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TWF - Tex Willer Forum

[Tex Serie a Striscia 37 Silver Star] Il Ponte Minato


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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Tieni conto,che la striscia inedita te la fanno pagare pochissimo

Concordo su tutto, ma su quest'ultima tua frase che ho quotato mi permetto di dissentire.

6 strisce inedite da 32 pagine l'una corrispondono a un albo in formato bonelliano di 64 pagine.

Il prezzo di un albo inedito a striscia sarà di 4,99/3=1,66333 euro. I 6 albi inediti costeranno perciò in totale 9,98 euro.

Nessun albo Bonelli inedito costa così tanto con sole 64 pagine. Forse solo i cartonati Romanzi a fumetti, ma lì parliamo di ben altro prodotto, a colori, di grande formato, con copertina rigida, d'autore, ecc.

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<span style="color:red">22 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Concordo su tutto, ma su quest'ultima tua frase che ho quotato mi permetto di dissentire.

6 strisce inedite da 32 pagine l'una corrispondono a un albo in formato bonelliano di 64 pagine.

Il prezzo di un albo inedito a striscia sarà di 4,99/3=1,66333 euro. I 6 albi inediti costeranno perciò in totale 9,98 euro.

Nessun albo Bonelli inedito costa così tanto con sole 64 pagine. Forse solo i cartonati Romanzi a fumetti, ma lì parliamo di ben altro prodotto, a colori, di grande formato, con copertina rigida, d'autore, ecc.

Questo significa essenzialmente che i fumetti Bonelli tanto criticati per i recenti aumenti costano ancora poco.

Ovviamente questa raccolta non avrà la tiratura che ha il Tex regolare (nemmeno nelle prime uscite) e il punto di pareggio è diverso.

Poi c'è il "calcolo" che tanti acquirenti non faranno bene i "conti" e compreranno senza pensarci troppo.

La storia delle collane "Darkwood" e "Scure" costavano 15 euro ciascuna (uscite per SBE) e sono andate a ruba lo stesso.

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18 minuti fa, andreadelussu74@gmail.com dice:

Questa Raccolta di anastatiche credo che avrà tirature,almeno il tre volte tanto la serie regolare e ci sto andando cauto

Non conto le 6 strisce inedite che saranno messe nelle prime sei  uscite

Se Tex a colori sempre della Rcs ha venduto così tanto,mi aspetto che questa ristampa delle strisce anastatica polverizzerà ogni record in edicola per Tx

Non ho in mano nessun dato quindi non dissento ma ragiono per mio conto. Chi colleziona tutto le anastatiche le ha già.

Gran parte dei lettori assidui vedendo la pubblicità in quarta di copertina del mensile probabilmente ci penseranno un po' ma poi lasceranno perdere. Ci sarà qualcuno che non conosce nemmeno il fatto che prima i fumetti erano così e vorrà almeno farsi una idea, e molti di loro non avranno capito che si tratta di una edizione completamente differente a quanto si trova sul Classic o sulla collezione storica. Cosa importante queste storie sono in bianco e nero.

Secondo me in tutto non si raggiungerà mai un bacino pari o addirittura superiore ai lettori della testata ammiraglia.

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red">1 minuto fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Fidati,venderà l'ira di dio questa anastatica

Il Color Tex con Repubblica e L'Espresso vendeva bene

Questa anastatica venderà molto

Non voglio certo fare il menagramo. Compriamola tutti e invitiamo i nostri amici a seguirci.

Io amo le strisce e ne ho comprate parecchie ai mercatini e alle fiere. La mia preferita è La pattuglia dei Bufali.

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Giovedì scorso ho prenotato la prima uscita dal mio edicolante di fiducia. Mi ha detto che oltre a me aveva già ricevuto 18 prenotazioni, quando lui normalmente vende non più di 10 copie del Tex mensile e 6 di Tex Willer. Perciò credo anch'io che le anastatiche venderanno parecchio, perché quel formato non si vede in edicola da oltre mezzo secolo e il 90% dei lettori di Tex non le ha mai viste nemmeno col telescopio.

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A quanto ne so, la Mercury non ha MAI fatto ristampe anastatiche delle strisce di Tex. Ha solo "incasinato" il senso della parola "anastatico" pubblicando una versione colorata con nuova grafica (quindi l'opposto di un anastatica) chiamandola "anastatica"...

