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TWF - Tex Willer Forum

[728/729] Una colt per Manuela Montoya


Sam Stone
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Letizia dice:

Kit si è comportato in maniera indegna, contro una iena, ma sempre in maniera indegna.

A mia opinione.

 

Tex viene spesso tacciato di sbirro, per l'appunto non lo è e il linciaggio ne è la riprova. GL Bonelli avrebbe approvato questa scelta nei confronti di un furfante che voleva divertirsi con Manuela e si sarebbe divertito con lei se solo ne avesse avuto il tempo. Con i paesani aveva un conto in sospeso, altro che scelta indegna, la scelta più giusta e la scelta più popolare. Non so se la conclusione sia di Monni anche se penso che sia di Borden, in ogni caso complimenti a chi dei due ha avuto questa brillante idea che da sola risolleva il voto di una storia fino a lì non troppo convincente.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Tex viene spesso tacciato di sbirro, per l'appunto non lo è e il linciaggio ne è la riprova. GL Bonelli avrebbe approvato questa scelta nei confronti di un furfante che voleva divertirsi con Manuela e si sarebbe divertito con lei se solo ne avesse avuto il tempo. Con i paesani aveva un conto in sospeso, altro che scelta indegna, la scelta più giusta e la scelta più popolare. Non so se la conclusione sia di Monni anche se penso che sia di Borden, in ogni caso complimenti a chi dei due ha avuto questa brillante idea che da sola risolleva il voto di una storia fino a lì non troppo convincente.

Opinioni personali rispettabilissime.

Però, per me, la differenza tra un eroe e una carogna è che un eroe non si comporta mai come una carogna.

Sarà che io non approvo la pena di morte, ma naturalmente non posso affermare che non l'approverei se vivessi in Arizona nel 1890.

Ma, lo sanno tutti, io sono un po' carogna.

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Il 8/7/2021 at 20:38, zagor70 dice:

Anche Giungla Crudele con i disegni di Ticci per me é quasi un capolavoro

Aggiungerei almeno anche "I ribelli del Canada".

<span style="color:red">15 ore fa</span>, ymalpas dice:

 

Tex viene spesso tacciato di sbirro, per l'appunto non lo è e il linciaggio ne è la riprova. GL Bonelli avrebbe approvato questa scelta nei confronti di un furfante che voleva divertirsi con Manuela e si sarebbe divertito con lei se solo ne avesse avuto il tempo. Con i paesani aveva un conto in sospeso, altro che scelta indegna, la scelta più giusta e la scelta più popolare. Non so se la conclusione sia di Monni anche se penso che sia di Borden, in ogni caso complimenti a chi dei due ha avuto questa brillante idea che da sola risolleva il voto di una storia fino a lì non troppo convincente.

Ognuno, naturalmente, ha le sue opinioni, ma che il linciaggio risollevi la storia, non mi sento proprio di condividerlo. Forse è giusto invece parlare di scelta più popolare, perché in qualche modo viene incontro ad un certo clima sempre più diffuso nel Paese. 

Non sto a discutere se sia o meno "da Tex": andando indietro nel tempo, ricordo la scena bonelliana della terribile fine riservata al furfante del "Massacro di Goldena", storia dura e cupa, ma con una sua levatura che qui, spiace dirlo, manca completamente.

Si sarà capito che questa storia non mi ha entusiasmato, a partire dalla scelta di riesumare un personaggio secondario e abbastanza scialbo nella sua prima apparizione. In questa seconda apparizione, lo sviluppo del personaggio lo rende oltretutto alquanto irritante.

Alcuni passaggi e dialoghi tra i pards sono tuttavia godibili: insomma, non entra nell'Olimpo delle storie di Tex, ma si è letto certamente, anche in tempi molto recenti, di peggio.

Capitolo disegni: si vede certamente la mano di un professionista del fumetto, ma i volti dei Pards, specie Tex e Kit, sono spesso "fuori centro". In particolare, per quanto riguarda Kit, in alcune scene appare di aspetto più virile Manuela Montoya.

Imperdonabile il Carson senza pizzetto, non tanto per l'errore del disegnatore, quanto piuttosto perché indice di una revisione delle tavole che in questo caso ha mancato completamente il bersaglio.

