che conoscevamo, e non perché sia violento - le circostanze glielo impongono - ma perché palesa un'abilità con la pistola che il suo personaggio non ha mai avuto.  

McQuarrie è un debole, un balordo incapace di vivere una vita normale, ma non così malvagio da essere uno spietato delinquente. E' un frustrato, che invidia chi è meglio di lui, in questo caso Sam Willer che, ai suoi occhi, invece possiede quello che lui vorrebbe: una donna, un ranch, degli amici. Si vuole vendicare di Sam perché ritiene di essere stato umiliato da lui durante il viaggio con la mandria (non è così, ma lui lo crede) e perché l'invidia lo consuma interiormente. Ma siccome non è del tutto malvagio dà una possibilità di fuga a Sam. Recchioni lo motiva bene: 1) "Tu mi hai risparmiato la vita - dice - e io voglio saldare il debito con te", 2) Perché non vuole lasciare la ragazza (che è stata gentile con lui e che gli piace - vedi lo sguardo che le lancia alcune pagine prima) in mano a "quei lupi". Mi sembra che psicologicamente ci stia, non è contraddittorio, quante volte anche in Tex si sono visti personaggi malvagi ma non del tutto? Sullo scontro finale ho già detto: ci sarà anche un po' di esagerazione nella reazione e nella precisione di tiro di Sam, ma non mi sembra così scandalosa, soprattutto in un fumetto come Tex dove di scontri squilibrati (uno contro venti, due contro cento, quattro contro trecento) ce ne sono a bizzeffe. E poi anche nei classici film western: in "Quel treno per Yuma" il protagonista non era forse un allevatore prestato alla legge che riesce ad avere la meglio contro una banda di una decina di uomini, riuscendo a salire sul treno senza nemmeno un graffio, e per giunta con il capo della banda in manette che sceglie di salire sul treno e farsi un bel po' di anni di galera invece di scappare quando potrebbe? Qualcuno la definirebbe una sceneggiatura tamarra, invece è un capolavoro western del 1957...

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4 hours ago, Poe said:

Non capisco tutte queste stroncature sprezzanti di una storia che invece è indubbiamente una buona storia

 

"Indubbiamente"..   fa piacere incontrare qualcuno totalmente privo di dubbi sul valore di una storia...  :P

 

 

3 hours ago, Poe said:

McQuarrie è un debole, un balordo incapace di vivere una vita normale, ma non così malvagio da essere uno spietato delinquente

 

Insomma... fa secco Clancy, che GLI AVEVA APPENA SALVATO LA VITA, sparandogli a tradimento alla schiena...  anche da ragazzo, voleva prima tagliare con il coltello Sam, e poi cerca direttamente di sbudellare Tex (che è disarmato).

 

3 hours ago, Poe said:

Ma siccome non è del tutto malvagio dà una possibilità di fuga a Sam. Recchioni lo motiva bene: 1) "Tu mi hai risparmiato la vita - dice - e io voglio saldare il debito con te",

 

Peccato che proprio la scena precedente con Clancy dimostra che John non ha la minima traccia di riconoscenza (se ce l'avesse, tratterebbe così chi gli ha dato fiducia?)

 

Recchioni non "motiva bene" il comportamento di John, perchè appare contraddittorio e incomprensibile. Probabilmente perchè Recchioni nelle pagine dell'albo non poteva sbilanciarsi troppo. Però quello che ha spiegato online, sul fatto che nella scena in cui guarda Sam e Susan, sia in realtà geloso DI SAM, apre ad una possibile spiegazione.

 

...che non è la tua!  :lol:

3 hours ago, Poe said:

2) Perché non vuole lasciare la ragazza (che è stata gentile con lui e che gli piace - vedi lo sguardo che le lancia alcune pagine prima) in mano a "quei lupi".

 

Susan non è stata mai gentile con lui nelle pagine del fumetto, e lui era geloso della sua presenza al ranch. Recchioni stesso smentisce la tua interpretazione (quindi, insomma, non è tanto chiara la faccenda come dici: la tua "chiarissima interpretazione" è smentita dal "chiarissimo autore"..  :lol: )

 

No, John è un bugiardo, e la "chiave" per stabilire che sta mentendo è il fatto che sta chiaramente mentendo anche sul fatto che vuole risparmiare Sam perchè gli ha salvato la vita (non ha avuto scrupoli a sparare a Clancy, ed è stato Clancy, non Sam, a salvargli la vita).

 

Esiste una possibile interpretazione, non abbastanza delineata nelle pagine del fumetto (e quindi nel fumetto John sembra semplicemente incoerente) ma chiarita dai commenti di Recchioni, che collega tutti i puntini.

 

John è omosessuale, o comunque, ha una "cotta" (non parlerei di amore visto come lo tratta) per Sam.

 

Da bambino lo maltratta, definendolo una "femminuccia" (classico caso di proiezione)

 

Quando è in crisi, e non ha più nessuno a cui rivolgersi torna da lui per chiedergli perdono.

 

È gelosissimo. Sopporta tutto, le fatiche, la vita dura del ranch, ma quello che non sopporta è vederlo con Susan, o PEGGIO ANCORA, vederlo in intimità (amichevole) con un altro uomo.

 

Spara per primo all'altro uomo. Non importa che gli abbia salvato la vita, è lui che odia di più. Mentre fa più fatica a sparare a Sam, esitando. Eppure è Sam che l'ha offeso.

 

Dopo aver tradito Sam raccontando di lui al capobanda, lo avverte. Inventandosi frottole su Susan (vedere a pagina 42, non viene mostrata nessuna cortesia da Susan per John, non gli parla nemmeno. E anzi, quando li guarda insieme dalla finestra, il suo sguardo è carico d'odio. Recchioni chiarisce che in quel momento ODIA SUSAN, ne è geloso). Ma lo scopo è chiaramente salvare il suo "amato" Sam.

