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TWF - Tex Willer Forum

[Strisce Anastatiche di Tex]


Diablero
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Messaggi consigliati/raccomandati

9 ore fa, Il Berna dice:

 

Parlando delle strisce in se, ho notato un nuovo "difetto" di stampa: in tutte e tre la quarta di copertina presenta un blu non uniforme. È nuovamente parecchio chiaro soprattutto al centro, mentre ritorna gradualmente blu più scuro solo sul lato sinistro.

Anche le vostre? 

Le mie copie hanno ai due lati un blu intenso, che vira verso un blu leggerissimamente più chiaro al centro, in modo graduale e simmetrico. La sfumatura é quasi impercettibile, se non avessi letto il tuo commento non me ne sarei neanche accorto. Quello che lamenti tu sembra essere un difetto di stampa.

Modificato da PapeSatan
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La rubrica di Frediani, ne sono sempre più convinto, è una rubrica umoristica.  E non solo perché invece di parlare delle strisce si mette a fare umorismo esplicito (stavolta, su quelli che hanno sempre un parente che ha tutti i tex originali...), ma anche per gli errori che contiene...

 

Non so, chi ha una certa età si ricorda quando Roberto Benigni faceva, ad inizio carriera e prima di diventare famoso, il "critico cinematografico" all'Altra Domenica di Arbore, e si faceva sempre sgamare che non aveva visto il film di cui doveva parlare perché stava sul vago o parlava d'altro? Ecco, probabilmente è un tipo di umorismo simile...

 

Stavolta poi c'è una cappella mica da poco: parlando del rarissimo numero 32 del Piccolo Ranger, "Colui che viene da Nord" (perché il Piccolo Ranger? Ovvio, un albo raro di Tex sarebbe stato troppo in topic), hanno messo la copertina del comunissimo numero 45, "la lunga pista" (forse Frediani ha uno stock di Piccolo Ranger 45 da vendere? Boh...)

 

Intanto la sciatteria generale invece di calare (perché dopo gli errori magari dovrebbero fare più attenzione) sta aumentando: confrontate le copertine dei fascicoli 9 e 10...

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Intanto la sciatteria generale invece di calare (perché dopo gli errori magari dovrebbero fare più attenzione) sta aumentando: confrontate le copertine dei fascicoli 9 e 10...

In Gazzetta e/o Bonelli hanno capito che ormai chi voleva continuare la raccolta dopo la fine delle strisce inedite la continuerà comunque e non saranno le inutili rubriche di Frediani o le copertine ripetute doppie dei fascicoli a far loro cambiare idea. Io sono tra quelli e il mio disappunto, per usare un eufemismo, é pari al tuo. Ormai, quando il martedí vado in edicola a ritirare la mia copia messami da parte dall'edicolante prego sempre che sia tutto in regola.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

Io sono tra quelli e il mio disappunto, per usare un eufemismo, é pari al tuo.

Il che è triste...
Sono sulla tua stessa barca.
Ogni martedì mattina prendo le strisce e la sera le apro con una certa trepidazione. Ancora mi entusiasmano, mi gongolo col piccolo formato e mi diverto un mondo a leggere queste storie in forma originale (inoltre concedetemi un piccolo "feticismo"... mi piace il profumo della carta :) ).
Tuttavia questo entusiasmo è sempre un po' offuscato da queste piccole e grandi cadute di stile\qualità che ormai noto.
Per ora non ho intenzione di abbandonare la collezione, credo ancora che sia una bella raccolta, ma ogni settimana spero di non avere brutte sorprese.
Nel frattempo stiamo ancora aspettando una comunicazione ufficiale dalla SBE sulle sviste, dico bene? (vedi la loro risposta su Facebook)

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6 hours ago, Diablero said:

La rubrica di Frediani, ne sono sempre più convinto, è una rubrica umoristica.  E non solo perché invece di parlare delle strisce si mette a fare umorismo esplicito (stavolta, su quelli che hanno sempre un parente che ha tutti i tex originali...), ma anche per gli errori che contiene...

 

Non so, chi ha una certa età si ricorda quando Roberto Benigni faceva, ad inizio carriera e prima di diventare famoso, il "critico cinematografico" all'Altra Domenica di Arbore, e si faceva sempre sgamare che non aveva visto il film di cui doveva parlare perché stava sul vago o parlava d'altro? Ecco, probabilmente è un tipo di umorismo simile...

