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TWF - Tex Willer Forum

[726/727] Il pistolero vudu


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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, virgin dice:

 

A differenza di quanto accade di solito nella finzione, nella realtà un colpo al cuore non ti uccide sul colpo; ti lascia ancora diversi secondi di ossigeno nel sangue sufficienti ad agire normalmente... a patto che uno riesca a farlo. :D

Bene, grazie. L'abbiamo stoppata subito.

 

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Ritornando a Nostra Signora degli Zombi, a pagina 114 nella prima vignetta dice al figliol prodigo: 

 

"Quei due uomini... non sono come gli altri. Affrontarli potrebbe essere un errore."

 

Ma come? Uno lo ha già affrontato (Tex) e Carrillo si è beccato un po' di piombo nel polmone. Magari era una pallottola a salve. Sta di fatto che credeva di essere davvero morto e c'è voluto l'intervento della strega: alzati e sbrigati, che quello torna!

 

Come se la scena incriominata non si fosse mai svolta. Questo il senso delle parole di Marine. Poi perché un errore affrontare di nuovo Tex ? tanto lei poi lo tira su di nuovo.

 

Il mistero si infittisce.

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Il 10/4/2021 at 13:45, borden dice:

Di questo abbiamo già discusso ad nauseam. Con i proiettili di allora non è assurdo per nulla e non di giubbotto si trattava ma di armatura di metallo, esattamente come in una classica storia di GL che qualcuno finge di non ricordare.  O come Per un pugno di dollari. Quante volte in un western l’eroe è salvato da un medaglione o da una Bibbia??  E perché devo ripetere sempre le stesse cose?

 

Concordo pienamente.

Ricordo film sulla seconda guerra mondiale (non chiedetemi i titoli perché non me li ricordo), in cui ci sono protagonisti salvati da una moneta o da un libro che avevano in tasca. E nella seconda guerra mondiale, rispetto al vecchio West, avevano proiettili più perforanti.

 

Premetto di non avere ancora letto l'albo, ma secondo me, a volte, bisognerebbe prendere le storie per quello che sono, e cioè, pura fantasia, ed in mezzo a tante storie che seguono un filo razionale, ci sta anche qualche storia soprannaturale e inspiegabile.

 

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Sei pagine di commenti e mi pare nessuno abbia posto una domanda molto semplice:

ma perchè VUDU' e non (come si è sempre scritto in tutte le ultime occasioni che è 'comparso' su Tex) VOODOO ?

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<span style="color:red">38 minuti fa</span>, gilas2 dice:

ma perchè VUDU' e non (come si è sempre scritto in tutte le ultime occasioni che è 'comparso' su Tex) VOODOO ?

 

In effetti VOODOO anche secondo rende molto meglio... 

 

E, tanto per andare celermente in off topic 😁, aggiungo che ho sempre trovato grossolani in Tex i nomi "galvanizzati" (su tutti mi sovviene il vicesceriffo di Topeka!, chiamato Mosè anziché Moses)...

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<span style="color:red">41 minuti fa</span>, gilas2 dice:

Sei pagine di commenti e mi pare nessuno abbia posto una domanda molto semplice:

ma perchè VUDU' e non (come si è sempre scritto in tutte le ultime occasioni che è 'comparso' su Tex) VOODOO ?

Perché ormai si cerca di accorciare il più possibile, stile imposto dai quotidiani. Esempi sportivi: l'Atalanta è la Dea, la Fiorentina la Viola; Inter e Milan se la cavano, così come Inter e Lazio, la Juve è così da decenni. Poi, vogliamo parlare di Dad o  tornando allo sport di prove libere, nei GP dei motori che diventano FP? Senza contare - ma qui non parliamo di questo, della scomparsa di punti, doppi punti e virgole, nei titoli. Qualcuno lo spiegherà, in effetti ti do ragione, perché ha sorpreso anche me.

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Ha sorpreso anche me, non perché è errato, anzi, credo che sia la corretta ortografia italiana, ma perché su Tex si è sempre usato voodoo dal 1967. In ogni caso, non lo ritengo rilevante.

