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[Magazine N.08 - 2022] Maverick Bunch - Il ritorno del Desperado


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Tex Magazine 2022

 

TUTTO IL SELVAGGIO WEST VI ASPETTA NEL NUOVO APPUNTAMENTO ANNUALE CON IL TEX MAGAZINE! 176 PAGINE DI SERVIZI E DOSSIER A COLORI E DUE RACCONTI DI TEX, COMPLETI E INEDITI!

Formato: 16x21 cm, colore e b/n

Pagine: 176

Uscita: 25/01/2022

 

Soggetto: Monni Carlo, Boselli Mauro

Sceneggiatura: Ruju Pasquale, Boselli Mauro

Disegni: D'Agata Fabio, Dotti Maurizio

Copertina: Claudio Villa 

 

Una nuova Frontiera, i dannati del Messico, un nuovo appuntamento con Susy & Merz, un approfondimento su Montales, il ribelle, le notizie dell’annata western e due storie inedite di Tex:

 

Maverick Bunch
Soggetto: Carlo Monni
Sceneggiatura: Pasquale Ruju
Disegni: Fabio D’Agata

 

Il ritorno del Desperado
Soggetto e sceneggiatura: Mauro Boselli
Disegni: Maurizio Dotti

 

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© Sergio Bonelli Editore

 

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@Carlo Monni o @borden Una curiosità lessicale: "Maverick Bunch", con le iniziali in maiuscolo come leggo, si deve intendere come il nome proprio di una banda derivato, secondo la figura retorica dell' "antonomasia", dalla locuzione comune "maverick bunch", traducibile come "gruppo ribelle"? Cioè siamo nel solco del "Mucchio Selvaggio" ("Wild Bunch"), locuzione comune divenuta nome proprio per antonomasia?

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Avevo deciso l'anno scorso di terminare questa collana, perché mi sembrava che l'elenco dei comprimari/amici principali

fosse finito. Poi Borden mi ha ricordato che mancava uno dei più storici, ovvero il bandito/governatore Montales!

Poi entrambe le storie sono frutto della fantasia del nostro avvocato. Insomma è necessario anche questo acquisto.

E ogni volta mi fregano...

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Soprattutto questo Magazine è imperdibile perché ci viene raccontato per la prima volta il passato di Montales.

Dal sito Bonelli: Il ritorno del Desperado

"Nel cuore del governatore del Chihuahua c’è una ferita insanabile: il ricordo del massacro al ranch della sua famiglia, quando tanti anni prima i soldati dei generali golpisti massacrarono i suoi genitori e la sua giovane moglie. Ora, per Montales, è giunto il momento della vendetta."

 

Poi Dotti mi sembra in gran forma (come sempre, a parte qualche copertina). E anche i disegni di Fabio D'Agata sono molto accattivanti.

Infine, se non ho capito male, c'è anche un approfondimento su Geronimo e le sue apparizioni sui fumetti (argomento che personalmente mi è sempre interessato).

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Il 25/12/2021 at 18:42, PapeSatan dice:

@Carlo Monni o @borden Una curiosità lessicale: "Maverick Bunch", con le iniziali in maiuscolo come leggo, si deve intendere come il nome proprio di una banda derivato, secondo la figura retorica dell' "antonomasia", dalla locuzione comune "maverick bunch", traducibile come "gruppo ribelle"? Cioè siamo nel solco del "Mucchio Selvaggio" ("Wild Bunch"), locuzione comune divenuta nome proprio per antonomasia?

 

Devo confessarti che nel soggetto non ho dato un nome alla banda, che quindi è frutto della fantasia di Ruju  In ogni caso ritengo sia proprio il nome. In una delle tavole ddi anteprima Adam, il cacciatore di taglie, sentendoli definire "Maverick Bunch" sa chi sono quindi...