 

Durante le polemiche per la presenza esplicita di un omosessuale nel numero 5 delle Darkwood novels si era parlato come possibilità del presentare personaggi esplicitamente omosessuali in Tex. Ovviamente essendo il personaggio "di punta" prima di farlo si vorrà vedere la reazione dei lettori su testate meno "importanti" per il bilancio della casa editrice come Zagor, ma credo che Recchioni abbia voluto bruciare tutti sul tempo e infilare una relazione (unidirezionale) omosessuale in Tex, anche se non ha potuto farlo altrettanto esplicitamente.

 

(e per me non c'è riuscito: non potendo essere abbastanza esplicito, non è stato alla fine abbastanza chiaro, e John risulta semplicemente incoerente e mal caratterizzato. O, addirittura, lettori come Poe hanno capito completamente a rovescio la scena della finestra, pensando che John fosse innamorato di Susan)

 

 

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Passiamo ora al capitolo "Sam che spara come Tex".

 

Qui c'è una totale incomprensione del problema:

3 hours ago, Poe said:

Sullo scontro finale ho già detto: ci sarà anche un po' di esagerazione nella reazione e nella precisione di tiro di Sam, ma non mi sembra così scandalosa, soprattutto in un fumetto come Tex dove di scontri squilibrati (uno contro venti, due contro cento, quattro contro trecento) ce ne sono a bizzeffe. E poi anche nei classici film western: in "Quel treno per Yuma" il protagonista non era forse un allevatore prestato alla legge che riesce ad avere la meglio contro una banda di una decina di uomini, riuscendo a salire sul treno senza nemmeno un graffio, e per giunta con il capo della banda in manette che sceglie di salire sul treno e farsi un bel po' di anni di galera invece di scappare quando potrebbe? Qualcuno la definirebbe una sceneggiatura tamarra, invece è un capolavoro western del 1957...

 

Sul "tamarro", è un po' che non mi riguardo "quel treno per Yuma", ma ci giurerei che non ha battute tamarre in stile action movie tamarro degli anni 80 (tamarri) :lol:

 

Ma a parte la tamarraggine, qui bisognerebbe capire che un PERSONAGGIO in un opera deve avere una coerenza "narrativa" che una persona "reale" difficilmente ha. Le persone normali sarebbero pessimi personaggi, fanno troppe cose contraddittorie e diverse (e infatti, quando si infila una persona reale in un opera, lo si "semplifica" per lo spettatore. È una necessità tale che lo si fa persino nelle biografie e nei documentari: per dare al lettore o allo spettatore una chiave di lettura per capire un personaggio, si prendono solo gli eventi e le azioni che permettano di costruire una "storie", e si scarta il resto.

 

Daredevil è cieco. Poldo sbaffini è sempre affamato (come il Tex di Nizzi). Diabolik pensa sempre a fare dei colpi (dico, in 800 e passa albi, l'avete mai visto pianificare una vacanza, una gita, un pranzo con gli amici? No, parla sempre e solo di colpi), Nathan Never è depresso. Tex Willer raddrizza torti ogni volta (mai che ci siano 3 albi di fila con lui che guarda il panorama senza che nessuno faccia del male a nessuno). E Sam Willer non sa usare le armi, e non le vuole usare, ritenendo che la cosa giusta da fare sia rivolgersi alla legge.

 

Se di punto in bianco diventa Wild Bill, non è che puoi dire "eh, ogni tanto ha dei giorni così", come far vedere Tex che un giorno magari non sta bene e sbaglia anche i tiri più facili, o Kit Willer che ha paura e scappa...  sarà pure "possibile" come comportamento umano, ma è "incoerente" con la CARATTERIZZAZIONE DEL PERSONAGGIO.

 

E già che ci siamo...  anche la caratterizzazione di Susan è totalmente sballata.

 

1) prima, viene attratta da Sam proprio perchè non è un uomo violento (pagina 88)

2) Poi Sam le dice "sai che faccio? Non ho combattuto per vendicare mio padre, non ho sparato per vendicare il mio amico Clancy, ma adesso mi vogliono portare via i soldi, li ammazzo tutti quanti" e lei...  sorride per il resto della storia, come a dire "oh, finalmente ti metti a sparare..."  :P

 

E c'è anche un'altra cosa sbagliata nella maniera in cui viene rappresentata qui...   Perchè Sam le deve dare un fucile? In "giustizia a Corpus Christi" non solo ne ha già uno, ma dice che è una buona tiratrice. Il fatto che Sam le debba dare il suo fucile pare messo lì per giustificare il viaggio verso la tomba (dando l'impressione che in casa non abbiano davvero altre armi)

 

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8 ore fa, Poe dice:

E poi anche nei classici film western: in "Quel treno per Yuma" il protagonista non era forse un allevatore prestato alla legge che riesce ad avere la meglio contro una banda di una decina di uomini, riuscendo a salire sul treno senza nemmeno un graffio, e per giunta con il capo della banda in manette che sceglie di salire sul treno e farsi un bel po' di anni di galera invece di scappare quando potrebbe? Qualcuno la definirebbe una sceneggiatura tamarra, invece è un capolavoro western del 1957...

Eh si..ma l'allevatore (Van Helfin) riesce a sfuggire alla banda senza un graffio grazie al bandito in manette (un gigantesco Glenn Ford)..Qui nessun bandito aiuta Sam, è lui che si trasforma da zappaterra a novello Wild Bill Hickok..

Quel treno per Yuma (l'originale del 57) è un capolavoro come scrivi tu, ma questa rimane una storia mediocre dove Sam Willer non è quello che ogni lettore di Tex conosceva... è irriconoscibile  nella sparatoria finale..

Modificato da laredo
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Io la sparatoria  la ho trovata fatta bene. Poi Sam non è un coniglio  che scappa,  perché è un Willer. Ho trovato sparatorie  molto peggiori con Tex contro 10 -15  pistoleri che si sparano a 3 metri di distanza, senza nessun riparo, dove  Tex ne esce senza un graffio. Anche se Sam non era appassionato a sparare ai barattoli, le lezioni di Ganny Bill le ha ricordate myo bene.🙋‍♂️

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Sparare con un fucile è relativamente facile: tieni l'arma ben salda con due mani, prendi la mira, poi non devi essere miope, non ti devono tremare le mani e il bersaglio deve essere grosso e non molto lontano. :P

Sparare con la pistola è un po' diverso: la canna corta rende il tiro meno preciso e la mira non molto affidabile, il bersaglio deve essere vicino, ti vede, non sta fermo e ti spara, devi essere veloce e non hai il tempo di pensare né tantomeno fare calcoli trigonometrici :D di traiettoria.