 

Stavolta poi c'è una cappella mica da poco: parlando del rarissimo numero 32 del Piccolo Ranger, "Colui che viene da Nord" (perché il Piccolo Ranger? Ovvio, un albo raro di Tex sarebbe stato troppo in topic), hanno messo la copertina del comunissimo numero 45, "la lunga pista" (forse Frediani ha uno stock di Piccolo Ranger 45 da vendere? Boh...)

 

Intanto la sciatteria generale invece di calare (perché dopo gli errori magari dovrebbero fare più attenzione) sta aumentando: confrontate le copertine dei fascicoli 9 e 10...

leggendo gli ultimi fascicoli allegati noto sempre più questa sorta di cazzeggio, dove si parla di tutto tranne che di strisce. Ultimamente poi gli argomenti si ripetono. Il discorso "sulla collezione e i pezzi mancanti" mi pare sia stato abusato. Interessanti invece le ultime due pagine dell'ultimo fascicolo con la foto di Galep e Sergio Bonelli. Seppur non in tema del tutto con le strisce, ci regala almeno una bella immagine dei due... sto iniziando a pensare che non valga nemmeno la pena perdere quei cinque minuti di lettura del fascicolo

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

leggendo gli ultimi fascicoli allegati noto sempre più questa sorta di cazzeggio, dove si parla di tutto tranne che di strisce. Ultimamente poi gli argomenti si ripetono. Il discorso "sulla collezione e i pezzi mancanti" mi pare sia stato abusato. Interessanti invece le ultime due pagine dell'ultimo fascicolo con la foto di Galep e Sergio Bonelli. Seppur non in tema del tutto con le strisce, ci regala almeno una bella immagine dei due... sto iniziando a pensare che non valga nemmeno la pena perdere quei cinque minuti di lettura del fascicolo

Solo per curiosità, dato che non me ne occupo, che delle strisce sono un lettore come voi come voi e che colleziono quelle, ma  i fascicoletti li butto via  - di che cosa dovrebbero trattare i testi, secondo voi?  Non mi è chiaro.

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4 minutes ago, borden said:

Solo per curiosità, dato che non me ne occupo, che delle strisce sono un lettore come voi come voi e che colleziono quelle, ma  i fascicoletti li butto via  - di che cosa dovrebbero trattare i testi, secondo voi?  Non mi è chiaro.

Caro Borden...Della storia editoriale delle strisce e delle strisce.

Ad esempio un bell'articoletto potrebbe essere sui costi effettivi di produzione dell'epoca rapportati ad altri formati (argomento solo sfiorato ma non approfondito negli ultimi fascicoli). 

Un altro spunto potrebbe essere quello di descrivere banalmente le varie serie a strisce; invece di farci la lista dei titoli degli arretrati di Tex Gigante parlare delle varie serie, della particolarità dei nomi, del clima storico in cui uscivano nelle edicole. Se vogliamo citare lo zio che affermava, baldanzoso, di avere tutti i Tex gigante, allora tanto vale citare lo zio che si morde le mani perché usava le strisce per accendere il fuoco nel camino. 

Dare maggiore risalto ad immagini prese dalle strisce continuando a fare dei confronti tra strisce originali e vignette censurate, come fatto nei primi fascicoli (qui ha senso usare immagini e testi da Tex gigante, ma come confronto essendo queste storie a disposizione di molti lettori solo nelle forme censurate).

Dato che si parla di collezionismo per Tex gigante, a questo punto perché non parlarne a proposito di strisce. Snocciolare dati sulle tirature dell'epoca delle strisce, del valore delle serie, dei numeri introvabili delle strisce, prima che dei numeri introvabili del piccolo Ranger...

In generale ho l'impressione che si parli di tutto tranne che di strisce.

Paradossalmente preferire si facessero degli articoli su tutto ciò che è albi d'oro, raccoltine, etc., cose di cui non riesco mai a capire un accidente e che fatico a collocare nella storia editoriale di Tex anziché parlare dello zio che dice di aver un amico che possiede tutti i Tex gigante...

Semplicemente perché i Tex gigante ce li hanno quasi tutti...magari non in collezione completa, ma non è nemmeno vero che avere tutti i Tex gigante sia una cosa tanto assurda. Ne oggi, ne all'epoca. 

Ci vedrei meglio addirittura un articolo sulla 1-29 di cui molti lettori sono all'oscuro, capire come sono nate queste collane che mettevano insieme il primo Tex, ben prima della seconda serie gigante. Così si forniscono almeno informazioni utili, piuttosto che testi utili a riempire una pagina e niente più...

