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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!


MacParland
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<span style="color:red">21 ore fa</span>, borden dice:

 

Io non ho detto niente del genere. E in Bandera Zagor  conosce Cico, solo che non è presente. Ma  hai seguito la discussione??

 

 

Come quasi ogni volta mi rendo conto che più scrivo e meno mi faccio capire.

Si, seguo la discussione e a volte si dice una cosa ma se ne fa capire un'altra e poi si ribadisce il contrario.

Per quello prendevo una posizione e chiedevo spiegazioni in merito. Ma alla fine mi rendo conto che è meglio rinunciare, leggere la storia, decidere se è piaciuta o meno e passare alla prossima.

Buon proseguo.

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2 hours ago, Enrico said:

Non è facile quello che chiedi... Qualsiasi cosa io possa dirti, visto le tue premesse, ti sembrerà una "terribile idiozia"; comunque, molto in breve, fin dall'inizio delle sue storie Zagor, per meglio aiutare gli indiani di Darkwood, e mantenere la pace, si è fatto passare, con vari trucchi, come "inviato di Manito" in modo da ottenere il rispetto dei pellerossa. In tempi più recenti, però, attraverso varie vicessitudini, ha scoperto di esserlo davvero.

In realtà, non è cambiato niente di sostanziale nelle sue avventure: non ha acquisito superpoteri, non è immortale, non ha una scure magica... nulla. Semplicemente è stato, inconsapevolmente, strumento di Manito, nient'altro; e adesso ne è consapevole.

Non viene convocato, non viene mandato in missione... Niente.

 

Da quello che ricordo, fino a che non letto Zagor, non è proprio così...

 

Prima di tutto, il fatto che "non cambia niente il fatto che sia un predestinato inviato di Manito" indica solo che, scusami se te lo dico, sei "sordo" ai contenuti dello Zagor di Nolitta come lo è ormai Burattini (che recentemente ha fatto diventare "buono, buonissimo, vittima solo di un errore giudiziario" il padre di Zagor, cancellando non solo le storie di Nolitta ma anche quelle di Boselli, perché "il padre di un eroe non può essere cattivo"... e già lì capisci quanto ormai sia totalmente fuori sintonia con il personaggio di Nolitta, al punto di CANCELLARNE LA RAGIONE D'ESSERE (è come se all'Uomo Ragno togli lo Zio Ben, nel senso che dici che lo Zio Ben è ancora vivo o che è morto d'infarto, perché "non è possibile che un eroe causi la morte di un parente"...).

 

Zagor era un uomo che ha dedicato la vita ad una causa per "compensare" i suoi errori. Lo Zagor attuale non ha fatto errori, la sua vendetta era giusta, non ha nulla da espiare ed è un eroe leggendario predestinato da Manito, annunciato da decine di leggende, la sua aquila non è un costume fantasioso che si è fatto ma un simbolo mistico che ha sognato da bambino.

 

"Non viene chiamato in missione da Manito"? Non sempre magari, gli capita ancora a volte di incontrare un alieno (gli è capitato molte volte, e ha un amico alieno in forma umana, ma ormai quante razze aliene ha incontrato? È già arrivato alla dozzina?), o un druido che fa viaggi nel tempo, o un esercito di robot costruito per un invasione aliena e diretto da umani che hanno costruito uno smartphone con tanto di schermo a led... però me le ricordo solo io tutte le volte in cui scopre che era "predestinato" a sconfiggere questa o quella minaccia per l'umanità? (che è peggio che "essere chiamati" da Manito, è essere CREATI da Manito per fare quella cosa), ormai parla con Kiki Manito tutte le mattine (un personaggio che alla prima apparizione aveva detto "un essere umano può vedermi una sola volta nella vita"...), per sconfiggere Kandrax che ha cambiato il mondo chi lo fa viaggiare nel tempo? Non è sempre Kiki Manito solo perché ormai ha attorno una tale massa di divinità e profetesse e sacerdotesse che ogni volta che ha bisogno di aiuto può fare "ambarabacciccò, questa volta chiedo aiuto a....", al punto che una volta ha chiesto aiuto al Dio del Male (che ha obbedito immediatamente alla sua richiesta intervenendo direttamente e salvandolo da morte certa).

 

Sì, certo, lo faceva anche lo Zagor di Nolitta di vincere contro i suoi nemici dicendo "Wendigo, io ti invoco" e poi ci pensava il Dio del Male, ubbidiente, a risolvere i problemi di Zagor... mi pare abbia risolto così anche La Marcia Della Disperazione, no? O forse ricordo male..

 

Guarda, a parte gli scherzi, non c'è niente di male se ti piace lo Zagor di Burattini. Anche gli eroi predestinati che vincono perchè hanno divinità che li salvano e li aiutano hanno un loro pubblico. Ma dire che quello è il personaggio di Nolitta e non è cambiato niente, vuol dire non aver capito NULLA del personaggio di Nolitta...

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<span style="color:red">12 minuti fa</span>, Diablero dice:

Prima di tutto, il fatto che "non cambia niente il fatto che sia un predestinato inviato di Manito" indica solo che, scusami se te lo dico, sei "sordo" ai contenuti dello Zagor di Nolitta come lo è ormai Burattini (che recentemente ha fatto diventare "buono, buonissimo, vittima solo di un errore giudiziario" il padre di Zagor, cancellando non solo le storie di Nolitta ma anche quelle di Boselli, perché "il padre di un eroe non può essere cattivo"... e già lì capisci quanto ormai sia totalmente fuori sintonia con il personaggio di Nolitta, al punto di CANCELLARNE LA RAGIONE D'ESSERE (è come se all'Uomo Ragno togli lo Zio Ben, nel senso che dici che lo Zio Ben è ancora vivo o che è morto d'infarto, perché "non è possibile che un eroe causi la morte di un parente"...).

"Cancellando le storie di Boselli". Ma davvero? "Il ponte dell'arcobaleno" è una delle storie più buoniste e stravolgenti che ci siano. Anticipando Moreno. Il primo cambio avviene proprio lì, in quella storia. Qui si trova Il primo passaggio dal Mike Wilding massacratore di 320 Abenaki, ad anima di dio travolta dagli eventi. Zagor fa pace pure con Mohican Jack de "La carica suicida"! Una delle storie della prima fascia. Moreno ci mette del suo, ma dopo. 

<span style="color:red">17 minuti fa</span>, Diablero dice:

Zagor era un uomo che ha dedicato la vita ad una causa per "compensare" i suoi errori. Lo Zagor attuale non ha fatto errori, la sua vendetta era giusta, non ha nulla da espiare ed è un eroe leggendario predestinato da Manito, annunciato da decine di leggende, la sua aquila non è un costume fantasioso che si è fatto ma un simbolo mistico che ha sognato da bambino.

Parli di "Zagor attuale", ma sta' roba dell'inviato di Manito, sta da prima. Il primo vero caso, è in "Magia senza tempo", Zagor è il prescelto. Il destino ha deciso che lui sconfiggerà gli Akkroniani. Con le armi di colui che ha eliminatogli alieni la prima volta: Rakum l'eroe rosso. Resta un caso isolato, fino a quando non esce "Incubi" con universi paralleli, cervi, Zagor che entra in settanta versioni di se stesso.... E si continua con Boselli. Moreno con i cinque albi usciti dopo il 600, prova a ritornare all'origine. Con Hellingen che scompare nella cabina dello Skylab. Manito, predestinazioni e robacce varie le ha usate anche lui, ma da come ne parli tu, sembra che lui sia l'origine di tutti i mali. Quando è stato l'unico che ha provato a riportare Zagor a Nolitta. 

 

<span style="color:red">28 minuti fa</span>, Diablero dice:

"Non viene chiamato in missione da Manito"? Non sempre magari, gli capita ancora a volte di incontrare un alieno (gli è capitato molte volte, e ha un amico alieno in forma umana, ma ormai quante razze aliene ha incontrato? È già arrivato alla dozzina?), o un druido che fa viaggi nel tempo, o un esercito di robot costruito per un invasione aliena e diretto da umani che hanno costruito uno smartphone con tanto di schermo a led... però me le ricordo solo io tutte le volte in cui scopre che era "predestinato" a sconfiggere questa o quella minaccia per l'umanità? (che è peggio che "essere chiamati" da Manito, è essere CREATI da Manito per fare quella cosa), ormai parla con Kiki Manito tutte le mattine (un personaggio che alla prima apparizione aveva detto "un essere umano può vedermi una sola volta nella vita"...), per sconfiggere Kandrax che ha cambiato il mondo chi lo fa viaggiare nel tempo? Non è sempre Kiki Manito solo perché ormai ha attorno una tale massa di divinità e profetesse e sacerdotesse che ogni volta che ha bisogno di aiuto può fare "ambarabacciccò, questa volta chiedo aiuto a....", al punto che una volta ha chiesto aiuto al Dio del Male (che ha obbedito immediatamente alla sua richiesta intervenendo direttamente e salvandolo da morte certa).