 

Ma sui casini orrendi fatti dalla Mercury con le anastatiche si potrebbe scrivere un libro (le strisce "anastatiche" di Zagor con le pagine tratte dalla ristampa anni 70...) e se la qualità di stampa all'inizio era ottima, è decisamente calata sul finale (così come la cura degli albi in generale).  Purtroppo di alcune serie (Zagor, Piccolo Ranger, etc.) sono gli unici che hanno fatto anastatiche complete, quindi tocca accontentarsi, ma se c'era la scelta, cercavo di evitare le ristampe Mercury.

 

Di Tex invece mi sono preso la VERA anastatica del Golden Comics Club di Piacentini, che le cose le faceva meglio (anche se anche le sue non sono esenti da errori, sono pochi e in buona fede). Pagandola alla fine molto meno di quanto pagherò questa, ma solo perché avendole iniziate da ragazzino squattrinato, li ho comprati usati, con TANTA pazienza, nel corso di trent'anni aspettando serie per serie l'occasione giusta. Chi le ha comprate man mano all'epoca a prezzo di listino le aveva pagate molto di più: si partiva dalle 270.000 lire per la prima serie di 60 albi (4.500 lire a striscia, 2,3 euro circa) nei primi anni 90 fino ai 169 euro dell'ultima (di 19 strisce, quindi circa 9 euro a striscia. Va bene che queste ultime erano brossurate,ma l'ultima serie spillata, la 32, costava 150 euro per 30 strisce, 5 euro a striscia).

 

Quindi, guardate che in genere quelli che le vendono su ebay non sono "speculatori", sono in genere venditori che le vendono a MENO del prezzo di catalogo! (per fortuna, perché altrimenti non avrei mai potuto giustificare pagare quei prezzi: invece con pazienza e costanza ho trovato collezionisti che le svendevano anche a meno di 1 euro l'una!)

 

Costavano così tanto non perché ci facessero i miliardi, ma perché erano in tiratura limitatissima, e richiedevano un sacco di lavoro (e la distruzione di preziosi originali).

 

Se fatte dalla Bonelli, a larga tiratura, farle pagare un terzo di quelle amatoriali è un prezzo da ladri? No, mi pare un prezzo abbastanza onesto. Sono editori che cercano il guadagno, non appassionati, e non sanno quanto venderanno. Semmai si potrebbe dire che non è un prezzo CORAGGIOSO. Invece di scommettere sul fatto che, ad un prezzo minore, molti più lettori avrebbero seguito la serie (facendoli magari guadagnare di più) credo che così siano stati più sul sicuro, con un prezzo sostenibile anche se solo una piccola parte dei lettori di Tex li seguisse. (Anni fa la Dardo con le anastatiche di Blek e Miki fece una politica dei prezzi più aggressiva, che credo venne premiata visto che andarono avanti diversi anni, ma d'altro canto è facile fare i coraggiosi sui soldi degli altri...)

 

Se la seguirò, dipende: con i mezzi che ha la Bonelli e le tecnologie attuali ci sarebbe la possibilità di fare un lavoro anche migliore di quello di Piacentini (che era limitato dalla qualità del materiale di partenza, non c'era la possibilità di fare correzioni in digitale e magari non c'erano i soldi per comprare copie perfette), ma c'è anche il rischio che le facciano male (il restauro digitale se fatto male può fare disastri, se devono affidarlo al primo che passa è meglio che non lo facciano, e se le scansioni le fanno fare alla gente che ha scansionato il Deadwood Dick di Frisenda possono tenersele)

 

In ogni caso credo che se non fanno davvero schifo almeno fino alla seconda serie a striscia la seguirò (perché la seconda serie a striscia è l'unica dove Piacentini fece un errore comprensibile all'epoca ma abbastanza grave, utilizzando materiale che all'epoca ancora non si sapeva essere stato già parzialmente censurato invece delle strisce originali, quindi di quella ne vorrei comunque un'altra versione). Poi vedrò per le successive confrontando il risultato con quelle che ho già.

