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[Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!


MacParland
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Io invece alla quarta o quinta volta in cui il critico ripete che voleva una storia semplice con Tex e Zagor senza dover leggere gli altri mallopponi mi sono stufato e ho spento.

Io li ho presi e ho tutta l'intenzione di leggerli prima di vedere se il finale ne è una degna conclusione. Da quello che ho capito questo speciale natalizio potrebbe aver trovato una sua identità raccogliendo ogni anno un nuovo incontro tra i due eroi, ma non ho capito la fine di un altro video che ho visto fino in fondo, quello con Boselli che presenta l'albo. Cosa succederà a gennaio sul sito?

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9 minutes ago, Dix Leroy said:

Io invece alla quarta o quinta volta in cui il critico ripete che voleva una storia semplice con Tex e Zagor senza dover leggere gli altri mallopponi mi sono stufato e ho spento.

 

L'avevo detto che é impressionante: l'ha ripetuto per 20 minuti di fila.

Il Bos gli ha fatto venire il mal di testa: così non si fà! :D

 

9 minutes ago, Dix Leroy said:

Da quello che ho capito questo speciale natalizio potrebbe aver trovato una sua identità raccogliendo ogni anno un nuovo incontro tra i due eroi

Magari.... come il pianeta dei morti di Bilotta

Modificato da zagor70
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1 ora fa, zagor70 dice:

L'avevo detto che é impressionante: l'ha ripetuto per 20 minuti di fila.

Il Bos gli ha fatto venire il mal di testa: così non si fà! :D

 

Sono veramente sconvolto. Leggere Boselli e lamentarsi dei molti personaggi è come leggere Manara e lamentarsi della fica.

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, virgin dice:

 

Sono veramente sconvolto. Leggere Boselli e lamentarsi dei molti personaggi è come leggere Manara e lamentarsi della fica.

Perché si può mettere solo un "Mi Piace"? Applausi per Virgin! 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

 

Sono veramente sconvolto. Leggere Boselli e lamentarsi dei molti personaggi è come leggere Manara e lamentarsi della fica.

Direi che il paragone ci sta tutto:lol2::lol2:Grande Virgin!

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Per mè  questa è un ottima storia, e Boselli ha fatto un ottimo lavoro. Bisogna però  essere molto concentrati a leggerla, altrimenti vai in confusione.  Io  la ho già letta due volte, e alla fine devo dire che tutto quadra. Piccinelli ha fatto un ottimo lavoro, ,, mi piacciono pero di più  i bisonti di Galep de Gli sterminatori.,🤸‍♂️🖐

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Tutto quadra ma è un po' faticoso.

Boselli ha  fatto un lavoro millimetrico e non si può non applaudirlo, visto anche che non aveva a disposizione  troppe pagine.

Da parte mia preferisco, e amo, quando è meno legato a recuperi e conseguenzialità e crea intrighi di più ampio respiro e autoconcludenti. Qui ci sono diverse scene molto ben congegnate ma troppi antefatti, pure parecchio complicati, e postfatti, che, data la mia età, non riesco ad apprezzare a pieno.

Alla fine la ciccia è un po' poca.

 

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Quando c'è un team up tra eroi del fumetto, ovviamente entrambi "buoni" e dalla stessa parte, la prima cosa che i due fanno quando si incontrano è darsele di santa ragione, senza naturalmente arrivare a far vincere uno dei due (pena il declassamento del perdente, con potenziali ripercussioni sulle sue vendite) per poi fare coppia contro i cattivi. E' un passaggio che sicuramente il lettore medio si aspetta e che lo sceneggiatore non rifiuta mai, con qualche eccezione straordinaria in tutti i sensi (penso al Dark Knight Returns di Miller, in cui lo scontro è alla fine).
Naturalmente, poi, verso la fine i due eroi fanno intendere la volontà di rivedersi (per acquisita stima reciproca che fa breccia nel loro egotismo sovrumano? perché vogliono ridarsele e stavolta arrivare alla vittoria di uno di loro?), minaccia che si concretizza quando c'è stato sufficiente risultato di vendite dell'albo.
Qui non si è evitato lo stereotipo e la sinossi risulta, da questo punto di vista, totalmente prevedibile. Non so nemmeno se essere deluso perché obiettivamente era forse impossibile fare diversamente: nella loro immutabilità, i due personaggi non hanno le sfumature di Batman, che nel corso della sua storia editoriale è passato dal camp al tragico al pop ecc ecc, ed è quindi molto più malleabile dall'autore di turno. Non è un difetto in sé, il loro, è solo una elemento che rende faticoso e in una certa misura meccanico qualunque team up.