Ecco il colpo alla Diablero. Minimizzare tutto, per far sembrare senza logica le cose fatte dagli sceneggiatori. In tutte le storie, ma proprio tutte Zagor gira con il telefono, e quando c'è un problema tira i dadi e se esce Manito, poi lo chiama al telefono, così arriva al volo e risolve tutto. Hai letto "La Diabolica Trappola"? C'è uno Zagor che funziona, difende i nativi (forse stride un po' il politically correct) e c'è un nemico vero, realistico con trappole e piani veri. Non c'è Zagor che gira per Darkwood dicendo "Io sono l'inviato di Manito!". Un nemico inventato da Moreno, che dimostra di saper scrivere. Bene. Meglio di tutti gli altri che ci sono stati dopo Sergio. Era definito il più nolittiano.

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3 minutes ago, MacParland said:

"Cancellando le storie di Boselli". Ma davvero? "Il ponte dell'arcobaleno" è una delle storie più buoniste e stravolgenti che ci siano.

Ed è PROPRIO QUELLA la storia di Boselli totalmente CANCELLATA dalle nuove "origini"  di Zagor, il reboot fatto da Burattini dove cambia e stravolge gli avvenimenti di "Zagor Racconta".

 

Da quanto tempo non rileggi Il Ponte Dell'Arcobaleno? Rileggilo, e confronta il racconto che LO STESSO PADRE DI ZAGOR FA A ZAGOR e il racconto fatto da Burattini in "Zagor Le Origini", e vedrai che sono totalmente incompatibili...

 

Boselli rimane fedele agli eventi descritti da Nolitta: il padre di Zagor fa FUCILARE più di 300 indiani DISARMATI che SI ERANO GIÀ ARRESI. Guarda invece come vengono totalmente cambiati gli avvenimenti da Burattini in "Zagor le origini", e ti renderai conto che attualmente, Il ponte dell'Arcobaleno è FUORI CONTINUITY

 

(non solo per quello, è TUTTA fuori continuity, anche la rivelazione dell'identità di Zagor è stata cancellata, una storia successiva si basa sul fatto che nessun indiano di Darkwood la conosce, mentre ne Il Ponte dell'Arcobaleno la rivelava a tutti)

 

Insomma: PRIMA DI PARLARE DELLE VECCHIE STORIE, BISOGNEREBBE RILEGGERLE (o almeno, ricordarsele)

 

 

P.S.: dimenticavo:

 

9 minutes ago, MacParland said:

Il primo vero caso, è in "Magia senza tempo", Zagor è il prescelto.

No.

 

Rileggiti cosa dice DAVVERO la profezia in "magia senza tempo".

 

in pratica è come se dicesse "ho visto il futuro, che saresti passato di qui di mercoledì alle tre, ti ho lasciato le armi". Da nessuna parte dice che Zagor è l'eroe predestinato che sconfiggerà gli alieni.

 

Ed è comunque una storia particolare, L'ULTIMA che Nolitta scriverà per Zagor, e per questo molto "sopra le righe" (come lo sarà "incubi", anche quella l'addio di un autore ad un personaggio), sono entrambe storie che potrebbero essere l'ultima del personaggio (come lo sono per l'autore) e quindi non rappresentano certo la sua avventura "standard".#

 

Infatti è in "incubi" che Kiki Manito dice, chiaramente, a Zagor "nessun uomo può vedermi due volte prima di morire, non mi vedrai mai più" proprio perché Sclavi si rende conto della portata devastate sulla serie di avere un Dio che aiuta Zagor, e si assicura che rimanga una cosa UNICA, DA NON RIPETERE MAI PIÙ.

 

Poi, ovviamente, nei fumetti quando fai una cosa una volta, qualcun altro la rifarà...  :rolleyes:

 

Nel tuo stesso post lo dici: dopo il "ti ho lasciato le armi perché sapevo che passavi di qui" (unica volta di Nolitta in 20 anni di storie) e la "storia della fine del mondo" di Sclavi, passano quasi 50 ANNI DI STORIE senza profezie, a parte quelle due, senza divinità, senza cose simili...  fino al momento in cui Burattini si stufa di scrivere Zagor e inizia a scrivere un incrocio fra Martin Mystere e Dylan Dog...

 

19 minutes ago, MacParland said:

Era definito il più nolittiano.

 

Dici bene. "Era".

 

Burattini all'inizio era di gran lunga il più "Nolittiano" fra gli autori che sono seguiti a Nolitta.

 

Ma sono passati trent'anni. Ed ad un certo punto, per me, si è stancato di scrivere Zagor, e ha iniziato a scrivere qualcos'altro.

 

E l'effetto si è visto: l'autore che un tempo era il più amato dai fan di Zagor, "il più nolittiano", oggi è rinchiuso nella sua torre, non dà più retta a nessuno, e parla  dei forum di Zagor con astio come di "covi di detrattori" che ce l'avrebbero con lui a prescindere (e allora non si spiega come mai quelle stesse persone lo abbiano osannato per vent'anni...)

 

 

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14 minutes ago, MacParland said:

"Il ponte dell'arcobaleno" è una delle storie più buoniste e stravolgenti che ci siano. Anticipando Moreno. Il primo cambio avviene proprio lì, in quella storia. Qui si trova Il primo passaggio dal Mike Wilding massacratore di 320 Abenaki, ad anima di dio travolta dagli eventi.

A questo rispondo.

Sul numero 400, quando Zagor incontra il padre, Mike Wilding gli dice che un tempo era accecato dall'odio e dall'ambizione, per cui si é reso responsabile del massacro che per sempre lo tormenterà.

Solo DOPO capisce l'errore, diventa praticamente un'altra persona... CAMBIA, e per questo gli Abenaki nell'aldilà lo hanno perdonato: perché anche loro capiscono che non é più lo stesso uomo.

Questo ha scritto Boselli, e non va in contrasto neanche di una virgola rispetto a quanto dice (o fa intendere) Nolitta su "Zagor racconta".

 

Burattini invece, sulla miniserie "Le origini" trasforma Mike Wilding in un personaggio buono fin dall'inizio.

Gli trova un sacco di scusanti: era giovane e inesperto, i commiltoni lo spingono ad attaccare gli indiani e così via.....

tutto perché nelle idee di Burattini il padre di Zagor doveva essere stato sempre buono per forza ... come se una persona non potesse cambiare anche drasticamente, a seguito di un evento traumatico.

Oltretutto anche S.Kinsky che era un personaggio schivo ma che amava i suoi abenaki al punto di insegnargli anche a lavorare la terra e vuole (giustamente) punire il padre di Zagor massacratore di indiani, viene nella miniserie trasformato in un predicatore folle con tanto di occhi strabuzzanti, che gode a frustare i suoi protetti.

In questo modo, Zagor non ha più commesso un errore vendicandosi degli Abenaki: erano loro i cattivi e non più suo padre (povero diavolo spinto all'errore da eventi esterni).

E così facendo non ha senso che nasca lo spirito con la scure (come dice anche Diablero), perché Patrick Wilding non ha nessuna colpa da espiare.

 

A scanso di equivoci, a me Burattini piace, ci sono tante bellissime storie scritte da lui e anche alcuni capolavori.

Ma in questa occasione ha fortemente deluso; e continua a dire che non ha cambiato nulla.

Io faccio finta che la miniserie "le origini" non esista

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Kiki Manito

Kiki Manito?

E Kiki da dove salta fuori?

E' il cognome del dio dei nativi americani?

Mi aspetto solo che qualcuno mi comunichi anche il codice fiscale.

Mi tocco per controllare di esserci ancora.

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Si, Kiki Manito é il dio dei nativi, creato da Tiziano Sclavi (il papà di Dylan Dog) nella storia "Incubi", che é la più onirica dell'intera serie. Viene rappresentato graficamente come un bambino indiano in groppa ad un bisonte.

In questa vicenda di ben 6 albi, in una dimensione parallela, c'è addirittura uno Zagor che si suicida sparandosi in testa dopo aver visto andare in frantumi il suo sogno di pace, con gli indiani sterminati dall'uomo bianco.

 

Per contro Boselli ha creato il dio del male Wendigo in uno speciale: lui è rappresentato come una specie di enorme culturista, tutto nero con dei cerchi rossi sparsi sul corpo a mò di tatuaggio.

 

Nelle storie del filone fantastico non manca nulla.

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<span style="color:red">40 minuti fa</span>, Letizia dice:

Kiki Manito?

E Kiki da dove salta fuori?

E' il cognome del dio dei nativi americani?

Mi aspetto solo che qualcuno mi comunichi anche il codice fiscale.

Mi tocco per controllare di esserci ancora.

