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TWF - Tex Willer Forum

[726/727] Il pistolero vudu


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SPOILER

 

 

Al termine del secondo albo posso dire che ho trovato la storia piuttosto deludente. Sarà forse perché non amo le storie di Tex con una così forte connotazione soprannaturale (che nel secono albo è, a mio avviso, sfuggita di mano) o forse perché sembra che Ruju abbia qui ripreso e sviluppato, senza grande sforzo creativo, gli elementi portanti del (troppo) recente cartonato "La frustata" (il lugubre pistolero imbattibile, la strega, ecc.), ma con un risultato decisamente peggiorativo. Disegni sufficienti ma non esaltanti.

Modificato da Jim Brandon
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Sarà che sono ancora sotto effetto narcotico della storia precedente di Zamberletti/Candita (forse la cosa peggiore che abbia mai letto/visto su Tex, altro che Nizzi, Montezuma e Cane Giallo...) ma questa di Ruju/Ramella mi è parsa alquanto fiacca. Sarà anche che non amo proprio le atmosfere alla Zagor, le storie di magia e le ambientazioni paludose, ma certo Ruju poteva fare meglio, anche perchè il personaggio del pistolero è bellissimo e con diversi accorgimenti ne sarebbe potuta uscire una bella storia più horror e meno soprannaturale (o comunque di un soprannaturale diverso dalla solita magia voodoo, ipnosi, talismani, ecc... anche basta direi, che già dovremo sorbirci Mefisto per 7 mesi consecutivi...).

 

Al netto di ciò, comunque, Ruju/Ramella dopo Zamberletti/Candita è come un lungo sorso d'acqua fresca dopo tre giorni di vagabondaggio nel deserto.

 

Alla storia darei un voto di 6, ai disegni 7- (lo stile pieno di neri di Ramella è perfetto per questo genere di storia).

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  • Sceriffi

Attenzione agli SPOILER

 

 

Al termine della lettura dei due albi - che mi sono letti “di filato”, senza la consueta pausa di un mese tra un albo e l’altro - condivido la sensazione schizofrenica del pard Leo: se da un lato la storia è oggettivamente stramba, fatta di espedienti visti e rivisti, e scade quasi nel ridicolo/grottesco con le pallottole che seguono improbabili traiettorie curvilinee, dall’altro mi ha divertito. Sono rimasto incollato alle pagine e la storia non mi ha certo annoiato, come invece altre prove recenti di altri autori, certo più classiche ma anche con ben poco mordente.

 

La sceneggiatura ha un paio di sbavature più significative di altre:

- Faccio mio il commento del @Diablero relativo al primo albo, che mette in luce come la scelta di far spuntare l’ex domestico del colonnello, che mette al corrente Tex di tutto, risulta una scorciatoia di sceneggiatura piuttosto grossolana. Non era evidentemente questo l’aspetto della storia che interessava a Ruju, e ho l’impressione che abbia voluto “tirar via” su questo punto sbrigandosela il prima possibile, ma certo con un risultato piuttosto dozzinale che ricorda la sciatteria delle imbeccate degli origlioni nizziani.

- Un po’ di distrazione nei dialoghi, con i pard che si rivolgono a Rachelle inizialmente dandole del voi, poi passando al tu a metà del primo albo, tornando al voi nel secondo albo ed infine di nuovo al tu. Forse con una rilettura un po’ più attenta si poteva fare meglio.

Per il resto, come dice Leo la sceneggiatura procede per scene e trovate che non brillano per originalità ma che d’altro canto non annoiano.

 

Mi è piaciuto questo punto del commento di Poe, che come sempre riesce a cogliere aspetti interessanti:

 

Il 7/5/2021 at 17:06, Poe dice:

Potremmo considerarla la terza parte di una trilogia di Ruju sull’identità, dopo “Il ritorno di Proteus” e  “Sulla strada maestra”, tutte storie che vedono Tex affrontare personaggi che assumono un aspetto e un’identità diverse per ingannarlo: un trasformista, un gemello cattivo e ora una strega vudu che può entrare nel corpo altrui. Tutte e tre storielle poco riuscite, a mio parere.

 

Hai proprio ragione, sembra che Ruju abbia voluto giocare col tema della personalità declinandolo in tutte le sue varianti: il trasformismo, lo scambio di persona, la “possessione”. Non condivido il giudizio finale, perché a me le storie sono piaciute tutte e tre! Però adesso, Ruju, passiamo oltre e cambiamo un po’ tematica :lol:

 

 

<span style="color:red">18 ore fa</span>, Leo dice:

Sulle pallottole che scansano il pistolero Carrillo: perché nel primo albo, in casa di Trevin, non c'è stato questo stesso effetto, con il medaglione che, molto più prosaicamente, si è limitato ad arrestare la pallottola con la sua sola forza d'urto? Cosa è cambiato? Il secondo medaglione, appena forgiato, è più potente del primo? Boh.