Zagor è stato "texizzato" (reso più realistico e "da grandi") per poter apparire in una storia del ranger e Cico è naturalmente assente perché non texizzabile.
Disegni quasi sempre eccellenti.


In conclusione, tolti i passaggi da luogo comune, la storia è avvincente e ben disegnata, ma mi resta il dubbio che un tale incontro non s'avesse da fare. Non c'è niente da fare, Tex è tendenzialmente realistico, e infatti nella sua mappa degli USA non esiste Darkwood, mentre Zagor è tendenzialmente irrealistico: appartengono a due mondi diversi. E se davvero l'imberbe Willer e il maturo spirito con la scure si fossero mai incontrati, un tale evento avrebbe necessariamente prodotto tracce durature nel più giovane dei due, che ovviamente non si sono mai viste negli albi texiani.
Bos ha un'abilità straordinaria e qui gli è riuscito un mezzo miracolo, ma forse erano più saggi i padri fondatori che tenevano ben separati i loro personaggi. Io, poi, preferisco anche la loro tendenza a scrivere storie fondamentalmente autoconclusive e con le apparizioni dei personaggi di contorno calibrate e comunque sempre ben "presentate", in modo da non confondere il neofita e/o obbligarlo a leggere valanghe di albi precedenti per poter apprezzare la storia, ma questo è un altro discorso.


Nell'immancabile secondo incontro vedremo Cico contro Mefisto? ;)

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16 ore fa, laredo dice:

Direi che il paragone ci sta tutto:lol2::lol2:Grande Virgin!

 

17 ore fa, MacParland dice:

Perché si può mettere solo un "Mi Piace"? Applausi per Virgin! 

 

Sia ben chiaro: non dico che non sia legittimo lamentarsi che il vino dell'oste è cattivo; ma lamentarsi che l'oste ha servito il vino invece di una tisana al cardamomo... be', a pensarci bene è legittimo anche quello.

Però è stupido.

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9 hours ago, R come Ramon said:

In conclusione, tolti i passaggi da luogo comune, la storia è avvincente e ben disegnata, ma mi resta il dubbio che un tale incontro non s'avesse da fare. Non c'è niente da fare, Tex è tendenzialmente realistico, e infatti nella sua mappa degli USA non esiste Darkwood, mentre Zagor è tendenzialmente irrealistico: appartengono a due mondi diversi.

 

Io non ci vedo una distanza così abissale da impedire la realizzazione di una albo in cui coesistono in modo soddisfacente; sono stati fatti altri team-up dove le incompatibilità erano ben superiori.

Su Zagor di storie di stampo realistico, ottimamente riuscite, ce ne sono tantissime... per contro su Tex ci sono molte storie del filone magico-horror e non solo con Mefisto: quelle con El Morsico, la bellissima "Il vecchio di mezzanotte" (ci sarebbe un lungo elenco). Poi è vero che su Zagor si é debordato di più (specie negli ultimi anni), rispetto a Tex dove ci sono più vincoli, ma i due mondi non sono poi così inconciliabili.

 

Diverso il discorso di Cico che é più difficilmente adattabile al mondo di Tex. Se però un'autore é particolarmente bravo, e non lo relega a ruolo di macchietta comico-demenziale che si lamenta sempre del cibo e basta, non sarebbe impossibile neanche questo.

Alcuni sceneggiatori, in storie dal tono drammatico, lo hanno saputo usare in modo più serio, e più volte è stato una vera e propria spalla per Zagor, risultando in qualche modo risolutore.

