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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Willer N. 24 / 28] I razziatori del Nueces


natural killer
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Allora...Bel "malloppone" ricco di personaggi, rimandi, excursus, premesse e "promesse".

Il Boss amalgama tutto, coadiuvato da un ottimo Brindisi, cercando di  non perdere il ritmo della serie Tex Willer.

Per me obiettivo raggiunto a metà. Per "incastrare" Coffin, i rangers "amici" (con il cameo di Carson), i racconti fatti a Cochise e Jimmy globalmente qualcosa viene sacrificato. Un paio di colpi di scena finali danno un buon sapore alla pietanza cucinata dal Boss.

Resto dell'idea che Tex Willer sia una serie fatta molto bene (con intrecci e rimandi ben calibrati) per la vecchia guardia texiana, ma soprattutto molto gustosa per i "nuovi" lettori.

 

 

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Il 21/2/2021 at 09:46, Piombo Caldo dice:

Si gran bella storia pure questa. L'ultimo  albo mi ha impegnato  un po di più nella lettura,per seguire tutti i personaggi secondari della Banda di Coffin e dei corrotti dell'esercito, ma va bene così. Anzi mi aiuta a tenere il cervello un po in funzione, prima che vada a remengo. 🤔 Comunque se dovessi fare una classifica delle storie di Tex Willer finora uscite, questa la metterei al terzo posto, davanti ci stanno, Nella terra dei Seminole e I due disertori. Mi dicevo anche dentro di mè, che i disegnatori di questa serie sono finora tutti  bravissimi, e che pero, per fortuna ad ogni storia nuova cambiano, altrimenti se fosse sempre lo stesso, per quanto bravo stuferebbe.🙋‍♂️

 

 

Concordo sulla tua "classifica".

Il 6/1/2021 at 11:55, Leo dice:

Tex che sogna la sua giovinezza, il suo vecchio mondo prima del "diluvio", fa tenerezza. Il ranger granitico della serie regolare qui è poco più che un ragazzo, e ci stanno bene dei "lampi" di fragilità, delle nostalgie cui indulgere, sia pure nella forma inconsapevole del sogno. 

 

Poi, comincia la riscrittura de "Il Passato di Tex". Ora, io ho sempre reputato questa storia di GLB non bella, e sicuramente la più brutta tra le storie campali dei quattro pards. Molto meglio di lui ha fatto Nizzi raccontando il passato di Tiger e la drammatica vicenda del matrimonio di Kit Willer. Di Carson non parliamone neppure. Ora, invece, riscritta in modo "caldo", scopro che mi piace, e molto. Segno che il soggetto si presta a divenire una grande storia, ma è la sceneggiatura che fa la differenza. Mi chiedo se il confronto tra le due storie, con la mia netta preferenza verso la seconda (ma anche @Letizia si è espressa negli stessi termini), nasca dai tempi in cui le storie sono scritte, o dallo stile diverso degli autori, o ovviamente da entrambe le cose. Che GLB sia più freddo di Boselli è lampante. Ma è solo questo? Probabilmente, la storia di GLB risente anche del passare degli anni, e quindi in questo senso è una storia più datata?

 