 

 

Kitchi Manito (semplificato da Tiziano Sclavi in Kiki Manito) significa GRANDE SPIRITO 

 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, zagor70 dice:

A questo rispondo.

Sul numero 400, quando Zagor incontra il padre, Mike Wilding gli dice che un tempo era accecato dall'odio e dall'ambizione, per cui si é reso responsabile del massacro che per sempre lo tormenterà.

Solo DOPO capisce l'errore, diventa praticamente un'altra persona... CAMBIA, e per questo gli Abenaki nell'aldilà lo hanno perdonato: perché anche loro capiscono che non é più lo stesso uomo.

Questo ha scritto Boselli, e non va in contrasto neanche di una virgola rispetto a quanto dice (o fa intendere) Nolitta su "Zagor racconta".

 

 

 

 

Grazie per averlo ricordato. In effetti, nella mia storia il padre di Zagor  è effettivamente colpevole come voleva Nolitta. Ma quando Solomon Kinsky lo trucida insieme alla moglie era già un uomo diverso. E' QUESTO che Zagor scopre e lo riconcilia col padre. Ma gli errori del padre (e di Zagor) RESTANO.

 

Quindi, se davvero c'è un retcon o come diavolo si chiama, di questo almeno non mi ritengo colpevole.;)

 

E mi pare che Manito in una mia storia appaia al ragazzo Tim Cuorepuro e non a Zagor, ma qui potrei sbagliarmi.

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Da quello che ricordo, fino a che non letto Zagor, non è proprio così...

 

Prima di tutto, il fatto che "non cambia niente il fatto che sia un predestinato inviato di Manito" indica solo che, scusami se te lo dico, sei "sordo" ai contenuti dello Zagor di Nolitta come lo è ormai Burattini (che recentemente ha fatto diventare "buono, buonissimo, vittima solo di un errore giudiziario" il padre di Zagor, cancellando non solo le storie di Nolitta ma anche quelle di Boselli, perché "il padre di un eroe non può essere cattivo"... e già lì capisci quanto ormai sia totalmente fuori sintonia con il personaggio di Nolitta, al punto di CANCELLARNE LA RAGIONE D'ESSERE (è come se all'Uomo Ragno togli lo Zio Ben, nel senso che dici che lo Zio Ben è ancora vivo o che è morto d'infarto, perché "non è possibile che un eroe causi la morte di un parente"...).

 

Zagor era un uomo che ha dedicato la vita ad una causa per "compensare" i suoi errori. Lo Zagor attuale non ha fatto errori, la sua vendetta era giusta, non ha nulla da espiare ed è un eroe leggendario predestinato da Manito, annunciato da decine di leggende, la sua aquila non è un costume fantasioso che si è fatto ma un simbolo mistico che ha sognato da bambino.

 

"Non viene chiamato in missione da Manito"? Non sempre magari, gli capita ancora a volte di incontrare un alieno (gli è capitato molte volte, e ha un amico alieno in forma umana, ma ormai quante razze aliene ha incontrato? È già arrivato alla dozzina?), o un druido che fa viaggi nel tempo, o un esercito di robot costruito per un invasione aliena e diretto da umani che hanno costruito uno smartphone con tanto di schermo a led... però me le ricordo solo io tutte le volte in cui scopre che era "predestinato" a sconfiggere questa o quella minaccia per l'umanità? (che è peggio che "essere chiamati" da Manito, è essere CREATI da Manito per fare quella cosa), ormai parla con Kiki Manito tutte le mattine (un personaggio che alla prima apparizione aveva detto "un essere umano può vedermi una sola volta nella vita"...), per sconfiggere Kandrax che ha cambiato il mondo chi lo fa viaggiare nel tempo? Non è sempre Kiki Manito solo perché ormai ha attorno una tale massa di divinità e profetesse e sacerdotesse che ogni volta che ha bisogno di aiuto può fare "ambarabacciccò, questa volta chiedo aiuto a....", al punto che una volta ha chiesto aiuto al Dio del Male (che ha obbedito immediatamente alla sua richiesta intervenendo direttamente e salvandolo da morte certa).

 

Sì, certo, lo faceva anche lo Zagor di Nolitta di vincere contro i suoi nemici dicendo "Wendigo, io ti invoco" e poi ci pensava il Dio del Male, ubbidiente, a risolvere i problemi di Zagor... mi pare abbia risolto così anche La Marcia Della Disperazione, no? O forse ricordo male..

 

Guarda, a parte gli scherzi, non c'è niente di male se ti piace lo Zagor di Burattini. Anche gli eroi predestinati che vincono perchè hanno divinità che li salvano e li aiutano hanno un loro pubblico. Ma dire che quello è il personaggio di Nolitta e non è cambiato niente, vuol dire non aver capito NULLA del personaggio di Nolitta...

Scusa ma per chiarire alcuni aspetti di Zagor rispetto alla questione "inviato di Manito" (senza spoilerare troppo) ad uno che ha letto pochissimo di Zagor, che avrei dovuto dire? Ho preferito solo alcuni fatti essenziali... come ho scritto, "non cambia niente": a Zagor non spuntano le ali, non diventa invulnerabile o immortale... continua a difendere il popolo rosso come faceva prima.

È questo che ho voluto dire, commentando il meno possibile ad uno che, magari, avrebbe potuto decidere di leggere qualche altra storia di Zagor.

Quello che hai fatto tu non è stato altro che una critica alle storie di quel ciclo, critica che, pur legittima, non era quello che richiedeva l'amico in questione.

<span style="color:red">3 minuti fa</span>, Enrico dice:

Scusa ma per chiarire alcuni aspetti di Zagor rispetto alla questione "inviato di Manito" (senza spoilerare troppo) ad uno che ha letto pochissimo di Zagor, che avrei dovuto dire? Ho preferito solo alcuni fatti essenziali... come ho scritto, "non cambia niente": a Zagor non spuntano le ali, non diventa invulnerabile o immortale... continua a difendere il popolo rosso come faceva prima.

È questo che ho voluto dire, commentando il meno possibile ad uno che, magari, avrebbe potuto decidere di leggere qualche altra storia di Zagor.

Quello che hai fatto tu non è stato altro che una critica alle storie di quel ciclo, critica che, pur legittima, non era quello che richiedeva l'amico in questione.

Io ho detto solo l'indispensabile cercando di non "spacciare" quello che è il mio giudizio per una verità assoluta per dar modo a chi chiedeva di farsi, se vorrà, una sua opinione.

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Mi piacerebbe sapere se possibile da Zagor79 quali ritiene le 3 migliori storie di Zagor,da recuperare e leggere,essendo un non abitudinale lettore di Zagor......vado in fiducia....

Mi correggo Zagor70.....excuse me

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Tornando ad una domanda precedente sul Boselli "zagoriano"...   per me il suo Zagor ha patito l'assenza di Dampyr!  :P

 

infatti, oggi quando Boselli ha voglia di scrivere Sandokan lo fa su Dampyr, non su Tex. Con Dampyr ha creato una serie dove davvero può infilarci tutti i personaggi "letterari" che vuole.

 

Ai tempi in cui scriveva Zagor, non c'era ancora Dampyr. Quindi ha infilato in Zagor un sacco di citazioni da Robert E, Howard, Lovecraft, e altri...  :rolleyes:

 

Ora, c'è da dire che Zagor all'epoca pativa il problema opposto: con un Toninelli sempre più svogliato, gran parte delle storie era "Zagor contro i cattivi mercanti di Whisky" , mese dopo mese, con storie sempre più soporifere (e un Cico relegato sempre più a macchietta). Aveva senso, specialmente in un periodo di esplicito "rilancio" di Zagor con due autori nuovi al posto di quello vecchio, il recuperare una certa dimensione "fantastica" e "mitica" di Zagor, proprio come ha fatto con Tex dopo il periodo "giallo" di Nizzi.

 

Ma mentre su Tex per me l'ha fatto con una certa misura, e dando la precedenza all'aspetto "mitico" (recuperandone la storia, la figura, etc.) più che sul sovrannaturale, su Zagor per me ha esagerato con il fantastico, dando la stura all'ingresso nella serie di un sacco di elementi fantasy, e "snaturandola".

 

Su quello "snaturandola": fino ad un certo punto è inevitabile. Solo Nolitta scrive come Nolitta, solo GL Bonelli scrive come GL Bonelli, altri autori scrivono in maniera diversa, quindi lo Zagor di un altro non sarà mai come quello originale, come il Tex di Boselli non è scritto come quello di GL Bonelli. Ma per me Boselli è molto più "compatibile" con la "texianità" di GL Bonelli (tanto che, come ho già detto tante volte, il suo Tex è riconoscibile come tale, non mi dà l'impressione di essere un altro personaggio), che con la "Nolittianità" (all'epoca era Burattini fra i due l'autore più "Nolittiano").

