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TWF - Tex Willer Forum

Le ultime storie di Claudio Nizzi (2017/2021) e il loro impatto sulla testata


ymalpas
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le storie che Nizzi ha scritto dal 2017 in avanti sono più che discrete, soprattutto il Color Tex di Torti uscito ormai tre a nni fa è molto ben scritto e piacevolemente ripetitivo con l'innesto di clichè...che sono importanti in una serie che nella SERIALITA ha uno dei suoi tratti distintivi e vincenti.

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Leo dice:

come in molti altri contesti lavorativi, probabilmente Nizzi ha trovato insopportabile l'essere "sottoposto" a quello che ai suoi tempi era il n.2. Solo così si spiega l'uscita di Guarino sul fatto che Boselli non può correggere il grande Nizzi. Quello è il pensiero di Nizzi, oltre che di Guarino. 

Il pensiero di Leo è tra tutti precedenti il più equilibrato e condivisibile, come al solito :lol::old:;).Guarino sta esagerando.

Su Nizzi:  ha esposto in modo molto chiaro e poco elegante il suo pensiero...chi parla di Senilità galoppante ha preso un bel granchio, Nizzi è molto lucido e tagliente in questa intervista...e Leo ha colto nel segno: chi è stato per anni, a torto o a ragione, una Prima Donna non tollera essere messo in discussione...Cosa stona però è che in altri interventi passati  Boselli abbia affermato che Nizzi avesse accettato delle correzioni suggerite da lui stesso senza battere ciglio: Nizzi stesso ha affermato in un'intervista deloo scorso anno che lui ha accettato il ruolo di Boselli come curatore senza battere ciglio...

 

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Il 17/4/2022 at 10:39, Barbanera dice:

le storie che Nizzi ha scritto dal 2017 in avanti sono più che discrete, soprattutto il Color Tex di Torti uscito ormai tre a nni fa è molto ben scritto e piacevolemente ripetitivo con l'innesto di clichè...che sono importanti in una serie che nella SERIALITA ha uno dei suoi tratti distintivi e vincenti.

 

Se solo avessi letto questo messaggio un anno e mezzo fa avrei potuto rendere molto più interessanti le mie conversazioni con i contadini.

 

"Pota, guarda quanto letame ho accumulato".

"Non è letame, Giovanni: è serialità".

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8 minuti fa, Barbanera dice:

Cosa stona però è che in altri interventi passati  Boselli abbia affermato che Nizzi avesse accettato delle correzioni suggerite da lui stesso senza battere ciglio: Nizzi stesso ha affermato in un'intervista deloo scorso anno che lui ha accettato il ruolo di Boselli come curatore senza battere ciglio...

 

Non trovo che stoni. Chiunque accetti di entrare (o rientrare) in un‘azienda non puó che accettare l'organigramma da cui dipenderebbe in quel momento. Ma poco a poco comincia a maturare e far valere le sue convinzioni (che ha già da subito) che lui sia migliore. Quindi prima accetta, poi sopporta, infine, quando la goccia fa traboccare il vaso, sbotta e si toglie la soddisfazione di farlo sapere coram populo.

Modificato da PapeSatan
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Il 17/4/2022 at 10:47, PapeSatan dice:

Non trovo che stoni. Chiunque accetti di entrare (o rientrare) in un‘azienda non puó che accettare l'organigramma da cui dipenderebbe in quel momento. Ma poco a poco comincia a maturare e far valere le sue convinzioni (che ha già da subito) che lui sia migliore. Quindi prima accetta, poi sopporta, infine, quando la goccia fa traboccare il vaso, sbotta e si toglie la soddisfazione di farlo sapere coram populo.