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Avevo deciso l'anno scorso di terminare questa collana, perché mi sembrava che l'elenco dei comprimari/amici principali

fosse finito. Poi Borden mi ha ricordato che mancava uno dei più storici, ovvero il bandito/governatore Montales!

Poi entrambe le storie sono frutto della fantasia del nostro avvocato. Insomma è necessario anche questo acquisto.

E ogni volta mi fregano...

 

 

Entrambe proprio no.

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Poe dice:

 

Infine, se non ho capito male, c'è anche un approfondimento su Geronimo e le sue apparizioni sui fumetti (argomento che personalmente mi è sempre interessato).

 

Come l'hai capito è un mistero... Perché non c'è.:lol:

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30 minuti fa, borden dice:

Come l'hai capito è un mistero... Perché non c'è.:lol:

Mmm... non me l'ero sognato. E infatti sul sito della Bonelli, dopo le tavole in anteprima del magazine, c'è una pagina su Geronimo. Questa qui:

1640179894524.jpg--.jpg?1640179895000

Modificato da Poe
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:
<span style="color:red">4 ore fa</span>, Dix Leroy dice:

Poi entrambe le storie sono frutto della fantasia del nostro avvocato. Insomma è necessario anche questo acquisto.

E ogni volta mi fregano...

 

 

Entrambe proprio no.

 

Suppongo che si sia fatto ingannare dalla dicitura. "soggetto: Monni Carlo, Boselli Mauro" senza capre che si riferiva a due storie diverse.

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<span style="color:red">13 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Suppongo che si sia fatto ingannare dalla dicitura. "soggetto: Monni Carlo, Boselli Mauro" senza capre che si riferiva a due storie diverse.

 

 

<span style="color:red">14 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Entrambe proprio no.

 

 

Ebbene si, ho disimparato anche a leggere. Sapendo che avevo mal interpretato ho effettivamente capito adesso come andava letto

il tamburino. Gli autori sono citati prima in gruppo e poi nello specifico storia per storia. Quando sbaglio sbaglio.

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Il 26/12/2021 at 20:49, Poe dice:

Soprattutto questo Magazine è imperdibile perché ci viene raccontato per la prima volta il passato di Montales.

Dal sito Bonelli: Il ritorno del Desperado

"Nel cuore del governatore del Chihuahua c’è una ferita insanabile: il ricordo del massacro al ranch della sua famiglia, quando tanti anni prima i soldati dei generali golpisti massacrarono i suoi genitori e la sua giovane moglie. Ora, per Montales, è giunto il momento della vendetta."

Scusate la scarsa memoria, ma questa storia si riferisce al primo incontro con Montales? "Montales, El Desperado" nella 1^ serie delle strisce / Tex Gigante 3-4?

 

Grazie.

 

So long.

Gianpaolo.

Modificato da ComixComunity
specifica
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Dalle 2 tavole in anteprima si ricava che la storia è ambientata nel presente (con Montales in cerca di vendetta), ma con un flash-back sul passato (mai raccontato e precedente al suo incontro con Tex) quando viene sterminata la sua famiglia.

Inoltre nella seconda tavola in anteprima c'è anche un flash-back che pare risalire al periodo del primo incontro tra Montales e il giovane Tex, sì, ai tempi de "L'eroe del Messico" n. 3-4 Tex Gigante. 

  • Grazie (+1) 1
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  • pecos changed the title to [Magazine N.08 - 2022] Maverick Bunch - Il ritorno del Desperado

In tutta sincerità, sono estremamente soddisfatto del Magazine di quest'anno, che personalmente ritengo essere quello di gran lunga più riuscito da quando tale uscita ha assunto l'attuale denominazione e relativa impostazione.

 

Prometto e mi riprometto di non scendere troppo in particolari in questo intervento, in modo tale da non rischiare urticanti spoiler, però voglio dire di aver letto due storie molto ben strutturate. Conto, ovviamente, di dilungarmi di più tra qualche giorno, quando un po' tutti avremo letto l'albo.

