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TWF - Tex Willer Forum

[Strisce Anastatiche di Tex]


Diablero
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Guarda, tempo fa mi capitava di risponderti iniziando con "ma ti rendi conto che..."

 

In questo caso, per esempio, potrei chiederti se ti rendi conto che stai passando da un affermazione all'altra anche in assoluta contraddizione (prima parli dell'archivio strisce della bonelli che sei sicuro essere assolutamente completo dal 1948, e se ti dicono il contrario mentono perchè è impossibile che non abbiano conservato tutto per 80 anni, adesso parli dei colori accesi (?//) e del restauro digitale (come credi si possano ottenere colori più accesi? Dando fuoco allo scanner?), senza alcun senso logico del discorso

 

Ma non lo chiedo manco più. È ovvio che non ti rendi conto.

 

E ogni volta, riesci a far deragliare e incasinare qualunque discussione, in un vortice di affermazioni sconnesse e illogiche che fanno perdere il filo di ogni discorso.

 

Mi chiedo a volte se sarebbe meglio non risponderti, ma significherebbe spesso abbandonarti le discussioni. Preferisco fare una vita di mezzo: la prima volta ti rispondo, quando insisti dimostrando di non aver manco letto la mia risposta, smetto.

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4 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Quì nessuno di noi due sta dicendo cavolate

Tu sei sicuro di quello che dici

Io da parte mia sono sicuro che Bonelli potrebbe correre ai ripari subito se volesse

 

evidentemente non vuole, perché con le due collezioni che ha e grazie al restauro digitale è possibile fare un lavoro eccellente. E il prodotto finale è una anastatica. Per quale motivo deve ricorrere ai ripari? Perché ci sono state due sviste in fase di restauro?

Per queste due sviste, e considerando che è di gran lunga la migliore anastatica mai fatta, dovrebbero ricercare albi originali (col rischio comunque di beccare qualche fregatura o svista)?

Semmai deve correre ai ripari cercando, col materiale che ha a disposizione, di fare la massima attenzione e cercare di curare meglio i fascicoli, che possono essere come dimostrato anche molto interessanti. 

Sarebbe a quel punto un prodotto davvero perfetto

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6 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

La discussione che ho preso con Diablero è ben diversa

Che ci siano alcune strisce in condizioni non perfette ci credo

Ma se hanno saputo ricreare per la maggior parte le copertine che quasi tutte sono fedeli per quasi tutta la prima serie e badate che non lo dico solo io ma il raffronto con le strisce originali e quelle piacentini,questa anastatica rcs ne esce vittoriosa eccetto per la copertina del numero 1 della seconda serie

La stessa cosa si pu dire per la maggior parte dei dialoghi integrali non censurati e per le vignette

Quindi suggerisci di inondare la Bonelli di mail per chiedere di porre rimedio (acquistando delle serie in migliori condizioni) per una copertina? 

Buona fortuna. 

Stai ammettendo che questa serie è la migliore fatta fino ad oggi, e che in sostanza ci sono stati un paio di errori (2-3) ma la reazione che suggerisci è forse più adatta verso un prodotto scadente fatto coi piedi...

non so, non mi convinci o forse non capisco io dove si vuole andare a parare... 

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8 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Io non sto suggerendo

Io sto dicendo che la Bonelli deve prendere esempio dalla Astorina perchè i vecchi Diabolik prima edizione non erano messi meglio delle strisce di Tex

La Astorina però ha recepito le critiche e vi ha posto rimedio pubblicando i numeri come erano alla loro prima edizione

Bonelli deve prendere esempio da loro perchè il buon Sergio lo avrebbe fatto

<Se vai su Vintage Comics vedi dalle varie foto che confrontano  le piacentini con queste ti accorgi che la cura di queste ultime è molto migliore,mentre le copertine delle piacentini,avevano sempre i colori più accesi e non solo

In alcune copertine mancavano c'erano imperfezioni anche nei disegni che parevano leggermente tagliati

Le tavole e le vignette di questa ristampa lo ripeto per la maggior parte,tolto  due numeri che ci sono stati dei pasticci è di gran lunga la miglior ristampa anastatica di Tex mai fatta

 

Sulla base del tuo commento non capisco ancora a cosa dovrebbe porre rimedio la Bonelli. 

Dici che: 

- "La Astorina però ha recepito le critiche e vi ha posto rimedio pubblicando i numeri come erano alla loro prima edizione". 