 

È probabilmente la ricostruzione più plausibile 

 

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2 minutes ago, Leo said:

Ma non è solo letame. Il color lungo e il maxi sono oneste storie seriali. Nel color breve ci ho visto il dolo di cui parla Diablero (Tex beone che si infischia degli assassini), nelle storie della regolare due buone avventure e soprattutto non dobbiamo dimenticare che sono state apprezzate molto dai lettori, da quel che si legge su Facebook. Facebook è molto più rappresentativo di questo nostro forum, ricordiamocelo.

Dai miei studi di statistica (a livello proprio basico, eh, che non era un esame fondamentale per la laurea e ci insegnavano proprio giusto le basi) Facebook è rappresentativo ESATTAMENTE come questo forum. Cioè ZERO.

 

Non è "solo" un discorso di numeri nel campione (su 150.000 lettori, anche centocinquanta che postano sono lo 0,1%, la differenza con lo 0,01% che posta nel forum è lo 0,09%, statisticamente irrilevante), ma soprattutto di SCELTA del campione: non sono campioni casuali, sono "autoselezionati".  Per come e costruito facebook, nei profili bonelli (dove oltretutto cancellano i commenti negativi, essendo un sito commerciale promozionale) postano solo gli entusiasti. E come se i sondaggi elettorali la doxa li facesse in una sezione di Forza Nuova: non importa se ne intervisti 10  o 100, non e rappresentativo lo stesso...

 

L'unico modo di avere un campione davvero rappresentativo sarebbe di fare le interviste all'uscita dell'edicola intervistando acquirenti a caso con l'unico criterio di essere acquirenti. Ma costerebbe un sacco e quindi non lo fa nessuno...

 

(non sono discorsi oziosi: molta gente non conosce davvero queste questioni statistiche, e quindi e facilissimo MANIPOLARE LA PRESENTAZIONE DEI DATI facendo credere ad un editore o un direttore che "il pubblico vuole questo o quello" con numeri scelti appositamente senza alcuna base statistica... ci sono già stati diversi casi di pubblicazioni che si credevano avere potenzialmente un grosso successo in base al feedback su facebook che si sono rivelati colossali flop. L'uso strumentale di dati "statistici" inutili e fuorvianti e una delle fonti di fake news piu diffuse. Già solo il fatto che il 99.999% degli account facebook cancella i commenti negativi fa capire che sono "impressioni" totalmente falsificate di una base selezionata...)

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Il 17/4/2022 at 10:47, PapeSatan dice:

Non trovo che stoni. Chiunque accetti di entrare (o rientrare) in un‘azienda non puó che accettare l'organigramma da cui dipenderebbe in quel momento. Ma poco a poco comincia a maturare e far valere le sue convinzioni (che ha già da subito) che lui sia migliore. Quindi prima accetta, poi sopporta, infine, quando la goccia fa traboccare il vaso, sbotta e si toglie la soddisfazione di farlo sapere coram populo.

a mio modo di vedere, l'errore di Nizzi è stato quello di "sbandierare"ai quattro venti la sua rabbia senza citare per altro il "casus Belli"...e Guarino ci ha messo del suo, sbagliando ancora di più (se lo becco in giro per Barotto City, come mi è capitato qualche volta di incrociarlo anni fa,  glielo dico  :lol:)

nelle redazioni le discussioni e le incazzature, miste ad incomprensioni o a rancori, ci sono sempre state...il curatore esiste proprio per "sovrintendendere" una testata. Nizzi ha un carattere di un certo tipo, e a 84 anni non cambia di certo.Diciamo che per il SUO NOME e per la SUA DEGNA STORIA DI SERIO E INNEGABILE PROFESSIONISTA DEL SETTORE, poteva scegliere un altro modo per congedarsi dal suo pubblico: criticando in modo pretestuoso e ambiguo un collega davanti ad un pubblico di appassionati non fa una bella pubblicità al suo nome e alla sua indubbia capacità di fumettista.