Ci vuole sangue freddo e tanto, tanto allenamento.

Un capitano di carriera dell'esercito (raccontatomi da persona molto credibile) ha sparato un intero carcatore della sua Beretta calibro 9 a una lattina di Coca Cola alla distanza di circa 3 metri senza neanche mai sfiorarla.

Se mi fossi trovata al posto dei banditi davanti a uno come Sam, mi sarei arrotolata con calma una sigaretta (non fumo) e l'avrei anche sfottuto: tanto non mi prendi, non mi prendi!

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2 minutes ago, Piombo Caldo said:

Io la sparatoria  la ho trovata fatta bene. Poi Sam non è un coniglio  che scappa,  perché è un Willer. Ho trovato sparatorie  molto peggiori con Tex contro 10 -15  pistoleri che si sparano a 3 metri di distanza, senza nessun riparo, dove  Tex ne esce senza un graffio.

 

Come argomentazione non mi sembra molto incoraggiante... "mi è piaciuta perchè ho letto di peggio e mi sono abituato" :lol:

 

3 minutes ago, Piombo Caldo said:

Anche se Sam non era appassionato a sparare ai barattoli, le lezioni di Ganny Bill le ha ricordate myo bene.🙋‍♂️

 

Sei tu che mi sa che non le ricordi bene...  :lol:

 

Gunny aveva insegnato ai due piccoli Willer a sparare rapidamente E CON PRECISIONE. Il "metodo" lo abbiamo visto poi quando Tex lo ha poi insegnato a suo figlio ne "il figlio di Tex" e gli ha spiegato come sparare mentre alza la pistola. Gunny non li faceva fare a gara a chi sparava più svelto, Gunny cercava (inutilmente) di insegnare a Sam a centrare almeno un barattolo (e come si vede in Nueces Valley, non ci riusciva). E abbiamo visto in 700 numeri e passa come questo sia lo stile di Tex: rapidità, sì, ma soprattutto precisione (Tex non è sempre il primo che spara, ma è quello che centra il bersaglio)

 

Invece il "fanning", lo "sventagliare il cane" ("fanning the hammer") è una maniera per sparare molto velocemente, ma anche molto imprecisa (si fa nelle gare di tiro veloce, non in quelle di precisione) e il motivo è chiarissimo: dai una "botta" alla pistola proprio nel momento in cui spara, il proiettile va dove gli pare. (e inoltre, rischi di danneggiare la pistola)

Se non la usi per una gara o per fare lo sbruffone (come fa Tex in Nueces Valley per fare il fenomeno davanti al fratello, ma sparando a innocui barattoli), è una  tecnica per grandinare piombo in maniera indiscriminata, colpendo magari anche passanti innocenti.

 

Sam la usa per prima. Sparando solo due colpi, e mettendoli entrambi a segno a distanza. Non solo è una dimostrazione di abilità da pistolero da leggenda, è anche una cosa che Gunny non gli ha sicuramente insegnato (se insegni una cosa simile a chi non colpisce un barattolo, si spara in un piede). Sam sta imitando Tex nei momenti in cui fa più lo sbruffone. Ma di fronte non ha dei barattoli, ha dei banditi con molta più esperienza di lui.  Che NON hanno tutte le armi scariche, le stanno ricaricando per prudenza ma pensare che abbiano tutti vuotato il caricatore fino all'ultimo colpo è ridicolo. E lui non solo li affronta dimostrando un abilità da tiratore da circo, ma lo fa dopo avergli detto con sicurezza la battuta maraglia anni 80 da Silvester Stallone.

 

Per me Gunny se lo vedeva lo prendeva a scapaccioni, altro che "seguire i suoi insegnamenti"...  :lol:

 

La cosa assolutamente indifendibile poi è che questa maragliata non era necessaria, anzi, danneggia la storia.

 

In alcune risposte è chiaro che ci sono lettori che credono che, in qualche maniera, Sam DOVEVA far fuori 7 pistoleri, altrimenti la storia non funzionava.

 

In realtà, non funziona ANCHE perchè i 7 terribili pistoleri sono già essi stessi una maragliata da film anni 80.

 

Faccio un esempio. Pensate a "Shining". E immaginatevi che lo avesse girato un regista di quei film maragli anni 80, e alla fine questo regista, invece di far inseguire la moglie e il figlio dal marito e dal padre... avesse fatto arrivare una banda di una ventina di banditi, con Jack che si unisce a loro diventando "uno del gruppo", e nel finale la madre e il figlio li facevano fuori tutti estraendo la colt più rapidamente di loro.

Ecco, certi commenti mi sembrano un "ma certo che dovevno farli fuori tutti e venti con la colt, altrimenti come faceva a vincere?"

Senza capire che il danno lo fa, ancora prima, l'arrivo dal niente di altri "cattivi" che servono solo a trasformare il finale in una maragliata/

 

La sfida è fra Sam e John. Sin da quando erano bambini. È colpa di Sam, che si è fidato, se il suo migliore amico Clancy è stato ucciso. Il suo volersi fidare, il dare una possibilità a John, ha messo in pericolo le persone che ama. Alla fine, deve sfidare John. Il bullo che lo ha tormentato da bambino, l'amico che lo ha tradito abusando della sua benevolenza. E stavolta dovrà farlo senza Tex.

 

Il conflitto CRUCIALE della storia è QUESTO.  E QUESTO conflitto poteva essere terminato con Sam che non sapeva usare un'arma: lo trafiggeva con il forcone, esattamente come nella storia pubblicata. Ma invece di essere un "cattivo" fra tanti, quella sarebbe stata la scena cruciale, lo scontro finale fra i due amici-nemici.

