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TWF - Tex Willer Forum

Elementi western nelle storie di Nizzi e degli altri autori di Tex


Grande Tex
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Il 25/7/2021 at 00:44, Diablero dice:

Nizzi "non era adatto al western"...  come se servissero altre prove del fatto che Nizzi il western proprio non l'ha mai capito

ecco,ti pareva! Magari altri la pensano così,ma non per questo significa che non capiscano il western Dai,ti prego piantala

Dire che Nizzi non capisce il western è come dire che Castelli è un ignorante

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Con Nizzi ormai ha preso la cantonata e non lo smuove più nessuno: a sentire lui non dovrebbe aver mai fatto Tex perché é sempre stato un buono a nulla, causa di tutti i mali.

Invece sul discorso della "spremitura dei lettori" e la sovra-produzione a discapito della qualità sono completamente daccordo con lui.

E la cosa chiaramente non riguarda solo Tex, che alla fine è l'unico personaggio non a rischio nel breve-medio periodo, visto che é sempre quello che vende di più rispetto alle altre testate. 

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Nel mio post ho attaccato, nominandoli o citando il loro ruolo, Davide Bonelli, Airoldi, Masiero, Zamberletti, Recchioni, Burattini, Serra, Torti, Cossu, Diso, Candita, Laurenti, Ruju, Ramella, Lavezzolo, i Cassaro, e possiamo aggiungerci anche gli autori di Zagor le origini, di Akim e del Punitore anni 90. nonchè tutta la criutica fumettistica italiana. E NESSUNO ha fatto una piega.

 

Ma appena nomini Nizzi... :laughing:

 

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1 ora fa, Diablero dice:

Ma appena nomini Nizzi...

 

perchè è l' unico che hai criticato con un accusa assurda e che non c' entrasse niente col contesto,fatti due domande

Modificato da Grande Tex
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11 ore fa, Diablero dice:

Ma appena nomini Nizzi... :laughing:

il problema è che qui lo nomini  del tutto a sproposito...

che non sappia scrivere il western è una panzana grande come Pat Mac Ryan.

17 ore fa, Poe dice:

Il fumetto sta vivendo un periodo di declino, che dura da parecchio, ma questo non vuol dire che dobbiamo decretarne la fine. A parte che è un po' difficile prevedere il futuro, questi discorsi si facevano già negli anni '80, perché i ragazzini guardavano la tv e basta e non gliene fregava niente della lettura, e poi... poi è arrivato il boom di Dylan Dog!

Tutte le volte che c'è un periodo di crisi, ci sono sempre i catastrofisti che decretano la fine di qualcosa; negli anni '60 i critici parlavano di fine del romanzo, negli anni '70 di fine del cinema, nell'89 addirittura di fine della storia, negli anni '90 la fine del rock, e così via...

 

 la stessa cosa si diceva dei giornali in digitale e degli ebook, i fatti hanno dimostrato che non è così.

anche il cinema è in  crisi, i seriali stanno soppiantando i film...e non è detto sia per forza un male, visto la qualità scarsa dei film (soprattutto Italiani, ma non solo) negli ultimi venti anni. la Storia va avanti, CORSI E RICORSI STORICI, 

il fumetto sopravviverà solo se saprà diversificare l'offerta. La penuria di sceneggiatori e scrittori di fumetti è dovuta anche alla mancanza di pazienza e di tempo di far crescere nuove leve, andando sull' "usato sicuro" o su sceneggiatori affermati...prenesso che, vorrei proprio vedere quanti sono gli sceneggiatori di fumetti giovani che CONOSCONO PER DAVVERO LA STORIA DEL WEST...e il cinema western...Tarantino NON é Howard Hawks...meno che mai Sergio Leone...

nessuno ha più pazienza di imparare le cose, tanto c'è Wikipedia, che è un valido strumento ma non è CONOSCENZA  REALE...  

Modificato da Barbanera
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30 minutes ago, Barbanera said:
11 hours ago, Diablero said:

Ma appena nomini Nizzi... :laughing:

il problema è che qui lo nomini  del tutto a sproposito...

che non sappia scrivere il western è una panzana grande come Pat Mac Ryan.

 

Mentre invece quando è LUI a dire che DE ANGELIS NON È CAPACE DI DISEGNARE I WESTERN, (e non lo ha detto in un forum, l'ha detto in un LIBRO STAMPATO) è oro colato e non si indigna nessuno...  :rolleyes:

 

No guarda, potete cercare tutte le giustificazioni strampalate che volete, ma questa disparità abnorme di trattamento e di... "intoccabilità" fra lui e tutti gli altri (fino al punto che di lui non è concesso dire la stessa identica cosa che dice lui agli altri. E non solo a De Angelis, devo fare l'elenco? Persino di Boselli ha detto che non sa scrivere il vero Tex...) è evidentissima, e porterebbe chiunque ad interrogarsi sui veri motivi...

