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TWF - Tex Willer Forum

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La storia di Mefisto per gli utenti del forum TWF  

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In ogni caso l'intera vicenda mi sta prendendo molto. Dopo un'attesa tanto lunga da ragazzino. A volte mi sembra quasi di sognare: grazie Borden! È l'entusiasmo (giovanile) che a volte emerge prima, durante e dopo la lettura, accompagnato da una certa nota di frenesia.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, andreadelussu74@gmail.com dice:

Letizia scrive che forse il direttore del carcere non sa che Lily è la sorella di Mefisto

Non è esatto.

Mi riferivo a un ipotetico sceriffo e a una scalcinata cella in cui una donna "soggiornava" prima di essere trasferita in un penitenziario.

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Mi perdoni Davide Bonelli, ma stavolta l'albo mi è toccato prenderlo a un'edicola distante centinaia di chilometri da quella in cui mi servo abitualmente :P:D. Non volevo comunque correre il rischio di non trovarlo al ritorno. :)

 

Albo interlocutorio, con alcune importanti new entry come Lily, El Morisco e Narbas, che presumo diverranno importanti nell'economia della trama.

Rispetto alla prova che la precede in San Francisco, ambientata in una location molto originale come il manicomio criminale, il proseguo sembra seguire un filo più tradizionale, con i villain storici che scelgono un antro sperduto, con tanto di alleati nativi, per stabilire la loro base e mettere in moto i piani di vendetta.

 

Leggendo le pagine, ho avuto l'impressione che Mauro abbia voluto "donarci" una sorta di quiete che precede la tempesta.

Ritmi blandi, qualche dialogo un po' prolisso e scene di preparazione dilatate che di certo ci anticiperanno un finale rovente. 

 

Personalmente mi fa un particolare effetto vedere agire in contemporanea Mefisto, Yama e Lily (non tacendo Ruth destinata imho ad avere altre apparizioni sulla saga) da un lato, e i nostri alleati con Padma ed El Morisco dall'altro:

sembra una di quelle supersfide in cui due selezione di stelle del calcio si affrontano per dare spettacolo all'interno del quadrato verde.

 

 

 

 

Modificato da Condor senza meta
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Nella prima scena fortunatamente Padma spiega come sappia perfettamente in che modo Mefisto & Company abbiano simulato la loro scomparsa.

 

Sarebbe potuto bastare come spiegazione, invece l'albo è poi una continua giustificazione a tutta una serie di fatti paranormali non particolarmente credibili e del perché in altre occasioni certe potenzialità non sortiscano effetto, il tutto infarcito nei dialoghi con una sfilza di "sinché" che sembra far coppia con il termine "paturnie" di solito reiterato negli albi di Julia.

 

Si fa certo un piccolo passo avanti nella trama, ma devo confessare a malincuore che tutto sembra particolarmente artefatto e continuo a pensare che Civitelli si presti meno bene dei Cestaro ad illustrare questa seconda parte della saga.

 

Mentre la prima parte richiamava piacevolmente certe storie di Dampyr, questa seconda a me finora sembra una "burattinata zagoriana" disegnata dai Montanari & Grassani dei vecchi maxi di Dylan Dog.

 

Incrocio le dita sperando che @borden per gli albi successivi abbia concentrato il meglio di tutto quanto lui sa fare, come nella maggior parte della sua produzione. E altrettanto spero per i disegni di Civitelli. 

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<span style="color:red">20 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

Sarebbe potuto bastare come spiegazione, invece l'albo è poi una continua giustificazione a tutta una serie di fatti paranormali non particolarmente credibili e del perché in altre occasioni certe potenzialità non sortiscano effetto

 

Stesso mio timore.

Si è portata l'asticella così in alto, enfatizzato così tanto i poteri paranormali di visione a distanza/previsione/possibilità di colpire da lontano/evocare demoni/evocare defunti, che - comunque andrà a finire la storia - si dirà "ma perché Mefisto non ha fatto così....ma perché Padma non ha previsto/intercettato.....ecc. ecc...."; un po' come nelle storie dei supereroi Marvel, dove le sorti delle battaglie vengono decise dai "match-up" dei superpoteri dei protagonisti.....

Ed il rischio fondato é che, per prevenire questi (ovvi) inconvenienti, la sceneggiatura possa ondeggiare tra enfatizzazione di poteri assurdi demoniaci, e "spiegoni" dei limiti di tali poteri.