 

Magari si tratta di un medaglione con un forte potere magnetico: il primo attrae le pallottole, che vi si schiantano proteggendo il portatore; il secondo le respinge, deviandone le traiettorie. Chissà :lol:

 

Disegni di Ramella, infine, non perfetti per quel che riguarda anatomie, proporzioni e cura dei dettagli, ma molto suggestivi ed evocativi, soprattutto nelle scene della palude. Promosso anche lui :ok:

 

  • +1 2
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Storia che non mi ha per niente entusiasmato, sopratutto l'episodio  delle pallottole che deviano la traiettoria, le ho trovate ridicole e non da Tex. Mi poteva andar bene la pallottola che si conficcava nel medaglione, per una questione di magnetismo  e non capisco perché non si sia  ripetuta la situazione la volta dopo, e avrei fatto un medaglione che copriva quasi tutto il petto, per rendere l'episodio più credibile.  Sara perché il fantastico non è il mio forte. Anche l'episodio con Carson lo ho trovato forzato e poco credibile. Disegni  di Ramella, secondo me, un po'  sottotono rispetto a sue storie precedenti. 

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La storia mi ha ricordato che Tex è un fumetto seriale dove compaiono a volte veri artisti pieni di talento. Naturalmente non è questo il caso ma ho passato un paio d'ore di svago a un prezzo giusto, sceneggiatura voto 6 disegni 5,5

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Il 8/5/2021 at 17:48, Leo dice:

Sarà che sto cambiando, invecchiando. Ma una storia come questa, che avrebbe fatto gridare allo scandalo il Leo di dieci anni fa, tanto è esageratamente sovrannaturale, oggi me la godo così, come una bella bevuta di un bicchier d'acqua. 

Mi ritrovo,Tanto per cambiare,d accordo con Leo 😜🤠

Storia non riuscitissima ma neanche da buttare via.

Molti "prestiti"da storie precedenti.

La "mambo" sembra ispirarsi nella forma esteriore,meno nella sostanza,alla vecchia Louise apparsa nell'albo "La Strega" di Glb.

L'attacco dei cocchi sembra preso in prestito dall albo di Nizzi "nelle paludi della Louisiana"con l attacco in massa dei coccodrilli.

Anche la passione per le pistole di Carillo passa in secondo piano nel secondo albo...

Personaggio che forse avrebbe meritato un maggior "phisique du role".

Attacco dei Cajun poco interessante.

Non convince per nulla la "possessione" di Carson...d altra parte,non si poteva pensare a qualcosa di più complesso e "raffinato"con poche pagine a disposizione.

La classica "media Texiana"senza infamia senza lode.compitino portato a casa...

Il 7/5/2021 at 17:06, Poe dice:

La più grave è quando Tex e Carson nascondono una delle vittime designate nel retro di un ristorante, mettendo così a rischio la vita della proprietaria, per di più facendolo sorvegliare da un aiuto-sceriffo dichiaratamente incapace e andandosene assieme fuori città a cercare tracce, per poi tornare frettolosamente indietro rendendosi conto di aver fatto una sciocchezza! (Ruju, anche tu, liberati dalla possessione del Nizzi che è in te!!!).

D accordo su tutto tranne l ultima frase tra parentesi 😜

Pasquale, spero che questi pard pretenziosi  ci daranno almeno la sufficienza con Siats!!!😜

Modificato da Barbanera
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Questa è una delle storie che non avrei dovuto recensire.

 

Quando sono tornato a postare su Tex, mi ero ripromesso, per non ricadere in vecchie abitudini, di postare solo al riguardo di storie per cui avevo qualcosa da dire, non TUTTE, per eliminare la tentazione di leggere "da critico" e non da lettore appassionato di Tex. Solo che così, mi rendo conto adesso, finisce che posterei solo stroncature od osanna. Ed è difficile resistere alla tentazione di dire la mia quando tutti lo stanno facendo...

 

La seconda parte mi ha preso meno della prima. Non è una storia che posso stroncare perché non è orrenda, anzi, è sopra la sufficienza. Però mostra ampiamente alcuni difetti degli autori, che qui si combinano male.

 

Questa è una storia basata tutta sull'atmosfera. Come molte storie recenti di Ruju. L'intreccio è in diversi punti banale e in altri inverosimile (e non mi riferisco alla magia), è pieno di soluzioni narrative che sciolgono in cinque minuti situazioni complicate solo per andare avanti in fretta (soprattutto il maggiordomo onnisapiente dell'albo precedente, qui una fanciulla che chissà come mai è immune al controllo e passa di lì, e la soluzione della possessione di Carson). Pare appunto che a Ruju non interessino tanto le soluzioni, quanto creare situazioni piene di tensione e di atmosfera. La lugubra palude, il pistolero vudu che si aggira nella notte, la strega, etc.

