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[741 BIS] L’eredità del Bandito


MacParland
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L'EREDITÀ DEL BANDITO 
LA CACCIA A UNA FAVOLOSA REFURTIVA PERDUTA…

 

Soggetto:  Ruju Pasquale

Sceneggiatura:  Ruju Pasquale

Disegni:  Freghieri Giovanni

Copertina:  Villa Claudio 

 

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Lamar è un marito violento e anche un incallito rapinatore di banche, che durante la sua lunga carriera ha accumulato un ingente bottino. Ma dove lo tiene? Dopo la sua morte improvvisa in seguito a uno scontro con Tex, i componenti della sua banda e un tenace cacciatore di taglie prendono di mira la sua piacente vedova… Che cosa sa la signora Lamar dell’oro nascosto dal marito?

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Un altro "bis"?!?

La situazione si sta facendo un pelo eccessiva... Per il portafoglio. Onestamente non avvertivo per nulla la necessità di questi...non so come definirli... "Fuori serie random"?

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4 minutes ago, Il Berna said:

Un altro "bis"?!?

La situazione si sta facendo un pelo eccessiva... Per il portafoglio. Onestamente non avvertivo per nulla la necessità di questi...non so come definirli... "Fuori serie random"?

 

Se non ne avverti la necessità basta non prenderlo, con somma gioia del tuo portafoglio. Evidentemente se dopo il bis dell'anno scorso lo rifanno vuol dire che ci sono lettori che la necessità la avvertono.

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21 minutes ago, MarrFarr said:

 

Se non ne avverti la necessità basta non prenderlo, con somma gioia del tuo portafoglio. Evidentemente se dopo il bis dell'anno scorso lo rifanno vuol dire che ci sono lettori che la necessità la avvertono.

"lettori"? :blink:

 

Ah ah ah ah! La necessità l'avverte l'editore, su consiglio del suo commercialista!  :laugh:

 

Secondo me, se siamo "solo" a 40 Tex pubblicati all'anno, il merito è di Boselli che ancora tenta di resistere. Se fosse stato per Airoldi e l'editore a questo punto avremmo già avuto nuove serie del tipo:

"Tex Team-up", una collana mensile di avventure di Tex con altri eroi Bonelli, da Gea agli Orfani (che ci vuole? Basta che trovi una macchina del tempo...)

"Old Man Tex" serie mensile con la storia del Tex di 70 anni che va in Europa a combattere un invasione di licantropi proto-nazisti durante la prima guerra mondiale

"Tex What If", Mefisto tipo Osservatore osserva realtà alternative in cui Tex è una donna, o un criceto...

 

Ovviamente, la serie regolare sarebbe già diventata settimanale. Per risparmiare i disegnatori li avrebbero trovati in Cina...

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, MacParland dice:

Lamar è un marito violento e anche un incallito rapinatore di banche, che durante la sua lunga carriera ha accumulato un ingente bottino. Ma dove lo tiene? Dopo la sua morte improvvisa in seguito a uno scontro con Tex, i componenti della sua banda e un tenace cacciatore di taglie prendono di mira la sua piacente vedova… Che cosa sa la signora Lamar dell’oro nascosto dal marito?

 

Ma cos'è? Una rivisitazione del Texone? Il bottino, altri componenti della banda, cacciatore di taglie , stessa donnina di Freghieri( probabilmente l'unica cosa che apprezzerò).

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<span style="color:red">36 minuti fa</span>, MarrFarr dice:

 

Se non ne avverti la necessità basta non prenderlo, con somma gioia del tuo portafoglio. Evidentemente se dopo il bis dell'anno scorso lo rifanno vuol dire che ci sono lettori che la necessità la avvertono.

Ovviamente.

Il punto è che mentre non mi faccio troppi scrupoli a non acquistare specifici albi delle serie effettivamente collaterali se non mi convincono (es cartonati alla francese, maxi, color...) non manco mai (forse per una mia piccola mania da completista) la serie mensile.

Ed è già una serie a posto così,coi suoi bravi 12 numeri l'anno.

La scorsa estate c'è stato il primo bis,presentato come un'eccezione, un unicum. Ora invece annuso nell'aria che diventerà una "tradizione". E così avremo 13 numeri l'anno.

