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TWF - Tex Willer Forum

[741 BIS] L’eredità del Bandito


MacParland
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<span style="color:red">7 minuti fa</span>, ggaaco dice:

 

Mah, io vedo un disegno di TEX fatto da Villa e nient'altro, si va be qualche roccia. Piuttosto mi dà l'impressione che Villa non ci sta più dietro a fare tutte le copertine.

Credo che sia una scelta voluta per rifarsi allo stile vintage di alcune copertine generiche degli anni 70.

Anche il titolo in verticale del prossimo albo "Sierra Nevada" mi fa rievocare le cover di quegli anni. Non credo sia casuale. 

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Il 28/6/2022 at 16:12, ymalpas dice:

 

Fino ai primi anni ottanta l'appuntamento in edicola era con il Tex mensile e poi il tre stelle per i rarissimi numeri che mancavano...

 

 

Mi metto nei panni di un ragazzino di oggi. Beh la maggior parte ha più soldi di quanto ne vedessimo noi, ma come fanno a seguire tutte queste serie con più uscite speciali? Non è che la crisi e il calo di vendite è motivato anche da questa proliferazione di uscite?

 

Gli anni 80 erano altri tempi, sono passati più di 30 anni mica puoi pretendere che il mondo resti uguale in tre decenni..

 

Sui soldi non direi proprio, anzi numeri alla mano è il contrario di quanto dici tu, anche la frase successiva è vera solo al contrario: la proliferazione è motivata da calo e crisi 

 

Inoltre i ragazzini mica li leggono i Bonelli salvo rari casi, il pubblico di riferimento è più adulto (fin troppo)

 

Poi per carità fate molte analisi anche ineccepibili, ma non credo che in Bonelli nessuno riesca ad arrivare alle stesse conclusioni, solo che evidentemente le alternative darebbero risultati peggiori

Il 28/6/2022 at 07:14, SaWi dice:

Anche io lascerò l'albo in edicola, cosí come ho cambiato idea per la seconda parte di Mefisto in quanto ho deciso di acquistare la ristampa in 4 parti di "Nueces Valley" che non sono mai riuscito a recuperare.

Purtroppo devo centellinare le mie finanze, sono così costretto a fare delle scelte. Mi è sempre piaciuto il Tex in versione western puro o comunque verosimile alla realtà storica quindi, visto il proliferarsi di uscite, in futuro acquisterò in edicola questo tipo di storie cercando poi di recuperare in qualche modo alcune di quelle saltate. Dal topic delle anteprime ho notato che sulla serie classica avremo spesso delle uscite "fantasy/fantascienza" (Monte Rainer, Tigre Nera, la storia di Burattini...) mentre la nuova serie "Tex Willer " sarà piena di puro western con aderenza storica, oltretutto con la presenza sempre più costante di Carson. Sarà con ogni probabilità la serie a cui darò la precedenza.

Tex non è mai stato un western puro, in primis con GLB fantascienza fantasy sono sempre stati presenti, men che meno è mai stato aderente ai fatti storici, è un fumetto d'avventura. Di storico c'è poco e niente, con GLB più niente che poco tra l'altro 

 

Modificato da Chinaski89
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Fantascienza e fantasy, magia, fantasmi, terre perdute, animali strani, sono sempre stati presenti in Tex. Il "fantastico" è sempre stato una parte fondamentale. Il fatto è che il fantastico in Tex, specie per il suo atteggiamento sempre razionale, si è sempre ben fuso con il realistico, per cui quasi non ce ne accorgiamo. Ma c'è!

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In Tex ai tempi di GL Bonelli c'era posto per il "weird", l'elemento immaginifico, di solito horror (anche se spiegato razionalmente o con pseudoscienze) contro cui l'eroe deve battersi.  È un precursore della Sword and Sorcery (che, banalizzando, nasce quando Howard mette ad affrontare il weird tostissimi guerrieri che lo fanno a fette invece di fare una brutta fine), non del "Fantasy" che ha radici completamente diverse.