 

Solo che i fumetti che si basano sull'atmosfera, poggiano completamente sul disegnatore. Che deve reggere la baracca praticamente da solo, dando emozioni e tensione con la rappresentazione di quei luoghi e quelle situazioni.

 

E Ramella qui non ci riesce. Appare quasi "frettoloso" in certe anatomie, i personaggi non "recitano" bene le loro emozioni. Come Ruju, il suo problema principale non è che non sia ampiamente sopra la sufficienza, e anzi certe tavole sono davvero belle. Ma è discontinuo. Proprio come Ruju che crea un complotto misterioso... e poi lo fa svelare in cinque minuti da un maggiordono che fa le veci del solito origlione, Ramella ti fa tot disegni in cui veicola bene l'azione, ma quasi regolarmente ogni tot c'è un anatomia frettolosa, una "recitazione" corporea "strana" che ti fa uscire dall'immersione nella storia.

 

Immaginate questa stessa storia disegnata da Villa, o da Carnevale, o da Frisenda, o da Majo. Con tavole in cui la palude notturna prende vita, in cui il pistolero Vudu apparisse davvero come un incarnazione della morte, cupo e minaccioso, e non come un tizio vestito in modo strampalato.  Saremmo tutti qua a dire che Ruju aveva scritto un capolavoro. Ma non perchè sia un capolavoro, ma perchè la sceneggiatura praticamente delega al disegnatore, con scene e ambientazioni "d'atmosfera", il metterci quella tensione che manca (o meglio, c'è ma si scioglie male alla fine) nella sceneggiatura.

 

Inoltre... per me Tex si presta poco a storie basate solo sull'atmosfera. Certo, ci sono molti classici texiani che grondano letteralmente dell'atmosfera in cui sono immersi (pensate alle rovine, agli inferi e alla palude de Il figlio di Mefisto...), ma non gli si chiedeva di reggere la storia in questo modo. Pensate alla "dama di picche": GL Bonelli riusciva a fare una storia spaventosamente d'atmosfera con Muzzi e le faccine di Galep, perchè la sceneggiatura e i dialoghi facevano la loro parte!

 

Vabbè, alla fine, come dicevo, si legge, non mi ha fatto arrabbiare come certe nizzate, non mi ha esaltato come certe storie che ho riletto recentemente. Forse alla fine mi ha lasciato un po' meglio, nel suo "volare basso", di storie che sembrano promettere molto ma poi deludono nel finale.  Però se Tex fosse sempre così, direi "prodotto valido, storie sufficenti, vale il suo prezzo... ma non lo compro. Cerco storie che mi appassionino e mi esaltino"

 

Ruju davvero dovrebbe cercare di evitare certe soluzioni facilone tipo lo pseudo-origlione o scene "da effetti speciali" ma con poco senso come la vecchia che getta la polverina  la fiamma che DA DENTRO IL VETRO esplode immediatamente 9se la vecchia ha il lanciafiamme viene da chiedersi a che gli serva il pistolero...). È bravo a creare tensione, dovrebbe fare lo sforzo poi di farle evolvere in maniera soddisfacente. Su Ramella non so che dire, mi ricordo che disegnava molto meglio i vecchi Magico Vento, ma forse è solo il ricordo che migliora le cose...

 

Capitolo "magia": per me il problema non è tanto che "tex è una serie realistica dove non ci dovrebbe essere la magia" (ridicolo, su Tex si sono visti alieni, mummie viventi, demoni, maghi e stregoni, dinosauri e fantasmi...), quanto il fatto che una serioe ha un certo stile, un certo "canone", e il mondo in cui è ambientato dovrebbe essere coerente. Si è citato spesso Zagor in altri post come esempio di "serie dove puoi metterci tutto", ma Zagor non era così: Zagor era una serie con un immaginario anche più preciso e con una sua personalità. Gli alieni di Zagor venivano dai film degli anni 50 così come i suoi mostri e i suoi maghi. I suoi zombie erano quelli dell'epoca e non mangiavano crani, i suoi robot erano grossi e goffi, etc. E badate bene, non è perchè Nilitta lo scriveva negli anni 60-70: era già anacronistico anche allora! Mentre Nolitta citava gli alieni dei film degli anni 50, al cinema c'era Guerre Stellari! Quell'anacronismo, quell'essere "old fashioned" era una delle caratteristiche di Zagor. Ma questa cosa si è persa! Sceneggiatori successivi non si sono preoccupati di mantenere quello stile, e adesso su Zagor vedi di tutto, dagli smartphone a Terminator al body horror allo splatter, rendendolo in questo senso una serie-pattumiera (non nel senso della qualità, anche se anche quella a volta è discutibile, ma nel senso che come la raccolta indifferenziata, puoi buttarci di tutto)

 

Ecco, non voglio che capiti a Tex quello che è capitato a Zagor. Vorrei che ci fosse più attenzione, da parte degli sceneggiatori, nel curare sia lo "stile" della magia (gotico e horror, non supereroistico: ci sta che ci sia un corpo animato che lentamente avanza incurante delle pallottole, ma un campo di forza magnetico stona come un tizio vestito da pipistrello), sia la coerenza con le storie precedenti (se Mefisto è il servitore prediletto dell'inferno e avrebbe potuto dominare il mondo senza Tex...  non ci possono essere streghe più potenti di lui in ogni piccolo paesino, e nelle ultime storie pare così, pullulano...)