Un esempio per tutti: uno Yama che può materializzare a distanza la propria immagine impugnando armi, lo rende sostanzialmente invincibile ed inattaccabile, ed allora ecco subito il contraltare della "debolezza".....ma il lettore si chiede, al contempo: "se può farlo Yama, perchè non potrebbe farlo il più potente - ed in salute - Mefisto, andando ad uccidere nel sonno i suoi nemici?"

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  • Sceriffi

Concordo con i post sopra di @Tahzay e @Jeff_Weber. Albo interlocutorio in cui non succede nulla di eclatante, ma qualcosa da segnalare c'è.  

 

Lo strapotere di Mefisto! Non ha senso inquadrare le sue azioni tanto tra "illusioni, ipnosi e robe del genere" risolve le situazioni con una facilità disarmante. E poi:

<span style="color:red">11 ore fa</span>, Tahzay dice:

Un esempio per tutti: uno Yama che può materializzare a distanza la propria immagine impugnando armi, lo rende sostanzialmente invincibile ed inattaccabile, ed allora ecco subito il contraltare della "debolezza".....ma il lettore si chiede, al contempo: "se può farlo Yama, perchè non potrebbe farlo il più potente - ed in salute - Mefisto, andando ad uccidere nel sonno i suoi nemici?"

Verissimo. Aggiungo dicendo che quella scena si è vista nella storia precedente a casa del Morisco. 

 

Lo "strano" arrivo spirituale di Narbas a casa del Morisco. Forse mi sarò perso un passaggio perchè ho letto l'albo molto tardi, ma il santone come faceva a sapere che Padma lo stava cercando nell'inferno?! Il lama ha trovato il numero telefonico di Narbas utilizzando il 1288 e poi lo ha chiamato?! 

 

E poi arriva la vera nota dolente: i dialoghi, lunghissimi e spesso fuori luogo. 

Torno alla scena citata sopra, non ha senso far dire a Narbas: "... Dimentichi che qualche potere lo possiedo anch'io..." Quando dieci pagine prima Padma dice nell'inferno "Cerco il potente Narbas". Basta la frase di Padma per introdurre Narbas, che per inciso, è un personaggio già apparso nella storia di Nizzi e ha già mostrato i suoi poteri (inferiori a quelli di Mefisto). La prima frase mi fa ritornare al discorso delle marvelate presenti in questa storia: quando nei film dicono "Lui è il dio del tuono!" o il famosissimo "Io sono Iron Man!". Lo sappiamo chi sei. 

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Allora...Siamo a metà del guado, in questo albo sono state composte le squadre. I buoni e i cattivi. È un albo di atmosfera, magia e molti dialoghi.

Credo che avremo più azione nei prossimi due albi.

Detto questo, dopo questa grande sfida dove ci sono un po' tutti, chiuderemo i battenti con la famiglia Dickart.

Secondo me ci si deve approcciare in modo meno "razionale " in questa saga. Civitelli ottimo ma ad oggi, dopo due albi, ho gradito di più sia graficamente che come storia i primi due albi di Boselli/Cestaro.

In quella prima parte ci fu un calo per me nell'ultimo albo, vedremo ora.

In attesa del prossimo episodio mi dedicherò a Tex Willer e Cortina.😀

 

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Letto "Il Ritorno di Padma" : un po' meglio dell'albo precedente.

Continua a non convincermi l'approccio troppo "razionalista" e "meccanico" alla magia, che la porta nella zona delle "capacità" e superpoteri delle Marvelate. Inoltre mi sembra che stia prendendo un po' la mano la tendenza ad alzare troppo l'asticella dei suddetti superpoteri, tra immagini proiettate a distanza con la facoltà di maneggiare oggetti, e il riportare in vita anime defunte come si cambia una gomma buca alla macchina. Ma stiamo a vedere...

Bruttissima la scena in cui Padma proietta il suo spirito a casa del Morisco, per annunciare il loro arrivo : mi ha ricordato l'uso della Forza nei nuovi film di "Guerre Stellari", quando proiettano la loro immagine per comunicare ad anni luce di distanza, tipo videochiamata.

Però, rispetto al numero precedente, meglio di dialoghi. Sempre caratterizzati da un certo "spiegazionismo didascalico", ma fluidi, vivaci, e divertenti. Tutti i Pards ne escono ben caratterizzati, con menzione speciale per un Carson a briglia sciolta, al massimo del suo sarcastico pessimismo e spaesamento, in una situazione di magia nera e forze infernali, ove si trova a suo totale disagio.