 

Non credo che gli acquirenti delle anastatiche precedenti piangeranno molto, anche se le hanno pagate a prezzo di catalogo: prima di tutto le anastatiche sono un tipo di pubblicazione che da sempre perde di valore invece di aumentarlo, e che quindi era già calato di valore ben prima che venisse annunciata questa ristampa (la riprova si ha facilmente facendo un giro su ebay dove le anastatiche in generale te le tirano dietro), chi era interessato di solito le ha già e chi ha soldi da spendere cerca sempre gli originali. Quindi chi conosce un po' il mercato sa che è una spesa praticamente "a perdere" solo per il gusto di poter leggere vecchie storie. E se le ha lette all'epoca ha potuto leggerle per trent'anni senza dover attendere la Bonelli  (questa cosa potrebbe cambiare se questa serie avesse successo, facendo "scoprire" ad un pubblico molto più vasto cosa sono le anastatiche, chissà che non nasca un po' di mercato e i prezzi risalgano sulle altre serie...)

7 hours ago, ComixComunity said:
9 hours ago, Sam Stone said:

[...] Ah i contenitori per questa prima tranche di uscite (66) saranno 6

Come fanno ad essere 6? 11 strisce a raccoglitore? (Con magari gli opuscoli). Dalle foto ci sono 3 strisce per pagina, per cui credo vi siano almeno 4 fogli in cui inserirle per un totale di 12 (di cui nel primo solo parte dell'inedita??)...

 

66 USCITE significano 198 strisce (192 anastatiche e 6 inedite), quindi se i raccoglitori saranno 6 dovrebbero contenere 33 strisce ciascuno.

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  • Rangers
<span style="color:red">5 ore fa</span>, Diablero dice:

66 USCITE significano 198 strisce (192 anastatiche e 6 inedite), quindi se i raccoglitori saranno 6 dovrebbero contenere 33 strisce ciascuno.

Girano voci che saranno 3.

Io avevo letto 6, ma probabilmente sono pensieri di altri appassionati!

Stiamo a vedere!

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  • co fondatore
<span style="color:red">12 ore fa</span>, ComixComunity dice:

Come fanno ad essere 6? 11 strisce a raccoglitore? (Con magari gli opuscoli). Dalle foto ci sono 3 strisce per pagina, per cui credo vi siano almeno 4 fogli in cui inserirle per un totale di 12 (di cui nel primo solo parte dell'inedita??)...

 

Gianpaolo 

...66×3...

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58 minutes ago, Sam Stone said:

Girano voci che saranno 3.

Io avevo letto 6, ma probabilmente sono pensieri di altri appassionati!

Stiamo a vedere!

 

Cito da https://store.gazzetta.it/Collana-Completa/E5AKEgLWotAAAAF8K8085Euv/pc?CatalogCategoryID=y6gKEgLWwsQAAAF8sbI85Eut:

 

"A completamento della collana è possibile acquistare separatamente 6 raccoglitori, ciascuno contenente 13 buste trasparenti, per raccogliere e conservare tutte le strisce."

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, Diablero dice:

casini orrendi fatti dalla Mercury con le anastatiche

Un vero collezionista cerca gli originali e non le anastatiche.

La Mercury non ha fatto anastatiche (anche se le ha chiamate così) ed è evidente: formato gigante e colori.

Sono riedizioni non censurate e non corrette.

Io non so se le edizioni originali contengono il nome primitivo di Tex Killer o se è stato corretto prima di mandarlo in stampa.

So però che le Mercury contengono più di un Killer che è sfuggito alle prime correzioni e che è sparito poi nelle edizioni successive.

Inoltre la colorazione Mercury e molto meglio di quella di Repubblica che fa veramente piangere.

Insomma, a parer mio, la Mercury è un'ottima riedizione non anastatica ma non adatta a un serio collezionista.

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Considerazione forse sterile ma necessaria: "copia anastatica" significa nient'altro che "fotocopia". E' una terminologia obbligata per chi diffonde repliche non ufficiali. Ma qui il diffusore (o comunque il licenziatario) é il detentore dei diritti. Perché allora non chiamarla semplicemente "ristampa"? E' vero che non sarà una stampa dai cliché originali anni '40 e seguenti, ma chi oggigiorno stampa più da cliché? Certamente useranno il computer per ricreare il "master" digitale (il clichè del terzo millennio) dall'originale scansionato, e da quello stamperanno in serie. Fanno cosí anche con le tavole disegnate oggi per la serie gigante, i texoni, ecc.: le scansionano in digitale e poi stampano da quelle, mica fanno fotocopie delle tavole.

La sostanza non cambia, ma "ristampa" mi pare commercialmente piú pregiato che "copia anastatica" ossia "replica fotocopiata".

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Nell'immaginario (almeno il mio:smile:) "Anastatico" viene intesto come copia esattamente identica all'originale, in ogni particolare di forma e sostanza. Insomma: identico! "Ristampa" invece, viene inteso come qualcosa di uguale nella sostanza, ma non esattamente nella forma.

