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TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 38] I due fuggitivi


Sam Stone
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Messaggi consigliati/raccomandati

1 ora fa, ymalpas dice:

 

a ) perché Martin ruba la cassa della banda? Ha qualcosa a che fare con la frusta che usa il fratello Wade ?

 

Potrebbe averci a che fare come no. Ma non lo ritengo un punto importante, Martin può avere mille motivi per odiare il fratello e volerlo derubare di tutto. Mi viene in mente il rapporto tra i quattro fratelli del Texone L'inesorabile. Nella sequenza finale, uno dei fratelli spera che l'altro muoia: una scena sorprendente e inspiegata, sulla quale chiesi lumi a Borden. La risposta di quest'ultimo mi fulminò: "ha sorpreso anche me", disse, "bisognerebbe chiederlo a lui". Dopo un secondo di sconcerto, ho riso di cuore. Non tutto deve essere spiegato.

 

1 ora fa, ymalpas dice:

perché Martin si tira dietro anche quello che è un peso morto come Billy con i suoi piagnistei?

 

Erano amici, questo si intuisce. E probabilmente Martin non se la sentiva di cominciare quell'avventura (fuga dalla banda e nuova vita) da solo. Ma anche qui, ritengo che la storia non risenta di questa assenza di spiegazioni iniziali. Le motivazioni dei due uomini possono essere spiegate in tanti modi, non sono irrazionali né campate in aria.

 

1 ora fa, ymalpas dice:

se a pagina 17 Billy è triste perché non ha potuto, per la fretta, neanche avvisare Josephine, com'é che a pagina 73 i due poi si incontrano ?

 

Punto oscuro, ma si deve considerare che sono passati alcuni giorni tra i momenti raccontati nelle due pagine che citi, durante i quali Billy può ben aver fatto recapitare un messaggio alla sua Josephine.

 

1 ora fa, ymalpas dice:

d'accordo che il piano di fuga l'aveva studiato Martin, ma è possibile che Billy e Josephine non pensino a una meta precisa dove riparare e finiscano proprio nel posto più ovvio dove farsi trovare pur sapendo di avere qualcuno alle calcagna ?

 

Billy non riteneva casa sua il posto più ovvio, perché inizialmente sperava di passare per defunto. Dopo è stato ingenuo, ma che non brilli per acume è un dato di fatto della storia. 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

) perché Bodaway si rifiuta di prendere parte alla sparatoria e poi si becca il coltello nella schiena ?

 

Non è spiegato, ma penso che Bodaway non voglia affrontare Tex e Carson. Il mio l'ho fatto, dice, in fondo lui è solo un cercatore di piste. Con i rangers non vuole rischiare. Il bounty killer lo capisce, e lo punisce.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, ymalpas dice:

 

g ) oltre a lasciare a piede libero Billy, i due rangers gli lasciano anche la refurtiva con il quale potrà costruirsi un futuro ? Fino a dove si spinge la magnanimità da buoni smaritani di Tex e Carson davanti a un giovanotto che faceva pur sempre parte di una banda di avanzi di galer

 

Che Tex non sia uno sbirro e abbia comportamenti al di là della legge, è risaputo. Che qui sia di manica troppo larga, forse per privilegiare il lieto fine in omaggio alle due donne coinvolte nella vicenda (Josephine e l'anziana madre), sono d'accordo con te.

<span style="color:red">7 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Bentornato Leo. Gli aspetti positivi (su cui concordo) lo rendono valido però sono annacquati da troppi e non convincenti personaggi per me(Kane su tutti).

 

Grazie per il bentornato :)

 

Kane è un personaggio strano, lo si fa intervenire ma poi di fatto non gli si fa fare nulla. E' vero che sembra un po' monco e poteva non essere inserito, ma tutto sommato il dialogo ambiguo tra lui e i rangers non mi è dispiaciuto. E poi la sua figura serviva al fine di introdurre l'elemento del controllo a tappeto in città, cosa che fa fuggire uno dei banditi consentendo a Tex e Carson di mettersi sulla pista giusta. 

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1 hour ago, ymalpas said:

Qualche appunto sparso:

 

a ) perché Martin ruba la cassa della banda? Ha qualcosa a che fare con la frusta che usa il fratello Wade ?

b ) perché Martin si tira dietro anche quello che è un peso morto come Billy con i suoi piagnistei?

c ) se a pagina 17 Billy è triste perché non ha potuto, per la fretta, neanche avvisare Josephine, com'é che a pagina 73 i due poi si incontrano ?

d ) d'accordo che il piano di fuga l'aveva studiato Martin, ma è possibile che Billy e Josephine non pensino a una meta precisa dove riparare e finiscano proprio nel posto più ovvio dove farsi trovare pur sapendo di avere qualcuno alle calcagna ?

e ) ma è possibile che donne belle e intelligenti, intraprendenti, debbano su Tex accompagnarsi inevitabilmente a personaggi maschili senza spina dorsale ? (vedi la Dallas boselliana e Mike)

f ) perché Bodaway si rifiuta di prendere parte alla sparatoria e poi si becca il coltello nella schiena ?

g ) oltre a lasciare a piede libero Billy, i due rangers gli lasciano anche la refurtiva con il quale potrà costruirsi un futuro ? Fino a dove si spinge la magnanimità da buoni smaritani di Tex e Carson davanti a un giovanotto che faceva pur sempre parte di una banda di avanzi di galera ?