Molto carina la parte che precede la seduta spiritica, con Padma che spiega come il Morisco, Tex e Carson, siano tutti a loro modo dei "sapienti"-anche se la spiegazione della sapienza di Carson non so quanto sia lusinghiera:D

Bene anche il rapporto tra Mefisto e la rediviva, milfeggiante Lily, e le prime frizioni con l'infermiera Ruth:D

La piega che sta prendendo il tutto, mi porta a ipotizzare alcuni sviluppi "buonisti" sul prosieguo della trama...ma su questi, spero di sbagliarmi.

Capitolo disegni : per quanto bravi fossero i Cestaro (almeno sui primi due albi), Civitelli è di un'altra categoria, e i toni elegantemente tenebrosi e "noir" con cui ammanta il tutto sono degni di un Maestro qual è.

Riguardo la storia, ovviamente, giudizio sospeso.

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A me anche il secondo albo è piaciuto molto. 
Boselli continua a inserire nuove situazioni, elementi e personaggi che arricchiscono e portano avanti la trama e la rendono più intrigante. Ho trovato spettacolare, grazie anche allo splendido connubio della sceneggiatura con i disegni di Civitelli, la scena con Padma nel regno dei morti (mi ha riportato a quella memorabile contenuta ne Il figlio di Mefisto). 
Menzionavo prima l'introduzione di nuovi personaggi; sono tre: Lily, El Morisco e Narbas. Bella la sequenza di evasione della prima, ma la cosa che più mi ha interessato è che Boselli l'ha resa un personaggio più sfaccettato e meno "passivo" rispetto alle sue precedenti apparizioni. Che si riveli essere lei l'elemento debole della famiglia Dickart?
Da notare anche come il Bos abbia ben riannodato i fili delle passate vicende, fornendo un affresco chiaro e completo anche a chi fosse un nuovo lettore.
Insomma, per il momento mi sembra che Boselli stia a poco a poco mettendo le pedine sullo scacchiere...tra poco arriverà il momento in cui darà il via ai giochi, e si prospetta una partita senza esclusione di colpi!

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Mi manderete a quel paese ma io questa seconda parte di Mefisto me la sto facendo piacere un po' a forza e auto-convincendomi.

Perché apprezzo l'enorme sforzo di Boselli che ha lavorato su questa storia e si vede con cuore e testa, cercando di mettere tanta carne al fuoco e di non limitarsi a bang bang e cazzottoni, perché Mefisto poi mi piace a prescindere, perché con così tanta carne al fuoco immagino che negli ultimi due albi ci sarà tanto da mangiare....

 

però non è solo l'ultimo albo a mancare di vera azione, ma anche il precedente, a parte qualche scena adrenalinica, in generale mi da l'idea di procedere a ritmo compassato il che cozza con quello che dovrebbe essere un furibondo inseguimento (o così me lo aspettavo). 

Mi sarebbe piaciuta una storia meno esoterica (la prima aveva già dato su questo) e più di sangue vero e azione in campo aperto, con Tex che insegue Mefisto in capo al mondo trovandosi a passare per villaggi dove Mefisto ha lasciato persone in preda alla follia o trabocchetti per tex e i pards che si trovano di fronte al peggior inseguimento mai fatto (magari assediati in un villaggio di anime perdute sotto l'incantesimo di Mefisto). 

Tanti dialoghi, tanta teoria, un po' troppo. 

 

Devo dire che questa seconda parte paga lo scontro con la prima, adrenalinica, cupa, violenta, con dei ritmi pazzeschi. 

Vediamo come va nei prossimi mesi, ma questi primi due albi li ho letti con un po' di delusione e senza riuscire a goderne come nelle aspettative... 

 

Preferivo il tratto dei Cestaro, almeno su questo genere di storie... speriamo nel botto finale o in un cambio di ritmo, ma mi sto convincendo che una seconda parte in 3 albi anziché in 4 poteva starci bene e risultare meno allungata, nel contesto di una saga di comunque 6 albi totali (che non è poco, mezzo anno!)