 

Maverick Bunch, sceneggiata da Ruju con soggetto del nostro pard @Carlo Monni, si lascia leggere con gran piacere nonostante gli eventi si susseguano con un po' di prevedibilità, comunque ben dosata e giammai stucchevole, grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione del bounty hunter Adam Walker. La piacevolezza della lettura, va sottolineato, è stata molto facilitata dall' ottima prova ai disegni di Fabio D'Agata.

 

Il ritorno del desperado, invece, trovo sia un piccolo gioiello. Boselli e Dotti ci narrano ed illustrano una drammatica vicenda del passato di Montales, accennata agli albori della serie regolare, che ha inoltre il merito ulteriore di lasciare aperte ulteriori porte per la serie del giovane Tex. Inoltre, sorpresa nella sorpresa, siamo andati vicinissimi ad apprendere un dettaglio privato di Montales su cui ci siamo posti spesso domande anche qui sul forum, in un topic appositamente creato; la curiosità è rimasta (o forse no :rolleyes:..?), del resto alcune cose piacciono appunto perché avvolte nel mistero.

 

Molto interessanti anche gli articoli contenuti, in particolare ho apprezzato i reportage su Villa e Zapata e le loro trasposizioni cinematografiche, nonché il saggio sul filone dei western in stile "blaxploitation".

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NON CI SONO SPOILER.

Due storie accomunate dal travaglio psicologico e dal tormento emotivo dei protagonisti (eh sí, perché in nessuna delle due storie Tex, pur recitando parti determinanti per la trama, é il personaggio piú importante) ma diversissime nell'impostazione e nella resa al lettore (me sottoscritto, ovviamente).

La prima, "Maverick Bunch", ha uno sviluppo classico e lineare, é una storia "limpida" in cui tutte le componenti ricoprono la funzione che ci si aspetta, senza stravolgimenti: non che questo significhi che la storia sia banale, tutt'altro! Infatti, é l'introspezione psicologica del protagonista il vero filo conduttore della vicenda, l'azione é solo il pretesto. L'annoso dilemma tra valori morali e valori materiali: bravi @Carlo Monni e Ruju, la storia mi ha coinvolto!

La seconda storia, invece, é completamente diversa: l'inganno, il tradimento, il ribaltamento della scena sono continui. Tanti eventi, tanti personaggi, tanti scenari, nel tipico stile boselliano, fanno sí che la lettura sia intensa, appassionata, di spessore, ma lascia alla fine un grandissimo rammarico: troppe cose condensate in troppo poche pagine. Sarebbe stato perfetto dedicare alla vicenda e al personaggio un intero Speciale Tex Willer, come avvenuto in quello avente come protagonista Sam Willer. Anche qui la presenza del giovane Tex c'é, seppur incidentale (e avrebbe giustificato la proposizione dell'episodio in quella collana Speciale), ma tutto ruota intorno alla complessa vicenda personale di Montales (ma anche quella storica sullo sfondo) che avrebbe meritato uno sviluppo ben piú arioso. 

Intrigante e d'effetto, non credo affatto casuale, il perfetto parallelismo della vignetta finale delle due storie.

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">7 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Sarebbe stato perfetto dedicare alla vicenda e al personaggio un intero Speciale Tex Willer, come avvenuto in quello avente come protagonista Sam Willer.

Noooooooo. Va benissimo così. Se avesse scritto anche Borden lo speciale con Sam Willer, potremmo essere d'accordo, ma Borden non è ubiquo. Lasciamo perdere , Borden ha aggiustato lo  speciale di Recchioni dando un colpo al cerchio ed uno alla botte per farlo rimanere nella cronologia texiana, per il resto stendiamo un velo pietoso.

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Il senso del mio discorso é più semplice: per sviluppare meglio la vicenda di Montales servivano almeno il doppio delle pagine, se non anche il triplo, comodamente ospitabili nella collana Speciale Tex Willer per la presenza del giovane Tex. D'altronde, se ne hanno dedicate 128 a un uomo tranquillo, che aveva ben poco da dire...