Poi per carità, il fascicolo non deve rispondere alle mie lacune in tutto e per tutto, ed è anche gratis per cui non si può richiedere un lavoro di fino, ma almeno restare più sul tema e rendere appetibile il contenuto.

Banalmente, basterebbe raccontare un aneddoto su una delle strisce in allegato o almeno sulla storia che vi è contenuta... 

Parlerei anche delle serie non previste in uscita, così giusto per metterle in mezzo qualora si stesse pensando di non fermarsi e di riprodurre le anastatiche per un periodo più lungo del progetto iniziale... Farei cultura delle strisce di Tex!!

 

 

 

 

Ps. chiarisco: non ho la pretesa che il fascicolo risponda alle mie lacune in generale, perché sono lacune personali che posso pure colmare altrove. Però reputo più coerenti gli argomenti che ho suggerito di quelli che leggo solitamente nei fascicoli, e certamente lettori più esperti di me saprebbero dare suggerimenti ben più mirati... 

Non vorrei apparisse dal mio post la pretesa che i fascicoli debbano rispondere alle mie esigenze, ma semmai che si adattino almeno al materiale con cui sono allegate

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E' come pensavo. L'argomento strisce IO lo esaurirei in una sola puntata e poi non avrei altro da dire. Non credo che Graziano possa fare miracoli, poveretto. E' la vostra richiesta a essere strana. "Parlare delle strisce"... Mah!

 

 

Sono fatte a strisce, costavano 15 lire , poi 20. Ma che altro c'è da dire? :lol:

 

I titoli delle serie erano scelti a caso, che altro c'è da dire sui titoli? Davvero a volte chiedete cose strane. 

 

Tanto per dire, sto seguendo la serie Tanguy e Laverdure con la gazzetta, l'articolista parla della vita degli autori, mica degli album e del prezzo degli album.;)

 

E le info che chiedi - tipo quella sulla serie 1-29 - nessuno di noi le sa. Forse poteva rispondere Sergio. Forse. Non l'ha mai fatto perché non c'era nulla da dire. E Sergio ha pubblicato migliaia di pagine di posta coi lettori. Ma gli argomenti che chiedi non li ha mai trattati. Perché non c'era nulla da dire.

 

Quello che chiedi sono cose "da collezionisti", non da autori né tantomeno da editori. Ne sanno loro MOOLTO più di noi tutti. 

 

 

 

Modificato da borden
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2 hours ago, borden said:

Solo per curiosità, dato che non me ne occupo, che delle strisce sono un lettore come voi come voi e che colleziono quelle, ma  i fascicoletti li butto via  -

Mi sa che li buttano via anche quelli che fanno le copertine, per non accorgersi che hanno usato la stessa copertina per due fascicoli consecutivi...  :P

 

A parte gli scherzi: è ovvio che la cosa importante, il motivo per cui compriamo la serie, sono le strisce. Se fanno un buon lavoro sulle strisce, chissenefrega degli editoriali. E se fanno un pessimo lavoro sulle strisce... idem!

 

Detto questo, ti inviterei a considerare tre aspetti sugli editoriali:

 

1) Quelli di Frediani fanno ridere. Non perché siano arguti e divertenti (anche se OK, lo ammetto, quello sul cugino che ha sempre la Tex completa era divertente... ma gli editoriali precedenti erano da cringe...), ma per la maniera in  cui pare eviti a tutti i costi di parlare delle strisce. E per gli errori (anche se la copertina sbagliata del Piccolo Ranger magari non è colpa sua e sarebbe da rimproverare chi doveva cercare l'immagine, se non è sempre lui, e chi doveva controllare, rimane comunque il mistero: con tanti Tex ricercatissimi dai collezionisti, perché parlare del Piccolo Ranger? Lo so che Frediani ci ha fatto un libro, forse è un fan di Kit Teller, boh...)

 

C'è poco da dire sulle strisce, e quel poco è da collezionisti sfegatati? Non sono d'accordo, e questo forum ne è la dimostrazione. Anche se vuole tenere un tono più "leggero" per non fare un doppione della rubrica più "storica" di Bono (che avrei preferito avesse lui tutte le pagine), nell'uscita che fa vedere il primissimo team-up fra Tex e Carson, non puoi fare un articolo sul vecchio cammello e come è cambiato nel corso degli anni? Nell'uscita con Marie Gold non vuoi fare un articolo sulle donnine allegre delle prima storie? Nell'uscita in cui entra nei rangers non puoi mettere due righe sul corpo e sulle libertà storiche che si era preso Bonelli?