Il bis non ha caratteristiche uniche che lo rendano speciale. Non ha foliazione o formato anomalo, non è a colori, non è... nulla di diverso dal classico mensile che può benissimo uscire seguendo il regolare corso.

Non ha una sua identità secondo me, non riesco a collocarlo, se non nella casella "operazione commerciale per vendere un Tex in più agli affezionati".

E in quanto tale ci cascherò, così la mia collezione non sarà monca.

Ciò nonostante nel periodo estivo, fra un gigante,un Tex Willer, un texone,uno speciale Tex Willer e (mi pare) un cartonato mi sembrava fossimo già abbastanza sommersi di uscite e non sentivo il bisogno di un albo ulteriore.

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Lo scorso anno Mauro fece un ottimo lavoro, valorizzando al meglio l'ennesima uscita extra annuale.

Riuscirà Ruju a fare altrettanto? Lo spero, ma temo sia difficile pareggiare il livello dell' Agente indiano.

 

Confido tuttavia sui disegni di Freghieri, una garanzia che dovrebbe giustificare l'esborso aggiuntivo di eurini. :D 

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  • Sceriffi
<span style="color:red">23 minuti fa</span>, Condor senza meta dice:

 

Lo scorso anno Mauro fece un ottimo lavoro, valorizzando al meglio l'ennesima uscita extra annuale.

Riuscirà Ruju a fare altrettanto? Lo spero, ma temo sia difficile pareggiare il livello dell' Agente indiano.

 

Ma è difficile pareggiare “Agente Indiano” perché scava nella storia di Tex. Se analizzassimo la struttura ti troverei un buon numero di storie di Boselli uguali, con lo stesso schema “passato e presente” trovo come minimo: “Tex 700”, “Tex 695” solo per citare due albi recenti e composti da 110 tavole. Purtroppo quasi tutti i buchi temporali che non riguardano il giovane Willer sono stati chiusi. 

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Io invece mi sa che lo lascio in edicola, anche se non sono sicuro che non cambierò idea (magari attendo che ci siano le recensioni nel forum)

 

Gli autori Bonelli e i critici che di fronte alle lamentele sulla proliferazione delle uscite rispondono "che problema c'è, se non lo vuoi non comprarlo" dimostrano purtroppo (purtroppo per la sopravvivenza della casa editrice, intendo) una preoccupante mancanza di comprensione di come funziona l'impulso all'acquisto nei "fan" (e quindi, nei loro lettori). A dirla tutta, una mancanza di comprensione molto strana per gente il cui mestiere dovrebbe basarsi proprio sul comprendere certi meccanismi.

 

(poi però vedi l'andamento delle vendite e cominci ad intuirne le cause...)

 

Un "fan", contando fra questi anche i semplici lettori regolari, acquista in automatico. È una cosa abbastanza ovvia e normale: se ti piace Harry Potter ne compri tutti i romanzi che escono, non uno sì e uno no.

 

Aumentando le uscite, specie se viene fatto chiaramente per "spremere il limone" senza una motivazione basata sulle storie, è nella normalità delle cose che ci siano cose che non piacciono, e all'aumentare delle uscite saranno sempre di più.

 

Fino al momento in cui il "fan" decide di lasciare una di quelle cose in edicola.

 

Forse certi "esperti di marketing" della domenica pensano che questa cosa non cambi niente, e poi rimangono ogni volta stupiti di come, storicamente, queste manovre facciano crollare le vendite in maniera più che proporzionale (cioè, si è visto che se aumenti le uscite man mano, una volta superata la soglia di tollerabilità di troppi lettori, un aumento del 5% ti fa perdere il 10% delle vendite. Cioè non ti comprano nemmeno albi che ti avrebbero comprato senza quell'aumento). Non capiscono che quando lasci in edicola il primo albo, cambia tutto l'atteggiamento mentale.

 

PRIMA ti chiedevi "ci sono motivi per cui NON dovrei comprare questo albo? Gli altri li ho già tutti...", e quindi, nel dubbio o nell'indifferenza per un dato autore o un dato albo, compravi.