Perché l'anastatica di Tex, a parte un paio di sviste è diversa dall'originale? Non hanno forse ammesso le sviste nei recenti fascicoli ammettendo l'errore? Sei quindi prevenuto e pensi che non faranno maggiore attenzione? Tra l'altro, quale è il senso di inondare di mail per lamentarsi, quando hanno ammesso pubblicamente le sviste fino ad ora note? Pensi che quindi dopo averle ammesse, non porranno maggiore attenzione? 

-"Se vai su Vintage Comics vedi dalle varie foto che confrontano  le piacentini con queste ti accorgi che la cura di queste ultime è molto migliore"

Confermi che la cura delle nuove anastatiche è migliore. Porre rimedio a cosa quindi? Si pone rimedio a qualcosa di fatto male, poi semmai si possono migliorare dei dettagli, quello sempre, ma porre rimedio a cosa? Tra l'altro se bisogna capire quale sia la qualità del lavoro il confronto non lo fai tra due anastatiche diverse, ma tra i colori della anastatica e della originale. Da quello che scrivi non si capisce se questo confronto è consultabile su quel sito.

- "le copertine delle piacentini,avevano sempre i colori più accesi e non solo. In alcune copertine mancavano c'erano imperfezioni anche nei disegni che parevano leggermente tagliati".

Non sono esperto, ma i colori più accesi sono una nota positiva? Dipende da come erano in originale, ma l'assunto "colore acceso -> meglio" non ha senso senza un contesto. Tra l'altro al di la dei colori, confermi che le copertine comunque sono curate meglio nella nuova anastatica. Ma nonostante questo bisogna porre rimedio. Come, comprando delle collezioni in migliori condizioni? Se il problema sono i  colori delle copertine, penso che il restauro digitale possa fare miracoli in tal senso. Credo a naso, che collezioni con migliore qualità possa dare beneficio su altri aspetti difficili da trattare con un restauro. 

- "Le tavole e le vignette di questa ristampa lo ripeto per la maggior parte,tolto  due numeri che ci sono stati dei pasticci è di gran lunga la miglior ristampa anastatica di Tex mai fatta"

Ma secondo te la Bonelli va inondata di mail per fargli porre rimedio, porre rimedio alla migliore anastatica di Tex mai fatta..... per degli errori su due lettere in oltre 23 uscite (69 strisce riprodotte). 

 

Continuo a trovare difficile un dialogo se nello stesso post dici tutto e il contrario di tutto.

Il fatto che non sia l'unico a fartelo notare dovrebbe indurti a una riflessione o a formulare meglio la tua opinione, che sicuramente sarà valida ma difficile da capire

 

 

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6 hours ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Se vai su Vintage Comics vedi dalle varie foto che confrontano  le piacentini con queste ti accorgi che la cura di queste ultime è molto migliore,mentre le copertine delle piacentini,avevano sempre i colori più accesi

:laughing:

 

Non c'entra una mazza la "cura". Quando le ha fatte piacentini NON C'ERA IL RESTAURO DIGITALE! Quindi si è limitato a scegliere il materiale migliore che aveva a disposizione o che poteva trovare, ha fotografato per la stampa quello, ha ha fatto COPIE DI ALBI con la tecnologia dell'epoca! Quindi le sue anastatiche a volte sono "scentrate"? Certo! COME L'ALBO ORIGINALE! (le strisce sono notoriamente sempre scentrate, se ha le originali lo sai. Da questo punto di vista la nuova ristampa è "innaturalmente" centrata...)

 

Come "cura", in generale, per me con le tecnologie di stampa dell'epoca, ce n'è di più nelle Piacentini, mentre queste hanno da una parte la possibilità di MODIFICARE e di EDITARE in digitale per correggere gli errori e i difetti delle strisce....con il rischio di aggiungerne altri, di errori!

 

I colori "più accesi" li ottengono CON IL RESTAURO DIGITALE, proprio la cosa che ti scandalizza nei post dispari (in quelli pari invece lo lodi, ma ormai ho capito che la coerenza non è il tuo forte...)

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Diablero, quello che dici è purtroppo tutto vero, però una casa editrice che non ha seriamente pensato di raccogliere e custodire la sua unica risorsa, che è il suo capitale materiale ma soprattutto intellettuale, quando c'erano ancora le condizioni di disponibilità e conservazione è un'azienda con poca lungimiranza.

