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TWF - Tex Willer Forum

La collana di Tex senza Mauro Boselli...


ymalpas
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Qual'è il bilancio degli ultimi dieci anni a non voler considerare l'apporto di Boselli alla serie di Tex ?  

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Prendiamo in esame i numeri degli ultimi dieci anni partendo dal numero 600 e contiamo gli albi senza quelli di Boselli.

 

Si sono succeduti 65 albi e 33 storie dei seguenti autori:

 

Nizzi

Manfredi

Faraci

Ruju

Rauch

Zamberletti

 

Praticamente parliamo di circa il 50% della produzione texiana assicurata da altri autori diversi dal curatore e principale sceneggiatore di Tex.

 

Più sotto una tabella con la lista delle storie di questi autori. 

 

Si tratta di storie di due albi. Abbiamo una storia di un albo (Ruju & Prisco) e una storia di quattro (Ruju & Biglia).

 

Sono negli ultimissimi anni vediamo usati personaggi storici (amici e nemici) a partire da Cochise, Proteus El Morisco, Gros Jean e Montales (5 storie su 33).

 

Di queste trentatre storie solo l'ultima di Ruju e Biglia con Montales può dirsi ambiziosa per lunghezza, tema e personaggi coinvolti. Una storia su trentatre.

 

Abbiamo il ritorno di due personaggi creati da questi autori: Makua (Ruju) e Bowen (Faraci e poi Ruju) o da GLB (Proteus: cinque storie su 33 ci lasciano dire che siamo in presenza di una scarsa conntinuity seriale.

 

Le ambientazioni: 

 

Storie cittadine: La seconda vita di Bowen

Storie messicane: le schiave del Messico, La regina dei vampiri, La città nascosta

Storie canadesi: La rupe del Diavolo

Storie in altri luoghi: Guatemala

 

Un totale di sei storie (se non ne dimentico qualcuna) su 33, neanche il 20 %

 

Vediamo ora la qualità:

 

Storie sotto la media                                             Storie sopra la media

 

Attacco alla diligenza                                                             Sei divise nella polvere

Braccato                                                                                 Le catene della colpa

L'inseguimento                                                                        L'onore di un guerriero

Il ricatto di Slade                                                                     Wolfman

Oro nero                                                                                  Le schiave del Messico

Nodo scorsoio                                                                         La regina dei vampiri

La banda di serpenti                                                               La seconda vita di Bowen

Partita pericolosa                                                                    I forzati di Dryfork

Il ragazzo rapito                                                                      Attentato a Montales

La città nascosta

Il messaggero cinese

 

Storia più o storia meno a seconda dei gusti personali, circa una decina di storie sopra la sufficienza (un terzo del totale), e solo un terzo di queste con un voto superiore all'otto. in compenso un'altra decina di storie che posso definire negative, cioè tra il quattro o il cinque (circa un terzo delle storie). l'altro terzo delle storie può essere definito quasi sufficiente, sufficiente o poco più che sufficiente. Un bilancio per me molto negativo.

 

Per arrivare a una conclusione e rispondere al sondaggio: se non ci fosse Boselli la serie di Tex sarebbe letteralmente attaccata alla canna del gas. Bilancio IMO mediocre, a medio rischio chiusura

 

Spazio alle vostre conclusioni ora.

 

 

Nr.

Titolo

604

Attacco alla diligenza

605

Alto tradimento

609

Sei divise nella polvere

610

Il pasto degli avvoltoi

616

Sotto scorta

617

I valorosi di fort Kearny

621

Mezzosangue

622

La rivincita di Makua

623

Braccato!

624

Partita truccata

625

Le catene della colpa

626

Tra il cielo e l'inferno

629

L'inseguimento

630

Lotta senza respiro

631

L'oro dei monti San Juan

632

I volontari di Hermann

645

Furia Comanche

646

Il guerriero immortale

647

Il ricatto di Slade

648

Sotto assedio

654

Oro nero

655

Inferno a Oil Springs

656

Nodo scorsoio

657

L'assassino nell'ombra

662

Carovana di audaci

663

Ghost town

664

Partita pericolosa

665

Insidia nella neve

666

L'onore di un guerriero

667

Lunga Lancia 

671

La banda di serpenti

672

Per le strade di Sacramento

676

Il ragazzo rapito

677

Duello a Madison Creek

681

La pista dei Forrester

682

Tabla Sagrada

684

Wolfman

685

I difensori di Silver Bow

686

La città nascosta

687

Gli stranieri

688

Il messaggero cinese

689

Paura a San Diego

690

Le schiave del Messico

691

Cuore apache

692

Johnny il selvaggio

693

Il ritorno di Proteus

694

Kit contro Kit

701

La regina dei vampiri

702

Il tempio nella giungla

703

La seconda vita di Bowen

704

Spalle al muro

708

La tribù dei dannati

709

La furia di Makua

710

L’assedio di Mezcali

711

I vigliacchi e gli eroi

712

I forzati di Dryfork

713

Duri a morire

714

La rupe del diavolo

715

L'odissea della "Belle Star"

