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[Texone N. 37] Old South


natural killer
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SPECIALE TEX  N° : 37

 

OLD SOUTH

Old South - Speciale Tex 37

UNA COMUNITÀ DI EX CONFEDERATI IN ARIZONA NASCONDE UN SEGRETO…

Formato: 21x29,7 cm, b/n

Pagine: 240

Codice a barre: 977112365504010037

Uscita: 22/06/2021

 

Soggetto: Ruju Pasquale

Sceneggiatura: Ruju Pasquale

Disegni: Casertano Giampiero

Copertina: Casertano Giampiero

 

In onore della loro Patria sconfitta hanno chiamato Old South la cittadina sorta ai margini del territorio Apache… Ma gli ex soldati del Sud non devono solo difendersi dalla minaccia degli indiani. C’è tra loro un nemico più subdolo e terribile: l’avidità, che rischia di mettere gli uni contro gli altri gli antichi compagni d’arme…

 

1621346482955.jpg--.jpg?1621346483000 1621346483314.jpg--.jpg?1621346483000 1621346483663.jpg--.jpg?1621346484000 1621346484038.jpg--.jpg?1621346484000

Bella storia western che ruota intorno a una variazione sul tema dell'Oro del Sud.

Tex e Carson impegnati a rendere inoffensivo un ribelle Apache che ha raccolto intorno a sé un piccolo esercito, capitano in una cittadina che nasconde un segreto che finirà per emergere con tutta la sua drammaticità.

Ruju confeziona una trama coinvolgente e mette i due pards in estrema difficoltà, costringendoli in situazioni dalle quali sapranno venir fuori da par loro.

 

 

Casertano mostra come anche il west sia nelle sue corde e ci regala bellissime tavole caratterizzate da un profondo equilibrio tra bianco e nero senza indulgere nei tratteggi.

Notevoli le fisionomie dei vari protagonisti, che diventano vere e proprie maschere tragiche sottolineando la drammaticità del racconto.

 

 

 

https://www.sergiobonelli.it/tex/2021/05/18/albo/old-south-1020366/

 

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Storia che riassumo in un aggettivo... soporifera e con pochissimo mordente

 

Attenzione, spoiler

 

La storia si apre con un "sipario bellico"ambientato in un imprecisato punto compreso tra Arizona e nuovo Messico, peccato che nel 1864 le giubbe Grigie avessero già abbandonata il teatro ovest,che per altro dopo la battaglia di Glorieta Pass era diventato del tutto "terziario" rispetto a quello della Virginia e del Mississippi...va be'.

Non ho capito perché diavolo Ruju si complica ulteriormente la vita creando un reparto di fanteria confederata con un cannone al seguito a "spasso"nel deserto (errore,i reggimenti di fanteria non avevano mai armi pesanti al seguito), quando sarebbe stato più sensato creare un reparto di cavalleria con un howitzer al seguito,del tutto reale storicamente,per altro,e anche più facile da rendere...va be'.

Non si capisce come i reduci abbiano potuto fondare una città in cui sventola in modo "strafottente"la bandiera confederata...

Inoltre,come diavolo fa lo sceriffo nel finale a scappare "attaccando"al cavallo un howitzer Napoleon ridotto ad un ferrovecchio quando ci volevano non meno di sei cavalli per spostarne uno simile???per la cronaca,un giocattolo del genere pesava circa 1200 kg con l affusto... all'inizio viene spostato da due muli.nel finale basta un cavallo... inverosimile...

Ennesima ribellione Apache,con un capo di mezza tacca,Nede, umiliato da Tex,che riesce addirittura a mettere insieme un sacco di Apache provenienti da diverse tribù...,un po' forzato ma può starci...cosa non va è che Cochise sconfini con i sui guerrieri,e che rischi per assurdo lui, più che Nede,di scatenare col suo gesto avventato una nuova Guerra Indiana...per altro, Cochise è un Chiricahua e sui guerrieri di altre tribù (Mescaleros e Jicarilla) non aveva alcun tipo di giurisdizione e comando...fa ridere per di più che Nede dica ad un certo punto che il cannone potrebbe essere usato contro le Giacche Blu!!! insomma,siamo lontani anni luce dai Netdahe come accuratezza storica... quelli erano Apache.

 

Queste sono le mie prime considerazioni,su una trama che non decolla mai e che non riesce secondo me a trovare uno sviluppo interessante e soprattutto non "teleguidato".