 

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  • Collaboratori
<span style="color:red">30 minuti fa</span>, PapeSatan dice:

Se le sei storie residue di Nizzi già scritte gli sono giá state pagate ma non sono state ancora disegnate, si possono sempre buttare nel ce... stino e da gran signori non chiedergli neanche indietro i soldi. Rimarrebbero dei buchi editoriali da coprire? A tutto c'è rimedio.

 

Eccetto l'ultima che Bruzzo ha iniziato a disegnare nel 2021 tutte le altre storie sono concluse o in fase di ultimazione da parte dei disegnatori. Alessandrini finisce nel Maxi autunnale di quest'anno. Casertano dovrebbe aver concluso le ultime tavole ed è pronto per la pubblicazione l'anno prossimo (tripla sul mensile o Maxi autunnale del 2023). Ticci concluderà quest'anno o al massimo l'anno prossimo e potrebbe essere pubblicato anche lui nel 2023. Volante è un mistero. Resta Bruzzo che leggeremo sulla serie regolare o sul Maxi Tex (dipende se la storia vale). Filippucci è da Color estivo, passerà quasi inosservato l'anno prossimo o nel 2024.

 

Mi chiedo quanto Nizzi guadagnasse per ogni pagina di sceneggiatura. Un decano come lui doveva essere ben pagato. Sulla questione dei soldini non mi sembra proprio un tipo che li schifi. Certe entrate nel suo budget cesseranno di colpo o quasi... l'idea che mi sono fatto è che almeno all'inizio forse voleva tirare la corda senza sospettare che si rompesse e invece si è rotta! Per chi si chiede quale chiave di lettura dare alla sua ultima uscita, più che il livore direi la frustrazione di aver dato calci alla gallina dalle uova d'oro. Potrà contare d'ora in poi sulle royalties di Nicoletta e Larry Yuma! O scrivere un altro giallo. Sic transit gloria mundi.

 

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  • Rangers
<span style="color:red">7 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Certe entrate nel suo budget cesseranno di colpo o quasi...

 

Se non sbaglio, ancora vengono pagate le ristampe agli sceneggiatori e ai disegnatori.

Quindi per un bel pò Nizzi sta a posto direi... sempre se non hanno tolto la percentuale (ma non credo)!
 

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Il 17/4/2022 at 11:14, Diablero dice:

Dai miei studi di statistica (a livello proprio basico, eh, che non era un esame fondamentale per la laurea e ci insegnavano proprio giusto le basi) Facebook è rappresentativo ESATTAMENTE come questo forum. Cioè ZERO.

 

Non è "solo" un discorso di numeri nel campione (su 150.000 lettori, anche centocinquanta che postano sono lo 0,1%, la differenza con lo 0,01% che posta nel forum è lo 0,09%, statisticamente irrilevante), ma soprattutto di SCELTA del campione: non sono campioni casuali, sono "autoselezionati".  Per come e costruito facebook, nei profili bonelli (dove oltretutto cancellano i commenti negativi, essendo un sito commerciale promozionale) postano solo gli entusiasti. E come se i sondaggi elettorali la doxa li facesse in una sezione di Forza Nuova: non importa se ne intervisti 10  o 100, non e rappresentativo lo stesso...

 

Io non parlo del profilo della Bonelli, ma di quello di un gruppo di appassionati che conta circa 15.000 iscritti e che non ha nulla a che vedere con la Bonelli. Chi commenta sono poche centinaia, non certo tutti i 15.000, ed è ovvio che nemmeno quelle poche centinaia siano rappresentative da un punto di vista statistico. Ma io credo che in qualche modo anche quelle poche centinaia riescano a fornire un'idea del "sentiment" che si crea attorno a una storia. E mentre qui sul forum Mezcali, ad esempio, ha ricevuto molte stroncature per il comportamento schizofrenico dei personaggi alla fine, su Facebook i commenti più critici si sono persi in un contesto di post molto più benevolo. E questo qualcosa vorrà pur dire, e ribadisco che se così non fosse Boselli avrebbe sbagliato a richiamare Nizzi su tutta la linea: solo che questa è la tua opinione, che Boselli come curatore non condivideva e io credo semplicemente che lui avesse ragione e tu torto ;)

