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TWF - Tex Willer Forum

[Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!


MacParland
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22 ore fa, Carlo Monni dice:

 

Se il giovane Tex avesse avuto Jeff Bridges come idolo vorrebbe dire che aveva  doti divinatorie. Non solo il cinema non era stato ancora inventato ma l'attore in questione sarebbe nato 89 anni dopo.

 

Sì, non perdi occasione per dimostrarti bigotto e sessuofobico, il che mi indice a pensare che tu lo sia davvero. Peccato.

Ah... è la quarta vignetta non la terza.

Accetto ovviamente la segnalazione del lapsus, e pensare che ci avevo anche riflettuto sopra. Pazienza, si vede che il mio destino è inciampare e che gli altri ridano del fatto (mentre quando capita agli altri non rido e aiuto a rialzarsi).

Per la seconda questione accetto di essere apostrofato come bigotto e sessofobico (in mancanza di termini più adeguati e meno discriminatori) ma continuo a pensare che in un prodotto che non fa della mercificazione della figura femminile un suo tratto distintivo il mostrare queste immagini è inutile, volgare, diseducativo, offensivo (per i lettori e per le donne), gratuito, anticlimatico ecc... ecc... Capisco che è la norma e che ai più non frega un accidente, ma dispiacersi perché una vignetta (la quarta e non la terza) disturbi anche UN solo lettore e questi abbia il coraggio di scriverlo va accettato e basta. Non ho certo chiesto la testa del responsabile o detto che farò causa alla Bonelli o nemmeno che prenderò a sassate le auto di chi oserà controbattere al mio commento.

Comunque Jeff Bridges sarebbe stato un ottimo Jeff Bridger (mi è piaciuto anche come nuovo Grinta).

Modificato da Dix Leroy
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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

continuo a pensare che in un prodotto che non fa della mercificazione della figura femminile un suo tratto distintivo il mostrare queste immagini è inutile, volgare, diseducativo, offensivo (per i lettori e per le donne), gratuito, anticlimatico ecc... ecc... Capisco che è la norma e che ai più non frega un accidente, ma dispiacersi perché una vignetta (la quarta e non la terza) disturbi anche UN solo lettore e questi abbia il coraggio di scriverlo va accettato e basta

 

Ho un approccio diverso da @Dix Leroysulla possibilità della presenza di nudi e riferimenti alla sessualità nella saga di Tex.

 

Per esempio, il seno della signora di Rancho Verde (era lei, mi pare) non mi ha punto turbato.

 

Però, anche io avevo notato la vignetta di cui si parla e, devo dire, ho immediatamente pensato che fosse del tutto fuori luogo. Il nudo in primo piano, in una scena del genere, non serviva.

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  • Collaboratori

Da lettore di Zagor che ha letto gli ultimi tre quarti della serie negli ultimi dieci anni ho un buon ricordo delle due avventure con i comanche e i ranger del Texas. Per non dire ottimo.

 

Che questo Bandera mi abbia entusiasmato poco come storia è invece un conto. Un altro è dato da quella sensazione persistente che mi fa dire che questa è una storia bastarda di Zagor. Proprio per il Tex, calato dentro per poter dire ecco finalmente i due eroi che si incontrano.

 

Scazzottate, complimenti, profezie, su una serie come Zagor dove si è visto un po' di tutto sono anche il companatico quotidiano, con un albo col logo Tex Willer decisamente no.

 

Boselli voleva dare un seguito alle due precedenti storie, benissimo, sarebbe stata una trilogia tra le più apprezzate nella lunga storia dello Spirito con la Scure. Non avrebbe avuto tutti i limiti posti da una collana speciale di un altro personaggio e con quell'altro personaggio a rivaleggiare con lui. Due galli in un pollaio sono invero troppi.

 

Questa storia te la spezza quindi in due o tre parti e te la pubblica in uno, due, tre speciali di Tex. Quello che mi fa storcere il naso è che inserisce anche altri personaggi di Zagor nella collana del Tex.

 

L'intento sarebbe di creare una mitologia unica per tutti i personaggi bonelliani o quasi, un universo comune. Io non ne sento il bisogno e soprattutto penso che due serie come Tex e Zagor siano troppo diverse per tentare questo tipo di approccio sulla cui liceità ho tutti i dubbi. Chissà un giorno vedremo Mister No ragazzotto e un vecchiio Kit Willer.