 

 

a) direi per soldi. Poi se ci sono altri motivi lo sapranno loro, ma in genere qualche decina di migliaia di dollari di bottino si considera una ragione sufficiente...

b) gli serviva un complice per distrarre gli altri mentre rubava la cassa e per gestire i cavalli (sto inventando, ma di fronte a domande del tipo "ma in questa storia non si vede cosa hanno fatto tre giorni prima", la risposta sarebbe comunque inventata...

c) perchè era triste per non aver salutato Josephine, quindi è tornato a salutarla.

e) qui concordo con con borden, dove l'hai vista una Josephine intelligente? Ma hai visto con chi si è messa?

d) vedi risposta alla (e)

f) tu andresti a sparare a due ranger? Anche dopo che hai saputo che sono Tex e Carson? Per me era l'unico a ragionare in quel momento...

g) Gli lasciano i soldi delle taglie, non vado adesso a riprendermi l'albo ma mi pareva fosse abbastanza chiaro...

 

Pur con tutte le critiche alla storia di Manfredi che ho fatto pure io, mi sembrano domande strane: ti eri mai chiesto perchè Satania era diventata una criminale? Perché i banditi della mano rossa dividevano in 4 invece di rapinare per conto proprio?

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  • Collaboratori

Mi sono chiesto perché si chiamasse Satania e data la presenza di Gombo (primati che per GLB sono spesso associati alle forze oscure) perché l'autore volesse che la sua storia assumesse un alone satanico mentre poi lo sviluppo narrativo è abbastanza classico (grotta a parte).

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Il 27/6/2022 at 23:30, Condor senza meta dice:

il primo texone che provo a recensire

Una volta rotto il ghiaccio, è giunto per te il momento di recensire anche tutti gli altri Texoni, visto che ormai la serie regolare l'hai analizzata per bene in lungo e in largo! :laugh:

In fondo te ne mancano solo 37; secondo me entro l'estate (nonostante il caldo o forse grazie proprio al caldo che chiude in casa) potresti farcela! B)

 

Il 27/6/2022 at 23:30, Condor senza meta dice:

Billy ci viene subito presentato con un volto incredibilmente malinconico e profondo

Sul malinconico è vero, sul profondo avrei da ridire qualcosa. Billy non mi sembra un personaggio complesso, anzi lui e Josephine sono una coppia con ben poca personalità, e non particolarmente astuti.

 

L'altra osservazione che ti faccio è che nei voti non usi le mezze misure e a volte un 6,5 o 7,5 sono più precisi di un 7 netto, dando per scontato che i voti sono solo una convenzione e un gioco. (L'unico Texone a cui io darei un 10 pieno è comunque "Patagonia").

 

Allora aspettiamo con curiosità la tua recensione a "Tex il grande" di Buzzelli... :lol:

Modificato da Poe
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Il 26/6/2022 at 15:52, borden dice:

Ma Tex non ragiona come il sessantottino Manfredi.

Su Facebook si sarebbe aperto dibattito a 360°: da Almirante (Furio) a Capanna (dello Zio Tom), il 68 e il 77, gli Anni di Piombo e Dario Argento, #Texèdidestraodisinistra, il Maggio francese e chi è nato in Maggio (io, Carlo Monni e lo stesso Tex).
Torniamo "a bomba".
Pollice alto per la caratterizzazione di tutti i "brutti, sporchi e cattivi", anche se Freghieri ha una certa discontinuità che peraltro ho apprezzato in Tex e Carson. Oso dire, come se l'aspetto venisse cambiato e forgiato per aumentare il significato della loro presenza in quel momento, adattato. Anche così non fosse, mi piace crederlo. Magistrale la figura del Doc, arguto e cazzuto. Da rivedere: non nel senso di correzione ma di auspicabile ritorno sulle scene dai che il pretesto si trova.
Così così: i due piccioncini, che dovrebbero essere come Sailor e Lula in "Cuore Selvaggio" di David Lynch (Road Movie capolavoro) e che invece io "riduco" ad un Benjamin ed Elaine nella prosecuzione mai vista de "Il Laureato": felici ma spaesati e a zig zag verso il futuro (esiste un sequel scritto per necessità finanziarie da Charles Webb, ma è da lasciar perdere. Basti dire che la coppia è un po' hippy e la Signora Robinson, riappacificata, li frequenta nella loro casetta sulla Costa Est. La Signora Robinson: la prima e inimitabile Milf, anche se la gamba nel manifesto del film non era di Ann Bancroft ma di Linda Gray, la Sue Ellen di "Dallas").
Pollice verso: una vicenda come un fiume che scorre lento e monotono in pianura verso la foce e che ogni tanto si apre per tanti corsi secondari che poi vanno a morire. Un'attesa prolungata e scontata, "colorata" da qualche personaggio che almeno non scade nella banalità di diventare o tornare ad essere quello che tu ti immaginavi. Anche il lieto fine si finisce per darlo scontato e il perdono di lui mezzo bamboccione e con lei a rischio di diventare sartina grazie ai consigli della suocera (ma il Doc proverà ad evitare l'imborghesimento riporta alla citazione iniziale su Manfredi, a chi nasce incendiario e muore pompiere e alla assai più greve: «Mario Capanna ha fatto il '68, io il 69, meglio io».