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Una curiosità vorrei levarmela anche io... Nell'albo viene detto che i terreni che circondano Lilyville sono per lo più di proprietà di gente che vive a New Orleans o a Boston: ebbene, non è che alle volte, per un banale errore (e non rilevante, effettivamente, ai fini dello svolgimento dei fatti) in fase di lettering si è scritto BOSTON ed invece si intendeva scrivere HOUSTON, che è decisamente - o forse, relativamente- più vicina alla Louisiana?

 

Ripeto, trattasi di una mia altrettanto banale curiosità, non un pretesto per fare le pulci...

Modificato da juanraza85
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no, forse sono proprietari dell'Est. Boh, dovremmo chiedere a Ruju... Ci sono tante cose di  cui tener conto (non ne avete idea) che questa mi è sfuggita. (Come mi era sfuggita "Per l'Unione!")

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

no, forse sono proprietari dell'Est. Boh, dovremmo chiedere a Ruju... Ci sono tante cose di  cui tener conto (non ne avete idea) che questa mi è sfuggita. (Come mi era sfuggita "Per l'Unione!")

 

Quello fu un pugno in un occhio. Era proprio la prima vignetta della storia, o una delle prime, e un esordio così, lo confesso, mi tramorti'. Poi fortunatamente la storia fila che è un piacere, una delle più belle dei Maxi. Tu stesso ne avevi dato un giudizio positivo, contravvenendo al tuo ovvio riserbo, sul Forum qualche giorno prima. 

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<span style="color:red">45 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Quello fu un pugno in un occhio. Era proprio la prima vignetta della storia, o una delle prime, e un esordio così, lo confesso, mi tramorti'. Poi fortunatamente la storia fila che è un piacere, una delle più belle dei Maxi. Tu stesso ne avevi dato un giudizio positivo, contravvenendo al tuo ovvio riserbo, sul Forum qualche giorno prima. 

 

 

L'altro giorno  mi è capitata in mano la vecchia  sceneggiatura di Ruju e c'è proprio scritto così, sulla prima pagina- "Per l'Unione!", gridano i soldati sudisti...

 

Sono quelle topiche così capitali che alla fine sfuggono al controllo, perché incredibili... 

 

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Il 22/4/2021 at 10:53, juanraza85 dice:

Una curiosità vorrei levarmela anche io... Nell'albo viene detto che i terreni che circondano Lilyville sono per lo più di proprietà di gente che vive a New Orleans o a Boston: ebbene, non è che alle volte, per un banale errore (e non rilevante, effettivamente, ai fini dello svolgimento dei fatti) in fase di lettering si è scritto BOSTON ed invece si intendeva scrivere HOUSTON, che è decisamente - o forse, relativamente- più vicina alla Louisiana?

 

Ripeto, trattasi di una mia altrettanto banale curiosità, non un pretesto per fare le pulci...

Forse potrebbero essere carpetbaggers...

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  • co fondatore

No. Questa prima parte non mi piace. Alcune situazioni stiracchiate (la ragazza che chiede proprio ai pard di accompagnarla in paese), altre che se fossero state scritte da Nizzi avrebbero sortito un "apriti cielo" generale (il maggiordomo di colore che spiffera tutto), un cattivo monodimensionale...

Si salvano solo gli ottimi disegni di Ramella.

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  • 2 settimane dopo...

SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

Storia dalla trama esile, poco ispirata, poco convincente. Potremmo considerarla la terza parte di una trilogia di Ruju sull’identità, dopo “Il ritorno di Proteus” e  “Sulla strada maestra”, tutte storie che vedono Tex affrontare personaggi che assumono un aspetto e un’identità diverse per ingannarlo: un trasformista, un gemello cattivo e ora una strega vudu che può entrare nel corpo altrui. Tutte e tre storielle poco riuscite, a mio parere.

 

Qui il primo albo non mi era dispiaciuto, Ruju e Ramella erano riusciti a creare una bella atmosfera, e l’intreccio e le scene d’azione ti inducevano a proseguire con interesse. Nel secondo albo invece la storia si affloscia piano piano, la vicenda diventa lineare, prevedibile, “legnosa” in certi passaggi, con dialoghi sbrigativi, personaggi senza spessore e alcune situazioni assurde.