 

Che senso ha prendere a pieni mani dal proprio repertorio e traslarlo in una collana di cui non sei nemmeno il padre? Non mi sembra che Bonelli, Nizza, Nolitta l'abbiano fatto. Adam Crane nella serie Tex Willer mensile e poi direttamente nel gigante vuol dire questo. E reagirei allo stesso modo se Michele Medda scrivesse una storia di Tex mettendoci dentro qualcosa del suo Nathan Never. Megalomania.

 

Questo dei team up da evento eccezionale e da what if che ti diventa merce comune non ha niente di bonelliano. Ci vedo piuttosto quella spettacolarizzazione tentata e spesso fallita nel mercato americano non solo fumettistico ma anche in quello cinematografico.

 

Qualcuno alla Bonelli, e non mi riferisco tanto a Mauro Boselli (che ogni tanto sbrocca come tutti i comuni mortali), forse deve ancora capire bene dove si trova.

 

Storia e iniziativa bocciata su tutta la linea. Ne ero scettico fin da quando ne ho sentito parlare, ne ho aspettato la lettura con disincanto anche per non dire a me stesso che ero prevenuto, ma i dubbi sono rimasti tali e quali. E sono grossi come macigni.

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Quello che dici di fondo può essere anche condivisibile, però penso che se davvero le interferenze tra i due mondi resteranno limitate ad un altro paio di speciali Tex Willer, la cui uscita è tra l'altro diluita nel tempo, non si corrono rischi di "marvelizzazione" della serie Tex. Certo sulla regolare qualcosa in più che una semplice citazione o veloce rimando a queste avventure speciali non la vedrei troppo di buon occhio neanche io. Anche e soprattutto nel caso del ripescaggio di qualche personaggio comparso su questi speciali, ci vedrei nulla più che un " Si, mi ricordo di quella volta con Adam Crane e il suo amico in gamba ma un po' strano...."  e stop, ma penso che borden saprà gestire la situazione al meglio.

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  • pecos changed the title to [Speciale Tex Willer N. 03] Bandera!
  • 4 settimane dopo...

Allora...Dopo aver letto i mallopponi Comancheros e Fratelli di sangue di un personaggio come Zagor a me sconosciuto (mi sono piaciuti entrambi), eccoci all'epocale incontro con Tex. La storia è stata ricca di azione, personaggi, dinamiche fra di loro. I disegni di Piccinelli come al solito gustosissimi e perfetti nei volti. Rivedere Crane e Lupo Grigio è stato piacevole, il giovane Tex e il vecchio Zagor si punzecchiano e se le danno, sullo sfondo c'è la faida tra i texani e i comanche. Zagor vecchio è più "dentro" il problema, Tex è partecipe ma con dinamismo e non con "cuore". Lo sarà in futuro...

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  • 1 anno dopo...

Premessa, leggevo Zagor da bambino, ho smesso di leggerlo ben prima di interrompere la lettura di Tex, e contrariamente a quanto avvenuto con Tex non ho l’ho mai ripresa, se si escludono le edizioni brossurate/cartonate di un paio di storie che ho amato profondamente (“La marcia della disperazione”, “Odissea americana” e altri)*.

 

Da bambino ho sognato questo cross-over (parola che all’epoca non esisteva, ne deduco che forse ho avuto una visione… ;)), da adolescente e poi da adulto l’interesse in merito è scemato, ma alla fine sono davvero contento di averlo letto.

 

Boselli è stato molto bravo a presentare i due personaggi senza cadere nei cliches tipici dei cross-over marveliani, per intenderci niente Aquila della notte contro Spirito con la scure, e già questo per me è un grande risultato.

 

Contrariamente all’invasato youtuber secondo me la storia si legge e si comprende benissimo anche senza aver letto le due precedenti avventure zagoriane.

Certo, chi le ha lette (io l’ho fatto grazie alle GSB) ha delle informazioni in più e incassa probabilmente un pugno nello stomaco alla notizia della morte di Lupo Grigio, ma nell’albo c’è tutto quello che serve per capire.

 

La differenza di carattere e soprattutto di maturità (al momento dell’incontro) tra i due personaggi è ben evidenziata, personalmente mi è piaciuto lo Zagor riflessivo e dubbioso mentre ho sempre qualche problema quando Tex si comporta troppo da spaccone** (ma il ragazzo si farà), e l’assenza di Cico*** ha sicuramente aiutato a calare il tutto in un atmosfera più “texiana” (o forse ha ne ha diminuito la “zagorità”, lascio ai vari contendenti del thread la soluzione ;)), ottima infine la resa della sfortunata figura del “vero” agente indiano Bob Neighbors.

