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TWF - Tex Willer Forum

[Magazine N.08 - 2022] Maverick Bunch - Il ritorno del Desperado


MacParland
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Allora...Letto il magazine con le due storie e devo ammettere  che mi è piaciuta più quella di Monni/Ruju/D'Agata rispetto a quella di Bos/Dotti.

Il cacciatore di taglie Adam Walker, l'atmosfera e i dialoghi mi hanno coinvolto. Anche i disegni di D'Agata sono stati efficaci per farmi "entrare" nella storia.  

Quella del Bos, impreziosita dai disegni di Dotti, ci mostra una parte del passato di Montales che però il vecchio desperado cerca di chiudere nel presente. Stavolta la storia, seppur interessante e sfiziosa, non mi ha convinto del tutto. I dialoghi soprattutto non mi sono sembrati "naturali" a differenza delle solite storie del Boss (forse lo spazio tiranno?).

I servizi del magazine sono sempre interessanti anche se rimpiango quelli più corposi dell'almanacco.

 

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<span style="color:red">18 ore fa</span>, Dawn dice:

Gran bel Magazine, devo dire forse il migliore che ho letto da quando è stata ideata questa nuova struttura.

Maaa... sulla storia di Montales, solo io ci ho visto un cameo di un personaggio che viene da lontano? Ho le allucinazioni?

 

Credo tu abbia visto giusto. 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, borden dice:
23 ore fa, Dawn dice:

Gran bel Magazine, devo dire forse il migliore che ho letto da quando è stata ideata questa nuova struttura.

Maaa... sulla storia di Montales, solo io ci ho visto un cameo di un personaggio che viene da lontano? Ho le allucinazioni?

 

Credo tu abbia visto giusto. 

 

@Dawn non è la sola ad aver notato un giovane argentino che al tempo aveva deciso di tentare la sorte in Messico, per poi in seguito tornare nel suo paese e scalare le gerarchie dell'esercito...

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Premesso che la storia di Montales mi è piaciuta davvero molto, avrei una domanda forse un po' polemica: a pag. 152 e 153 vediamo Tex e Montales esattamente come apparivano nei n. 3 e 4 compresa la tenuta da cowboy con camicia a quadri che Tex sfoggiò per breve tempo. Arriviamo però a pag. 155 ed ecco comparire il giovane Tex con tanto di camicia con le frange. Non siamo più nel 1859 ma nel 1867. Tex è entrato ed uscito dal corpo dei rangers almeno due o tre volte, ha fatto la guerra civile, forse è già sposato eppure eccolo con il suo look da ventenne abbandonato in teoria con "La Mano Rossa".

Un errore di Dotti su cui Boselli ha deciso di passare sopra oppure è u modo di dirci che in barba alla correttezza storico filologica questo è il look che dobbiamo abituarci a vedere sempre su Tex Willer? 

Se è così, lasciatemi dire che la cosa non mi piace per niente,

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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

Premesso che la storia di Montales mi è piaciuta davvero molto, avrei una domanda forse un po' polemica: a pag. 152 e 153 vediamo Tex e Montales esattamente come apparivano nei n. 3 e 4 compresa la tenuta da cowboy con camicia a quadri che Tex sfoggiò per breve tempo. Arriviamo però a pag. 155 ed ecco comparire il giovane Tex con tanto di camicia con le frange. Non siamo più nel 1859 ma nel 1867. Tex è entrato ed uscito dal corpo dei rangers almeno due o tre volte, ha fatto la guerra civile, forse è già sposato eppure eccolo con il suo look da ventenne abbandonato in teoria con "La Mano Rossa".

Un errore di Dotti su cui Boselli ha deciso di passare sopra oppure è u modo di dirci che in barba alla correttezza storico filologica questo è il look che dobbiamo abituarci a vedere sempre su Tex Willer? 

Se è così, lasciatemi dire che la cosa non mi piace per niente,

 

 

Ma chi se ne frega...

 

E poi, come sai quando è ambientata quella sequenza?

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, borden dice:

E poi, come sai quando è ambientata quella sequenza?

 

Dalla didascalia dell'ultima vignetta di pag. 152: 

 

"Dopo quasi cinque anni di guerra l'Imperatore Massimiliano ed i suoi generali ribelli furono giustiziati a Queretaro ma ancora una volta Salazar non era nella lista dei caduti e dei prigionieri"

 

Massimiliano fu fucilato il 19 giugno 1867, quindi l'intera sequenza che parte da quella vignetta è ambientata dopo qeulla data.

Prendo atto che non te ne frega niente ma a me npn è piaciuto lo stesso.

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<span style="color:red">29 minuti fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Dalla didascalia dell'ultima vignetta di pag. 152: 

 

"Dopo quasi cinque anni di guerra l'Imperatore Massimiliano ed i suoi generali ribelli furono giustiziati a Queretaro ma ancora una volta Salazar non era nella lista dei caduti e dei prigionieri"

 

Massimiliano fu fucilato il 19 giugno 1867, quindi l'intera sequenza che parte da quella vignetta è ambientata dopo qeulla data.