 

Con Boselli su Zagor non solo è aumentata di molto la parte "fantasy" con l'arrivo di Dei del male, mostri lovecraftiani e citazioni da Howard (al punto che Zagor incontra una palese e dichiarata versione ottocentesca di Solomon Kane), ma cambia anche il "fantasy di riferimento" (cosa già fatta, malissimo per me, da Sclavi con le sue storie, specialmente con il Tolkien scopiazzato malamente del Signore Nero).

 

Nolitta aveva riempito Zagor di elementi presi dalle cose che piacevano a lui. Aveva fatto storie prese dai film degli anni 40 e 50 che aveva visto da bambino, e quindi l'immaginario di Zagor era quello dei film degli anni 40 e 50: l'uomo lupo, il Dracula di Christopher Lee, gli Zombie dei film dell'epoca (non quelli di Romero), il Mostro della Laguna Nera, etc, anche i suoi alieni erano quelli dei film dell'epoca. E la seconda fonte di ispirazione erano i fumetti che aveva letto da bambino, quindi Hellingen (citazione palese di Virus), robottoni giganti goffi come Titan, o gli elementi presi da Tarzan e dall'uomo Mascherato nella stessa figura di Zagor, etc [e la terza fonte d'ispirazione... erano le cose che gli stavano sulle scatole! Quindi ha fatto storie dove attaccava e quasi ridicolizzava i samurai giapponesi, o parodie dei supereroi come SuperMike, la risposta più diretta a chiunque pensi che a Nolitta piacessero i "super"..]

 

Questo dava a Zagor un aspetto sin dall'inizio "retrò", già all'epoca della sua uscita. Non è un elemento derivato dagli anni che passano e dalle mode che cambiano, come con Tex, modernissimo negli anni 40 e oggi considerato (a torto) un fossile, su Zagor era un elemento presente sin dall'inizio: sin da quando, negli anni 60, faceva riferimento alle storie degli anni 40. Ma era anche un alchimia difficile da riprodurre: dove lo trovi un autore moderno che si sia nutrito nell'infanzia delle cose che aveva visto o letto Sergio Bonelli? (GL Bonelli si nutriva di "classici", da Duman in poi, che si continuano a leggere, ma quale ragazzo oggi legge "Virus" o Brick Bradford?)

 

La risposta è "non lo trovi". NESSUNO degli autori che hanno seguito Nolitta su Zagor aveva un immaginario simile! (quello che gli si è avvicinato di più, Burattini, non aveva letto Virus. Da giovane aveva letto... Zagor! Quindi conosceva bene le versioni Zagoriane, e non ne aggiungeva altre dalle fonti originali).

 

Negli anni fra l'abbandono di Nolitta e l'arrivo di Boselli e Burattini ho letto Zagor molto saltuariamente (erano state le storie di Sclavi a farmi abbandonare la serie), ma già da quelle poche si capiva che Sclavi davvero era come i cavoli a merenda, con le sue maldestre "citazioni" da Tolkien (ma direi più da Brooks, cioè copiava chi copiava chi copiava chi copiava Tolkien...) al punto che "Incubi" per me è la sua storia che più si avvicina ad una storia di Zagor , e pure Toninelli, anche quando si sforzava, con i suoi mutanti e i suoi supercriminali era totalmente fuori bersaglio. (e poi, come ho già scritto, ha tirato i remi in barca e ha fatto per anni storie di Zagor contro i crudeli commercianti di Whisky...)

 

Ora, solo Boselli sa cosa aveva in mente Boselli all'epoca (e spero che magari ora ce lo dica...  :P), io so solo come l'ho percepita io all'epoca da semplice lettore: io ho visto, finalmente, qualcuno con una VISIONE chiara per Zagor, con un suo immaginario di riferimento altrettanto "retrò"... solo che era una visione e un immaginario totalmente diversi da quelli di Nolitta!

 

Non so se Boselli abbia attinto anche ad altri autori che non conosco, io parlo di quelli che ho riconosciuto perché li conosco... e Boselli per me ha fatto fare a Zagor un "bagno dentro Weird Tales" (tipo il "bagno nell'Arno" che fece fare Manzoni ai Promessi Sposi), e soprattutto dentro i due autori di punta di Weird Tales, Robert E. Howard e Lovecraft.  Il mondo di Zagor, che con Nolitta era assolutamente "laico" anche nel sovrannaturale, si riempie di oscure divinità e demoni lovecraftiani, al vampiro "cinematografico" di Nolitta si aggiungono belle vampire sensuali, arrivano Solomon Kane e la sua africa oscura, etc

 

La mia impressione, da fuori, da lettore, era che Boselli volesse rendere un po' Zagor quello che divenne poi Dampyr: una serie in cui inserire le sue letture e gli autori che gli piacevano (che è esattamente quello che aveva fatto Nolitta). In aggiunta a quelle di Nolitta. (oltre ovviamente agli elementi storici, tipo quelli delle due storie recentemente ristampate, che Boselli mette sempre in tutte le sue serie)

 

Quindi, posso imputare a Boselli l'aumento del sovrannaturale su Zagor (che anche se avevo gradito all'inizio, poi trovavo eccessivo, si era passati dalla siccità all'alluvione), ma NON il fatto che Zagor sia diventato una serie tipo "raccolta indifferenziata": all'epoca Zagor aveva comunque un immaginario riconoscibile, anche se era quello di Boselli (e Burattini) invece di quello di Nolitta.

 

Non è il fatto che sia uno Zagor "diverso da quello di Nolitta" che mi fa dire che oggi Zagor è una raccolta indifferenziata: Zagor è diverso da quello di Nolitta sin dalla storia successiva a quelle di Nolitta! È il fatto che oggi, davvero, Zagor è diventata quello che dicono (pensando di fargli un complimento), "una serie dove puoi mettere tutto" (tipo la raccolta indifferenziata, appunto), un mese ci metti Loki preso dai film della Marvel, il mese dopo i vampiri, il mese dopo i viaggi nel tempo, il mese dopo un esercito di Terminator, il mese dopo le Storie di Altrove, etc...

 

Un po' temo, è colpa...  di Tex! Con la proliferazione di uscite, per me chiunque mostri anche la minima propensione a scrivere storie western viene immediatamente "sequestrato" da Boselli per scrivere Tex, e quindi, chi rimane su Zagor? Quelli che vogliono scrivere storie horror, o quelli che vogliono scrivere storie di fantascenza, o storie fantasy, o qualunque cosa... basta che non sia western! :angry:

 

Su Kiki Manito, dopo la sua prima apparizione nella storia "incubi" nel 1988, se ricordo bene riappare già solo 3 anni dopo, nello speciale numero 4, "la fiamma nera", scritto da Boselli, comparendo direttamente A ZAGOR (e dicendogli "te l'avevo detto che ci saremmo rivisti", glissando elegantemente sul fatto che chiaramente nella storia di Sclavi intendeva "..quando morirai" :rolleyes: ). In quell'albo compare anche il suo contraltare, Wendigo, "il dio del male", che diventerà uno dei nemici ricorrenti di Zagor.

 

Poi Kiki Manito (così come Wendigo) ricompare nello speciale 8, del 1996, "Anima Nera", scritto da Boselli, in cui parla di nuovo a Zagor. In questo albo viene introdotta un altra entità metafisica, "il guardiano della fine del tempo" (capite cosa intendo dire quando dico che Boselli stava un po' esagerando? :P )

 

Da quel momento le apparizioni si moltiplicano, e Kiki Manito diventa un personaggio ricorrente.

 

Riappare in Zagor (Zenith) 379 del febbraio 1997, "Duello nello spazio" scritto da Boselli, in cui (tenetevi forte) Zagor e Cico, alleati dell'"Agente Speciale di Altrove Raven" (cioè Edgar Allan Poe, che ovviamente nella storia si trasformerà in un corvo) per combattere contro Hellingen, armato di astronavi aliene, fanno un viaggio nello spazio e finiscono nell'iperspazio, ritrovano il Dio del Male. e alla fine del conflitto Zagor si trova a vagare nel vuoto, ma viene salvato dall'intervento diretto di Kiki Manito che gli indica la via per tornare sulla terra. Decisamente NON una delle storie migliori di borden...  :laughing: )

 

Riappare nello speciale 9 del aprile 1997, "l'angelo della Morte", scritto ancora da Boselli, ed è lì che compare a Tim Cuorepuro (:rolleyes: ) e non a Zagor.

 

Riappare infine in Zagor 400, "il ponte dell'arcobaleno", del novembre 1998, dove fa da "agenzia viaggi" per Zagor per portarlo nelle Celesti praterie a parlare con il padre defunto. Ad inizio albo si vede anche il momento in cui Kiki Manito crea l'universo e il pianeta terra, insomma, un alleato da niente...

 

Quella credo sia l'ultima volta che Kiki Manito compare in una storia di Boselli, anche se non ne sono sicuro, ma da quel momento continua ad apparire, più o meno regolarmente, nelle storie di Burattini...