Il 17/4/2022 at 11:17, Barbanera dice:

nelle redazioni le discussioni e le incazzature, miste ad incomprensioni o a rancori, ci sono sempre state...il curatore esiste proprio per "sovrintendendere" una testata. Nizzi ha un carattere di un certo tipo, e a 84 anni non cambia di certo.Diciamo che per il SUO NOME e per la SUA DEGNA STORIA DI SERIO E INNEGABILE PROFESSIONISTA DEL SETTORE, poteva scegliere un altro modo per congedarsi dal suo pubblico: criticando in modo pretestuoso e ambiguo un collega davanti ad un pubblico di appassionati non fa una bella pubblicità al suo nome e alla sua indubbia capacità di fumettista.

 

Completamente d'accordo. Non un commiato all'altezza della sua storia.

 

 

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<span style="color:red">36 minuti fa</span>, ymalpas dice:

 

Eccetto l'ultima che Bruzzo ha iniziato a disegnare nel 2021 tutte le altre storie sono concluse o in fase di ultimazione da parte dei disegnatori. Alessandrini finisce nel Maxi autunnale di quest'anno. Casertano dovrebbe aver concluso le ultime tavole ed è pronto per la pubblicazione l'anno prossimo (tripla sul mensile o Maxi autunnale del 2023). Ticci concluderà quest'anno o al massimo l'anno prossimo e potrebbe essere pubblicato anche lui nel 2023. Volante è un mistero. Resta Bruzzo che leggeremo sulla serie regolare o sul Maxi Tex (dipende se la storia vale). Filippucci è da Color estivo, passerà quasi inosservato l'anno prossimo o nel 2024.

 

Mi chiedo quanto Nizzi guadagnasse per ogni pagina di sceneggiatura. Un decano come lui doveva essere ben pagato. Sulla questione dei soldini non mi sembra proprio un tipo che li schifi. Certe entrate nel suo budget cesseranno di colpo o quasi... l'idea che mi sono fatto è che almeno all'inizio forse voleva tirare la corda senza sospettare che si rompesse e invece si è rotta! Per chi si chiede quale chiave di lettura dare alla sua ultima uscita, più che il livore direi la frustrazione di aver dato calci alla gallina dalle uova d'oro. Potrà contare d'ora in poi sulle royalties di Nicoletta e Larry Yuma! O scrivere un altro giallo. Sic transit gloria mundi.

 

Grazie per le precisazioni sulle storie. Mi auguro per Nizzi (e per qualunque 84enne, me compreso se e quando ci arriveró) che si sia potuto permettere di rinunciare ad ulteriori guadagni perché a quell'età non ne ha più bisogno. Ma se anche fosse vero il contrario, sarebbe comunque da apprezzare chi dà priorità alla propria coscienza rispetto ai soldi: gli ideali non si svendono. E' altresí vero che guadagnare scrivendo per passione (si presume...) e non per necessità non fa certo schifo, tuttavia é evidente che, moralmente e materialmente, Nizzi era nella posizione di poter liberamente decidere cosa fare di se stesso. Purtroppo il modo, lo stile e l'evento sono stati tutti sbagliati e questo rischia di offuscare il ricordo e l'importanza che in SBE si darà di lui d'ora in avanti.

P.S. Nelle storie di Nizzi ancora da pubblicare, suggerisco a @borden di far inserire nella testatina "Testi: CARLO Nizzi" (come l'ha più volte chiamato il moderatore nell'intervista). 