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<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Diablero dice:

No guarda, potete cercare tutte le giustificazioni strampalate che volete, ma questa disparità abnorme di trattamento e di... "intoccabilità" fra lui e tutti gli altri (fino al punto che di lui non è concesso dire la stessa identica cosa che dice lui agli altri. E non solo a De Angelis, devo fare l'elenco? Persino di Boselli ha detto che non sa scrivere il vero Tex...) è evidentissima, e porterebbe chiunque ad interrogarsi sui veri motivi...

ma cosa c entra? a me che cosa me ne frega del giudizio che dà Nizzi sugli latri autori?Per me non è la Bibbia nè Dio...io non vedo in lui un mio idolo, perchè grazie a Dio ho ben altri personaggi cui mi ispiro in vita.

RIMANI PER CORTESIA SUL PUNTO: Se Nizzi dà un giudizio su De Angelis dicendo che non sa disegnare il genere western espriume un suo punto di vista che io ritengo sbagliato,,,e magari fazioso pure, come i giudizi che ha dato su Boselli in passato, inegenerosi spesso e velenosi (affari loro, per altro...Boselli sa difendersi da solo)

Tu commetti lo stesso errore con Nizzi che imputi a Nizzi stesso: dai giudizi tendenziosi e faziosi su un autore... come si fa a dire che non sa scrivere il genere western, andiamo...quando lo critichi in modo razionale sei il mio idolo, perchè dici cose giuste.Facendo così perdonami ma sbagli alla grande.

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  • Sceriffi

È curioso come della lunga e precisa disamina di Diablero, voi non cogliate che una mezza frasetta su Nizzi e vi mettiate a polemizzare su quella :rolleyes:

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Chi mai si prende la briga di leggere un testo lungo, capirlo e intervenire in merito, quando si possono prendere cinque parole e discutere del nulla per due giorni e due pagine di topic?

Non so se rimpiangere i tempi in cui su questo forum era possibile leggere discussioni articolate e sensate (e scritte in italiano) oppure prendermela con la mia memoria fallace che mi fa ricordare età dell'oro mai esistite.

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34 minutes ago, pecos said:

È curioso come della lunga e precisa disamina di Diablero, voi non cogliate che una mezza frasetta su Nizzi e vi mettiate a polemizzare su quella :rolleyes:

Perché con Nizzi usa un tono diverso: gli altri che ha citato non sono adatti per Tex, ma lui non ha mai capito nulla del western e praticamente ha sbagliato mestiere. Forse ci sarà qualcosa di personale, non ne ho idea.

Il che è strano, perché se si esclude Nizzi, per il resto lo trovo sempre equilibrato, con disamine ben articolate, e quasi sempre largamente condivisibili.

Per ultima la sua critica sulle scelte editoriali della SBE, che sta pubblicando sempre più albi a discapito della qualità, e che a lungo andare stancherà i lettori completisti.

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Il 26/7/2021 at 09:06, zagor70 dice:

Perché con Nizzi usa un tono diverso: gli altri che ha citato non sono adatti per Tex, ma lui non ha mai capito nulla del western e praticamente ha sbagliato mestiere. Forse ci sarà qualcosa di personale, non ne ho idea.

Il che è strano, perché se si esclude Nizzi, per il resto lo trovo sempre equilibrato, con disamine ben articolate, e quasi sempre largamente condivisibili.

Per ultima la sua critica sulle scelte editoriali della SBE, che sta pubblicando sempre più albi a discapito della qualità, e che a lungo andare stancherà i lettori completisti.

il commento è equilibrato e condivisibile da me al 110%...ed è questo che intendevo prima.

 

 

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@Barbanera, cos'è per te un western?

 

Una storia basta che sia ambientata nel 1885 in Arizona con la gente armata di colt mentre gira a cavallo per essere un western?

 

Se basta questo, è ovvio che Nizzi scrive western.

 

Ma per me non basta che una storia d'amore, un giallo, un documentario sulla coltivazione delle barbabietole o un altro genere sia ambientato lì per definirlo "western".

 

Il genere western ha i suoi canoni, i suoi temi (civiltà e vastità selvagge, uomo e comunità, e l'uomo fuori dalla comunità, etc.) e sono tanto caratteristici che è normalissimo chiamare "western" anche film con altra ambientazione (per fare due esempi davvero plateali, il telefilm "Firefly" che davvero è "cowboy nello spazio", portano persino il bestiame da un pianeta all'altro difendendolo dai predoni, e "Distretto 13 le brigate della morte" che era definito western da tutti mentre lo facevano...)