La più grave è quando Tex e Carson nascondono una delle vittime designate nel retro di un ristorante, mettendo così a rischio la vita della proprietaria, per di più facendolo sorvegliare da un aiuto-sceriffo dichiaratamente incapace e andandosene assieme fuori città a cercare tracce, per poi tornare frettolosamente indietro rendendosi conto di aver fatto una sciocchezza! (Ruju, anche tu, liberati dalla possessione del Nizzi che è in te!!!).

 

Poi tante piccole cose: Carson che all’assalto dei coccodrilli dice che non ha mai visto niente di simile, dimenticandosi l’avventura “Nelle paludi della Louisiana”; il pistolero Carrillo che affronta per la seconda volta Tex senza la protezione del medaglione, con la strega che lo salva dicendogli che non era ancora pronto ad affrontare l’avversario senza un nuovo amuleto magico (e non glielo poteva dire prima!); i Cajun zombizzati dalla strega per mezzo dell’acqua infetta, che sembrano usciti pari pari da una storia di Zagor; e, per concludere, un duello finale con un Carrillo ormai senza più alcun carisma, con i proiettile di Tex che per magia deviano dal bersaglio, resi da Ramella in modo non molto brillante!...

Insomma, dopo quella di Zamberletti, un’altra storia non proprio esaltante. Speriamo in Manuela Montoya...

 

P.S.: tutte le polemiche e gli scandali prematuri sulla "resurrezione" del pistolero hanno qui una semplice risposta: bastava aspettare! E in ogni caso non è quello il problema della riuscita della storia...

 

Modificato da Poe
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Una volta tanto, devo ammettere con sommo piacere che le mie speranze hanno trovato accoglimento. Dopo aver letto la prima parte ed averla giudicata forse un po' troppo "viziata" da qualche dettaglio che forse avrebbe meritato di essere gestito meglio, a mio modo di vedere in questa seconda ed ultima parte della sua nuova fatica Ruju si è decisamente riscattato, facendoci immergere nello scontro aperto tra Tex e Carson da una parte e Carrillo e Marine dall'altra, per di più in casa di questi ultimi due (che dunque, oltre a fare intendere già dal primo albo di essere antagonisti alquanto rognosi e confermandosi tali in questo secondo, hanno anche il "fattore campo" dalla loro). Azzeccatissimo, secondo me, l'escamotage adoperato per chiarire l'esito del precedente duello tra Tex e Carrillo.

 

Vorrei aggiungere un paio di cose, ma non vorrei rischiare di rivelare troppo per cui mi riprometto di attendere qualche altro commento. Posso solo esprimere il mio parere secondo cui Ruju, pur non avendo ancora raggiunto la piena consacrazione texiana, nel complesso ha realizzato - benché al netto, ripeto, di qualche dettaglio non curato al meglio - una storia che sa di incoraggiante passo in avanti nella giusta direzione.

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Parto dicendo subito che la storia mi ha divertito molto e secondo me merita un bel 7.

 

S

P

O

I

L

E

R

 

Il buon Ruju è a suo agio con il filone magico/horror e chissà se in questa occasione si è ispirato al film "Il tocco del male", dove Denzel Washington combatte il demone Azazel che si impossessa dei corpi altrui commettendo omicidi in serie.

Bella la figura del pistolero vudu (anche graficamente) che sprezzante chiede agli avversari se vogliono sopravvivere o misurarsi con lui, accompagnato dai cagnacci che devono essere cari all'autore.

Si scopre che il potere è quello della strega che lo ha cresciuto e gli ha fornito il medaglione che para o devia i colpi degli avversari: il nemico più pericoloso alla fine è lei.

La vicenda scorre in modo semplice è lineare ma non per questo è meno godibile: andando avanti con la lettura viene voglia di vedere cosa succede dopo, e questo è sintomo di una storia ben riuscita che sa appassionare.

Sorprendente il modo in cui Tex esce dalla situazione in cui Carson ipnotizzato gli punta contro il fucile.

Mi sarei aspettato che approfittasse del momento giusto per disarmarlo, invece butta la pistola e si fida dalla forza di volontà del suo vecchio pard. Il finale è forse un po' prevedibile con il pistolero che viene fatto fuori quando perde il medaglione, però è stata nel complesso una bella storia (almeno a mio parere).

