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TWF - Tex Willer Forum

[732/735] Alla Ricerca delle Navi Perdute


MacParland
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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Leo dice:

ATTENZIONE SPOILER

 

Da un lato, mettiamoci il redivivo Mike, che cerca la femme, dall'altro i nostri insieme a Jim, che cercano un'altra femme; e poi i professori della spedizione scientifica, anch'essi alla ricerca del loro personale graal, vale a dire le leggendarie navi scomparse della spedizione Franklin.

 

Scusate se scrivo scemenze come al solito, ma questa frase del buon Leo mi ha fatto tornare in mente le arcane e oscuramente simboliche teorie che identificano il Sacro Graal con la figa.

Prego, riprendete pure la discussione.

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  • Sceriffi
<span style="color:red">5 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Scusate se scrivo scemenze come al solito, ma questa frase del buon Leo mi ha fatto tornare in mente le arcane e oscuramente simboliche teorie che identificano il Sacro Graal con la figa.

Prego, riprendete pure la discussione.


L’ho detto stamattina che eri in forma, oggi. :lol2:

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Sono riuscito a dire una scemenza, una parolaccia, buttare in vacca una discussione, commentare la storia di Tex in edicola senza averla letta e spoilerare a tutti i lettori del forum la trama de "Il codice da Vinci". Tutto ciò con un messaggio di due righe.

Sono immodestamente tentato di darti ragione, caro @pecos. :D

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  • Sceriffi

Bellissimo commento come sempre, @Leo :Ave:

 

Sulle perplessità che esprimi nella parte finale, anche a me è sembrato che ci fosse un po’ di confusione sulle distanze, che nella realtà dovrebbero essere ben maggiori di quelle percorse in poche ore dai nostri.

Sulla questione del mare ghiacciato, anche qui dovrei riprenderla meglio. Ma l’idea di fondo dovrebbe essere che il ghiaccio si sta progressivamente sciogliendo (i blocchi di ghiaccio su cui saltano Tex e Tiger per raggiungere l’isola, e il ghiaccio che intrappola il relitto della Terror). Per rispondere ad un commento precedente, se il presunto errore fosse che la nave si sarebbe dovuta muovere allo scioglimento dei ghiacci negli anni precedenti, bisogna tenere conto che il mare non ghiaccia allo stesso modo ogni anno: direi che sia perfettamente verosimile che il ghiaccio che intrappolava la Terror non si fosse sciolto per tanti anni (che è poi il motivo per cui la spedizione di Franklin è rimasta bloccata per anni nell’Artico senza possibilità di far ritorno).

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<span style="color:red">20 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma nonostante questo, nonostante la gratuità, nell'economia della storia, di tutte queste pagine che costituiscono circa un quinto dell'intera avventura, nonostante questo a noi questi rimandi a Le Piste del Nord sono piaciuti

 

Sono d'accordo. Evidentemente piacciono i rimandi alle altre storie (almeno in generale). Il rischio è che i rimandi a storie di altre collane possono non essere colti.

 

<span style="color:red">22 minuti fa</span>, Leo dice:

Ma la nave ha in serbo altre sorprese, come il suono irreale della campana, che rimanda al ricordo de I predatori del deserto

 

Non mi sembra ci siano campane in quella storia. Forse ti riferisci a Gli Assassini o a Le campane di San Rafael.

 

‼️SPOILER‼️

 

<span style="color:red">23 minuti fa</span>, Leo dice:

Devo però ammettere di essermi un pò perso, nell'ultimo albo: il mare prima è navigabile (tanto che la spedizione arriva alla nave in barca),  poi diventa completamente ghiacciato, poi si apre di nuovo, con la Terror che scompare nelle acque

 

Quando l'ho letto ho pensato lo stesso. Mi sembra poco probabile soprattutto considerando che fino a quel momento la nave è rimasta a galla (quindi presumibilmente i ghiacci non continuano a sciogliersi e formarsi altrimenti sarebbe affondata prima)

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<span style="color:red">5 minuti fa</span>, pecos dice:

Ma l’idea di fondo dovrebbe essere che il ghiaccio si sta progressivamente sciogliendo (i blocchi di ghiaccio su cui saltano Tex e Tiger per raggiungere l’isola, e il ghiaccio che intrappola il relitto della Terror).