 

 

 

 

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12 hours ago, Pallino said:

Mi piacerebbe sapere se possibile da Zagor79 quali ritiene le 3 migliori storie di Zagor,da recuperare e leggere,essendo un non abitudinale lettore di Zagor......vado in fiducia....

Mi correggo Zagor70.....excuse me

Rispondo volentieri anche se solo 3 sono davvero poche (facciamo almeno 10 in ordine temporale e non di preferenza).

Le migliori per gli zagoriani sono naturalmente quelle di Nolitta, ma anche Boselli e Burattini hanno sfornato storie che sono indelebili nella mente dei lettori.

 

Per Nolitta ti dico:

85-87 Zagor contro il vampiro

89-92 Libertà o morte

112-116 La marcia della disperazione

122-125 Zagor contro Supermike

129-133 Kandrax il mago

 

Per Boselli:

345-348 L'esploratore scomparso

366-367 Vendetta vudu

386-388 Il terrore dal mare

 

Per Burattini:

Gigante 2 L'uomo che sconfisse la morte

590-593 Mortimer ultimo atto

 

Questi sono tutti capolavori, e non sarebbero i soli.

Attenzione che la numerazione è quella di Zagor... sulla costolina degli albi della serie Zenith va sommato 51, perché all'inizio non conteneva storie di Zagor.

 

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7 minutes ago, Doudou said:

Caro Zagor70, cosa pensi invece de "La Palude dei Forzati"? Scusate l'off topic.

Altra bellissima storia di Burattini, bella corposa e con personaggi caratterizzati in modo superlativo: se non da top 10 é almeno da top 20 zagoriana. Questa e il maxi "La lunga marcia" sarebbero da aggiungere alle 2 che ho già citato.

D'altra parte in 60 anni di vita editoriale, ci sarà qualche ciofeca, ma di avventure con la A maiuscola ce ne sono tante.

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<span style="color:red">41 minuti fa</span>, zagor70 dice:

Rispondo volentieri anche se solo 3 sono davvero poche (facciamo almeno 10 in ordine temporale e non di preferenza).

Le migliori per gli zagoriani sono naturalmente quelle di Nolitta, ma anche Boselli e Burattini hanno sfornato storie che sono indelebili nella mente dei lettori.

 

Per Nolitta ti dico:

85-87 Zagor contro il vampiro

89-92 Libertà o morte

112-116 La marcia della disperazione

122-125 Zagor contro Supermike

129-133 Kandrax il mago

 

Per Boselli:

345-348 L'esploratore scomparso

366-367 Vendetta vudu

386-388 Il terrore dal mare

 

Per Burattini:

Gigante 2 L'uomo che sconfisse la morte

590-593 Mortimer ultimo atto

 

Questi sono tutti capolavori, e non sarebbero i soli.

Attenzione che la numerazione è quella di Zagor... sulla costolina degli albi della serie Zenith va sommato 51, perché all'inizio non conteneva storie di Zagor.

 

 

Quelle di Burattini le ho lette,idem per il gigante che ho,e per Nolitta ho letto Zagor contro Supermike e Kandrax il mago,senza dimenticare anche se non sono in lista Guerra e Il fuggiasco che a mia memoria parlavano di quella formazione paramilitare detta i lupi neri se non erro.

Mi sto ripromettendo di recuperare alcune storie e questo consiglio avrà la priorità naturalmente.Grazie Zagor70.

<span style="color:red">2 minuti fa</span>, zagor70 dice:

Questa e il maxi "La lunga marcia"

Letta anche questa in quanto i Maxi li ho tutti....:)

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13 ore fa, Diablero dice:

Tornando ad una domanda precedente sul Boselli "zagoriano"...   per me il suo Zagor ha patito l'assenza di Dampyr!  :P

 

infatti, oggi quando Boselli ha voglia di scrivere Sandokan lo fa su Dampyr, non su Tex. Con Dampyr ha creato una serie dove davvero può infilarci tutti i personaggi "letterari" che vuole.

 

Ai tempi in cui scriveva Zagor, non c'era ancora Dampyr. Quindi ha infilato in Zagor un sacco di citazioni da Robert E, Howard, Lovecraft, e altri...  :rolleyes:

 

Ora, c'è da dire che Zagor all'epoca pativa il problema opposto: con un Toninelli sempre più svogliato, gran parte delle storie era "Zagor contro i cattivi mercanti di Whisky" , mese dopo mese, con storie sempre più soporifere (e un Cico relegato sempre più a macchietta). Aveva senso, specialmente in un periodo di esplicito "rilancio" di Zagor con due autori nuovi al posto di quello vecchio, il recuperare una certa dimensione "fantastica" e "mitica" di Zagor, proprio come ha fatto con Tex dopo il periodo "giallo" di Nizzi.

 

Ma mentre su Tex per me l'ha fatto con una certa misura, e dando la precedenza all'aspetto "mitico" (recuperandone la storia, la figura, etc.) più che sul sovrannaturale, su Zagor per me ha esagerato con il fantastico, dando la stura all'ingresso nella serie di un sacco di elementi fantasy, e "snaturandola".

 

Su quello "snaturandola": fino ad un certo punto è inevitabile. Solo Nolitta scrive come Nolitta, solo GL Bonelli scrive come GL Bonelli, altri autori scrivono in maniera diversa, quindi lo Zagor di un altro non sarà mai come quello originale, come il Tex di Boselli non è scritto come quello di GL Bonelli. Ma per me Boselli è molto più "compatibile" con la "texianità" di GL Bonelli (tanto che, come ho già detto tante volte, il suo Tex è riconoscibile come tale, non mi dà l'impressione di essere un altro personaggio), che con la "Nolittianità" (all'epoca era Burattini fra i due l'autore più "Nolittiano").

 

Con Boselli su Zagor non solo è aumentata di molto la parte "fantasy" con l'arrivo di Dei del male, mostri lovecraftiani e citazioni da Howard (al punto che Zagor incontra una palese e dichiarata versione ottocentesca di Solomon Kane), ma cambia anche il "fantasy di riferimento" (cosa già fatta, malissimo per me, da Sclavi con le sue storie, specialmente con il Tolkien scopiazzato malamente del Signore Nero).

 

Nolitta aveva riempito Zagor di elementi presi dalle cose che piacevano a lui. Aveva fatto storie prese dai film degli anni 40 e 50 che aveva visto da bambino, e quindi l'immaginario di Zagor era quello dei film degli anni 40 e 50: l'uomo lupo, il Dracula di Christopher Lee, gli Zombie dei film dell'epoca (non quelli di Romero), il Mostro della Laguna Nera, etc, anche i suoi alieni erano quelli dei film dell'epoca. E la seconda fonte di ispirazione erano i fumetti che aveva letto da bambino, quindi Hellingen (citazione palese di Virus), robottoni giganti goffi come Titan, o gli elementi presi da Tarzan e dall'uomo Mascherato nella stessa figura di Zagor, etc [e la terza fonte d'ispirazione... erano le cose che gli stavano sulle scatole! Quindi ha fatto storie dove attaccava e quasi ridicolizzava i samurai giapponesi, o parodie dei supereroi come SuperMike, la risposta più diretta a chiunque pensi che a Nolitta piacessero i "super"..]

 

Questo dava a Zagor un aspetto sin dall'inizio "retrò", già all'epoca della sua uscita. Non è un elemento derivato dagli anni che passano e dalle mode che cambiano, come con Tex, modernissimo negli anni 40 e oggi considerato (a torto) un fossile, su Zagor era un elemento presente sin dall'inizio: sin da quando, negli anni 60, faceva riferimento alle storie degli anni 40. Ma era anche un alchimia difficile da riprodurre: dove lo trovi un autore moderno che si sia nutrito nell'infanzia delle cose che aveva visto o letto Sergio Bonelli? (GL Bonelli si nutriva di "classici", da Duman in poi, che si continuano a leggere, ma quale ragazzo oggi legge "Virus" o Brick Bradford?)

 

La risposta è "non lo trovi". NESSUNO degli autori che hanno seguito Nolitta su Zagor aveva un immaginario simile! (quello che gli si è avvicinato di più, Burattini, non aveva letto Virus. Da giovane aveva letto... Zagor! Quindi conosceva bene le versioni Zagoriane, e non ne aggiungeva altre dalle fonti originali).

 

Negli anni fra l'abbandono di Nolitta e l'arrivo di Boselli e Burattini ho letto Zagor molto saltuariamente (erano state le storie di Sclavi a farmi abbandonare la serie), ma già da quelle poche si capiva che Sclavi davvero era come i cavoli a merenda, con le sue maldestre "citazioni" da Tolkien (ma direi più da Brooks, cioè copiava chi copiava chi copiava chi copiava Tolkien...) al punto che "Incubi" per me è la sua storia che più si avvicina ad una storia di Zagor , e pure Toninelli, anche quando si sforzava, con i suoi mutanti e i suoi supercriminali era totalmente fuori bersaglio. (e poi, come ho già scritto, ha tirato i remi in barca e ha fatto per anni storie di Zagor contro i crudeli commercianti di Whisky...)

