Vai al contenuto
TWF - Tex Willer Forum

[Texone N. 38] I due fuggitivi


Sam Stone
 Share

Messaggi consigliati/raccomandati

<span style="color:red">15 ore fa</span>, Shadows0fthesun dice:

Storia senza infamia e senza lode, guadagna qualche punto in più per i disegni molto piacevoli (anche se non spettacolari). Condivido quanto già detto: la storia scorre, ci sono troppi punti abbozzati che  rendono impossibile appassionarsi. Il fulcro della vicenda (i due fuggitivi, appunto) sembrano del tutto in balia degli eventi, e mancano della caratterizzazione che avevano ricevuto ad esempio le "pioniere" di Verso l'Oregon. La massa di antagonisti\inseguitori, che inizialmente poteva far pensare ad un grosso stallo alla messicana finale tra le varie fazioni, si risolve in qualche veloce sparatoria in cui i nemici si rivelano inadeguati quanto i truppini di Star Wars. I personaggi prendo decisioni in modo brusco, senza motivazioni apparenti (Wade che scappa di punto in bianco tradendo il suo amicone, Theo che prima ammazza Memphis, poi in un battibaleno decide di vendicarsi dei suoi ex amici per il furto, i cacciatori di taglie peggio assortiti del West che accoppano la loro guida -pretesto per chiamare in causa il medico nel finale-  ) e poi c'è la questione di Kane, un vicolo cieco narrativo che brucia un sacco di tavole che avrebbero potuto ospitare qualche caratterizzazione in più.

 

Ho letto critiche ai troppi personaggi, però anche in "Gli Assassini" c'è letteralmente un esercito di comparse, eppure è uno dei Texoni meglio riusciti. Secondo me in molti casi nella foga di rafforzare un canovaccio non originalissimo si perde di vista che l'albo dura 240 pagine, e non 2400. Si mette troppa carne al fuoco dimenticando di controllare la cottura, se mi permettete la metafora.

 

Rimane comunque migliore ad esempio di "Le Iene di Lamont", albo che trovo simile: anche lì succede davvero poco: si va da un saloon ad uno studio passando per un ufficio e da lì al ranch e tutto si risolve con una sparatoria finale. Qui almeno c'è un minimo di movimento. La tappa al villaggio di contadini l'ho trovata simpatica, ad esempio.

Concordo appieno con questa recensione e con quella di @virgin tranne per 2 appunti:

1 i disegni che ho trovato invece veramente spettacolari

2 Kane che ho apprezzato e trovato affatto banale.

 Concordo appieno che i due fuggitivi sono in balia degli eventi (almeno da quando abbandonano il carro) e anche sul fatto che i nemici siano praticamente tutti pedine semplici eliminabili in un paio di vignette.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">8 ore fa</span>, KitWiller dice:

Concordo appieno con questa recensione e con quella di @virgin tranne per 2 appunti:

1 i disegni che ho trovato invece veramente spettacolari

2 Kane che ho apprezzato e trovato affatto banale.

 Concordo appieno che i due fuggitivi sono in balia degli eventi (almeno da quando abbandonano il carro) e anche sul fatto che i nemici siano praticamente tutti pedine semplici eliminabili in un paio di vignette.

 

No, banale no, anzi, avrebbe avuto del potenziale se inserito nella trama non come "elemento decorativo". Tex non ama i capetti da città di frontiera, ma Kane, pur rimanendo ambiguo, si rivela capace di una sorta di "ideale di giustizia", per quanto fai da te, e tiene davvero al benessere della "sua" città.

Però messo così è una sottotrama che si esaurisce senza aver detto nulla, quindi o lo incastri nella trama principale o ne fai a meno.