 

Però all'inizio la spedizione arriva via mare (almeno, fino a un certo punto), poi invece sembra che geli tutto e si possa andare dalla nave all'isola della tribù a piedi. Quindi a un certo punto il mare, prima disgelato, gela di nuovo...

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Mondego dice:

 

Non mi sembra ci siano campane in quella storia. Forse ti riferisci a Gli Assassini o a Le campane di San Rafael.

 

Mi riferisco alla storia di Nizzi e Villa: anche lì c'era una campana, mi pare.

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  • Sceriffi
1 ora fa, Leo dice:

 

Però all'inizio la spedizione arriva via mare (almeno, fino a un certo punto), poi invece sembra che geli tutto e si possa andare dalla nave all'isola della tribù a piedi. Quindi a un certo punto il mare, prima disgelato, gela di nuovo...

 

- La nave è bloccata nel ghiaccio vicino alla costa OVEST dell’Isola di Re Guglielmo, e il braccio di mare che la collega all’isola è completamente ghiacciato (si scioglierà solo alla fine): quindi, dalla nave all’isola si va a piedi.

 

- Il gruppo di Tex arriva dalla terraferma a SUD dell’isola. Il mare tra la terraferma e l’isola è in parte ghiacciato, in parte libero. Per questo il primo tratto viene percorso con le barche; poi, avanzando verso nord e verso l’isola  incontrano il mare ghiacciato e proseguono a piedi (portandosi le barche, che useranno come riparo). Arrivati nei pressi dell’isola c’è un breve tratto dove il ghiaccio si sta sciogliendo, quello con i lastroni che vengono superati a salti.

 

Mi sembra che tutto torni…

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, pecos dice:

 

- La nave è bloccata nel ghiaccio vicino alla costa ovest dell’Isola di Re Guglielmo, e il braccio di mare che la collega all’isola è completamente ghiacciato (si scioglierà solo alla fine): quindi, dalla nave all’isola si va a piedi.

 

- Il gruppo di Tex arriva dalla terraferma a sud dell’isola. Il mare tra la terraferma e l’isola è in parte ghiacciato, in parte libero. Per questo il primo tratto viene percorso con le barche; poi, avanzando verso nord e verso l’isola  incontrano il mare ghiacciato e proseguono a piedi (portandosi le barche, che useranno come riparo). Arrivati nei pressi dell’isola c’è un breve tratto dove il ghiaccio si sta sciogliendo, quello con i lastroni che vengono superati a salti.

 

Mi sembra che tutto torni…

 

Bene, meglio così allora. Grazie pecos ;)

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Spoiler

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sì, rispondendo al commento di Pecos, mi riferivo al presunto errore di scioglimento del ghiaccio e della scomparsa della nave. Avete comunque già risposto in maniera esaustiva voi, ed è così come avete detto che è sicuramente andata.

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Mondego dice:

 

Nel primo albo l'ho pensato anche io ma dopodiché non ci ho fatto più caso anzi ho apprezzato. 

 

A me l'impressione iniziale è rimasta. La caratterizzazione grafica dei due personaggi (a tratti sembrano due gemelle) sicuramente non aiuta.

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Attenzione 

POSSIBILE SPOILER.

 

 

La storia per mè è ottima, può stare nelle prime 15 di Boselli, ma non nei primi posti.

Storia comunque per mè impegnativa da leggere, per la sua lunghezza, e per le tante situazioni che si vengono a creare. 

4 albi che si dividono in 2 parti, con la prima che ricorda Sulle piste del nord, e una seconda inedita, molto coinvolgente,  che ci porta nell'articolo, e che si rifà a fatti storici.

 

La sena che mi ha colpito di più è stata quella dell'orso  che si mangia la testa del prigioniero. Mai vista una scena così splatter in 700 e passa numeri  di Tex. Molto più splatter di quella del Texone di Villa, con la testa lanciata da Tiger.