 

Per capirsi: non sto dicendo che non ci devono essere stregoni più potenti di Mefisto.  (ne abbiamo già visti: Padma per esempio), ma dovrebbero avere una presentazione adeguata, degna della loro potenza, o una spiegazione nel setting del perchè invece vivano nascosti e non utilizzino più frequentemente i loro poteri.

 

C'è un problema dell'inflazione dei poteri: è un errore e un problema tipico dei fumetti di super eroi: uno sceneggiatore, per creare un nemico che dia problemi all'eroe, si inventa un motivo per cui pare invincibile, e lo fa sconfiggere dall'eroe solo per un colpo di fortuna. OK, bravo, bis, lui si prende gli applausi... ma allo sceneggiatore dopo a cui ha mollato un metodo sicuro per sconfiggere l'eroe non ci pensa? Così finisce che lo sceneggiatore dopo si deve inventare che Iron Man ha scoperto una nuova lega ancora più resistente, e così è diventato ancora più forte e può sconfiggere di nuovo quel nemico. Ma poi torna lo sceneggiatore di prima, o un altro altrettanto noncurante, che ti fa qualcun altro ancora più potente e invincibile che l'eroe batte ovviamente per pura fortuna, e così via...

 

Il mondo di Tex, per come è stato caratterizzato, è come quello di Conan: demoni, mostri, stregoni, ma "non esiste niente che non possa essere sconfitto dall'acciaio di una spada". Nel mondo di Tex, persino Mefisto teme le sue pistole. Può creare illusioni per fargli sparare al nulla, può stare celato o attaccarlo a grande distanza.  Ma non può affrontare direttamente quelle pistole, nemmeno con la sua magia.

 

Che sfigato! Bastava che si comprava un amuleto "campo di forza antipistole" da una strega, si fanno in poche ore e poi li vendono nei mercatini...

  • +1 2
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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

Ecco, non voglio che capiti a Tex quello che è capitato a Zagor. Vorrei che ci fosse più attenzione, da parte degli sceneggiatori, nel curare sia lo "stile" della magia (gotico e horror, non supereroistico: ci sta che ci sia un corpo animato che lentamente avanza incurante delle pallottole, ma un campo di forza magnetico stona come un tizio vestito da pipistrello), sia la coerenza con le storie precedenti (se Mefisto è il servitore prediletto dell'inferno e avrebbe potuto dominare il mondo senza Tex...  non ci possono essere streghe più potenti di lui in ogni piccolo paesino, e nelle ultime storie pare così, pullulano...)

 

Per capirsi: non sto dicendo che non ci devono essere stregoni più potenti di Mefisto.  (ne abbiamo già visti: Padma per esempio), ma dovrebbero avere una presentazione adeguata, degna della loro potenza, o una spiegazione nel setting del perchè invece vivano nascosti e non utilizzino più frequentemente i loro poteri.

 

Il mondo di Tex, per come è stato caratterizzato, è come quello di Conan: demoni, mostri, stregoni, ma "non esiste niente che non possa essere sconfitto dall'acciaio di una spada". Nel mondo di Tex, persino Mefisto teme le sue pistole. Può creare illusioni per fargli sparare al nulla, può stare celato o attaccarlo a grande distanza.  Ma non può affrontare direttamente quelle pistole, nemmeno con la sua magia.

 

Che sfigato! Bastava che si comprava un amuleto "campo di forza antipistole" da una strega, si fanno in poche ore e poi li vendono nei mercatini...

Proprio oggi, leggendo la storia, ho pensato la stessa cosa. L'episodio si fa leggere ma si ha l'impressione che Ruju abbia troppo alzato l'asticina dei poteri della anonima strega. Osare così tanto su Tex non sempre è un pregio. Una creatura che riesce a creare amuleti che schermano i proiettili, comandare alligatori, soggiogare la mente di un intero villaggio di Cajun solo per guadagnare tempo o riesce col semplice tocco ad impossessarsi di qualsiasi corpo voglia, rischia di divenire quasi imbattibile. E infatti per porre rimedio l'autore alla fine è costretto ha forzare un po' il finale, rendendo un po' banale la sua sconfitta. Un altro aspetto che condivido sulla dettagliata disamina di Diablero, è proprio quello che personaggi simili rischiano pericolosamente di sminuire la nemesi per eccellenza, ovvero Mefisto! I suoi poteri, al confronto sembrano una "versione demo" e onestamente questo mi stona un po'. 