720

Sulla cattiva strada

721

Attentato a Montales

722

Guatemala

723

La negra muerte

724

Colpo di stato

725

Il monaco guerriero

 

 

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  • Sceriffi

Bel Topic! Come è ovvio che sia la presenza di Boselli è Fondamentale per la testata. Non solo per le grandi storie che scrive, ma per la cura editoriale, prima che arrivasse Boselli su Tex c'era l'anarchia. Nizzi sceglieva i disegnatori che voleva, ripetizioni di storie con temi simili (le due con gli Anasazi per esempio), casini con la Continuity e con i personaggi ricorrenti, Moffin, Mac Parland gigante con i Baffi..... Oltre alla cura come detto Boselli è l'unico che riesce a sfornare grandissime storie. Ruju dopo un inizio col botto ha iniziato a scrivere storie normali con pochi picchi e solo ora si sta "riprendendo" sta osando di più (ci sono un paio di storie che superano i due albi e qualcosa mi dice che ne sta scrivendo altre). Ora... mi sono preso la briga di andare a vedere i voti delle storie di Ruju e di Manfredi (sono partito dall'esordio di Ruju, quindi poco più indietro nel tempo): 

"Un Ranger per Nemico" di Ruju-Seijas il 51,1 % dei lettori ha votato tra il 10 ed il 9. La categoria con più voti è la più alta. Se non è un capolavoro comunque poco ci manca. 

"Mezzosangue" di Ruju-Font il 71,74 % dei lettori ha votato tra l'8 ed il 7. La categoria più votata è l'8. Quindi un'ottima storia tra le migliori dell'anno 

"Le Catene della Colpa" di Ruju-Ortiz il 68,52 % dei lettori ha votato tra il 9 e l'8. La categoria più votata è l'8. La migliore o tra le due migliori dell'anno 

"Furia Comanche" di Ruju-Seijas il 60,87 % dei lettori ha votato tra l'8 ed il 7. La categoria più votata è l'8. Tra le migliori dell'anno. 

"L'Onore di un Guerriero" di Ruju-Ticci il 75 % dei lettori ha votato l'8. Tra le migliori dell'anno. 

"La Pista dei Forrester" di Ruju-Filippucci non ci sono più i sondaggi, per me è un 6 stiracchiato.

"Wolfman" di Ruju-Font storia che divide molto, qualcuno la ritiene come una delle migliori degli ultimi anni e qualcuno come una storia buona. Per me è un 7 pieno.

"Messaggero Cinese" di Ruju-Cossu qui c'è poco da dire 6-

"Le Schiave del Messico" di Ruju-Prisco ottima per essere di un albo solo. 6 1/2. 

"Cuore Apache" di Ruju-Ginosatis storia discreta come sopra 6 1/2.

"Il Ritorno di Proteus" di Ruju-Ramella entrando nell'ottica delle storie di Proteus è una storia più che buona 7 

"Spalle al Muro" di Ruju-Acciarino Storia molto bella, per me è un 8 pieno. 

"La Furia di Makua" di Ruju-Font Storia non ai livelli della prima. 6 1/2.

"Sulla Cattiva strada" di Ruju-Font storia di transizione, nulla da dire. 6 1/2.

"Guatemala" di Ruju-Biglia peccato per il finale, che  affossa la storia. 7 1/2.

Manfredi: 

"Sei Divise nella Polvere" di Manfredi-Ticci il 57,89 % dei lettori ha votato tra l'8 ed il 9. Categoria più votata 9.

"Oro Nero" di Manfredi-Leomacs il 64,38 % dei lettori ha votato tra il 9/8/7. Categoria più votata 7. 

"La Banda dei Serpenti" di Manfredi-Seijas il 54,84 % dei lettori ha votato tra il Buono e l'ottimo quindi un 6 1/2.

"La Regina dei Vampiri" di Manfredi-Bocci per me è un 7 1/2 Horror molto bello.

Non concordo sempre con i giudizi dei sondaggi, però è il campione più significativo. Ho preso solo loro due, perchè se non ci fosse stato Boselli, per garantire un livello medio alto, arei tenuto solo loro come sceneggiatori principali ed alle spalle un Editor come Giusfredi (tanto lavorava già in Bonelli nel 2011). L'unico modo per mantenere la baracca in uno stato (medio) ottimo secondo me è quello di sopra. Anche se Boselli è Boselli rimpiazzarlo è difficile se non impossibile. Se è vero che Tex non ha mai avuto un curatore ferreo come Boselli (Sergio non è mai stato duro come Boselli), ha sempre avuto la fortuna di pescare l'uomo giusto al momento giusto. Quando Bonelli iniziò a barcollare, entrò Sergio che scrisse storie ottime, poi Nizzi, quando quest'ultimo entrò in crisi arrivò Boselli, poi Ruju a dare manforte e Manfredi che seppur con apparizioni sporadiche ha dato comunque un contributo ottimo.

