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Sergio Bonelli: pubblicato già nel 1945?


Diablero
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Secondo la biografia ufficiale di Sergio Bonelli, la prima cosa che ha "scritto" per la casa editrice sarebbe stata con lo pseudonimo Annalisa Macchi: le didascalie di Ciuffetto Rosso, riduzione illustrata da Roy D'Amy, apparsa nel sesto numero della seconda serie della Collana Capolavori nel 1955

 

Però ho trovato questo, pubblicato a pagina 11 dell'Audace numero 6 (una ristampa delle avventure di Furio Almirante) dell'ottobre 1945 (quando appunto Sergio Bonelli aveva 13 anni):

Audace-006-1945-10-23-pagina11-cropped.j

 

Caveat (1): lo scan non è preso da un originale, ma da una ristampa anastatica. Dovrebbe essere fedele, ma la certezza non si ha mai...

Caveat (2): è pratica comune nell'editoria pubblicare finte lettere con mittenti inventati o presi da conoscenti. Però si fa di solito con le lettere, questo è un racconto, e l'età indicata corrisponde. Credo sia probabile sia proprio di Sergio Bonelli, ma potrebbe anche essere di qualcun altro in redazione, vallo a sapere con certezza...

 

Essendo un racconto, e non una sceneggiatura o un testo da mettere in un fumetto, tecnicamente in ogni caso il primo "fumetto" rimane Ciuffetto Rosso. Ma è sempre stata una data per me molto opinabile, Sergio Bonelli raccontava di aver scritto personalmente i titoli in copertina di un sacco di albi a striscia, e non erano parte di un fumetto quelli?

 

 

 

P.S.:

 

Per quel racconto, il giovane Sergio Bonelli vinse il secondo premio del concorso dell'Audace. Qui c'è l'elenco dei vincitori da "l'audace 21" dell'aprile 1946.

Audace-21-1946-04-10-pag12.jpg

 

Era un po' sospetta la cosa? Beh, direi, visto che nella pagina prima il nome della "Gerente Responsabile" indicato era "Tea Bonelli", oggi si griderebbe subito al "complotto" :laugh:

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Sergio aveva raccontato questo aneddoto molti anni fa non ricordo dove, forse in "Come Tex non c'è nessuno", ma non ne sono sicuro e non nascose il favoritismo. :laugh:

In ogni caso, la stoffa c'era.

Si può effettivamente dire che fu il suo primo lavoro ad essere pubblicato ma non era una sceneggiatura a fumetti.

E anche comporre i titoli degli albi  è sì lavorare su un fumetto ma non equivale a scriverlo.

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Di Stan Lee si dice tranquillamente che il suo primo lavoro pubblicato fu un racconto in prosa (Captain America Foils the Traitor’s Revenge, all’interno di Captain America Comics #3  del maggio 1941, Stan aveva solo 20 anni), gli americani sono più pratici e non stanno a fare queste distinzioni...  :laugh:

 

(ora che ci penso... anche Stan Lee era parente dell'editore! Coincidenze? O è davvero un complotto? :P )

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<span style="color:red">11 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

Sergio aveva raccontato questo aneddoto molti anni fa non ricordo dove, forse in "Come Tex non c'è nessuno", ma non ne sono sicuro e non nascose il favoritismo. :laugh:

 

In "Come Tex non c'è nessuno" secondo me no, ma anch'io non ne sono sicuro.

"Non nascose il favoritismo"... quanto è da Sergio, tutto ciò? :D

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