 

Non so se GL Bonelli avesse mai letto Howard (se l'ha fatto temo sia stato molto tardi, fino agli 70 in Italia credo fosse sconosciuto...), ma Tex e Conan sono "fratelli di sangue" nel loro approccio al "weird": non esiste mostro che non possa essere ucciso dal freddo acciaio di una spada, o dal piombo di una pallottola.

 

Il "weird" dà la possibilità di inserire, in un setting grossomodo "realistico", un sacco di possibili elementi "disturbanti", ma non permette TUTTO, l'elemento aggiunto deve essere una VIOLAZIONE del setting, da sanare. Non deve diventare MAI "normale" vedere mostri o demoni, o peggio ancora, Elfi e Nani e Alieni (è questo che troppi nuovi autori su Zagor non hanno capito, fra tante altre cose)

 

Dire che su Tex è consentito il "fantasy" è un errore grossolano, nato dal non distinguere la differenza fra uno scimmione ammaestrato e un drago, fra uno stregone nascosto in un oscuro antro e il Mago di Oz che domina la città omonima, fra una strega e eserciti delle nazioni elfiche...

 

 

Modificato da Diablero
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Fantasy era per dire dai, non prendere tutto alla lettera con la matita rossa in mano.

 

Non intendevamo dragonero o il signore degli anelli, ma storie a tema fantastico come Rakos piuttosto che Mefisto e simili o i dinosauri del mondo perduto.

 

Se permetti alla differenza tra scimmione ammaestrato e il drago ci si arriva anche noi :D

Modificato da Chinaski89
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@Chinaski89

Eccomi in rappresentanza dei giovani!

Sulle analisi su quanti pochi giovani leggano Bonelli penso che Bonelli potrebbe applicare nelle fumetterie il "sistema Astorina" che ristampa costantemente la Swiisss per permettere di iniziare a leggere Diabolik dall'inizio senza dover andare a caccia dell'usato e senza dover iniziare una terza, quarta, quinta, ecc... ristampa.

Inoltre, anche se forse è un'utopia, sogno un app o sito che ci dica grazie a un database condiviso dove trovare un determinato albo tra le edicole vicino a noi e che permetta (un po' modello primaedicola) di prenotare (magari con un piccolo sconticino) gli albi con un paio di settimane in anticipo per farli arrivare nella nostra edicola preferita già "venduti" (una parte ovviamente, più altri albi per gli occasionali), infine penso che svuoterebbero i magazzini dagli arretrati (e non sarebbero obbligati a distruggere "copie innocenti") se, applicando le due idee precedenti, si potesse ordinare un arretrato facendolo arrivare direttamente in edicola, arretrati che non verrebbero più distrutti ma anzi ristampati quando esauriti.

Forse difficile o impossibile, ma sono quasi certo che così e con la giusta pubblicità molti giovani riscoprirebbero volentieri e si appassionerebbero al fumetto italiano.

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On 6/30/2022 at 10:51 PM, ggaaco said:

 

Mah, io vedo un disegno di TEX fatto da Villa e nient'altro, si va be qualche roccia. Piuttosto mi dà l'impressione che Villa non ci sta più dietro a fare tutte le copertine.

condivido questa opinione. Villa grandissimo artista, non lo scambierei con nessuno, ma si alternano copertine spettacolari a copertine anonime come questa dove c'è Tex in posa e basta. Il fatto che sia la copertina di un bis fa pensare, se il prezzo è lo stesso e fa parte della collana gigante come altri albi, bisognerebbe sempre cercare di dare il massimo.

Attenzione la critica non è a Villa, ma semplicemente quando si moltiplicano le uscite non si può pretendere, anche se da un grande artista, che la fantasia galoppi a duemila e permetta di sfornare sempre cose particolari e di alto livello.

L'arte non è fatta per i robot ma per gli essere umani, che hanno i loro tempi e soprattutto non si autoimpongono l'ispirazione.

