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[724/725] Il monaco guerriero


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Il monaco guerriero - Tex 725 cover

 

Un uomo accusato ingiustamente dagli sgherri della ferrovia…

TEX

N° : 725

Periodicità: mensile

IL MONACO GUERRIERO

uscita: 06/03/2021

Formato: 16x21 cm, b/n

Pagine: 112

Codice a barre: 977112156104610725

Soggetto: Antonio Zamberletti

Sceneggiatura: Antonio Zamberletti

Disegni: Giuseppe Candita

Copertina: Claudio Villa


Non c’è giustizia, nel West, per i cinesi. Ma per fortuna ci sono Tex e Carson. E mentre Lai Chen ricorre alla sua destrezza di monaco combattente shaolin per sottrarsi al linciaggio, i due rangers portano alla luce il marcio nella cittadina malata di Willow, Arizona.

 

 

1612538588693.jpg--.jpg?1612538589000     1612538589063.jpg--.jpg?1612538589000     1612538589473.jpg--.jpg?1612538589000

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Di Zamberletti non ho letto nulla, vedo che per la SBE ha scritto soprattutto su Zagor. Qualcuno ha letto tali storie e può dare un giudizio generale?

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Io ho letto le storie di Zagor di Zamberletti e non mi hanno per niente entusiasmato..tutt'altro..comunque si notava la sua passione per il western classico.

Speriamo..

 

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Il Monaco che cosa si romperà, saltando da quell'altezza?

1) Tibia
2) Femore
3) Bacino

4) Niente perchè sotto anche se non si vede c'è un telone dei pompieri o un carretto di frutta.
Lo chiede uno che da meno di un metro lo scorso agosto si è frantumato il polso e ancora ci sta andando dietro e he non vuole essere polemico, perché senza quel folletto la copertina di Villa sarebbe perfetta, anche se ripetitiva rispetto alla precedente.

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, MarrFarr dice:

Di Zamberletti non ho letto nulla, vedo che per la SBE ha scritto soprattutto su Zagor. Qualcuno ha letto tali storie e può dare un giudizio generale?

 

Zamberletti ha già scritto una storia di Tex

 

Freedom Ranch – Magazine n. 2 gennaio 2017

 

magazine2017a-WVenturi

 

 

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<span style="color:red;">9 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Il Monaco che cosa si romperà, saltando da quell'altezza?

1) Tibia
2) Femore
3) Bacino

4) Niente perchè sotto anche se non si vede c'è un telone dei pompieri o un carretto di frutta.
Lo chiede uno che da meno di un metro lo scorso agosto si è frantumato il polso e ancora ci sta andando dietro e he non vuole essere polemico, perché senza quel folletto la copertina di Villa sarebbe perfetta, anche se ripetitiva rispetto alla precedente.

 

E' giovane, atletico e 'specializzato' in quel tipo di mosse, ci sono tanti 'stuntmen' nel cinema o parkouristi che le fanno senza problemi (ma anche i parà), c'è anche un 'arte del saper cadere' :)

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

Il Monaco che cosa si romperà, saltando da quell'altezza?

1) Tibia
2) Femore
3) Bacino

4) Niente perchè sotto anche se non si vede c'è un telone dei pompieri o un carretto di frutta.
Lo chiede uno che da meno di un metro lo scorso agosto si è frantumato il polso e ancora ci sta andando dietro e he non vuole essere polemico, perché senza quel folletto la copertina di Villa sarebbe perfetta, anche se ripetitiva rispetto alla precedente.

E' esagerato, è tamarro, fa ride, ma non di più di uno a cui mangia una mano l'alligatore nelle paludi putride della Florida e non muore dopo pochi minuti dissanguato, o dopo pochi giorni per l'infezione (anzi, poi torna con la protesi)...o di Cochise sparato ad altezza addome, che dopo pochi giorni di riposo salta come uno stambecco e corre come un ghepardo...se in una serie come Tex stiamo a fare il pelo a ste cose non se ne esce;);)

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, gilas2 dice:

 

E' giovane, atletico e 'specializzato' in quel tipo di mosse, ci sono tanti 'stuntmen' nel cinema o parkouristi che le fanno senza problemi (ma anche i parà), c'è anche un 'arte del saper cadere' :)

E' così, Franco... siamo noi che non ce lo possiamo permettere un salto così, salvo pulsioni suicide :cowboy:

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<span style="color:red;">17 ore fa</span>, laredo dice:

Io ho letto le storie di Zagor di Zamberletti e non mi hanno per niente entusiasmato..tutt'altro..comunque si notava la sua passione per il western classico.