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SPOILER
Una storia che si trascina per un albo e mezzo in modo macchinoso e poco interessante poi però il finale è scoppiettante in cui la scelta che ho adorato è proprio quella di kit che lascia il biondino ai macellai messicani. Bravo! istintivo cinico non politically correct questo per me deve essere il figlio di Tex per dare un senso alla sua esistenza ed uscire dal cono d'ombra del padre. Io addirittura gli caverei un occhio o un braccio facendo evolvere il personaggio in qualcosa di più interessante e problematico. Laurenti si conferma il migliore nel disegnare le donne per il resto non eccelle ma in un fumetto che deve andare in edicola ci vogliono professionisti che producano tavole velocemente.
Storia 6,5 disegni 6,5
 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Mirko Saltori dice:

In "Vigilantes" il linciaggio ci fu eccome, e Tex, dopo blando tentativo d'opporsi, si convinse a lasciar fare. Da questo punto di vista tutto regolare, secondo me...

appunto,ma ad opporsi ci prova

poteva avvenire la stessa cosa qui

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Mi fa piacere vedere che dopo una storia così avete ancora la voglia di discutere di una questione così insignificante come quella del linciaggio. A me francamente, dopo aver letto la prima parte, non me ne è fregato niente nè di Tex, nè di Carson, nè di Kit, nè di nessun altro. Poteva pure esserci una scena di sesso esplicito oppure Tex e Carson che ballano il can-can, sarei ugualmente rimasto nella più totale indifferenza.

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<span style="color:red">1 minuto fa</span>, Gunny dice:

Mi fa piacere vedere che dopo una storia così avete ancora la voglia di discutere di una questione così insignificante come quella del linciaggio. A me francamente, dopo aver letto la prima parte, non me ne è fregato niente nè di Tex, nè di Carson, nè di Kit, nè di nessun altro. Poteva pure esserci una scena di sesso esplicito oppure Tex e Carson che ballano il can-can, sarei ugualmente rimasto nella più totale indifferenza.

 

Insomma, questa storia ti è davvero piaciuta moltissimo 😂..!!

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Il 9/7/2021 at 14:54, Linus Van Pelt dice:

E' vero, però siamo pure al numero 3, col personaggio in fase di definizione mooolto embrionale

Ma che vuol dire fase embrionale? 

E la fine di Colbert nel numero 63, allora?

Non è chiaramente la prassi, ma una giustizia sommaria non è la prima volta che si vede sulle pagine di Tex, e francamente mi auguro anche che non sia l'ultima, se no sai che noia.:P

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A proposito di finali in cui Tex si fa giustizia da solo, c'è anche quello della storia "L'oro del Colorado/Grand Canyon" in cui le carogne che hanno ucciso gli indiani del Pueblo vengono lasciati in balia delle onde, senza pagaie, ad affrontare le rapide del Grand Canyon, senza nessunissima possibilità di salvarsi. E Tex lo dice chiaramente: impossibile che sopravvivano senza pagaie.

Non è la stessa cosa che lasciarli in mano a chi li vuole linciare, ma il risultato non cambia.

E comunque, era per dire che GL Bonelli non aveva paletti fissi, quando la storia lo richiedeva sceglieva il finale più appropriato, anche se "scorretto".

 

In "Tucson" la scena è ambigua: Tex fa volare dalla finestra un delinquente rompendogli il collo, ma non sembra accidentale, pare piuttosto che l'abbia fatto apposta dalla rabbia e dallo schifo che il tizio gli faceva (complottava per rubare le terre agli indiani).

Poi capita a volte che qualche carogna venga fatta fuori da qualcuno che si vuole vendicare e i pards commentino: be' tutto sommato è meglio così, ci siamo risparmiati la fatica di farlo impiccare. O una frase del genere.

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Io non riesco a paragonare questa scena del linciaggio con i finali di Fraser e del Oro del Colorado  o di Tuscon. Quelli mi sono piaciuti tantissimo

 Questa scena del linciaggio è ben diversa, e mi ha spiazzato,  e  per me stona un po' in una storia di Tex. 

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La lettura del secondo albo ha finito con il confermare le impressioni della prima parte. Personalmente la storia in questione non mi ha preso e come assai di rado mi accade con Boselli, sono arrivato a fatica all'ultima pagina. Non so, forse per via di una trama non eccessivamente ricca, o avversari non indimenticabili, ma soprattutto ho trovato troppo pesanti i dialoghi e pedanti alcune scene contraddistinte da una lunghissima sequenza di spiegazioni, commenti e dettagli sul piano che alla lunga mi hanno stancato. Un piano tutto sommato nella media sulla saga che a furia di essere decritto e ribattuto mi si è mostrato indigesto. Il finale tra Kit e Manuela era l'unico proponibile senza snaturare il ruolo del giovane rampollo, (far morire la bella Montoya sarebbe stato ancora peggio e ripetitivo), ma tirando le somme ripescare la giovane messicana è stata una scelta, sì rispettabile, ma al contempo non destinata a lasciare il segno. Oltre a Borden che mi è parso un po' sotto tono, non ha affatto contribuito a migliorare la situazione Laurenti che, mi dispiace dirlo, non l'ho reputato degno della regolare. Oltre a una eccessiva incertezza su fisionomie e armonie anatomiche delle figure, ho trovato molto arruffato il tratto e poco convincente il dinamismo delle sue vignette. Non so se questa sua involuzione sia dovuta alla fretta o a un calo di resa dovuto al passare delle primavere, comunque l'eccellente disegnatore apprezzato su Zagor in passato, qui sembra solo uno sbiadito ricordo. Peccato! La mia impressione è quella di una prova corale poco ispirata degli autori che per il mio gusto non raggiunge la sufficienza. Il mio voto finale è 5  