 

Ora, solo Boselli sa cosa aveva in mente Boselli all'epoca (e spero che magari ora ce lo dica...  :P), io so solo come l'ho percepita io all'epoca da semplice lettore: io ho visto, finalmente, qualcuno con una VISIONE chiara per Zagor, con un suo immaginario di riferimento altrettanto "retrò"... solo che era una visione e un immaginario totalmente diversi da quelli di Nolitta!

 

Non so se Boselli abbia attinto anche ad altri autori che non conosco, io parlo di quelli che ho riconosciuto perché li conosco... e Boselli per me ha fatto fare a Zagor un "bagno dentro Weird Tales" (tipo il "bagno nell'Arno" che fece fare Manzoni ai Promessi Sposi), e soprattutto dentro i due autori di punta di Weird Tales, Robert E. Howard e Lovecraft.  Il mondo di Zagor, che con Nolitta era assolutamente "laico" anche nel sovrannaturale, si riempie di oscure divinità e demoni lovecraftiani, al vampiro "cinematografico" di Nolitta si aggiungono belle vampire sensuali, arrivano Solomon Kane e la sua africa oscura, etc

 

La mia impressione, da fuori, da lettore, era che Boselli volesse rendere un po' Zagor quello che divenne poi Dampyr: una serie in cui inserire le sue letture e gli autori che gli piacevano (che è esattamente quello che aveva fatto Nolitta). In aggiunta a quelle di Nolitta. (oltre ovviamente agli elementi storici, tipo quelli delle due storie recentemente ristampate, che Boselli mette sempre in tutte le sue serie)

 

Quindi, posso imputare a Boselli l'aumento del sovrannaturale su Zagor (che anche se avevo gradito all'inizio, poi trovavo eccessivo, si era passati dalla siccità all'alluvione), ma NON il fatto che Zagor sia diventato una serie tipo "raccolta indifferenziata": all'epoca Zagor aveva comunque un immaginario riconoscibile, anche se era quello di Boselli (e Burattini) invece di quello di Nolitta.

 

Non è il fatto che sia uno Zagor "diverso da quello di Nolitta" che mi fa dire che oggi Zagor è una raccolta indifferenziata: Zagor è diverso da quello di Nolitta sin dalla storia successiva a quelle di Nolitta! È il fatto che oggi, davvero, Zagor è diventata quello che dicono (pensando di fargli un complimento), "una serie dove puoi mettere tutto" (tipo la raccolta indifferenziata, appunto), un mese ci metti Loki preso dai film della Marvel, il mese dopo i vampiri, il mese dopo i viaggi nel tempo, il mese dopo un esercito di Terminator, il mese dopo le Storie di Altrove, etc...

 

Un po' temo, è colpa...  di Tex! Con la proliferazione di uscite, per me chiunque mostri anche la minima propensione a scrivere storie western viene immediatamente "sequestrato" da Boselli per scrivere Tex, e quindi, chi rimane su Zagor? Quelli che vogliono scrivere storie horror, o quelli che vogliono scrivere storie di fantascenza, o storie fantasy, o qualunque cosa... basta che non sia western! :angry:

 

Su Kiki Manito, dopo la sua prima apparizione nella storia "incubi" nel 1988, se ricordo bene riappare già solo 3 anni dopo, nello speciale numero 4, "la fiamma nera", scritto da Boselli, comparendo direttamente A ZAGOR (e dicendogli "te l'avevo detto che ci saremmo rivisti", glissando elegantemente sul fatto che chiaramente nella storia di Sclavi intendeva "..quando morirai" :rolleyes: ). In quell'albo compare anche il suo contraltare, Wendigo, "il dio del male", che diventerà uno dei nemici ricorrenti di Zagor.

 

Poi Kiki Manito (così come Wendigo) ricompare nello speciale 8, del 1996, "Anima Nera", scritto da Boselli, in cui parla di nuovo a Zagor. In questo albo viene introdotta un altra entità metafisica, "il guardiano della fine del tempo" (capite cosa intendo dire quando dico che Boselli stava un po' esagerando? :P )

 

Da quel momento le apparizioni si moltiplicano, e Kiki Manito diventa un personaggio ricorrente.

 

Riappare in Zagor (Zenith) 379 del febbraio 1997, "Duello nello spazio" scritto da Boselli, in cui (tenetevi forte) Zagor e Cico, alleati dell'"Agente Speciale di Altrove Raven" (cioè Edgar Allan Poe, che ovviamente nella storia si trasformerà in un corvo) per combattere contro Hellingen, armato di astronavi aliene, fanno un viaggio nello spazio e finiscono nell'iperspazio, ritrovano il Dio del Male. e alla fine del conflitto Zagor si trova a vagare nel vuoto, ma viene salvato dall'intervento diretto di Kiki Manito che gli indica la via per tornare sulla terra. Decisamente NON una delle storie migliori di borden...  :laughing: )

 

Riappare nello speciale 9 del aprile 1997, "l'angelo della Morte", scritto ancora da Boselli, ed è lì che compare a Tim Cuorepuro (:rolleyes: ) e non a Zagor.

 

Riappare infine in Zagor 400, "il ponte dell'arcobaleno", del novembre 1998, dove fa da "agenzia viaggi" per Zagor per portarlo nelle Celesti praterie a parlare con il padre defunto. Ad inizio albo si vede anche il momento in cui Kiki Manito crea l'universo e il pianeta terra, insomma, un alleato da niente...

 

Quella credo sia l'ultima volta che Kiki Manito compare in una storia di Boselli, anche se non ne sono sicuro, ma da quel momento continua ad apparire, più o meno regolarmente, nelle storie di Burattini...

 

 

 

 

Sottoscrivo parola per parola.

E aggiungo una cosa: anche se nelle sue storie mancavano le gag,il Cico di Boselli era molto più simile a quello di Nolitta rispetto a quello di Burattini.

Modificato da Grande Tex
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Un effetto indiscusso "Bandera!" ce l'ha avuto: trasformare un topic del forum di appassionati di Tex in una sezione ormai del tutto monopolizzata da opinioni su Zagor fuori dal contesto del racconto relativo al titolo.
Ad uso e consumo di chi ha preso a confrontarsi solo con il canone di quel personaggio, con le sue storie autonome, con i diversi stili dei suoi autori;  in maniera sempre più particolare e distante dal tema originario: un albo della serie Tex Willer.
Per un po' ci poteva stare. Alla lunga ci sta ancora: sulle scatole di qualcuno, magari, scusate la franchezza.
Per farla breve: chi lo fa, di parlare solo di Zagor, potrebbe aprire un altro, apposito topic (come quello su John Wayne, ad esempio)?

Modificato da San Antonio Spurs
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Condivido tutti i commenti positivi od entusiastici sulla storia e sull'incontro Tex - Zagor. Aggiungo solo che - e per me è stata una nota stonata - mi pare un po' troppo disinvolta la comprensione che pare esserci per il rapimento della bambina che poi diventerà la moglie di Peta Nocona. Questi rapimenti erano davvero tra gli episodi più drammatici, crudeli, spietati di quel mondo. E mi chiedo anche se abbia un fondamento storico il fatto ciò che il capitano Rip Ford riferisce, ovvero che il capo Comanche aveva lasciato libera la moglie di andarsene.

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On 12/11/2021 at 3:54 PM, San Antonio Spurs said:

Un effetto indiscusso "Bandera!" ce l'ha avuto: trasformare un topic del forum di appassionati di Tex in una sezione ormai del tutto monopolizzata da opinioni su Zagor fuori dal contesto del racconto relativo al titolo.
Ad uso e consumo di chi ha preso a confrontarsi solo con il canone di quel personaggio, con le sue storie autonome, con i diversi stili dei suoi autori;  in maniera sempre più particolare e distante dal tema originario: un albo della serie Tex Willer.
Per un po' ci poteva stare. Alla lunga ci sta ancora: sulle scatole di qualcuno, magari, scusate la franchezza.
Per farla breve: chi lo fa, di parlare solo di Zagor, potrebbe aprire un altro, apposito topic (come quello su John Wayne, ad esempio)?

 

Uomo di poca fede, se ho parlato dello Zagor che scriveva Boselli 20-30 anni fa, è per potermi poi riallacciare allo Zagor che ha scritto in questo speciale!  :P

 

Infatti, quella premessa spiega come mai, anche se all'inizio lui e Burattini li ho visti come i "salvatori della patria" zagoriani, per me alla lunga hanno tanto "snaturato" il personaggio che ho smesso di nuovo di leggerlo. E i difetti della scrittura del Boselli dell'epoca (molto più evidenti di oggi) su Zagor si erano ingigantiti, specialmente nelle storie dove apparivano maghi, stregoni, vampiri, divinità varie, visioni, celesti praterie, etc.