Speriamo..

Concordo. Bravo sceneggiatore, ma non mi ha mai entusiasmato.

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Concordo anch'io.

E' vero che predilige il western classico e quindi potrebbe essere più adatto a Tex che non a Zagor, però lo vedo come uno che cerca di fare il compitino senza mai osare.

Di conseguenza le sue storie propongono situazioni viste e riviste una sacco di volte, e almeno per me, sono abbastanza soporifere.

Su Zagor ha fatto almeno una dozzina di storie e l'unica che mi è piaciuta e che potrò rileggere volentieri è quella sulla fuorilegge Blondie.

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Ho trovato questo incipit di storia molto interessante.

 

SEGUE SPOILER

 

Classica ma buona, almeno per ora. Mi è parsa curiosa la divisione di compiti tra i due pards, posto che solitamente quelli più pericolosi se li assume Tex, e qui era fin troppo evidente che la visita di Carson nella tana del lupo aveva un certo grado di pericolosità. Certo, per lo sviluppo della storia (che evidentemente avverrà in città e non al cantiere) era necessario che Tex restasse a Willow, ma questo il lettore lo capisce solo dopo, così che all'inizio la scelta di inviare Carson al cantiere pare inconsueta. Comunque, vedere Carson da solo per me è sempre un gran piacere, però c'è una cosa che proprio non mi è andata giù: nelle ultime vignette Carson si sta battendo come un leone. Un carsoniano come me spera in una grande performance, e invece, dall'anticipazione in seconda di copertina, si scopre che il vecchio ranger resta bloccato al cantiere (come dire che è fuori gioco, ora se la vede Tex). Eccheccavolo, già non mi fa piacere questo sviluppo, ma lasciare un po' di suspense almeno per un mesetto no??? 😉😉    sono un gran rompiballe, lo ammetto.

 

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Non si può ancora giudicare questa storia, ma sembra una classica  storia di Tex. Pensavo anch'io  che fosse Tex ad andare al cantiere della ferrovia a cercare delle prove per accertare la verità. Si può già dire comunque che i disegni sono ottimi. A me ricordano un po i primi Cestaro e il primo Villa.🙋‍♂️

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  • Sceriffi

All'inizio prima di leggere l'albo pensavo che questa fosse una storiellina, che si trova in mezzo a due storie di Ruju su cui c'è almeno da parte mia una grande aspettativa.
E invece... Siamo ancora agli inizi, ed è presto per tirare le somme poichè manca ancora un albo, ma è una storia che si difende molto bene. Soggetto classico, interessante il Flashback di due pagine sui monaci Shaolin, bella anche l'insolita divisione dei compiti. Battute classiche, ma che non stonano qualcuna anche divertente cito quelle all'interno del Saloon. Candita buon disegnatore, il suo Carson assomiglia a quello dei Cestaro, mentre Tex a quello di Civitelli. Ogni tanto si vede che questa storia era pensata per il Color, alcune tavole troppo bianche e vuote. In definitiva un buon primo albo. 

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<span style="color:red;">1 ora fa</span>, MacParland dice:

All'inizio prima di leggere l'albo pensavo che questa fosse una storiellina, che si trova in mezzo a due storie di Ruju su cui c'è almeno da parte mia una grande aspettativa.
E invece... Siamo ancora agli inizi, ed è presto per tirare le somme poichè manca ancora un albo, ma è una storia che si difende molto bene. Soggetto classico, interessante il Flashback di due pagine sui monaci Shaolin, bella anche l'insolita divisione dei compiti. Battute classiche, ma che non stonano qualcuna anche divertente cito quelle all'interno del Saloon. Candita buon disegnatore, il suo Carson assomiglia a quello dei Cestaro, mentre Tex a quello di Civitelli. Ogni tanto si vede che questa storia era pensata per il Color, alcune tavole troppo bianche e vuote. In definitiva un buon primo albo. 