Modificato da San Antonio Spurs
  • +1 1
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<span style="color:red">23 ore fa</span>, Poe dice:

Una volta rotto il ghiaccio, è giunto per te il momento di recensire anche tutti gli altri Texoni, visto che ormai la serie regolare l'hai analizzata per bene in lungo e in largo! :laugh:

In fondo te ne mancano solo 37; secondo me entro l'estate (nonostante il caldo o forse grazie proprio al caldo che chiude in casa) potresti farcela! B)

Visto le temperature infernali di questi giorni, si spera che non evaporino prima le meningi :lol:, tuttavia, afa a parte, non ho pianificato una rilettura dei texoni ancora, magari più avanti.

 

Al momento mi sto concedendo qualche rilettura in modalità "riproduzione casuale" da intervallare con altre letture arretrate, purtroppo il tempo al momento è ridotto al limite e temo che prima d'agosto la situazione non migliorerà. Buon per voi pards che vi risparmiate così i miei soliti pipponi :P:D

<span style="color:red">23 ore fa</span>, Poe dice:

Sul malinconico è vero, sul profondo avrei da ridire qualcosa. Billy non mi sembra un personaggio complesso, anzi lui e Josephine sono una coppia con ben poca personalità, e non particolarmente astuti.

Sul valore della coppia mi sono espresso nel mio commento e siamo sulla stessa frequenza di pensiero, l'aggettivo "profondo" mi è stato suggerito dall'ottima espressività che è riuscito a ottenere Freghieri. D'altronde nella prima tavola non conoscevamo ancora Billy, ma quel primo piano è molto eloquente. Col proseguo la creatura di Manfredi non si rivelerà comunque caratterialmente degna di quell'interessantissimo primo piano. 

<span style="color:red">23 ore fa</span>, Poe dice:

L'altra osservazione che ti faccio è che nei voti non usi le mezze misure e a volte un 6,5 o 7,5 sono più precisi di un 7 netto, dando per scontato che i voti sono solo una convenzione e un gioco. (L'unico Texone a cui io darei un 10 pieno è comunque "Patagonia").

Ahahaha fosse solo questo il problema dei miei voti! :lol:

Ripeto da sempre che lo considero un giochino che inaugurai nei primi commenti e ormai per tradizione mantengo, ma non sempre sono affidabilissimi lo ammetto. :D

 

P.s. La mancanza dei mezzi voti è dovuta al fatto, che alcuni topic delle vecchie storie, presentavano il sondaggio in cui si inviava la valutazione (da 1 a 10), di conseguenza, dopo aver barrato il voto prescelto (che rimaneva anonimo nel sondaggio) palesavo la mia valutazione a fine commento. 

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<span style="color:red">21 ore fa</span>, San Antonio Spurs dice:

«Mario Capanna ha fatto il '68, io il 69, meglio io».

Capanna ha fatto il 68 insieme a un sacco di ragazze.

Con te ce n'era almeno una?

Spoiler

:lol2:

 

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Molto bella e anche abbastanza emozionante l'intervista a Freghieri.

E gran chicca la pubblicazione della sua striscia giovanile, dove già è riscontrabile la presenza di uno dei leit-motiv della sua produzione a venire : la gnocca !

  • Haha (0) 1
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Una storia dell'intelletto, ma del cuore in nessun modo.

Questa la sensazione una volta terminata. Non ci sono grottescherie o scene fuori registro, perché tutto o quasi fila alla perfezione: Tex e Carson fanno il loro e non presentano errori di caratterizzazione, la trama scorre ed è articolata il giusto, con tutte le sottotrame che poi trovano il proprio sbocco con relativi senso e spiegazione.