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Barbanera
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Ottimi i disegni, alcune tavole sono per me stupende, valorizzate anche dal formato grande. Intorno a pagina 110 ho smesso di leggere la sceneggiatura, ho guardato solo i disegni.

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Siamo nel mondo dei fumetti, il regno della fantasia. Esiste un meccanismo di sospensione della incredulità, un patto non scritto tra autore e lettore, che implica l'accettazione delle soluzioni narrative anche a fronte di evidenti contraddizioni. Rapportare ogni situazione alla realtà storica, fisica o biologica uccide sul nascere Ia fantasia, il sogno, la dimensione in cui inquadrare un racconto a fumetti. 

Il giorno in cui Tex dovesse diventare un arido trattato di storia, con l'ossessivo rispetto di quello che era realisticamente possibile allora come oggi, beh, allora quello sarebbe il giorno in cui smetterei di leggere. 

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1 ora fa, natural killer dice:

Esiste un meccanismo di sospensione della incredulità, un patto non scritto tra autore e lettore, che implica l'accettazione delle soluzioni narrative

Siamo d accordo su questo.ma l idea del cannone che viene inizialmente trainato da due muli e poi fatto correre a rotta di collo da un cavallo con cavaliere in groppa è una forzatura ed è del tutto sbagliato...

Io ricordo BENISSIMO una storia di Nizzi con una gatling, in cui Nizzi fa i salti mortali per rendere verosimile il trasporto di un arnese pesante una tonnellata...e secondo me,anche se qualcuno dirà che si trattava di eccessivo spiegazionismo, rende invece verosimile la cosa.non vera,ma verosimile.

Bastava non scrivere 1864 all'inizio,e il tutto sarebbe stato avvolto più nell' oblio senza prendere a pugni in faccia la Storia...anche Tex Willer è verosimile,ma il contesto è molto curato...e a me la cura dei particolari piace molto, perché il Diavolo sta nei dettagli...

1 ora fa, natural killer dice:

giorno in cui Tex dovesse diventare un arido trattato di storia, con l'ossessivo rispetto di quello che era realisticamente possibile allora come oggi, beh, allora quello sarebbe il giorno in cui smetterei di leggere. 

Ma qui si tratta oggettivamente non tanto di forzature storiche, bensì di soluzioni narrative secondo me inverosimili...

Forse mi Sono abituato troppo bene dopo gli ultimi due Texoni...

Casertano al top

Poi,per capirci

Non ho detto che la storia sia da buttare.si legge velocemente,Tex è ben reso...

Ma sicuramente non rientra nel novero dei capolavori... secondo me un occasione abbastanza sprecata

 

Modificato da Barbanera
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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Barbanera dice:

Ennesima ribellione Apache,con un capo di mezza tacca,Nede, umiliato da Tex,che riesce addirittura a mettere insieme un sacco di Apache provenienti da diverse tribù...,un po' forzato ma può starci...cosa non va è che Cochise sconfini con i sui guerrieri,e che rischi per assurdo lui, più che Nede,di scatenare col suo gesto avventato una nuova Guerra Indiana...per altro, Cochise è un Chiricahua e sui guerrieri di altre tribù (Mescaleros e Jicarilla) non aveva alcun tipo di giurisdizione e comando...fa ridere per di più che Nede dica ad un certo punto che il cannone potrebbe essere usato contro le Giacche Blu!!! insomma,siamo lontani anni luce dai Netdahe come accuratezza storica... quelli erano Apache.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sono abbastanza d'accordo con quanto detto da @Barbanera per la trama, sulla quale mi sarei aspettato qualcosa di più (forse anche solo per le aspettative per Ruju) ma sulla questione apache diciamo che mi sento di rettificare. Cochise non mi pare che sconfini da nessuna parte, essendo in pieno territorio apache. In errore erano piuttosto i soldati, malguidati da Sheldon, che si sono spinti ben oltre i confini del trattato, e Cochise e i suoi guerrieri hanno tutto il diritto di difendere ciò che è loro.

Sulla distinzione tra le varie tribù, è evidente che Ruju si sia preso una "licenza narrativa", anche se in una delle ultime vignette Cochise dice con disprezzo a Nadeh che non è più un Apache Chiricahua. Quindi di fatto appartengono alla stessa tribù, e il saggio e vecchio capo si sente in dovere di rimettere in riga il ribelle. Ad appartenere ad altri ceppi erano probabilmente i guerrieri che si sono uniti a Nadeh, ma questo è un altro discorso.