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Ma poi...  a che servono tutti quei grandissimi poteri, le li "butta via" in sceneggiatura così? Sembra che gli servano per fare UNA SCENA, una situazione di quelle da "trailer cinematografico"...  e poi dopo? Buttiamo via tutto.

 

 

 

Da qui in poi, SPOILER!

 

 

 

 

 

"C'è una strega che ha preso il controllo di Kit Carson, fuggite". "oh, poveri noi, come potrà cavarsela Tex Willer adesso?"

 

Semplice. Due paginette, Tex gli dice "sveglia Kit, non farti controllare" (comunque, troppo tamarra la scena dove butta la pistola. Nel senso che come tutte le cose tamarre diventa ridicola: fidarsi che Kit riesca a riprendere il controllo ci sta, buttare la pistola è da idioti, con l'altro pistolero in giro), e tutto è risolto!

 

Non so se conoscete la serie di  video "Pitch Meeting". Io la  trovo fantastica, non ne perdo un episodio (e mi dispiace non ci sia niente di simile per i fumetti, di materiale ce ne sarebbe). Sono "presentazioni del soggetto di un film" (fittizie, ma di film e telefilm reali) che ne mostrano i punti ridicoli (con un produttore che, a differenza di Borden, accetta tutto! :lol: ), e c'è un "tormentone" che è diventato il vero titolo non ufficiale della serie: "Super Easy, barely an inconvenience" usato per tutte quelle scene dove i protagonisti risolvono con facilità assurda ostacoli insormontabili, perchè il film deve andare avanti senza lungaggini:

https://www.youtube.com/playlist?list=PL--PgETgAz5FGoatB9KQzbnpv0bgZqU2l

 

Ecco, con le situazioni che mette Ruju nelle sue storie (almeno quelle recenti che sto leggendo ultimamente, gran parte delle sue storie passate non le ho ancora lette) gli darebbe materiale per decine di video!

 

"Oh, come farà Tex a scoprire questo intrigo?" "Super Easy, barely an inconvenience: Tex fa una passeggiata, vede qualcuno entrare in casa, lo cattura, è il maggiordomo e gli rivela tutto"

 

"Oh, come farà Tex a scoprire dove sono, di notte, in una palude?" "Super Easy, barely an inconvenience: passa una donna che, unica nel villaggio, non è controllata, e gli dà le indicazioni stradali"

 

"Oh, come farà Tex a battere Carson controllato dalla strega?" "Super Easy, barely an inconvenience: gli dice <Carson, liberati> e lui lo fa. Si vede che prima non ci aveva pensato"

 

"Oh, come farà Tex a sconfiggere una strega così potente?" "Super Easy, barely an inconvenience: prende fuoco" "Eh? Come un fiammifero?", "sì, tocca un tavolo in fiamme e prende fuoco" "....."

 

"Oh, come farà Tex a sconfiggere un avversario con un amuleto che respinge i proiettili?" "Super Easy, barely an inconvenience: gli cade l'amuleto" "ma non ce l'ha al collo? Non è che Tex glielo strappa?" "no, è proprio un caso, gli dà un cazzotto e la collana con l'amuleto vola via" "...."

 

Il problema è che nei film, in cui le cose devono muoversi velocemente, quelle soluzioni possono essere ridicole ma capisci che lo fanno per mantenere il ritmo. Ma in un fumetto di quasi 200 pagine, dove Ruju si prende ampie pause, e dove non c'era alcun bisogno di mettere cose così apparentemente "invincibili", sono imperdonabili.

 

Mi ricordano, davvero, le ridicole scorciatoie che usava il Nizzi degli ultimi tempi, tipo gli origlioni, e i cattivi che mancavano Tex da pochi metri, ogni volta la soluzione più "facile" per non sforzarsi troppo.

 

Abbiamo già visto che Ruju ha usato uno pseudo-origlione (almeno ha fatto lo sforzo di mascherarla un po'), ma non si è fatto mancare anche l'altra cosa tipica dell'ultimo Nizzi:

 

"Oh, come farà Tex a non farsi uccidere da un pistolero infallibile che non sbaglia mai un colpo, che può prendere la mira con calma da pochi metri perché sa che le pallottole di Tex non lo colpirano?" "Super Easy, barely an inconvenience:  di colpo l'infallibile pistolero diventa una schiappa LO MANCA DA TRE METRI!. DUE VOLTE!"

 

Nizzi faceva queste cose, che facevano cadere le... braccia, perché chiaramente era stufo, esaurito, non aveva più idee e non ne aveva manco più voglia di fare troppi sforzi. E Ruju? Perché?

 

Ma che senso ha inventarsi un campo di forza antiproiettile (una cosa già totalmente estranea allo stile e all'immaginario della testata) se poi la risolvi in poche paginette con "oh, gli è caduto????"