 

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Il 17/8/2022 at 07:27, andreadelussu74@gmail.com dice:

Letizia scrive che forse il direttore del carcere non sa che Lily è la sorella di Mefisto

Pagina 9, Behan a Lily: "Si dice che tuo fratello incantasse la gente con i suo sguardo".
Pagina 22, Behan a Mefisto: "Fulmini! Voi siete il fratello di Lily, steve Dickart. Alias...".

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Riassunto a modo mio
Irrisolto il dubbio su come Mefisto e la sua band abbiano toccato terra lasciando i resti del relitto nel lago sparsi e a spargere false certezze, ecco Padma che elogia le Poste americane ritenendo un telegramma strumento migliore di informazione della sua immagine astrale. Che Tom Devlin sapeva benissimo che cosa fosse e ci piacerebbe sapere quanto sarà costato allo stato della California informare via telegrafo Tex & C. di quello che era successo. Manco il tempo di riflettere su una folgorazione (come se la caveranno gli amministratori della riserva Navajo nella normale ma ormai semestrale amministrazione, in assenza del principale azionista e dei suoi tre  soci?), che la scena diventa la prigione di Yuma. Frequentata come la Bastiglia il 14 luglio 1789 (sette detenuti e quattro di quelli della nostra storia li vediamo sgranchirsi le gambe a pagina 11) ha un direttore che ha perso la testa per Lily Dickart, altra classe rispetto alle «ragazzette messicane giù al villaggio»: si suppone per un qualche “Mais oui” o “Je t’aime” infilato ogni tanto, si maligna per qualche artefizio di quelli che il pettegolezzo storico attribuì a Wallis Simpson come elemento perturbatore dell’algido Eduardo VIII. Mal gliene incolse e farà una brutta fine annunciata, poco dopo che i due fratelli Dickart si sono ritrovati, con lei imbronciata per il ritardo nella liberazione e lui che prima la prende in giro («Per curare la misteriosa forma di follia che ti affligge… La convinzione di essere la sorella di un mago tornato dalla morte Ah! Ah! Ah!». E qui Mefisto - anzi Steve, come si ostina a chiamarlo lei facendogliele girare - racconta di come in sintesi avesse cambiato vita, chiudendo nel cassetto i ricordi di Tex e dei suoi pards per dedicarsi unicamente a far soldi e a divertirsi sfruttando la Top of the Tops dei delinquenti in giro per gli States. Proprio ai suoi storici nemici non ci pensava, quando questi globetrotters arrivano a sfiorarlo a San Francisco provocandogli uno stranguglione e un ritorno alle antiche passioni: catturarli un po’ alla volta e poi anticipare di un secolo abbondante il canaro della Magliana, anche per dare una mano a Cretinetti Yama, che è pur sempre suo figlio anche se è evidente che come tutti i maschi deve aver preso dalla mamma. Gli scazzi fra fratelli continueranno lungo tutto il viaggio, con Lily che soffre il mal di mare e si deve sentire presa per i fondelli quando approda nell’isola misteriosa dopo che il fratello le ha promesso qualcosa di meglio di Parigi. Là vivono i Komkaak, gli Hualpai del terzo millennio ma con facce meno truci e senza bonghi (dunque non possono suonare la canzoni di Battisti per le turiste davanti ai falò, la sera, sulla spiaggia) e Lily incontra Ruth in una scena da Eva contro Eva: «Sono certo che diventeremo amiche», «Mmm… sicuro! - ribatte la Dickart - Sei stata su quest’isola tutto questo tempo da sola insieme ai selvaggi, carina!» e immaginiamo il tono di voce della doppiatrice di Marlene Dietrich mascherata in “Testimone d’accusa” («Un bacetto, cocco?»). L’ipotesi che le due finiscano con lo strapparsi i capelli non è quotata dai bookmakers del Regno Unito. Nel frattempo arriva il nipotino Blacky («Puoi chiamarmi Yama, zia Lily», che è come chiamarsi Reginaldo e presentarsi come Macho 23), odore di the e biscotti la domenica pomeriggio guardando i cartoni animati di Gustavo. Piccolo spazio per una scena di razzismo e con il tasto Rewind la linea torna al pokerissimo dei nostri eroi, tale perché arricchito da Padma,il bisnonno del Tai Mei visto in Kill Bill. Da pagina 26 fa parte del gruppo, a pagina 29 Kit Willer lo chiama “Mister Padma”, due vignette prima di un fatto clamoroso: Tiger chiama Tex con il suo nome di battesimo, venendo meno alle consegne boselliane di riferirsi a lui solo come