 

Io tutti questi temi li trovo assolutamente assenti da Nizzi. E lo sa benissimo anche lui, visto che modifiche che ha fatto alla serie sono tutte fatte per estirpare ogni traccia di temi western per sostituirli con temi gialli (quindi Tex deve diventare famosissimo perchè così può fare la parte del poliziotto con il distintivo, ha persino il capo della polizia sopra nella figura del generale Davis, e con gli indiani come distintivo usa la cintura di wampum)

 

E mica solo su Tex: li hai mai letti i Larry Yuma? Quelli che ho letto io erano gialli, tutti dal primo all'ultimo (e gialli abbastanza infantili, anche se capisco che essendo sul "giornalino"...)

 

Su Tex a volte ha cambiato il canovaccio, quasi tutte sono storie gialle ambientate in un west "ripulito" da qualunque aspetto legato ai temi western, ma a volte è passato al buddy movie fra Tex e Carson o alla commedia se non proprio al comico (la congiura) e a volte al melodramma strappalacrime (l'uomo senza passato).

 

Ma tu quando mai li hai visti temi western nelle sue storie?

 

Boh, lascia stare, non rispondermi, che siamo off-topic e tanto ciascuno ha una visione diversa del western, e mi sa che il western si sta estinguendo davvero come i fumetti. Volevo solo farti capire come dire che Nizzi non sappia scrivere western è un commento basato sui temi delle sue storie, non un insulto buttato là a caso.

 

Poi... mi dici che so analizzare le storie, etc etc, ma che con Nizzi sbrocco e non ragiono più..  boh, se fosse così lo insulterei e basta, a me pare di applicare a Nizzi semplicemente lo stesso tipo di analisi che faccio con gli altri autori (vedi per esempio i "Super Easy Barely An Inconvenience" di Ruju).

 

Non ti viene il dubbio che sei tu (e non solo tu) che accetta questo tipo di analisi sono fino a quanto non tocca storie di Nizzi che hai amato anni fa, e che adesso non vuoi che vengano "toccate" nemmeno per capire di che cavolo parlano, quali sono i temi portanti su cui si basano? È proprio tanto tabù dire che "quando tuona il cannone" di GL Bonelli (una storia antimilitarista inframmezzata da molte miniavventure per paura di annoiare il lettore, ma che alla fine vuole parlare solo della tragedia della guerra) anche se è ambientata nella stessa guerra è una storia che tratta temi completamente diversi fa "fuga da anderville" (in cui le condizioni storiche dei prigionieri sono usate solo come background per una storia gialla con un "cospiratore nell'ombra" che il lettore deve "indovinare" prima di Tex (ed è abbastanza facile, il suo Tex se non glielo dicessero non ci arriverebbe mai)?

 

Ma che ho fatto, ho detto che "fuga da Anderville" è una storia gialla più che un western, adesso chissà gli strilli...  :rolleyes:

 

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33 minuti fa, Barbanera dice:

Fai tu invece uno sforzo

 

Guarda, Barbanera: il livello di discussione su questo forum si è ormai attestato (per la maggior parte degli utenti; per fortuna c'è ancora una manciata di luminose eccezioni per le quali non salto l'intero messaggio dopo aver letto il nome dell'utente) su livelli sub-normali, quindi non devo fare il minimo sforzo per capire. Quando vedo Diablero che le tira dietro a Nizzi io, anche se sono d'accordo, sorrido, perché ormai fa parte del personaggio. Vedo altrettanto bene che di fronte a un messaggio lungo e interessantissimo le uniche cinque parole che vengono riprese sono proprio quelle su Nizzi, mentre del resto non si parla affatto.

Ma va benissimo. Seguitate, seguitate pure.

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Scusate se mi permetto: ma oltre ai contenuti, per mantenere sana e costruttiva una discussione, necessita pure che ci siano i giusti toni e una buona dose di rispetto per l'interlocutore. E' fuori dubbio che Diablero sia una risorsa per il forum, poichè è una mente brillante e molto competente in materia (io adoro leggere i suoi commenti, sempre e comunque) tuttavia un minimo di impulsività in meno sarebbe gradita. Come sosteneva Camilleri "le parole diventano pietre" e se tu preso dalla foga, dai dell'idiota o dell'incompetente al prossimo che non la pensa come te , rischi di scatenare una "sassaiola" :D. Viva Tex e vogliamoci bene pard! :D  

Modificato da Condor senza meta
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Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

Ma tu quando mai li hai visti temi western nelle sue storie?

direi nel 70% delle sue storie...