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Il problema del linciaggio non è che non sia politicamente corretto (io odio il PC), ma Tex e i pards lasciano sempre una chance, fosse anche una su un milione (vedi appunto quella sul Colorado). Comunque è l' intera storia che funziona a corrente alternata, senza focalizzarsi su un episodio.

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Il problema è che sembra proprio che sia Kit  che da in pasto il bandito ai giustizieri, e che mentre gli tirano il collo lui pensa ad andare a letto con Manuela.🙋🏻‍♂️

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<span style="color:red">14 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

[...]sono arrivato a fatica all'ultima pagina. Non so, forse per via di una trama non eccessivamente ricca, o avversari non indimenticabili, ma soprattutto ho trovato troppo pesanti i dialoghi e pedanti alcune scene contraddistinte da una lunghissima sequenza di spiegazioni, commenti e dettagli sul piano che alla lunga mi hanno stancato. Un piano tutto sommato nella media sulla saga che a furia di essere decritto e ribattuto mi si è mostrato indigesto. [...]

Sono state le mie identiche sensazioni. Ho dovuto riprendere l'albo una decina di volte per portarlo a termine. Forse una rilettura di tutta la storia potrebbe farmela rivalutare, ma non mi ha lasciato buonissime sensazioni. 

 

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Piombo Caldo dice:

Il problema è che sembra proprio che sia Kit  che da in pasto il bandito ai giustizieri, e che mentre gli tirano il collo lui pensa ad andare a letto con Manuela.🙋🏻‍♂️

Si, ma ha anche dei difetti 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, rebogol dice:

Sono state le mie identiche sensazioni. Ho dovuto riprendere l'albo una decina di volte per portarlo a termine. Forse una rilettura di tutta la storia potrebbe farmela rivalutare, ma non mi ha lasciato buonissime sensazioni. 

Di sicuro la rileggerò più avanti, come faccio di solito con le nuove uscite, per gustarmele senza interruzione di albo e metabolizzarle meglio, soffermandomi soprattutto sui disegni, che alla prima lettura non vengono attenzionati a pieno, presi dalla trama. Tuttavia ho la netta impressione che il mio giudizio varierà poco. Confido di rifarmi presto con il numero bis e il proseguo dell'avvincente avventura nordica del giovane "Tex Willer".  

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La storia mi è piaciuta molto. Per me è almeno da 7 e mezzo. B)

 

E' senz'altro atipica, ma questo me l'ha fatta apprezzare di più.

In genere non amo i ripescaggi di character storici, in quanto si rischia di focalizzarsi troppo sul personaggio in questione trascurando la storia vera e propria. Era successo con Il ritorno di Lupe, danneggiata da una trama davvero troppo banale e condotta col pilota automatico.

 

Qui non è successo, e ho letto entrambi gli albi volentieri e d'un fiato. Solo la prima metà era a tratti un po' lenta e dispersiva.

Qualche osservazione...

 

- Non ho visto nulla di sbagliato nel confronto/scontro tra Manuela e Kit.

I due agiscono come due giovani costretti dalle circostanze a diventare adulti molto in fretta, ma di fatto ancora immaturi dal punto di vista emotivo/sentimentale.

Si attraggono e al contempo si respingono, proprio come farebbero due giovani innamorati incerti, prima ancora che dei sentimenti altrui, dei propri.

 

- Non considero un errore il linciaggio.

Va tenuto conto che il tutto è avvenuto in Messico, dove il criminale ha commesso i delitti più recenti e dove i ranger non hanno giurisdizione.

Anche Kit è solo un gringo come tanti, non aveva l'autorità per arrestare il cattivo e portarlo via. Poteva al massimo minacciare la gente del villaggio (col rischio di ammazzare degli innocenti) o restare sul posto in attesa che arrivasse qualcuno di autorevole (dopo chissà quanto tempo, visto che il luogo è isolato e non c'è l'ombra di un alcalde). Aggiungo che il risultato sarebbe stato lo stesso, dato che un'autorità avrebbe comunque condannato il cattivo a morte.