 

Riguardo ai disegni direi che non sono male. Forse c'è qualche imprecisione nei campi lungi ma in generale anche Ramella ha fatto un buon lavoro

 

Modificato da zagor70
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ATTENZIONE AGLI SPOILER 

 

SPOILER 

 

SPOILER

 

SPOILER

 

SPOILER

 

Sarà che sto cambiando, invecchiando. Ma una storia come questa, che avrebbe fatto gridare allo scandalo il Leo di dieci anni fa, tanto è esageratamente sovrannaturale, oggi me la godo così, come una bella bevuta di un bicchier d'acqua. 

La trama, come dice Poe, è esile e non c'è nulla di davvero originale, nulla che non si sia visto altrove, compreso uno dei personaggi (stavolta Carson) che con la forza di volontà riprende il controllo di sé: certo, qui la sicurezza di Tex è da brividi, un attestato di fiducia, peraltro ben ripagato, che dovrebbe inorgoglire il vecchio Cammello.

Sulle pallottole che scansano il pistolero Carrillo: perché nel primo albo, in casa di Trevin, non c'è stato questo stesso effetto, con il medaglione che, molto più prosaicamente, si è limitato ad arrestare la pallottola con la sua sola forza d'urto? Cosa è cambiato? Il secondo medaglione, appena forgiato, è più potente del primo? Boh.

Per me questa è una storia di Zagor, scandaloso che una trama del genere esca su Tex nel 2021. Scandalosa, ma divertente. Sono indignato e soddisfatto. In definitiva, sono confuso.  

 

 

Modificato da Leo
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Disegni e trama che mi inducono a non esprimere alcun giudizio, se non quello che nei primi cinque mesi del 2021 ho apprezzato poco o niente delle proposte texiane. E mi domando, ma all'epoca in cui gli sceneggiatori erano un paio e i disegnatori quattro o cinque al massimo (Galep, Ticci, Nicolò, Letteri, Fusco), come mai non si scadeva tanto? Lo dico dopo aver visto le tavole d'anteprima del prossimo numero e confermando invece la mia massima fiducia nelle idee base di Carlo Monni.

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Io invece mi chiedo se non sia il caso che ti cominci ad interrogare se il problema non sia tuo, se non sia cioè tu che per qualche motivo non riesci ad apprezzare più niente.

Il tuo giudizio sulla storia di Zamberletti e Candita non è condiviso da quasi nessuno né qui né altrove e nemmeno il giudizio negativo su questa storia che traspare dalle tue parole iniziali e che, se confermato, mi troverebbe dissenziente a 180 gradi.

Ribadisco: per me la qualità non è affatto scaduta per cui il problema è in te.

 

P.S. i disegni di Laurenti nelle tavole mostrate lasciano perplesso anche me specie perché altri che ho vistosempre di questa storia sono ben altra cosa. Mi auguro che sia un problema di risoluzione.

Quanto ad aver fiducia nelle mie idee, ti ringrazio ma, visto il tuo recente andazzo, da un lato  mi preparo al peggio e dall'altro sono sereno perché, sempre visto l'andazzo, se non ti piacerà allora sarà probabilmente una bella storia per quasi mtutti mentre se per caso ti piacesse potrebbe venirmi il dubbio di aver scritto una ciofeca.:lol:

Modificato da Carlo Monni
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CONTIENE SPOILER

CONTIENE SPOILER 

CONTIENE SPOILER 

CONTIENE SPOILER

CPNTIENE SPOILER

 

 

A mente fredda, dico che comunque ci vuole coraggio a proporre una storia del genere. È vero che la componente sovrannaturale in Tex è sempre esistita, ma quest'espediente à la Proteus mi sembra davvero molto tirato. Anche il momento decisivo, quello di Carson che con un mirabile sforzo di volontà riesce a sottrarsi all'incantesimo, è qualcosa di già visto altrove, direi forse di abusato, nella letteratura fantastica. Quando poi ho visto le pallottole deviare, mi sono fatto una risatina d'incredulita': non ci credo, mi son detto, e ho avuto la fastidiosa sensazione di trovarmi davanti a un piccolo "salto dello squalo" non della testata ma personale dello sceneggiatore. 