Prima che le emeroteche venissero digitalizzate, era mia consuetudine recarmi ne.le biblioteche per consultare quotidiani e periodici anche di un secolo fa! E se lo facevano le biblioteche, anche con tanta cartaccia che nessuno legge più... 

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38 minutes ago, PapeSatan said:

Diablero, quello che dici è purtroppo tutto vero, però una casa editrice che non ha seriamente pensato di raccogliere e custodire la sua unica risorsa,

Ma quale xxxxx di risorsa??????????

 

La redazione all'epoca era un appartamento dove vivevano Tea e Sergio (e per un po', pure Galep), il "deposito arretrati" uno scantinato.  C'è un buco di settimane in cui Tex non fu pubblicato, e l'ipotesi più plausibile è che non avessero i soldi per pagare il tipografo.

 

E secondo te all'epoca Sergio (13 anni) avrebbe dovuto dire "invece di pubblicare il nuovo Tex con i soldi del tipografo adesso compriamo una libreria di quelle buone, con chiusura alla luce e all'aria" (perchè se li tenevi in una libreria normale adesso erano polvere in ogni caso) "e invece di venderle tutte le strisce, ne teniamo 3 di ciascuna, tipo capsula del tempo, così fra 80 anni mio figlio che sarà proprietario della più grande casa editrice di fumetti d'Italia potrà fare le anastatiche"????

 

No ma davvero, siete fuori dal mondo...

 

38 minutes ago, PapeSatan said:

Prima che le emeroteche venissero digitalizzate, era mia consuetudine recarmi ne.le biblioteche per consultare quotidiani e periodici anche di un secolo fa! E se lo facevano le biblioteche, anche con tanta cartaccia che nessuno legge più.

Le biblioteche hanno finanziamenti PUBBLICI.

 

Sono sicuro che se all'epoca una biblioteca fosse stata interessata a conservare strisce di Tex, gliele avrebbero vendute tranquillamente.

 

Purtroppo all'epoca invece se i maestri scoprivano che un bambino portava fumetti a scuola, glieli strappavano e chiamavano i genitori per dirgli di intervenire per evitare la corruzione della sua giovane mente, mentre i preti dicevano che chi leggeva Tex poi diventava un criminale...

 

 

Modificato da Diablero
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Non hai afferrato il senso del mio discorso.

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Ma quale xxxxx di risorsa??????????

 

La redazione all'epoca era un appartamento dove vivevano Tea e Sergio (e per un po', pure Galep), il "deposito arretrati" uno scantinato.  C'è un buco di settimane in cui Tex non fu pubblicato, e l'ipotesi più plausibile è che non avessero i soldi per pagare il tipografo.

 

E secondo te all'epoca Sergio (13 anni) avrebbe dovuto dire "invece di pubblicare il nuovo Tex con i soldi del tipografo adesso compriamo una libreria di quelle buone, con chiusura alla luce e all'aria" (perchè se li tenevi in una libreria normale adesso erano polvere in ogni caso) "e invece di venderle tutte le strisce, ne teniamo 3 di ciascuna, tipo capsula del tempo, così fra 80 anni mio figlio che sarà proprietario della più grande casa editrice di fumetti d'Italia potrà fare le anastatiche"????

 

No ma davvero, siete fuori dal mondo...

 

Le biblioteche hanno finanziamenti PUBBLICI.

 

Sono sicuro che se all'epoca una biblioteca fosse stata interessata a conservare strisce di Tex, gliele avrebbero vendute tranquillamente.

 

Purtroppo all'epoca invece se i maestri scoprivano che un bambino portava fumetti a scuola, glieli strappavano e chiamavano i genitori per dirgli di intervenire per evitare la corruzione della sua giovane mente, mentre i preti dicevano che chi leggeva Tex poi diventava un criminale...

 

 

Non hai afferrato il senso del mio discorso.

Un editore che tratta il proprio prodotto (il suo "valore") come una roba "usa e getta" (nel vero senso dell'espressione) non si può degnare della definizione di editore di fumetti. Semmai di quella di cartaio, con carta che considera alla stregua di quella con cui ti pulisci il deretano (che, mi auguro per il tuo posteriore, che non sia quella che tanto gelosamente custodiscono nelle emeroteche... o negli scantinati degli editori di giornali, che non hanno più finanziamenti pubblici di quanti ne godesse l'Audace...