Boh, io non sono uno scrittore professionista (e nemmeno dilettante), ma per quel poco che ne so di scrittura, una sfida così "personale" e carica di significati è meglio che non l'aggiungere "effetti speciali maragli"

 

E gli altri 6 banditi che non c'entrano nulla (macchiliconosce? Macchevogliono?), l'assurda gita sulla tomba di Gunny, sono tutte "maragliate" che sono il tipo di cosa che si vedeva nei film maragli degli anni 80 dove la storia non importava a nessuno. E purtroppo, Recchioni è innamorato di quella roba (mica solo lui, eh, è solo uno dei casi più noti, ma ci sono un sacco di sceneggiatori italiani che non sono mai usciti dagli anni 80...)

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<span style="color:red;">6 ore fa</span>, Diablero dice:

John è omosessuale, o comunque, ha una "cotta" (non parlerei di amore visto come lo tratta) per Sam.

 

Da bambino lo maltratta, definendolo una "femminuccia" (classico caso di proiezione)

 

Quando è in crisi, e non ha più nessuno a cui rivolgersi torna da lui per chiedergli perdono.

 

È gelosissimo. Sopporta tutto, le fatiche, la vita dura del ranch, ma quello che non sopporta è vederlo con Susan, o PEGGIO ANCORA, vederlo in intimità (amichevole) con un altro uomo.

 

Spara per primo all'altro uomo. Non importa che gli abbia salvato la vita, è lui che odia di più. Mentre fa più fatica a sparare a Sam, esitando. Eppure è Sam che l'ha offeso.

 

Dopo aver tradito Sam raccontando di lui al capobanda, lo avverte. Inventandosi frottole su Susan (vedere a pagina 42, non viene mostrata nessuna cortesia da Susan per John, non gli parla nemmeno. E anzi, quando li guarda insieme dalla finestra, il suo sguardo è carico d'odio. Recchioni chiarisce che in quel momento ODIA SUSAN, ne è geloso). Ma lo scopo è chiaramente salvare il suo "amato" Sam.

 

Durante le polemiche per la presenza esplicita di un omosessuale nel numero 5 delle Darkwood novels si era parlato come possibilità del presentare personaggi esplicitamente omosessuali in Tex. Ovviamente essendo il personaggio "di punta" prima di farlo si vorrà vedere la reazione dei lettori su testate meno "importanti" per il bilancio della casa editrice come Zagor, ma credo che Recchioni abbia voluto bruciare tutti sul tempo e infilare una relazione (unidirezionale) omosessuale in Tex, anche se non ha potuto farlo altrettanto esplicitamente.

 

(e per me non c'è riuscito: non potendo essere abbastanza esplicito, non è stato alla fine abbastanza chiaro, e John risulta semplicemente incoerente e mal caratterizzato. O, addirittura, lettori come Poe hanno capito completamente a rovescio la scena della finestra, pensando che John fosse innamorato di Susan)

 

Non avendo io letto le dichiarazioni di Recchioni, avevo comunque dato un'interpretazione simile a questa nel mio precedente post, senza però scomodare l'omosessualità. Avevo detto infatti che McQuarrie prova un sentimento "morboso" per Sam: non mi è mai sfiorata l'idea che il sentimento fosse per Susan, su questo la storia è abbastanza chiara, perché i due sguardi di odio di McQuarrie, praticamente identici, sono sempre rivolti a Sam in compagnia di qualcun altro (prima la ragazza, poi Clancy). Non c'è dunque bisogno a mio parere di scomodare l'orientamento sessuale di questo personaggio, è evidente che c'è comunque affezione morbosa non necessariamente ascrivibile ad un'attrazione sessuale.

 

Essendo un morboso, o folle che dir si voglia, non si perita ad ammazzare Clancy, che vede come un ostacolo alla sua amicizia. Forse, come dice il nuovo arrivato @Poe (a proposito, BENVENUTO ;) ), si sente davvero umiliato da Sam in maniera eccessiva tanto da volersene vendicare, e la cosa potrebbe rientrare pienamente in questo sua psicologia affetta da manie ossessive. E fin qui, posso dire che ancora mi va bene. Anzi, fila pure dai!

 

Poi però si reca al ranch e avvisa la coppietta: andatevene, Sam, e ti prometto che farò in modo che non vi vengano a cercare. Ottimo. L'ennesimo voltafaccia di una personalità deviata. Sorprendente, ma non male. Ma allora perché nella sparatoria finale è così tanto deciso a ucciderlo? Perché l'ennesima contorsione? Rientra nel personaggio, ma così è facile scrivere una storia, facciamogli fare tutto e il contrario di tutto, in barba alla coerenza, e succedono un bel po' di cose. 

 

Sull'abilità di Sam, ha già detto tutto Diablero. Era scarso come allievo, nell'agone della battaglia è diventato Wild Bill. Non va.   

 

 

<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Letizia dice:

Un capitano di carriera dell'esercito (raccontatomi da persona molto credibile) ha sparato un intero carcatore della sua Beretta calibro 9 a una lattina di Coca Cola alla distanza di circa 3 metri senza neanche mai sfiorarla.

Se mi fossi trovata al posto dei banditi davanti a uno come Sam, mi sarei arrotolata con calma una sigaretta (non fumo) e l'avrei anche sfottuto: tanto non mi prendi, non mi prendi!

 

Brava!

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Sulla storia non ho nulla da dire, perché è proprio carina, tanto da sembrare una storia di Tex. E questo, secondo me, è anche il suo difetto, in quanto se, nella sparatoria finale ci fosse stato il fratello maggiore nessuno si sarebbe accorto della differenza. Vedere Sam Willer, il Sam che conoscevamo, farne fuori ben cinque da solo mi è sembrato molto forzato. Avrei visto bene, invece, l’intervento finale di Tex che avrebbe tolto il fratello da una brutta situazione.

Piacevole, invece, l’introduzione della donna, in maniera definitiva, al fianco di Sam. E, a questo punto, temo abbia fatto una brutta fine. Anche se, volando con la fantasia, potremmo scoprire che è andata a vivere in un’altra città (perché a Culver City non può esserci) e che, magari, esiste un piccolo Sam Willer in giro per l’America.