Per quanto riguarda l'atteggiamento, Kit non è Tex. Non è nemmeno un "Tex giovane" (la sua personalità è ben diversa da quella del Tex di Tex Willer).

Tex o Carson avrebbero probabilmente riflettuto un po' sul da farsi, ma uno come Tiger (e Kit è mezzo indiano), legato a una giustizia "nativa" che non ha nulla a che fare con quella dei bianchi, sarebbe stato anche più lesto nell'abbandonare il criminale al suo destino. Diciamo che le idee di Kit sulla giustizia sono una via di mezzo tra quelle di Tex e quelle di Tiger. In ALCUNI (rari) frangenti è comprensibile che ceda alla logica dell'occhio per occhio.

 

Lode a Borden, abilissimo come sempre nel gestire numerosi personaggi facendo sì che ciascuno abbia una personalità precisa, un tratto distintivo, un modo di fare che lo distingua dagli altri.

Lode anche all'avvocato Monni, per il contributo dato all'epopea di Tex.

 

Per quanto riguarda Laurenti, all'inizio l'ho visto un po' impacciato, ma pian piano è migliorato.

Io comunque lo preferivo su Zagor e su altri fumetti dove aveva, tra le altre cose, la possibilità di valorizzare la carica erotica dei personaggi femminili.

 

 

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Urca, erano secoli che non scrivevo qui! Colpa del poco tempo libero......

 

la storia non é stata male da leggere, il rapporto Kit-Manuela tuttavia, a mio giudizio, si é mantenuto su livelli prettamente adolescenziali, (tira-molla-ti amo-ti odio-si litiga, poi ci si bacia).....e non venite a dirmi che si tratta di due ventenni, perché nel vecchio West avere 20/22 anni (tanto più essendo Kit Willer da un lato, ed una neo-orfana con un ranch sulle spalle dall'altro) voleva dire già essere adulti e vaccinati. Ben più "maturo" e consapevole era stato il rapporto tra i due nella scorsa storia bonelliana, allorquando si era parlato con chiarezza persino di matrimonio, naufragato poi (dal lato Kit) più per la prospettiva di una piatta vita da ranchero che per ipotetiche incompatibilità caratteriali con la messicana.

Incompatibilità che sono venute fuori nella presente storia, che ha chiarito a Kit che Manuela non é il suo tipo (vedasi i dialoghi con il vicesceriffo e con Nacho, assolutamente eloquenti), in quanto "presuntuosa, arrogante, viziata ed autoritaria".

A questo punto, tuttavia, il commiato dell'ultima pagina si presenta del tutto interlocutorio ed evanescente, con Kit che parla ancora una volta, velatamente, di "libertà" (senza dire a Manuela: tra noi c'é solo passione, non funzionerebbe) ed invece Manuela visibilmente innamorata e disposta ad "arrotondare" le sue spigolosità pur di avere Willer Jr. al suo fianco, e che si accontenta banalmente di un eventuale ripensamento di quest'ultimo legato all'accenno sulla distanza tra la riserva Navajo e Nogales. In pratica, i due si dichiarano "friends with benefits", mi pare un deciso passo indietro rispetto alla relazione matura (fin troppo, forse) della prima avventura, conclusasi con un addio altrettanto maturo fra due giovanissimi che, alla fine, avevano capito che i loro mondi (non i loro caratteri) erano fin troppo diversi.

Sulla questione di Fiore di Luna (a parte la battuta di quest'ultima, morente, sul sogno di diventare "sposa" di Kit), a meno che non mi sia perso qualcosa, gran parte dell'avventura ruotava proprio sulla diatriba tra Naso Piatto e Falco Nero, che lo minacciava di non ripensarci sul dargli in moglie la figlia e che si mostrava infastidito ed umiliato dal fatto che vi fosse un pretendente a mettergli i bastoni tra le ruote. Nemmeno mi risulta che ci si potesse considerare marito e moglie senza alcuna "ufficializzazione" all'interno della tribù, e senza l'esplicito consenso del padre di famiglia. Vabbè, almeno abbiamo finalmente capito come dovrà essere la ragazza che farà capitolare Kit: dolce e remissiva! :P

Quanto alla discussa scena del linciaggio, quello che stona é che sia stata, in sostanza, decisa da Kit........mentre in genere é Tex il "Giudice Supremo" di questo tipo di situazioni, al quale si riconosce la sensibilità necessaria per capire quando un criminale merita la morte, e quando invece addirittura gli si può promettere la libertà nonostante crimini efferati (vedasi i "giovani assassini"). Per Kit non ricordo, viceversa, casi così eclatanti gestiti in prima persona.