Forse anche io non so scrivere il western e non capisco il western, anche se qualche storia per Tex l ho scritta comunque...ma sai qual è la verità, Diablo? Puoi credermi sulla parola che le storie che ho scritto per Tex le ho scritte senza assolutamente ispirarmi a Nizzi ma a GLB... ti prego di criticare quella in uscita il prossimo mese con il tuo solito acume che io ritengo superiore alla media, perchè anche se non ci crederai ti stimo davvero e apprezzo molto quello che scrivi, anche se non condivido i modi e spesso i contenuti.

 

 

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@Barbanera, non abbiamo mai avuto niente da dirci... per il semplice motivo che è da sei anni che io, su questo forum, non ho niente da dire; ammesso che avessi qualcosa da dire prima (propendo sempre più per il no).

In tutti i versi di Solone non c'è un'oncia di acrimonia, quindi Catone il Vecchio, mio personaggio storico preferito, va benissimo. Anche se io mi identifico più in Giovenale.

 

Ma adesso basta parlare dei miei miti e di tutto ciò di cui si è parlato nelle ultime due pagine. Parliamo del numero 729bis della serie Gigante di Tex.

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1 hour ago, Diablero said:

"fuga da anderville" (in cui le condizioni storiche dei prigionieri sono usate solo come background per una storia gialla con un "cospiratore nell'ombra" che il lettore deve "indovinare" prima di Tex (ed è abbastanza facile, il suo Tex se non glielo dicessero non ci arriverebbe mai)?

 

Ma che ho fatto, ho detto che "fuga da Anderville" è una storia gialla più che un western, adesso chissà gli strilli...  :rolleyes:

 

E' verissimo che "Fuga da Anderville" è un giallo-western, ma fa sempre parte del fumetto western.

Altrimenti sarebbe come dire che il metal degli Iron Maiden e dei Metallica non fa parte del rock.

Anche Burattini ha dato il meglio di sè con le storie giallo-western tipo "L'abbazia del mistero" e "L'uomo con il fucile": mai nessuno ha detto che non erano storie western.

Comunque possiamo darci un taglio perché tanto non se ne esce

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mi sembra che qui nessuno abbia capito il punto essenziale,cioè che il commento su Nizzi nel post di Diablero non c' entrava niente col resto,e mi stupisce che non se ne renda conto lui( secondo me ci fa) 

sulle altre cavolate che ha detto        ( fuga da anderville non western,ma giallo,ma l'ha mai letto un giallo?) ,non dico niente,ma vorrei ricordare che il primo ad andare off topic è quasi sempre lui...:rolleyes:

e il punto non è Nizzi: se usasse lo stesso atteggiamento,per dire,con Boselli,per me sarebbe irritante allo stesso modo

e adesso mi aspetto il suo solito commento sui nizziani,quanto scommettete? 

comunque io la chiuderei qui,basta

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Per idealismo, o forse solo per farmi definitivamente del male, ho deciso di scorporare questi messaggi dal topic dell'albo in edicola e creare una nuova discussione, perché il tema è secondo me molto interessante. Certo, oltre al tema interessante ci vuole anche altro... ma va be', andiamo oltre.

 

Come giustamente notava @pecos, il messaggio originale di @Diablero non ha ricevuto risposte in tema; e la stessa cosa è accaduta anche al suo messaggio in cui approfondisce la sua osservazione sul fatto che nelle storie di Nizzi non ci siano elementi western: @Grande Tex ha solo negato senza argomentare; @Barbanera anche se ha quotato il messaggio di Diablero non ha affatto parlato di Nizzi, ma di sé stesso. Be', dato che a quanto pare rispondere sensatamente a Diablero è impossibile, mi ci provo io, anche se sapete tutti che mi sono ampiamente rotto il cazzo di intervenire sul forum, visto il livello ormai demenziale delle discussioni (basti leggere i messaggi che ho scorporato fin qui per farsene un'idea); tuttavia, mi dispiaceva vedere l'ennesimo tema interessante sprofondare nella merda. Non che io pretenda di essere un interlocutore adeguato: mi pare però di avere qualcosa da dire in merito e mi pare anche (ma qui è probabilmente la mia debordante autostima che mi fa straparlare) che tra un paio di mesi possa non vergognarmene.