Però c'è un problema: mi è risultato quasi impossibile, durante la lettura, interessarmi a ciò che stava accadendo. Quasi tutte le scene funzionano e ci sono anche delle belle invenzioni d'atmosfera, grazie al supporto degli splendidi disegni di Freghieri; però, non c'è un singolo personaggio che buchi la pagina o che sia caratterizzato in modo da farsi ricordare. I due piccioncini sono a dir poco anonimi: hanno come caratteristica principale il fatto di essere due rincoglioniti, ma a parte ciò non spiccano per nulla; e, trattandosi di una storia incentrata su una caccia, non è un difetto da poco. Possono essere anche rincoglioniti, va bene, ma me li devi rendere simpatici o interessanti in qualche modo; e invece, Billy sa solo combinare disastri e fare la figura del fesso, mentre Josephine se ne sta lì appesa e serve giusto per far disegnare a Freghieri un bel musetto, farci vedere mezza tetta e giustificare il loffissimo fraintendimento su "spogliati". Nessuno dei banditi si fa ricordare in qualche modo, a parte Shorty al quale però sono dedicate giusto un paio di scene. I cacciatori di taglie boh, secondo me nemmeno loro, al momento di crepare, hanno capito che cosa stavano facendo. Nemmeno Tex e Carson spiccano particolarmente: non chiedono scusa in mutande, vero, fanno il proprio dovere, ma non risultano carismatici.

 

In realtà ho mentito: qualche personaggio che funziona c'è. Spaulding e il cittadino Kane sono entrambi introdotti in maniera ingannevole: quando il primo appare in scena, ti aspetti che di lì a qualche pagina faccia a pezzi i due imbecilli o quantomeno ci provi, mentre poi si rivela quasi un padre adottivo (ma potrebbe benissimo essere un serial killer, per quanto ne sappiamo, dice @Diablero: sì, ma secondo me in maniera positiva. Con lui, la labilità dei personaggi manfrediani funziona e la sua statutaria ambiguità gli dà un minimo di fascino, poi irrobustito dalla scoperta che in realtà è una pasta d'uomo, per quanto sia un ciarlatano); e così anche il secondo, al quale prima si allude presentandolo come il classico prepotente signorotto, mentre in realtà è una figura più integra e al tempo stesso ambigua. Manfredi gioca con entrambi e anche con noi lettori: li presenta in un modo e poi vira violentemente. Forse troppo violentemente: la sensazione che ha provato anche @Diablero, che la storia sia scritta un po' improvvisando, è ben presente e tutto risulta un po' sghembo. Ma comunque funziona: io adoro i punti della littérature industrielle in cui si vedono le suture, il canterino che tentenna un attimo e poi intona l'ottava successiva seguendo un'idea apparsagli al momento. Cito sempre il personaggio di Espectro e la relativa sezione in quella bella storia di @borden e Seijas: un inserto sghembo, surrettizio, che a mente fredda appare un po' superfluo, ma che funziona e, soprattutto, funzionava egregiamente mentre leggevi. Ecco, nel caso soprattutto di Kane secondo me siamo da quelle parti; o l'impressione che ne rimane è comunque quella.

Il cittadino Kane, ad ogni modo, di gran lunga miglior personaggio del Texone (non concordo con @Barbanera, quindi): appare in una sezione e lì esaurisce la sua funzione narrativa, ma spicca e affascina. E il fatto che il miglior personaggio sia quello di una singola sezione è eloquente circa la riuscita della storia.

 

Mi sento di assolvere Manfredi da qualche rilievo ascrittogli. Tex non fa affatto una deduzione eccessiva sulla signora Cobb, anzi; e anche la successiva intuizione che parte dalla fibbia della cintura è accettabile nel contesto. Théo che uccide il bandito è giustificato dallo stesso Théo qualche scena dopo, quando dice che era stato il capo della banda a dargli l'ordine; ma in effetti il senso dell'uccisione latita, al di là di quello individuato da @Diablero e @Letizia, cioè di segnare un -1 nella lista dei cattivi da eliminare.

Il vero punctum dolens, come ho già detto prima, è la caratterizzazione di Billy e Josephine: piatti e così insulsi che, alla fine, se venissero ammazzati non ce ne fregherebbe nulla. Billy ha qualche punto di contatto con Fast Dan, uno dei personaggi più riusciti della carriera di @borden: entrambi sono due agnelli in un mondo di lupi e si barcamenano come possono. Fast Dan, però, in meno della metà delle pagine, è caratterizzato in maniera magistrale. In qualche modo ci è simpatico, anche se è un truffatore; ma soprattutto @borden lo mette, nello scontro finale con i banditi, nella posizione di dover fare una scelta; e, anche senza poter cambiare le cose, messo con le spalle al muro decide di sacrificarsi per la donna che ama e i familiari e i concittadini di lei. Poi tutto finisce bene perché interviene Tex: ma Fast Dan era disposto e deciso a immolarsi e questo atto di coraggio non può che colpirci. Ecco, nulla di tutto questo accade a Billy: anzi, si fa fregare fino all'ultimo, quando dovrebbe sorvegliare Shorty.