Se avessi letto questa scena da bambino non avrei dormito la notte.🙈🙋‍♂️

 

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SPOILER

 

SPOILER

 

Chapeau a Mauro Boselli (voto 10) e a Bruzzo (voto 10), questi albi sono un capolavoro della saga di Tex.

Originale e godibilissima la storia, bravo a Mauro anche per la difficoltà di trovare trame nuove che non sappiano di deja-vù, perfetti i disegni che ci fanno entrare quasi in 3D nel pack artico.

Poi chissene se la barba non cresce, i Manaha sono mezzi nudi a temperature glaciali e Taqukag è irrealistico sia come divinità venerata sia come apparizione da resuscitato a fine 4 albo, tutto ciò rientra nel gustoso sugo di salsa boselliana. Quando non vedi l'ora che arrivi il mese successivo per leggere il nuovo numero di Tex, beh allora la storia piace, e questa piace eccome.

Complimenti.

 

PS: la ferita all'occhio dell'orso Taqukag nelle ultime scene dell'albo come si spiega?

 

 

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30 minuti fa, Grande Tex dice:

non è lo stesso orso

Mi chiedo se tu sia lo stesso lettore... :laugh:

32 minuti fa, Il dottor Sandoral dice:

 

 

PS: la ferita all'occhio dell'orso Taqukag nelle ultime scene dell'albo come si spiega?

 

 

 

 

Col fatto che l'aveva da prima, come si vede chiarissimamente dalle scene precedenti....:rolleyes:;)

Modificato da borden
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On 12/24/2021 at 7:32 PM, Piombo Caldo said:

A mè i cannibali possono anche andar bene, l'importante  è che non saltino  fuori degli zombi.🥶🙋🏻‍♂️

Visto che possono stare in agguato nudi nella neve senza congelare, mi sa invece che siano proprio degli zombi...

On 1/9/2022 at 10:15 AM, San Antonio Spurs said:

La vicenda nel suo complesso va rimuginata per bene, prima di esprimere un commento che però era e rimane positivo. Solo due notarelle - tanto per alleggerire - e nessuna legata esclusivamente a questa storia.
A proposito della sospensione dell'incredulità in Tex, due capisaldi sono:
1) La barba e i baffi non crescono, anche quando sarebbe evidente che la rasatura è, se non impossibile, improbabile;
2) La scorta di munizioni è simile a quella disponibile negli arsenali dell'esercito cinese. Vero è che nel bagaglio c'è poco d'altro, considerando anche la resistenza dei tessuti per l'abbigliamento, che in alcuni casi viene indossato...

Un'altra licenza poetica e' che la distanza tra Beechey Island ed il punto dove si trova la Terror (sud-ovest di King William Island) e' di 700Km in linea d'aria, coperti piuttosto velocemente...

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Non so se mettere spoiler o no, perchè come al solito vado a braccio, comunque nell'incertezza non leggete.

 

Allora, al netto del fatto che per larghi tratti dei primi tre albi mi sono incaxxato perchè come al solito con Boselli Tex non c'è o appare ogni tanto en passant, mentre furoreggia qualunque altro personaggio, devo dire che sono arrivato in fondo entusiasta, anzi più che entusiasta. Questa storia è un capolavoro. Dopo una stagione (ma anche due) molto sotto tono per tutti, Boselli compreso, la regolare non solo si innalza ma trova un apice straordinario.