 

Nelle due storie recentemente ristampate che fanno da antefatto a questo speciale si nota meno. Il fatto che siano inquadrate in eventi storici e tragedie realmente accadute tiene lontani Hellingen, Wendigo, Kiki Manito (purtroppo non è stato efficentiste a tenere lontano le profezie "cringe"), ma comunque, rileggendole dopo più di 20 anni, si vede la differenza con il Boselli attuale.

 

Basta vedere le tre pagine dalla 15 alla 17, dove si rivedono le celesti praterie. Che in quei vecchi Zagor erano un chiaro segnale che stava per arrivare una scena o zuccherosa o retorica o troppo melodrammatica, e soprattutto, luuuuunga...

 

Qui Boselli ci dedica solo tre pagine, pochissime frasi, e per me fra tutte le scene da "Celesti praterie" che ha scritto su Zagor, questa è quella di maggiore impatto. Proprio perché non "diluisce" l'impatto con tanti bla bla. In sole tre pagine riesce a rendere non solo la commozione per Lupo Grigio, ma anche a dare l'immagine di uno Zagor con più anni sulle spalle, che si sente uno sconfitto,  "un impostore" (cosa che il vecchio Zagor di Nolitta effettivamente era, e questo contrasto fra il fatto che volesse proteggere gli indiani e al tempo stesso ingannarli era una caratteristiche salienti del personaggio, oggi cancellata da Manito stesso che può certificare nelle storie che Zagor è davvero un suo emissario...)

 

Per questo, andando a memoria (che non mi vado a rileggere certamente un sacco di storie dell'epoca, che oltretutto spesso non mi erano piaciute), questa è la storia con Zagor che Boselli ha "scritto meglio", con più ritmo, e sintesi (basta vedere le cose che accadono qui in 120 pagine e confrontarle con le due storie ristampate). E per quello che mi ricordo, la migliore.

 

Evidentemente, "il tempo che passa" è un tema che stimola Boselli a dare il meglio: sia che parli del Passato di Carson, che della giovinezza di Tex, che della mezza età di Zagor...  :laugh:

 

Perché insisto a dire, nonostante questo, che è una storia di Tex Willer e non di Zagor? A parte che...  evidentemente LO È (basta leggere il logo in alto sull'albo...), e visto che i discorsi sul linguaggio delle due serie non vengono capiti e vengono equivocati, direi che basta dire una cosa: questa storia, sarebbe pubblicabile sulla serie Zagor? Io direi di no... mentre invece potrebbe essere tranquillamente pubblicata su Tex Willer.

 

(e NON concordo assolutamente con borden sull'importanza di Cico. Cico non è un comprimario che può esserci o meno.  Carson ci può essere o meno. Tiger ci può essere o meno. Sono arrivati tutti dopo un sacco di storie con Tex in solitario, è Tex il protagonista della serie. Cico invece è protagonista della serie "Zagor" al pari di Zagor, o almeno dovrebbe esserlo, se non la vuoi snaturare. I due elementi, comico e drammatico, che compongono Zagor, sono importanti in egual misura. Anzi, nelle prime storie, Cico è forse più importante di Zagor. La Collana "Zagor" inizia con le avventure di Cico in solitario. poi arriva Zagor, di cui all'inizio non sappiamo nulla. E per gran parte dei primi albi (a parte quelli di GL Bonelli) la "telecamera" è più su Cico. Che mantiene intatta la sua importanza per tutto il periodo di Nolitta (che ha scritto storie di Cico senza Zagor, ma non storie di Zagor senza Cico, a parte il flashback sulla sua vita che racconta a Cico e viene commentato in diretta dal messicano).

È solo POI, con altri autori, che Cico viene emarginato e relegato al ruolo di "macchietta". Impoverendo la serie e, appunto, snaturandola.

 

Vero che quell'equilibrio fra comico e drammatico è difficile da mantenere, visto che era una peculiarità specifica di Nolitta, ed è normale che altri autori pendano da una parte o dall'altra, ma considerarlo una "spalla" no, dai...

 

(Anche su Cico per me Burattini è un po' il peggior nemico di se stesso: la parte comica gli riesce molto meglio di quella drammatica, molte gag che ha scritto con Cico sono davvero esilaranti - quelle nella serie regolare, non negli speciali Cico dove doveva scriverne troppe - e dopotutto lui è un autore soprattutto umoristico, come testimoniano i suoi libri e le sue commedie, che consiglio di andare a vedere a teatro se avete mai l'occasione. Quindi relegando Cico a spalla lui davvero si dà la zappa sui piedi...)

 

Quindi, quello di questo speciale è Zagor, perfettamente riconoscibile, scritto bene, etc, ma non è una storia "di Zagor" (intendendo la testata, non il personaggio) come una storia con il solo Oliver Hardy non è una storia di Stanlio e Ollio...

(eh sì, a posteriori Bonelli avrebbe dovuto chiamare la serie "le avventure di Cico e Zagor", sarebbe molto più semplice parlarne ora senza fare confusione fra fumetto e personaggio...).

 

(e no, non è solo l'assenza di Cico a rendere questa storia texiana più che zagoriana, anzi è un aspetto se vogliamo marginale visto che oggi Cico spesso scompare anche in quella serie. piuttosto è soprattutto un discorso di grammatica e vocabolario di una serie, ma ho già fatto diversi post su questi aspetti in questo thread e ogni volta si capiscono fischi per fiaschi, quindi stavolta passo...)

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Uomo di poca fede, se ho parlato dello Zagor che scriveva Boselli 20-30 anni fa, è per potermi poi riallacciare allo Zagor che ha scritto in questo speciale!  :P

 

Infatti, quella premessa spiega come mai, anche se all'inizio lui e Burattini li ho visti come i "salvatori della patria" zagoriani, per me alla lunga hanno tanto "snaturato" il personaggio che ho smesso di nuovo di leggerlo. E i difetti della scrittura del Boselli dell'epoca (molto più evidenti di oggi) su Zagor si erano ingigantiti, specialmente nelle storie dove apparivano maghi, stregoni, vampiri, divinità varie, visioni, celesti praterie, etc.

 

Nelle due storie recentemente ristampate che fanno da antefatto a questo speciale si nota meno. Il fatto che siano inquadrate in eventi storici e tragedie realmente accadute tiene lontani Hellingen, Wendigo, Kiki Manito (purtroppo non è stato efficentiste a tenere lontano le profezie "cringe"), ma comunque, rileggendole dopo più di 20 anni, si vede la differenza con il Boselli attuale.

 

Basta vedere le tre pagine dalla 15 alla 17, dove si rivedono le celesti praterie. Che in quei vecchi Zagor erano un chiaro segnale che stava per arrivare una scena o zuccherosa o retorica o troppo melodrammatica, e soprattutto, luuuuunga...

 

Qui Boselli ci dedica solo tre pagine, pochissime frasi, e per me fra tutte le scene da "Celesti praterie" che ha scritto su Zagor, questa è quella di maggiore impatto. Proprio perché non "diluisce" l'impatto con tanti bla bla. In sole tre pagine riesce a rendere non solo la commozione per Lupo Grigio, ma anche a dare l'immagine di uno Zagor con più anni sulle spalle, che si sente uno sconfitto,  "un impostore" (cosa che il vecchio Zagor di Nolitta effettivamente era, e questo contrasto fra il fatto che volesse proteggere gli indiani e al tempo stesso ingannarli era una caratteristiche salienti del personaggio, oggi cancellata da Manito stesso che può certificare nelle storie che Zagor è davvero un suo emissario...)

 

Per questo, andando a memoria (che non mi vado a rileggere certamente un sacco di storie dell'epoca, che oltretutto spesso non mi erano piaciute), questa è la storia con Zagor che Boselli ha "scritto meglio", con più ritmo, e sintesi (basta vedere le cose che accadono qui in 120 pagine e confrontarle con le due storie ristampate). E per quello che mi ricordo, la migliore.

 

Evidentemente, "il tempo che passa" è un tema che stimola Boselli a dare il meglio: sia che parli del Passato di Carson, che della giovinezza di Tex, che della mezza età di Zagor...  :laugh:

 

Perché insisto a dire, nonostante questo, che è una storia di Tex Willer e non di Zagor? A parte che...  evidentemente LO È (basta leggere il logo in alto sull'albo...), e visto che i discorsi sul linguaggio delle due serie non vengono capiti e vengono equivocati, direi che basta dire una cosa: questa storia, sarebbe pubblicabile sulla serie Zagor? Io direi di no... mentre invece potrebbe essere tranquillamente pubblicata su Tex Willer.