 

DOPO ti chiedi "c'è un motivo PER comprare questo albo? Tanto già me ne mancano, cosa conta se me ne manca uno in più? Così risparmio soldi e spazio...", e quindi, nel dubbio o nell'indifferenza per un dato autore o un dato albo, NON COMPRI.

 

Io mi sono comprato un sacco di ciofeche di Nizzi che non ho letto e non leggerò mai, per non avere "buchi nella collezione" (il costo, in termini di soldi e spazio, all'epoca era ridicolo, erano 12 albi all'anno, non 40, e costavano molto meno di oggi rispetto all'inflazione), e in base a quello che so di TUTTI i miei amici che leggono fumetti Bonelli, fino ad un certo punto abbiamo fatto cosi, anche se c'era un autore non gradito non si lasciava un "buco" nella collezione.  Poi alla fine ti stufi e non lo fai più. E parte la frana.

 

Faccio l'esempio personale con Dylan Dog. Per anni li ho comprati tutti, anche se c'erano autori che non gradivo (Chiaverotti per esempio). Poi quando hanno iniziato con special, maxi, dylandogoni, Color Fest, etc ad un certo punto mi sono stufato e ho iniziato a non comprare quelli di Chiaverotti e Montanari e Grassani e altri autori che non gradivo.

 

Ma a quel punto scatta il cambio di prospettiva che citavo prima: se lascio lì quelli di Chiaverotti perchè comprare gli altri? Devo avere una ragione. Quindi sono passato in fretta dal "non comprare quelli di X, ma comprare gli altri" a "comprare SOLO quelli di Y e Z, e lasciare lì tutti gli altri di A, B, C, D, E, F, G, H.....". Dopo un po' compravo solo un Dylan Dog all'anno, forse meno. Dopo un po' non sono stato nemmeno più a controllare gli autori, non ho più nemmeno preso in mano un Dylan Dog in edicola...

 

(questo è accaduto ANNI prima dell'arrivo di Recchioni, non c'entra niente, quando è arrivato - e la cosa è stata tanto strombazzata che mi ha incuriosito - gli ho dato una possibilità e ho ripreso ma poi ho perso qualunque fiducia visti i risultati e ho smesso d nuovo)

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Anche io lascerò l'albo in edicola, cosí come ho cambiato idea per la seconda parte di Mefisto in quanto ho deciso di acquistare la ristampa in 4 parti di "Nueces Valley" che non sono mai riuscito a recuperare.

Purtroppo devo centellinare le mie finanze, sono così costretto a fare delle scelte. Mi è sempre piaciuto il Tex in versione western puro o comunque verosimile alla realtà storica quindi, visto il proliferarsi di uscite, in futuro acquisterò in edicola questo tipo di storie cercando poi di recuperare in qualche modo alcune di quelle saltate. Dal topic delle anteprime ho notato che sulla serie classica avremo spesso delle uscite "fantasy/fantascienza" (Monte Rainer, Tigre Nera, la storia di Burattini...) mentre la nuova serie "Tex Willer " sarà piena di puro western con aderenza storica, oltretutto con la presenza sempre più costante di Carson. Sarà con ogni probabilità la serie a cui darò la precedenza.

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<span style="color:red">12 ore fa</span>, MacParland dice:

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L'EREDITÀ DEL BANDITO 
LA CACCIA A UNA FAVOLOSA REFURTIVA PERDUTA…

 

Soggetto:  Ruju Pasquale

Sceneggiatura:  Ruju Pasquale

Disegni:  Freghieri Giovanni

Copertina:  Villa Claudio 

 

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1656340345182.jpg--.jpg?1656340345000
 

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Lamar è un marito violento e anche un incallito rapinatore di banche, che durante la sua lunga carriera ha accumulato un ingente bottino. Ma dove lo tiene? Dopo la sua morte improvvisa in seguito a uno scontro con Tex, i componenti della sua banda e un tenace cacciatore di taglie prendono di mira la sua piacente vedova… Che cosa sa la signora Lamar dell’oro nascosto dal marito?