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Non ho visto il video della "recensione". Già ne avevo pochissima voglia, poi vedo il titolo che parla di "sogno", e un lettore che "sogna" da sempre un crossover fra Tex e Zagor già è totalmente agli antipodi della mia visione del fumetto, della letteratura e del mondo.  Così a scatola chiusa gli consiglierei gli attuali eroi Marvel, ma mi sa che sono molto più complicati, e si dovrebbe leggere ben più di due storie passate...  :laughing:

 

Io ho sempre sperato che questo incontro non si facesse MAI, in particolare dopo aver visto i "crossover" precedenti della casa editrice, in genere penosi, sforzati e spaventosamente "cringe" (i due tanto esaltati crossover fra Martin Mystere e Dylan Dog sono imbarazzanti...). Gli unici che si salvano sono quelli "non ufficiali", dove invece di fare uno strombazzatissimo "mega crossover, la storia del secolo!" come si aspettava quel recensore, si infilava a sorpresa un personaggio nella storia di un altro (tipo le volte che Castelli infilava un invecchiato Mister No nelle storie di Martin Mystere)

 

Forse è per questo che considero questa storia, di gran lunga, il migliore crossover mai pubblicato dalla Bonelli (e lo dico con sollievo visti i precedenti). Proprio perché NON segue le aspettative dei "fan dei crossover", e invece di fare il classico mega-crossover "speciale" dove magari combattono contro Mefisto ed Hellingen uniti, scambiandosi battute penose, questa è semplicemente "una storia di Tex Willer dove appare Zagor".  Lo stile è quello della collana Tex Willer (e lo si capisce bene rileggendo le due storie di Zagor che introducono gran parte dei personaggi, anche tenendo conto degli anni che sono passati, Boselli sa che Tex e Zagor sono personaggi diversi, e li scrive diversamente). Ma è anche una storia in cui è Tex che si trova, da giovane, ad... entrare nella storia di Zagor. Cambiandola.

 

Per me la storia è perfettamente comprensibile anche senza aver letto le storie di Zagor precedenti. Certo, chi lo fa conosce meglio la storia dietro ai personaggi, le tavole iniziali dedicate a Lupo Grigio colpiscono di più, ha già una carica di antipatia per Burnette da pensare "ma perché non lo fanno mai fuori?", ma tutto quello che gli serve è già descritto i questa storia. Chi le ha lette però ha letto una storia di ripetuti fallimenti, sconfitte, e di momentanee vittoria che non cambiano il risultato finale, già noto al lettore.

 

Tex cambia le carte in tavola. Mentre Zagor nelle sue avventure passa da botta in testa a botta in testa, da errore ad errore, da tragedia in tragedia,...  "Tex arriva e le suona a tutti".  Quando arriva lui la folla di assassini viene falcidiata in pochi secondi, i cattivi vengono puniti e pestati... da questo punto di vista fa un po' ridere che i fan di Zagor dicano che è un personaggio "con più fantasia"... a parte che in Zagor ci finiscono "citazioni" di tutto mentre su Tex il sovrannaturale è più originale, cosa sono mostri, robot, alieni, demoni etc di fronte al trionfo della fantasia di un mondo in cui il bene vince e i cattivi vengono puniti? (È anche per questo che il Tex di Nolitta diventa più "mogio e realistico", Nolitta può anche metterci gli alieni, ma non è in grado di fare quel balzo di fantasia necessario per scrivere Tex, una serie in cui, incredibilmente, il bene vince e i cattivi vengono puniti). La sua presenza cambia totalmente il tono di questa storia rispetto alle precedenti, anche se sono dello stesso sceneggiatore. (certo, non arriva a cambiare il corso della Storia, ma solo... lo stile a l'atmosfera della storia. A fumetti)

 

Lo stesso Zagor viene "texianizzato", come succedeva ai licantropi che per entrare dovevano mettersi le pattine e diventare Diableri. `E meno impulsivo di come viene descritto nella sua serie, e il cambiamento non pare essere dovuto solo ai capelli brizzolati. Manca Cico, mancano le spacconate da marcantonio (quando colpisce Tex, questo cade a terra lì davanti, e solo la prima volta. Nella "zagoriana" storia precedente aveva colpito un tipo che pesava il doppio di Tex e gli aveva "fatto fare un volo di almeno 8 metri"...). Questo farà immagino strillare quelli che volevano il "crossover alla Marvel", ma è invece l'unica maniera di non tradire entrambi i personaggi: nei tipici "crossover" bonelliani, entrambi i personaggi di solito sono ingessati, fuori posto, out of character: qui, proprio nel "renderlo texiano", Zagor diventa un VERO personaggio nel mondo di Tex, e ti appassioni a leggerne le vicende invece di farti domande infantili su chi è più forte...