 

Una buonissima prova di Piccinelli è il perfetto supporto a quanto raccontato.

 

Terminata la lettura dell’albo, leggendo i commenti precedenti sono rimasto colpito da quello di @waco dolan che ha immaginato l’incontro tra i due mitici eroi come l’immagine gemella di un incontro simile tra “le anime” di GLB e Sergio.

So che qualcuno (molti?) non saranno d’accordo, ma nonostante i due creatori avessero sempre rifiutato l’idea di un incontro tra i loro eroi, credo che ad un’ipotetica lettura di questa avventura entrambi avrebbero sorriso annuendo con approvazione.

 

 

* Così mi sono perso tutta la "rinascita", ma per fortuna anche Altrove e Zagor “vero inviato di Manito” (ma davvero? se è così sospendo la mia sospensione dell’incredulità :lol:)

 

** Ogni tanto mi sembra di leggere Tex “malgrado Tex”, è l’unico personaggio “bauscia” che riesco in qualche modo riesco a reggere, nella vita reale detesto gli sbruffoni… :P

 

*** Personalmente l’idea che nel prossimo incontro ci sia Cico, e soprattutto che canti, non mi fa per niente piacere, però mi rincuora l’assenza del Going Going :rolleyes:

Modificato da Augustus McCrae
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<span style="color:red">12 ore fa</span>, Augustus McCrae dice:

So che qualcuno (molti?) non saranno d’accordo, ma nonostante i due creatori avessero sempre rifiutato l’idea di un incontro tra i loro eroi, credo che ad un’ipotetica lettura di questa avventura entrambi avrebbero sorriso annuendo con approvazione.

 

IN realtà il solo ad aver manifestato  espressamente contrarietà è stato Sergio G.L. non ha mai detto niente che io sappia

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<span style="color:red">33 minuti fa</span>, Diablero dice:

(e da come l'ha scritto, direi che Sergio invece Tex lo odiava proprio...)

Certo, e siccome Sergio Bonelli odiava a tal punto Tex, dal momento che non aveva tempo per scrivere lui tutte le sue storie, ha trovato modo di reclutare Nizzi, in modo da stravolgere ulteriormente il personaggio e presentarlo nelle forme più inverosimili e totalmente lontane dagli intenti del suo creatore. 

Bada bene che non voglio certo dire che tutte le storie di Nolitta o di Nizzi siano dei capolavori, ma nemmeno credo si possa sostenere che siano state votate a questa sorta di più o meno consapevole suicidio del personaggio cui tu sembri alludere in molti tuoi post...

Francamente, al di là della tua evidente disistima verso Sergio Bonelli come sceneggiatore delle storie di Tex, sembra che tu abbia una considerazione ancora minore delle sue capacità di editore...

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11 minuti fa, dario63 dice:

Certo, e siccome Sergio Bonelli odiava a tal punto Tex, dal momento che non aveva tempo per scrivere lui tutte le sue storie, ha trovato modo di reclutare Nizzi, in modo da stravolgere ulteriormente il personaggio e presentarlo nelle forme più inverosimili e totalmente lontane dagli intenti del suo creatore. 

Bada bene che non voglio certo dire che tutte le storie di Nolitta o di Nizzi siano dei capolavori, ma nemmeno credo si possa sostenere che siano state votate a questa sorta di più o meno consapevole suicidio del personaggio cui tu sembri alludere in molti tuoi post...

 

Beh. A dire la verità è un sospetto che ho avuto spesso anch'io (ma seriamente).

Mi è sovente venuto il dubbio che il sogno più o meno recondito di SB fosse quello di vedere Mister No / Zagor schizzare ai vertici delle vendite avendo così la scusa per affossare definitivamente Tex. Secondo me, lo odiava sul serio (forse non del tutto consapevolmente). 

Modificato da piesse
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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Diablero dice:

Ma a detta di Sergio il padre non apprezzava Zagor (anche se per un po' l'ha scritto, e forse si riferiva allo Zagor di quei tempi)

 

Dipende da cosa intendi. Il personaggio di Zagor non era molto nelle sue corde anche se lo ha scritto per diverso tempo ma, come risulta dall'ultima intervista a Gianni Bono del 1986, apprezzava le storie del figlio e la sua capacità di passare dal registro leggero a quello drammatico.