 

Che Nizzi non abbia mai scritto western, ma gialli o commedie, mi pare un'affermazione provocatoria ed estremizzata, ma non priva di verità, come di solito accade a Diablero. Temi e atmosfere western si trovano in molte storie di Nizzi (non se davvero nel 70% di esse come dice Barbanera, dando ragione a chi dice che, nelle discussioni odierne, il 94,5% delle percentuali è costituito da cifre sparate a caso); ma è altrettanto vero che, anche quando presenti, gli elementi western vengono spesso rifusi in un'atmosfera comunque diversa. Un'atmosfera gialla, un'atmosfera da commedia? Forse. Soprattutto, per me, si tratta di un'atmosfera NIZZIANA. Nizzi ha il suo stile dei dialoghi, il suo modo di far interagire, pensare e agire i personaggi; e questo modo rimane grosso modo lo stesso in tutte le storie che scrive, indipendentemente dalla tematica. La differenza che io vedo, più che di tematica, ha una dimensione temporale: il Nizzi spumeggiante, divertente e spesso buffo del quarto centinaio non è quello ingessato del quinto, né quello il più delle volte abominevole del sesto. Ma anche attraverso il tempo io trovo diverse costanti, che qui non approfondisco perché non ho voglia di scrivere ogni volta un saggio come ha invece incomprensibilmente voglia Diablero.

Ora, prendiamo il Nizzi del quarto centinaio: si vede la costante del suo stile fra una storia gialla (La locanda dei fantasmi), una misteriosa (La nave perduta), una avventurosa (Gli strangolatori), una più western (Il mulino abbandonato), una commedia d'azione e d'avventura (La congiura). Agevole notare come in esse gli elementi gialli e di commedia siano praticamente sempre presenti, perché Nizzi con ogni evidenza li ama e sono caratteristiche del suo stile; ma le pennellate western non mancano. Ciò su cui Diablero ha ragione è che Nizzi di rado trasmette LE ATMOSFERE del West: c'è sempre o quasi, nelle sue storie (soprattutto in quelle più riuscite), una bonomia di fondo, un'urbanità che io definirei da commedia italiana, che a me sistematicamente rompe la sensazione di un western classico. Un problema? Per me non più di tanto.

 

Credo che ci sia un equivoco di fondo: considerare Tex una serie Western. Per me non lo è mai stata, fin dalle origini. Ora, è vero che GLB, fra tutti gli autori di Tex, è forse quello più western in assoluto; ma fra tutti gli autori di Tex è lui quello che più è riuscito a costruire un mondo (per forza, l'ha creato lui!) governato da regole proprie e personalissime, più che da quelle del genere western, pure indubbiamente presente. Ad esempio, nonostante l'ironia del suo Tex, l'atmosfera di fondo è più brutale, più dura delle storie di Nizzi: solo alcune storie di Nizzi ci si avvicinano e, non a caso, si tratta di storie drammatiche e cupe (Furia rossa, Le colline dei Sioux).

Ma prendiamo le prime storie di Tex che, come ho già detto, in quest'ultimo periodo mi sto leggendo con sommo gusto: in esse il personaggio e la serie non hanno ancora preso la dimensione fortemente strutturata del secondo centinaio e si possono vedere meglio, in filigrana, le influenze di GLB. Ebbene, quelle storie sono Western solo in apparenza: funzionano molto meglio, per me, come poemi cavallereschi. Sono EVIDENTEMENTE poemi cavallereschi, con qualche prestito dal fogliettone ottocentesco-primo novecentesco, che comunque sempre dal poema cavalleresco deriva. Poi, certo, sono western certi temi, certe figure. Ma praticamente MAI, nei primi numeri di Tex, si trovano figure che, mutatis mutandis, sarebbero fuori posto nelle pagine di Boiardo o di Ariosto.

Davvero, io ho la fortuna di essermi riletto Inamoramento de Orlando-Orlando furioso quest'inverno, come dicevo in un altro topic, e leggendo le prime storie di Tex ho continui déjà-vu.

Anzi, ho capito molte altre cose: le trame proliferanti, per quanto semplici, il protagonista serioso che comincia solo dopo un po' a fare qualche battuta, e comunque sempre a denti stretti... il Tex dei primi numeri è il Tex più BOSELLIANO che sia mai stato scritto da un autore che non sia Boselli. Ho sempre messo in rapporto il Tex di Boselli con quello di GLB del secondo centinaio, rimanendo quindi non del tutto soddisfatto dalla sua resa; confrontandolo col Tex del primo, che da anni e anni non riprendevo in mano, molte cose tornano a posto.