Paradigmatica in questo senso è la sequenza in cui Tex fa fuori tutti i componenti della banda Rebo. Il Tex di GLB arriva in paese e si mette da solo contro tanti, in un'impresa davvero suicida. Un'impresa del tutto in linea con il personaggio, che però lo fa apparire sì come determinato, ma anche come folle, perché pensare di cavarsela in una simile impari contesa è semplicemente una cosa da pazzi. Il Bos a mio parere ci ha pensato, e si è sentito in dovere di aggiungere le vignette delle pagine 48 e 49 dell'albo "Resa dei conti al White Horse", con Tex che ricorda sé stesso e suo fratello bambini, palesando il rimpianto per quel legame reciso che ha distrutto il suo passato per sempre: sono queste le motivazioni che lo portano a dire: "non m'importava di vivere. Volevo solo la vendetta". Sono gli stessi pensieri che ha fatto anche il Tex di GLB, solo che il grande vecchio non li ha esplicitati, mentre Borden lo fa. E non è uno spiegone, un qualcosa che il lettore poteva ben immaginare da sé: è un differente stile di scrittura, e mi chiedo quanto contino i tempi e quanto le personalità dei singoli autori, in questa differenza che ai miei occhi appare molto significativa. Boselli ci rende compartecipi dei pensieri di Tex, amari e disperati, e in tal modo ne giustifica le azioni apparentemente dissennate. Quella vignetta con lo sguardo duro di Tex a pag.49 che guarda davanti a sé pensando: "volevo la vendetta" non è un'aggiunta da poco, perché spiega come un uomo, peraltro giovane, possa avere il fegato di andare a sfidare un'intera città con determinazione feroce. Tutto questo c'era già in GLB? Sì. Ma l'esplicitarlo ai miei occhi fa una bella differenza per la qualità della storia, per le emozioni che la lettura riesce a trasmettere. Anche del Tex di Bonelli sappiamo che vuole la vendetta: la differenza sta qui nel dedicarci una vignetta, un pensiero, nell' "interrompere" il flusso della storia con un pensiero messo al momento giusto.

 

Altre differenze le si notano anche nella sequenza a pag.52 di "Resa dei conti al White Horse": le parole che Boselli usa sono le stesse di GLB, solo che la "regia" boselliana è di gran lunga più accattivante di quella bonelliana. Mentre la "telecamera" della storia originale è concentrata su Tex mentre pronuncia le sue parole di sfida, nell'albo di TexWiller esse sono centellinate in più vignette in cui Tex si vede poco: si sente la sua voce, si vede la sua ombra, ma l'attenzione è sull'interno del saloon, sugli occhi turbati degli avversari, sulla porta immobile del saloon. Non c'è Tex al centro di tutto; c'è tutto il resto, visto nelle reazioni provocate da Tex; il resto, in funzione delle azioni di Tex.

Così come è maggiormente dilatata la sequenza della morte di Rebo: due sole vignette dedicate da GLB per liquidare l'odiato avversario, quasi due pagine da Boselli, con l'ultimo pensiero per Sam.

 

Insomma, senz'altro lo stile dei due autori è diverso, e le epoche incomparabili: sta di fatto che il remake lo trovo una storia bellissima, che rileggerei e rileggerò in futuro altre volte, mentre la storia degli anni '60 l'ho ripresa in mano in questi giorni solo per confrontarla con la sua riscrittura, proprio perché non mi era piaciuta. La trovavo una storia d'azione, le cui motivazioni intime restavano sullo sfondo, senza far veramente breccia nel cuore del lettore (o, per lo meno, nel mio). Un po' come è accaduto per la mia percezione di Tra due bandiere: un'altra storia d'azione, con il contesto della guerra civile solo sullo sfondo, poco palpabile se non nel finale con la morte di Rod. Un'occasione sprecata, che invece Nizzi non si lascerà sfuggire con Fuga da Anderville.

 

Con questo, non voglio mettere in discussione GLB o rinfocolare vecchie polemiche, ma faccio una mia personale riflessione sul fatto che lo stile asciutto del creatore di Tex si attagliava meglio alle storie d'azione e avventura, mentre non dava il meglio di sé nel far percepire il dramma dietro l'azione, la componente del ricordo, il vissuto (con l'eccezione de Il Giuramento). Il Tex di "Resa dei conti al White Horse" è un castigamatti mosso da una inestinguibile e bruciante sete di vendetta, e basta una sola vignetta come quella con Sam bambino, o un pensiero accennato in un'altra (che è la stessa magia che Boselli fa ne Gli Invincibili, in cui descrive il passato di Shane con poche ma significative vignette), per dare alla storia tutto un altro sapore. Un sapore delizioso, mentre la prima, per me, mancava di sale. Sono dettagli, ok, che però hanno cambiato la mia percezione della storia del passato di Tex.

 

Tra le differenze, quelle che invece non ho particolarmente apprezzato (ma è irrilevante) è quella, già rimarcata da @Diablero, sull'uso del vaso di fiori. A mio parere, non c'era alcuna necessità che il vaso di fiori "sparasse": si poteva evitare questa piccola riscrittura, proprio data la sua irrilevanza. 