Andreucci, ormai, sembra a casa sua. Con questa serie pare aver trovato la sua dimensione, come se l’avesse creata lui. I personaggi gli vengono benissimo, il giovane Tex è perfetto ed anche il giovane Sam non è male. Complimenti!

Voto alla storia: 7

Voto ai disegni: 9

Modificato da Andrea67
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<span style="color:red;">4 minuti fa</span>, Diablero dice:

La cosa assolutamente indifendibile poi è che questa maragliata non era necessaria, anzi, danneggia la storia.

 

In alcune risposte è chiaro che ci sono lettori che credono che, in qualche maniera, Sam DOVEVA far fuori 7 pistoleri, altrimenti la storia non funzionava.

 

In realtà, non funziona ANCHE perchè i 7 terribili pistoleri sono già essi stessi una maragliata da film anni 80.

 

Faccio un esempio. Pensate a "Shining". E immaginatevi che lo avesse girato un regista di quei film maragli anni 80, e alla fine questo regista, invece di far inseguire la moglie e il figlio dal marito e dal padre... avesse fatto arrivare una banda di una ventina di banditi, con Jack che si unisce a loro diventando "uno del gruppo", e nel finale la madre e il figlio li facevano fuori tutti estraendo la colt più rapidamente di loro.

Ecco, certi commenti mi sembrano un "ma certo che dovevno farli fuori tutti e venti con la colt, altrimenti come faceva a vincere?"

Senza capire che il danno lo fa, ancora prima, l'arrivo dal niente di altri "cattivi" che servono solo a trasformare il finale in una maragliata/

 

La sfida è fra Sam e John. Sin da quando erano bambini. È colpa di Sam, che si è fidato, se il suo migliore amico Clancy è stato ucciso. Il suo volersi fidare, il dare una possibilità a John, ha messo in pericolo le persone che ama. Alla fine, deve sfidare John. Il bullo che lo ha tormentato da bambino, l'amico che lo ha tradito abusando della sua benevolenza. E stavolta dovrà farlo senza Tex.

 

Il conflitto CRUCIALE della storia è QUESTO.  E QUESTO conflitto poteva essere terminato con Sam che non sapeva usare un'arma: lo trafiggeva con il forcone, esattamente come nella storia pubblicata. Ma invece di essere un "cattivo" fra tanti, quella sarebbe stata la scena cruciale, lo scontro finale fra i due amici-nemici.

Boh, io non sono uno scrittore professionista (e nemmeno dilettante), ma per quel poco che ne so di scrittura, una sfida così "personale" e carica di significati è meglio che non l'aggiungere "effetti speciali maragli"

 

E gli altri 6 banditi che non c'entrano nulla (macchiliconosce? Macchevogliono?), l'assurda gita sulla tomba di Gunny, sono tutte "maragliate" che sono il tipo di cosa che si vedeva nei film maragli degli anni 80 dove la storia non importava a nessuno. E purtroppo, Recchioni è innamorato di quella roba (mica solo lui, eh, è solo uno dei casi più noti, ma ci sono un sacco di sceneggiatori italiani che non sono mai usciti dagli anni 80...)

 

 

Quoto tutto.

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">10 minuti fa</span>, Diablero dice:

Il conflitto CRUCIALE della storia è QUESTO.  E QUESTO conflitto poteva essere terminato con Sam che non sapeva usare un'arma: lo trafiggeva con il forcone, esattamente come nella storia pubblicata. Ma invece di essere un "cattivo" fra tanti, quella sarebbe stata la scena cruciale, lo scontro finale fra i due amici-nemici.

Boh, io non sono uno scrittore professionista (e nemmeno dilettante), ma per quel poco che ne so di scrittura, una sfida così "personale" e carica di significati è meglio che non l'aggiungere "effetti speciali maragli"

Però, Recchioni, introduce la banda subito, e dopo aver letto il Flashback di John, ero sicuro, che la banda l'avremmo rivista anche nel "presente". (Recchioni, è' stato un po' troppo prevedibile)

Quindi Recchioni, per fare un finale più "serio", doveva o cambiare il Flashback, o non considerare il gruppo di tagliagole.

Ho riletto la storia, ed arrivato a pagina 108, ho pensato, che tra i due fratelli, Tex paragonato a questo Sam, è quello debole.

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Sam Willer non è incoerente come personaggio, mi sembra che qui da molti (e anche da Boselli nella presentazione dell'albo) sia stato evidenziato che il punto di riferimento è il film "Cane di paglia" in  cui un uomo tranquillo, dopo l'ennesimo sopruso, esplode. Quindi l'obiezione: "Eh ma fino a quel momento era diverso, era sempre stato così tranquillo e buono..." non ha molto senso. Sam non reagisce, non reagisce e poi alla fine esplode: non mi sembra così strano, né nella fantasia né nel mondo reale. Poi che diventi all'improvviso un abile pistolero non è vero, come ho già detto, andate a rileggervela: Recchioni lo mette a sparare nascosto dietro i maiali!! Altro che Wild Bill Hickok! E poi quasi tutti li uccide di sorpresa o alle spalle!... Comunque ognuno la pensa come vuole, per carità...

Però se non si capisce il senso ultimo della storia, poi non si può dare la colpa a Recchioni. E il senso non è che lui è finalmente contento di aver imitato Tex con una bella sparatoria, ma al contrario che ha accettato il fatto che le armi non fanno per lui, che non le vuole più usare e che non vuole più vivere nell'invidia di Tex .