Non dimenticare poi che l'autore del primo team up del fumetto italiano, o almeno  il più antico che io conosca, è stato proprio lui facendo incontrare Furio e l'agente segreto noto come l'Inafferrabile nel lontano 1941.

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13 minuti fa, piesse dice:

Beh. A dire la verità è un sospetto che ho avuto spesso anch'io (ma seriamente).

Mi è sovente venuto il dubbio che il sogno più o meno recondito di SB fosse quello di vedere Mister No / Zagor schizzare ai vertici delle vendite avendo così la scusa per affossare definitivamente Tex. Secondo me, lo odiava sul serio (forse non del tutto consapevolmente). 

Perdonami, ma questa tesi la considero veramente molto traballante e infondata.

Fintanto che uno mi dice che, a suo avviso, Sergio Bonelli non sapeva scrivere storie di Tex all'altezza di quanto fatto da suo padre, anche se lo trovo un giudizio eccessivo, lo posso comunque capire. Ma sostenere che, sia pure inconsciamente, Sergio Bonelli volesse "affossare definitivamente Tex", mi pare proprio una specie di atto ben poco logico. Far sbandare Tex con storie di pessima qualità facendo calare drasticamente le vendite fino ad avere la scusa di smetterne la pubblicazione (mi pare sia questa la tesi, alla fine), avrebbe significato far finire la "gallina dalle uova d'oro" e a che pro? Fra l'altro, in precedenza Tex vendeva ancora più copie rispetto alla situazione odierna (e all'inizio c'erano meno personaggi della Bonelli a fargli da contorno). Perché mai far colare a picco la redditizia ammiraglia, rischiando di far deragliare completamente l'intera casa editrice?

Modificato da dario63
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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, piesse dice:

Beh. A dire la verità è un sospetto che ho avuto spesso anch'io (ma seriamente).

Mi è sovente venuto il dubbio che il sogno più o meno recondito di SB fosse quello di vedere Mister No / Zagor schizzare ai vertici delle vendite avendo così la scusa per affossare definitivamente Tex. Secondo me, lo odiava sul serio (forse non del tutto consapevolmente). 

 

Non lo odiava affatto almeno non consciamente, questo posso dirlo con cognizione di causa avendolo conosciuto e frequentato. Semplicemente Tex non era il tipo di personaggio che gli era congeniale come temperamento. Non faccio fatica a capirlo, io stesso per quanto Tex mi piacesse preferivo decisamente Zagor e Mister No, più vicini sicuramente alla mia sensibilità.

Avrebbe voluto che lo scrivesse Gino D'Antonio fin dall'inizio degli anni 80 ed ha ripiegato su Nizzi solo perché lui ha rifiutato e se non ha preso Berardi non era perché non piacesse a lui ma perché temeva che non piacesse ai lettori.

Se la fisica teorica ha ragione ed esistono universi paralleli per ogni possibile alternativa, allora ne esiste uno in cui Tex è stato scritto per decenni da D'Antonio, Berardi e Boselli e mai da Nizzi ed a noi è toccato questo.

Oh, beh, almeno da qualche parte nel multiverso un altro me stesso si è divertito molto di più.:lol:

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@dario63 A Sergio Bonelli i soldi sicuramente non facevano schifo (e come editore era innegabilmente bravissimo a farli) quindi sicuramente non desiderava che Tex calasse le vendite (come altrettanto sicuramente avrebbe festeggiato se Zagor o Mister No avessero avuto impennate di vendite tali da superare Tex). Ma questo non ha NULLA a che vedere con il suo apprezzamento per il personaggio.

 

Ma davvero credi che un editore che pubblica tanti fumetti, pubblichi solamente cose che gli piacciono? Questi sì, scusami, è una visione molto "ingenua" e proveniente da un mondo di zucchero filato.  Bonelli pubblicava molti fumetti che non amava e che non avrebbe comprato mai come acquirente (Dylan Dog, per esempio, ma per altri fumetti come Jonathan Steele il mancato apprezzamento era ancora più evidente e non aveva difficoltà a dirlo, Sergio "non amava" lo splatter, ma qualunque influenza manga la odiava proprio....). Eppure, credi che sarebbe stato contento se Dylan Dog vendeva meno?

 

Cosa sarebbe successo se, per motivi "familiari", Sergio Bonelli fosse stato praticamente "costretto" a scrivere Jonathan Steele?