Prendo atto che non te ne frega niente ma a me npn è piaciuto lo stesso.

 

 

Pignolo!

 

hqdefault.thumb.jpg.07a95844c4485dbe1c18312fcbbda670.jpg

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<span style="color:red">27 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Pignolo!

 

hqdefault.thumb.jpg.07a95844c4485dbe1c18312fcbbda670.jpg

 

Prima ancora che si aprisse l'immagine, appena ho letto "pignolo!", ho pensato subito a lui.:laugh:

Come si vede che siamo sostanzialmente della stessa generazione.:laugh:

 

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<span style="color:red">47 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Pignolo!

 

hqdefault.thumb.jpg.07a95844c4485dbe1c18312fcbbda670.jpg

Chi è costui ? di grazia per noi più giovincelli !:D:P

<span style="color:red">3 ore fa</span>, borden dice:

 

 

Ma chi se ne frega...

 

E poi, come sai quando è ambientata quella sequenza?

Caro Borden 

Monni ha ragione , bisogna fare una tiratina d'orecchie all'editor

Se le storie del giovane Tex seguiranno una sequenzialità temporale precisa, non non si debbono  commettere errori del genere.:old:

 E pensare che Dotti su suggerimento del Soggettista(:inch: a cui vanno i nostri complimenti) ci ha regalato la chicca del Mendoza di Patagonia, perfettamente disegnato.

In futuro, mi raccomando,  facciamo dialogare maggiormente il soggettista con l'editor:P:D

 

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Richetto, personaggio interpretato da Peppino Mazzullo nello Zecchino 'Oro degli anni 60. I suoi duetti il Mago Zurlì finivano sempre con lui che gridava: "Pignolo"

Marzullo è stato anche la storica voce di Topo Gigio.

  • Grazie (+1) 1
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<span style="color:red">30 minuti fa</span>, ciro dice:

Chi è costui ? di grazia per noi più giovincelli !:D:P

Caro Borden 

Monni ha ragione , bisogna fare una tiratina d'orecchie all'editor

Se le storie del giovane Tex seguiranno una sequenzialità temporale precisa, non non si debbono  commettere errori del genere.:old:

 E pensare che Dotti su suggerimento del Soggettista(:inch: a cui vanno i nostri complimenti) ci ha regalato la chicca del Mendoza di Patagonia, perfettamente disegnato.

In futuro, mi raccomando,  facciamo dialogare maggiormente il soggettista con l'editor:P:D

 

 

 

Ma no, "chi se ne frega" è ancora la risposta più giusta all'obiezione di Carlo. Il guardaroba di Tex non ha tutta l'importanza periodizzatrice che voi gli date . Puoi darsi che quella volta lì abbia recuperato la vecchia giacca dall'armadio!

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, borden dice:

 

 

Ma no, "chi se ne frega" è ancora la risposta più giusta all'obiezione di Carlo. Il guardaroba di Tex non ha tutta l'importanza periodizzatrice che voi gli date . Puoi darsi che quella volta lì abbia recuperato la vecchia giacca dall'armadio!

si chiama recupero "vintage", infatti la camicia a  frange , fu riposta nel baule troppo presto , è quasi nuova e con i tempi che corrono meglio ripiegare sull'usato sicuro!

Sai bene che noi appassionati ci teniamo a queste cose . Tuttavia devo ammettere che con il tempo sono diventato meno intransigente e mi do anche io risposte analoghe alla tua.:)

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Basta che Borden si segni di far cambiare camicia a Tex in quel periodo storico (che ogni tanto si sa che bisogna cambiarla, da quando non ha più la moglie Tex non se l'è più cambiata...), anche solo per qualche mese, e abbiamo risolto l'incongruenza!  :P

  • Haha (0) 1
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<span style="color:red">14 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Richetto, personaggio interpretato da Peppino Mazzullo nello Zecchino 'Oro degli anni 60. I suoi duetti il Mago Zurlì finivano sempre con lui che gridava: "Pignolo"

Marzullo è stato anche la storica voce di Topo Gigio.

Mazzullo o Marzullo? 

 

Pignolo!!!!!

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On 1/27/2022 at 5:33 PM, ymalpas said:

Nome di Montales:

 

Fabricio

Facundo

Faustino

Francisco

Ferdinando

Fabian

Fabio

Fe

Fedele

Federico

Feliciano

Felipe

Feo

Fermin

Fernan

Fidel

Firmino

Florentino

Fons

Fortunato

Frascuelo

Frisco

Fulgencio

Forse farò storcere il naso al 90% del Forum, ma quando ho letto Fidel ho pensato a Castro e subito visto Tex nei panni del Che... In fondo nell'eroe del Messico Tex aiutò Montales a spodestare gli usurpatori e Montales intraprese la carriera politica, mentre Tex, seppur nelle istituzioni ha sempre sentito il bisogno di "esportare" giustizia altrove e dovunque ce ne fosse bisogno!