Per quanto riguarda McQuarrie non è che nel finale ridiventa cattivo all'improvviso, il fatto è che vedendo che Sam non ha accettato la sua generosa offerta di fuga ma invece, inaspettatamente, è rimasto e lo vuole far secco, si imbestialisce e a questo punto l'odio verso Sam tracima più che mai. Ed è chiaro che l'odio non nasce dalla gelosia per Susan (io non l'ho mai scritto), ma dal senso di inferiorità che lui (frustrato e fallito) prova per Sam (uomo, ai suoi occhi, realizzato in tutto, anche nell'affetto per Susan). Di Susan ho fatto cenno, dicendo che è uno dei motivi per cui vuole salvare Sam dai banditi: perché non è completamente marcio e non vuole lasciare una donna in mano a degli assassini, e in più perché afferma che Susan è stata gentile con lui (non lo vediamo ma magari lo è stata davvero nel periodo in cui ha lavorato al ranch): perché altrimenti dirlo, se non è vero? Poteva semplicemente motivare il suo gesto così: "vi faccio scappare perché non sono così spregevole come pensate". Quindi quello che dice, è probabilmente quello che pensa. Non starei a scomodare l'omosessualità, anche se ne parla l'autore, visto che dal testo non si ricava da nessuna parte. Mi sembra un po' come quei critici cinematografici che dietro le amicizie virili del west vedono sempre un'omosessualità latente (a volte è vero, a volte no, ma non mi sembra così fondamentale).

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<span style="color:red;">52 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

Come argomentazione non mi sembra molto incoraggiante... "mi è piaciuta perchè ho letto di peggio e mi sono abituato" :lol:

 

 

Sei tu che mi sa che non le ricordi bene...  :lol:

 

Gunny aveva insegnato ai due piccoli Willer a sparare rapidamente E CON PRECISIONE. Il "metodo" lo abbiamo visto poi quando Tex lo ha poi insegnato a suo figlio ne "il figlio di Tex" e gli ha spiegato come sparare mentre alza la pistola. Gunny non li faceva fare a gara a chi sparava più svelto, Gunny cercava (inutilmente) di insegnare a Sam a centrare almeno un barattolo (e come si vede in Nueces Valley, non ci riusciva). E abbiamo visto in 700 numeri e passa come questo sia lo stile di Tex: rapidità, sì, ma soprattutto precisione (Tex non è sempre il primo che spara, ma è quello che centra il bersaglio)

 

Invece il "fanning", lo "sventagliare il cane" ("fanning the hammer") è una maniera per sparare molto velocemente, ma anche molto imprecisa (si fa nelle gare di tiro veloce, non in quelle di precisione) e il motivo è chiarissimo: dai una "botta" alla pistola proprio nel momento in cui spara, il proiettile va dove gli pare. (e inoltre, rischi di danneggiare la pistola)

Se non la usi per una gara o per fare lo sbruffone (come fa Tex in Nueces Valley per fare il fenomeno davanti al fratello, ma sparando a innocui barattoli), è una  tecnica per grandinare piombo in maniera indiscriminata, colpendo magari anche passanti innocenti.

 

Sam la usa per prima. Sparando solo due colpi, e mettendoli entrambi a segno a distanza. Non solo è una dimostrazione di abilità da pistolero da leggenda, è anche una cosa che Gunny non gli ha sicuramente insegnato (se insegni una cosa simile a chi non colpisce un barattolo, si spara in un piede). Sam sta imitando Tex nei momenti in cui fa più lo sbruffone. Ma di fronte non ha dei barattoli, ha dei banditi con molta più esperienza di lui.  Che NON hanno tutte le armi scariche, le stanno ricaricando per prudenza ma pensare che abbiano tutti vuotato il caricatore fino all'ultimo colpo è ridicolo. E lui non solo li affronta dimostrando un abilità da tiratore da circo, ma lo fa dopo avergli detto con sicurezza la battuta maraglia anni 80 da Silvester Stallone.

 

Per me Gunny se lo vedeva lo prendeva a scapaccioni, altro che "seguire i suoi insegnamenti"...  :lol:

 

La cosa assolutamente indifendibile poi è che questa maragliata non era necessaria, anzi, danneggia la storia.

 

In alcune risposte è chiaro che ci sono lettori che credono che, in qualche maniera, Sam DOVEVA far fuori 7 pistoleri, altrimenti la storia non funzionava.

 

In realtà, non funziona ANCHE perchè i 7 terribili pistoleri sono già essi stessi una maragliata da film anni 80.

 

Faccio un esempio. Pensate a "Shining". E immaginatevi che lo avesse girato un regista di quei film maragli anni 80, e alla fine questo regista, invece di far inseguire la moglie e il figlio dal marito e dal padre... avesse fatto arrivare una banda di una ventina di banditi, con Jack che si unisce a loro diventando "uno del gruppo", e nel finale la madre e il figlio li facevano fuori tutti estraendo la colt più rapidamente di loro.

Ecco, certi commenti mi sembrano un "ma certo che dovevno farli fuori tutti e venti con la colt, altrimenti come faceva a vincere?"

Senza capire che il danno lo fa, ancora prima, l'arrivo dal niente di altri "cattivi" che servono solo a trasformare il finale in una maragliata/

 

La sfida è fra Sam e John. Sin da quando erano bambini. È colpa di Sam, che si è fidato, se il suo migliore amico Clancy è stato ucciso. Il suo volersi fidare, il dare una possibilità a John, ha messo in pericolo le persone che ama. Alla fine, deve sfidare John. Il bullo che lo ha tormentato da bambino, l'amico che lo ha tradito abusando della sua benevolenza. E stavolta dovrà farlo senza Tex.

 

Il conflitto CRUCIALE della storia è QUESTO.  E QUESTO conflitto poteva essere terminato con Sam che non sapeva usare un'arma: lo trafiggeva con il forcone, esattamente come nella storia pubblicata. Ma invece di essere un "cattivo" fra tanti, quella sarebbe stata la scena cruciale, lo scontro finale fra i due amici-nemici.

Boh, io non sono uno scrittore professionista (e nemmeno dilettante), ma per quel poco che ne so di scrittura, una sfida così "personale" e carica di significati è meglio che non l'aggiungere "effetti speciali maragli"

 

E gli altri 6 banditi che non c'entrano nulla (macchiliconosce? Macchevogliono?), l'assurda gita sulla tomba di Gunny, sono tutte "maragliate" che sono il tipo di cosa che si vedeva nei film maragli degli anni 80 dove la storia non importava a nessuno. E purtroppo, Recchioni è innamorato di quella roba (mica solo lui, eh, è solo uno dei casi più noti, ma ci sono un sacco di sceneggiatori italiani che non sono mai usciti dagli anni 80...)