 

Sui disegni, beh, si va un po' a gusti. Belli, eh, non volevo sminuirli. :)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Torno davvero con piacere a farmi vivo sul forum per commentare questo Texone: e il piacere è dovuto, più che a una storia francamente tutt’altro che memorabile, ai bei disegni di un disegnatore che apprezzo moltissimo dai tempi di Dylan Dog. Ero curioso di vedere se Freghieri, che su Dylan Dog si è spesso distinto per le atmosfere oniriche e sospese, sarebbe riuscito a rendere il West realistico di Tex, e secondo me ci è riuscito alla grande.
Vedere Freghieri su Tex è stato davvero piacevole: il suo tratto elegante e raffinato, pulito, ma anche dinamico quando la narrazione lo richiede, si è sposato perfettamente con le atmosfere di Tex, tanto che sono davvero contento che i prossimi anni li passerà a disegnare il Nostro. Belle le ambientazioni, bellissime le scene sotto la pioggia (gli scrosci d’acqua si “sentivano” davvero), e veramente ben riusciti i suoi Tex e Carson. Tex, in particolare, è reso come un eroe “giovane e bello” lontano dalle versioni invecchiate che altri disegnatori (ad esempio un Filippucci) offrono: per lo stile chiaro e pulito, per il Tex “giovane e bello”, Freghieri mi sembra – al netto delle ovvie ed enormi differenze stilistiche – un ottimo erede di Letteri.
Certo, rispetto al Freghieri più giovane degli anni Novanta e Duemila, quello visto sul Texone è un disegnatore che in alcuni punti “schizza” maggiormente: ma questo, in un fumetto western, non è necessariamente un male.

 

Vengo alla storia, o meglio alla storiella. Certo, Manfredi qui ha evitato i personaggi caricati e gli intrecci grotteschi che, per qualche suo motivo, aveva deciso di farci sorbire in diverse su storie recenti, però boh, i personaggi sono davvero insignificanti e sciapi – forse l’unico personaggio che ha una buona evoluzione è il “doc”-, i nemici sono delle mezze tacche e l’uccisione del mezzosangue da parte del cacciatore di taglie sembra buttata lì a caso.
Questa storia si salva solo per una buona gestione di Tex e Carson, per il resto – tocca ripetermi – è una storiella insignificante.

  • Mi piace (+1) 2
  • +1 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">23 ore fa</span>, paco ordonez dice:

Torno davvero con piacere a farmi vivo sul forum per commentare questo Texone: e il piacere è dovuto, più che a una storia francamente tutt’altro che memorabile, ai bei disegni di un disegnatore che apprezzo moltissimo dai tempi di Dylan Dog. Ero curioso di vedere se Freghieri, che su Dylan Dog si è spesso distinto per le atmosfere oniriche e sospese, sarebbe riuscito a rendere il West realistico di Tex, e secondo me ci è riuscito alla grande.
Vedere Freghieri su Tex è stato davvero piacevole: il suo tratto elegante e raffinato, pulito, ma anche dinamico quando la narrazione lo richiede, si è sposato perfettamente con le atmosfere di Tex, tanto che sono davvero contento che i prossimi anni li passerà a disegnare il Nostro. Belle le ambientazioni, bellissime le scene sotto la pioggia (gli scrosci d’acqua si “sentivano” davvero), e veramente ben riusciti i suoi Tex e Carson. Tex, in particolare, è reso come un eroe “giovane e bello” lontano dalle versioni invecchiate che altri disegnatori (ad esempio un Filippucci) offrono: per lo stile chiaro e pulito, per il Tex “giovane e bello”, Freghieri mi sembra – al netto delle ovvie ed enormi differenze stilistiche – un ottimo erede di Letteri.
Certo, rispetto al Freghieri più giovane degli anni Novanta e Duemila, quello visto sul Texone è un disegnatore che in alcuni punti “schizza” maggiormente: ma questo, in un fumetto western, non è necessariamente un male.

 

Vengo alla storia, o meglio alla storiella. Certo, Manfredi qui ha evitato i personaggi caricati e gli intrecci grotteschi che, per qualche suo motivo, aveva deciso di farci sorbire in diverse su storie recenti, però boh, i personaggi sono davvero insignificanti e sciapi – forse l’unico personaggio che ha una buona evoluzione è il “doc”-, i nemici sono delle mezze tacche e l’uccisione del mezzosangue da parte del cacciatore di taglie sembra buttata lì a caso.
Questa storia si salva solo per una buona gestione di Tex e Carson, per il resto – tocca ripetermi – è una storiella insignificante.