 

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A mio modo di vedere, il bilancio complessivo delle storie non boselliane degli ultimi 10 anni, pur non entusiasmante, non lo definirei così terribile. Molto probabilmente, nessuno tra gli altri autori ha brillato per "continuità di rendimento", avendo molti di loro alternato buone prove ad altre al di sotto della sufficienza, tuttavia alcune storie sono secondo me degne di essere apprezzate e ricordate, quasi al pari di quelle meno eccellenti di Boselli (il quale, oltre all'oggettiva bravura, può senza dubbio mettere in campo una maggiore dimestichezza con il personaggio, acquisita in vent'anni di crescita nel mondo texiano).

 

Ad esempio, impossibile per me non considerare una bella storia l'ultima di Ruju in Guatemala, benché condizionata da un finale un po' affrettato e scontato, così come sempre di Ruju ho trovato più che dignitose le due con Makua (Mezzosangue! e La tribù dei dannati), Furia comancheLa seconda vita di Bowen,Wolfman e Il ritorno di Proteus. Un gradino sotto, poiché purtroppo viziata da troppi elementi poco chiari quando non surreali, Il messaggero cinese, al pari di L'onore di un guerriero, La pista dei Forrester, Cuore apache e Sulla cattiva strada, passabili ma non esenti da "elementi di disturbo". Non hanno invece lasciato molto il segno nella mia memoria le sue restanti fatiche texiane, in ogni caso dal mio punto di vista Ruju è stato ed è di gran lunga, tolto Boselli, l'autore con la migliore costanza di rendimento, non avendo io ravvisato particolari abissi tra le sue storie a me gradite e quelle che non lo sono. Fermo restando che sono ancora in attesa della sua definitiva consacrazione.

 

Assai più contraddistinto da alti e bassi, invece, il rendimento di Faraci, di cui non mi sono affatto dispiaciute, tra le altre, Carovana di audaci, Il ragazzo rapito e Partita pericolosa, mentre sono rimasto alquanto deluso dalle sue altre prestazioni, che hanno toccato il picco in negativo con La città nascosta, mossa da un'idea di base non disprezzabile sviluppata però malissimo.

 

Resta per me un mezzo mistero Manfredi, che ho adorato quando ho iniziato a leggere il suo Magico Vento, ma che su Tex non ha mai trovato la sua giusta dimensione, palesando un probabile disagio con un personaggio non suo, o ancor più probabilmente non essendo riuscito ad adattare a Tex il suo stile narrativo tendente ad una sorta di cinismo di fondo. La sua sola storia texiana che mi ha convinto quasi appieno è l'ultima, La regina dei vampiri, le altre mi hanno lasciato vagamente insoddisfatto.

 

Rauch ha al suo attivo la sola I forzati di Dryfork, che devo dire ho trovato nel complesso ben sceneggiata, al pari di Zamberletti, fresco di esordio con Il monaco guerriero, di cui ho ampiamente parlato nel topic apposito (prova intermittente, con elementi da rivedere ed altri promettenti, che lasciano intravedere possibili margini di crescita).

 

Infine, lo storico Claudio Nizzi, autore in passato di numerose pietre miliari della serie, ma la cui verve negli ultimi anni si è pressoché appiattita, fino a rasentare il mero compitino, con il risultato di storie che non solo non restano impresse, ma suscitano almeno in me un certo rammarico in ricordo delle perle di una volta.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, ymalpas dice:

se non ci fosse Boselli la serie di Tex sarebbe letteralmente attaccata alla canna del gas. Bilancio IMO mediocre, a medio rischio chiusura

 

Non capisco bene il senso di questo topic.

Secondo me non c'è bisogno di un sondaggio per capire che senza Boselli la serie di Tex sarebbe già colata a picco da tempo. Credo che lo pensino tutti, questo.

Per quanto il bilancio degli altri sceneggiatori mi sembri un po' troppo severo (molte storie non sono così terribili come detto sopra), è chiaro che Tex, senza Boselli, perderebbe l'anima, l'originalità e la qualità che lo contraddistinguono, e sarebbe letto solo dai super appassionati o comprato dai collezionisti.

Ma la conclusione qual è? Vogliamo solo storie di Boselli sulla regolare e su Tex Willer? Eh, magari! Sarebbe bello, ma ha già risposto lui in un post ieri.

Cito il post di Boselli:

 

"Non sono  più gli anni Settanta., Per stare a galla dobbiamo aumentare l'offerta. E questa ahimè è una legge commerciale imprescindibile.  Si ottiene qualcosa di paragonabile a prima con il doppio del lavoro. Così diamo lavoro a più autori. Tralasciando gli sceneggiatori, parlo soprattutto di disegnatori eccellenti che altrimenti resterebbero presto o tardi a casa."

 

Quindi il doppio di storie, quindi altri sceneggiatori, quindi metà delle storie che saranno fisiologicamente debolucce...

Ma questo si sapeva già da un pezzo, o no? 