Boselli decide di svolgere contemporaneamente diverse storie, o meglio, tutte le fasi sono volte a giungere nello stesso luogo, ma con diversi protagonisti e, in alcuni casi,  diversi obiettivi. Bellissimo personaggio quello (scusate, scrivo a braccio e non ricordo i nomi) che vuol vendicare la famiglia uccisa dall'enorme orso bianco. Bello il fatto che l'orso sia considerato il Dio del popolo cannibale, bello (anche se telefonato) il fatto che uno dei vecchi ricercatori sia ancora vivente e coabitante con i cannibali, bene le due ragazze, bella la nave. Ci sono scene di una drammaticità incredibile, aiutate anche da un Bruzzo in stato di grazia, che dipinge gli scenari artici in modo incantevole. Le nebbie, le bufere, i ghiacci. Pare di essere li. Non ci si stacca da questa storia. La si legge tutta insieme e tutta di un fiato. La capacità di Borden di tenere testa alle varie ministorie intrecciate è qualcosa di eccezionale, degno di uno sceneggiatore grandissimo.

Di Bruzzo ho già detto, eccellente. Una delle migliori storie di Boselli in assoluto. Giù il cappello.

P.S. Abbiamo scoperto che Tex e Tiger sono anche dei campioni mondiali di salto in lungo. Eccellente.:)

Boselli e Bruzzo voto massimo. 10 è troppo? Forse...bisogna andarci piano con i dieci, ma a botta calda sono tentato di essere di manica larga.

Solo una parola: grazie.

Modificato da valerio
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Non è la migliore di Boselli ma sicuramente la miglior storia post 700.

Complici anche i bei disegni di Bruzzo.

Schema collaudato con la narrazione che si alterna sui vari gruppi coinvolti nella vicenda, sempre ben sviluppata.

C'è spazio pure per un momento con Tex umano, quando ammette di trovarsi in difficoltà in un luogo molto diverso da quello in cui si muove abitualmente, salvo poi ritornare protagonista ,sia con le armi che con la testa.

Alcune scene abbastanza cruente (Dallas che spappola un cannibale / l'orso mangiatesta) hanno contribuito ad alzare il livello di drammaticità della storia.

Stavolta anche il finale, che a volte è il punto debole dell'autore (soluzioni un po' improbabili, frettolose o troppo smielate), mi ha invece soddisfatto: anche le ultimissime pagine, con l'orso e l'uomo che si inabissano insieme nelle acque, le ho trovate azzeccate. 

L'unico appunto che si può fare è un pochino di lentezza soprattutto nei primi due albi: forse si poteva ridurre qualcosa e chiudere con 3 albi e mezzo, o solo 3 .... ma va bene così.

Per me il voto complessivo è 9.

 

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È una storia carina,ma io personalmente non la trovo tra le migliori di Boselli,anche per l' assenza di avversari memorabili per i primi due albi( c' è Tornuak,ma in fondo con Tex non si scontra mai) e per l' eccessiva dilatazione dei tempi,sempre nei primi due albi,con tante sequenze a mio parere superflue.Inoltre,ci sono un po'troppi personaggi,che quindi finiscono per non risaltare( tipo i vari indiani,che ad un certo punto non sono riuscito più a distinguere) 

Bruzzo è stato bravo,ma non amo molto il suo stile

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Io sono davvero rammaricato a dovermi contrapporre così marcatamente al resto del forum, ma temo che questa storia sia onestamente fra le prove texiane meno riuscite degli ultimi quindici anni. A parer mio, beninteso.

 

Da qui in poi, contiene SPOILER

 

 

 

Per una valutazione generale occorrerebbe rileggerla integralmente e non me la sento. Essendomi già espresso un mese fa sulle criticità riscontrate nel terzo albo, mi focalizzo invece sul conclusivo, che già non è agevolato dai disegni di Bruzzi, le cui ricorrenti ispirazioni mi hanno irritato. Se non altro, mostra di avere fra i propri riferimenti non solo le famose e amate piste del nord, ma addirittura maestri del calibro di Alberto Breccia.

Quanto al lavoro dell'autore, i testi sono pesanti. Il numero di personaggi è eccessivo e va a detrimento sia della storia sia dell'approfondimento degli stessi: la presenza di Jim Brandon, ad esempio, a cosa serve? Avendo un ospite d'eccezione come lui, meglio sarebbe stato (ma qui esercito il mio diritto ad esprimere un parere individuale, lecitamente sindacabile) rinunciare ai tanti vari personaggi di contorno sciapi e zavorranti: Dawn, Dallas, Mike, ...