Non giungo a fare mie le domande avanzate dall'ottimo @ymalpas; però sì, un difetto di caratterizzazione in praticamente tutti i personaggi della storia è evidente: ci troviamo di fronte a uno scontro di varie forze fra le quali nessuna è davvero in grado di conquistare il nostro cuore (neanche Josephine: va bene, è fregna. Ma suscitava mille volte di più la nostra empatia la ragazza di "Eroe per caso", che tra l'altro esteticamente non era neppure sto gran che).

 

Si è discusso un po' anche del numero dei personaggi: sì, sono molti. Ma nessuno rimprovera a Manfredi che lo siano. Perché? Perché sono debolmente caratterizzati, e quindi non affollano la storia dal punto di vista emotivo e concettuale, ma al tempo stesso sono facilmente riconoscibili nel loro ricoprire funzioni narrative molto diverse. Con questo metodo, Manfredi avrebbe potuto scrivere una storia di 440 pagine col doppio dei personaggi e nessuno ne avrebbe comunque avvertito il peso.

 

Capitolo disegni. La dimensione delle tavole del Texone mi ha fatto apprezzare quanto detto da @borden in un altro topic: Freghieri è pulito, ma solo in apparenza. La sua pulizia è il risultato di un tratto in realtà molto tormentato, che trova una ricomposizione di ordine e armonia nell'insieme; e nel rimpicciolimento delle tavole del formato bonelliano classico. Qui, su tavole più grandi, si apprezzano bene i tratteggi, le linee che si sfagliano in un insieme coerente, equilibrato e bellissimo.

I personaggi, i paesaggi, gli ambienti: tutto è credibile, tutto è vivo, tutto è reso con un'eleganza che niente sacrifica della vita.

 

Piccola nota tipografica: nella mia copia, alcune pagine sono molto più povere di tratteggi, come se fossero fotocopiate; o qualcosa di simile, non mi intendo di processi di stampa.

 

In sintesi, un Texone soddisfacente, perché tecnicamente impeccabile. Disegni favolosi, storia ben strutturata. Ma la vita che c'è nei disegni, purtroppo, non c'è nella sceneggiatura. Mi ha fatto piacere ritrovare Tex, anche se, all'infuori degli elementi di contorno, dell'eroe che tanto mi ha appassionato tra queste pagine c'è poco. Globalmente, se vogliamo cedere alla volgarità dei voti, una sufficienza.

  • +1 3
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

Una storia dell'intelletto, ma del cuore in nessun modo.

Questa la sensazione una volta terminata. Non ci sono grottescherie o scene fuori registro, perché tutto o quasi fila alla perfezione: Tex e Carson fanno il loro e non presentano errori di caratterizzazione, la trama fila ed è articolata il giusto, con tutti i filoni che poi trovano il loro sbocco con relativa spiegazione.

Però c'è un problema: mi è risultato quasi impossibile, durante la lettura, interessarmi a ciò che stava accadendo. Quasi tutte le scene funzionano e ci sono anche delle belle invenzioni d'atmosfera, grazie al supporto degli splendidi disegni di Freghieri; però, non c'è un singolo personaggio che buchi la pagina o che sia caratterizzato in modo da farsi ricordare. I due piccioncini sono a dir poco anonimi: hanno come caratteristica principale il fatto di essere due rincoglioniti, ma a parte ciò non spiccano per nulla; e, trattandosi di una storia incentrata su una caccia, non è un difetto da poco. Possono essere anche rincoglioniti, va bene, ma me li devi rendere simpatici o interessanti in qualche modo; e invece, Billy sa solo combinare disastri e fare la figura del fesso, mentre Josephine se ne sta lì appesa e serve giusto per far disegnare a Freghieri un bel musetto, farci vedere mezza tetta e giustificare il loffissimo fraintendimento su "spogliati". Nessuno dei banditi si fa ricordare in qualche modo, a parte Shorty al quale però sono dedicate giusto un paio di scene. I cacciatori di taglie boh, secondo me nemmeno loro, al momento di crepare, hanno capito che cosa stavano facendo. Nemmeno Tex e Carson spiccano particolarmente: non chiedono scusa in mutande, vero, fanno il proprio dovere, ma non risultano carismatici.

 