Non sarebbe una "damnatio memoriae" ma comunque una raffinata stoccatina. Naturalmente si tratterebbe di un lapsus del letterista... :lol:

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, PapeSatan dice:

Se le sei storie residue di Nizzi già scritte gli sono giá state pagate ma non sono state ancora disegnate, si possono sempre buttare nel ce... stino e da gran signori non chiedergli neanche indietro i soldi. Rimarrebbero dei buchi editoriali da coprire? A tutto c'è rimedio.

Se non sono ancora state disegnate e se non si ledono i diritti d'autore, il Bos potrebbe apportare un mucchio di correzioni tali da rendere la storia "perfetta" e indicare come autori: Boselli da un'idea di Nizzi.

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2 ore fa, ymalpas dice:

Mi chiedo quanto Nizzi guadagnasse per ogni pagina di sceneggiatura. Un decano come lui doveva essere ben pagato.

 

Alcuni anni fa Roberto Recchioni rivelò che alla SBE un autore alle prime armi veniva pagato 44 Euro lorde a pagina, che c'era un ristretto gruppo che arrivava a 80 e tre che arrivavano a 100. Non faceva nomi ma io ritengo che i tre fossero, in ordine di anzianità di servizio, Castelli, Berardi e Boselli. Io penso che in questo gruppo rientrasse, dopo il suo ritorno, anche Nizzi. 

 

 

Modificato da Carlo Monni
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Io continuo a pensare che simili uscite sono tipiche di chi sbrocca: la lucidità è tutta un'altra cosa.

 

Il pensiero di Nizzi è risaputo da tempo, ma quando un grande autore (lo è stato, non dobbiamo dimenticarlo) mette completamente da parte l'eleganza verbale e la diplomazia, usando termini pesanti ed offensivi per ribadire la consueta tiritera (è pur sempre il suo punto di vista non la realtà assoluta) ed ergersi come "Io sono io, voi non siete un ca..." non manca di rispetto solo ai colleghi ma pure a tutti quei lettori, che gli hanno permesso negli anni (sborsando mensilmente soldini per leggere anche ciofeche del livello di "Oltre il fiume") di guadagnare presumibilmente le 100 euro a tavola citate da Carlo.

 

Gli dava fastidio essere sottoposto ad editing dal curatore? Rifiutava l'incarico, mica gli è stata puntata in tempia una colt. 

Una volta accettato il contratto, devi attenerti alle clausole. Non fece così agli inizi quando scrisse senza potersi firmare?

 

Ho adorato Nizzi, son cresciuto con le sue storie e gli rendo merito per le belle avventure donataci negli anni 80, ma non riesco ad accettare un simile atteggiamento.  

Non è nemmeno una giustificazione il carattere; avere un caratteraccio non è un'attenuante è casomai un'aggravante. 

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, Leo dice:

Ma tu non le hai nemmeno lettere, le storie. Come puoi giudicare?????? :D ;)

 

Vero che non le ho lette, ma non posso resistere a un contesto in cui si possono citare le feci. Scusa, eh.

Seriamente: salvo qualche eccezione, il grosso della produzione di Nizzi era impubblicabile (non pessima: impubblicabile) già quindici anni anni fa. Poiché, Sannazaro insegna, il mondo invecchia sempre peggiorando... Ecco fatto. La crisi di Nizzi non era come il calo di Boselli nella seconda metà degli anni duemila: non era qualcosa dal quale ci si possa riprendere. E lo dico da Ministro, oltre che da padre.

 

Cita

Dovresti farla finita con questa tua non lettura e riprendere con gli inediti. All'epoca del mio ingresso nel forum (ho appena fatto dieci anni! 😯, incredibile), i commenti alle storie più divertenti erano di Jack65, che non posta più da anni. Dato il tenore comico di molti tuoi post, e la tua profondità di lettore, potresti dare al forum un contributo contenustico e ironico elevato anche sulle nuove pubblicazioni. Riprendi, sceriffo!