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Ad essere sincero, questo Texone io non l'ho trovato così scarso o pesante da leggere: certamente non si tratta di una storia memorabile, ma nel complesso mi è sembrata abbastanza leggibile, ed anche scorrevole da leggere. Forse, anzi, la più convincente prova di Ruju su Tex sino ad ora.

 

Naturalmente, siamo ancora lontani da un livello prossimo alla perfezione, come stanno a dimostrare alcune opinabili scelte di sceneggiatura opportunamente sottolineate da @Barbanera (che sottoscrivo in pieno), in particolare la questione del trasporto di cannone zeppo di denaro ad opera di un solo cavallo, oltretutto lanciato al galoppo in un disperato tentativo di fuga (per tacere di come è stato in precedenza dissotterrato :huh:).

 

Posso aggiungere di mio, inoltre, la prevedibilità del susseguirsi degli eventi; posso anzi affermare senza timore di smentita che tutto quel che accade lungo le pagine della storia non suscita il minimo stupore né lascia spazio al minimo sentore di sorpresa in arrivo. E, tuttavia, per quanto mi riguarda la storia di Ruju, di impostazione quanto mai classica, si è lasciata leggere abbastanza placidamente: a mio parere, ed al netto della sostanziale assenza di qualsivoglia guizzo particolare, Ruju ha comunque ben caratterizzato i personaggi di contorno (il grande bluff Nadeh, il sindaco Carraway, lo sceriffo Dubbs ed il vice Mallory), a loro modo discretamente valorizzati e funzionali al contesto narrativo.

 

Molto belli i disegni di Giampiero Casertano, autore di una prova di livello veramente elevato, contraddistinto da una notevole caratterizzazione grafica dei personaggi e dei luoghi.

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1 ora fa, Gabriele Cozzi dice:

errore erano piuttosto i soldati, malguidati da Sheldon, che si sono spinti ben oltre i confini del trattato, e Cochise e i suoi guerrieri hanno tutto il diritto di difendere ciò che è loro.

Ehm...mi risulta che la riserva di Cochise si trovi sulle Dragoon Mountain,in Arizona... diciamo che Ruju in tale storia non dà più di tanto indicazioni geografiche, proprio per tenersi buona la carta Cochise...ci sta,per carità.ma non mi convince più di tanto,mi sembra un modo un po' affrettato per chiudere la trama.pet altro,i militari agiscono su indicazione di uno sceriffo...e non sono a conoscenza delle scorrerie degli Apache nel territorio...mah

 

Modificato da Barbanera
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La mancanza di precise indicazioni sulla geografia dei luoghi in cui si svolge la storia è senza dubbio un altro elemento che dispiace. Basti pensare anche al fatto che da Old South avvertono i militari di Fort Defiance, mentre trovandosi i territori di Cochise nell'estremo sud dell'Arizona sarebbe stato più logico rivolgersi al comando di Fort Huachuca.

 

Io, comunque, resto dell'avviso che a salvare questa storia sia stata la buona caratterizzazione dei personaggi con cui Tex e Carson hanno a che fare.

Modificato da juanraza85
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Per mè  Ruju ha imbastito una buona trama.  Texone che non è al livello degli ultimi due ma che fa la sua bella figura nella serie. I disegni di Casertano sono buoni e sono contento che stia disegnando una storia per la serie regolare.

ATTENZIONE AGLI SPOILER.

Quello che non mi è piaciuto, è come Tex si è liberato dal palo della tortura, tenendo Nadeh schiacciato con i piedi, una situazione non credibile. Sarebbe bastato che lo colpisse con una ginocchiata stordendolo, e che poi avesse convinto gli altri indiani a liberarlo.

Gli altri episodi, menzionati dagli altri utenti non mi hanno invece disturbato più di tanto.

Invece volevo chiedere perché nei vari villaggi indiani, anche quello navaio, Casertano ha disegnato i tepeè, che sono propri degli indiani delle praterie, e non gli hogan che sono propri degli indiani del sud ovest.🙋🏻‍♂️

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SPOILER

SPOILER

SPOILER

 

Non si può dire che sia una brutta storia, questa, però neanche particolarmente interessante. Ma in fondo cosa c’è che non va?