Questa copertina stona proprio perché su un albo bis, la cui uscita non si può giustificare con il solo " beh il bis ha venduto bene nel 2021 evidentemente, per forza ne fanno un altro anche nel 2022, che pensate??". 

 

Queste sono considerazioni da casa editrice che a me da lettore che spende i suoi soldi fregano zero. 

Mi dispiace ma trovo triste chi da lettore ragiona come l'editore anche a proprio discapito, supportando ogni scelta con cieca genuflessione. 

Poi magari sarà una storia spettacolare, ma l'impressione è che sia sicuramente più anonima rispetto al soggetto dell'agente indiano, quello si perfetto per un'uscita speciale. A me questa storia pare un riempitivo per far cassa, allora come riempitivo bastava metterlo dopo la storia di Mefisto.

 

Vediamo come va, ma queste copertine mi fanno cadere le braccia. Purtroppo pur apprezzando Piccinelli come grande disegnatore e bravissimo copertinista, anche su Zagor la posa plastica sta diventando praticamente la regola fissa.

Date il tempo agli artisti di fare il loro lavoro, non sono macchine loro, non lo siamo noi, due uscite in meno ma con le altre di alta qualità sono certo darebbero i frutti anche alla Bonelli nel lungo termine

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@LedZepp... A lungo termine, purtroppo, saremo tutti morti: noi, ma soprattutto chi progetta di scappare con i soldi dalla casa in fiamme dopo aver passeggiato in lungo e in largo tra salone e tinello con un casco da pompiere in testa.

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  • Sceriffi

Domanda: dove va messo nella collezione il numero bis? A logica direi tra il 741 e il 742, ma così va a finire in mezzo a due albi che contengono una storia in continuità, non va bene…

Forse la collocazione migliore è davvero lasciarlo in edicola :rolleyes:

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, pecos dice:

Domanda: dove va messo nella collezione il numero bis? A logica direi tra il 741 e il 742, ma così va a finire in mezzo a due albi che contengono una storia in continuità, non va bene…

Forse la collocazione migliore è davvero lasciarlo in edicola :rolleyes:

Così come feci lo scorso anno con "L'agente indiano", riporrò a parte il numero bis. 

In effetti ha poco senso metterlo in sequenza con gli altri albi; a mio avviso, è pur sempre un albo extra dalla regolare.

 

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, pecos dice:

Domanda: dove va messo nella collezione il numero bis? A logica direi tra il 741 e il 742, ma così va a finire in mezzo a due albi che contengono una storia in continuità, non va bene…

Forse la collocazione migliore è davvero lasciarlo in edicola :rolleyes:

Io lo metterò in orizzontale, impilato su quello dell'anno scorso, sopra la fila di albi in verticale, in corrispondenza dei numeri "ordinari" di agosto.

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A me non disturba "spezzare" le saghe, molto di più mettere un 741 bis prima del 741 o dopo parecchi albi; lo posizionerò considerandolo come un 741,5 quindi tra 741 e 742.

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  • 2 settimane dopo...

Fresco di lettura dell'albo bis, sono felice di dover ammettere che, nel complesso, per quanto mi riguarda la storia è più gradevole di come le premesse la presentavano. Certo, resta a mio avviso opinabile il suo collocamento quale storia destinata ad un albo bis (continuo ad essere infatti dell'avviso che si tratti di una vicenda troppo ordinaria per essere destinata a quella che, di fatto, rimane comunque un'uscita straordinaria), che perdipiù va ad interrompere - anche materialmente, nei nostri scaffali da collezionisti/lettori :D - la lunga saga mefistofelica, tuttavia si lascia leggere con scorrevolezza e con piacere.

 

Pasquale Ruju gestisce bene Tex in solitaria, destinandolo alla protezione della vedova e della figliastra di un bandito da egli stesso ucciso, il cui bottino ha attirato le mire di cacciatori di taglie ed ex complici pronti a tutto. Non trattasi di una storia dal respiro particolarmente ampio, ed infatti gli eventi si svolgono in tre o quattro ambienti diversi, però Ruju ha a mio parere il merito di aver saputo rendere interessanti tutti i personaggi con cui Tex ha a che fare, senza soprattutto commettere l'errore di stereotipare le due donne (al contrario, ho apprezzato la caratterizzazione e la gestione della madre).