 

È un problema da poco, tanto tutti lo buttano? OK, ma INTANTO è una continua fonte di umorismo, e come tale è ovvio che viene citata nel forum! Mica si può sempre parlare di cose tristi, sottolineare come Frediani stia imitando il Benigni dell'Altra Domenica mi pare divertente (almeno quanto i suoi "arguti" articoli...)

 

2) È un occasione persa. Lo so che a comprare queste strisce c'è un pubblico più vasto dei soli collezionisti sfegatati (o almeno lo spero, altrimenti chiudono...), ma PROPRIO PER QUESTO potresti tranquillamente scrivere anche di cose che i collezionisti già sanno, ma il grosso pubblico no.

Bono lo sta già facendo, finora nella sua rubrica non ricordo di aver letto quasi nulla che non sapessi già: ma quanti fra gli acquirenti di quelle strisce aveva mai letto la lettera che Tea Bonelli aveva scritto a Galep? Quanti sapevano che Sergio Bonelli faceva da "magazziniere" e andava a prendere le tavole, e che il magazzino era il loro scantinato? Quanti sapevano che Galep aveva disegnato due storie autoconclusive prima di Tex, e ne avevano viste le copertine?

 

Anche senza fare un doppione della rubrica di Bono, Frediani poteva per esempio parlare dei vari disegnatori che, senza essere mai citati, hanno aiutato Galep. Chi erano, cos'altro hanno fatto, su che albi hanno presumibilmente lavorato. O se anche questo è un argomento riservato a Bono, poteva magari riempire qualche pagina facendo semplicemente quello che ho fatto io: fare due conti in base ai prezzi presenti nelle strisce a dire che Tex costava la metà di Occhio Cupo e aveva più pagine, parlare del perchè il formato a striscia riduceva i costi.

 

Oppure, alla brutta ci piazzi qualche bella foto semisvestita della Mangano o della Lollobrigida o della Loren da giovani parlando dei modelli femminili dell'epoca. (a parte gli scherzi, le donnina di Galep sono prese da varie attrici o varie persone della redazione, perchè non parlare di quello?

 

3) Sono un segnale di scarsa cura. Lo sbaglio nelle foto, la copertina ripetuta, cioè andando magari anche al di là del solo articolo di Frediani, il vedere la scarsa cura del fascicolo ci fa temere per le strisce. Dove si sono già verificati almeno due errori gravi.  Poi magari il fascicolo e le strisce sono realizzati da team completamente diversi e non c'è relazione nella cura che ci mettono, però un po' di preoccupazione la dà...

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  • Rangers

A parte aneddoti semisconosciuti (se ancora ce ne sono), a me nei fascicoletti piacerebbe vedere il confronto tra gli originali e i censurati, di volta in volta magari quelli più eclatanti.

Nei primi volumetti se ne parlava, poi come dice Diablero si parla di tutto tranne che di quello.

 

Infatti di volta in volta io vengo sul forum a leggere quello che scrive Diablero, sulle differenze tra gli originali e le cose che hanno censurato poi nelle ristampe.

Ecco basterebbe poco penso!

Poi ovvio siamo sempre portati a lamentarci, ma anch'io trovo di scarso interesse il redazionale, a parte quello di Bono

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Nei miei sogni, non mi dispiacerebbe sostituire Frediani.

Non per fare meglio di lui, eh, sia ben chiaro (non ne sarei in grado. Magari @Diablero). Però potrei aggiungere, agli argomenti trattati di solito, un discorso a puntate sui tre capisardi dell'omo moderno: la femmina, il danaro e la mortazza.

 

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  • Rangers
<span style="color:red">10 ore fa</span>, virgin dice:

Nei miei sogni, non mi dispiacerebbe sostituire Frediani.

Non per fare meglio di lui, eh, sia ben chiaro (non ne sarei in grado. Magari @Diablero). Però potrei aggiungere, agli argomenti trattati di solito, un discorso a puntate sui tre capisardi dell'omo moderno: la femmina, il danaro e la mortazza.

 

 

Per carità, io critico ma chiaramente non riuscirei a far meglio di Frediani.

Però al posto di quel redazionale mi concentrerei davvero più sulle vignette censurate nelle ristampe..

Penso che agli acquirenti interessi molto di più che leggere altro!

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8 minuti fa, Sam Stone dice:

 

Per carità, io critico ma chiaramente non riuscirei a far meglio di Frediani.