Tex e Tiger Jack si dedicano al triplo salto carpiato fra i ghiacci, e ovviamente "Tu e io possiamo farlo, Tex", dice Tiger. E Kit, che è ben più giovane del padre? Kit però è trattato come lo scemo del villaggio: vedasi la frecciatina che gli riserva il padre a pagina 70.

Kit Carson, invece, si dedica a brontolare a più non posso e gli si evita il ritorno all'accampamento di Hillary perché "bisogna correre sulla neve e contro il vento ghiacciato", insomma... Carson, saresti d'intralcio. Non ho mai visto Carson perdere il passo di Tex in un albo che sia uno, in passato, ma evidentemente qui è il più normale del gruppo, visto che l'idea di ributtarsi in marcia sotto una bufera di neve con giusto un cappello da cowboy in testa (e l'indiano manco quello) è una delle cose più normali che si vedono fare a Tex in queste pagine esagerate. 

Esagerate per i limiti umani, sì, iperboliche più di un racconto di Verne, ma anche insensate, onestamente: prima tutti di qua, poi tutti di là... Tex come una scheggia impazzita si fa circa sei ore di camminata, in condizioni meteo così pazzerelle che manco nella Londra dei giorni migliori: bufera di neve che va e viene, mare che disgela, poi gela di nuovo poi disgela nuovamente, tutto nell'arco di mezza giornata. 
E che comporta anche il fatto che una nave bloccata nei ghiacci da 40 anni torni a muoversi (e affondi) esattamente sotto gli occhi delle persone venute a cercarla. Degno dei Goonies.

Nuovamente alcuni personaggi rubano la scena ai nostri nei momenti clou, osservate: Tex e Tiger Jack arrivano in ritardo per salvare la metà dell'accampamento di Hillary, inseguono i restanti in condizioni proibitive, ma anche risibili (Tornuak sta seguendo da vicino i corridori Mahaha eppure non perde terreno anche se si ferma ogni tot metri per erigere ometti di pietra alti un metro), dopodiché è Tornuak ad abbattere l'orso e di fatto a distogliere i cannibali dal loro intento di pasteggiare coi restanti membri della spedizione. Tex e soci arriveranno solo in quel momento, sostanzialmente a dar man forte. Kit Carson arriverà ancora dopo, e teniamo conto che partiva da un altro punto: ipotizzando che si siano mossi ai primi spari, avvenuti a pagina 91, quanto hanno corso per poter arrivare in tempo a pagina 96? L'azione compressa tra queste due pagine sembra non durare più di pochi minuti. Con questi presupposti, Carson mostra a Tex e agli altri pard che il vero centometrista del gruppo sia lui...

Sono convinto di aver tralasciato diversi altri aspetti che fanno sì che quest'albo imbarchi più acqua della Terror, ma mi soffermo un attimo sul finale: Tornuak ha colpito l'orso al cuore prima e al cervello poi. L'orso giace morto, nella vignetta successiva. Accanto a indigeni cannibali che si aggirano a torso nudo per i ghiacci abbiamo anche un orso zombie?

Il finale potrà anche esser stato diverso dal solito, però è sembrato chiaverottiano più che boselliano o texiano.
 

Rileggo sempre i miei messaggi perché ogni volta che esprimo critiche temo di aver ecceduto in irrispettosità in qualche modo. Non mi è parso, ma non ho messo faccine, quindi la accludo ora, per rammentare a tutti che in fondo sto esprimendo, seppur con forza, un parere personale su un personaggio che amo. ;) :wub:

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X Vecchio Serpente. Recensione divertente, hai ragione su tutto sostanzialmente. Tuttavia leggendo un fumetto bisognerebbe mettere un attimo da parte la realisticità totale della vicenda. Persino su Tex accadono spesso cose irrealistiche, e qui si, ce ne sono tante. Ma a me pare che la storia sia talmente godibile e con alcune scene così epiche che tutto ciò vada in secondo piano, almeno per me ovviamente.