 

In tutto questo, risulta un po' fuori posto, come giustamente ha già sottolineato @Gabriele Cozzi l'accenno alla profezia dalla storia "giovanile" di Boselli "il segreto degli Anssazi", in cui, fra un robottone, astronavi aliene, computer telepatici, etc a Zagor viene predetto il futuro "capo bianco dei Navajos". Ecco questo è proprio il tipo di collegamento spaventosamente "cringe" tipico di quando si incrociano i personaggi Bonelli, e riportarlo qui appare davvero fuori posto. (oltretutto, non ha davvero senso che Zagor si ricordi dopo più di vent'anni una frase buttata lì sui Navajos...)

 

Per il resto: Piccinelli si conferma un ottimo disegnatore, anche se continuo a considerarlo il copertinista sbagliato per Zagor. Qui "contagia" un po' Dotti, che come avevo già scritto confeziona la più brutta copertina che abbia fatto finora per Tex Willer (e la massa di scritte e patacche non aiuta). La stampa della mia copia è senza sbavature, evidentemente sono anch'io un raccomandato! :P

 

Il finale è vero che lascia aperte vicende su cui sarebbe possibile scrivere altre storie, ma si tratta di vicende in cui il peso della "Storia" sarebbe pesante: perché lo sappiamo tutti come finisce davvero la storia di Cynthia Ann Parker. GL Bonelli avrebbe potuto magari fo***rsene e scrivere una storia in Tex prende a cazzotti in bocca la "storia ufficiale", ma dubito che Boselli lo faccia (anche se farebbe ancora in tempo a stupirci...  :lol: )

Modificato da Diablero
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Concordo sui crossover Dylan Dog & Martin Mystère imbarazzanti: ricordo ancora la delusione quando li lessi all'inizio degli anni 90.

Riguardo la profezia sul futuro grande capo bianco dei Navajos, secondo me non è tanto strano che Zagor se la ricordi ancora, piuttosto è un po' forzato che la associ proprio al giovane Tex solo perché si é trovato in alcune occasioni ad agire dalla parte degli indiani.

Per il resto, sembrerà strano, ma in rete ho visto che c'è davvero qualcuno che chiede in un possibile nuovo incontro, la possibilità di combattere più nemici insieme (ad esempio Mefisto + Hellingen) :azz:, alla Marvel, ma sono abbastanza fiducioso che con gli attuali autori, ciò non avverrà mai.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

questa è semplicemente "una storia di Tex Willer dove appare Zagor". 

 

Esatto. E credo che sia proprio per questo che, pur non gridando al capolavoro, nel complesso io l'ho apprezzata. Al contempo, ribadisco che, personalmente, sia fuorviante definirla un team-up. 

 

La gestione del rapporto tra Tex e Zagor - partendo sempre dall'avvio presupposto che io leggo solo il primo - mi è piaciuta molto, dapprima con la leale scazzottata che è servita a conoscersi ed a saggiarsi a vicenda, poi nel prosieguo con Zagor che, forte dei suoi anni in più, si premura di invitare il giovane Tex, coraggioso ma forse ancora troppo impulsivo ed irruento, ad adoperare maggiore saggezza e ponderatezza nel suo agire.

 

 

<span style="color:red">40 minuti fa</span>, zagor70 dice:

Riguardo la profezia sul futuro grande capo bianco dei Navajos, secondo me non è tanto strano che Zagor se la ricordi ancora, piuttosto è un po' forzato che la associ proprio al giovane Tex solo perché si é trovato in alcune occasioni ad agire dalla parte degli indiani.

 

Anche a me questa circostanza è sembrata piuttosto forzata, quasi a voler rimarcare ulteriormente e per forza l'eccezionalità dell'evento. Troppo immediata l'associazione di idee di Zagor nei confronti di Tex, che conosce da ancora troppo poco tempo, pur avendone potuto ammirare e comprendere il valore e la personalità.

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<span style="color:red">16 ore fa</span>, virgin dice:

 

Sono veramente sconvolto. Leggere Boselli e lamentarsi dei molti personaggi è come leggere Manara e lamentarsi della fica.

Virgin ti metto il like senza aver visionato i commenti che hanno indotto al tuo intervento :D (ovviamente non avendo ancora letto "Bandera" non voglio incorrere in alcun tipo di spoiler), tuttavia, come non scompisciarsi di risate dinanzi a cotanta arguzia e ironia? Una similitudine degna di un "Golden Globe" :D.