E’ che uno dal titolo “Old South” e dalle premesse si aspettava una vicenda che ruotasse attorno a questa cittadina anomala, nata da un gruppo di soldati confederati che al termine della guerra decidono di restare, inizialmente solo per cercare l’oro del Sud, e poi invece riescono a creare una comunità prospera e unita, che non lascia indietro nessuno, come dice il suo sindaco.

E invece la sceneggiatura ben presto si sposta verso il pericolo e il territorio indiano, con la solita testa calda apache, Nadeh, il solito gruppetto di predoni ribelli, Tex e Cochise, e l’ottuso incapace ufficiale, ecc. ecc. Mentre l’aspetto più originale era proprio descrivere meglio la città e i suoi abitanti, allargare un po’ lo sguardo tratteggiando nuovi personaggi, magari anche inserire qualche altro flash back sul passato, e poi far vedere la reazione dei cittadini di fronte alla minaccia apache, e magari orchestrare meglio anche l’intreccio della mappa dell’oro e il sentimento di avidità che rischia di mettere gli uni contro gli altri gli antichi compagni d’arme (non solo il sindaco e lo sceriffo)… Insomma, sarebbe stato meglio, secondo me, una storia prevalentemente e soprattutto cittadina, con gli indiani sullo sfondo.

 

Così invece che cosa sappiamo di questa città di ex-sudisti? Cosa la differenzia rispetto a tante altre cittadine del West? (Poteva benissimo chiamarsi anche Old West). E, a parte il sindaco (l’unico personaggio interessante e ben tratteggiato) chi altro ricorderemo? Un bestione che all’inizio affronta Tex perché è diffidente verso gli stranieri, un altro bestione di vicesceriffo, uno sceriffo avido, due ristoratrici simpatiche. Basta.

Insomma, è un po’ come nel “Monaco guerriero” di Zamberletti: se l’unica nota di originalità è il personaggio del monaco, sviluppalo, cerca di renderlo più interessante, tridimensionale… Qui, analogamente, Old South è l’elemento di novità, ma alla fine rimane solo una cittadina come tante altre, non sembra fondata da ex-soldati confederati, non ha nulla di caratteristico, non prende vita... Se in Boselli a volte i personaggi sono troppi, qui a me sembrano pochini. (Anche Manfredi, con questo soggetto, ne avrebbe approfittato probabilmente per ampliare lo spaccato sociale).

 

Questa è una storia che si nutre di altre storie di Tex e basta, che non prova nemmeno (come aveva cercato invece di fare “Guatemala”) a trovare qualche strada un po’ diversa dal solito. Così, inevitabilmente la vicenda devia verso i soliti scontri con gli Apaches, il solito ribelle bluff tutto muscoli senza cervello, e il solito oro dissepolto e conteso. (La cosa che più mi ha irritato è il finale con i soldi che piovono sul cadavere dello sceriffo avido, scena ripresa da “La grande rapina”, e rivista altre volte. Bella 30 anni fa, scontata adesso.)

 

Per fortuna Casertano si conferma quel grandissimo disegnatore che è, ed è sempre stato in ogni occasione e in ogni genere fumettistico: horror, fantascienza, poliziesco, racconto storico e ora anche western. Casertano non delude mai ed è un grande acquisto per Tex, se lo vedremo anche sulla regolare (sarebbe adattissimo anche a storie cittadine, a San Francisco o a New York).

Meravigliosi come sempre i suoi bianchi e neri netti, ma soprattutto i volti, le espressioni, la recitazione di tutti i personaggi, che mi faranno ricordare a lungo questo Texone, anche se la storia non è tra le più memorabili.

Modificato da Poe
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POSSIBILE SPOILER

 

 

Anch'io trovo questa storia complessivamente gradevole e piuttosto ben disegnata: certo, è bene evitare il confronto diretto con i due precedenti "Texoni" , con Villa e Carnevale autori di prove maiuscole (e con storie decisamente più coinvolgenti e intense di questa).

Spiace anche a me la tendenza di Ruju di dover a tutti i costi realizzare il "colpo finale" ad effetto: come già sottolineato da @Barbanera, una forzatura notevole quella del cannone trascinato da un solo cavallo. L'unica motivazione è quella di realizzare la scena conclusiva con il cattivo di turno la cui avidità gli si ritorce contro, con il denaro al lungo concupito che cade addosso beffardamente al suo cadavere. Ma per ottenere questo tipo di finale (un po' pacchiano), si crea anche una forzatura narrativa abbastanza fastidiosa. 