Ecco, sulle tavole troppo bianche e troppo vuote concordo, perché c'è un evidente squilibrio fra scene all'interno e all'esterno e queste ultime abbassano di molto il giudizio complessivo; che per me a un primo approccio non è da sufficienza. Poi, in un altro settore, sono stato praticante anche io e so quanto siano difficili i tempi dell'esordio, dunque viro verso uno stiracchiato 6. In quanto alla storia, è interessante il riferimento all'impiego della manovalanza cinese che di fatto si rivela essere di sfruttamento, così come la netta virata rispetto ai tempi in cui i cinesi erano solo infidi e malavitosi. Ma parliamo del secolo (texiano) scorso. Leggo che la si ritiene una storia interlocutoria e/o riadattata. Preferisco una breve ad una con finale affrettato e non vado molto indietro nel tempo a ricordarne qualcuna.
Post Scriptum: parla solo il lettore che ammette la sua ignoranza nella gestione di certe (di certe) tematiche editoriali, ma che non rinuncia - da giornalista - alla facoltà di critica. Purché sia chiara, disposto al fatto che possa essere confutata da chi ne sa di più.

 

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Che i cinesi all'epoca del vecchio West fossero ipersfruttati, purtroppo, è verissimo.

Non a caso venivano chiamati sprezzantemente "coolies", storpiatura del termine "ku li", che significa "lavorare duro per un prezzo irrisorio".

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<span style="color:red;">13 ore fa</span>, Leo dice:

Un carsoniano come me spera in una grande performance, e invece, dall'anticipazione in seconda di copertina, si scopre che il vecchio ranger resta bloccato al cantiere (come dire che è fuori gioco, ora se la vede Tex).

Non saltare subito alle conclusioni. Bloccato è un termine che può voler dire molte cose. Ad esempio che quello che accadrà al cantiere lo terrà impegnato.

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Non ho letto nessuna delle storie di Zagor di Zamberletti, e l'unica (credo) che aveva fatto per il Magazine me l'ero già dimenticata, e stavo per dire che comunque, per un esordiente su Tex, la sua padronanza dei personaggi di Tex e Carson era notevole. Poi leggo il thread (che avevo ignorato fino ad adesso per non avere spoiler) e vado a controllare il magazine. È chiaro perché quella storia non me la ricordavo, non mi era piaciuta per nulla, molto banale e moralista (nel senso più deteriore del termine: mi piacciono le storie che HANNO una morale, non quelle che FANNO la morale come un De Amicis moderno...)

 

Però, anche se non è davvero un esordiente assoluto su Tex, lo dico lo stesso: due pards così riconoscibili ci sono autori che non riescono a farli dopo anni di storie. È (per adesso, poi fa ancora in tempo a rovinarsi col finale) un ottimo esordio sulla serie regolare. Certo, non sappiamo com'era prima delle revisioni redazionali, ma come dice spesso borden, mica le riscrivono completamente le storie, e qui Tex e Carson sono (per ora) sempre riconoscibili.

 

Il tema del razzismo deve essere molto caro a Zamberletti, visto che è la seconda storia sul tema che fa su due. Ma stavolta (per ora) lo gestisce molto meglio. Fa "parlare" la storia e i disegni invece di mettere la morale in bocca ai personaggi. E i personaggi, anche se vengono presentati molto in fretta (si vede che doveva essere un color e quindi con un numero ristretto di pagine) e sono abbastanza "standard" (non li elenco per non fare spoiler), sono comunque trattati più da individui che da simboli (spero davvero che questa cosa non si perda nel finale con qualche pippone moralista tipo il riferimento ad Obama nella prima storia...)