 

Stupenda copertina di Villa, ancora ottimi disegni di Freghieri, storia investigativa di Ruju che immagino piacevole come quasi tutte le altre scritte da lui ... per cui perché non comprarla? Non inciderà sulla continuity, come il precedente bis di @borden, ma per me va bene lo stesso.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Stupenda copertina di Villa, ancora ottimi disegni di Freghieri, storia investigativa di Ruju che immagino piacevole come quasi tutte le altre scritte da lui ... per cui perché non comprarla? Non inciderà sulla continuity, come il precedente bis di @borden, ma per me va bene lo stesso.

Adesso non è che tutto deve incidere sulla continuity...bello che ci sia, ma non deve diventare una palla al piede.

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In riferimento alle tante uscite proposte dalla SBE , IN PARTICOLARE IN ESTATE, di cui il TEX bis ne rappresenta l'ultima,  voglio dire la mia .

Sono un lettore di Tex da circa cinquant'anni , quindi si intuisce anche la mia età anagrafica ha questa passione  ed oggi  ha la fortuna di potersi permettere di spendere questi pochi euro per comprare le avventure del suo eroe . 

La SBE propone ed investe per produrre ed ottenere anche un utile d'impresa, Ci offre la possibilità di trascorrere una mezz'ora di serenità. Non obbliga nessuno!

Non penso di rischiare un "overdose" leggendo 4/5 fumetti in un mese . lggo anche alche altra prosposta della SBE ed in Estate avendo più tempo compro anche le proposte a colori degli altri eroi. Certo a volte la qualità ne risente ed aumentando l'offerta aumenta anche la possibilità di sbagliare .

Tuttavia mi sembra che ultimamente ci si lascia andare a considerazioni che vanno oltre  misura, rispetto al prodotto fumetto.

Il fumetto è un intrattenimento popolare , un tempo diffusissimo ! oggi sempre più di nicchia e non può lasciare , paradossalmente, il mercato sfornito , considerata la presenza di sempre maggiori competitor multimediali ( giochi, serie TV , manga, ... e chi più ne ha più ne metta) Quindi io  comprerò tutto quanto la SBE pubblicherà di inedito su TEX, apprezzo lo sforzo di offrire prodotti diversi per qualità ( Oggi il TEXONE è considerato uno dei prodotti di maggior prestigio, ma all'epoca nacque per non pubblicare Buzzelli sulla serie normale, ... ). 

Grazie alle tante pubblicazioni stiamo scoprendo aspetti al contorno che sicuramente sulla serie regolare non ci sarebbero state (vedi lo speciale sul fratello di Tex, o quello su Mefisto (splendido nei disegni e nei testi) o Zagor, inoltre abbiamo la possibilità di apprezzare un parco disegnatori tra i migliori al mondo, di cui Freghieri è l'ultimo acquisto . 

Spero e penso che parecchi , la famosa maggioranza silenziosa, la pensino come me.

Abbiamo la fortuna che il curatore si interfaccia con noi e a volte lascia anche trasparire le tante dinamiche e difficoltà a cui  deve rispondere.

Siate meno "CRITICONI" E GODETEVI LA VITA anche in compagnia del ns. eroe:D

saluti

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5 minutes ago, ciro said:

Il fumetto è un intrattenimento popolare , un tempo diffusissimo ! oggi sempre più di nicchia e non può lasciare , paradossalmente, il mercato sfornito , considerata la presenza di sempre maggiori competitor multimediali ( giochi, serie TV , manga, ... e chi più ne ha più ne metta)

Scusa, ma fatico a capire il senso di questa affermazione.

 

Cioè, c'è una logica dietro? O è una frase fatta?

 

Perché dire che oggi ci sono sempre più "competitor" (verissimo) significa che il lettore ha sempre meno tempo e più alternative, quindi dovresti aumentare la QUALITÀ, non la QUANTITÀ. Aumentare la quantità abbassando la qualità è controproducente se hai dei concorrenti.

 

Infatti, non è MAI una strategia per "battere la concorrenza", perchè si basa sul fatto che NON HAI CONCORRENTI su un "qualcosa" (Tex) che puoi produrre solo tu, e nessun altro, e che ha un valore affettivo per molti acquirenti.

 

In pratica "svendi" per far cassa la benevolenza che altri hanno accumulato nel corso di decenni.