Non posso che essere d'accordo con @paco ordonez nella disamina di questo Texone che ricorda a grandi linee quello del 2021. A dei disegni eccellenti fà da contraltare una storia da "compitino", si lascia leggere ma non ha nessun cambio di marcia, il mio interesse verso l'evolversi della storia è sempre stato basso. Nessun personaggio mi ha lasciato un ricordo vivido, le cose positive sono nel fatto che Tex è Carson sono gestiti bene, non ci sono buchi narrativi o forzature come quella del cannone di "old South".

In generale bisogna dire che a livello grafico i Texoni negli ultimi anni è sempre stato altissimo, mentre le sceneggiature altalenanti. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

Letto. Parto dai disegni : il Maestro Freghieri adatta il suo stile alle esigenze del genere, diventando più dinamico e in parte "schizzato". Il risultato è un capolavoro di lirismo grafico, in cui il SudOvest rurale americano, la pioggia, la notte, i tramonti, le atmosfere assurgono a protagonisti assoluti.

Manfredi adotta un approccio che mi ha ricordato alcuni dei Texoni più minimal di Nizzi, tipo "Il Soldato Comanche" o "Sangue sul Colorado". Soggetto ultra-classico, e narrazione dilatata, al totale servizio dell'Arte del disegnatore. Di suo, ci innesta una certa componente "casuale", alcuni personaggi sottilmente spiazzanti, e una diramazione schizofrenica delle piste (sbrindellando il classicismo del western "da inseguimento"), che tuttavia si ricompongono nella splendida resa dei conti finale. Più i suoi dialoghi, improntati a un laconico sarcasmo. E una bella dose di cinismo e humour nero. Il risultato è comunque, probabilmente, la sua storia più "classicamente" Texiana possibile. Texone bellissimo, uno dei più belli degli ultimi anni, a mio avviso. E, a leggere i commenti, molto sottovalutato.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">19 ore fa</span>, KitWiller dice:

@Testa di Vitello Anche io l'ho paragonato a Il soldato comanche nel topic ad esso dedicato.

Sono andato a leggere.;)

Ok, ma tu ne parli in senso negativo : ma "classico" non è mai sinonimo di "piatto e banale", e a mio avviso, sia nel caso del "Soldato Comanche", che in quello dei "Due fuggitivi" ci troviamo di fronte ad una scrittura solida che fa dei ritmi dilatati scelta precisa e consapevole, e ha nella cura dei particolari la sua forza (aggiungerei poi che la storia di Manfredi non è neanche tanto lineare). A me questo modo più asciutto realistico e "adulto" di raccontare Tex piace, e mi fa piacere trovarlo di tanto in tanto.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

@Testa di VitelloClassico per me non è sempre sinonimo di piatto e banale, ma neanche sempre di "epico", nel caso specifico ho notato delle analogie ovvero:

1 Entrambe le storie sono definibili "classiche"

2 Ad entrambe le storie manca un guizzo creativo, quel qualcosina in più per non essere "la solita storia" ; il che non è per forza negativo le definisce solo come "storie di routine" all'interno di una collana fantastica come il Texone (per essere pignoli Tex speciale)

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">23 ore fa</span>, KitWiller dice:

@Testa di VitelloClassico per me non è sempre sinonimo di piatto e banale, ma neanche sempre di "epico", nel caso specifico ho notato delle analogie ovvero:

1 Entrambe le storie sono definibili "classiche"

2 Ad entrambe le storie manca un guizzo creativo, quel qualcosina in più per non essere "la solita storia" ; il che non è per forza negativo le definisce solo come "storie di routine" all'interno di una collana fantastica come il Texone (per essere pignoli Tex speciale)