 

(e NON concordo assolutamente con borden sull'importanza di Cico. Cico non è un comprimario che può esserci o meno.  Carson ci può essere o meno. Tiger ci può essere o meno. Sono arrivati tutti dopo un sacco di storie con Tex in solitario, è Tex il protagonista della serie. Cico invece è protagonista della serie "Zagor" al pari di Zagor, o almeno dovrebbe esserlo, se non la vuoi snaturare. I due elementi, comico e drammatico, che compongono Zagor, sono importanti in egual misura. Anzi, nelle prime storie, Cico è forse più importante di Zagor. La Collana "Zagor" inizia con le avventure di Cico in solitario. poi arriva Zagor, di cui all'inizio non sappiamo nulla. E per gran parte dei primi albi (a parte quelli di GL Bonelli) la "telecamera" è più su Cico. Che mantiene intatta la sua importanza per tutto il periodo di Nolitta (che ha scritto storie di Cico senza Zagor, ma non storie di Zagor senza Cico, a parte il flashback sulla sua vita che racconta a Cico e viene commentato in diretta dal messicano).

È solo POI, con altri autori, che Cico viene emarginato e relegato al ruolo di "macchietta". Impoverendo la serie e, appunto, snaturandola.

 

Vero che quell'equilibrio fra comico e drammatico è difficile da mantenere, visto che era una peculiarità specifica di Nolitta, ed è normale che altri autori pendano da una parte o dall'altra, ma considerarlo una "spalla" no, dai...

 

(Anche su Cico per me Burattini è un po' il peggior nemico di se stesso: la parte comica gli riesce molto meglio di quella drammatica, molte gag che ha scritto con Cico sono davvero esilaranti - quelle nella serie regolare, non negli speciali Cico dove doveva scriverne troppe - e dopotutto lui è un autore soprattutto umoristico, come testimoniano i suoi libri e le sue commedie, che consiglio di andare a vedere a teatro se avete mai l'occasione. Quindi relegando Cico a spalla lui davvero si dà la zappa sui piedi...)

 

Quindi, quello di questo speciale è Zagor, perfettamente riconoscibile, scritto bene, etc, ma non è una storia "di Zagor" (intendendo la testata, non il personaggio) come una storia con il solo Oliver Hardy non è una storia di Stanlio e Ollio...

(eh sì, a posteriori Bonelli avrebbe dovuto chiamare la serie "le avventure di Cico e Zagor", sarebbe molto più semplice parlarne ora senza fare confusione fra fumetto e personaggio...).

 

(e no, non è solo l'assenza di Cico a rendere questa storia texiana più che zagoriana, anzi è un aspetto se vogliamo marginale visto che oggi Cico spesso scompare anche in quella serie. piuttosto è soprattutto un discorso di grammatica e vocabolario di una serie, ma ho già fatto diversi post su questi aspetti in questo thread e ogni volta si capiscono fischi per fiaschi, quindi stavolta passo...)

Quattro-cinque righe malcontate su "Bandera!";  Zagor citato 22 volte, Tex 5, meno di Cico (13).
Hai parlato più di questo "Speciale Tex Willer" o di tutto il pregresso del personaggio a cui NON è dedicato questo forum?
Liberissimo di farlo, così come io (e forse qualcun altro) di non apprezzare lo spostamento continuato ed a tratti prolisso. Se faccio parte di un forum su Sandy Marton e un thread riguarda la canzone "Caminando por la calle" non mi va di leggere una sfilza di commenti su Al Bano quando cantava "Nel sole" o "Felicità"; soprattutto quando diventano preponderanti.

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Il 10/12/2021 at 18:21, Andrea67 dice:

È nato intorno al 1810

No Andrea, dai.. E' impossibile. Già il 1808 è troppo tardi.  1804-5 mi pare accettabile.

 

Se vuoi c'è una anomalia temporale tra la storie in Texas (chiaramente avvenute dopo il 1836) e il maremoto in Cile che avvenne nel 1835, ma raccontato un sacco di tempo dopo nella saga. 

E, sempre per il Texas,  ne "Il mio amico Guitar Jim", Zagor e Cico sono a Galveston (che è in Texas) e c'è uno sceriffo. 

Aggiungo che Alexis de Tocqueville, che Zagor incontra in "Agenti segreti", ha fatto il viaggio in america tra il 1831 e il 1832... Ma nella saga è raccontato anche in questo caso DOPO la seconda odissea... 

Modificato da Angelo1961
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40 minutes ago, San Antonio Spurs said:

Quattro-cinque righe malcontate su "Bandera!";  Zagor citato 22 volte, Tex 5, meno di Cico (13).
Hai parlato più di questo "Speciale Tex Willer" o di tutto il pregresso del personaggio a cui NON è dedicato questo forum?
Liberissimo di farlo, così come io (e forse qualcun altro) di non apprezzare lo spostamento continuato ed a tratti prolisso. Se faccio parte di un forum su Sandy Marton e un thread riguarda la canzone "Caminando por la calle" non mi va di leggere una sfilza di commenti su Al Bano quando cantava "Nel sole" o "Felicità"; soprattutto quando diventano preponderanti.

Il mio post di cui parli è TUTTO sull'albo speciale, e parla di uno dei protagonisti dell'albo (Zagor) e del suo autore (Boselli)

 

Ma visto che l'analisi logica sull'argomento del post ti convince di meno della semplice "conta", ci metto poco a mettermi in regola anche con quella, postando quello che vuoi.

 

Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex. Tex, Tex, Tex, Tex, Tex. Tex, Tex, Tex, Tex, Tex, Tex

 

Con questi dovremmo essere a 36 "Tex", 22 "Zagor" e 13  "Cico" (mi sto fidando dei tuoi conteggi, con cavolo che mi metto a contarli io...), quindi con questo post sono in regola con il requisito che ritieni essenziale:  Tex è citato più volte di Zagor e Cico messi insieme.

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1 ora fa, Angelo1961 dice:
Il 10/12/2021 at 18:21, Andrea67 dice:

È nato intorno al 1810

No Andrea, dai.. E' impossibile. Già il 1808 è troppo tardi.  1804-5 mi pare accettabile.

 

Se vuoi c'è una anomalia temporale tra la storie in Texas (chiaramente avvenute dopo il 1836) e il maremoto in Cile che avvenne nel 1835, ma raccontato un sacco di tempo dopo nella saga. 

E, sempre per il Texas,  ne "Il mio amico Guitar Jim", Zagor e Cico sono a Galveston (che è in Texas) e c'è uno sceriffo. 

Aggiungo che Alexis de Tocqueville, che Zagor incontra in "Agenti segreti", ha fatto il viaggio in america tra il 1831 e il 1832... Ma nella saga è raccontato anche in questo caso DOPO la seconda odissea... 

 

A volte il forum sembra un dialogo tra sordi!

Tre giorni fa Boselli - Boselli non pincopallino! - ha scritto:

Il 10/12/2021 at 19:03, borden dice:

Dovresti smettere di chiedere l'anno esatto di ogni avventura. Ti sfugge il fatto ESSENZIALE che nei fumetti d'avventura, come Tex e Zagor, la VAGHEZZA è FONDAMENTALE, NULLA E' PRECISO.

 

 il Tex adulto, che vive in un tempo eternamente mitico in cui centinaia di avventure si svolgono TUTTE A CASACCIO tra il 1875 e il 1890.

 

E TANTOMENO CI SONO DATE IN ZAGOR, che è ancora più fantastico e irto di anacronismi voluti. Nessuna data è vera e tutte lo sono ALL'INCIRCA

Ma non c'è bisogno di Boselli per capire che sia in Tex che in Zagor gli anacronismi sono dappertutto.

In una serie in cui si è combattuta due volte la Guerra civile americana e in un'altra in cui esiste il Going Going non credo che siano così fondamentali le date storiche...:laugh:

Non più che chiedersi quanti anni ha Paperino...

 

Poi due giorni fa qualcuno gentilmente ha chiesto:

Il 11/12/2021 at 15:54, San Antonio Spurs dice:

Per farla breve: chi lo fa, di parlare solo di Zagor, potrebbe aprire un altro, apposito topic

 Topic che tra l'altro esiste già: "Zagor" (nella sezione "Bonelli"). Quindi... :rolleyes:

Modificato da Poe
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Parto dall'ultima considerazione. Qui non si sta parlando di Zagor in generale, ma di Zagor in relazione a questa avventura in Texas.  E i riferimenti fatti sono alle eventuali date anaconistiche riguardo il Texas di Zagor, con fondamentale riguardo al 1836 che è una data importante per il Texas. E, di conseguenza, all'età di Zagor in questa storia. :)

Boselli ha ragione, ma "non c'è bisogno di Boselli (e nemmeno di Poe :P)  par capire che sia in Tex che in Zagor gli anacronisti sono dappertutto... Trovarle è un semplice gioco... 

 

 

Modificato da Angelo1961
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  • pecos changed the title to [Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!

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