In precedenza, l'idea dell'incursione di Tex nell'accampamento dei ribelli apache non mi convince: mi pare realizzata in modo piuttosto fragile, costringendo l'autore ad inserire una serie di circostanze fortuite che permettono ad Aquila della Notte di scampare dal palo e, in più, di far fare la prima figura meschina al capo ribelle Nadeh. Mi pare che qui compaia nuovamente il desiderio di Ruju di "strafare", complicando oltre modo le situazioni per poi essere costretto ad uscirne in modo contorto e poco verosimile....

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, juanraza85 dice:

grande bluff Nadeh

ecco,anche questo...ormai siamo pieni di capi indiani ostili che alla fine si rivelano mezze cartucce.A quando un avversario indiano dignitoso? 

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1 ora fa, Poe dice:

ex-sudisti? Cosa la differenzia rispetto a tante altre cittadine del West? (Poteva benissimo chiamarsi anche Old West). E, a parte il sindaco (l’unico personaggio interessante e ben tratteggiato) chi altro ricorderemo? Un bestione che all’inizio affronta Tex perché è diffidente verso gli stranieri, un altro bestione di vicesceriffo, uno sceriffo avido, due ristoratrici simpatiche. Basta.

Mi ricollego a questo articolato e del tutto condivisibile intervento per aggiungere ancora un aspetto.Nella precedente storia su Texone che ha come argomento la Guerra Civile,Vale a dire l ultimo Ribelle,Nizzi non scrive assolutamente un capolavoro,ma ci lascia un personaggio Grigio, contraddittorio,che dà quel tocco in più ad una storia non memorabile...parlo ovviamente del Capitano Freemont che,pur essendo un traditore,riscatta in parte la sua reputazione cercando di salvare il Generale Jackson dall'esplosione della polveriera...ecco, sono tali personaggi a fare ricordare una storia.in take storia manca secondo me questo soprattutto,un personaggio maiuscolo...

Torno brevemente suo cannone... l escamotage di nascondere i soldi nella canna è fine a se stesso...la fossa contenente un "mostro"di quelle dimensioni poteva essere scovata molto più agevolmente di quanto sarebbe stata trovata una semplice giberna sepolta in un punto segreto...e avrebbe probabilmente provocato meno problemi nel finale, con lo sceriffo che fugge col cannone... rendendo inverosimile e stucchevole il finale...c erano altri mille trovate per dare un nascondiglio alle monete,senza "scomodare"un cannone aggregato ad un reparto di fantaccini,che tra l altro,essendo in ritirataa, avrebbe dovuto liberarsene prima per poter muoversi più agevolmente... possibile che in tutti quegli anni nessun ex soldato sia andato alla ricerca del cannone??

A proposito di accuratezza storica... ricordo che già Glb,per non dire Nizzi e Boselli stesso, aggregano gli howitzer a compagnie di cavalleggeri nelle storie di Tex seguendo così la Storia americana senza per questo sminuire la storia...

Modificato da Barbanera
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  • Sceriffi

Possibili SPOILER! 
Letto per ben due volte ieri. Nel complesso un Texone che mi è piaciuto. Parto dalle note positive, cioè l'utilizzo perfetto di Tex e Carson. Tutti e due oltre ad agire in solitaria per una buona parte della storia, escono da situazione complesse e rischiose, prima Tex legato al palo nell'accampamento dei ribelli capeggiati da Nadeh, mentre 

Carson riesce a liberarsi di Dubbs (su cui torno dopo) e del suo amico l'ex Sergente dell'Unione. Tra l'altro ho apprezzato molto quella scena, perchè mi ha ricordato quella de "Il Buono il Brutto e il Cattivo". Come dice giustamente Poe, mi sarei soffermato meglio, sulla cittadina di Old South e su tutti o almeno una parte dei suoi abitanti , mentre Ruju si sofferma poco sulla cittadina mostrandoci giusto una scazzottata tra Tex ed un ex militare. L'accoppiata ribelli indiani-militari è trita e ritrita, però nel complesso non mi è dispiaciuta. La vera nota dolente della storia, è ovviamente il finale con lo sceriffo Dubbs che riesce incredibilmente a montare a cavallo portandosi dietro un cannone pesantissimo pieno di once d'oro. Poi con la penultima scena, Ruju strizza l'occhio al finale di un vero capolavoro Texiano, uscito proprio nella collana dei Texoni ovvero "La Grande Rapina" infatto, Dubbs muore proprio come Weyss e la sua ragazza, ricoperto d'oro (nel caso di Weyss erano dollari), però la morte dello sceriffo non ha la stessa potenza e lo stesso impatto, rispetto alla caduta di Weyss dal treno.