In realtà ho mentito: qualche personaggio che funziona c'è. Spaulding e il cittadino Kane sono entrambi introdotti in maniera ingannevole: quando il primo appare in scena, ti aspetti che di lì a qualche pagina faccia a pezzi i due imbecilli o quantomeno ci provi, mentre poi si rivela quasi un padre adottivo (ma potrebbe benissimo essere un serial killer, per quanto ne sappiamo, dice @Diablero: sì, ma secondo me in maniera positiva. Con lui, la labilità dei personaggi manfrediani funziona e la sua statutaria ambiguità gli dà un minimo di fascino, poi irrobustito dalla scoperta che in realtà è una pasta d'uomo, per quanto sia un ciarlatano); e così anche il secondo, al quale prima si allude presentandolo come il classico prepotente signorotto, mentre in realtà è una figura più integra e al tempo stesso ambigua. Manfredi gioca con entrambi e anche con noi lettori: li presenta in un modo e poi vira violentemente. Forse troppo violentemente: la sensazione che ha provato anche @Diablero, che la storia sia scritta un po' improvvisando, è ben presente e tutto risulta un po' sghembo. Ma comunque funziona: io adoro i punti della littérature industrielle in cui si vedono le suture, il canterino che tentenna un attimo e poi intona l'ottava successiva seguendo un'idea apparsagli al momento. Cito sempre il personaggio di Espectro e la relativa sezione in quella bella storia di @borden e Seijas: un inserto sghembo, surrettizio, che a mente fredda appare un po' superfluo, ma che funziona e, soprattutto, funzionava egregiamente mentre leggevi. Ecco, nel caso soprattutto di Kane secondo me siamo da quelle parti; o l'impressione che ne rimane è comunque quella.

Il cittadino Kane, ad ogni modo, di gran lunga miglior personaggio del Texone (non concordo con @Barbanera, quindi): appare in una sezione e lì esaurisce la sua funzione narrativa, ma spicca e affascina. E il fatto che il miglior personaggio sia quello di una singola sezione è eloquente circa la riuscita della storia.

 

Mi sento di assolvere Manfredi da qualche rilievo ascrittogli. Tex non fa affatto una deduzione eccessiva sulla signora Cobb, anzi: qualcosa di simile è accaduto anche a me, più volte; e anche la successiva intuizione che parte dalla fibbia della cintura è accettabile nel contesto. Théo che uccide il bandito è giustificato dallo stesso Théo qualche scena dopo, quando dice che era stato il capo della banda a dargli l'ordine; ma in effetti il senso dell'uccisione latita, al di là di quello individuato da @Diablero e @Letizia, cioè di segnare un -1 nella lista dei cattivi da eliminare.

Il vero punctum dolens, come ho già detto prima, è la caratterizzazione di Billy e Josephine: piatti e così insulsi che, alla fine, se venissero ammazzati non ce ne fregherebbe nulla. Billy ha qualche punto di contatto con Fast Dan, uno dei personaggi più riusciti della carriera di @borden: entrambi sono due agnelli in un mondo di lupi e si barcamenano come possono. Fast Dan, però, in meno della metà delle pagine, è caratterizzato in maniera magistrale. In qualche modo ci è simpatico, anche se è un truffatore; ma soprattutto @borden lo mette, nello scontro finale con i banditi, nella posizione di dover fare una scelta; e, anche senza poter cambiare le cose, messo con le spalle al muro decide di sacrificarsi per la donna che ama e i familiari e i concittadini di lei. Poi tutto finisce bene perché interviene Tex: ma Fast Dan era disposto e deciso a immolarsi e questo atto di coraggio non può che colpirci. Ecco, nulla di tutto questo accade a Billy: anzi, si fa fregare fino all'ultimo, quando dovrebbe sorvegliare Shorty.

Non giungo a fare mie le domande avanzate dall'ottimo @ymalpas; però sì, un difetto di caratterizzazione in praticamente tutti i personaggi della storia è evidente: ci troviamo di fronte a uno scontro di varie forze fra le quali nessuna è davvero in grado di conquistare il nostro cuore (neanche Josephine: va bene, è fregna. Ma suscitava mille volte di più la nostra empatia la ragazza di "Eroe per caso", che tra l'altro esteticamente non era neppure sto gran che).

 

Si è discusso un po' anche del numero dei personaggi: sì, sono molti. Ma nessuno rimprovera a Manfredi che lo siano. Perché? Perché sono debolmente caratterizzati, e quindi non affollano la storia dal punto di vista emotivo e concettuale, ma al tempo stesso sono facilmente riconoscibili nel loro ricoprire funzioni narrative molto diverse. Con questo metodo, Manfredi avrebbe potuto scrivere una storia di 440 pagine col doppio dei personaggi e nessuno ne avrebbe comunque avvertito il peso.

 

Capitolo disegni. La dimensione delle tavole del Texone mi ha fatto apprezzare quanto detto da @borden in un altro topic: Freghieri è pulito, ma solo in apparenza. La sua pulizia è il risultato di un tratto in realtà molto tormentato, che trova una ricomposizione di ordine e armonia nell'insieme; e nel rimpicciolimento delle tavole del formato bonelliano classico. Qui, su tavole più grandi, si apprezzano bene i tratteggi, le linee che si sfagliano in un insieme coerente, equilibrato e bellissimo.

I personaggi, i paesaggi, gli ambienti: tutto è credibile, tutto è vivo, tutto è reso con un'eleganza che niente sacrifica della vita.

 

Piccola nota tipografica: nella mia copia, alcune pagine sono molto più povere di tratteggi, come se fossero fotocopiate; o qualcosa di simile, non mi intendo di processi di stampa.