Dannazione, tante volte ho dovuto dare ragione a Diablero, per le sue ottime argomentazioni,  e io invece non sono capace  di fargli cambiare idea neanche di una virgola.😃😊🙋‍♂️

 

 

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<span style="color:red;">56 minuti fa</span>, Leo dice:

Brava!

Brava perché non fumo?

 

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Poe dice:

Sam non reagisce, non reagisce e poi alla fine esplode

Esplode perché gli vogliono fregare quattro soldi?

Oppure esplode per salvare il ranch che poi abbandona?

Ma che razza di uomo è?

Io sarei esplosa quando mi hanno ammazzato il padre, perdiana!

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Già, ma tu non sei Sam Willer, mi pare! E poi dire che "esplode perché gli vogliono fregare quattro soldi" mi sembra come minimo un po' riduttivo del personaggio e di tutta la vicenda che precede "l'esplosione". Diciamo che l'ultimo sopruso è la classica goccia che fa traboccare il vaso.

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<span style="color:red;">33 minuti fa</span>, Poe dice:

 Mi sembra un po' come quei critici cinematografici che dietro le amicizie virili del west vedono sempre un'omosessualità latente (a volte è vero, a volte no, ma non mi sembra così fondamentale).

 

Ma anche come quegli autori che, quando fai loro notare che un personaggio fa cose senza senso, si giustificano tirando fuori che detto personaggio è un arruso. Per carità, tutti gli omosessuali che ho conosciuto e che conosco sono persone sofferenti e tormentate; ma mica vuol dire che sono completamente incoerenti. :D

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1 ora fa, Poe dice:

Già, ma tu non sei Sam Willer, mi pare! E poi dire che "esplode perché gli vogliono fregare quattro soldi" mi sembra come minimo un po' riduttivo del personaggio e di tutta la vicenda che precede "l'esplosione". Diciamo che l'ultimo sopruso è la classica goccia che fa traboccare il vaso.

Nessuno è Sam Willer, mi pare, neanche Sam Willer!

Allora non ho proprio capito cosa fa esplodere questo uomo tranquillo.

Soprattutto non ho capito perché, quando la sua amata dice di voler restare a "difendere il ranch dei Willer", lui accetti il suo aiuto condannandola, se non a morte certa, a subire l'ira e la violenza di 7 gentiluomini.

Come le voleva bene!

Oppure dentro di sé pensava: sono il fratello del famoso Tex Willer e non sono certo da meno di lui, che mi ci vuole ad accoppare sette scannagatti?

Come la metti la metti, Sam è un incoerente incosciente che ha la meglio solo perché Recchioni ha deciso così.

Sarebbe stato più credibile un assalto improvviso dei banditi che lo avrebbe costretto a difendere sé stesso e Susan e sarebbe stato ancor più credibile se avesse usato l'astuzia per cavarsela.

In questo caso, avrei anche accettato un eccesso di fortuna.

Poi ognuno è libero di pensarla come vuole, ci mancherebbe.

Stiamo solo esprimendo i nostri pensieri che, meno male, non sono identici come quelli di tante marionette.

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Una cosa è certa: Recchioni è stato assoldato per scrivere una storia di Tex ma senza Tex e senza le sue consuete "recchionate".

Ha svolto il suo lavoro (mi sembra di aver letto seguìto e indirizzato a dovere) e l'albo è uscito.

Mi sembra un sincero omaggio a un personaggio di contorno che poteva aver risvegliato l'interesse dei lettori in questo preciso periodo.

La storia infine è uscita e l'abbiamo letta.

Da ora in poi sono auspicabili due cose: Sam Willer ha dato e non ha più motivo di apparire in storie future,

così ne conserveremo sempre l'immagine idealizzata consegnataci dal suo ideatore.

Comunque da vecchio lettore ho apprezzato l'idea di costruire una vicenda su un semplice uomo del West e della sua vita,

perché è in piena contraddizione per cui in passato si leggeva Tex (o si guardavano i western) proprio per distoglierci da una esistenza basata essenzialmente dal lavoro nei campi o nelle stalle, o a venire a patti con i maiali disubbidienti...

La sequenza "avventurosa" è sicuramente infilata a forza e certamente "tamarra", perché diversamente non avremmo avuto un fumetto di avventura, ma una storia credibile e conclusa in maniera non soddisfacente.

Modificato da Dix Leroy
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A mio modestissimo parere è una storia parzialmente riuscita. Ponendo il fatto che uno possa leggere questo albo senza aver letto quello dove viene sepolto Gunny Bill con la pistola sulla croce e non dentro la fossa, è chiaro che ci siano degli indiscutibili errori che fanno riflettere. Andare a prendere una pistola sotterrata, per quanto importante e piena di ricordi, che neanche sapeva usare, in un luogo non molto lontano ma neanche vicino, è stata una forzatura al buon senso. E poi, capisco che, come dice Nelson, è un uomo civile che non riesce ad uccidere, ma un'arma in casa deve avercela, anche più di una, e non solo per contrastare la banda di McQuarrie. Poi che la debba dare a Susan è un altro conto, ma la logica stride col pensare, per quanto sia bello immaginarlo e leggerlo, che solo quell'arma possa riuscire ad imprimergli il coraggio necessario per tirare fuori le palle. Eccessiva è stata anche la sparatoria che lo ha visto vincitore, in alcuni casi fortuito, in altri casi come se avesse del sangue freddo nascosto. E prendiamo questa cosa per buona, ma che vada a segno a distanza ravvicinata è un conto, andare a segno senza mancare di una virgola l'avversario, essendo di fatto una schiappa, rende il personaggio un controsenso di sè stesso. Il fatto che decida di andarsene lasciando la sua terra dopo averla voluta difendere dicendo che è sua, è anche questo un chiaro controsenso. Ci aveva messo l'occhio prima della sparatoria, quindi è probabile che ancora non lo sentisse totalmente suo, rimanendone un ospite, ma se ne è andato fin troppo velocemente senza troppi ripensamenti. E' stato un racconto leggibile, gradevoli i disegni, ma con molte pecche che invece dovrebbero far risaltare il carattere di Sam, ma che lo dipingono come un eterno indeciso, al pari se non di più del suo rivale.