Disegni di Casertano pazzeschi! Di gran lunga superiori a quelli di Carnevale. Tutto perfetto, dalle espressioni agli sfondi. Per fortuna, che rimarrà con noi! 
Da segnalare un problema nei dialoghi a pagina 149 e 152.

Justine a pagina 149 dice: " Si. Mi occupavo io di tenerla in ordine (la casa di Carraway)". 
Mentre Carson a pagina 152 afferma: " Sembra tutto a posto. Carraway era un uomo ordinato.". 

Modificato da MacParland
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Storia che non decolla ! 

Tuttavia considerarla brutta, non posso dirlo. Mi sembra di aver visto una "bella ragazza" perfetta nelle forme, che tuttavia non mi lascia alcun ricordo :D Buono il ruolo di Tex e anche quello di Carson , si completano e seguono un proprio filo narrativo autonomamente. 

voto alla sceneggiatura  6 + 

Mi hanno colpito le tavole del vecchio Carson  nella vasca allietate dalla presenza della giovane Justine per la loro leggerezza ed il Tex con la camicia sanguinante che raggiunge il villaggio Jicarilla, per la drammaticità . 

Ruju deve osare di più , altrimenti rischia di cadere in  un atteggiamento manierista alla Nizzi. 

Ottimi i disegni di Casertano, splendide le caratterizzazione di tutti i personaggi ed anche dei nostri due eroi. Qualche primo piano da rivedere , comunque  passabile. Sublimi gli spazi aperti , le rocce, i saguaro, ...  e quant'altro. Alcune posture di tutti i personaggi sono al limite del "grottesco", ma è una caratteristica di Casertano. Anche io lo ritengo un ottimo acquisto. Sicuramente nelle prossime storie avrà modo di affinarsi ulteriormente ed entrare maggiormente in sintonia con tutti i Pards .

Due curiosità grafiche che mi sono saltate agli occhi:

1) il sergente Mallory , poi vice sceriffo, nelle prime tavole è monco di parte del mignolo destro , la cosa viene anche marcata nelle vignette ( pag. 19, 21, 23) da Casertano, successivamente , il mignolo compare integro !  Miracoloooo:Ave:

2) Dal colletto della camicia a frange  di Carson escono due laccetti , il cui senso mi sfugge .B)

In alcune tavole tuttavia  mi è sembrato di rivedere il miglior "Galep",; sicuramente da grande artista Casertano pur non negando il suo modo di disegnare , si è messo al servizio del "personaggio" . A mio avviso questo lo fa  rientrare tra i grandi artisti .

Voto 8 1/2

voto complessivo 7

 

  

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Grande Tex dice:
4 ore fa, juanraza85 dice:

grande bluff Nadeh

ecco,anche questo...ormai siamo pieni di capi indiani ostili che alla fine si rivelano mezze cartucce.A quando un avversario indiano dignitoso? 

 

L'ho detto e lo ripeto: la pochezza e la smidollatezza di Nadeh sono incredibilmente palesi, ma a mio avviso sono comunque funzionali allo svolgimento della vicenda. Cerco di spiegarmi meglio: essendo il fulcro della storia l'ormai arcinoto cannone, una figura come quella di Nadeh (e della sua banda di apaches ribelli) svolge a mio modo di vedere il ruolo dapprima di "scusa" per giustificare che Tex e Carson gironzolino da quelle parti, e poi soprattutto di elemento di disturbo e distrazione da quella che è la missione e da quelli che sono i veri antagonisti.

 

Che di avversari rivelatisi alla resa dei conti mezze seghe su Tex ultimamente se ne siano visti diversi è vero, tuttavia in questo caso la presenza di un siffatto soggetto può secondo me essere considerata "giustificabile per scopi narrativi".

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Per quanto riguarda gli episodi col cannone, a me non sono sembrati così inverosimili. In  tutte  le scene iniziali si vede che  nei tratti più brutti e in salita  i militari aiutano i muli a superare le difficoltà.  Nella scena finale invece il cavallo  non ha nessun problema a trainare il cannone, ma con quel peso è impossibile fermarlo.🙋🏻‍♂️

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Commento a caldo.