 

Il 7/7/2021 at 23:03, borden dice:

Cioè davvero prendi per buone queste frasi del dialogo come se fossero DAVVERO la descrizione di Manuela???  Scusa, ma non è così che si  leggono (o si capiscono) le storie. Questo e' solo il punto di vista polemico di Kit che in realtà NON lo pensa neppure sul serio...  Ma va là!  :laugh:

 

In effetti ne parla anche, in questi termini, sia al giovane vicesceriffo che a Nacho, il quale si affretta a difendere Manuela Montoya parlando del suo cuore d'oro. E la stessa Manuela, nell'ultima pagina, dicendosi pronta a cambiare per Kit, ammette esplicitamente di avere un caratterino un po' "pepato".

Che, poi, fossero pensieri di Kit "caricati" nel tentativo di autoconvincersi che Manuela non fosse il suo tipo.....e, quindi, lasciarsi una "scusa morale" per il secondo arrivederci......é una cosa che ho pensato, ma rientrerebbe troppo nel "non detto" (inoltre, la motivazione "ufficiale" della nuova separazione resta sempre la famosa "libertà", esattamente come alla fine della prima storia).

Modificato da Tahzay
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Mah, troppi problemi.

Tanto Manuela mi dà l'idea della tigre del materasso, tempo poco e rimarrà incinta e poi vediamo che fine farà la libertà di kit.

Diciamo un paio di anni e ci sarà un nuovo willerino che, visto che per gli altri 2 anni trascorsi dal tempo dei due rivali e questo albo ci sono voluti 43 anni di albi, ne leggerò nel 2064, all'ospizio. Sempre ammesso che Tex esista ancora e di essere ancora in vita.:D

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12 hours ago, Tahzay said:

Quanto alla discussa scena del linciaggio, quello che stona é che sia stata, in sostanza, decisa da Kit........mentre in genere é Tex il "Giudice Supremo" di questo tipo di situazioni, al quale si riconosce la sensibilità necessaria per capire quando un criminale merita la morte, e quando invece addirittura gli si può promettere la libertà nonostante crimini efferati (vedasi i "giovani assassini"). Per Kit non ricordo, viceversa, casi così eclatanti gestiti in prima persona.

In realtà su "giovani assassini" la decisione era stata messa ai voti: soluzione che mi era piaciuta, al contrario di quella in questa storia

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A me pare che ci si stia fissando su una questione (quella del "linciaggio"), esasperandone le valenze... Il richiamo a "Giovani assassini" non mi pare calzante: anzitutto, in quella circostanza si trattava anzitutto di una decisione interna al solo quartetto dei pards (più un personaggio esterno) e comunque i tempi in cui assumere la decisione erano completamente diversi. Qui Kit non può confrontarsi con i suoi più fidati amici/parenti. Deve decidere da solo, e per di più di fronte ad una comunità di villaggio che già si è schierata chiaramente in una ben precisa direzione, quindi deve anche fare in fretta. E poi, si coglie come quel bandito presenti una serie di connotazioni talmente negative che una sentenza estrema rappresenta una soluzione discutibile, ma non poi così immotivata.  Può non piacere questa storia, ma uno dei suoi pregi, a mio discutibile avviso, sta proprio nel presentare un Kit Willer che prende iniziative e decisioni da solo, una volta tanto e se ne mostra una fisionomia, come carattere e personalità, che in precedenza non sono emersi. Operazione molto rischiosa e innovativa, ma che ha, per me, il pregio, di mostrarci un personaggio che finalmente esce dall'ombra e assume connotazioni più proprie, non necessariamente segnate da una totale imitazione dell'illustre genitore (ma peraltro senza stravolgere in modo radicale i suoi connotati precedenti).

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Spero che non sia già stato chiesto, ma mi piacerebbe sapere, e non è affatto detto che i diretti interessati lo vogliano dire, quali sono le differenze tra il soggetto iniziale proposto da Carlo Monni e la sceneggiatura di Mauro Boselli, e se sono state piccole o grosse modifiche?

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Doudou dice:

Spero che non sia già stato chiesto, ma mi piacerebbe sapere, e non è affatto detto che i diretti interessati lo vogliano dire, quali sono le differenze tra il soggetto iniziale proposto da Carlo Monni e la sceneggiatura di Mauro Boselli, e se sono state piccole o grosse modifiche?

 

 

Questo non lo saprete mai.

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