 

P.s. Abbiamo già avuto di recente sul forum utenti pluridecorati in materia; magari, visto l'argomentazione non riceverai encomi papali, ma novanta minuti di applausi di fantozziana memoria, li meriti tutti. :lol2:

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Il mio timore era che fosse una storia di soli salamelecchi scambiati tra i due eroi :lol: e invece per fortuna Boselli, a 'sto giro, è riuscito a contenersi, senza esagerare.

 

Di carne al fuoco ce n'è parecchia e la cottura mi sembra ben riuscita.

 

Eccellente l'inizio, molto evocativo. E promosso in pieno questo Zagor crepuscolare, che peraltro si era già intravisto verso la fine degli anni 90 in una manciata di storie dello stesso Boselli e persino della meteora zagoriana Colombo. Di contro, Tex forse un po' troppo gradasso (è chiaro che l'autore voleva mettere in risalto le differenze caratteriali tra i due personaggi, accentuando così alcuni aspetti).

 

Forzato l'inserimento della profezia (col passare degli anni magari le premonizioni dello Spirito con la Scure si saranno pure affinate, ma qui mancano proprio i presupposti).

 

In definitiva, storia da 7 pieno per me.

 

Sui team up la penso più o meno come Diablero e zagor70, tranne che per la stroncatura dei primi due storici crossover fra Dylan Dog e Martin Mystère, che in ambito bonelliano rimangono per me ancora insuperati (le brevi, inaspettate e spassosissime apparizioni di Mister No fanno invece storia a se). 

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Letto. Ho trovato la storia eccellente, sotto tutti gli aspetti. Bene, anzi ottimo anche il cross-over Tex - Zagor. Vero che qua Zagor appare un po' ridimensionato, un poco meno Maciste, Tarzan .... Ma era, forse, inevitabile, sia per dare conto della maturità del personaggio (cinquantenne), sia, penso, per renderlo più compatibile con il mondo texiano. Boselli è riuscito in un'impresa difficilissima. Ha reso credibile ed emozionante (a volte commovente) l'incntro dei due eroi. Ecco, se devo dire proprio tutto, in questa occasione il Tex ventenne pare un po' troppo "testa calda" nei confronti di chi sa essere un giusto e valoroso combattente, anche poco propenso a capire la sua psicologia. In altre occasioni, il Tex ventenne è apparso più "maturo" e sagace. Ma forse, in questa circostanza Boselli ha osato ciò che forse non si può neppure dire. Forse, ha voluto far capire che Tex è turbato dallo spessore di Zagor a tal punto di volerlo dissimulare ostentando un atteggiamento infaltimente provocatorio e arrogante? Mah. Comunque, di certo uno speciale davvero speciale.

PS: non che l'aspetto del "più forte" mi appassioni più di tanto (io davo e continuo a considerare Zagor il personaggio più forzuto), però, vista la breve ma intensa scazzottata tra i due (si vedono tre colpi portati a segno da Zagor, due da Tex ...), ammessa pure una sorta di parità ... ma, una parità tra avversari di cui uno ha 30 anni più dell'altro, non equivale ad una vittoria del primo? 

 

PPS: attendo con grande interesse il secondo incontro e spero vi compaia anche Carson.

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Premetto che mi è piaciuto molto, i disegni ancora di più.

 

Non è chiaramente una lettura distensiva. Ho dovuto leggerlo due volte ed avevo letto anche i due mallopponi, la seconda volta ho dovuto anche segnare tutti i personaggi su un foglio di calcolo, è incredibile il lavoro di Borden e come tutto quadri.

 

In queste 126 tavole sono presenti o citati 45 personaggi; ho letto tutte le storie di Borden su TEX (tranne color novembrini e storielle dell'almanacco) non ho statistiche in merito, vado a memoria, poca, come si sarà già ampiamente capito, ma credo che Borden abbia stabilito un record assoluto nel rapporto tra tavole e personaggi coinvolti su TEX.

 

Mi viene da fare una riflessione, visto che la maggior parte dei lettori di TEX non sono giovincelli e vanno sempre più in là con gli anni, spero che Borden abbia un po' di pietà nei confronti di questi lettori, tra cui mi ci metto anch'io. :)

 

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9 hours ago, james said:

PPS: attendo con grande interesse il secondo incontro e spero vi compaia anche Carson.

 

 

Ci fosse anche Cico che tenta di sfilargli la bistecca da sotto il naso sarebbe divertente.