 

Passando alla seconda parte della storia, in "El Paso del Norte", la sequenza della lite tra rangers è fantastica. La comparsa di Carson, i suoi pensieri su Tex, sono ossigeno per i miei polmoni. Ben arrivato, Kit. Spero di viverne delle belle, con te, in attesa della miniserie a te dedicata, che Borden ha già finito di scrivere :D 

Concordo Leo...Sul paragone  tra la storia di GLB e la rivisitazione di Boselli. Anche io ho ripreso in mano l'albo per il confronto. Io preferisco il Boss e non ci posso fare niente però non si può non ringraziare GLB. Senza di lui niente ci sarebbe stato.

Poi preferisco di gran lunga Brindisi a Galep.

 

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I primi due albi, se presi e considerati come blocco a sè stante, sono un capolavoro. Boselli fa un recap. degli eventi che segnano il giovane Tex Willer, saldando armoniosamente il tutto, e al tempo stesso riscrive "Il passato di Tex" con un lavoro poderoso, che fonde fedeltà al testo GLBonelliano e personalità propria, infondendo drammaticità, sentimento e tragica epica, laddove la matrice originale peccava invece di arida freddezza. Il tutto con un lavoro finissimo sui particolari nelle pieghe del racconto, rendendo finalmente giustizia all'epica fondativa di Tex.

La sequenza di apertura, con la festa nella Nueces al crepuscolo, che si tramuta in scanzonata rissa, è PAZZESCA, di una dolcezza infinita...forse la cosa più Fordiana (nel senso di John) mai vista su Tex.

Il secondo troncone del racconto (quello nel "presente" del giovane Tex), si apre con una sequenza altrettanto memorabile : la presentazione del neonato corpo dei rangers al gran completo, con rissa incorporata, anche qui.

Il fatto che Coffin sia sopravvissuto all'incendio del suo ranch-che diciamo, è sempre stato nell'aria fin dall'inizio:D-  ricordiamolo, trasforma il finale della prima mitica storia, nella più grande piccionata mai commessa da Tex. "Non meriti neanche che si sprechi piombo"...e quello sopravvive per continuare a uccidere e perpetrare i suoi crimini...ma tant'è...

I dialoghi sono frizzantini, e I personaggi tutti scoppiettanti e tratteggiati con una vivacità felicissima... ci sono scambi di battute irresistibili anche tra sgherri assolutamente secondari ai fini della storia...

Ma vanno menzionati assolutamente, al di sopra di tutti, Soledad e la di lei madre...molto simpatiche...

E Buck Barry con i suoi : "Porca di una santissima vacca"

Ma soprattutto Jimmy Jones, che in coppia con Tex regala dei dialoghi meravigliosi, divertentissimi, ma che celano (e neanche tanto) una personalità profondamente triste e colma di rimpianto per una vita sprecata...il suo personaggio mi ha ricordato, con le dovute proporzioni, il Dustin Hoffman di "Un uomo da marciapiede"...un gran personaggio, che avrebbe potuto andare a costituire un pard per il giovane Tex per molto tempo ancora...la sua morte, sul finale, mi è dispiaciuta, ma allo stesso tempo ho molto apprezzato che finalmente si sia tornati a piazzare qualche colpo basso...cosa che evidentemente si "può fare" più agevolmente su Tex Willer, che sulla serie principale.

Il fatto che Tex, da un fogliettino con una riga zigzagata, riesca a ricostruire alla perferzione il piano di Coffin, per poi trovarsi perfettamente nel posto giusto al momento giusto, è una scorciatoia narrativa grossolana e sgraziata...implausibile per implausibile, secondo me girava meglio se avesse trovato degli appunti dettagliati, o col tanto vituperato origlione...

La sparatoria per le stradine di El Paso è molto Faraciana, con Tex che scorrazza in sella a Dinamite in mezzo al fuoco incrociato, senza che nessuno lo colpisca neanche per sbaglio...

E nel finale viene colpito per l'ennesima volta (va beh, qua cronologicamente è una delle prime:D) di striscio (perlomeno al collo, e ci viene risparmiata l'inflazionatissima tempia)...diciamo che ultimamente, sia sulla regolare che su "Tex Willer", sta abusando abbastanza del suo superpotere principale : la fortuna...