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  • co fondatore
<span style="color:red">2 ore fa</span>, Diablero dice:

mentre i preti dicevano che chi leggeva Tex poi diventava un criminale...

Parlavano quelli con la coscienza pulita :lol:.

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"Omosessualità tollerata solo in seminario e in presenza di un adulto". :D

 

P.S.: sì, lo so, che palle lo stereotipo dei preti pedofili (che per giunta non sono statisticamente più pedofili di altre categorie...); però come citazione fa sempre ridere. :D

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<span style="color:red">22 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Il buon Giobbe Diablero come tu dici,dovrebbe capire che una casa editrice come la Sergio Bonelli Editore,è impossibbile che non abbiano le strisce originali di ciascuna serie a strisce di Tex

Mi rifiuto di credere che una casa come la Astorina sia stata capace  di fare autentiche anastatiche delle primissime edizioni di Diabolik mentre la Sergio Bonelli Editore no riesca in questa impresa

é inammissibbile che neglki archivi non abbiano tutto ciò

Anni fa ho visto una intervista a Sergio Bonelli mentre sfogliava le prime strisce di Tex nel loro archivio  e ora mi vengono a dire che non ne hanno in buone condizioni

Va bene a difenderli ma ora basta

Purtroppo, all'epoca non si usava conservare copie di archivio di ogni pubblicazione; nessuna casa editrice ne ha... a meno che non le abbia acquistate in tempi recenti.

All'epoca, il fumetto era considerato "usa e getta" e, quindi, per quale motivo una casa editrice avrebbe dovuto accollarsi la spesa di un magazzino per tenerle? fra l'altro, Sergio Bonelli affermò più volte di non avere una copia di archivio dei vecchi albi (ed infatti, è certo che abbia acquistato le Piacentini alle fiere) e questo trova conferma nella voce che, in tempi recenti, la Bonelli abbia acquistato l'intera serie originale a striscia da uno o più collezionisti (che sarebbe la serie di archivio che ha adesso e che è stata, probabilmente, utilizzata per l'anastatica insieme a quella di Bono) anche se non sappiamo in che condizioni fossero gli albi.

Passando all'Astorina, è stato più volte dichiarato che, per realizzarla, è stato necessario acquistare e DISTRUGGERE un'intera serie (purtroppo, per effettuare delle buone scansioni di un albo brossurato, è necessario "aprirlo" completamente, distruggendolo irrimediabilmente.

Comunque, secondo me, quando andreadelossu dice che la Bonelli dovrebbe "correre ai ripari" rispetto ai difetti riscontrati nell'anastatica, si riferisce soltanto alle tre (o quattro?) strisce in cui sono stati riscontrati dei difetti (Tex "Miller", "Tonto" al posto di monti, il segno di biro all'interno del titolo e la camicia del tizio in basso a destra in copertina... ecco, sono quattro).

Sempre secondo me, la sua idea, che condivido, è che le quattro strisce in questione andrebbero RISTAMPATE ed allegate gratuitamente alle prossime uscite (ecco il motivo del riferimento all'ANASTATIKA di Diabolik) e, per farlo non è assolutamente necessario acquistare nuove copie delle strisce in questione: vanno benissimo quelle già utilizzate (che sono già state digitalizzate) nelle quali si sa già quali correzioni apportare per riportarle alla forma originaria.

Niente di più semplice e, oserei dire, il minimo sindacale per una casa editrice seria.

Se è questo il pensiero di andreadelossu (che, magari, lo ha espresso non proprio chiaramente), io sono perfettamente d'accordo e penso che è impossibile non esserlo.

Ribadisco, comunque, che le quattro strisce "difettose" non inficiano per nulla il valore dell'anastatica di Tex che è, sicuramente, la migliore mai realizzata.

<span style="color:red">38 minuti fa</span>, Enrico dice:

Purtroppo, all'epoca non si usava conservare copie di archivio di ogni pubblicazione; nessuna casa editrice ne ha... a meno che non le abbia acquistate in tempi recenti.