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Anche per me mediocre. Nei 120 circa numeri presi in considerazione c'e' molto Faraci, che purtroppo non si è rivelata una scelta felice per il ranger, nonostante un suo buon inizio. C'è poi il Manfredi di Oro nero, storia che ricordo illeggibile, e gli ultimo fuochi di un Nizzi tutt'altro che inspirato. Resta Ruju, a reggere botta insieme a Boselli, ma anche lui ha avuto un rendimento altalenante, alternando buone prove ad altre decisamente poco riuscite, e senza mai stupirci con una storia sensazionale. Corrente alternata che peraltro condivide con lo stesso Borden, che a mio parere in questo lasso temporale è incappato in qualche infortunio di troppo, soprattutto se rapportato alla qualità pressoché costante delle sue storie prima del 600 (mi vengono in mente qui Lupe, Gli schiavisti, Winnipeg, che personalmente ho apprezzato poco).

 

Comunque Boselli è l'unico che a tutt'oggi mostra di non avere il braccino corto, scrivendo storie sempre di ampio respiro, mentre gli altri non si schiodano dalle forse per loro rassicuranti 220 tavole, con la sola eccezione di Guatemala, per la quale però a Ruju non è bastato il fiato alla distanza. 

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Allora...un paio di considerazioni. Scrivere di Tex e del West dopo 600 numeri non è affatto semplice. Noi siamo più esigenti, le tematiche, i personaggi e le situazioni  sono di complessa originalità.

Per me è più difficile scrivere il numero 680 che il 280. Al netto di questo e al netto del Boss (un fuoriclasse), gli altri secondo me se la sono cavata. Globalmente darei un 6,5 agli altri sceneggiatori.

Senza Boselli per me però sarebbe tragica.

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  • Sceriffi
14 minuti fa, Poe dice:

Non capisco bene il senso di questo topic.

Secondo me non c'è bisogno di un sondaggio per capire che senza Boselli la serie di Tex sarebbe già colata a picco da tempo. Credo che lo pensino tutti, questo.

No. Ho fatto la media di Ruju sommando tutti i voti di sopra (alcuni dati da me, ma sono stato abbastanza oggettivo), la media è: 7,3 periodico. Manfredi 7,5 nonostante le sole 4 storie. Considerando che anche loro ogni tanto tirano fuori la prova da 9, non la vedo male. Certo, la media di Boselli è anche più di 8. Ma il punto non è questo, dobbiamo capire chi legge Tex, chi è il lettore medio. Questo Forum è composto al 99 % da lettori abbastanza esigenti (chi più chi meno), ma non dobbiamo guardare qui dentro, ma fuori. Se su 170 mila lettori, 70 mila conoscono i vari autori e 25 mila riescono a cogliere le differenze tra i vari sceneggiatori è già tanto. Quindi, al massimo quelli che noterebbero il "calo" di qualità sono solo i 25 mila citati sopra. Tra questi bisogna capire, in quanti mollerebbero Tex senza le storie di Boselli. Un gruppo molto nutrito compra Tex per via della collezione e se lo legge in tranquillità senza pensare alla trama ai dialoghi.... Ripeto quelli che noterebbero il presunto calo sono pochissime persone. 

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Interessante.

Ho votato, mio malgrado, mediocre.

E' del tutto evidente che sia Boselli a trainare la baracca. Le molteplici uscite necessitano di tanti sceneggiatori, la squadra c'è ed è solida, ma purtroppo nessuno ha, attualmente la solidità e qualità di Boselli.

Parlo in linea generale, perchè se vogliamo, il Bos nel lasso di tempo esaminato è molto meglio nelle serie collaterali che nella principale, e parlo dei Texoni e dei Maxi dove ha offerto numerosi e sorprendenti capolavori (non mi pronunzio su Tex Willer), mentre nella regolare è incappato in diverse storie medie, nulla di grave ma un pò troppe storie di una certa ambizione sono rimaste leggermente sotto la media.

Comunque con Borden sai che hai una qualità. Degli altri, il principale sarebbe Ruju, dal quale ci aspettiamo da anni il colpaccio. Colpaccio che regolarmente non arriva. nemmeno nel recente "Guatemala", cominciato con tutti i crismi e le aspettative, siamo arrivati al tanto sospirato capolavoro. La cosa che non capisco di Ruju è se il suo compito sia quello di mantenere una buona media in attesa del capolavoro di Boselli (e questo lo fa molto bene), e quindi ci si debba rassegnare, oppure se è lecito sperare ancora in un cambio di passo, perchè la materia la sa trattare e io mi aspetto di più.

Davvero non si capisce perchè non osi. Una solo storia su 4 albi è sintomo di scarsa propensione al rischio. Deve osare di più.

Faraci lo sappiamo, è stato complessivamente fuori posto. Les torie peggiori sono venute dalla sua penna.

Manfredi anche per me è un mistero, ho apprezzato molto solo l'ultima, precedentemente mi è sempre parso anche lui spostato.

Rauch è agli inizi, non abbiamo ancora elementi di giudizio.

Nizzi ha fatto la storia di Tex, ma finora non ha brillato.  L'autore emiliano pare accontentarsi di creare storie tradizionaliste, con tutti i topoi presenti, ma fiacche e sostanzialmente banali, senza quel quid che possa ergerle al di sopra di una media dimenticabile (e non senza qualche scivolone al di sotto della media).