 

Dopo "Winnipeg" (che lessi con grande piacere) ho comprato solo la faraciata con i conquistadores (mamma mia...), il Texone di Villa (grandioso per i disegni e ottimo nella sceneggiatura), il Maxi di Ruju "Caccia a Tiger Jack" (decisamente buono) e l'ultimo Color (buoni Boselli e @Mister P, discreto Cajelli. Non item il resto).

Non sarei minimamente in grado di riprodurre l'estro di @jack65, di cui ricordo alcuni messaggi quasi a memoria. Riesco a essere ironico quando mi trovo di fronte a cose tremende come tutte le storie di Nolitta o discreta parte del Nizzi post-crisi. Ma anche lì... c'è una certa differenza tra tenore comico e paragonare ciò che si legge alla merda. Sì, va bene, la cacca fa sempre ridere; ma la comicità è un'altra cosa, altrimenti schiferemmo tutti "A qualcuno piace caldo" e Boldi che si pulisce il culo con le bende di una mummia si sarebbe preso l'Oscar (ma in effetti ora che ci penso hanno dato l'Oscar a cacate infinitamente peggiori di "Natale sul Nilo", tipo "La forma dell'acqua"). Il meglio che posso offrire oggi parlando di Tex è il messaggio che ho scritto nel topic di "Furia comanche" stamattina: un pensionato seduto al parco che borbotta distrattamente del tempo.

 

Ma soprattutto, negli ultimi anni mi sono liberato dell'impulso di parlare di qualcosa quando tutti ne parlano: non guardo né leggo mai nulla che abbia una qualche attualità (compro solo libri greci e latini o saggi di filologia e critica letteraria e i libri arrivano in biblioteca quando hanno già qualche anno sulle spalle; prendo in prestito i DVD in biblioteca e anche lì raramente prendo qualcosa che abbia meno di sessant'anni, all'infuori del cinema italiano per il quale posso arrivare anche agli anni Ottanta); così in genere mi guardo e leggo le novità con un ritardo di quattro/cinque anni e anche più, quando nessuno ne parla più. Ti rendi conto, così, che la maggior parte di ciò che si dice di un'opera a ridosso dell'uscita è perfettamente inutile, puro rumore di fondo. E ti rendi anche conto di aver evitato una montagna di novità che hanno fatto molto fracasso all'uscita, ma che in realtà non meritavano affatto.

Blade Runner 2049? Scommetto che vi siete ricordati della sua esistenza solo tre secondi fa, quando avete letto il titolo all'inizio di questa riga.

Fra i pochissimi film usciti negli ultimi dieci anni che non siano merda fermentata impressa su pellicola cito "The Highwaymen - L'ultima imboscata", che non si è cacato nessuno. E giustamente, perché la trama ha un capo e una coda, non ci sono colpi di scena senza senso e non ci sono scene spinte.

Il fine di tutto questo discorso?

Ah, sì. Stasera mi metto sul divano e mi rileggo il "De bello gallico".

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<span style="color:red">16 minuti fa</span>, virgin dice:

fine di tutto questo discorso?

Ah, sì. Stasera mi metto sul divano e mi rileggo il "De bello gallico".

 

:D :D :D

 

15 minuti fa, virgin dice:

E lo dico da Ministro, oltre che da padre.

 

???

 

 

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3 ore fa, Letizia dice:

Se non sono ancora state disegnate e se non si ledono i diritti d'autore, il Bos potrebbe apportare un mucchio di correzioni tali da rendere la storia "perfetta" e indicare come autori: Boselli da un'idea di Nizzi.

Anche questa é una ottima idea. Perfezionabile indicando come autori "Mauro Boselli da un‘idea di CARLO Nizzi" :lol: ... sempre per un refuso del letterista, naturalmente... :ops:

Modificato da PapeSatan
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<span style="color:red">24 minuti fa</span>, Leo dice:

???

 

Tipica frase di Salvini.

 

"Governo dei migliori? Ai miei tempi se chiamava -governo del cambiamento-. T' 'o ricordi, signò?"