All'epoca, il fumetto era considerato "usa e getta" e, quindi, per quale motivo una casa editrice avrebbe dovuto accollarsi la spesa di un magazzino per tenerle? fra l'altro, Sergio Bonelli affermò più volte di non avere una copia di archivio dei vecchi albi (ed infatti, è certo che abbia acquistato le Piacentini alle fiere) e questo trova conferma nella voce che, in tempi recenti, la Bonelli abbia acquistato l'intera serie originale a striscia da uno o più collezionisti (che sarebbe la serie di archivio che ha adesso e che è stata, probabilmente, utilizzata per l'anastatica insieme a quella di Bono) anche se non sappiamo in che condizioni fossero gli albi.

Passando all'Astorina, è stato più volte dichiarato che, per realizzarla, è stato necessario acquistare e DISTRUGGERE un'intera serie (purtroppo, per effettuare delle buone scansioni di un albo brossurato, è necessario "aprirlo" completamente, distruggendolo irrimediabilmente.

 

Comunque, secondo me, tornando al discorso generale, quando andreadelossu dice che la Bonelli dovrebbe "correre ai ripari" rispetto ai difetti riscontrati nell'anastatica, si riferisce soltanto alle tre (o quattro?) strisce in cui sono stati riscontrati dei difetti (Tex "Miller", "Tonto" al posto di monti, il segno di biro all'interno del titolo e la camicia del tizio in basso a destra in copertina... ecco, sono quattro).

Sempre secondo me, la sua idea, che condivido, è che le quattro strisce in questione andrebbero RISTAMPATE ed allegate gratuitamente alle prossime uscite (ecco il motivo del riferimento all'ANASTATIKA di Diabolik) e, per farlo non è assolutamente necessario acquistare nuove copie delle strisce in questione: vanno benissimo quelle già utilizzate (che sono già state digitalizzate) nelle quali si sa già quali correzioni apportare per riportarle alla forma originaria.

Niente di più semplice e, oserei dire, il minimo sindacale per una casa editrice seria.

Se è questo il pensiero di andreadelossu (che, magari, lo ha espresso non proprio chiaramente), io sono perfettamente d'accordo e penso che è impossibile non esserlo.

Ribadisco, comunque, che le quattro strisce "difettose" non inficiano per nulla il valore dell'anastatica di Tex che è, sicuramente, la migliore mai realizzata.

 

 

Scusate, nel cercare di correggere il mio post precedente ho fatto un pasticcio (è spuntato due volte lo stesso post) me ne scuso, leggetene uno soltanto.

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3 hours ago, Enrico said:

Sempre secondo me, la sua idea, che condivido, è che le quattro strisce in questione andrebbero RISTAMPATE ed allegate gratuitamente alle prossime uscite (ecco il motivo del riferimento all'ANASTATIKA di Diabolik) e, per farlo non è assolutamente necessario acquistare nuove copie delle strisce in questione: vanno benissimo quelle già utilizzate (che sono già state digitalizzate) nelle quali si sa già quali correzioni apportare per riportarle alla forma originaria.

Niente di più semplice e, oserei dire, il minimo sindacale per una casa editrice seria.

Se è questo il pensiero di andreadelossu (che, magari, lo ha espresso non proprio chiaramente), io sono perfettamente d'accordo e penso che è impossibile non esserlo.

Ribadisco, comunque, che le quattro strisce "difettose" non inficiano per nulla il valore dell'anastatica di Tex che è, sicuramente, la migliore mai realizzata.

 

Se questo è il suo punto di vista, mi trova d'accordo. Considerando che gli errori sono veramente pochi, dal momento che la qualità dell'opera è elevata, credo sia anche un qualcosa in più avendone la possibilità, renderla perfetta. L'importante è esser sicuri degli errori...

Non so in termini di costi, ma penso che il ritorno in termini di immagine ripagherebbe gli affezionati. 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, LedZepp dice:

Se questo è il suo punto di vista, mi trova d'accordo. Considerando che gli errori sono veramente pochi, dal momento che la qualità dell'opera è elevata, credo sia anche un qualcosa in più avendone la possibilità, renderla perfetta. L'importante è esser sicuri degli errori...

Non so in termini di costi, ma penso che il ritorno in termini di immagine ripagherebbe gli affezionati. 