 

10 minutes ago, ciro said:

Siate meno "CRITICONI" E GODETEVI LA VITA

 

Guarda, io invece mi sono reso conto che "essere criticone" (cioè AVERE DEGLI STANDARD E CERCARE LA QUALITÀ) è un elemento ESSENZIALE per "godersi la vita".

 

Perché una vita passata ad accettare DI TUTTO, per paura che gli altri ti dicano che sei "criticone"... vuol dire ingoiarsi tanta ma tanta di quella robaccia, che la vita te la godi ben poco! :laugh:

 

Col in tempo e i soldi risparmiati non comprando un maxi di Nizzi, mi compro una bella pizza napoletana e poi un bel gelato! E mi sa che la vita me la godo più io del poveraccio che quel mattone se lo deve pagare, leggere e poi trovargli posto in casa! :laugh:

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  • Sceriffi

Siamo al solito copione che si ripropone, periodicamente, da qualche anno a questa parte. Cioè ogni volta che la Bonelli ci mette di fronte all'ennesima uscita extra di Tex, di cui ormai ho perso il conto. E come ogni volta devo leggere i commenti degli "ingenui" per i quali "che problema c'è, se non lo vuoi comprare lascialo in edicola", tanto l'importante è che ci siano sempre più storie da leggere, e pazienza se alcune faranno c..are perché sono scritte male e in fretta.

 

Poi, come ogni volta, comprerò anche questo albo, ormai più per collezionismo che per reale interesse, dato che non mi aspetto poi molto da questa storia. Ma anche per me la corda comincia ad essere al limite della tensione e lì lì per spezzarsi, e temo che verrà presto il momento in cui comincerò a lasciare tutto in edicola fuorché le storie di Boselli.

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La notizia di una seconda prova di Freghieri sulle pagine di Tex, per quanto mi riguarda, non può che essere accolta con estremo piacere. I suoi disegni saranno certamente, se non il quid in più, uno degli aspetti di maggiore rilevanza in una storia che, dalla breve anticipazione di trama, non sembra in tutta sincerità promettere di rimanere negli annali, in quanto sa molto di già letto e di trito e ritrito (unica parziale eccezione, forse, la presenza di una piacente vedova).

 

Con ciò non intendo bocciarla a prescindere, aspetto anzi che esca in edicola per poterla leggere nella speranza di essere smentito, tuttavia una storia dalla trama simile mi induce a pormi alcune domande. In primis: era davvero il caso di pubblicarla in un'uscita bis, dunque de facto un'uscita straordinaria? Di conseguenza, se le uscite bis (tolta la meravigliosa storia sul bis dello scorso anno) devono essere di carattere così ordinario, vale davvero la pena proporre questo tredicesimo numero?

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Cari Pards

Seguo il Forum da anni e mi fa piacere essere parte di una comunità seppur virtuale che si interessa di un mio "hobby" che coltivo sin dalla prima fanciullezza.

Mi interessa soprattutto conoscere le anticipazioni e le opinioni di tanti lettori. Mi fa molto piacere conoscere anche le idee del curatore e degli altri autori e di tutti voi , Tuttavia Non ho molto tempo per rispondere , né approfondire oltre un certo limite, per cui mi scuso se non ribatto a chi mi ha risposto in modo puntuale.

Ribadisco che rapportando il costo di un fumetto Bonelli con altri piccoli  beni voluttuari e di piacere ( da un gelato , alla tazzina di caffè,...) possiamo certamente affermare che è veramente  minimo e popolare , nonostante sia sempre più un prodotto di "nicchia"  rispetto al passato.

Quando ero ragazzo, potevo solo immaginare e sognare : avventure di Tex in formato gigante(TEXONE) o in formato cartonato a colori (alla francese)o le nuove avventure del giovane Tex, scritte nel rispetto delle caratteristiche del personaggio , ma inserite in un contesto storico abbastanza aderente alla realtà dell'epoca  ed altre offerte che oggi la SBE ci offre .

Le apprezzo e le compro.

Non tutto mi piace e non sono esente dal criticarle . Ad esempio anche le ultime storie di Nizzi  pubblicate le considero una iniziativa poco riuscita , tuttavia ci sono lettori che hanno gradito questa iniziativa.