Ma capisco che molti texiani puri non aprrezzerebbero.

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In vista di un ulteriore incontro Tex-Zagor, oltre all'idea (molto interessante) di Tex adulto (come lo si conosce nella serie regolare) che incontra uno Zagor ancora più maturo/anziano (a proposito, lo Zagor proposto nello speciale è davvero interessante), forse un enorme spazio di manovra si ha nell'epoca storica Texiana compresa tra l'albo gigante l'Ultima Battaglia e il Tranello. Ovvero, prima della storia nel Nord dove Tex incontra per la prima volta Gros Jean e Jim Brandon (sto rileggendo ora quelle storie e sono arrivato al "Il segno Indiano"). 

Tra questi due albi infatti ci sono alcuni anni di vuoto, che immagino la serie Tex Willer userà alla grande in futuro e Tex conosce già sia Carson che Tiger Jack a questo punto della saga. 

Potrebbe essere interessante una storia dove entrambi gli eroi abbiano la loro spalla, Cico e uno tra Tiger Jack e Carson. 

Nel caso di Tiger Jack si presterebbe ad una storia con Zagor forse meglio di Carson ma ci vorrebbe una gran penna per farlo stare insieme a Cico (anche se potrebbero venir fuori delle situazioni epiche dovute al contrasto tra i due), mentre nel caso di Carson potrebbe anche qui fare una coppia interessante con un Cico non esageratamente macchietta, ma avremmo parecchi pezzi da novanta nella storia e in un prossimo cross-over Tex-Zagor forse il pubblico si potrebbe aspettare di vedere più Tex e Zagor, rispetto a tanti personaggi aggiuntivi e soprattutto di gran carisma... C'è poi da considerare che in quegli anni di vuoto di cui parlo, Tex sembra non aver visto Carson per parecchio tempo, mentre avrebbe fatto coppia fissa con Tiger passando tanto tempo nella riserva... 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, LedZepp dice:

Ovvero, prima della storia nel Nord dove Tex incontra per la prima volta Gros Jean e Jim Brandon (sto rileggendo ora quelle storie e sono arrivato al "Il segno Indiano"). 

Tra questi due albi infatti ci sono alcuni anni di vuoto, che immagino la serie Tex Willer userà alla grande in futuro e Tex conosce già sia Carson che Tiger Jack a questo punto della saga. 

 

Di questo passo, mi sa che non ci arriveremo mai! :lol:

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Letto.
E' una storia di Tex o una storia di Zagor?

Si presenta su una collana Speciale di Tex Willer, già di per sé alternativa al Tex canonico.
E riprende una saga Zagoriana risalente al primo periodo del cosiddetto rinascimento zagoriano del quale Boselli è stato artefice insieme a Burattini.
Rappresenta quindi l'epilogo delle vicende lette oltre vent'anni fa sulla Zenith e recentemente riproposte in edicola nei due oramai famosi balenotteri che vedono Zagor interagire in Texas col ranger Adam Crane e il suo fratello di sangue Comanche Lupo Grigio. E da quelle avventure prende piede la storia raccontata in questo albo, spostata per esigenze narrative di qualche decennio. E Tex, il giovane Tex Willer, non il ranger granitico che siamo abituati a ritrovare nelle collane regolari, sembra finir coinvolto per caso in vicende che non lo riguarderebbero, ma alla fine si trova a suo agio recitando il ruolo che Boselli gli ha magistralmente cucito addosso e non mancando anche in questa occasione di risultare determinante.
Non è l'incontro tra i due eroi che immaginavo io nel quale, a dispetto della distanza che li separa sia sul piano cronologico che soprattutto nell'universo narrativo, Tex e Zagor si sarebbero trovati a interagire essendo ciascuno nel pieno possesso delle caratteristiche fisiche e caratteriali nelle quali sono cristallizzati da decenni di avventure caratterizzate da uno scorrere del tempo prossimo allo zero. Ci troviamo invece di fronte a un Tex ancora giovane e inesperto e a uno Zagor più maturo, con ognuno dei due protagonisti che finisce per mostrare un'età più vicina a quella che invece nell'immaginario collettivo avrebbe dovuto avere l'altro.
Ma aldilà di questa presunta inversione di ruoli assistiamo a una vicenda caratterizzata in primis dai Comanches, veri protagonisti di questo albo, destinati a sparire definitivamente dal Texas, destino al quale nè Tex, nè Zagor potevano obiettivamente sottrarli. Resta il piacere di vedere i due agire insieme e mostrare una affinità che li porta a superare alcune reciproche diffidenze grazie all'ammirazione che ciascuno suscita nell'altro. Intorno a loro si muovono ranger buoni e ranger cattivi, ma anche indiani buoni e cattivi e ancora coloni buoni e coloni cattivi in un mondo che appare dominato dall'odio per antiche vicende che affondano le radici nelle precedenti storie appena tornate in edicola ma anche nella Storia con la S maiuscola.