 

Ottima anche la seconda prova di Giovanni Freghieri: disegni puliti e completi, ed al contempo molto "dinamici", semmai occorresse una conferma circa le sue doti. Attendo con ansia la sua terza - e non ultima - prova.

Modificato da juanraza85
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Per adesso soltanto un giudizio sui disegni di Freghieri. Ottimi in generale come quelli del Texone, sebbene abbia notato una certa discontinuità nei personaggi, specie femminili, per alcune distorsioni del volto, come mi capita di notare qualche volta nelle copertine di Tex Willer disegnate da Dotti.

 

Come se i volti siano aggiunti digitalmente a corpi già disegnati o viceversa.

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Allora...Letta oggi.

Il bis estivo dello scorso anno di Boselli era ambizioso (e venne anche molto bene), questo non è minimamente ambizioso (non è venuto male però nulla di particolare).

Tra passaggi scontati e una storia molto lineare Ruju cerca di farci "staccare" un po' da Mefisto e Cortina.

Ci prova coadiuvato dai disegni di Freghieri.

Sarà il formato ma proprio il comparto grafico mi ha colpito meno. Sul Texone lo stile e le caratteristiche di Freghieri secondo me hanno reso meglio.

Ruju mi ha spezzato il ritmo delle due opere Boselliane ma non mi resterà impressa questa storia e dubito che la rileggerò.

Ha cercato di esplorare il lato psicologico della moglie di Lamar, di farci entrare nella sua psiche, ha cercato di rintuzzare la nostra attenzione con un colpo di scena.

Tentativi apprezzabili ma siamo al minimo sindacale.

È ora di tornare o ritornare ad altre opere texiane un po' più sostanziose.

 

 

 

Il 22/7/2022 at 16:13, juanraza85 dice:

Fresco di lettura dell'albo bis, sono felice di dover ammettere che, nel complesso, per quanto mi riguarda la storia è più gradevole di come le premesse la presentavano. Certo, resta a mio avviso opinabile il suo collocamento quale storia destinata ad un albo bis (continuo ad essere infatti dell'avviso che si tratti di una vicenda troppo ordinaria per essere destinata a quella che, di fatto, rimane comunque un'uscita straordinaria), che perdipiù va ad interrompere - anche materialmente, nei nostri scaffali da collezionisti/lettori :D - la lunga saga mefistofelica, tuttavia si lascia leggere con scorrevolezza e con piacere.

 

Pasquale Ruju gestisce bene Tex in solitaria, destinandolo alla protezione della vedova e della figliastra di un bandito da egli stesso ucciso, il cui bottino ha attirato le mire di cacciatori di taglie ed ex complici pronti a tutto. Non trattasi di una storia dal respiro particolarmente ampio, ed infatti gli eventi si svolgono in tre o quattro ambienti diversi, però Ruju ha a mio parere il merito di aver saputo rendere interessanti tutti i personaggi con cui Tex ha a che fare, senza soprattutto commettere l'errore di stereotipare le due donne (al contrario, ho apprezzato la caratterizzazione e la gestione della madre).

 

Ottima anche la seconda prova di Giovanni Freghieri: disegni puliti e completi, ed al contempo molto "dinamici", semmai occorresse una conferma circa le sue doti. Attendo con ansia la sua terza - e non ultima - prova.

Juan...Per essere un bis, uno speciale, è poco succoso.

È una storia da almanacco per me. Però da almanacco in senso negativo. Perché non è detto che siano brutte in base alla collana.

Il bis di Boselli è stato speciale sia per il livello della storia che per la tematica.

Questo no per me.

 

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Storia sufficiente, assolutamente digeribile, nulla di memorabile ovviamente.