Concordo anche sul Brandon sottoutilizzato. C'erano troppi personaggi per focalizzarsi bene su Brandon. Peccato.

Ma ripeto, per come la vedo io è una storia maiuscola, di quelle da ricordare.

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<span style="color:red">41 minuti fa</span>, Vecchio Serpente dice:

Quanto al lavoro dell'autore, i testi sono pesanti. Il numero di personaggi è eccessivo e va a detrimento sia della storia sia dell'approfondimento degli stessi: la presenza di Jim Brandon, ad esempio, a cosa serve? Avendo un ospite d'eccezione come lui, meglio sarebbe stato (ma qui esercito il mio diritto ad esprimere un parere individuale, lecitamente sindacabile) rinunciare ai tanti vari personaggi di contorno sciapi e zavorranti: Dawn, Dallas, Mike, ...

 

Personalmente, ho trovato i testi molto buoni e non a caso nel mio precedente commento ho parlato di "romanzo": ho trovato l'albo denso, fitto, con testi corposi ma scorrevoli, che consentono di fruire dell'opera in un certo lasso di tempo e con un certo impegno, cosa che a me piace. 

Non concordo nemmeno sui personaggi sciapi: Dawn e Dallas, per quanto sia poco credibile che due donne partecipino a questa impresa titanica in quell'epoca, sono invece due punti di forza del racconto, sia nelle vesti di vittime (vedi Dawn rapita da Tornuak) che di eroine o più in generale donne coraggiose. 

 

<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Vecchio Serpente dice:

Kit Carson, invece, si dedica a brontolare a più non posso e gli si evita il ritorno all'accampamento di Hillary perché "bisogna correre sulla neve e contro il vento ghiacciato", insomma... Carson, saresti d'intralcio. Non ho mai visto Carson perdere il passo di Tex in un albo che sia uno, in passato, ma evidentemente qui è il più normale del gruppo, visto che l'idea di ributtarsi in marcia sotto una bufera di neve con giusto un cappello da cowboy in testa (e l'indiano manco quello) è una delle cose più normali che si vedono fare a Tex in queste pagine esagerate. 

 

Da carsoniano, ho trovato questo punto credibile. Le condizioni sono davvero proibitive, e il fatto che Tex decida di risparmiare al suo amico quella faticaccia, non fa che confermare l'assoluta difficoltà del momento. Per quanto Carson sia una pellaccia, ha pur sempre diversi anni sul groppone in più di Tex, e il fatto che si decida di tutelarlo in quelle condizioni estreme ha reso a mio parere la vicenda più credibile esaltandone, per certi versi, la componente epica.

 

<span style="color:red">54 minuti fa</span>, Vecchio Serpente dice:

prima tutti di qua, poi tutti di là... Tex come una scheggia impazzita si fa circa sei ore di camminata, in condizioni meteo così pazzerelle che manco nella Londra dei giorni migliori: bufera di neve che va e viene, mare che disgela, poi gela di nuovo poi disgela nuovamente, tutto nell'arco di mezza giornata. 
E che comporta anche il fatto che una nave bloccata nei ghiacci da 40 anni torni a muoversi (e affondi) esattamente sotto gli occhi delle persone venute a cercarla. Degno dei Goonies.

 

Questi sono punti che non convincono neanche me. Sul disgelo già pecos ha proposto una spiegazione, tuttavia ho ancora delle riserve sul punto. Sulle passeggiate, anch'io ho parlato di "jogging domenicale" nel mio post, di distanze che sembravano infinite e che si rivelano poche miglia, di campane e di spari che si sentono con un po' troppa facilità. Come ho detto, sarebbe da leggere meglio, ma ho paura che, anche ad una seconda lettura, mi ritroverei d'accordo con te. 