Capitolo disegni : Brindisi è MOSTRUOSO. Per me uno dei migliori in assoluto. Espressività, eleganza, dinamismo, e una capacità pazzesca di rendere vivi i luoghi e le atmosfere, con un lavoro incredibile sui particolari e la visione di insieme...i suoi vignettoni panoramici sono una meraviglia assoluta da perdersi ad ammirare...c'è quello STUPENDO in "El Paso del Norte", con la visione panoramica della parte messicana di El Paso, al tramonto...in basso a destra c'è una cantina con davanti l'orchestrina che suona e le senoritas che ballano...sulla sinistra il bordello con le puttane affacciate alla strada...MERAVIGLIA:wub: 

E il sergente Groghan direi che è un evidentissimo omaggio a Lemmy Kilmister.

Capitolo gastronomico : da segnalare la notevole bistecca che Tex sta mangiando, quando viene disturbato da Coffin e Rebo, ma soprattutto lo stufato di fagioli della madre di Soledad : fagioli, lardo e uova:P

Miglior ammazzamento : la madre di Soledad che ci da dentro con l'ascia.

Nel complesso, BUONO

 

 

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  • 4 settimane dopo...
  • co fondatore

Un altra perla in questa collana che finora non mi ha mai deluso, nemmeno negli episodi "minori". L'ultimo albo chiude la questione con Coffin e spiega perché Tex, nonostante volesse, non può avvalersi della testimonianza del suo primo nemico. Dispiace per la fine di Jimmy :( .

 

Per me, graficamente e come trama, la storia è un bel 9.

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13 ore fa, Mister P dice:

Dispiace per la fine di Jimmy :( .

 

 

Anche io sono rimasto dispiaciuto... dispiaciuto ma non sorpreso. Dopotutto sapevo bene che non sarebbe rimasto come pard ma da inguaribile sentimentale speravo che si sarebbe ritirato da qualche parte a condurre una vita onesta.

La scena della morte di Jimmy, per quanto prevedibile potesse essere ,mi ha quasi strappato una lacrima.

Concordo sul sapore fordiano della sequanza inizlale che mi ha fatto venire una gran voglia di rivedere prima o poi tutta la banda della Nueces valley.

Boselli dice spesso di ispirarsi allo scrittore Borden Chase ma qui aleggiano anche gli spiriti di Dudley Nichols, John Warner Bellah e James Edward Grant per non parlare di un'influenza forse ancor più pesante parlando di fumetti ovvero quella del grande Gino D'Antonio. 

In sintesi, complimenti meritati

Modificato da Carlo Monni
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Sto cercando di leggere questa quintupla, iniziata da almeno tre giorni, ma sono ancora a metà del quarto albo, mi fermo spesso, non riesco ad andare avanti, la storia mi sembra di un pesante insormontabile, non sembra l’abbia scritta Boselli.

Ho cercato di dare alcune spiegazioni, tipo la mia positività (che però dovrebbe aiutarmi nella lettura, visto che non ho niente da fare, infatti ho già finito tre libri) o il fatto che fossi abituato a leggere a colori e in grande formato queste storie (pur acquistando sempre l’albo mensile), ma non reggono.

La storia ha poco mordente, poca azione, personaggi che si dimenticano nel corso della lettura, si tira troppo per le lunghe. Nulla a che vedere con le storie dello stesso autore sulla serie regolare, ma lì ci sono i pards, qui c’è Jimmy... non ricordo il cognome.

E poi i militari, capitano e sergente, ci si rivolge a uno e risponde l’altro.

Spero solo che sia un passo falso e che non venga ripetuto, anche se mi manca un albo e mezzo, e non può peggiorare.

Certo, la serie era fresca ma sta diventando stantia, non so quanto può durare ancora il Tex fuorilegge...

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Il 27/3/2021 at 11:13, Andrea67 dice:

Sono contento perché ero convinto che fosse a causa della mia situazione.

Comunque, un passaggio a vuoto lo può avere chiunque, anche il grande Boselli.