 

Tornando a bomba: Nizzi non sa scrivere western? Sì e no. Certo, il western non è il genere istintivamente alla base del suo stile; ma così non era nemmeno per Bonelli (che però del western trasmetteva bene le atmosfere, pur essendo la sua una realtà manifestamente personale) e così non è nemmeno per Boselli (per quanto @borden sia, per me, l'autore più classicamente western fra tutti quelli che abbiano mai scritto Tex). Di sicuro la misura in cui Nizzi è lontano dal western dipende dal peso che si danno agli elementi delle sue storie: per me fra gli autori di Tex è quello che meno ne ha restituito le atmosfere. Un problema? Per me non più di tanto: ho sempre percepito Tex come un fumetto anche western, ma nella sua essenza diverso. Bonelli lo trasportava nella direzione del poema cavalleresco prima e poi in una dimensione incredibilmente personale, anche se sempre western; Boselli nella direzione del fogliettone; Nizzi in quella della commedia e del buddy movie. Le loro storie mi hanno soddisfatto, quale più quale meno, a seconda delle oscillazioni del mio gusto nel corso del tempo.

Questo è quanto. Non ho altro da dire.

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  • virgin changed the title to Elementi western nelle storie di Nizzi e degli altri autori di Tex
Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

l genere western ha i suoi canoni, i suoi temi (civiltà e vastità selvagge, uomo e comunità, e l'uomo fuori dalla comunità, etc.) e sono tanto caratteristici che è normalissimo chiamare "western" anche film con altra ambientazione (per fare due esempi davvero plateali, il telefilm "Firefly" che davvero è "cowboy nello spazio", portano persino il bestiame da un pianeta all'altro difendendolo dai predoni, e "Distretto 13 le brigate della morte" che era definito western da tutti mentre lo facevano...)

bene. mi tocca obtorto collo fare pre l'ennesima volta l'avvocato difensore di Nizzi (per quello c'è comunque il mio concittadino Guarino, che vorrei ogni tanto  vedere prendere posizione sul forum)

Vastità selvagge e civiltà sono presenti in tutte le storie indiane di Nizzi. Da le Colline del Vento fino alle storie indiane più recenti. Tex è monumentale, agisce da Capo popolo e si scontra a più riprese con l'Esercito, "fottendosene" delle divise e dei gradi e dei titoli (un senatore che svolazza fuori dalla finestra di un forte)

Uomo e comunità: Piombo Rovente è una classicissima storia Western, con il quartetto alle prese con il potente di turmo, lo sceriffo nei guai e una comunità da aiutare.

uomo fuori dalla comunità: Tex nella lettera Bruciata, "VENI VIDI VICI"...da solo arriva, sconfigge il cattivo, aiutato da una simpatica battona da saloon...a me ricorda molto vagamente  come topos quello de il "Cavaliere della valle solitaria"...ovviamente quel fil è un capolavoro, questa storia no.

ho citato a naso, ma gli esempi sono molti di più 

Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

mica solo su Tex: li hai mai letti i Larry Yuma? Quelli che ho letto io erano gialli, tutti dal primo all'ultimo (e gialli abbastanza infantili, anche se capisco che essendo sul "giornalino"...)

non sono d'accordo, e li ho letti tutti. Premesso che se vogliamo è molto stereotipato il personaggio di Larry (il Monco), le ambientazioni sono suggestive e i canoni western ben presenti. Cercatori d'oro, Greasers, Messicani, Apache,...c'è di tutto. Ovvio che non si può morire in Larry.c'è un elemnto giallo? in parte si, c'è la sorpresa svelata nel finale...in dodici pagine condensate per altro.

ti ricordo che una bonomia di fondo esiste anche in molti western classici...i personaggi macchiettistici non li ha inventati Nizzi nel western, ma ci sono in John Ford, in Howard Hawks, persino in Sergio Leone...

 

Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

Su Tex a volte ha cambiato il canovaccio, quasi tutte sono storie gialle ambientate in un west "ripulito" da qualunque aspetto legato ai temi western, ma a volte è passato al buddy movie fra Tex e Carson o alla commedia se non proprio al comico (la congiura) e a volte al melodramma strappalacrime (l'uomo senza passato).

 

guarda, lo sai qual è stato un elemento tipicamente western che Nizzi ha inserito, più o meno inconsciamente nelle sue storie? il Kit Carson "Old Timer"... in Nizzi ad un certo punto diventa il retaggio dei personaggi macchietistici che utilizzava in Larry Yuma, svuotandolo progressivamente della dimensione eroica e rendendolo sempre più simile al "vecchio saggio del West"...non sto scherzando, per assurdo si tratta di un'involuzione del personaggio, che però è presente in moltissimi western anni 50.

le trame Messicane a parer mio sono rese benissimo nei temi  e nell'ambientazione, Cochise lo tira fuori Nizzi dopo un lunghissimo sonno (e che Cochise, ragazzi...)