Claro;) Il "qualcosa in più" a mio avviso è : nella storia di Nizzi la cappa tragica e opprimente del pregiudizio e dell'odio che irradia da quasi tutti i personaggi. In quella di Manfredi, la coralità, la narrazione "a incastro" e il contrasto tra il lirismo dei luoghi e il cinismo degli uomini. Poi si tratta di due storie molto minimali, quello sicuramente.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Letto. Che dire? Un ottimo albo. Disegnato benissimo, raccontato molto bene, una storia che riesce anche a non essere poi così banale, visti gli intrecci di fuggitivi, inseguitori dei fuggitivi, inseguitori degli inseguitori dei fuggitivi, inseguitori degli inseguitori degli inseguitori dei fuggitivi. Uno zibaldone di situazioni classiche, che, proprio perchè zibaldone, diventa quasi originale.  Sottolineo la preveggenza dell'autore che ficca un problema di siccità su una storia che esce in pieno periodo di siccità reale.  Inoltre 

Spoiler

c'è il lieto fine

e questo è un motivo per me fondamentale perchè una storia mi piaccia. Se viene a mancare questo elemento, significa che Tex in parte fallisce e Tex non può fallire neanche in parte, questa è la sua forza che lo fa durare da 74 anni in edicola. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 8 mesi dopo...

Ho ripreso a leggere Tex dopo un paio d'anni, questa storia non mi è piaciuta, piatta, scontata, non finiva più, peccato perché i disegni meritano, questo Freghieri non credo di averlo mai notato in passato, ma potrei sbagliare, comunque tanta roba. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">13 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

questo Freghieri non credo di averlo mai notato in passato, ma potrei sbagliare

 

Ma sei serio? Giovanni Freghieri è uno dei migliori disegnatori italiani viventi e lavora da oltre 50 anni. Ha disegnato per l'Intrepido, il Monello, Lanciostory, Skorpio, è stato una delle colonne di Martin Mystere dal 1984 per poi passare a Dylan Dog dove è restato per oltre trent'anni. Ha disegnato anche Zagor e Ken Parker

Sul serio non lo conoscevi? Incredibile! :o

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">14 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

Ho ripreso a leggere Tex dopo un paio d'anni, questa storia non mi è piaciuta, piatta, scontata, non finiva più, peccato perché i disegni meritano, questo Freghieri non credo di averlo mai notato in passato, ma potrei sbagliare, comunque tanta roba. 

Concordo sulla storia...

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">22 ore fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Ma sei serio? Giovanni Freghieri è uno dei migliori disegnatori italiani viventi e lavora da oltre 50 anni. Ha disegnato per l'Intrepido, il Monello, Lanciostory, Skorpio, è stato una delle colonne di Martin Mystere dal 1984 per poi passare a Dylan Dog dove è restato per oltre trent'anni. Ha disegnato anche Zagor e Ken Parker

Sul serio non lo conoscevi? Incredibile! :o

No mai notato, come letture di fumetti ho letto solo Tex e dovrebbe essere la sua prima esperienza qua (davvero ottima), spero di rivederlo in futuro. I volti dei pard sono discreti. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

No mai notato, come letture di fumetti ho letto solo Tex

 

Capisco. L'ignoranza non è mai una colpa di per se stessa ma è stato un po' come se tu fossi entrato in un museo e davanti alla Vergine delle rocce avessi commentato: "Però, è bravo questo Leonardo! Ha dipinto altri quadri?". Ammetterai che il tuo uditorio sarebbe quantomeno sconcertato.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

dovrebbe essere la sua prima esperienza qua (davvero ottima),

 

Sì e no. Avrebbe dovuto disegnare il Maxi del 2008, "Lo squadrone infernale"  poi affidato a Cossu ed il Color del 2013, "Delta Queen", poi realizzato da Civitelli. In entrambi i casi ha mollato dopo aver fatto le prime venti pagine a matita.

 

<span style="color:red">2 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

spero di rivederlo in futuro

 

Lo rivedrai.

Oltre ad aver realizzato il n. 741 Bis del luglio scorso (ti era per caso sfuggito?). dovrebbe aver finito o stare per finire un Maxi scritto da Ruju e quindi terminerà la stori lasciata purtroppo incompiuta da Ernesto Garcia Sejias (un altro maestro di cui suppongo tu non avessi mai sentito parlare prima del 2007) alla sua morte pochi giorni fa.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

La questione @Carlo Monni è che ancora molti lettori non fanno caso a chi scrive o disegna i fumetti, in questo caso Tex. Si immagina però che per iscriversi ad un forum come questo, si sia fatto un bel passo in avanti rispetto alla fruizione di primo livello.