Un Ruju che scorre bene, senza particolari sussulti. Vicenda piuttosto ordinaria, ma che serve a spezzare il ritmo Mefistofelico incessante.

Buoni i disegni, nella loro semplicità.

Un 6 alla storia, qualcosa di più ai disegni.

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<span style="color:red">11 minuti fa</span>, valerio dice:

Storia sufficiente, assolutamente digeribile, nulla di memorabile ovviamente.

Un Ruju che scorre bene, senza particolari sussulti. Vicenda piuttosto ordinaria, ma che serve a spezzare il ritmo Mefistofelico incessante.

Buoni i disegni, nella loro semplicità.

Un 6 alla storia, qualcosa di più ai disegni.

Il bis di Boselli del 2021 era di un'altra pasta...

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<span style="color:red">9 minuti fa</span>, Diablorojo82 dice:

Il bis di Boselli del 2021 era di un'altra pasta...

Mah… Si. Resta il fatto che era una storia che racconta un tassello importante della vita del nostro. E non lo fa neanche troppo bene, gli strafalcioni sull’età di Kit restano, ma non voglio continuare quella discussione che può essere tranquillamente recuperata nel topic apposito.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, MacParland dice:

Mah… Si. Resta il fatto che era una storia che racconta un tassello importante della vita del nostro. E non lo fa neanche troppo bene, gli strafalcioni sull’età di Kit restano, ma non voglio continuare quella discussione che può essere tranquillamente recuperata nel topic apposito.

Andrò a recuperarla...

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Un numero bis che non si farà ricordare, a differenza di quello dell'anno scorso, che raccontava un capitolo primario della vita di Tex.

Quindi, mentre il bis dello scorso anno aveva una sua ragion d'essere, quello di quest'anno é un semplice numero che si somma agli altri solo per fare quantità. Allora bastava fare uscire primo, secondo e terzo albo (il quarto no, perchê l'attesa per il gran finale ci vuole) su Mefisto a distanza di due settimame anziché quattro e collocare questo bis subito dopo, con normale numerazione progressiva, con funzione di sorbetto dopo l'abbuffata mefistofelica. 

E' scontato che gli albi anche a cadenza quindicinale su Mefisto sarebbero stati comprati da tutti coloro che hanno già comprato "Sierra Nevada", come pure sarebbe stato comprato il bis rinumerato standard per non lasciare un buco in collezione, mentre proporre il bis avulso dalla consecutività numerkca potrebbe paradossalmente (ma mica tanto) indurre qualcuno a non comprarlo, come se fosse uno speciale o, peggio, un apocrifo.

 

Modificato da PapeSatan
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Sinceramente, per me questa storia è stata una boccata d'ossigeno. Dopo i tanti mesi dietro Mefisto, personaggio che non ho mai amato, eccoci finalmente al cospetto di un solido western, con dei bastardi verosimili e con le grinte giuste, con Tex nei panni del giustiziere solitario e con un notevole personaggio femminile a fare da comprimario. 

 

Gillian è una donna forte, ma le violenze subite sono ancora ferite aperte tanto da tornare spesso nella sua mente. E non è quindi sorprendente la sua reazione alla fine della storia, che anzi si innesta bene su un personaggio così tormentato. 

 

Ottimi anche stavolta i disegni di Freghieri. Un albo che mi è piaciuto, bravi a entrambi gli autori. 

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Avevo deciso di non comprarlo. Come spiegavo in un post tempo fa, quando cominci a lasciare degli inediti in edicola (perchè ti sei rotto le scatole di farti spremere) la domanda che ti fai non è più "perchè mai non dovrei comprarlo" ma "perchè mai DOVREI comprarlo?", e la coppia Ruju - Freghieri non mi fa proprio scalpitare per leggerlo.

 

Poi, mentre prendevo il Tex Willer, c'era anche quello e senza pensarci l'ho aggiunto. Dovrò ancora lavorare sulle abitudini e i riflessi condizionati.  :rolleyes:

 

Dopo averlo letto, direi che era meglio se non lo compravo.