Hai ragione tu, ma per veicolare pubblicitariamente la nuova proposta, evidentemente è stato ritenuto più efficace il termine "anastatica"...

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Ti seguo e anch'io considero il termine "anastatico" una garanzia di fedeltà all'originale.

Probabilmente il termine é anche una necessità legale, perché non possono dichiarare di immettere sul mercato un secondo originale. Ecco dunque che mi aspetto qualcosa che differenzi le strisce di oggi da quelle di una volta (una dicitura interna, un marchio): non credo che basti un nuovo tipo di carta o il suo diverso profumo... Sulle anastatiche Piacentini una scritta in seconda di copertina c'é!

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Oggi di "anastatiche" non ne esistono più perchè il termine si riferiva ad un preciso processo di stampa (che distruggeva un originale per produrne più copie) che non si usa più da decenni. Ma il termine è rimasto per indicare genericamente ogni tipo di ristampa fedele non solo all'"opera" originale ma anche all'"edizione" originale (quindi con prezzo originale, redazionali originali, etc.). Quindi una ristampa è anastatica se ha queste caratteristiche, INDIPENDENTEMENTE da chi la fa, dalla tiratura, etc.

 

Quella fatta dalla Mercury per le strisce è una "ristampa non censurata" (e non ho molta fiducia di quell'editore sul fatto che lo fosse interamente, visti i casini fatti sulle anastatiche di Zagor), non un anastatica.

 

Invece la presenza di una scritta all'interno che indichi che è una ristampa anastatica non è un problema, se è piazzata in modo da non "disturbare" la riproduzione dell'originale

 

(per la definizione precisa, ecco un copia-incolla esplicativo:

 

Anastatica
Copia o ristampa di un’edizione pressoché identica all’originale; inizialmente riferita al procedimento tecnico che comportava la riproducibilità di un volume originale soltanto attraverso la sua distruzione. Le sue pagine venivano sottoposte ad un procedimento di transfert su pietra litografica o su zinco, fino a lasciare l’impronta, per poi procedere con l’inchiostratura e la stampa. Il brevetto risale al 1844 ed è stato registrato a Berlino.[...] Le copie anastatiche hanno soprattutto una funzione di supporto nel lavoro di ricerca da parte degli studiosi, quando l’opera originale risulta rara e di difficile consultazione.
Testo tratto da: Daniele Baroni, Lessico del design editoriale, S.l., Cartiere Burgo, 2001

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22 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Perciò questa è ristampa anastatica senza la correzione nelle tavole e nei testi dove Tex si chiama Killer e non Willer

Ovvio! (O almeno, spero che sia ovvio anche alla Bonelli). Se leggi l'edizione di Piacentini trovi i "killer", gli errori di ortografia, gli "ti ammazzo come una vecchia cavalla", la sequenza originale in cui Tex spara per primo prima che scambiassero le vignette (e i redazionali dove dicono che il fumetto è tratto dalle memorie del famoso ranger Tex Willer...)

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Non sono errori. È storia.

 

Prova magari a insegnare la battaglia di Waterloo cancellando e correggendo tutti gli errori di Napoleone, facendolo vincere. Meglio, no?

 

Una ristampa come la vuoi tu esiste già, (anzi, e esistono diverse, dalla Tex Gigante ai tutto Tex alla Nuova Ristampa). Le stesse "censure" non sono altro che "correzioni di errori". Perchè negli anni 50 mettere una donna in minigonna era un errore (poi ti mettevano all'indice in chiesa).  Con tutte quelle decine di ristampe come vuoi tu, potresti accettare UNA, DICO UNA ristampa FEDELE ALL'ORIGINALE???

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Come sempre questo è il mio pensiero, ossia cosa vorrei trovare domattina in edicola:

Ogni albetto deve essere perfetto ossia stampato, piegato e rifilato con massima cura.

La carta non deve essere quella dozzinale della prima edizione ma deve far risaltare i disegni

I disegni provengono (quando possibile) dagli originali e non da copie usurate e fatte male

I testi invece devono essere gli stessi della prima edizione, con errori, refusi ecc...

I colori della copertina devono essere rifatti, uniformi e a registro (cosa impossibile nel '48)

 

Dei redazionali mi frega poco ma è ovvio che dovrebbero rispecchiare quelli della prima stampa.