 

TEX NON È DYLAN DOG. Forse Ruju ha preso delle pessime abitudini negli anni in cui l'ha scritto, non so, ma se in Dylan Dog puoi andare avanti da scena madre a scena madre, senza grande attenzione per la logica (anzi, direi che Dylan Dog in gran parte è sempre così), in Tex non lo puoi fare!

 

Boh, almeno Ruju non sta facendo passare Tex da figuraccia in figuraccia, è già qualcosa, ma più rifletto sulle cose che accadono in questa storia, più il voto si abbassa...

 

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3 hours ago, Diablero said:

Mi ricordano, davvero, le ridicole scorciatoie che usava il Nizzi degli ultimi tempi, tipo gli origlioni, e i cattivi che mancavano Tex da pochi metri, ogni volta la soluzione più "facile" per non sforzarsi troppo.

 

Abbiamo già visto che Ruju ha usato uno pseudo-origlione (almeno ha fatto lo sforzo di mascherarla un po'), ma non si è fatto mancare anche l'altra cosa tipica dell'ultimo Nizzi:

 

"Oh, come farà Tex a non farsi uccidere da un pistolero infallibile che non sbaglia mai un colpo, che può prendere la mira con calma da pochi metri perché sa che le pallottole di Tex non lo colpirano?" "Super Easy, barely an inconvenience:  di colpo l'infallibile pistolero diventa una schiappa LO MANCA DA TRE METRI!. DUE VOLTE!"

 

Nizzi faceva queste cose, che facevano cadere le... braccia, perché chiaramente era stufo, esaurito, non aveva più idee e non ne aveva manco più voglia di fare troppi sforzi.

Sembra che tu abbia una vera e propria ossessione per Nizzi, tanto da rammentarlo in tutte le occasioni.

Alcune cose sono anche condivisibili, ma così secondo me, non si vive la passione per il fumetto in modo sereno.

Finirà che di notte ti sogni Nizzi: sei al ristorante e arriva lui vestito da cameriere che ti porta il vassoio delle patatine

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2 minutes ago, zagor70 said:

Sembra che tu abbia una vera e propria ossessione per Nizzi, tanto da rammentarlo in tutte le occasioni.

Alcune cose sono anche condivisibili, ma così secondo me, non si vive la passione per il fumetto in modo sereno.

Finirà che di notte ti sogni Nizzi: sei al ristorante e arriva lui vestito da cameriere che ti porta il vassoio delle patatine

 

Sembra invece che altri abbiano la ricerca automatica del nome "Nizzi", e appena lo vedono in post, saltano su a strillare come pupazzi a molla, e iniziano ad attaccare chi ha osato fare il Sacro Nome.

 

Se i poverini prima di copia-incollare le solite cazzate insultanti si prendessero cinque minuti per leggere i post, forse si renderebbero conto che fare il nome di Nizzi non solo era appropriato e logico in quel post, ma che senza farlo, non si capiva nemmeno il senso della critica alla storia di Ruju.

 

Forse, se leggessero i post. E li capissero. Ma non trattengo certo il fiato nell'attesa.

 

Adesso vediamo quanto tempo ci mette l'allegra brigata per accorrere in questo thread per mandarlo in vacca come al solito.  Ma onestamente, certi comportamenti da talebani fanatici mi hanno rotto le scatole. Segnalerò ai moderatori qualunque post di quel tipo. Invito anche tutti gli altri utenti a farlo. È ora di iniziare tutti a difendere il forum e la libertà di critica.

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  • Sceriffi
<span style="color:red">22 minuti fa</span>, zagor70 dice:

Sembra che tu abbia una vera e propria ossessione per Nizzi, tanto da rammentarlo in tutte le occasioni.

Alcune cose sono anche condivisibili, ma così secondo me, non si vive la passione per il fumetto in modo sereno.

Finirà che di notte ti sogni Nizzi: sei al ristorante e arriva lui vestito da cameriere che ti porta il vassoio delle patatine

 

Scusa, ma Nizzi l'ho citato anch'io prima di Diablero nel mio post...

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Non mi pare che ci sia nessun insulto, ma solo un po' di ironia.

Nessuno ti nega di criticare quanto e come vuoi, ma per far capire il proprio pensiero non è così necessario riferirsi sempre al solito nome.

Ti posso dire che a me ha fatto un effetto simile Recchioni su Dylan Dog, però ormai sono passato oltre.

Tutto quà

Modificato da zagor70
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1 minute ago, pecos said:

 

Scusa, ma Nizzi l'ho citato anch'io prima di Diablero nel mio post...

 

Eh, si vede che tu non hai gente che spulcia ogni messaggio alla ricerca del Nome Innominabile...  :rolleyes:

 

Mi sa che inizio davvero a chiamarlo "innominabile", coi non gli funziona più la ricerca automatica...  :P

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2 minutes ago, pecos said:

 

Scusa, ma Nizzi l'ho citato anch'io prima di Diablero nel mio post...