Storia Western classica che chiaramente presenta varie situazioni viste più volte sulla serie. A mio parere in generale manca un po' di mordente e gli avversari, sia Nadeh che la coppia Dubbs/Mallory, non mettono realmente in difficoltà i nostri. Gestione del cannone come "cassaforte" un po' macchinosa...probabilmente sarebbe risultato più credibile un abbandono dell'arma ed un trasferimento dell'oro al momento della sepoltura. Qualche scena ad effetto ben resa anche grazie agli ottimi disegni ma anche vari passaggi un po' troppo "pilotati"...

In sostanza un storia discreta, che si lascia leggere ma non soddisfa pienamente le aspettative che ripongo nel Texone.

Forse negli ultimi tempi  l'avrei apprezzata di più come doppia sulla regolare.

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Globalmente mi è piaciuto, mi balza all'occhio, oltre al trasporto del cannone e Tex che si libera in maniera poco credibile dal palo, la tempistica con cui arrivano le giacche blù: il forte è lontano ma tempo un giorno da quando lo sceriffo ha inviato il messaggio è sono già lì?

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A parte il Carson di pag.87 che non sembra lui, Casertano ha fatto un buon lavoro,

d'altronde quest'uomo ha disegnato tra l'altro nella sua sontuosa carriera

due autentici capolavori come "la falce del druido" del BVZM e "la casa degli uomini perduti" di Dylan

uno stile forse troppo caricaturale ma efficace per caratterizzare bene i personaggi.

I rilievi alla sceneggiatura fatti da @Barbanera li condivido, è vero che un fumetto non è

un trattato di meccanica quantistica ma secondo me Boselli deve essere più severo nelle correzioni

a me piace in questa serie la maggior verosimiglianza possibile ma è un gusto personale.

La trama in generale è stata all'altezza, solo la parte svolta nel campo del predone mi ha lasciato perplesso

ma è stata anche quella con le tavole più suggestive.

Trama voto 6,5

Disegni voto 8

Prezzo voto 5,5

Location voto 6,5

 

 

Modificato da waco dolan
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Può contenetre SPOILER attenzione.

 

 

Allora, sull'attenti dopo l'ultima disastrosa prova di Ruju sulla regolare, sono invece rimasto soddisfatto.

Storia classicissima e ben fatta, il Tex a cui siamo abituati insomma.

Non che sia un capolavoro, ma è una storia molto piacevole dall'inizio alla fine.

Rispettati i topoi texiani, dalla fame di Carson con tanto di bistecche e montagne di patatine, alla invincibilità del duo, l'avidità dei bianchi e l'indiano ribelle. Nulla di nuovo, ma Tex, si sa, deve essere cucinato bene, non necessita per forza di nuovi ingredienti.

Ho trovato un pò eccessiva la liberazione di Tex al palo della tortura. Ma come? Legato e ferito si mette sotto i piedi Nadeh in quella maniera? Qui siamo dalle parti di Superman.

Per il resto poco da eccepire. Odioso lo sceriffo, mosso dall'avidità, grigio invece il sindaco, che tiene alla comunità più che all'oro.

Il Carson infilzato come uno spiedone mi ha fatto prendere un colpo. Pensavo a una resurrezione stile strega dell'ultimo orrore sulla regolare, ma per fortuna era solo una menzogna del ragazzino indiano.

Bello il finale stile "la grande rapina" con il cattivo che cade dalla scarpata ricoperto dall'oro. Forse un omaggio a quel Texone capolavoro? Chissà.

Disegni molto soddisfacenti, a parte i visi un pò "gonfi" dei nostri pards, che paiono in preda ad ascessi paurosi. Si necessita di un bravo odontoiatra.

Per il resto belissimi, anche i paesaggi. Bravo Casertano, d'altronde grande artista.

 

Ruju 7+

Casertano 7/8

 

Lettura miolto soddisfacente.