Però al posto di quel redazionale mi concentrerei davvero più sulle vignette censurate nelle ristampe..

Penso che agli acquirenti interessi molto di più che leggere altro!

Anche perché sarà dura per Frediani trovare materia sempre nuova per interventi banali e inutili lungo tutte le 66 (iniziali) uscite previste...  Comincerà a parlare dei suoi compagni di scuola e degli scambi di albi che ha fatto con CIASCUNO di loro in ogni diverso fascicolo?

Modificato da PapeSatan
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13 hours ago, borden said:

Bono è uno storico del fumetto, sui Bonelli ha scritto dei libri.

 

Comunque non invidio il compito di Frediani.

 

14 hours ago, borden said:

E' come pensavo. L'argomento strisce IO lo esaurirei in una sola puntata e poi non avrei altro da dire. Non credo che Graziano possa fare miracoli, poveretto. E' la vostra richiesta a essere strana. "Parlare delle strisce"... Mah!

 

 

Sono fatte a strisce, costavano 15 lire , poi 20. Ma che altro c'è da dire? :lol:

 

I titoli delle serie erano scelti a caso, che altro c'è da dire sui titoli? Davvero a volte chiedete cose strane. 

 

Tanto per dire, sto seguendo la serie Tanguy e Laverdure con la gazzetta, l'articolista parla della vita degli autori, mica degli album e del prezzo degli album.;)

 

E le info che chiedi - tipo quella sulla serie 1-29 - nessuno di noi le sa. Forse poteva rispondere Sergio. Forse. Non l'ha mai fatto perché non c'era nulla da dire. E Sergio ha pubblicato migliaia di pagine di posta coi lettori. Ma gli argomenti che chiedi non li ha mai trattati. Perché non c'era nulla da dire.

 

Quello che chiedi sono cose "da collezionisti", non da autori né tantomeno da editori. Ne sanno loro MOOLTO più di noi tutti. 

 

 

 

Caro Borden, intanto grazie della risposta. Sicuramente alcuni argomenti richiedono un lavoro che non si può pretendere su questi fascicoli. Ma credo che tra i due estremi (parlare del nulla o di tutt'altro o spulciare robe da collezionisti) ci sia la necessità di essere coerenti col prodotto in uscita in edicola. Come i commenti successivi al mio dimostrano, argomenti fattibili ci sono, come detto anche da me, basterebbe anche solo un'analisi superficiale confrontando vignette censurate e non ad ogni uscita. Ma al di là delle tematiche da trattate, questo fascicoletto da l'idea di essere una cosa mal curata. A questo punto, tanto vale farlo di due facciate, e lasciarle a Bono con una breve introduzione di Frediani, che alla fine ci deve stare. Lui risparmierebbe tempo, eviteremmo spreco di carta e costi associati, oltre allo spazio che occuperanno alla fine delle uscite (e considerando che veramente in pochi se li andranno a rileggere).

Forse me lo sono perso, ma anche un articoletto su come si fa una anastatica e come si sta facendo questa anastatica (considerando anche alcuni errori spuntati fuori)... per dire... dove sono stati recuperati i materiali, etc.

A me non pare assurda come idea...

 

 

Buona giornata

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, Sam Stone dice:

 

Per carità, io critico ma chiaramente non riuscirei a far meglio di Frediani.

Però al posto di quel redazionale mi concentrerei davvero più sulle vignette censurate nelle ristampe..

Penso che agli acquirenti interessi molto di più che leggere altro!

Esatto. 

Peer fortuna noi abbiamo Diablero ;)

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Esatto. 

Peer fortuna noi abbiamo Diablero ;)

In effetti, visto i suoi interessantissimi interventi su ogni pubblicazione delle strisce, potrebbe tranquillamente scriverli lui i fascicoletti. :P:D

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On 12/17/2021 at 1:01 PM, Loriano Lorenzutti said:

Peer fortuna noi abbiamo Diablero 

Eh, ma Vintage Comics ha dei "cacciatori di differenze" molto più abili di me (o almeno più veloci, io sono indietro ormai di troppe strisce).