 

Non è bruttissimo, anzi, rispetto a diverse delle storie di Ruju recenti, non ci sono quei veri e propri momenti "what the f...".  Continua a sceneggiare da un colpo di scena all'altro (che davvero, come tipo di scena è una gamma poverissima, specie in storie come queste dove tutto è stra-telefonato. Sarebbe stato meglio se ci avesse reso partecipe di più dei dubbi della donna, ma dovendo fare l'ovvio e stra-telefonato "colpo di scena" lei come tutti quanti i personaggi è una sagoma di cartone bidimensionale. Se li approfondisci poi come li fai i "colpi di scenetta"?), ma visto il tipo di storia almeno sono colpi di scena plausibili e non troppo strampalati.

 

Solo che...  sarà anche per i disegni di Freghieri, ma mi sembrava di leggere un vecchio numero dell'"Intrepido". Non quello "modernizzato" degli anni 90, no, proprio quello degli anni 70. Ce n'erano un sacco di western simili, la vedova che si deve difendere dai complici, il rappresentante della legge che deve difenderla, tutti abbastanza intercambiabili fra di loro... Non c'è nulla di "Texiano" in questa storia (mi dispiace per chi vuole solo i western, ma Mefisto almeno è texiano...), è un western abbastanza anonimo, di quelli "che leggi per passare il tempo".

 

Solo che sono almeno 40 anni che non c'è più bisogno di "fumetti passatempo", e infatti l'Intrepido chiuse 40 anni fa.  E se devo darmi un motivo per aver pagato questo albo 4.40 Euro e lasciare adesso che occupi spazio in libreria, anche se probabilmente non lo rileggerò mai, "beh, non fa poi schifo come le storie di Nizzi" non è più un motivo sufficiente. (e nemmeno "non sapevo come passare questa mezz'ora", anzi oggi non ho il tempo di leggere tutto quello che dovrei...)

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Leo dice:

Sinceramente, per me questa storia è stata una boccata d'ossigeno. Dopo i tanti mesi dietro Mefisto, personaggio che non ho mai amato, eccoci finalmente al cospetto di un solido western, con dei bastardi verosimili e con le grinte giuste, con Tex nei panni del giustiziere solitario e con un notevole personaggio femminile a fare da comprimario. 

 

Gillian è una donna forte, ma le violenze subite sono ancora ferite aperte tanto da tornare spesso nella sua mente. E non è quindi sorprendente la sua reazione alla fine della storia, che anzi si innesta bene su un personaggio così tormentato. 

 

Ottimi anche stavolta i disegni di Freghieri. Un albo che mi è piaciuto, bravi a entrambi gli autori. 

Sicuramente serve a spezzare il ritmo di Mefisto (che tu non gradisci) però mi è sembrata una storia piatta e telefonata. Non brutta assolutamente però con poco condimento.

Una storia classica classica che leggi e poi rimetti in libreria per sempre.

E rispetto al bis di Boselli dell'estate scorsa c'è una bella differenza.

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Storia nel complesso piacevole con discreti disegni (parere ovviamente soggettivo).

Per me due spunti principali di critica:

 

1) i disegni secondo me in calo rispetto al Texone sempre di Freghieri appena uscito. Se è vero che il Texone, in generale, ha il suo punto forte proprio nei disegni ed immagino che il disegnatore cerchi in tutti i modi di rendergli giustizia e ritagliarsi uno spazio di gloria nella storia Texiana,  nel bis c'è un calo nei disegni rispetto al Texone abbastanza evidente per me (che per carità può anche starci, diverso formato, uscite e forse consegne ravvicinate) ma che inevitabilmente si rende più evidente proprio per le uscite ravvicinate. Se col Texone sembrava di aver fatto un acquisto del secolo con Freghieri su Tex, col bis l'entusiasmo scema e la mia opinione è che si vada ad aggiungere un ottimo disegnatore per Tex ma non un fenomeno per cui attendere con trepidazione la prossima uscita (il mio giudizio è su Tex e non sui lavori precedenti o collaterali su altre serie ed è ovviamente soggettivo).