Sono totalmente d'accordo e aggiungo che se anche volessero farle pagare, non dico a prezzo pieno ma anche solo a metà prezzo, la maggioranza degli acquirenti della serie li acquisterebbe di corsa! Probabilmente anche a prezzo pieno, pur di ristabilire la "verità"... L'editore pertanto ci pensi: non ci perderebbe nulla e probabilmente, se le vendesse a prezzo pieno, avrebbe pure un ulteriore guadagno non preventivato. :D

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2 minutes ago, PapeSatan said:

Sono totalmente d'accordo e aggiungo che se anche volessero farle pagare, non dico a prezzo pieno ma anche solo a metà prezzo, la maggioranza degli acquirenti della serie li acquisterebbe di corsa! Probabilmente anche a prezzo pieno, pur di ristabilire la "verità"... L'editore pertanto ci pensi: non ci perderebbe nulla e probabilmente, se le vendesse a prezzo pieno, avrebbe pure un ulteriore guadagno non preventivato. :D

Mmm su questo però mi trovi in disaccordo. Se decidono di ristamparle perché le precedenti avevano l'errore, non si può chiedere all'acquirente di ripagarle. O accettiamo la presenza di quei pochi errori senza farne un dramma, ma se ammettiamo tutti (compresa la Bonelli) che sarebbe giusto ristamparla per quegli errori, a quel punto non si può fare un ragionamento economico a mio avviso sul provare a guadagnarci sopra...Sarebbe un cortocircuito, come se domani mi vendessero un cellulare  con un difetto di fabbrica, magari non grave, ma che comunque lo rende di minor qualità rispetto al prodotto per come dovrebbe essere, la casa costruttrice ammette il problema e accetta di porre rimedio a mie spese... Non dubito che qualcuno pur di avere il prodotto al top acconsentirebbe a pagare qualcosa, ma non sarebbe giusto

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, LedZepp dice:

Mmm su questo però mi trovi in disaccordo. Se decidono di ristamparle perché le precedenti avevano l'errore, non si può chiedere all'acquirente di ripagarle. O accettiamo la presenza di quei pochi errori senza farne un dramma, ma se ammettiamo tutti (compresa la Bonelli) che sarebbe giusto ristamparla per quegli errori, a quel punto non si può fare un ragionamento economico a mio avviso sul provare a guadagnarci sopra...Sarebbe un cortocircuito, come se domani mi vendessero un cellulare  con un difetto di fabbrica, magari non grave, ma che comunque lo rende di minor qualità rispetto al prodotto per come dovrebbe essere, la casa costruttrice ammette il problema e accetta di porre rimedio a mie spese... Non dubito che qualcuno pur di avere il prodotto al top acconsentirebbe a pagare qualcosa, ma non sarebbe giusto

Eticamente e per customer satisfaction ti do ragione al 100%. Purtroppo, però, temo che viviamo in un'epoca in cui non c'è più quel rapporto tra editore e lettore come tra padre e figlio. Il business la fa da padrone. Se davvero succedesse quello che tutti noi auspichiamo, cioè la riedizione gratuita delle strisce fallate, sarebbe la volta buona di renderne merito in tutti i canali possibili e immaginabili. Quello che volevo dire è che se anche si andasse su una via di mezzo, cioè appunto il metà prezzo, si potrebbe interpretare come un segno di attenzione verso gli affezionati lettori senza danno economico per l'editore. Le finanze contano, purtroppo, alltrimenti avrebbero già pubblicizzato l'intenzione di ristamparle corrette.

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Se davvero succedesse quello che tutti noi auspichiamo, cioè la riedizione gratuita delle strisce fallate, sarebbe la volta buona di renderne merito in tutti i canali possibili e immaginabili. 

E' già successo con l'anastatika di Diabolik il cui editore è lo stesso RCS (la Bonelli fornisce solo i materiali di stampa) e i due (se non sbaglio) albi furono ristampati ed allegati alle uscite seguenti.

Ripeto: l'editore E' LO STESSO

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14 minutes ago, andreadelussu74@gmail.com said:

Bisognerebbe vedere quante copertine hanno ritoccato la Rcs

???????

 

Direi... TUTTE?

 

Cosa c'è di così ostico nel concetto di "restauro digitale"?

 

 

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Qualcosa in Gazzetta/SBE si muove! Le proteste sono state recepite e un primo omaggio riparatore sarà contenuto nella prossima uscita, la nr. 26: la VARIANT in copertina della striscia nr. 47 "Il traditore".

PECCATO che far passare per "variant" una copertina in cui i quadrettoni della camicia di Tex appaiono leggermente più spessi della versione pubblicata mi sembra un salto carpiato triplo con scappellamento a destra.