In conclusione direi che la regolare, anche con Boselli, non è stata entusiasmante nel lasso di tempo considerato (se devo elencare i capolavori vado quasi sempre su altre uscite), ma senza Boselli è decisamente mediocre. Se dovessi immaginare la regolare senza il Bos, "oh my god" per davvero. Ribadisco, la squadra è interessante, ma resta nella media quanto a risultati e va bene per assicurare una buona serialità perchè poi c'è Borden a piazzare il colpaccio, ma senza Borden ci vorrebbe qualcosa di più, specie da Ruju che (avendo un Nizzi ottantenne) è senza dubbio il migliore del gruppo, ma che davvero deve osare di più. Preferirei che facesse un disastro ma che tentasse storie lunghe e ambiziose, piuttosto che restare in questa aurea mediocritas relativa.

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Anch’io ho votato mediocre. Indubbiamente vi sono state delle belle storie, soprattutto da parte di Ruju, però sono state accompagnate da parecchie altre appena sufficienti o, comunque, non all’altezza.

Inoltre, anche nelle migliori di Ruju manca sempre qualcosa. L’autore non riesce a mettere a segno il colpo del ko, il guizzo che da’ vita alla storia memorabile, che è invece sempre presente nelle storie di Boselli, comprese quelle che non sono da annoverare nei capolavori.

Nizzi e Manfredi, invece, continuano a deludere, e per Rauch e Zamberletti è troppo presto per dare un giudizio, anche se farei più affidamento sul primo.

In conclusione, la situazione non è delle migliori poiché non vi è in vista un degno successore. Per cui, longa vita...

Modificato da Andrea67
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  • Sceriffi

La situazione attuale è buona, nel senso che gli altri sceneggiatori riescono a dare un po’ di varietà e storie mediamente di buona qualità, mentre Boselli tiene alta l’asticella con le storie più ambiziose. L’aspettò negativo per me rimane la proliferazione delle uscite, che obbliga ad azioni quali il ripescaggio di Nizzi per garantire la copertura di tutte le collane, e va ad abbassare la qualità media.

 

Tolto Borden, però, la situazione diventa immediatamente tragica. Sarei già contento se le storie degli altri sceneggiatori anche solo si avvicinassero alle peggiori sceneggiature di Boselli.

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Io ho votato sufficiente,non la vedo così brutta.

A parte Faraci,chi più chi meno gli altri autori se la sono abbastanza cavata

Boselli è l unico attuale fuoriclasse,l unico che riesce a variare e trovare sempre nuovi spunti.soprattutto,riesce a condensare il western classico con innovazioni

Ma molti lettori, continuo a pensarla così,sono affezionati al Tex di Nizzi (se preferite, Trame che ricordano Nizzi...)e vogliono continuare a leggerlo.c è stato entusiasmo al suo ritorno.Nizzi rassicura una fetta larga di lettori,non giovani,ma che amano la serialità e non vogliono storie troppo complicate ... ripeto,un Nizzi mezzo bollito che conosce il mestiere e il personaggio è più "usato sicuro" di un Manfredi non molto prolifico o di un Faraci.... ragione per cui trame apparentemente "banali" passano con più facilità al vaglio della redazione, perché sono relativamente più facili da scrivere ad autori ancora imberbi e sono facilmente riconoscibili e leggibili dal lettore classico.

Ruju è abbastanza costante ma non è uno specialista Western...non ha il colpo del Knock out,ma chissenefrega...se la cava

Rauch è uno che ci darà invece ottime speranze, vedremo ma sono ottimista

1 ora fa, MacParland dice:

Se su 170 mila lettori, 70 mila conoscono i vari autori e 25 mila riescono a cogliere le differenze tra i vari sceneggiatori è già tanto.

Condivisibile.

Se tutti leggessero Tex come noi,i lettori sarebbero un terzo degli attuali...

Il problema è un altro: il Borden curatore è importante quanto il Boselli autore...chi realmente lo potrebbe sostituire in futuro quando deciderá di appendere il cinturone al muro e restituire la "Stella d Argento"😜🤠😆?qui è il punto,vero,miei signori...

Modificato da Barbanera
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Ho votato mediocre perchè senza Boselli al timone, la vedrei alquanto dura. Ruju è un buon comprimario, affidabile e preparato, ma onestamente considerata la sua media, non lo reputo adatto ad assumere il ruolo di "Prima penna" della serie. Senza picchi narrativi si rischia l'avvitamento della saga su se stessa e un lento ma inesorabile disinnamoramento dei lettori. Manfredi, sebbene sia un autore che adoro, su Tex non ha mai brillato e credo che non lo farà mai, perchè è evidente che il personaggio non è nelle sue corde. Sul ritorno di Nizzi non ho mai nutrito grandi aspettative, non potrebbe essere altrimenti, visto l'età e la comprensibile ritrosia a sperimentare e rimettersi in gioco. La soluzione ideale, al momento, sarebbe quella di clonare Mauro. :D

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Partiamo da un punto fermo: Boselli è al momento imprescindibile; e questo è un problema, perché quando - dopo la pubblicazione di Tex 1000, se non erro previsto per il 2044 - il nostro caro curatore deciderà forse di godersi la pensione, non sarà facile sostituirlo.