Il tuo intervento non è però così insistente da assomigliare a una fobia

2 minutes ago, Diablero said:

Mi sa che inizio davvero a chiamarlo "innominabile", coi non gli funziona più la ricerca automatica...  :P

Questa non è male .... bravo :D

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<span style="color:red">22 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Vedi, amico. In altri lidi ti stimo e mi sono anche spesso trovato d'accordo con te ma qui proprio non ci siamo. I tuoi giudizi, il tuo stesso stile nel darli, la tua incapacità, com'è accaduto in almeno un'occasione, di ammettere di aver commesso un errore non di giudizio ma di comprensione di un testo, la tua irritabilità quando ti si fa notare un errore o si contestano i tuoi giudizi fino al punto di accusarmi velatamente di cattiva educazione solo per questo, beh per me sono più che sufficienti per capire che è meglio finirla qui.

Non commenterai la prossima storia? Me ne farò una ragione, tanto se i tuoi commenti fossero in linea con quelll degli ultimi mesi su qualunque storia da chiunque scritta e disegnata, meglio per me, per Boselli e per Laurenti.

 

Mi sa che a permalosità io e te siamo da gara 7 di un finale playoff. E comunque, anche per me finisce qui; con immutata stima.

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8 minutes ago, zagor70 said:

Non mi pare che ci sia nessun insulto, ma solo un po' di ironia.

Nessuno ti nega di criticare quanto e come vuoi, ma per far capire il proprio pensiero non è così necessario riferirsi sempre al solito nome.

Ti posso dire che a me ha fatto un effetto simile Recchioni su Dylan Dog, però ormai sono passato oltre.

Tutto quà

 

Questo è il thread sulla storia di Ruju e Ramella, o è il thread su Recchioni, Dylan Dog, sul fatto che io ho citato Nizzi, su come posto io, sul fatto che a te sentire il nome Nizzi fa un certo effetto, o su quello che dovrei postare io?

 

Invece di saltare su a "fare l'umorista" su di me, perchè non entri nel merito del thread e parli della storia?

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Ma si, non andiamo off topic ulteriormente, tanto ormai il nostro pensiero è chiaro.

Sulla storia di Ruju ho già fatto il commento a caldo venerdì e sono rimasto abbastanza soddisfatto.

Dopo ho letto gli altri commenti che sono un po' più critici e concordo che alcune situazioni potevano essere gestite meglio, ma si tratta di cose a mio parere non fondamentali e non mi hanno guastato la lettura.

Tex e Carson lasciano l'ultimo obiettivo del pistolero vudu con a guardia solo lo sceriffo pavido?

E' vero che è un errore, ma potranno sbagliare qualcosa anche loro: in ogni caso è una possibilità di riscatto per il personaggio che poi ci lascia le penne.

I proiettili che deviano sono un po' pacchiani? Forse, ma non più di altre cose già viste.

Non è uno "storione" o qualcosa di particolarmente impegnato (tipo "la mano del morto" con la bella idea di quello che sta sotto l'omicidio di Wild Bill) ma in alternanza con le altre storie questa ci stà bene; meglio secondo me di "il monaco guerriero" che mi ha un po' addormentato.

In conclusione l'aggettivo che per me calza a pennello per questa storia di Ruju è: divertente

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Io le storie di Tex le vorrei un po più credibili  di questa,  ci sono situazioni che si risolvono spesso con troppa faciloneria. 

Io penso che anche un neofita  che legge una storia così di Tex, non sia molto stimolato a continuare. Sembra una storia avventuroso fantastica, che a tratti non riesci a gustarti del tutto, proprio per delle situazioni  un  po' strambe, come dice Leo.

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Diablero ha espresso perfettamente quello che è anche il mio pensiero (e sì, anch'io seguo i "Pitch Meeting" ;) ).

 

Mi limito a rilevare un'altra nota "stonata".

Nel primo albo Carrillo raccoglieva le pistole dei nemici sconfitti perchè secondo lui lo rendevano più forte.

Nel secondo albo di questa peculiarità non si parla più, non viene nemmeno accennata. Ho avuto la netta sensazione che Ruju abbia introdotto la cosa nel primo albo semplicemente perchè "faceva scena", ma poi abbia lasciato perdere in quanto ingestibile dal punto di vista narrativo (cosa avrebbe potuto fare Carrillo? impugnare cinque o sei i pistole contemporaneamente?!?  :lol: ).

 

Ecco, se Ruju si fosse preoccupato più della logica narrativa (che è necessaria anche in un contesto soprannaturale come questo) che di scene e sparate ad ad effetto messe lì "tanto per" ("Because!", "Unclear"! :P ) io mi sarei divertito molto di più.

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48 minutes ago, Sartana said:

Nel primo albo Carrillo raccoglieva le pistole dei nemici sconfitti perchè secondo lui lo rendevano più forte.

Nel secondo albo di questa peculiarità non si parla più, non viene nemmeno accennata.

Non è così.

Nel secondo albo a pag. 13 Carrillo dice a Tex: "hai delle belle pistole" e Tex: "le vorresti amigo?"

