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TWF - Tex Willer Forum

[732/735] Alla Ricerca delle Navi Perdute


MacParland
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Soprattutto, l'aneddoto è incredibile, e fa ben sperare sulla "predestinazione" di questa storia ad essere una storia magica e indimenticabile. 

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  • Collaboratori
<span style="color:red">17 ore fa</span>, Leo dice:

Soprattutto, l'aneddoto è incredibile, e fa ben sperare sulla "predestinazione" di questa storia ad essere una storia magica e indimenticabile. 

 

Ricordo quando fu data la notizia del ritrovamento e di come Boselli fosse contento del ritardo accumulato da Bruzzo nella lavorazione delle tavole  :lol:

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  • Sceriffi

Grande Borden, bella presentazione!

 

Non conoscevo la canzone, stupenda. La spedizione del capitano Franklin è menzionata anche in "Northwest Passage" di Stan Rogers:

 

 

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Non vedo il link di Borden, anche io quando posso seguo con interesse le sue presentazioni. In effetti ha il ritmo giusto che riesce a farti seguire e capire tutto, e non sono in tanti a saperlo fare.

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Non c'entra con Lord Franklin e con il passaggio a Nord-Ovest, ma questo disco è perfetto come colonna sonora per tragici viaggi tra i ghiacci (è ispirato a quello di Scott verso il Polo Sud). Musica d'atmosfera e concreta.

Elegi - "Svanesang"

 

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Il 10/10/2021 at 15:51, borden dice:

 

 

Ma qual è la svista?

 

Ah, nella didascalia di p.27!!! Intervento dell'ultimo minuto! Nel testo si dice espressamente che Sokami era uno  dei capi.

 

Si tratta solo di una svista di nessuna importanza, ma c'è.

A pag. 68 Tex dice: "Askook, lo shamano, dovrebbe ricordarsi di me, dai tempi in cui spedii nelle celesti praterie il suo amico e maestro Sokami."

L'amico e maestro di Askook non può essere altri che lo shamano Ho-Kuan.

Sokami era il sachem, tra l'altro neanche tanto furbo.

  • Mi piace (+1) 1
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Titolo e cover promossi a pieni voti..e direi anche la prima parte di questa lunga avventura!

 

Ottima l'entrata in scena di Tex e dei suoi pards, il loro arrivo al forte e  il provvidenziale salvataggio di Brendon e delle sue Giubbe Rosse..Ma durante tutta la lettura ho provato la piacevolissima sensazione di respirare a pieni polmoni tutta l'epica atmosfera delle avventure nel Grande Nord!

 

Grande attesa per i prossimi capitoli!

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Non sono troppo amico delle narrazioni che si intrecciano. Mi è piaciuto l'esordio ma poi mi pare che di Mike si siano un poco perse le tracce. Comunque nel complesso un buon inizio, forse perché il grande nord affascina sempre.

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Non credo che sia una coincidenza, bensì lungimirante programmazione: tutte le avventure nel Grande Nord innevato, da "Il tranello" passando per "Sulle piste del Nord" e "Intrigo nel Klondike" fino all'attuale "Alla ricerca delle navi perdute" sono sempre uscite in autunno-inverno, quando è più naturale immergersi nel clima freddo e nevoso della stagione. D'altronda suonerebbe strano vedere paesaggi innevati mentre si è sdraiati in spiaggia ad agosto, sarebbe come leggere una storia di Babbo Natale a Pasqua. 

Fanno eccezione solo le storie con ambientazione prevalentemente cittadina, come "Winnipeg", o forestale non invernale, come "West Fork", tutte tendenzialmente uscite in primavera-estate. Ovviamente per "Il tranello" mi riferisco all'uscita nella seconda serie gigante, dove la collocazione temporale invernale è stata sì una fortunata coincidenza, che però ha inaugurato la serie di appropriate allocazioni temporali (invece, le originarie strisce uscirono in primavera-estate).

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Interrompo la lettura subito dopo la menzione di Sokami a pagina 27, per dire che...

 

... non so se Bruzzo nel disegnare soprattutto i pard e Brandon (ma non solo) si sia intenzionalmente ispirato o meno al primo Ticci - quello di Vendetta Indiana, Terra Promessa o La notte degli assassini e ovviamente Sulle piste del Nord - da me amatissimo, ma la somiglianza è evidente e confesso anche una punta di commozione.

 

(primo Ticci che poi si ispirava al Giolitti di cui era 'allievo')

 

:Ave:

Modificato da gilas2
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Finalmente mi sono rimesso in pari con la lettura del nostro ranger, raggiungendo l'ultimo numero.

Premettendo che amo l'ambientazione "Grande Nord" (foreste, laghi, canoe, capanne lunghe...) avevo delle aspettative piuttosto alte su questa storia.

Sono rimasto parzialmente soddisfatto e parzialmente scontento.
Partiamo dal boccone amarognolo, così il dolce resta alla fine :)

In questo albo seguiamo praticamente l'introduzione di 4 vicende parallele, con una pletora di personaggi provenienti da diverse storie passate. C'è azione ovviamente (tutta la parte dell'agguato alle Giubbe Rosse) ma il resto dell'albo è a parer mio costituito da varie pagine che più che portare avanti la storia preparano il terreno per ciò che verrà.