 

In sintesi, un Texone soddisfacente, perché tecnicamente impeccabile. Disegni favolosi, storia tecnicamente ben strutturata. Ma la vita che c'è nei disegni, purtroppo, non c'è nella sceneggiatura. Mi ha fatto piacere ritrovare Tex, anche se, all'infuori degli elementi di contorno, dell'eroe che tanto mi ha appassionato tra queste pagine c'è poco. Globalmente, se vogliamo cedere alla volgarità dei voti, una sufficienza.

Ma dunque hai ripreso a leggere Tex?

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

Ricominciato stabilmente no, ma ormai quando vedo delle storie non in continuity la tentazione mi viene.

Visto quanto sono interessanti le tue recensioni pard, spero che tu riprenda in pianta stabile a rileggere Tex. :)

  • Mi piace (+1) 1
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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

Ricominciato stabilmente no, ma ormai quando vedo delle storie non in continuity la tentazione mi viene.

Scusa se sono indiscreto...Problemi di tempo o di voglia verso Tex e/o il genere?

Te lo chiedo perché io mi fermai per anni...

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, virgin dice:

Ricominciato stabilmente no, ma ormai quando vedo delle storie non in continuity la tentazione mi viene.

Ma solo Tex Willer è in continuity

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Mi riferivo ad esempio alla maxi-saga di Mefisto e Yama: mi interesserebbe anche, ma avendo perso la precedente con Yama non ho voglia di ritrovarmi qualcosa di mutilo.

La prossima apparizione della Tigre Nera, invece, di sicuro non mi scapperà (ho tutte le sue apparizioni precedenti e tu e Venturi alle prese con ambientazioni salgariane siete una prospettiva troppo ghiotta).

 

31 minuti fa, Condor senza meta dice:

Visto quanto sono interessanti le tue recensioni pard, spero che tu riprenda in pianta stabile a rileggere Tex. :)

 

Il regolamento del forum non prevede sanzioni per chi adula i moderatori. Disdetta. :D

 

28 minuti fa, Diablorojo82 dice:

Scusa se sono indiscreto...Problemi di tempo o di voglia verso Tex e/o il genere?

Te lo chiedo perché io mi fermai per anni...

 

Egestà di spazio, moltiplicazione delle uscite con anche formati per me non interessanti (cartonati alla francese), autori a me sgraditi (Faraci e Recchioni) o che cominciavano a battere colpi a vuoto (Ruju, Manfredi) mi hanno spinto dapprima a saltare qualche uscita, poi, dato che ormai mi mancavano pezzi della vita di Tex e mi trovavo nell'impossibilità di continuare ad avere una collezione completa, ho troncato del tutto.

Di tempo in tempo, però, agnosco veteris vestigia flammae.

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<span style="color:red">10 minuti fa</span>, virgin dice:

Mi riferivo ad esempio alla maxi-saga di Mefisto e Yama: mi interesserebbe anche, ma avendo perso la precedente con Yama non ho voglia di ritrovarmi qualcosa di mutilo.

La prossima apparizione della Tigre Nera, invece, di sicuro non mi scapperà (ho tutte le sue apparizioni precedenti e tu e Venturi alle prese con ambientazioni salgariane siete una prospettiva troppo ghiotta).

 

 

Il regolamento del forum non prevede sanzioni per chi adula i moderatori. Disdetta. :D

 

 

Egestà di spazio, moltiplicazione delle uscite con anche formati per me non interessanti (cartonati alla francese), autori a me sgraditi (Faraci e Recchioni) o che cominciavano a battere colpi a vuoto (Ruju, Manfredi) mi hanno spinto dapprima a saltare qualche uscita, poi, dato che ormai mi mancavano pezzi della vita di Tex e mi trovavo nell'impossibilità di continuare ad avere una collezione completa, ho troncato del tutto.

Di tempo in tempo, però, agnosco veteris vestigia flammae.

👍

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Finito ieri sera. Storia tecnicamente senza difetti, ma poco incisiva, facilmente dimenticabile.

Ma con un buon Freghieri, a tratti ottimo. Avevo qualche timore che potesse rappresentare un Tex sufficientemente credibile, invece se la cava alla grande. Sono convinto che il suo sia un ingresso nello staff che sarà apprezzato da molti, primo tra tutti Borden (che mi sembra ami quei disegnatori che riescono ad avere una produzione consistente).

 

Nel complesso comunque un volume positivo.

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, virgin dice:

Capitolo disegni. La dimensione delle tavole del Texone mi ha fatto apprezzare quanto detto da @borden in un altro topic: Freghieri è pulito, ma solo in apparenza. La sua pulizia è il risultato di un tratto in realtà molto tormentato, che trova una ricomposizione di ordine e armonia nell'insieme; e nel rimpicciolimento delle tavole del formato bonelliano classico. Qui, su tavole più grandi, si apprezzano bene i tratteggi, le linee che si sfagliano in un insieme coerente, equilibrato e bellissimo.