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Finalmente, questa mattina, ho avuto il piacere di trovare lo Speciale in edicola, ed il piacere ancora più grande di leggerlo tutto di un fiato. Ne sono rimasto favorevolissimamente impressionato, onde per cui non riesco ad attendere di scrivere un mio commento, promettendo come sempre di non rivelare dettagli "compromettenti", che possano rovinare la lettura a chi non abbia ancora avuto modo di goderne.

 

Un albo a dir poco insolito, trattandosi di fatto di una storia, molto probabilmente l'unica vera e propria (nel senso di lunga, se si eccettuano le brevi e comunque gradevoli storielle dei comprimari che ultimamente leggiamo sul Magazine), in cui Tex non compare, salvo in un breve flashback. Una storia a mio avviso molto ben sceneggiata da Recchioni ed altrettanto ben disegnata da Andreucci, molto toccante ed a tratti struggente, che ritengo lasci capire una volta per tutte chi sia stato davvero Sam Willer: non solo l'"altro Willer", come molti - personaggi immaginari de il fumetto e, forse, qualche lettore in carne ed ossa - di fatto devono averlo spesso bollato, bensì un Uomo con la U maiuscola, probabilmente ed a torto non troppo sicuro di sé a causa della parentela "ingombrante" con Tex, a suo modo un sognatore, magari anche ingenuo ma comunque mosso da un ideale, poiché convinto che il ricorso alla violenza ed il farsi giustizia da sé non siano necessariamente le soluzioni migliori. In ogni caso, un Uomo che ha pienamente dentro di sé l'onestà, l'integrità e l'innato senso dell'onore dei Willer.

 

Lungo le pagine dell' albo, del resto, si può ben vedere come, se costretto, Sam sappia difendersi più che bene da solo, senza necessariamente rinunciare ad essere sé stesso, vedasi il momento della resa dei conti col vecchio nemico/amico/lavorante John (personaggio, questo, a mio parere magistralmente caratterizzato da Recchioni nella sua ambiguità mista ad una sorta di eterna indecisione circa le azioni compiute e da compiere). Assai ben caratterizzata anche la bella Susan Harris, donna determinata e profondamente legata a Sam,

la cui risposta alla domanda finale da lui rivoltale rimane apparentemente senza risposta (ciò non esclude che magari, prima o poi, la si possa avere esplicitamente in un'altra storia

;))

.

 

In conclusione, per quanto mi riguarda promozione a pieno voti per questo secondo Speciale Tex Willer!

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Io ho detto che. Questa storia non mi è dispiaciuta.  Tre cose però avrei voluto, per trovarla una grande storia. Che Sam avesse  portato a casa la pistola come ricordo di Ganny, e la avesse seppellita dopo la sparatoria, che insistesse  perché  Susan se ne andasse senza riuscirsi  e che dicesse che lo sceriffo è lontano e dunque la legge , anzi la giustizia la fa lui questa volta.. Non credo  che Sam abbia affrontato gli scagnozzi per i soldi ho per difendere il Ranch anche se Diablero mi direbbe che non ho letto i dialoghi della storia. Lo ha detto ma nella sua testa  pensava un altra cosa,. E se non ha sparato alle spalle a John , al ranch non ci ha pensato due volte a informcarlo, per vendicare Clancy.🙋‍♂️

A scusate, mi sono dimenticato di dire che questo è quello che penso io.🙋‍♂️

A proposito, ma Tex lo sa di questa avventura di suo fratello Sam.🙋‍♂️

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4 hours ago, Piombo Caldo said:

A proposito, ma Tex lo sa di questa avventura di suo fratello Sam.🙋‍♂️

 

Nella serie "Tex Willer" dice che Sam gli aveva raccontato via lettera che aveva venduto il ranch di famiglia e si era trasferito in Arizona, e Tex si era arrabbiato talmente a sentire la notizia che aveva smesso di rispondere alle sue lettere. Quindi o non gli ha raccontato le motivazioni, o Tex non le ha considerate valide (come me), ma visto che non ne fa alcun cenno penso sia più verosimile che Sam non gli abbia detto nulla dei motivi.

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Storia discreta che avrebbe potuto/dovuto svilupparsi molto meglio e che viene rovinata nel finale

Inizio interessante... Atmosfere Fordiane da Texas profondo che amo da impazzire ("Dio salvi il Texas" mi è venuto da esclamare:D) con i longhorns al pascolo,i cowboys,i ranch,la donna di frontiera e l "Old Timer" Lonny che Recchioni non sfrutta a dovere (ci ritorno tra poco).

Un uomo tranquillo...Sam è un pioniere,un uomo semplice e retto che a differenza di Tex non ama l avventura ma vuole vivere del sale della terra, mettere su famiglia...il sogno americano della frontiera.L eroe normale,anzi l uomo normale.

Se quindi da un lato il titolo '"Un uomo tranquillo" dà già un idea di quanto Sam sia diverso da suo fratello, dall'altro lato però è stato sbagliata la gestione del finale.

Cerco di spiegarmi.

Un uomo tranquillo non è di per sé sinonimo di codardo.Sam è un uomo che ha il coraggio dell'uomo semplice che vedendo minacciata la sua casa,la sua donna e la sua stessa persona decide di difendersi contro i fuorilegge.giusto.

Semmai è stato sbagliato trasformarlo in Tex e non fare intervenire un comprimario interessante come il vecchio Lonny ad alutarlo contro sei scampaforche armati fino ai denti e abituati ad uccidere.

Il gesto della pistola di Gunny Bill è funzionale e ci sta,non ci sta che Sam diventi Tex semplicemente perché lui non vuole essere come Tex... anzi, è tormentato dal fatto che tutti lo pongano a confronto col fratello.

Può starci che Sam sbagli a giudicare la reale natura di MacQuarrie...non è un giudice di uomini come Tex. Il finale rovina una storia non eccelsa ma neanche da buttare via.il mio voto è 6

 

 

Modificato da Barbanera
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  • pecos changed the title to [Speciale Tex Willer N. 02] Un uomo tranquillo

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