 

È stata scoperta una nuova "stranezza", forse causata dalla stessa manina dispettosa che ha cambiato quella "K" in "M": stavolta è sparita (cancellata del tutto) una "R" a metà della parola "Mandrie" (che diventa "Mand ie")  in una didascalia a pagina 24 della striscia 20...  :rolleyes:

 

Il fatto che queste stranissime "modifiche" siano legate alle lettere dell'alfabeto, mi fa sospettare un possibile colpevole: è L'Enigmista, il terribile nemico di Batman! Le lettere rubate sono un indizio da decifrare! :laugh:

 

Boh, sperando che in uno dei prossimi numero il titolo in copertina non dica "ex" o "Mex", ecco le differenze nella...

 

Collana del Tex n.8, pubblicato il 18 Novembre 1948, "El Diablo"

 

In cui, come era suo obiettivo dall'inizio, Tex Willer termina lo sterminio sistematico degli assassini dello scout... :laugh:

 

Prima, qualche osservazione sui redazionali. La pubblicità degli abbonamenti in ultima di copertina ormai riguardano solo "Audace" (cioè, Furio Mascherato, un evoluzione in stile supereroistico di Furio Almirante, personaggio ormai troppo datato, anche se stavano pubblicando storie nuove al posto delle precedenti ristampe), la "Serie D'oro audace" (cioè, Occhio Cupo) e Tex Willer.  Frisco Bill era stato chiuso con il 32.  La Serie D'oro Audace durò solo altri 9 numeri (qui c'è la pubblicità del terzo) e Furio Mascherato chiuse nel corso del 1949. Fa impressione pensare come quel piccolo albettino, "Tex" abbia cambiato la storia del fumetto italiano...  senza Tex, o con un Tex abbastanza diverso da non incontrare i favori del pubblico, probabilmente la Bonelli sarebbe stata chiusa ben presto, e la storia del fumetto italiano sarebbe stata completamente diversa...

 

Pagina 1: manca, come al solito, il riassunto, ma stavolta viene modificato anche il titolo: il titolo originale, sia in copertina che all'interno, è "El Diablo" con le virgolette, ma diventa nelle ristampe solo El Diablo

 

Pagina 1, prima vignetta, in originale Tex inizia a smoccolare ("per..."), il suo turpiloquio viene sostituito nelle ristampe da un punto esclamativo...  :rolleyes:

 

pagina 1, vignetta due: Tex e Alce nero... si scambiano i balloons! (sarà stato per non incrociare i flussi?)

 

Pagina 8, prima vignetta: questa non è una censura, la frase è rimasta anche nelle ristampe, anche se è perfettamente riepilogativa del Tex delle origini che avevano voluto cancellare... "Gli spettri non uccidono, Tex Willer sì"  :lol:

 

Pagina 21, GLBonelli utilizza l'italianissimo "corriera", corretta nella nuova ristampa in "diligenza"...

 

Pagina 22, le "gole di Blues" diventano nelle ristampe "Le gole di Blunes"

 

Pagina 28,  anche qui "corriera" diventa "diligenza"...

 

Pagina 29, terza vignetta, la censura più significativa dell'albo...  in originale lo sceriffo dice:

"Perdio! Quasi quasi divento anch'io un fuori-legge! Che uomo!"

 

Nelle ristampe diventa: "Fiuuu! Con un paio di agenti di quel calibro, mi sentirei di ripulire tutto il west!" :rolleyes:

 

Pagina 30, didascalia: in originale dice "[...] ove spera di trovare un po' di tranquillità e sceriffi meno ficcanaso [...]"

 

Nelle ristampa diventa "Per concedersi un meritato periodo di tranquillità"

 

Cioè, in originale Tex sta fuggendo dalla legge, nelle ristampe va a farsi una bella vacanza! :laughing:

 

Pagina 32, ultima vignetta, di fronte ai "corpi, alcuni dei quali orrendamente scotennati", Tex diceva "Dannazione", nelle ristampe sta zitto.

 

Prima di passare alla prossima, segnalo una cosa che oggi farebbe infuriare le orde politicamente corrette: andate a vedere, nella penultima di copertina, terza colonna, la "curiosità" che riguarda "un cinese"...

(non citatela qui, chi vuole leggerla dovrà comprare l'albo! :P )

 

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Poi, visto che altrimenti il ritardo diventa eccessivo, mi sa che inizio a farne due per volta (dipenderà anche dal numero di censure e dal tempo che ho)

 

Collana del Tex n.9, pubblicato il 25 Novembre 1948, "Sul sentiero della morte"

 

Il fatto di fare due strisce di fila mi permette di evidenziare una cosa del passaggio fra le due: l'avventura della "Mano Rossa" termina prima della fine della striscia 9. Poi, invece di iniziare una storia separata, la narrazione prosegue, dicendoci che "una settimana è trascorsa", cioè le due avventure sono consecutive.