 

Però, non è possibile, a mio modesto avviso, immaginare come sarebbe Tex senza Boselli guardando al frutto del lavoro degli altri sceneggiatori negli ultimi anni.

 

Consentitemi un paragone dozzinale: quando un fuoriclasse abbandona la sua squadra (di calcio, di basket), spesso qualcuno tra i compagni, che viveva nell'ombra, si riscopre leader; o comunque si riassestano le dinamiche di gioco e di spogliatoio, e la perdita viene - più o meno con successo - colmata.

 

Ecco, se una strega malvagia facesse scomparire con un incantesimo Boselli e il suo ricordo, le dinamiche nella gestione artistica di Aquila della Notte sarebbero profondamente diverse: forse ci sarebbe una gestione più corale del personaggio; oppure Ruju, Giusfredi o altri Autori al momento inimmaginabili ne prenderebbero le redini, con soddisfazione dei lettori; oppure, all'opposto, la testata avrebbe chiuso i battenti con il numero 600.

 

Quel che invece si può dire, guardando alla disamina di @ymalpas, è che comunque il parco autori di Tex è di grande spessore, nonostante le difficoltà di scrivere storie western per un personaggio che ne vive da 73 anni, e nonostante gli alti e bassi che inevitabilmente ci sono.

 

Alcuni Autori hanno il meglio della loro produzione alla spalle; altri hanno disatteso le aspettative. Ma tra i nomi che si scorgono, mi aspetto che ci sia qualcuno che possa darci grandi soddisfazioni in futuro.

 

 

 

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Barbanera dice:

Io ho votato sufficiente,non la vedo così brutta.

A parte Faraci,chi più chi meno gli altri autori se la sono abbastanza cavata

Boselli è l unico attuale fuoriclasse,l unico che riesce a variare e trovare sempre nuovi spunti.soprattutto,riesce a condensare il western classico con innovazioni

Ma molti lettori, continuo a pensarla così,sono affezionati al Tex di Nizzi (se preferite, Trame che ricordano Nizzi...)e vogliono continuare a leggerlo.c è stato entusiasmo al suo ritorno.Nizzi rassicura una fetta larga di lettori,non giovani,ma che amano la serialità e non vogliono storie troppo complicate ... ripeto,un Nizzi mezzo bollito che conosce il mestiere e il personaggio è più "usato sicuro" di un Manfredi non molto prolifico o di un Faraci.... ragione per cui trame apparentemente "banali" passano con più facilità al vaglio della redazione, perché sono relativamente più facili da scrivere ad autori ancora imberbi e sono facilmente riconoscibili e leggibili dal lettore classico.

Ruju è abbastanza costante ma non è uno specialista Western...non ha il colpo del Knock out,ma chissenefrega...se la cava

Rauch è uno che ci darà invece ottime speranze, vedremo ma sono ottimista

Condivisibile.

Se tutti leggessero Tex come noi,i lettori sarebbero un terzo degli attuali...

Il problema è un altro: il Borden curatore è importante quanto il Boselli autore...chi realmente lo potrebbe sostituire in futuro quando deciderá di appendere il cinturone al muro e restituire la "Stella d Argento"😜🤠😆?qui è il punto,vero,miei signori...

Spero tu abbia ragione...

Sicuramente hai ragione che i lettori del forum sono i più "esigenti", invece una larga fetta è più "malleabile". :)

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  • Collaboratori

Il topic nasce dalla lettura di commenti positivi all'ultima storia di Zamberletti e Candita.

 

Se le storie di Zamb o chi per lui le leggessimo dodici mesi all'anno invece di una o due uscite mensili, quando resisterebbe Tex in edicola ?

 

Sono storie che possono soddisfare i palati di 200000 lettori o solo una drastica minoranza ?

 

E' un problema serio e quando dico a Borden che quando lui si divide con Tex Willer giovane e speciali e sulla regolare finiscono gli altri autori, come è successo nel 2020, si sentono allora voci concordi parlare di annata se non proprio deludente comunque assolutamente non memorabile. Lui si incavola perché comunque dice che si fa lo stesso in quattro (e ha pienamente ragione). il problema vero infatti sono gli altri autori non all'altezza di un gigante come Tex e anche la politica editoriale che manda in edicola ogni mese oltre all'inedito e alla nuova serie, uno speciale praticamente ogni mese (non ne abbiamo solo a marzo, maggio, luglio) non sempre di pregiata qualità, anzi, anche in questo caso dobbiamo guardare al tamburino e sono con Boselli siamo certi che l'albo vale l'acquisto.