A pag 21 dice alla strega riferendosi a Tex: presto avrò anche la sua vita e le sue pistole.

A pag. 86 dice: "ho scelto le mie migliori pistole. Le anime dei loro proprietari mi aiuteranno a sconfiggere willer"

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Comunque di sicuro preferisco, in questo tipo di storie, questi finali con spiegazioni che bene o male sono paranormali/misteriose piuttosto che quelle forzatissime di Boselli (tipo Alaska o il texone di Civitelli).

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  • Sceriffi
<span style="color:red">2 ore fa</span>, Sartana dice:

Diablero ha espresso perfettamente quello che è anche il mio pensiero (e sì, anch'io seguo i "Pitch Meeting" ;) ).

 

Mi limito a rilevare un'altra nota "stonata".

Nel primo albo Carrillo raccoglieva le pistole dei nemici sconfitti perchè secondo lui lo rendevano più forte.

Nel secondo albo di questa peculiarità non si parla più, non viene nemmeno accennata. Ho avuto la netta sensazione che Ruju abbia introdotto la cosa nel primo albo semplicemente perchè "faceva scena", ma poi abbia lasciato perdere in quanto ingestibile dal punto di vista narrativo (cosa avrebbe potuto fare Carrillo? impugnare cinque o sei i pistole contemporaneamente?!?  :lol: ).

 

Ecco, se Ruju si fosse preoccupato più della logica narrativa (che è necessaria anche in un contesto soprannaturale come questo) che di scene e sparate ad ad effetto messe lì "tanto per" ("Because!", "Unclear"! :P ) io mi sarei divertito molto di più.

 

Aggiungo alla risposta di Zagor70 che i "trofei" di Carrillo sono tutti appesi alla parete del suo capanno. Quindi non si può dire che Ruju abbia lasciato cadere la cosa nel nulla.

Che poi sia un elemento accessorio che non sposta di una virgola la storia dal punto di vista narrativo, sono d'accordo. È un elemento in più che dovrebbe contribuire alla caratterizzazione di Carrillo... che poi sia riuscito, quello sta alla valutazione del lettore.

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Io vorrei invece soffermarmi brevemente sul medaglione/amuleto che Ruju ha introdotto quale spiegazione per giustificare come mai, sul finire del primo albo, Carrillo non fosse morto benché Tex lo avesse colpito in un punto vitale. Premettendo che in realtà, dopo la lettura dell' albo dello scorso mese, avevo pensato che sotto la giacca il pistolero nascondesse una sorta di "giubbotto antiproiettile" ante litteram più o meno improvvisato, ho trovato l'escamotage adottato da Ruju più che passabile nel contesto di una storia del genere, che per essere apprezzata o almeno accettata abbisogna di una discreta capacità da parte nostra di sospendere l'incredulità. Se proprio devo trovare un appunto da muovere, avrei preferito che, nel corso del secondo ed ultimo duello, l'amuleto ancor più potente forgiato da Marine si limitasse a deviare la traiettoria dei proiettili esplosi dalla colt di Tex lateralmente rispetto al corpo di Carrillo, ma in fondo ciò che conta è che la "magia" molto umana di Tex abbia infine trionfato.

 

Detto ciò, aggiungo di avere anche apprezzato la gestione di un personaggio seppur marginale come il vicesceriffo Smith; dopo averlo visto fuggire come un ragazzino impaurito dopo essersi trovato dinanzi Carrillo la prima volta, confesso di averlo subito bollato come un vigliacco inetto senza spina dorsale, invece sono rimasto piacevolmente sorpreso allorquando si è dapprima presentato di sua iniziativa al cospetto di Tex e Carson colmo di vergogna per restituire la stella, incassando però rinnovata fiducia da parte loro e promettendo di non lasciarsi più prendere dal panico quando avrebbe rivisto Carrillo. Promessa che il buon Smith non solo ha mantenuto, ma ha anche pagato con la vita nell'adempimento del proprio dovere, una scelta che per quanto spiacevole ho trovato adeguatissima all'impianto della narrazione.

 

 

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Mi scuso per non aver notato le pistole appese al muro e gli accenni nei dialoghi.

 

Diciamo che mi aspettavo che le pistole avessero un ruolo effettivo, proprio come la "protezione", non importa se soprannaturale o meno.

E invece quella di Carrillo era solo superstizione. Per di più del tutto fallata, dato che con le sue cosiddette "pistole miglior i" sbaglia Tex da tre passi. :D

 

Ramella mi è piaciuto abbastanza. Purtroppo non è riuscito a rendere Carrillo inquietante come nelle intenzioni.

D'altra parte, il vudu è un soggetto difficile da raffigurare. Il Baron Samedi (cui Carrillo a grandi linee si ispira) indossa cilindro e marsina: se non sei un disegnatore coi controfiocchi, viene fuori solo un tizio strambo.

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