 

A questo livello eravamo abituati da bambini, quando anch'io leggevo qualche Topolino e poco altro senza sapere nulla degli autori, mentre mi immergevo nella scrittura dei romanzi e andavo a cercare altri titoli degli autori che mi appassionavano, arricchendo il mio bagaglio culturale.

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Carlo Monni dice:

 

Capisco. L'ignoranza non è mai una colpa di per se stessa ma è stato un po' come se tu fossi entrato in un museo e davanti alla Vergine delle rocce avessi commentato: "Però, è bravo questo Leonardo! Ha dipinto altri quadri?". Ammetterai che il tuo uditorio sarebbe quantomeno sconcertato.

 

 

Sì e no. Avrebbe dovuto disegnare il Maxi del 2008, "Lo squadrone infernale"  poi affidato a Cossu ed il Color del 2013, "Delta Queen", poi realizzato da Civitelli. In entrambi i casi ha mollato dopo aver fatto le prime venti pagine a matita.

 

 

Lo rivedrai.

Oltre ad aver realizzato il n. 741 Bis del luglio scorso (ti era per caso sfuggito?). dovrebbe aver finito o stare per finire un Maxi scritto da Ruju e quindi terminerà la stori lasciata purtroppo incompiuta da Ernesto Garcia Sejias (un altro maestro di cui suppongo tu non avessi mai sentito parlare prima del 2007) alla sua morte pochi giorni fa.

Ad dir la verità ho ripreso a leggere Tex dopo una pausa di un anno e mezzo, me lo sono perso il 741 Bis, cosi come il ritorno di Mefisto tra le altre storie... Sono arrivato al 719-720 del regolare, adesso vedo di rimettermi in pari... 

 

Sejias lo conosco su Tex, ho letto giusto qualche giorno fa della sua morte.. 

Sono cresciuto con Galep, Civitelli, Letteri, Villa etc, fino a una quindicina di anni fa vedevo che i disegnatori bene o male erano quelli, ultimamente variano spesso, ovviamente i tempi sono cambiati cosi come le esigenze, quindi è normale che si alternino artisti diversi, avendo poco tempo faccio fatica ad apprezzare le nuove "leve", vediamo di recuperare.. 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

<span style="color:red">3 ore fa</span>, Grande Proteus dice:

Ad dir la verità ho ripreso a leggere Tex dopo una pausa di un anno e mezzo

Bentornato!!!

Ricordo ancora la trepidazione per la tua TOP50, svelata con una storia al giorno partendo dal fondo della classifica.:)

  • Haha (0) 1
Collegamento al commento
Condividi su altri siti

  • 11 mesi dopo...

Un sintetico commento per questo 38° Texone: 

Sebbene si tratti di un volume discreto/buono, non è tra i Texoni che mi hanno colpito.
Tra gli elementi per cui mi si è arricciato un pò il naso: l'empatia nei confronti dei protagonisti, l'impalpabilità della banda di villain, la banda dei cacciatori di taglie che nel finale cambiano passo, quasi contravvenendo ad una loro coerenza. 

E Freghieri...beh, Freghieri è impressionante quando fa venire giù il diluvio.
Per il resto ammetto che su un Texone firmato da lui avevo aspettative un pò più alte.

Come voti siamo
STORIA 7,5
DISEGNI 7,5

COMPLESSIVO 7,5

 

Collegamento al commento
Condividi su altri siti

 Share

  • Recentemente attivi qui   0 Membri

    • Nessun membro registrato sta visualizzando questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo...

Informazione importante

Termini d'utilizzo - Politica di riservatezza - Questo sito salva i cookies sui vostri PC/Tablet/smartphone/... al fine da migliorarsi continuamente. Puoi regolare i parametri dei cookies o, altrimenti, accettarli integralmente cliccando "Accetto" per continuare.