 

Questa storia a me è piaciuta molto come tu possa trovarla pesante sinceramente sfugge alla mia compensione,

 

Il 26/3/2021 at 23:19, Andrea67 dice:

Certo, la serie era fresca ma sta diventando stantia,

 

Ma neanche per idea.

 

Il 26/3/2021 at 23:19, Andrea67 dice:

non so quanto può durare ancora il Tex fuorilegge...

 

Ma chi ha mai detto che questa serie è incentrata solo sul Tex fuorilegge.  Non lo sai che Boselli ha già una scaletta che arriva fino al n. 70 e oltre con il primo incontro con Monatales con la narraziione di imprese mai raccontate del periodo in Messico? E dopo, forse, la Guerra Civiile?

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11 minuti fa, Carlo Monni dice:

 

Ma chi ha mai detto che questa serie è incentrata solo sul Tex fuorilegge.  Non lo sai che Boselli ha già una scaletta che arriva fino al n. 70 e oltre con il primo incontro con Monatales con la narraziione di imprese mai raccontate del periodo in Messico? E dopo, forse, la Guerra Civiile?

 

Tutte notizie interessanti ed ottime, tranne forse quella secondo cui per vedere Montales dovremmo attendere ancora 3 o 4 anni almeno (ma ce ne faremo una ragione :lol:)... Per quanto concerne dunque il termine ultimo della serie, quando si può ipotizzare potrebbe sopraggiungere? Forse allorquando Tex incontrerà Lilyth? O anche un po' oltre, ovvero i primi anni di vita di Piccolo Falco e la drammatica scomparsa della figlia di Freccia Rossa?

 

Mi scuso per l'off topic, ma vi sono stato indotto dalla precedente argomentazione :D.

Modificato da juanraza85
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1 ora fa, juanraza85 dice:

Tutte notizie interessanti ed ottime, tranne forse quella secondo cui per vedere Montales dovremmo attendere ancora 3 o 4 anni almeno (ma ce ne faremo una ragione :lol:).

 

Tex Willer segue una rigida scaletta temporale. Le cose avverranno quando devono avvenire, non prima.:lol:

Per dirla in un altro modo, L'avventura appena iniziata si svolge nella primavera 1859,  mentre l'incontro con Montales deve necessariamente avvenire tra la tarda estate 1860  ed il gennaio 1861, quando la guerra della riforma si conclude c n la vittoria dei riformisti e l'ingresso di Juarez a Città del Messico, In questo anno e mezzo Tex dovrà pur fare quacosa e quattro anni potrebbero anche non bastare a coprire tutto. 

1 ora fa, juanraza85 dice:

Per quanto concerne dunque il termine ultimo della serie, quando si può ipotizzare potrebbe sopraggiungere? Forse allorquando Tex incontrerà Lilyth? O anche un po' oltre, ovvero i primi anni di vita di Piccolo Falco e la drammatica scomparsa della figlia di Freccia Rossa?

 

Io arriverei almeno  fino a quando Kit si unisce in pianta stabile al padre. Abbiamo qualcosa come 15 anni di vita di Tex su cui abbiamo visto pochissime storie e vorresti lasciarle nell'oblio? 

1 ora fa, juanraza85 dice:

Mi scuso per l'off topic, ma vi sono stato indotto dalla precedente argomentazione :D.

 

Idem. Magari si potrebbe continuare altrove.

Modificato da Carlo Monni
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Caro Carlo, non devi fare il difensore d’ufficio di Boselli, non con me almeno.

Che questa storia mi sia risultata pesante è un dato di fatto, anche se soggettivo, ma non ho detto che è brutta. A te è piaciuta. Bene! 
Il mio “stantia” si riferiva, oltre che a questa, allo Speciale di Recchioni ma, soprattutto, alla caratteristica di Tex quale fuorilegge, che non può durare in eterno, anche perché sta iniziando a dare fastidio. La “sindrome di Zorro” la lascerei all’eroe californiano, non si addice al Nostro al di là di un certo numero di storie. Del resto, abbiamo un periodo molto lungo di storie non narrate in cui Tex non era più considerato un fuorilegge. Insomma, una ogni tanto ci sta ma poi potrebbe scocciare. Detto questo, ho già dato un’occhiata alla prossima in Montana e mi sembra che siamo tornati al ritmo delle prime storie, quindi nessun allarmismo.