Dunque è una storia di Tex o una storia di Zagor?

E' una storia di Boselli, e che storia ragazzi!

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Ho tra le mani l'albo in questione e per ora ho letto solo i redazionali. E niente, mi sto già commuovendo. Che dite, sono normale?
A parte questo sfogliandolo noto dei disegni secondo me sin superiori al già ottimo standard di Piccinelli. Una nota controcorrente poi: la copertina dal vivo non è male! Certo non dico che sia particolarmente memorabile o che non potesse essere concepita in maniera diversa e migliore, però dal vivo fa una migliore figura rispetto a quanto visto su schermo, a mio modesto parere.
Non so se commenterò la storia, che potrà piacermi o meno, ma posso dire già adesso di essere comunque soddisfatto di quest'albo. Penso che questo possa valere per ogni lettore di questi storici personaggi, che lo siano  dell'uno, dell'altro o a maggior ragione di entrambi. 

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Come da consigli boselliani per preparare lo speciale ho comprato "comancheros" e "fratelli di sangue".

Ho trovato buono "bandera!" ma il vero capolavoro della trilogia è "fratelli di sangue",

ancora una volta il tratto di Marcello ha messo quel qualcosa in più che dopo creò

i capolavori della trilogia del dollaro texiana (innocenti, invincibili, jack thunder).

Quel binomio boselli marcello resta per me insuperabile ma purtroppo irripetibile

e mi lascia un senso di nostalgia e gratitudine.

Ho immaginato l'incontro tex-zagor come l'incontro tra bonelli padre e figlio, lì nei pascoli del cielo,

evviva i grandi padri del nostro fumetto.

 

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Ottimo, secondo me, l'attesissimo team-up tra Tex e Zagor. La cosa che mi ha colpito di più è la bravura di Boselli nel presentare questo incontro all'interno della storia in maniera totalmente naturale, senza che ciò appaia forzato. Inoltre la storia funziona benissimo sia preso come episodio di Zagor che di Tex.
Boselli riesce a utilizzare al meglio il breve spazio di cui dispone, come ha dimostrato altre volte in passato, e l'intreccio che crea è fenomenale, indipendentemente dalla lunghezza.
Il Bos ci riserva il primo colpo di scena dopo sole 12 tavole: la notizia della morte di Lupo Grigio, che non mi aspettavo, mi ha subito colpito duramente. La vignetta finale con Zagor che si stringe nella giacca è di un'intensità notevolissima: forse questa toccante vignetta è la migliore di tutto l'albo. Ho poi apprezzato anche l'accenno alla vicenda della madre di Quanah Parker, Cynthia Ann Parker. Ottimi i dialoghi tra Zagor e Tex che mettono in luce le loro diverse e allo stesso simili (nel perseguire la giustizia) personalità. Infine, anche il finale aperto dell'episodio mi ha soddisfatto. Complimenti quindi a Mauro, che non ha deluso le aspettative, a mio giudizio.
Spettacolare la prova ai disegni di Alessandro Piccinelli. Sono andato a rivedere alcuni "vecchi" episodi da lui disegnati e, in effetti, il giovane disegnatore ha fatto dei grandi miglioramenti. Non voglio dilungarmi troppo, dico solo che i suoi disegni non solo sono dettagliatissimi, ma anche molto dinamici. Bravissimo.
La copertina, stroncata quasi all'unanimità, non è piaciuta nemmeno a me. I volti di Dotti non mi sono mai piaciuti molto, però qui vi sono dei difetti evidenti, come negli occhi di Tex che non sono allineati. Anche la figura di Zagor lascia un po' a desiderare. Peccato, altrimenti l'albo sarebbe stato perfetto in ogni aspetto. 

 

Storia: 8,5
Disegni: 10

Modificato da Magico Vento
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