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Consiglio di non preoccuparsi eccessivamente per le finanze di Nizzi. Non so se poi se li è giocati tutti a poker o se ha fatto pessimi investimenti, ma all'epoca si sa che Tex gli ha dato tantissime.... "soddisfazioni".

 

Le cifre esatte non le so, ma si diceva che all'epoca fosse fra gli autori Bonelli più pagati. Era quello il "nefando metodo" con cui era "costretto" a continuare a scrivere Tex: il bieco Sergio Bonelli dopo la sua crisi gli offrì una valanga di soldi purché non mollasse il personaggio (e non fosse costretto a tornare a sceneggiarlo lui). Era per quello che era "costretto" a fare Tex dove lo pagavano molto di più (avevate davvero creduto che Sergio Bonelli l'avrebbe cacciato o licenziato se gli avesse detto che preferiva fare Nick Raider? No, semplicemente l'avrebbe pagato come gli altri...)

 

Ecco le tavole prodotte da Nizzi anno per anno, tratto da un mio vecchio post

Alle tariffe attuali indicate da Carlo...

2000  1104 pagine  cioè, 110.000 Euro

2001  1214 pagine cioè 120.000 Euro circa

2002  1565 pagine cioè 160.000 Euro circa

2003  1768 pagine (il suo record!) cioè 180.000 euro circa

2004  994 pagine cioè 100.000 Euro circa

2005  1434 pagine cioè 140.000 euro circa

2006  1540 pagine  cioè 150.000 euro circa

Con le sue trentamila tavole di Tex circa, Tex avrebbe dato a Nizzi 3 milioni di euro...

(ribadisco che queste NON sono le cifre REALI incassate da Nizzi, non le conosco, è solo una semplice moltiplicazione fra quello che prenderebbe oggi e la sua produzione annuale).

 

Questo conto oltretutto non considera le royalties che sono molto, molto consistenti per un personaggio come Tex che viene ristampato più e più volte: le storie di Nizzi, SOLO IN ITALIA, sono state tutte ristampate almeno 4 volte (tre stelle, tutto tex, nuova ristampa, csac) ma alcune come il texone di magnus ormai superano le 10 volte. E questo senza contare le edizioni estere!

 

insomma, senza fare i conti in tasca a Nizzi, che non sappiamo quanto prendeva davvero, quanto ci pagava di tasse, se aveva altri redditi (pensionato Fiat?), come li ha investiti, etc... ma solo per dire un unico concetto: che mi stupirebbe molto che oggi abbia bisogno di soldi. Per questo non credo che sia stato un gran sacrificio per lui mollare Tex (ricordo a tutti che l'aveva già mollato di punto in bianco 15 anni fa, quando ancora non era editor Boselli e Canzio e Bonelli gli facevano passare di tutto)

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<span style="color:red">46 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

"Lupus in fabula", dopo la dettagliata citazione di "scorie fisiologiche" :P:D

 

Tra l'altro non sono Ministro della Repubblica e non sono neanche padre. Non che io sappia, almeno.

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Personalmente ho trovato da 5,5/6 le due storie uscite sulla regolare (quelle sulle collane extra non le ho lette). Il primo albo di mexcali mi era abbastanza piaciuto, ma il secondo ha fatto naufragare tutto...belle star proprio piatta come storia (non entro nel merito della diatriba mutande). Sicuramente non invogliano ad una rilettura. Come già scritto in altra discussione spero che le uscite "postume" dell'autore, almeno sulla regolare, possano essere meglio delle due storie citate, ma spero soprattutto che il buco lasciato da nizzi venga tappato da nuove leve che apprezzano il personaggio e che siano  in grado di scrivere storie texiane, e da quanto ho appresso sul forum sono ahinoi difficilmente reperibili...anche io come altri sono portato a pensare a giusfredi e rauch, sperando che riescano a giostrarsi tra le loro varie incombenze...ben venga anche un burattini. Di zamberletti ho letto solo il monaco guerriero e non lo conosco abbastanza, però al di là della storia palesemente riempitivo, almeno la caratterizzazione dei pards mi è parsa centrata (non linciatemi:mazza:)