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, ggaaco dice:

Noooooooo. Va benissimo così. Se avesse scritto anche Borden lo speciale con Sam Willer, potremmo essere d'accordo, ma Borden non è ubiquo. Lasciamo perdere , Borden ha aggiustato lo  speciale di Recchioni dando un colpo al cerchio ed uno alla botte per farlo rimanere nella cronologia texiana, per il resto stendiamo un velo pietoso.

 

Non ha aggiustato niente. Ha detto a Recchioni cosa andava bene e cosa no e Recchioni ha scritto la sceneggiatura seguendo le sue direttive, il che è esattamente quello che accade con tutti. Io ne so qualcosa, visto che ho dovuto riscrivere il soggetto di "Maverick Bunch" tre volte prima che gli andasse bene.

Recchioni se l'è sudata la storia pagina per pagina ma ogni pagina è autenticamente sua.

Che poi a te Recchioni non piaccia come autore (e ci può stare) e magari ti sia pure antipatico (e questo per me invece non va) è un altro conto 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Che poi a te Recchioni non piaccia come autore (e ci può stare) e magari ti sia pure antipatico (e questo per me invece non va) è un altro conto 

In effetti è parecchio tempo che non mi piace come autore, devo risalire ai primi anni 2000 per trovare qualcosa di apprezzabile (John Doe). Inoltre confermo che mi sta antipatico, ma qui non posso approfondire, sono temi non permessi nel forum. :)

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<span style="color:red">9 ore fa</span>, ggaaco dice:

In effetti è parecchio tempo che non mi piace come autore, devo risalire ai primi anni 2000 per trovare qualcosa di apprezzabile (John Doe). Inoltre confermo che mi sta antipatico, ma qui non posso approfondire, sono temi non permessi nel forum. :)

 

Che a non piaccia come autore è una cosa su cui non  ho nulla da dire. i gusti vanno rispettati. A me, ad esempio piace. Ho apprezzato tutte e tre le sue storie di Tex, l'intero ciclo di Orfani, le sue storie di Dylan Dog.

Una cosa che invece non sopporterei è se qualcuno mi dicesse: non mi piacciono le storie di Recchioni perché mi sta antipatico. Bisognerebbe essere capaci di scindere la qualità delle opere da quella del loro autore che di autori bravi ed osannati ma umanamente discutibili è pieno il mondo della narrativa.

 

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Ti piace anche il 400 ?

Ad un certo punto Dylan e Groucho sono inseguiti da un orda di Zombie e arrivano sull'orlo di un precipizio: Groucho dice "Dannazione, siamo arrivati al margine della pagina".

Oppure prima, quando partono con il galeone Dylan, riguardo alla rotta da seguire dice "seconda stella a destra, questo è il cammino...

citazione di Bennato che ci stava come il cavolo a merenda; del resto anche tutti gli altri albi sono riempiti di citazioni più o meno a sproposito.

Oppure ti piace il 399 ?

Ci sono i nazisti-vampiri e ad un certo punto Dylan gli dice "arrivo io l'ammazzavampiri"... parole in bocca al personaggio che fanno rabbrividire chi l'ha letto fin dall'inizio.

Oppure ti piacciono quelli dopo il 400, dove al posto di Dylan Dog c'è un personaggio barbuto e al posto di Groucho c'è Gnaghi del libro di Sclavi ?

Mi fermo perchè non é il topic giusto, ma quando si parla del "distruttore" di Dylan Dog, non ce la faccio a non esprimere la mia opinione (purtroppo largamente condivisa, altrimenti il problema sarebbe solo mio). 

Modificato da zagor70
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  • Collaboratori

Letto il magazine e promosse entrambe le storie.

 

Spero che in futuro a Carlo Monni diano un disegnatore dello staff tra i migliori, finora entrambi i suoi soggetti sono stati penalizzati e molto dalla parte grafica.