I personaggi, i paesaggi, gli ambienti: tutto è credibile, tutto è vivo, tutto è reso con un'eleganza che niente sacrifica della vita.

 

Non concordo con la tua recensione, peraltro scritta in modo egregio. Perché a me il Texone è piaciuto, e penso che i personaggi abbiano assolto egregiamente al loro compito, essendo stati in grado, a mio avviso, di destare l'interesse del lettore. Ma questa parte che ho citato, sui disegni di Freghieri, è di una bellezza (oltre che di una veridicità) impareggiabile, l'avrò riletta dieci volte. 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, virgin dice:

Il regolamento del forum non prevede sanzioni per chi adula i moderatori. Disdetta. :D

Ahahaha non era affatto mia intenzione arruffianarmi un moderatore, ma se ci tieni tanto ad affibbiarmi una bella sanzione, scrivo a caratteri cubitali: "TUTTE LE STORIE DI NOLITTA SONO CAPOLAVORI E RAPPRESENTANO LA PURA ESSENZA DI TEX!" :P:lol:

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  • Sceriffi
<span style="color:red">2 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Ahahaha non era affatto mia intenzione arruffianarmi un moderatore, ma se ci tieni tanto ad affibbiarmi una bella sanzione, scrivo a caratteri cubitali: "TUTTE LE STORIE DI NOLITTA SONO CAPOLAVORI E RAPPRESENTANO LA PURA ESSENZA DI TEX!" :P:lol:

Ma questo è un postulato! Mica bisogna specificarlo: Nolitta ha scritto le più belle storie di Tex, ognuno scelga le proprie. 

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<span style="color:red">51 minuti fa</span>, Leo dice:

 

Non concordo con la tua recensione, peraltro scritta in modo egregio. Perché a me il Texone è piaciuto, e penso che i personaggi abbiano assolto egregiamente al loro compito, essendo stati in grado, a mio avviso, di destare l'interesse del lettore. Ma questa parte che ho citato, sui disegni di Freghieri, è di una bellezza (oltre che di una veridicità) impareggiabile, l'avrò riletta dieci volte. 

Concordo pard, il giudizio sul comparto grafico è davvero ben scritto, non a caso mi son sentito di "adulare" il nostro moderatore :D.

 

Piuttosto, ben tornato pard, si sentiva la tua mancanza sul forum. :)

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

Concordo pard, il giudizio sul comparto grafico è davvero ben scritto, non a caso mi son sentito di "adulare" il nostro moderatore :D.

 

Piuttosto, ben tornato pard, si sentiva la tua mancanza sul forum. :)

 

Grazie Condor, in realtà vi ho sempre letti, solo che sto leggendo poco Tex e quindi sono intervenuto poco... 

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Storia senza infamia e senza lode, guadagna qualche punto in più per i disegni molto piacevoli (anche se non spettacolari). Condivido quanto già detto: la storia scorre, ci sono troppi punti abbozzati che  rendono impossibile appassionarsi. Il fulcro della vicenda (i due fuggitivi, appunto) sembrano del tutto in balia degli eventi, e mancano della caratterizzazione che avevano ricevuto ad esempio le "pioniere" di Verso l'Oregon. La massa di antagonisti\inseguitori, che inizialmente poteva far pensare ad un grosso stallo alla messicana finale tra le varie fazioni, si risolve in qualche veloce sparatoria in cui i nemici si rivelano inadeguati quanto i truppini di Star Wars. I personaggi prendo decisioni in modo brusco, senza motivazioni apparenti (Wade che scappa di punto in bianco tradendo il suo amicone, Theo che prima ammazza Memphis, poi in un battibaleno decide di vendicarsi dei suoi ex amici per il furto, i cacciatori di taglie peggio assortiti del West che accoppano la loro guida -pretesto per chiamare in causa il medico nel finale-  ) e poi c'è la questione di Kane, un vicolo cieco narrativo che brucia un sacco di tavole che avrebbero potuto ospitare qualche caratterizzazione in più.

 

Ho letto critiche ai troppi personaggi, però anche in "Gli Assassini" c'è letteralmente un esercito di comparse, eppure è uno dei Texoni meglio riusciti. Secondo me in molti casi nella foga di rafforzare un canovaccio non originalissimo si perde di vista che l'albo dura 240 pagine, e non 2400. Si mette troppa carne al fuoco dimenticando di controllare la cottura, se mi permettete la metafora.

 

Rimane comunque migliore ad esempio di "Le Iene di Lamont", albo che trovo simile: anche lì succede davvero poco: si va da un saloon ad uno studio passando per un ufficio e da lì al ranch e tutto si risolve con una sparatoria finale. Qui almeno c'è un minimo di movimento. La tappa al villaggio di contadini l'ho trovata simpatica, ad esempio.

Modificato da Shadows0fthesun
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