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Se devo dare un giudizio sulle storie di Nizzi del dopo-ritorno, concordo con il biondo, si tratta di storie in media da 6, poco più o poco meno. Maniera, professione, routine. Una tradizionalità improntata al minimo indispensabile, che può far piacere a molti lettori che ritrovano "certe atmosfere", ma che non presentano particolari zampate. Per mio conto incommensurabilmente peggio delle migliori storie di Nizzi (quindi epoca 200-300 e qualcosa del 400)e un pò meglio della gran parte del Nizzi decadente periodo 500.

Mi limito a quelle che ho letto, vale a dire quella di Kit Willer e quelle della regolare. Forse anche un' altra di qualche testata collaterale ma il fatto che non me la ricordi non depone a favore, ecco.

Quelle che mancano come saranno? Boh...forse quella da tre albi potrebbe avere maggiori ambizioni, ma bisogna vedere se le ambizioni portano disastri o ottimi lavori.

 

Il buco di sceneggiatori texiani a me preoccupa, al di là della presenza o della assenza di Nizzi. E' evidente che sta tutto sul groppone di Boselli, parlo almeno dei picchi. Ruju è in grado di scrivere tanto, si spera almeno che si mantenga su livelli di sufficienza, cosa che garantiva in passato ma che di recente non sempre è avvenuta.

Gli altri sono praticamente delle incognite. Manfredi io non ho ancora capito se fa parte del gruppo o meno. A volte sembra capitato li per caso.

Gli altri sono sostanzialmente dei principianti su Tex.

Spero che Borden non scoppi, che sennò con la quantità di testate attuali, rischiamo di scendere troppo di qualità.

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

(ribadisco che queste NON sono le cifre REALI incassate da Nizzi, non le conosco, è solo una semplice moltiplicazione fra quello che prenderebbe oggi e la sua produzione annuale).

 

Ed ovviamente non sono considerate le tasse ma anche se alla fine se ne andasse in tasse anche il 50% dei suoi compensi annuali resterebbe comunque una bella cifra.  Nio, Nizzi non ha problemi di soldi.

 

<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablero dice:

 

Questo conto oltretutto non considera le royalties che sono molto, molto consistenti per un personaggio come Tex che viene ristampato più e più volte:

 

Da quanto ne so, la royalty che la SBE paga agli autori delle storie per ogni ristampa da edicola è il 5% del compenso originario mentre per le uscite da libreria è il 2,5% del prezzo di copertina per ogni copia venduta. Non sembra molto ma come hai fatto notare, Tex è  ristampato molto spesso.

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Il 17/4/2022 at 22:46, valerio dice:

Se devo dare un giudizio sulle storie di Nizzi del dopo-ritorno, concordo con il biondo, si tratta di storie in media da 6, poco più o poco meno. Maniera, professione, routine.

 

Ti preciso però che nel giudicare le storie del nostro ranger sono sempre di manica larga, per cui per il mio metro di giudizio un 6 vuol dire che una storia non è improponibile ma è comunque sotto alla media, che per me è dal 6,5 in su...sotto al 6 metto poi solo quelle che reputo le peggiori della serie:D Di mexcali il primo albo poteva essere quasi da 7, ma tra comportamento senza senso di troppi personaggi e banalità varie il secondo è bocciato in toto. Di belle star non mi hanno disturbato più di tanto le tante pagine inziali interlocutorie o i siparietti, ma il fatto che i nostri si facciano cogliere tutti addormentati e che il secondo albo sia una serie di bang-aaah-bang-agh con poco costrutto.:deserto:

Modificato da Il Biondo
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