Aquila della Notte. Più tardi, mentre i pards mangiano e bevono e Carson vede proiettata nella vedova Morales la procace Maria Pilar della sua gioventù (Magazine n.1), il santone digiuna e prova un primo viaggio extracorporeo, fallito il quale loda la saggezza di Tiger definito “fratello navajo”. Gli va bene il secondo tentativo. In tutti i sensi, perché serve ad avvertire il Morisco del loro appropinquarsi all’ora di cena. Si ignora se nel contatto sia compresa anche la condivisione del menu che però viene affidato ad Eusebio e che annaffiato dal consueto Sangre de Toro viene gradito anche da Padma: niente germogli e acqua di fonte, ci sta che ci scappi anche il caffè e l’ammazzacaffè, mentre fuori nella prateria ci sono già due scagnozzi di Mefisto (uno, in verità, l’altro è il classico sfigato di passaggio, unico a ignorare che farà la fine che merita chi si imbarca da peon in certe imprese criminose). Dopo il ruttino, Padma si prepara al secondo viaggio negli allegri luoghi del resort chiamato “2 novembre” con El Morisco, Tex e Carson assistenti ciascuno per il suo genere di saggezza. Quella di Tex «interpreta il mondo e somministra la giustizia», Padma dixit, mentre per Carson si parla in maniera fra l’inatteso e il mieloso di «Saggezza di chi vive il mondo con innocenza, senza tuttavia farsi invischiare dalla sua rete di illusioni». Kit e Tiger vanno fuori a farsi una paglia e Padma torna a canticchiare strofe in stile “Gangnam Styile di Psy, ma mentre il suo viaggio nell’aldilà fra i sette saggi di pietra e Mazinga Robot sembra concludersi con un altro fallimento ecco che riappare Narbas, il soggetto della ricerca negli abissi. Un Festival della Magia che neanche quello del circo nel principato di Monaco e l’alleanza si amplia e si rafforza, con un “ma” grande quanto il reggiseno della mamma di Blacky-Yama («La megera», secondo la cognata Lily: Narbas ha bisogno di ripercorrere il cammino inverso a quello che aveva visto Mefisto tornare dall’inferno e prendere il suo posto/il suo corpo. Così vuole la promessa che venga trovato un corpo in cui reincarnarsi. Fortunati Kit e Tiger che sono fuori a battagliare con due spie; Tex finge di guardare un quadro appeso alla parete, Carson toglie della polvere inesistente dagli stivali, El Morisco fischietta l’inno nazionale egiziano ed Eusebio invoca tutti i suoi antenati dal Big Bang in poi. Pronostico: nessuno dei buoni ammazzerà qualcuno per consentire a Narbas di rubargli anema e core, sarà uno dei ribaldi a fare da contenitore per il ritorno in vita, Pedro, dopo che la sua l’avrà persa a causa del serpentuoso compare Kino, autorizzato da Mefisto (che ha appreso della presenza di Padma) a sterminare tutti i presenti in casa.
Arrivederci al prossimo numero, dove compariranno rurales ostili ed è quasi certo che Mefisto baci finalmente Ruth mentre Lily fa un pensierino a Mandip che però vive solo per Yama al quale ogni sera canta la canzone che Oronzo Canà dedicava ad Aristoteles per farlo addormentare senza saudade.
Giudizio parziale, perché limitato ad un albo su quattro: ottima narrazione per numerosi personaggi che non si sovrappongono mai e che hanno ciascuno una funzione importante (a livelli diversi, ovviamente). Anche l’arrapato direttore Behan ha un suo perché, come il Pedro vittima sacrificale e il Kino ambiguo e viscido Q.B. In quanto a Yama, o per meglio dire al suo ologramma, Mefisto non perde l’occasione di ricordargli il suo status a mezza via fra il gregario e l’apprendista: «Tu fallisti dove io riuscirò». Mai un calo di tensione e presenze dei personaggi ben calibrate.
Civitelli conferma la sua straordinaria poliedricità di rappresentazione sia dei volti che dei diversi ambienti e sfondi, particolarmente nella parte in notturna a casa del Morisco. Mi hanno colpito le quasi tridimensionalità dell’ultima vignetta di pagina 109 e della prima di pagina 113; e la gamma di espressioni attribuite a Carson: ultima vignetta a pagina 30 e 32, quarta a 37, ultime due a 63, quarta a 64 e 80, prime tre a 81, seconda a 85, 93 e 97, quinta a 110, quarta a 111 e terza a 112 dove però il top è la faccia sorpresa e un po’ sbigottita di Tex. Magistrale anche quella conclusiva l’albo: una porta che si apre nel buio: miglior “continua” non poteva esserci.