 

Io credo non sarebbe successo qualcosa di molto diverso da quello che è successo a Tex (compreso lo strapagare un altro autore perchè gli tolga di dosso quell'ingrata incombenza, e poi non scriverlo più appena il nuovo autore inizia a coprire tutta la produzione)

 

P.S.:

7 minutes ago, Carlo Monni said:

Se la fisica teorica ha ragione ed esistono universi paralleli per ogni possibile alternativa, allora ne esiste uno in cui Tex è stato scritto per decenni da D'Antonio, Berardi e Boselli e mai da Nizzi ed a noi è toccato questo.

Oh, beh, almeno da qualche parte nel multiverso un altro me stesso si è divertito molto di più.:lol:

 

Questa sarebbe stata una buona motivazione per cambiare posto con una mia versione alternativa, altro che quella di Wanda nell'ultimo film del Dr Strange...  :laugh:

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">28 minuti fa</span>, Diablero dice:

@dario63 A Sergio Bonelli i soldi sicuramente non facevano schifo (e come editore era innegabilmente bravissimo a farli) quindi sicuramente non desiderava che Tex calasse le vendite (come altrettanto sicuramente avrebbe festeggiato se Zagor o Mister No avessero avuto impennate di vendite tali da superare Tex). Ma questo non ha NULLA a che vedere con il suo apprezzamento per il personaggio.

 

Ma davvero credi che un editore che pubblica tanti fumetti, pubblichi solamente cose che gli piacciono? Questi sì, scusami, è una visione molto "ingenua" e proveniente da un mondo di zucchero filato.  Bonelli pubblicava molti fumetti che non amava e che non avrebbe comprato mai come acquirente (Dylan Dog, per esempio, ma per altri fumetti come Jonathan Steele il mancato apprezzamento era ancora più evidente e non aveva difficoltà a dirlo, Sergio "non amava" lo splatter, ma qualunque influenza manga la odiava proprio....). Eppure, credi che sarebbe stato contento se Dylan Dog vendeva meno?

 

Cosa sarebbe successo se, per motivi "familiari", Sergio Bonelli fosse stato praticamente "costretto" a scrivere Jonathan Steele?

 

Io credo non sarebbe successo qualcosa di molto diverso da quello che è successo a Tex (compreso lo strapagare un altro autore perchè gli tolga di dosso quell'ingrata incombenza, e poi non scriverlo più appena il nuovo autore inizia a coprire tutta la produzione)

 

P.S.:

 

Questa sarebbe stata una buona motivazione per cambiare posto con una mia versione alternativa, altro che quella di Wanda nell'ultimo film del Dr Strange...  :laugh:

Non vivo affatto in un mondo di zucchero filato.

Ma anche la tua replica, mi spiace dirlo, cerca solo di confondere le acque per motivi di difesa polemica della tua tesi.

Se parliamo di Tex, non stiamo facendo riferimento ad un fumetto qualsiasi, quanto a quello di punta della casa editrice. Quello che un saggio editore dovrebbe tenersi ben stretto e apprezzarlo, probabilmente non solo per motivi venali, ma anche affettivi, oltre che di storia della casa editrice, in quanto elemento più rappresentativo.

Che Sergio Bonelli potesse pubblicare talvolta fumetti di personaggi che non trovava di suo gradimento, anche per diversificare le vendite, si può ben capire. Ma che avesse in odio Tex è una tesi tutta da provare: lo so, secondo te, lo scriveva spinto da questo sentimento così distruttivo, ma credo che ci sia una bella differenza, non solo per la lingua italiana, nel sostenere che uno non riesce a scrivere un personaggio al suo meglio, e nell'odiarlo, quindi detestarlo con tutte le sue forze, tanto da non poterlo vedere! Francamente, io non riesco a vedere tracce di questo odio (come mi pare abbia anche sottolineato Carlo Monni, che ha conosciuto Sergio Bonelli di persona...).

Per questo, direi di lasciar anche perdere le interpretazioni riguardanti le motivazioni inconsce di questo presunto odio, che in sé sono ben poco verificabili. Di questo passo, uno potrebbe sostenere che, nell'affossare Tex (così si è espresso un altro utente), Sergio Bonelli avrebbe potuto dar sfogo ad un irrisolto conflitto edipico, uccidendo metaforicamente il padre (e la sua creatura fumettistica più importante)! 

 

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