Montales ritorna "istituzionalizzato", forse un errore...ma non era possibile a parer mio ripresentarlo uguale a quello delle prime storie: anche Juan Cortina è stato bandito e poi diventa politico, pur sempre speciale...

il tema dell'Escondida, del denaro maledetto, della maledizione dei frati...già, tipicamente un Giallo...:rolleyes:

la Congiura è un'avventura per mare, molto ben resa...di comico non c'è nulla proprio. 

Melodramma strappalacrime l'uomo senza passato?...a me di lacrima non me n'è uscita manco una, va bè che di sentimentale ho ben poco...:D

 

Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

o tutti questi temi li trovo assolutamente assenti da Nizzi. E lo sa benissimo anche lui, visto che modifiche che ha fatto alla serie sono tutte fatte per estirpare ogni traccia di temi western per sostituirli con temi gialli (quindi Tex deve diventare famosissimo perchè così può fare la parte del poliziotto con il distintivo, ha persino il capo della polizia sopra nella figura del generale Davis, e con gli indiani come distintivo usa la cintura di wampum

ho evidenziato a più riprese l errore di Nizzi di fare di Tex uno sbirro speciale...la patacca di ranger mostrata ad libitum è un chiaro neo nelle sceneggiature di Nizzi. Davis l'ha inventato lui, ma Tex da sempre ha a che afre con comandanti di Forte che gli assegnano incarichi, lasciandogli carta bianca nello sbrogliaire la matassa...Il capo della polizia di Frisco Devlin non l'ha mica inventato Nizzi, nè Brandon lo ha mica inventato Nizzi...i gradi da colonnello dei  mounties glieli dà Glb ad un certo punto, Non Nizzi...Idem, Devlin diventa comandante della polizia CON GLB, non con Nizzi...

Nizzi usa il wampum e la patacca per accrescere carisma in Tex, granitico sole...e in questo commette un errore, sono d accordo.

Il 27/7/2021 at 08:27, virgin dice:

Credo che ci sia un equivoco di fondo: considerare Tex una serie Western. Per me non lo è mai stata, fin dalle origini.

per me invece lo è...fin dall'inizio. Un western particolare, ma Western rimane eccome.

 

per concludere. Nizzi è un autore di genere western?

non del tutto, ma è un autore che sa scrivere il genere western, si vede che si è documentato a fondo, e sa ricreare le atmosfere di fondo del genere, rispettando il canone Tex

Ha scritto storie gialle a tinte western? in parte si, ma ha poi col tempo trovato uno stile più genuinamente texiano.

io personalmente mi sono rotto di Nizzi, perchè personalmente non tento di imitarne lo stile per altro...ma obiettivamente trovo le argomentazioni di Diablero in questo preciso caso fuorvianti e lacunose su ...ed è strano, dal momento che sul resto delle critiche gli continuo a dare ragione.

 

Il 26/7/2021 at 09:55, Diablero dice:

Non ti viene il dubbio che sei tu (e non solo tu) che accetta questo tipo di analisi sono fino a quanto non tocca storie di Nizzi che hai amato anni fa, e che adesso non vuoi che vengano "toccate" nemmeno per capire di che cavolo parlano, quali sono i temi portanti su cui si basano? È proprio tanto tabù dire che "quando tuona il cannone" di GL Bonelli (una storia antimilitarista inframmezzata da molte miniavventure per paura di annoiare il lettore, ma che alla fine vuole parlare solo della tragedia della guerra) anche se è ambientata nella stessa guerra è una storia che tratta temi completamente diversi fa "fuga da anderville" (in cui le condizioni storiche dei prigionieri sono usate solo come background per una storia gialla con un "cospiratore nell'ombra" che il lettore deve "indovinare" prima di Tex (ed è abbastanza facile, il suo Tex se non glielo dicessero non ci arriverebbe mai)?

 

si le ho amate...come tu hai amato quelle diGlb lette da giovane...ciò non mi impedisce di criticarle e di rintuzzare le criticher

hai scelto per assurdo il paragone sbagliato, prendendo la storia di Nizzi meno western in assoluto e forse poiù riuscita con la storia di Glb che a parte il finale meravlioso e il messaggio antimiliatrista uqanto mai attuale ho sempre ritenuto un po' incompleta e ballerina e in cui l'elemento western è per me collocato del tutto a sproposito.

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Barbanera dice:

Nizzi usa il wampum e la patacca per accrescere carisma in Tex, granitico sole...e in questo commette un errore, sono d accordo.

io non vedo dove sia l' errore in questo.È un ranger,mostra la stella.

È un capo indiano,mostra la fascia

 

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Mi intrufolo nella discussione e provo a dire la mia.