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<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:
2 ore fa, juanraza85 dice:

Per quanto concerne dunque il termine ultimo della serie, quando si può ipotizzare potrebbe sopraggiungere? Forse allorquando Tex incontrerà Lilyth? O anche un po' oltre, ovvero i primi anni di vita di Piccolo Falco e la drammatica scomparsa della figlia di Freccia Rossa?

 

Io arriverei almeno  fino a quando Kit si unisce in pianta stabile al padre. Abbiamo qualcosa come 15 anni di vita di Tex su cui abbiamo visto pochissime storie e vorresti lasciarle nell'oblio? 

 

Non sia mai :D..!!! Se anche vi fosse qualcuno contrario a tale programma, quello non sono certo io :lol:!

 

Quanto al futuro ma non prossimo incontro con Montales, credo proprio che non sarà un gran problema attendere eventualmente anche più di 3 o 4 anni, se come tutti auspichiamo la qualità media delle avventure del giovane Tex si manterrà su questo livello ;).

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46 minuti fa, Loriano Lorenzutti dice:

Io sinceramente spero di no. Il supernemico  seriale che torna dopo ogni tot di anni mi ha stufato alla grande. 

Concordo! Io piuttosto preferisco gli amici "seriali", quelli che tornano periodicamente e magari si evolvono nel tempo. E quindi auspico nuovi amici importanti, non so, un nuovo Gros-Jean, per dire, o un nuovo amico indiano come Cochise.

Di supernemici, secondo me, Tex non ha bisogno, nè da giovane nè da 45enne... Ogni tanto ha bisogno semmai di nemici tosti che lo mettano in seria difficoltà, ma questo è un altro discorso.

Modificato da Poe
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  • 9 mesi dopo...

Ho riletto i vari volumi nei quali Boselli ha raccontato la giovinezza di Tex e mi sono accorto di non aver commentato qui sul forum la fondamentale storia su I razziatori del Nueces.

 

Il giudizio sui primi due albi è ampiamente positivo: Boselli ricuce in maniera convincente i vari spezzoni del più remoto passato di Tex che erano stati raccontati nel corso degli anni (1), dotandoli di una grande potenza emozionale.

 

Il mio giudizio è positivo anche  sulle pagine che raccontano dei rangers, le cui storie già si intrecciano con quella del nostro magnifico fuorilegge.

 

Più di qualche dubbio, invece, nutro sulla scelta di tirare Coffin fuori dalla cenere in cui era sepolto da oltre 70 anni. E' vero, nei fumetti e nel cinema se non si vede il cadavere l'antagonista non è morto. Ma se nessuno, per così tanto tempo, aveva sentito l'esigenza di rispolverare il primo nemico di Tex, forse non era necessario che accadesse ora. In fondo, il nuovo racconto nulla aggiunge e nulla sottrae alla bellezza de Il totem misterioso.

 

Ottimi, come di regola su Tex Willer, i disegni.

 

(1) Fa ovviamente eccezione Ritorno a Culver City, che non è in nessun modo riconducibile al canone, ponendo la città in questione in Texas e collocandovi tanto le tombe dei genitori di Tex, tanto la tomba di Sam.

 

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  • 1 mese dopo...

Dovrebbe essere questa 24/28 la sequenza che sta per essere pubblicata nel volumone da libreria  "TEX WILLER. LA BANDA DI JOHN COFFIN", 320 pagine, in uscita il 10/03/2022. Solo non capisco perchè sul sito della Bonelli si annuncia, nella pagina di dettaglio, che il volume conterrà la storia "El Paso del Norte" (che sta giusto a metà della sequenza ed è peraltro ben poco significativo) quando sarebbe molto più rappresentativo ed evocativo annunciare il volume con il titolo dei primo dei 5 albi della sequenza, ossia "I razziatori del Nueces".

@borden:  chi è che sceglie i titoli di questa edizione?