In linea di massima lo apprezzo ma le due uscite ravvicinate mi lasciano perplesso e secondo me non è una scelta azzeccata. Anche perché sia il Texone che il bis perdono un po' di "speciale"-> Freghieri esce col Texone, evento eccezionale, e dopo un mese è fuori con un albo della regolare. 

 

2) Resto dell'idea, che pur trattandosi di una storia godibile, questa uscita non abbia nulla di speciale. La storia è diversa da quella del Texone ma ha diversi punti in comune (il filone è simile). Si tratta di un'azione commerciale pura e dura, che ci sta, la Bonelli non è una Onlus, ma io mi aspetto che quando si opta per un bis o uno speciale si cerchi di portare in edicola una storia particolare e non un riempitivo per spezzare la saga di Mefisto e che poteva benissimo essere pubblicato post- Mefisto come riempitivo. Basti guardare il bis dell'anno scorso o quello di quest'anno di Julia. Questi sono bis a prescindere dalla bellezza della storia.

La storia seppur godibile nel mentre della lettura, è tra l'altro abbastanza anonima e dimenticabile appena si passa ad una nuova lettura. Inutile soffermarsi su peli e contropeli, l'unica nota stonata che mi sento di citare è il tesoro nascosto...........

 

s

p

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in acqua.

Il bandito lo avrebbe nascosto come? Gettandolo in acqua e facendo si che venisse ricoperto perfettamente dalla melma del fondale lasciando però la catena perfettamente visibile anche a distanza di mesi/anni per favorirne il ritrovamento? Tra l'altro una catena di ferro in prossimità di una riva poteva essere visibile a qualcuno intento a fare un bagno e rinfrescarsi (meglio un classico sottoterra no?).

Lo avrebbe ricoperto lui sott'acqua, da solo? Volete davvero dirmi che un bandito non poteva trovare una sistemazione più semplice ma ugualmente sicura ed efficace e che comportasse meno rischi?

Questa non è una soluzione tanto diversa da Tex che nasconde il tesoro dei pawnee nella grotta sott'acqua, il problema è che Tex è Tex e può farle certe cose ed essere credibile. Comunque, meglio del cannone pieno di monete e pesante tonnellate trainato da un cavallo su un ponte di pietra (penultimo Texone Old South).

A me pare davvero irrealistico, ma soltanto funzionale ad una scena spettacolare, ovvero il ritrovamento da parte di Tex del tesoro

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, LedZepp dice:

Tra l'altro una catena di ferro in prossimità di una riva poteva essere visibile a qualcuno intento a fare un bagno e rinfrescarsi...

No.

Non so se sei mai andato a fare il bagno in fiume.

L'acqua melmosa nasconde tutto fuorché un elefante.

In più è noto a tutti che i fiumi nel West erano frequentatissimi, specialmente dove non c'erano guadi.

Se la storia non ti è piaciuta, padronissimo, ci mancherebbe, ma trovare assurde cose possibilissime solo perché un po' strane, questo non mi sembra accettabile.

La storia, per me, è godibile; le telefonate ci sono, è vero, ma, lettori smaliziati che hanno letto più di mille storie di Tex, senza contare le migliaia di film di ogni genere, telefilm, fumetti vari e compagnia bella, valli a stupire con un bel colpo di scena imprevedibile.

Che volevate?

Tex che chiede la mano alla bella vedova, la porta con sé al villaggio centrale della riserva navajo, presenta la di lei figlia a suo figlio Piccolo Falco che se ne innamora perdutamente?

Che volete, la doppia cerimonia nuziale con le due signore che assumono i nomi indiani di "Lupa Amorevole" e "Gazzella Indifesa"?

Ma questo non è Tex, direte voi.

Ecchissenefrega, ma vuoi mettere il colpo di scena?

Eppoi è un numero Bis, mica uno della serie regolare.

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