Modificato da valerio
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      Copertina: Claudio Villa

      Il “San Francisco Examiner” ha organizzato un grande evento: una gara a cavallo da Tucson, in Arizona, sino a San Francisco, in California. I concorrenti dovranno superare le insidie di indiani selvaggi e della natura spietata: in palio, un sostanzioso premio in denaro. Per aiutare il giovane Kevin Caldwell, pestato a sangue dagli uomini del losco signorotto locale Ozzie Duke, Tex accetta di correre al suo posto, in groppa a West Wind, il magnifico Appaloosa del ragazzo. Un’ombra di morte, però, si staglia sugli agguerriti concorrenti: tra di loro si nasconde un feroce assassino e non tutti riusciranno a tagliare il traguardo...
       
      http://www.sergiobonelli.it/tex/2018/02/28/albo/la-grande-corsa-1002559/
       
       
    • Da natural killer
      Il Tex Magazine 2021 offre agli appassionati del West ben 176 pagine di servizi e dossier a colori. In più, due racconti di Tex completi e inediti!
      TEX MAGAZINE
      N° : 7
      Periodicità: annuale
      TEX MAGAZINE 2021
      uscita: 23/01/2021
      Formato: 16x21 cm, colore e b/n
      Pagine: 176
      Codice a barre: 97711226204110157
      Copertina: Claudio Villa
       


      Il suono di Ennio Morricone, le sentinelle del Nord-ovest, un approfondimento su Jim Brandon, le notizie dalla Frontiera e due storie inedite di Tex:
       
      Columbia River
      Soggetto e sceneggiatura: Pasquale Ruju

      Disegni: Mario Rossi
      Un trapper in pericolo sulle rapide del Columbia River, braccato dagli indiani. Tex e Carson sono costretti a unire la loro sorte alla sua. Ma qual è il segreto di Snow?
       

       
       
       
       

       
      Giubba Rossa
      Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
      
Disegni: Stefano Biglia
      Il corpo della Polizia a cavallo del Nordovest è stato da poco fondato e il giovane agente Jim Brandon, in missione nella prateria con gli ingegneri e i geologi della futura ferrovia transcanadese, deve difenderli da solo contro i Blackfoot e i famigerati Wolfers…
       

       
       

    • Da natural killer
      Due fratelli gemelli, identici in tutto, ma non nell’anima!...
      TEX
      N° : 720
      Periodicità: mensile
      SULLA CATTIVA STRADA
      uscita: 07/10/2020
      Formato: 16x21 cm, b/n
      Pagine: 112
      Codice a barre: 977112156104600720
      Soggetto: Pasquale Ruju
      Sceneggiatura: Pasquale Ruju
      Disegni: Alfonso Font
      Copertina: Claudio Villa

      Scott è un negoziante rispettabile, si è fatto una famiglia, ha un figlio di pochi mesi… Larry, scappato di casa ancora adolescente, è un assassino criminale braccato da Tex e Carson… Che cosa succederà quando, all’insaputa di tutti, il cattivo Larry scambierà la sua identità e la sua vita con quelle dell’innocente Scott?...
       







       
       
      Poche tavole di introduzione sul n.719, giusto per capire di che pasta sono fatti i gemelli Granger
       
      Di che pasta invece siano fatti Tex e Carson lo sappiamo già da tempo. Tornano sulla regolare Ruju e Font a distanza di circa un anno dall'ultima storia con Makua 
       
      Le tavole in anteprima anticipano abbondantemente quel che succederà
       
      Ma come andrà a finire?
       
      Chi finirà carbonizzato come vediamo dalla cover di Villa?
       
      Sembra scontato ma, mai dire mai!
    • Da natural killer
      La cicatrice di una frustata scava un solco d’odio nell’anima…
      TEX ROMANZI A FUMETTI
      N° : 11
      Periodicità: semestrale
      LA FRUSTATA
      uscita: 17/09/2020
      Formato: 22,5x30 cm, colore
      Pagine: 80
      Codice a barre: 977182509904300031
      Soggetto: Pasquale Ruju
      Sceneggiatura: Pasquale Ruju
      Disegni: Mario Milano
      Copertina: Mario Milano
      Colori: Matteo Vattani

      Diego Portela ha covato a lungo la sua vendetta contro don Alvarado. Ma la morte è arrivata un passo davanti a lui, portandosi via il potente ranchero. Il feroce desperado rivolge allora le sue crudeli attenzioni su Blanca, la bella figlia di Alvarado. Ma non ha fatto i conti con Tex e Carson…
       

       

       

    • Da natural killer
      Soggetto e Sceneggiatura: Pasquale Ruju
      Disegni: Fabio Valdambrini
      Copertina: Maurizio Dotti
      Periodicità: Mensile18/02/2020
      I LUPI DELLA FRONTIERA
      Per salvare il fratello bandito, Reba chiede aiuto a un altro fuorilegge…
       

       
       

       
       

       

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