 

Una cosa che mi è piaciuta, si vede soprattutto nel confronto con la fine della storia che la precede, fatta tutta di "colpi di scena" a ripetizione. Dopo quelle pagine, lo svolgimento più "naturale" di questa storia mi ha "preso" molto di più. (è il solito discorso: io come lettore lo so benissimo che Tex e Carson trionferanno, il compito dello sceneggiatore è "prendermi" tanto nella storia da farmelo dimenticare, con la mia collaborazione. i colpi di scena a ripetizione ostacolano questo processo e demoliscono l'immersione nella storia, mentre se l'intreccio si svela in maniera più organica, l'immersione nelle vicende narrate è più facile)

 

Tutto OK, quindi? Sì... per un quasi esordiente su Tex. Se l'avesse scritta Borden adesso farei delle battute sul fatto che i razzisti del luogo, molto gentilmente, fanno tutto davanti a Tex e Carson proprio mentre passano (la rissa al saloon passi, ma è appiccicata lì, idem per quella al cantiere) :lol:

 

Anche i disegni mi sono piaciuti. Dopo aver letto le critiche al fatto che sono così "bianchi", sono andato a riguardarmeli e...  mi sa che è uno dei motivi per cui mi sono piaciuti! Tavole ariose e leggibili, come "quelle di una volta", senza l'orror vacui moderno con le tavole strapiene e il terrore di lasciare un centimetro bianco! :laugh:

 

Alla Bonelli dovrebbero lanciare una vera e propria "lotta al dettaglio inutile", pagando magari DI MENO le tavole con un eccesso di dettagli! Avrebbero fumetti più ariosi e leggibili, e diminuirebbero il problema dei disegnatori lenti!  :P

Modificato da Diablero
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La storia secondo me non parte malaccio, vedremo lo sviluppo futuro, i disegni mi sembrano promettenti, mi sono accorto però che spesso ci sono vignette riprese "paro paro" da altri disegnatori, tipo Villa, Ticci eccetera, (posterei qualche immagine qui ma sono un impedito e non so come si faccia)

Il dubbio, non essendo un esperto è, sono indicazioni date in sceneggiatura o semplici omaggi che il disegnatore fa ai grandi maestri di Tex?

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  • Sceriffi
12 minuti fa, Alfonso78 dice:

tipo Villa, Ticci eccetera, (posterei qualche immagine qui ma sono un impedito e non so come si faccia)

Il dubbio, non essendo un esperto è, sono indicazioni date in sceneggiatura o semplici omaggi che il disegnatore fa ai grandi maestri di Tex?

Ticci, Villa e Civitelli sono le figure di riferimento del mondo Texiano. Ticci in primis visto che tutti (Villa e Civitelli compresi) si rifanno o si sono rifatti a lui. Tutti gli esordienti si rifanno ai maestri del passato. Torti per esempio con il suo stile ha ripreso intere inquadrature Ticciane. Andreucci ha dato un canone, per il Tex giovane quello ventenne infatti da "Il Magnifico Fuorilegge" in poi tutti riprendono (chi più e chi meno) come modello Andreucci. Anche i grandi maestri per correttezza filologica si rifanno ai classici del presente, Civitelli quando ha fatto il 700 ha fatto il Tex sedicenne guardando gli studi di Del Vecchio, sempre Civitelli quando ha fatto la storia di Dixon ha fatto un Tom Rupert simile a quello di Villa. Candita è contentissimo di lavorare su Tex, è ovvio che si sia ispirato ai grandi autori.

Modificato da MacParland
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<span style="color:red;">2 minuti fa</span>, MacParland dice:

Ticci, Villa e Civitelli sono le figure di riferimento del mondo Texiano. Ticci in primis visto che tutti (Villa e Civitelli compresi) si rifanno o si sono rifatti a lui. Tutti gli esordienti si rifanno ai maestri del passato. Torti per esempio con il suo stile ha ripreso intere inquadrature Ticciane. Andreucci ha dato un canone, per il Tex giovane quello ventenne infatti da "Il Magnifico Fuorilegge" in poi tutti riprendono (chi più e chi meno) come modello Andreucci. Anche i grandi maestri per correttezza filologica si rifanno ai classici del presente, Civitelli quando ha fatto il 700 ha fatto il Tex sedicenne guardando gli studi di Del Vecchio, sempre Civitelli quando ha fatto la storia di Dixon ha fatto un Tom Rupert simile a quello di Villa. Candita è contentissimo di lavorare su Tex, è ovvio che si sia ispirato ai grandi autori.

capisco, il dubbio mi è venuto proprio perchè piu che "ispirate" sembrano proprio ricalcate.

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