Quindi a tratti la ma attenzione ha avuto dei cali perché sentivo che "non c'era ciccia" :)

Inoltre (ma questo è un limite mio) ho faticato a recuperare dalla memoria i personaggi provenienti da vecchie storie. Ad eccezione di Dawn (che ricordo perfettamente), non ho assolutamente ricordato chi fosse Mike e quindi quale legame ci fosse fra lui e Dallas. Dallas che per un po' ho stentato a capire chi fosse, dato che parla genericamente di "miei fratelli" senza mai pronunciare i loro nomi.
Anche il legame con la storia più vecchia e i sakem\sciamani è per me perduto nel tempo.
Poi si riesce ovviamente a riannodare il tutto, ma mi ha dato la sensazione di essere saltato nella storia (anzi, in più storie) in medias res e ho avvertito un po' di spaesamento.

 

Questo per me il "contro".

Tra i pro annovero un felice ritorno nelle terre fredde, degli ottimi disegni (che non mi fanno rimpiangere Font, uno dei miei preferiti) e una storia che superata questa fase introduttiva sono abbastanza certo si rivelerà intensa e interessante.

Spero che la lunghezza (4 albi direi) sia sfruttata bene e che non si allunghi troppo il brodo, ma confido nel Bos :)

 

Ultimo appunto: per pura combinazione ho letto questa storia subito dopo Tex Willer n°31 (Lo sciamano dei Crow) e non ho potuto fare a meno di notare come in due storie così ravvicinate nel tempo (nel senso di uscita in edicola) ci siano due vicende molto simili. In entrambe le storie i protagonisti sono ospiti in un campo indiano e protetti "dalla legge dell'ospitalità". In entrambi i casi lo sciamano però è più o meno velatamente a loro avverso e in entrambe vengono attaccati a sorpresa pur avendo lasciato il campo alla chetichella il mattino.
Coincidenze? :D:P

 

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Mi sa che la sceneggiatura della parte iniziale di questa storia sia stata scritta molti anni prima di quella dei Crow apparsa su Tex Willer.

Se tutto andava liscio probabilmente questa storia sarebbe stata pubblicata molto anni prima.

Dunque io direi proprio coincidenza.🙋‍♂️

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<span style="color:red">30 minuti fa</span>, Piombo Caldo dice:

Dunque io direi proprio coincidenza.🙋‍♂️

Ma sì lo immagino, mi ha solo sorpreso, senza voler sottintendere altro.
Avendole lette così di seguito è stato proprio impossibile non notare la somiglianza fra le due sequenze

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  • 2 settimane dopo...

La storia secondo me procede come meglio non potrebbe. Sino ad ora le vicende parallele non si ostacolano a vicenda, continuano al contrario ad essere pienamente funzionali allo sviluppo della trama, giungendo in un certo senso a compensarsi reciprocamente (in concreto, i pericoli che non corre la spedizione inglese li corrono Tex ed i pards, e viceversa). 

 

L'ingresso in scena di ulteriori antagonisti non può naturalmente che fare ben sperare per i prossimi due albi. 

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Si, si, l'albo è ottimo, non si legge in un attimo, ci sono tanti ballons, ma ci stanno. Quando leggeremo tutta la storia intera ci vorrà tutta una giornata. 

Forse Tiger che si intrufola nel villaggio e che capisca i discorsi dai gesti degli indiani è un po forzato, sarebbe bastato far vedere che si stavano Armando per attaccarli. Anche che gli stessi indiani non si accorgano del furto della canoa e che non si interroghino su chi la ha rubata,mi ha lasciato un po'  perplesso,  alla prima lettura, ma forse non se ne sono preoccupati  perché il padrone della canoa forse era il tonto del villaggio  e chissà dove l'aveva  lasciata.🙋‍♂️

 

 

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ATTENZIONE SPOILER

 

 

 

 

Preso e divorato. 

Quello del secondo albo è un titolo un po fuorviante, perché i protagonisti della seconda parte non sono di certo I guerrieri della tundra (un gruppo di indiani HARE presenti anche nella cover), ma il temibile e crudele Tornuak! Un vera forza della natura! Sarà veramente un osso duro se il nostro Tex deciderà di affrontarlo a mani nude...

 

Ho storto un po il naso quando Tex e i suoi pards non sparavano per uccidere durante l'attacco degli Hare.. Non mi sembravano così innocui...

La storia rimane comunque piacevolissima! Ottima sceneggiatura e buoni disegni! Grande attesa per i capitoli finali! 

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  • Collaboratori

Seconda parte decisamente migliore del primo albo che era per forza di cose introduttivo. Si lascia leggere benissimo anche grazie ai disegni, ecco per storie come questa c'è poco da discutere. Dawn sugli scudi, non la lasciano proprio in pace, ne il moscone inglese ne il talebano inuit Tornuak; domanda che sorge spontanea: la libera Tex o si libera da sola? L'ultima vignetta, che la vede preda del colossale cacciatore solitario, conoscendone il carattere, non resterà secondo me senza risposta. Terzo albo che mi dirà se ho visto giusto oppure no.

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  • Sceriffi

Un buon albo. Preferisco, però,  il primo. I tre piani temporali della storia cambiano. Mike e i due indiani si uniscono a Tex e Carson, ma la spedizione si divide in due parti: chi va via terra e chi via mare. Ritrovo quel senso del meraviglioso che Boselli (e Burattini) ci ha regalato nelle sue migliori storie Zagoriane. Trovo esagerata la scena in cui Tornuak stende l'orso come fosse una preda da nulla. È grosso ed è cattivo, ma così è troppo. Vedremo come se la caverà Dawn. Trovo un Bruzzo leggermente diverso, meno Ticciano, ma le vignette rimangono comunque gradevoli. Tranne un paio in cui Tiger arriva a pesare 180 kili. La Cover del prossimo numero è una delle migliori di questo centinaio, questa non mi piace. I due piani, mi hanno stufato. 

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