 

Ruju non convince fino in fondo: se è quello dell'ultimo magazine non ci siamo proprio. Manfredi ha toppato tre volte su cinque. Nizzi ormai è un autore da speciali. Rauch è una speranza concreta ma non mi sembra avere la stoffa di un Boselli. Zamberletti è un Faraci punto 2. Giusfredi un giovane alle prime armi.

 

Insomma, c'è da stare poco allegri.

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Bisognerà cominciare a considerare "Tex" come un fumetto con molti rami, e smettere di pensare che la regolare sia necessariamente la base inscalfibile del personaggio. Se la regolare traballa ci sono le altre serie. Mettiamo tutto insieme e il bilancio è positivo. Dobbiamo cominciare a pensare che la regolare è solo una delle parti di Tex.

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Ma in edicola l'edizione più venduta è quella della serie regolare. Non gli speciali.

Le cose possono sempre cambiare, in futuro potrebbe avvenire esattamente il contrario.

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Mi piace la similitudine usata da Valerio, di considerare la saga di Tex come una serie a più rami, ma la regolare, a mio avviso, è il tronco principale e se si sega quello, viene giù tutto. Non essendoci più i dati di vendita degli anni '70, posso pur capire l'esigenza di dover aumentare le uscite collaterali, ma trascurare la regolare è un'operazione rischiosa: Tex ha una platea ampia di lettori tradizionalisti. La serie Tex Willer fa storia a se, ma è indubbio che le ragioni del successo, sono tutte merito dell'altissima qualità finora garantita da Borden e dallo staff di disegnatori. Le due prove di Ruju sono state "leggerine" a dire il vero, e sullo speciale di Recchioni, non ho più voglia di tornarci. Si evince quindi che anche sulla nuova serie, Mauro è difficilmente sostituibile e se fossi nella dirigenza editoriale tanto tranquillo non starei.  

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  • Sceriffi
<span style="color:red">14 minuti fa</span>, ymalpas dice:

Ma in edicola l'edizione più venduta è quella della serie regolare. Non gli speciali.

Proprio perchè è la più venduta si può abbassare la guardia. Perchè la serie regolare ha sempre venduto di più rispetto ad un Extra? Perchè chi la compra ha la collezione, comprare Tex è una cosa ciclica. Io conosco un paio di persone che comprano la serie regolare perchè hanno la collezione e degli Extra non se ne fregano nulla. Si può abbassare la guardia perchè gli acquirenti sempre quelli sono (fino a quando Tex non bacia Carson e Tiger scalpa un Navajo). Inoltre, chi compra Tex compra solo Tex (al massimo Zagor), quindi se la Testata aumenta di 0,50 centesimi a loro non cambia nulla. Per gli speciali è una situazione diversa, vendono tutti meno per i motivi espressi sopra, ma vendono quasi sicuramente di più rispetto ad una Testata Bonelli. Qual è la testata col marchio Tex mene venduta? Il Magazine? Ecco.. il Magazine venderà tanto quanto Zagor (o forse anche di più), ma con un prezzo più elevato perchè è uno speciale. La qualità per uno Speciale è Fondamentale. Per esempio se Tex Willer non avesse avuto la qualità che invece ha, venderebbe quanto Zagor, invece vende 60 mila copie (anche più). Le vendite di un singolo albo non giustificano la qualità di un opera, perchè allora l'albo "Netdahe!" uscito a Giugno è per forza migliore del Texone di Carnevale, perchè ha venduto di più. Non sto dicendo che Boselli ha abbassato la guardia, o che quando scrive per la serie regolare, scrive scazzato, invece quando scrive il Texone è ispirato. 

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Mi piace la similitudine usata da Valerio, di considerare la saga di Tex come una serie a più rami, ma la regolare, a mio avviso, è il tronco principale e se si sega quello, viene giù tutto. Non essendoci più i dati di vendita degli anni '70, posso pur capire l'esigenza di dover aumentare le uscite collaterali, ma trascurare la regolare è un'operazione rischiosa: Tex ha una platea ampia di lettori tradizionalisti. La serie Tex Willer fa storia a se, ma è indubbio che le ragioni del successo, sono tutte merito dell'altissima qualità finora garantita da Borden e dallo staff di disegnatori. Le due prove di Ruju sono state "leggerine" a dire il vero, e sullo speciale di Recchioni, non ho più voglia di tornarci. Si evince quindi che anche sulla nuova serie, Mauro è difficilmente sostituibile e se fossi nella dirigenza editoriale tanto tranquillo non starei.  

Eh ma non è un trascurare la regolare. E' che se ci sono molti "rami" e Borden è uno solo, succede così per forza. Le soluzioni sono solo 2:

1) chiudere tutte o quasi tutte le serie collaterali

2) trovare da qualche parte degli sceneggiatori fenomenali (non 1, ma almeno 2 o 3) in grado di garantire una qualità eccellente sempre e ovunque.

 

La prima non mi pare la strada che si voglia percorrere, visto che le serie collaterali non solo non calano ma ne saltano fuori di nuove

La seconda non è percorribile perchè gli sceneggiatori di Tex non crescono sugli alberi e meglio di quanto abbiamo ora non è al momento possibile.