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<span style="color:red">21 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Dovrebbe essere questa 24/28 la sequenza che sta per essere pubblicata nel volumone da libreria  "TEX WILLER. LA BANDA DI JOHN COFFIN", 320 pagine, in uscita il 10/03/2022. Solo non capisco perchè sul sito della Bonelli si annuncia, nella pagina di dettaglio, che il volume conterrà la storia "El Paso del Norte" (che sta giusto a metà della sequenza ed è peraltro ben poco significativo) quando sarebbe molto più rappresentativo ed evocativo annunciare il volume con il titolo dei primo dei 5 albi della sequenza, ossia "I razziatori del Nueces".

@borden:  chi è che sceglie i titoli di questa edizione?

 

 

Li scelgo io, ma con il sito non c'entro.

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41 minuti fa, borden dice:

 

 

Li scelgo io, ma con il sito non c'entro.

Grazie, immaginavo. Il tuo titolo sul volumone é azzeccato, ma il riferimento sul sito Bonelli sembra buttato lí... Siccome sono già numerosi gli esempi recenti di cattiva rapresentazione sul sito (v. svarioni negli autori dell‘ultimo Tex Color storie brevi), auspicherei che l'editore (o webmaster che sia) avesse il buon senso di capire che tu, in qualità di curatore, dovresti essere incaricato anche di curare le presentazioni sul sito o, quanto meno, fare una revisione prima della messa on line. Ovviamente con un corrispondente aumento di stipendio, si intende... :rolleyes:

Modificato da PapeSatan
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  • 5 mesi dopo...

Per il mio compleanno mi sono regalato il cartonato relativo a questa lunga storia. Devo dire che sono rimasto molto soddisfatto dell'acquisto sia per quanto riguarda il comparto grafico (alla fine preferisco il b/n ai colori) che per quanto concerne la sceneggiatura. 

Ho trovato eccellente soprattutto la prima parte del racconto dove si narrano le storie del giovane Tex e del come è diventato un fuorilegge ricercato in tutto il sud ovest, per quelli come me che non hanno mail letto "il passato di Tex" di GLB penso che questa prima parte del cartonato possa considerarsi come un numero 0, un inizio per i lettori si giovane data. La seconda parte ambientata nel "presente" e che narra la sete di vendetta di Tex verso l'unico membro rimasto vivo della banda che uccise io fratello Sam rimane comunque su un ottimo livello, anche se ho maggiormente apprezzato la prima parte. Nella seconda mi ha colpito particolarmente come Boselli cerchi di raccontarci fra le altre cose della nascita dei Rangers fra i quali, nel preambolo della storia, incontriamo Arkansas Joe e un certo...Kit Carson.

Disegni magistrali di Brindisi, mi piace molto io suo Tex e il suo tratto pulito ma con sensazione di sporco.

In conclusione albo consigliatissimo sia per i nuovi lettori che per quelli si vecchia data.

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  • 3 mesi dopo...

Storia che segue la strepitosa avventura tra i Seminoles e tiene botta alla grande, così la serie festeggia il secondo compleanno confermando un livello medio decisamente alto. :clapping:

 

Primi due albi di "riassunto" molto ben fatti poi la storia torna "in diretta", a partire dalla spumeggiante scazzottata tra i Rangers, con tanta azione e un impetuoso giovanotto che rischia più volte la pelle a causa della sua scapestrata irruenza.

 

Tra gli aspetti divertenti metto la parte "comedy" con la ragazza innamorata, mentre ho trovato un po' affrettata, o per meglio dire "poco enfatica", la definitiva dipartita di Coffin.

 

Purtroppo dobbiamo salutare Jimmy Jones e devo confessare che, anche se la cosa era attesa, ci sono rimasto male perchè il personaggio mi piaceva. :(

Per fortuna Borden gli ritaglia una fine degna (non ti dimenticheremo Jimmy!).

 

Passiamo ai disegni di Brindisi, partendo da una "stranezza".

 Li trovo migliori, rispetto alla versione cartacea, sia nelle anteprime sul sito che nella versione "Digital Classic".
Sono meglio definiti, mentre negli albi cartacei alcuni dettagli sembrano "incompleti". Mah.
In ogni caso Brindisi su buoni livelli, anche se mi è piaciuto di più in altre occasioni.

 

Voto complessivo 8.

 

 

 

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