Comunque, ho letto entrambe le storie e volevo fare due considerazioni. 

Storia di Monni/Ruju/D'Agata, bel soggetto e complimenti alla seconda prova di Monni in tal senso. 

La storia si legge bene e l'esordio (è la prima storia se non sbaglio ) di D'Agata secondo me ottimo.

Si vede lontana un miglio l'ispirazione al maestro Villa e onestamente la trovo una cosa bella oltre che opportuna.

Avrà tempo di aggiustare lo stile, ma intanto conosce il modello e si ispira a chi, dopo Galep ha dato un volto di riferimento a Tex.

In fondo anche Bruzzo ha disegnato in modo magistrale l'ultima mensile, partendo da un primo albo con forti richiami e veri omaggi a Ticci. E non mi pare che ci sia stato nulla da ridire, anzi, benvengano simili lavori e artisti che sanno quale Tex è particolarmente amato dal parco dei lettori.

 

Seconda storia, peccato la brevità, l'importanza della storia avrebbe meritato maggiore spazio e forse lo avrà in altri albi. 

Certo è che i disegni sono di altissimo livello. 

Boselli che ha nella penna  l'abilità di usare tanti personaggi e sviluppare storie anche intricate e piacevolmente lunghe (ma alcuni lettori a volte lo criticano per questo e può essere un'arma a doppio taglio), quest'anno ha dato prova almeno in due occasioni di saper scrivere alla grande anche storie breve. L'agente indiano e la storia di Montales sul magazine hanno potenzialmente entrambe tantissima carne da mettere sul fuoco, eppure in un albo o poco meno, tutto fila, non ci sono buchi, e la storia scorre fluida. 

La speranza è che personaggi o situazioni accennate e narrate in tali storie possano trovare spazio nuovamente, magari con sviluppi ulteriori. 

Non commento il resto del Magazine che ammetto di aver letto di fretta catapultandomi sulle storie ma confermo, che se non ero intenzionato a comprare il Magazine considerandolo un'uscita secondaria, l'importanza delle storie e come le storie sono state sviluppate mi fanno pensare che alla Bonelli capiscono di marketing più del sottoscritto...

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2 ore fa, LedZepp dice:

Forse farò storcere il naso al 90% del Forum, ma quando ho letto Fidel ho pensato a Castro e subito visto Tex nei panni del Che... In fondo nell'eroe del Messico Tex aiutò Montales a spodestare gli usurpatori e Montales intraprese la carriera politica, mentre Tex, seppur nelle istituzioni ha sempre sentito il bisogno di "esportare" giustizia altrove e dovunque ce ne fosse bisogno!

 

Fidél Montales e Tex "Che" é un'analogia che ci sta. Tuttavia é solo sottintesa, perché @borden é un vecchio marpione: nessuna politicizzazione, nessun fianco prestato alla critica per una possibile connotazione ideologica, tutto é lasciato all'immaginazione del lettore. In questo sono totalmente d'accordo con la scelta di Boselli di non rivelare il nome di Montales, anche se stona alquanto una moglie che chiama l'adorato marito per cognome come ci chiamavamo noi da giovani nella nostra combriccola (in caserma, al liceo, stile "Amici miei": il Perozzi, il Sassaroli, il Mascetti...)

Modificato da PapeSatan
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56 minutes ago, PapeSatan said:

anche se stona alquanto una moglie che chiama l'adorato marito per cognome come ci chiamavamo noi da giovani nella nostra combriccola (in caserma, al liceo, stile "Amici miei": il Perozzi, il Sassaroli, il Mascetti...)

Si vero, può fare strano, non so come funzionava nelle famiglie ricche a quei tempi e in quei luoghi. Se si usava dare del voi al consorte, a quel punto il cognome stonerebbe meno. Però romantica la scelta di Montales che sceglie di essere chiamato solo così perché la moglie era solita chiamarlo così. 

Oltre all'analogia Fidel e Che, in Montales ci sono anche i tratti dell'Edmond Dantes, anche se a lui non era stata uccisa la moglie

Modificato da LedZepp
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Il 29/1/2022 at 14:10, borden dice:

 

Credo tu abbia visto giusto. 

Per caso, c'è l'argentino che si rivede in Patagonia? 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Fidél Montales e Tex "Che" é un'analogia che ci sta. Tuttavia é solo sottintesa, perché @borden é un vecchio marpione: nessuna politicizzazione, nessun fianco prestato alla critica per una possibile connotazione ideologica, tutto é lasciato all'immaginazione del lettore. In questo sono totalmente d'accordo con la scelta di Boselli di non rivelare il nome di Montales, anche se stona alquanto una moglie che chiama l'adorato marito per cognome come ci chiamavamo noi da giovani nella nostra combriccola (in caserma, al liceo, stile "Amici miei": il Perozzi, il Sassaroli, il Mascetti...)

Fidel Montale??? e Tex Che???!!! Ma quando mai?  Non vedo alcuna analogia

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