È un tipo di narrazione che somiglia di più a quella che c'è oggi su "Tex Willer" che a quella sulla serie regolare...

 

(Il fatto che la storia finisca metà albo invece era probabilmente per far venire voglia al lettore di comprare l'albo successivo per non rimanere con un cliffhanger)

 

Vorrei sotttolineare anche la scritta sulla croce che copre le vittime di El Diablo, tanto per sottolineare ancora il carattere di questo Tex delle origini...  "El Diablo Uccise, Tex Willer vendicherà"  :laugh:

 

Nelle ristampe ci sono un sacco di correzioni grammaticali o di sintassi ("Mucas Gracias" invece di "Muchas Grachas", per esempio), in questo numero il famigerato letterista dei primi numeri doveva avere davvero fretta...   non starò a segnalarle.

 

pagina 7, vignetta 2, un "sonso" (???) diventa "amigo"

 

Pagina 9, vignetta 1 "Ma solo un maledetto vigliacco di bandito rapitore di donne!" diventa "Ma solo un vigliacco rapitore di donne"

 

pagina 9, vignetta 2, Tex dice "Fermo là, faccia da sciacallo! Un solo gesto e ti buco il ventre"... come vorrei che anche il Tex attuale parlasse così! :P

 

Nella ristampa, commettono il crimine di cambiare quella frase in un insipido "Lascia in pace l'artiglieria, compare"   :angry:

 

Pagina 18, vignetta2,  per la prima volta nella serie si fa il nome di Arkansas Joe (insieme a quelli di "Cisco Kid" e "Tex Kid") come di famosi pistoleri del west. Tex non è ancora così famoso, forse perché continuano a chiamarlo "Killer", anche qui...  :P

 

Pagina 25, questa perla del famigerato letterista originale non posso lasciarla passare in silenzio come le altre... A pagina 25 Tex che dice "posso sperare nella compressione del governo?"  :laughing:

 

(e capisci anche le leggende sulle urla di GL Bonelli quando leggeva gli albi, che si sentivano fino a Milano...)

 

In questa storia, "Jeff" è un agente del Servizio Segreto (che negli USA non si occuperebbe di queste cose), e questa è la prima volta che Tex agisce, almeno ufficiosamente, come "agente della legge".  La cosa "strana" è che Jeff nei numeri successivi presenterà Tex al suo "capo", che è comandante dei Rangers, non del servizio segreto, ma Tex entra nel "servizio segreto dei rangers"... sono curioso di vedere come farà Boselli a raddrizzare questa matassa in Tex Willer! :laugh:

(temo che si limiterà ad ignorarla facendo entrare Tex nei rangers "storici" facendo notevoli ret-con a queste vicende...)

 

Pagina 28... "Arizzona"  :rolleyes:

 

Pagina 29: ma cosa vedono le mie caste pupille! Tex assorto ad ammirare le forme di una ballerina di saloon! :blink: :lol:

 

Pagina 31, un "sangue del diavolo" diventa "madre mia"...

 

Poche censure in quest'albo, probabilmente i censori erano stremati per tutte le correzioni fatte al lavoro del famigerato letterista "economico" dell'epoca! :lol:

 

(effettivamente, faceva il letterista come secondo o terzo lavoro la sera, è comprensibile che ci vedesse doppio e facesse un sacco di errori... )

 

 

 

 

 

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La striscia numero 20 è stata Decisamente Sfortunata...  trovato il TERZO errore nella stessa striscia!

 

O quella striscia è stata maledetta dagli Dei.... O c'è decisamente qualcuno che lavora bene, e altri meno bene, e quando una striscia viene imprudentemente affidata a questi ultimi, i risultati si vedono.

 

Avevano già detto dello scarabocchio non cancellato nella striscia 20

 

Avevo già detto del misterioso caso del furto della R nella striscia 20

 

Adesso, nella stessa striscia, si è scoperto il terzo errore, stavolta un errore da...  tonti!

 

Pagina 25, striscia 20, Tex va a dare un occhiata ai "Tonti" invece che ai "Monti"...

 

Visto che le immagini la volta scorsa hanno dato problemi, ecco il link ad un video su Youtube che spiega la faccenda..

 

Ora, quante sono le probabilità che su 27 strisce, finora, tutti gli errori siano concentrati sulla striscia 20 (3 errori) e su una sola vignetta della striscia 5 (2 errori)?