 

La conclusione è che la regolare andrà sempre più indebolendosi, e per me non resta altra possibilità che considerare Tex un "tutto" fatto da regolare + uscite collaterali e fare un giudizio annuale "generale" di tutto ciò che è uscito, perchè se pensiamo che la regolare migliori stiamo freschi, a meno che non saltino fuori uno o più fenomeni da qualche parte nelle prossime stagioni, ma dubito, oppure che Ruju e Rauch vengano toccati dalla grazia e diventino dei fuoriclasse (anche qui difficile).

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<span style="color:red">21 minuti fa</span>, valerio dice:

smettere di pensare che la regolare sia necessariamente la base inscalfibile del personaggio.

Non si è mai visto un personaggio dei fumetti la cui serie principale viene trascurata a vantaggio degli speciali o delle serie collaterali. A parte i collezionisti storici, è sempre la serie principale che traina il resto. E infatti le storie migliori - tranne qualche Texone e un paio di Maxi - vengono sempre dirottate verso la regolare. E sarà ancora così, basta vedere il prospetto delle storie in lavorazione, dove tutte le future storie di pregio di Boselli sono sulla regolare.

 

<span style="color:red">12 ore fa</span>, F80T dice:

Partiamo da un punto fermo: Boselli è al momento imprescindibile; e questo è un problema, perché quando - dopo la pubblicazione di Tex 1000, se non erro previsto per il 2044 - il nostro caro curatore deciderà forse di godersi la pensione, non sarà facile sostituirlo.

Per ora Boselli è imprescindibile, d'accordissimo. Per il 2044 ci penseremo, abbiamo 23 anni per trovare una soluzione... :D Cioè quei pochi che ci arriveranno! E che magari nel 2044 avranno altre priorità che non quella di trovare il sostituto di Boselli.:lol2:

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<span style="color:red">1 minuto fa</span>, Poe dice:

Non si è mai visto un personaggio dei fumetti la cui serie principale viene trascurata a vantaggio degli speciali o delle serie collaterali. A parte i collezionisti storici, è sempre la serie principale che traina il resto. E infatti le storie migliori - tranne qualche Texone e un paio di Maxi - vengono sempre dirottate verso la regolare. E sarà ancora così, basta vedere il prospetto delle storie in lavorazione, dove tutte le future storie di pregio di Boselli sono sulla regolare.

 

Per ora Boselli è imprescindibile, d'accordissimo. Per il 2044 ci penseremo, abbiamo 23 anni per trovare una soluzione... :D Cioè quei pochi che ci arriveranno! E che magari nel 2044 avranno altre priorità che non quella di trovare il sostituto di Boselli.:lol2:

A me pare che degli ultimi 100 numeri della regolare, ben pochi siano da annoverarsi tra i capolavori, invece mi ricordo molte storie capolavoro nei Texoni e anche 2 o 3 nei maxi. A me pare che già da anni il meglio sia altrove che sulla regolare.

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13 minutes ago, MacParland said:

Proprio perchè è la più venduta si può abbassare la guardia. Perchè la serie regolare ha sempre venduto di più rispetto ad un Extra? Perchè chi la compra ha la collezione, comprare Tex è una cosa ciclica. Io conosco un paio di persone che comprano la serie regolare perchè hanno la collezione e degli Extra non se ne fregano nulla. Si può abbassare la guardia perchè gli acquirenti sempre quelli sono (fino a quando Tex non bacia Carson e Tiger scalpa un Navajo).

 

È un discorso molto rischioso, anzi, direi proprio suicida.

 

Perchè di gente che ha mollato la serie regolare ce n'è TANTA.  Rispetto ai fasti degli anni 70 l'hanno mollata l'80% dei lettori, ma anche rispetto a date più recenti, negli ultimi 20 anni circa (anno più anno meno) l'hanno mollata il 50% dei lettori.

 

E se una lettore che smette di comprare il Color Tex continua a comprare gli altri albi, e prima o poi magari un altro color te lo prende, uno che molla la serie regolare molla TUTTO e non lo riprendi PIÙ. Di solito è un lettore che smette proprio di comprare fumetti, di ogni tipo, non solo Tex.

 

Quindi, indebolire la serie regolare perchè "tanto la comprano lo stesso" (una di quelle idee che mi fanno pensare a volte che vivi in un mondo di zucchero filato, come quando dicevi che la pandemia avrebbe fatto aumentare un sacco le vendite dei fumetti Bonelli...) per spingere magari i color è SUICIDA. Se smettono la serie regolare smettono anche il color.

 

Anzi, per me, visto anche i prossimi aumenti che spingeranno sempre più lettori a tagliare testate, direi che è meglio concentrare le energie sulle serie più vitali, Tex, Tex Willer e Texone,  per salvaguardare almeno quelle.

 

20 minutes ago, MacParland said:

Inoltre, chi compra Tex compra solo Tex (al massimo Zagor), quindi se la Testata aumenta di 0,50 centesimi a loro non cambia nulla.

 

Dicevamo del mondo di zucchero filato? :rolleyes:

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