Difetto di scansione o di stampa, da smaltire pavoneggiandosi anzichè mandare al macero? Qualche esperto collezionista può chiarire?

Avrei preferito la ristampa del "Killer" al posto di "Miller". Ci spero ancora.

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Nella seconda ristampa avranno semplicemente ottenuto delle linee piú spesse nei quadrettoni della camicia di Tex per una maggiore inchiostratura del rosso o una carta leggermente piú porosa.

Questo non basta per definirla una variant, altrimenti sai che proliferazione di variant con quella artigianalità che contraddistingueva le strisce di quei tempi...

Pure la spalla tutta rossa anziché bianca e rossa nella striscia della seconda serie gia citata sarebbe una variant?

Sono variant, eventualmente, le strisce che in quarta di copertina hanno una diversa pubblicità di "Plutos".

La proposta dell‘editore di propinarci questa copia pressoché identica della striscia nr. 49 é semplicemente ridicola!

 

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Il 29/3/2022 at 21:45, PapeSatan dice:

Nella seconda ristampa avranno semplicemente ottenuto delle linee piú spesse nei quadrettoni della camicia di Tex per una maggiore inchiostratura del rosso o una carta leggermente piú porosa.

[...]

dell‘editore di propinarci questa copia pressoché identica della striscia nr. 49 é semplicemente ridicola!

 

Ciao!

In realtà a ben guardare le foto delle due copertine non si tratta di tratti più spessi derivanti qualche "intoppo" tipografico. Il motivo è proprio diverso e si nota molto bene nelle righe che si vedono fra il cinturone e il gilet: l'andamento delle linee è diverso, sono proprio orientate diversamente (meno evidente ma si vede anche nelle linee verticali sotto all'orecchio).

Parrebbero dunque due illustrazioni effettivamente diverse. Curioso.

Quindi non definirei ridicola l'aggiunta di questa striscia, anche se (e qui penso che tu condivida il pensiero), alla luce di tutte le ammissioni di sviste od errori sarebbe più gradita una ristampa pulita da tratti a penna e simili.

Con questo precedente però il lumicino della speranza resta acceso... :)

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<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Il Berna dice:

Ciao!

In realtà a ben guardare le foto delle due copertine non si tratta di tratti più spessi derivanti qualche "intoppo" tipografico. Il motivo è proprio diverso e si nota molto bene nelle righe che si vedono fra il cinturone e il gilet: l'andamento delle linee è diverso, sono proprio orientate diversamente (meno evidente ma si vede anche nelle linee verticali sotto all'orecchio).

Parrebbero dunque due illustrazioni effettivamente diverse. Curioso.

Quindi non definirei ridicola l'aggiunta di questa striscia, anche se (e qui penso che tu condivida il pensiero), alla luce di tutte le ammissioni di sviste od errori sarebbe più gradita una ristampa pulita da tratti a penna e simili.

Con questo precedente però il lumicino della speranza resta acceso... :)

Hai ragione, la trama della camicia è diversa, alcune linee sono orientate diversamente. Però non mi sembra una differenza tale da giustificare una proposizione addirittura come "variant". Se questa è una variant, allora le strisce con "Miller" e "tonti" andrebbero definite con i loro nomi reali: versioni apocrife, come certi Vangeli, non anastatiche di strisce originali.

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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Se questa è una variant, allora le strisce con "Miller" e "tonti" andrebbero definite con i loro nomi reali: versioni apocrife, come certi Vangeli, non anastatiche di strisce originali.

In effetti "variant" è abbastanza altisonante ed esagerato come termine. La moda degli inglesismi colpisce di nuovo :)

Sulle strisce funestate dagli errori ormai abbiamo detto di tutto e di più. Io ormai le considero affette da "errori di restauro", che poi di fatto è ciò che è capitato. Non perdo la speranza in una ristampa riparatoria in futuro

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  • 1 mese dopo...

Buongiorno a tutti.

Questo post è solo per segnalare che nell'uscita di questa settimana il fascicolo di supporto alle strisce contiene la pagina corretta riguardante la scheda del film di Laurel & Hardy.

 

Certo, questo è un aspetto piuttosto marginale se paragonato alle strisce vere e proprie e ai relativi errori, comunque va dato atto che qualcosa è stato fatto.

 

Passatemi la battuta quando dico che " il meno è fatto! "

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