 

Se vedo carta orrenda (fidati Andrea, quella degli anni quaranta era una cosa terribile), macchie, chiazze, tavole mezze fuori dal formato e cambi di spessore tra vignette dovute ai diversi tipi di provenienza compro le prime sei per l'inedito e buonanotte.

 

Guarderò anche la posizione delle graffette!

Modificato da Dix Leroy
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Per dirne una provate a dare una controllata alla striscia di apertura del secondo episodio "La roccia parlante": sulla TuttoTex, sulla Nuova Ristampa, sulla Collezione storica e sul Classic Tex il disegno è sempre orribile con pochi particolari, il segno grosso e rozzo e il motivo è nel fatto che per modificare il titoletto preferirono fotocopiare tutta la striscia (e succede tantissime volte nei capitoli successivi). Nelle ultime versioni qualcuno ha rifinito meglio il viso di Tex ma di fatto non è che cambia tanto.

Ora aprite la raccoltina dentro il Box Tex Willer Wanted e confrontate la pagina.

Ecco, un po' meglio vero? Ed siamo in presenza di una anastatica, quindi in teoria ripresa da una vecchio e ammuffito albo. Fidatevi se quel volumetto fosse stampato su carta migliore il segno sarebbe ancora più netto e se la matrice provenisse invece dalla tavola originale di Galep (con la tecnologia di oggi) il risultato non potrebbe che migliorare.

Per vedere invece come venivano male le scansioni di qualche decennio fa, vi esorto a divertirvi (o meglio a inorridire) nell'ammirare tramite una lente di ingrandimento la resa molto grossolana che ancor oggi nel 2021 viene riservata alla familiare "splashpage" o frontespizio degli albi mensili.

Poi fate un tuffo nel passato nel confrontare come si vedeva meglio negli albi anni 80 o 70 (quando al posto dei file c'erano le pellicole) e invece come veniva stampato male nel decennio precedente quando c'erano i mitici cliscé in zinco...

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Purtroppo le vecchie tavole originali, anche se fossero tutte reperibili, sono state rovinate facendo le censure e i vari "miglioramenti" direttamente su di esse (e se la cosa era comprensibile negli anni 50, farlo negli anni 80 per la Tutto Tex è un insulto che chiede vendetta). Ho diverse tavole originali dell'epoca e in tutte il vecchio lettering è stato sbianchettato e rifatto. (non parliamo delle copertine di Zagor ritagliate per la tutto Zagor, uno scempio, che temo abbiano compiuto anche su quelle di Tex ma quelle sono più rare e non le ho mai avute fra le mani).

 

Quindi l'unica maniera di stampare le pagine originali è scansionare gli albi (ed eventualmente rimuovere i difetti di stampa, sbavature, colore di sfondo della carta etc intervenendo sul file digitale, ma è un lavoro certosino che richiede un sacco di tempo se fatto bene, e se fatto da inesperti o frettolosamente può provocare disastri)

 

La TuttoTex e le ristampe successive hanno in genere una resa di stampa migliore rispetto alle ristampe da 350, 400, 500, 600 lire etc precedenti perchè per quanto possibile usarono le tavole originali (modificandole prima), mentre per le ristampe precedenti credo usassero gli albi stampati (si vede chiaramente un crollo della qualità della riproduzione salendo con il prezzo, come se per fare le ristampa dal 1000 lire invece di usare l'albo originale avessero usato quello da 600 lire, e per fare quello abbiano usato quello da 350 lire, etc etc.). Se è così, fare la scansione degli albi a striscia originali dovrebbe dare risultati migliori delle ristampe degli anni 70-80 e delle pagine della TuttoTex dove non avevano le tavole originali.

 

Sulla carta... guarda che quella che usavano all'epoca per le strisce non era mica tanto pessima, le strisce dell'epoca in genere si trovano messe meglio degli albi giganti dei primi anni 80 (stampati quelli sì su carta pessima piena di gesso che oggi è quasi friabile). Piacentini all'inizio aveva cercato di usare se possibile la stessa carta e le stesse stamperie (almeno così sosteneva, poi non credo che qualcuno abbia mai controllato le tipografie... La carta si vede che è un po' differente, ma ci sono 50 anni di differenza e forse è quello, e comunque è meglio che una anastatica sia riconoscibile per evitare che commercianti senza scrupoli le spaccino come originali), poi nelle ultime ristampe (perché quelle anastatiche hanno avuto diverse ristampe non dichiarate, si vede chiaramente la differenza fra diverse ristampe dello stesso albo) ha utilizzato una carta all'apparenza più bianca, ma il risultato era peggiore... (non per il fatto che era più bianca, probabilmente era meno adatta per la stampa)