4 ore fa, virgin dice:

Tornando a bomba: Nizzi non sa scrivere western? Sì e no.

Per me lo sa scrivere. Certo è un western che ha caratteri personali ma questo sta alla base della sensibilità e della formazione di ogni sceneggiatore.

Hai citato il Tex di GLB: la sua formazione avventurosa si sente decisamente nelle sue storie seppur calata (per me benissimo) in un contesto tipicamente western.

Pensa al cinema: tutti i film di genere western sono uguali e hanno lo stesso canovaccio?

Certo che no!

Ogni regista ha il proprio stile.

Da Ford a Hawks, passando per Mann e Walsh (tanto per citare i primi che mi vengono in mente) ognuno ha portato le sue piccole innovazioni all'interno di un genere comunque ben definito. 

Nizzi ha senza dubbio portato in Tex alcuni elementi caratteristici, che fanno capo alla sua personale visione del genere, come le tinte noir e il giallo talvolta sbilanciato più sul poliziesco (d'altra parte è dalla sua penna che è partita la collana Nick Raider).

Però ha saputo anche mantenersi (secondo me bene) all'interno di ambientazioni western, con tutti i suoi ingredienti principali.

E il suo Tex, almeno inizialmente, a me piace.

Ha scritto storie belle (alcune bellissime), storie mediocri e qualche catastrofe.

Capita. Ogni lettore poi tirerà le somme sul suo operato.

4 ore fa, virgin dice:

Credo che ci sia un equivoco di fondo: considerare Tex una serie Western. Per me non lo è mai stata, fin dalle origini.

Lo vedo un pò come un estremismo. Ricollegandomi a quello che ho scritto sopra, per me Tex è puro western. GLB era puro western.

Con le sue caratteristiche peculiari, con il suo enorme talento e la sua sconfinata fantasia.

Se rileggo le prime storie devo calarmi nel contesto dell'epoca, soprattutto al pubblico cui erano rivolte quelle prime strisce.

Ma le trovo irrimediabilmente e definitivamente western.

4 ore fa, virgin dice:

anche se sapete tutti che mi sono ampiamente rotto il cazzo di intervenire sul forum, visto il livello ormai demenziale delle discussioni (basti leggere i messaggi che ho scorporato fin qui per farsene un'idea); tuttavia, mi dispiaceva vedere l'ennesimo tema interessante sprofondare nella merda. Non che io pretenda di essere un interlocutore adeguato: mi pare però di avere qualcosa da dire in merito e mi pare anche (ma qui è probabilmente la mia debordante autostima che mi fa straparlare) che tra un paio di mesi possa non vergognarmene.

Caro @virgin, permettimi una chiosa finale.

Ti confesso che mi dispiace un po' leggere queste tue righe. In primis perché i tuoi interventi a me piacciono molto, soprattutto quando ci metti quell'ironia che se ne fotte allegramente del politicaly correct che, personalmente, adoro.

Quando sconfini nel satirico poi hai pochi rivali!

Dimentica la "rottura di cabasisi" e spara le tue invettive!

Non so se le discussioni siano sul demenziale andante, non le ho lette tutte: senza fare il ruffiano o trasmettere messaggi smielati io ho trovato e trovo tutt'ora tante discussioni estremamente interessanti (ad esempio questa!), suggerimenti e critiche letterarie di prim'ordine, inviti ad ascolti musicali che non avevo mai provato prima (ci sono almeno un paio di utenti che mi hanno composto la colonna sonora delle mie giornate lavorative), storie personali, la differente visione di Tex che ognuno di noi possiede, tanti simpatici e interessanti retroscena della storia di Tex e dei suoi autori/disegnatori che non conoscevo.

Ma soprattutto questo forum mi ha fatto venire la voglia di riprendere in mano i miei Tex (e pure Mister No, ecc.) e riassaporare un amore, per vari motivi, un po' dimenticato.

E questo vuol dire tanto...

Poi certo, ci sono interventi (e utenti) che apprezzo più di altri ma questo è normale, magari pure quello che scrivo io potrà non piacere.

 

Concludo con una piccola provocazione: se non ci fosse l'annosa e sempre attualissima diatriba sul buon Claudio che noia sarebbe?

Ogni tanto, in periodi di calma piatta, ecco che sbuca la "querelle" Nizzi e ... vai di fuochi artificiali!!!

Io ho il sospetto che siate voi moderatori/sceriffi a far partire tutto di nascosto... ti dirò di più, sono convinto che Diablero e Grande Tex in realtà siano la stessa persona! :D

D'altra parte, ricorda, io sono quello col peccato originale: amo il Tex di Nolitta!

Hasta siempre.

 

Modificato da Juan Ortega
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