 

Della storia di Montales grida vendetta il vederla confinata nelle pagine del magazine, era da serie regolare. Tex avrebbe potuto prendersi il suo spazio in una storia da due albi in cui Montales sarebbe stato centrale come tante volte è accaduto in passato con "il passato" dei pards. Mi dispiace leggere questa storia in una collana minore, che pochi comprano, distribuita in poche copie. Che errore di valutazione! Ma si può rimediare con la collana Tex Willer.

  • +1 1
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, virgin dice:

Va be', è legittimo trovare qualcuno antipatico. Basta non insultarlo. Non qui sul forum, almeno. :D

Aggiungo la mia. Recchioni mi è antipatico. Entra troppo in rotta di collisione con i lettori. Ma oltre a questo non mi piace quello che scrive. E mi riferisco a John Doe, ai miniTex e ai samurai, perchè Dylan l'ho abbandonato molto tempo prima di lui. Se non lo vedo su Tex, per me (egoisticamente) è meglio.  :)

E' vero quello che dice Monni. A me, per esempio, Fred Vargas è molto antipatica, se non altro per le sue posizioni su Battisti. Ma scrive gialli da Dio e li leggo! 

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2 ore fa, ymalpas dice:

 Della storia di Montales grida vendetta il vederla confinata nelle pagine del magazine, era da serie regolare. Tex avrebbe potuto prendersi il suo spazio in una storia da due albi in cui Montales sarebbe stato centrale come tante volte è accaduto in passato con "il passato" dei pards. Mi dispiace leggere questa storia in una collana minore, che pochi comprano, distribuita in poche copie. Che errore di valutazione! Ma si può rimediare con la collana Tex Willer.

 

 

E bravi! Se lo  faccio è proprio perché poi  qualcuno non dica che le storie del Magazine (o del Color o del maxi o dei cartonati alla francese ecc) non contano mai un cazzo! Invece a volte contano, eccome! E chissenefrega se molti non  leggeranno la storia epocale perché non comprano il Magazine! Cavoli loro! Male facettero! Avrei dovuto mettere una storia loffia e inutile per compiacere CHI NON LO COMPRA?!   :laughing:

Modificato da borden
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28 minutes ago, borden said:

 

 

E bravi! Se lo  faccio è proprio perché poi  qualcuno non dica che le storie del Magazine (o del Color o del maxi o dei cartonati alla francese ecc) non contano mai un cazzo! Invece a volte contano, eccome! E chissenefrega se molti non  leggeranno la storia epocale perché non comprano il Magazine! Cavoli loro! Male facettero! Avrei dovuto mettere una storia loffia e inutile per compiacere CHI NON LO COMPRA?!   :laughing:

Basta scrivere nella quarta di copertina di un qualsiasi albo della mensile qualcosa come "Raga, a sto giro comprate il Magazine, le storie sono da serie regolare ma non avevamo spazio e le abbiamo messe li. Ci si becca li". 

Fate sapere se serve un impiegato a dar mano forte nel settore marketing, felice di prestare aiuto.

 

ps: Magazine comprato, per ora non ho dato uno sguardo approfondito ma ho avuto soltanto il tempo di annusare la carta e confermo che per ora l'uscita è di qualità

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Ribadisco, nessun errore di marketing, errori di valutazione o scelte sbagliate! La storia andava lì, come andavano lì, che so, le storie di Brandon, Lillyth, Dinamite... Come ci andranno quelle di Morisco, Lupe, Nat McKennett etc... etc... La formula del Tex Magazine l'ho inventata io, venite a dire a me come si fa?!? :P  E ribadisco ancora: il magazine è un ottimo prodotto. Chi non lo compra, cavoli suoi! Dovremmo farlo peggio?!? Ma chi è qui che non capisce un fico di marketing?!?  :azz::lol:

Modificato da borden
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