 

Credo che a questo punto ci meriteremmo qualche spiegazione da chi sta realizzando queste anastatiche...

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Peccato per questi errori che stanno davvero minando la serietà dell'operazione.

Peccato soprattutto per quel nome e cognome che la casa editrice ha nella propria intitolazione: un signore, ancor prima di un imprenditore, che ha sempre trattato il lettore con enorme rispetto.

Ecco, questo mi succedeva, quando compravo gli albi Bonelli, una volta: magari la storia era brutta, sì; ma sentivo, acquistando l'albo, di  essere trattato dall'editore non solo come un cliente, ma come qualcosa di più.

Quando acquisto gli albi negli ultimi anni, invece, oltre all'apprezzamento per il lavoro e l'impegno degli autori non percepisco anche quell'altra cosa.

Sergio Bonelli avrebbe di sicuro pubblicato un editoriale di scuse da qualche parte (si scusò perfino per Ortiz che disegnò il Campidoglio al posto della Casa Bianca!), oggi con mille socialetti tramite i quali autori e redattori possono offrirci la live di ogni propria visita alla prostata... nisba.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, virgin dice:

Peccato soprattutto per quel nome e cognome che la casa editrice ha nella propria intitolazione: un signore, ancor prima di un imprenditore, che ha sempre trattato il lettore con enorme rispetto.

Ecco, questo mi succedeva, quando compravo gli albi Bonelli, una volta: magari la storia era brutta, sì; ma sentivo, acquistando l'albo, di  essere trattato dall'editore non solo come un cliente, ma come qualcosa di più.

Non posso fare il paragone con le attuali pubblicazioni perché, a parte il Texone, non compro più nulla (sul magazine ancora ci sto riflettendo se continuare).

Però in passato questo rispetto verso il lettore io l'ho sempre percepito: c'era un editore che dialogava e si confrontava con il suo pubblico e, soprattutto, non si metteva mai su un piedistallo ma si mischiava a noi comuni lettori.

Per 35 anni ho collezionato TuttoTex che, nonostante l'orrenda grafica di copertina, aveva l'enorme pregio di comprendere la Posta che curava Sergio: un dialogo sempre onesto, diretto, senza fronzoli e auto celebrazioni, a volte anche scomodo ma che ti faceva SEMPRE sentire parte di  un'enorme famiglia allargata.

Non compro le Strisce (alla fine ho preferito investire su altro) ma quando, in questo thread, leggo i post di @Diablerosinceramente ci rimango male. Questa è una pubblicazione che esigeva una cura e un'attenzione migliore.

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Il 19/12/2021 at 03:56, Diablero dice:

Eh, ma Vintage Comics ha dei "cacciatori di differenze" molto più abili di me (o almeno più veloci, io sono indietro ormai di troppe strisce).

 

Tu sei più pignolo, segnali più differenze e non sei meno veloce, seguo sempre i tuoi commenti sulle strisce ma evidentemente sei indietro perchè hai altri impegni. Per questo leggo il thread di Vintage in parallelo con le strisce, comunque questo thread, per ammissione dello stesso autore, è stato redatto in più di un anno, perchè c'erano di mezzo anche i vari lockdown.

Per me rimane un'operazione SBE validissima ed attesa da anni, non sono un collezionista, e non mi strappo di certo i capelli per degli errorini sporadici.

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, ggaaco dice:

 

Tu sei più pignolo, segnali più differenze e non sei meno veloce, seguo sempre i tuoi commenti sulle strisce ma evidentemente sei indietro perchè hai altri impegni. Per questo leggo il thread di Vintage in parallelo con le strisce, comunque questo thread, per ammissione dello stesso autore, è stato redatto in più di un anno, perchè c'erano di mezzo anche i vari lockdown.

Per me rimane un'operazione SBE validissima ed attesa da anni, non sono un collezionista, e non mi strappo di certo i capelli per degli errorini sporadici.

Quelli che tu chiami "errorini" sono in realtà palesi alterazioni della copia di esemplari originali: quindi, non si puó più parlare di "anastatica" ma di ristampa riveduta e (s)corretta.

Per restare sull'abominio del "Killer" diventato "Miller", tu non ti incaxxeresti se nella fedele riproduzione del manoscritto originale "Dracula" di Bram Stoker il nome del vampiro venisse cambiato deliberatamente in Jacula? Per pura coincidenza, ricordo che "Tex Miller" é stata una parodia "sconcia" dell'originale, al pari di Jacula...

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