Sulla nave che affonda, non ne ho parlato nel mio post perché mi sembrava un particolare poco importante: visto che ne hai parlato tu, dico che anch'io ho trovato la scena infelice, sarebbe stato meglio che la nave restasse li dov'era, troppo cinematografico il fatto che, dopo quaranta anni, decida di scomparire proprio davanti agli occhi dei nostri.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Vecchio Serpente dice:

Nuovamente alcuni personaggi rubano la scena ai nostri nei momenti clou, osservate: Tex e Tiger Jack arrivano in ritardo per salvare la metà dell'accampamento di Hillary, inseguono i restanti in condizioni proibitive, ma anche risibili (Tornuak sta seguendo da vicino i corridori Mahaha eppure non perde terreno anche se si ferma ogni tot metri per erigere ometti di pietra alti un metro), dopodiché è Tornuak ad abbattere l'orso e di fatto a distogliere i cannibali dal loro intento di pasteggiare coi restanti membri della spedizione. Tex e soci arriveranno solo in quel momento, sostanzialmente a dar man forte. Kit Carson arriverà ancora dopo

 

Già nel tuo post precedente a questo, parlavi dell'assenza di Tex per larghi tratti, e del fatto che questa storia sia la versione di Boselli sulla Erebus nella quale ha dovuto ficcarci Tex per giustificare il nome sulla costa degli albi. Probabilmente è così, anche perché lo scenario è talmente inconsueto che metterci dentro Tex non è una cosa del tutto naturale. Tuttavia, se anche fosse così, se anche Tex risente in questa avventura dei tanti personaggi a cui si lascia spazio, a mio parere questo non è un motivo che mi fa andare di traverso la storia. Come ho detto altre volte, se la storia è bella, mi sta bene un parziale sacrificio dei nostri: se questa è la storia dei Tornuak, della spedizione di scienziati, delle navi scomparse, di Dawn e Dallas, dell'Orso mostruoso, dei mahaha, e poi anche di Tex, a me va bene anche così. È un grande romanzo, è una storia insolita, per la serialità c'è sempre tempo... ;)

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Vecchio Serpente dice:

Sono convinto di aver tralasciato diversi altri aspetti che fanno sì che quest'albo imbarchi più acqua della Terror, ma mi soffermo un attimo sul finale: Tornuak ha colpito l'orso al cuore prima e al cervello poi. L'orso giace morto, nella vignetta successiva. Accanto a indigeni cannibali che si aggirano a torso nudo per i ghiacci abbiamo anche un orso zombie?

Il finale potrà anche esser stato diverso dal solito, però è sembrato chiaverottiano più che boselliano o texiano.

 

B-movie, mi ha molto sorpreso questa scelta di Boselli. È come se il nostro avesse perso qualche freno inibitore e si sia dato al più "sfrenato" divertimento. A me la scena dell'orso ha sconcertato. Ma subito dopo mi ha divertito! 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Vecchio Serpente dice:

Rileggo sempre i miei messaggi perché ogni volta che esprimo critiche temo di aver ecceduto in irrispettosità in qualche modo. Non mi è parso, ma non ho messo faccine, quindi la accludo ora, per rammentare a tutti che in fondo sto esprimendo, seppur con forza, un parere personale su un personaggio che amo.

 

Ed è un bel parere, per quanto io non sia d'accordo su tutto, scritto bene e con un bel post :)

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, valerio dice:

Tuttavia leggendo un fumetto bisognerebbe mettere un attimo da parte la realisticità totale della vicenda. Persino su Tex accadono spesso cose irrealistiche, e qui si, ce ne sono tante. Ma a me pare che la storia sia talmente godibile e con alcune scene così epiche che tutto ciò vada in secondo piano, almeno per me ovviamente.

 

Io sono tra quelli che purtroppo non riesce a mettere del tutto da parte la sospensione dell'incredulita'. Una storia esagerata per me è una storia che non funziona. Per il mio personale gusto, intendo. Per questo concordo con alcune riserve di Vecchio Serpente. Così come non mi piace vedere scene come quella della parte iniziale della storia, quando Tiger uccide lo sciamano Fox con un colpo perfetto rischiando di uccidere Mingan, o come quando Tex devia una lancia con i proiettili: farei volentieri a meno di tali assurdità, mi fanno storcere il naso senza che possa dominare una sensazione di disappunto... 

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