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18 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Diablero ti chiedo scusa per l'ennesima citazione

Le tavole originali,una casa editrice come Bonelli le avrà conservate nel migliore dei modi

 

Scusa, Andrea, ma di che cavolo stai parlando????  :blink:

 

Le tavole originali vengono restituite ai disegnatori. Fai una ricerca con google sulla vendita delle tavole originali. Ti si aprirà un mondo...   :rolleyes:

 

All'epoca della TuttoTex la casa editrice se le fece ridare dai disegnatori (quelle che avevano ancora), non so se erano tenuti a darle per contratto o se fecero nuovi accordi, o se all'epoca ancora non le restituivano ma ne dubito vista la quantità di tavole sul mercato a quei tempi, e le tagliuzzarono con il cutter, le cancellarono con il bianchetto, ci ridisegnarono sopra, insomma le massacrarono in ogni modo.

 

Le prove? Metti il naso in una mostra di fumetti e vai a guardare le tavole originali di Tex in vendita. È tutto molto evidente e palese, nessun mistero, nessun dubbio, il bianchetto lo tocchi con mano. così come le copertine ritagliate.

 

Ai vecchi disegnatori del passato andò anche peggio, tutte le tavole originali Disney di Carl Barks vennero passate nel trinciacarta distruggendole (a parte poche rubate prima della distruzione, e oggi valgono decine di migliaia di dollari l'una), mentre un sacco di tavole originali Disney di Romano Scarpa fu trovato in una discarica, la Mondadori le aveva buttate in pattumiera.

 

Sì, le tenevano davvero "con ogni cura" le tavole originali le case editrici come la Bonelli o la Mondadori...  :laughing:

 

Beata ingenuità...  :laugh:

Modificato da Diablero
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29 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Quì in queste anastatiche tex viene chiamato Willer non Killer

È ovvio, nelle prime strisce viene chiamato Willer.

 

Cosa era successo? Probabilmente nelle prime sceneggiature GLBonelli l'aveva chiamato "Killer", e un tot di storie erano state sceneggiate quel nome. Poi in redazione PRIMA della pubblicazione del primo numero si decise di cambiare il nome in "willer". E visto che l'avevano appena deciso, è normale che nei primissimi albi quella decisione venisse ricordata ed eseguita.

 

L'errore venne DOPO, quando si DIMENTICARONO di far corregge STRISCE SUCCESSIVE, e visto che del letterista di allora in seguito dissero peste e corna (pare che tagliasse i dialoghi per far prima) avrà lavorato tanto distrattamente da scrivere "Killer" senza ricordarsi che nelle storie precedenti era chiamato "Willer".

 

Dovrei riguardare le vecchie anastatiche per saperti dire esattamente in quali strisce appare "killer", e non ho tempo di tirarle fuori, ma sta tranquillo che nelle prime due DEVE esserci scritto Willer.

 

 

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Scusate se parlo da profano, ma è una curiosità personale. Quindi, se "Killer" anzichè "Willer" è semplicemente dovuto alla leggerezza del letterista e non a una volontà dell'autore o della casa editrice o spinto dalla censura, mi pare che non abbia peso nella riscoperta filologica dell'originale stesura. Per la quale, è interessante la volontà effettiva dell'autore, non gli errori di uno sconosciuto, oscuro, distratto letterista.

Quindi cos'è più opportuno che compaia in questa nuova proposta? 

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  • Collaboratori

IMG 20190524 115608

 

(Clic sull'immagine per ingrandire in grande formato)

 

Questa è la prima striscia originale credo in possesso della famiglia di Galleppini (l'immagine proviene invece dall'archivo di Francesco Bosco) con "uomini" al posto di "scagnozzi", prima storica censura operata nei primi anni sessanta. Fu usato il raschietto e praticamente non si nota nulla della censura operata. Ma quello che mi interessa sono i disegni. Con le anastatiche di solito non si riproducono perfettamente i dettagli più piccoli, così vi posto la striscia in grande formato e ditemi da 1 a 10 come sono i dettagli dell'anastatica in vendita oggi in edicola. La Mercury aveva fatto un pessimo lavoro sotto questo profilo.

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