Non riesco a rispondere a quanti "criticano" o non condividono le mie posizioni in maniera puntuale , ribadisco che molte volte ritengo alcuni commenti veramente esagerati, ovviamente ognuno di noi ha una sua sensibilità ed una propria visione del mondo , che va rispettata.

Tex per me è un'amico, che mi fa piacere trovare in edicola in tante offerte e di cui possiedo tutto ciò che di inedito viene prodotto, perché in ognuna di esse , ci trovo un'occasione d'incontro e di trascorrere un momento di relax. 

Ribadisco, infine, che l'aumento della  produzione proporzionalmente aumenta anche la possibilità di sbagliare.

All'inizio Tex era edito su una striscia di carta opera di un soggettista brillante (GLB) e di un disegnatore (Galep) che ci lavorava di notte; lavoravano sulla base di documentazioni quasi inesistente   , dando sfogo in particolare  alla loro fantasia ed immaginazione; poi siamo passati all'edizione "gigante" e gli autori aumentarono a 5/6 ,  con maggiore adesione alla realtà ed avendo a disposizione molto più tempo; oggi abbiamo un curatore , 5/6 soggettisti ed un numero di disegnatori che non riesco a contare in maniera precisa, tra i trenta ed i quaranta, forse anche di più, che ci offrono un prodotto su cui ci lavorano anni e che noi "divoriamo" in meno di un'ora e poi subito pronti a criticare ed a sottolineare il minimo "errore" A LAMENTARCI continuamente a trovare la pagliuzza nell'occhio... 

La mia è una lettura di evasione di relax !  Alla fine cerco sempre di valutare gli aspetti positivi e negativi , dando priorità al soddisfacimento "emotivo" ed al rispetto del personaggio e dei suoi valori , che hanno rappresentato per generazioni il motivo del suo successo ormai ultraottantenne! 

un abbraccio a tutti in questo torrido fine giugno da "Death Valley"   

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, SaWi dice:

 

 

 

ho notato che sulla serie classica avremo spesso delle uscite "fantasy/fantascienza" (Monte Rainer, Tigre Nera, la storia di Burattini...) mentre la nuova serie "Tex Willer " sarà piena di puro western con aderenza storica, oltretutto con la presenza sempre più costante di Carson. Sarà con ogni probabilità la serie a cui darò la precedenza.

 

Non ci sarà preponderanza di storie fantastiche solo perché abbiamo dedicato una lunga saga a Mefisto!!!  Perdonami, ma che ragionamenti mi fai?  E la Tigre nera non è certo fantastica. A meno che tu non decida che siano fantastcihe le puntate nizziane che l'hanno preceduta o storie come La Figlia di Satania.  Tex non è mai stato solo western, ma non diventerà fantascienza!

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<span style="color:red">3 ore fa</span>, juanraza85 dice:

La notizia di una seconda prova di Freghieri sulle pagine di Tex, per quanto mi riguarda, non può che essere accolta con estremo piacere. I suoi disegni saranno certamente, se non il quid in più, uno degli aspetti di maggiore rilevanza in una storia che, dalla breve anticipazione di trama, non sembra in tutta sincerità promettere di rimanere negli annali, in quanto sa molto di già letto e di trito e ritrito (unica parziale eccezione, forse, la presenza di una piacente vedova).

 

Con ciò non intendo bocciarla a prescindere, aspetto anzi che esca in edicola per poterla leggere nella speranza di essere smentito, tuttavia una storia dalla trama simile mi induce a pormi alcune domande. In primis: era davvero il caso di pubblicarla in un'uscita bis, dunque de facto un'uscita straordinaria? Di conseguenza, se le uscite bis (tolta la meravigliosa storia sul bis dello scorso anno) devono essere di carattere così ordinario, vale davvero la pena proporre questo tredicesimo numero?

 

Ecco ... forse l'unica possibile critica, senza aver letto la storia e sapendo già che i disegni saranno superbi, è perché farla uscire come bis? Il resto per adesso sono soltanto ipotesi.

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Penso che l'uscita bis si caratterizzerà negli anni a venire per essere una storia:

1 One shot

2 classica e forse un po' nostalgica

3 estiva (a meno di temibili bis invernali:lol2:

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