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L'attesa del nuovo albo e fra un mese del finale fa venir voglia di aprire scommesse su come possa concludersi la vicenda, il numero di vittime e altre possibili conseguenze. E qui salta fuori l'eterno dubbio: i comprimari (escluso il quartetto) non potrebbero uscirne con qualche danno permanente? Per esempio restare zoppi, perdere un qualche dito o arto?

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, ElyParker dice:

L'attesa del nuovo albo e fra un mese del finale fa venir voglia di aprire scommesse su come possa concludersi la vicenda, il numero di vittime e altre possibili conseguenze. E qui salta fuori l'eterno dubbio: i comprimari (escluso il quartetto) non potrebbero uscirne con qualche danno permanente? Per esempio restare zoppi, perdere un qualche dito o arto?

Né il Morisco né  il prozio di "Crisantemi", Eusebio, mi appaiono a rischio anche perché mi sa che per la serie "Lacrima, tristi" in Bonelli abbiano già dato con l'ultima uscita di Zagor. Io do per scontata solo la dipartita del gonzo messicano di guardia fuori dalla casa del Morisco/del losco inviato sul campo da Mefisto e il successivo impiego come vettore per il viaggio intitolato "Narbas is back!".

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Nessuna dipartita per le figure ma solo per le scartine.

Mefisto è già morto e non può quindi "rimorire", può solo ritornare "a casa".

Yama è uno zombie e tale rimarrà.

Lily che la vuoi far morire? Non sia mai.

I buoni non si toccano...

Sette albi e il risultato?

Nessuno.

Mefisto, un consiglio da amica, se ci sarà una prossima volta, pensaci bene: in Manciuria hanno bisogno di coltivatori di riso.

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3 ore fa, Letizia dice:

Nessuna dipartita per le figure ma solo per le scartine.

Mefisto è già morto e non può quindi "rimorire", può solo ritornare "a casa".

Yama è uno zombie e tale rimarrà.

Lily che la vuoi far morire? Non sia mai.

I buoni non si toccano...

Sette albi e il risultato?

Nessuno.

Mefisto, un consiglio da amica, se ci sarà una prossima volta, pensaci bene: in Manciuria hanno bisogno di coltivatori di riso.

 

 

Piano a dire "nessun risultato" . Qualcuno dimentica che Mefisto era a piede libero nell'ultima storia? Vi stava bene così?

Modificato da borden
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Sono finalmente riuscito a mettermi in pari col Ritorno di Padma.
L’impressione è quella di una storia che si mantiene di alto livello, e onestamente la pesantezza che ho visto imputare al secondo albo io non l’ho avvertita: Boselli è un maestro nel caratterizzare i personaggi e mi sembra che con Padma stia facendo un ottimo lavoro, dandogli una tridimensionalità che lo rende veramente interessante. Aggiungo che il viaggio all’inferno del monaco tibetano è certo tra le scene più orrorifiche mai viste su Tex.
Il Mefisto di questa storia si conferma come una delle versioni più inquietanti viste del personaggio, soprattutto per via di poteri che sembrano davvero senza limiti – ma su questo non resta che attendere l’ultimo albo, per vedere se finalmente tutti questi poteri porteranno a qualcosa di concreto. 
L’unico momento di grande noia, di visto e rivisto, è stato l’approdo sull’isola, con l’ennesima tribù di “selvaggi” addomesticata dai soliti trucchi magici e destinata come al solito ad essere carne da macello per Tex e pards.

 

Capitolo disegni: Civitelli per me è uno dei più grandi disegnatori della storia di Tex, ma credo resti il suo limite nei confronti delle storie horror; bravissimo nel rendere scene e ambientazioni inquietanti (bellissimo il viaggio all’inferno), molto meno efficace – proprio per le caratteristiche del suo stile, preciso e pulito - nel rendere i mostri: il Mefisto-drago che appare a Padma è un pupazzone piatto che non farebbe paura a nessuno, non più che una sorta di cartone animato se paragonato ai mostri davvero spaventosi disegnati dai Cestaro.