 

Eppure questa storia, da me semplicemente esecrata per quanto detto sopra, non è da buttare via: quegli stessi elementi che sopra ho definito esili e abusati, quel deja vu fastidioso a cui il nostro Tex è costretto ad attingere non solo per i topoi classici del West ma anche per trovate più al limite, alla fin fine non hanno mancato di divertirmi, assolvendo in definitiva al loro compito e raggiungendo lo scopo. Potrei forse rimproverare a Ruju il fatto che, per farlo, si è ridotto al minimo sindacale e si è servito di espedienti, ma è meglio una storia così stramba (non strana, proprio stramba, con quei proiettili...) che però riesce a divertire o una che è più "onesta" (passatemi il termine) ma annoia? E ancora: quanta legittimità può attribuirsi a queste mie parole, che discettano e sproloquiano su stramberie e onestà, di fronte a una avventura che comunque alla fine riesce a portare a casa la pagnotta, cioè riesce nel suo intento di produrre intrattenimento?

La verità è che, quando vedo Zagor in Tex, sono sempre diffidente e non riesco a smettere i panni del moralista che rimprovera che certe cose su Tex nonsi fanno. Forse farei bene a far cadere questi panni a terra e restare nudo, o in mutande come il Tex di Nizzi, e godermi un bel bagno nelle paludi rujane, che per quanto mefitiche alla fine sono, se non rigeneranti, almeno rinfrescanti.

 

I disegni,  infine, mi sono piaciuti tantissimo

Modificato da Leo
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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Io invece mi chiedo se non sia il caso che ti cominci ad interrogare se il problema non sia tuo, se non sia cioè tu che per qualche motivo non riesci ad apprezzare più niente.

Il tuo giudizio sulla storia di Zamberletti e Candita non è condiviso da quasi nessuno né qui né altrove e nemmeno il giudizio negativo su questa storia che traspare dalle tue parole iniziali e che, se confermato, mi troverebbe dissenziente a 180 gradi.

Ribadisco: per me la qualità non è affatto scaduta per cui il problema è in te.

 

P.S. i disegni di Laurenti nelle tavole mostrate lasciano perplesso anche me specie perché altri che ho vistosempre di questa storia sono ben altra cosa. Mi auguro che sia un problema di risoluzione.

Quanto ad aver fiducia nelle mie idee, ti ringrazio ma, visto il tuo recente andazzo, da un lato  mi preparo al peggio e dall'altro sono sereno perché, sempre visto l'andazzo, se non ti piacerà allora sarà probabilmente una bella storia per quasi mtutti mentre se per caso ti piacesse potrebbe venirmi il dubbio di aver scritto una ciofeca.:lol:

La faccina finale mi esime da rispondere con la tua stessa durezza, ma qualche precisazione la devo pur fare. Non è che mi sono svegliato una mattina e ho deciso di criticare, di fare solo e soltanto quello. Poi, probabilmente, faccio parte di una minoranza, ma quel "quasi nessuno" infatti attesta che non tutti la pensano come te. Poi, se il problema, come con perfidia è in me, vatti a rileggere il mio "Incipit": Disegni e trama che mi inducono a non esprimere alcun giudizio... Sai, avvocato, sono giornalista di lungo corso e quando ho iniziato, ancora in redazione c'era chi insegnava e io ho imparato subito due cose. La chiarezza è la buona educazione di chi scrive; inutile e dannoso prendersela con chi non la pensa come te. Buona domenica.
P.S. Ti sei già guadagnato (meritato?) la mia assenza dai commenti per la prossima storia.

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Vedi, amico. In altri lidi ti stimo e mi sono anche spesso trovato d'accordo con te ma qui proprio non ci siamo. I tuoi giudizi, il tuo stesso stile nel darli, la tua incapacità, com'è accaduto in almeno un'occasione, di ammettere di aver commesso un errore non di giudizio ma di comprensione di un testo, la tua irritabilità quando ti si fa notare un errore o si contestano i tuoi giudizi fino al punto di accusarmi velatamente di cattiva educazione solo per questo, beh per me sono più che sufficienti per capire che è meglio finirla qui.

Non commenterai la prossima storia? Me ne farò una ragione, tanto se i tuoi commenti fossero in linea con quelll degli ultimi mesi su qualunque storia da chiunque scritta e disegnata, meglio per me, per Boselli e per Laurenti.

 

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