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<span style="color:red">52 minuti fa</span>, paco ordonez dice:

Sono finalmente riuscito a mettermi in pari col Ritorno di Padma.
L’impressione è quella di una storia che si mantiene di alto livello, e onestamente la pesantezza che ho visto imputare al secondo albo io non l’ho avvertita: Boselli è un maestro nel caratterizzare i personaggi e mi sembra che con Padma stia facendo un ottimo lavoro, dandogli una tridimensionalità che lo rende veramente interessante. Aggiungo che il viaggio all’inferno del monaco tibetano è certo tra le scene più orrorifiche mai viste su Tex.
Il Mefisto di questa storia si conferma come una delle versioni più inquietanti viste del personaggio, soprattutto per via di poteri che sembrano davvero senza limiti – ma su questo non resta che attendere l’ultimo albo, per vedere se finalmente tutti questi poteri porteranno a qualcosa di concreto. 
L’unico momento di grande noia, di visto e rivisto, è stato l’approdo sull’isola, con l’ennesima tribù di “selvaggi” addomesticata dai soliti trucchi magici e destinata come al solito ad essere carne da macello per Tex e pards.

 

Capitolo disegni: Civitelli per me è uno dei più grandi disegnatori della storia di Tex, ma credo resti il suo limite nei confronti delle storie horror; bravissimo nel rendere scene e ambientazioni inquietanti (bellissimo il viaggio all’inferno), molto meno efficace – proprio per le caratteristiche del suo stile, preciso e pulito - nel rendere i mostri: il Mefisto-drago che appare a Padma è un pupazzone piatto che non farebbe paura a nessuno, non più che una sorta di cartone animato se paragonato ai mostri davvero spaventosi disegnati dai Cestaro.

Concordo su Civitelli e sulla tribù di selvaggi

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Prossimo episodio 132 pagg. "L'incredibile* finale!" (con un "bel" bollone in copertina).

 

IL TRIONFO DI MEFISTO

 

So long.

Gianpaolo

 

PS: manterranno lo stesso prezzo? Oppure ne approfitteranno per il tanto chiacchierato (solo voci che girano, mi pare) aumento di ottobre?

 

*e già qui storco il naso... che sia...

Spoiler

stato tutto un sogno? Nel promo scrivono "E se a vincere, per una volta, fossero le forze del Male?". <_<

 

 

Modificato da ComixComunity
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<span style="color:red">57 minuti fa</span>, ComixComunity dice:

PS: manterranno lo stesso prezzo? Oppure ne approfitteranno per il tanto chiacchierato (solo voci che girano, mi pare) aumento di ottobre?

Di solito la SBE non dà nulla per nulla e ogni aumento è stato camuffato, ma se dovesse esserci anche stavolta come lo giustificheranno sulle altre testate? Aggiungeranno 16 pagine anche agli altri albi di ottobre?

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<span style="color:red">4 minuti fa</span>, Gunny dice:

Di solito la SBE non dà nulla per nulla e ogni aumento è stato camuffato, ma se dovesse esserci anche stavolta come lo giustificheranno sulle altre testate? Aggiungeranno 16 pagine anche agli altri albi di ottobre?

Mah... Per Julia, ad esempio, avevano TOLTO 16 pagine, anziché aumentarlo...

 

Tex Willer era rimasto (almeno allora) invariato.

 

Poi hanno messo la II e III di cop. a colori...

 

Insomma, qualcosa si inventano.

 

PS: è vero che la Bonelli ha annunciato i fumetti in digitale?

 

Gianpaolo.

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  • Sceriffi

L'hanno sempre fatto. Per storie speciali sulla regolare hanno aumentato la foliazione o cambiato qualcosa. 

 

Esempi: 

 

Mai più, ispettore Bloch

 

Il santo venuto dall'Irlanda - Dampyr 224 cover

 

Spazio profondo

 

La casa dalle finestre cieche

 

E non hanno mai cambiato il prezzo. 

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Ok. Hai ovviamente ragione.

 

Però c'è quella vocina sugli aumenti che gira... (e visti gli editoriali sugli aumenti spropositati della carta, uniti al fatto che - fonte da un padrone di cartiera importante - da ottobre l'80% delle cartiere italiane, coi costi di energia che hanno, dovranno chiudere; da cui la difficoltà di reperire la carta, con conseguente ulteriore aumento, ecc. beh... io tranquillo non sono).

 

Gp

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