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Come procede la vostra collezione di anastatiche?


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Come procede la vostra collezione di anastatiche?  

31 utenti hanno votato

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Con 3 strisce per ogni uscita, se non ho fatto male i calcoli, con il fascicolo 196 si arriverebbe alla serie Dakota, più o meno albo gigante 43 "Lotta per la vita", che corrisponde, casualmente, alla fine Albi d'Oro, alla fine prima serie gigante 1/29, alla fine seconda serie gigante spillati (almeno i canonici...).

 

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In totale le strisce di Tex sono 973, per la distribuzione in serie e le date di uscita puoi vedere la pagina di Wikipedia:

https://it.wikipedia.org/wiki/Albi_a_striscia_di_Tex

 

Quelle nel formato spillato sono 820 mentre 153 sono brossurate (e quindi se ci arrivano dovranno cambiare o il prezzo il numero di strisce per blister). un altro possibile scoglio sono le strisce "colorate" che arrivano ad un certoi punto...

 

Comunque con l'uscita 196 (che arriverà comunque fra circa 90 settimane, quasi 2 anni, c'è tempo per pensarci... ) arrivano a 588 strisce, meno 6 inedite sono 582, la cosa strana è che non corrisponde ad una serie esatta (sarebbe a metà della serie "Dakota"), nel mezzo del numero 43 della serie Gigante.

 

Visto che mancherebbero poco più di 200 albi (circa 80 uscite) per completare tutte le strisce spillate, spero che ci arrivino.

Modificato da Diablero
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Credo dipenderà dalle vendite di questa serie. Se arrivano fino alla fine con vendite sostenute mi pare ovvio che cercheranno altra roba anastatica da vendere, e gli Albi D'Oro sono una scelta abbastanza logica. Però non credo che lo facciano prima di terminare le strisce.

 

Nota però che non si tratterebbe solo di ristampare queste strisce in un altro formato e con un'altra copertina, gli albi d'oro avevano già modifiche rispetto alla versione a strisce, sarebbero da riscansionare...

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Credo che siano capaci di tutto, certo che quando termineranno le strisce potrebbero concludere con qualche striscia inedita per pareggiare i conti e rendere più interessante la collezione, vedremo.

Produrre un'altra serie in anastatica avrebbe costi più alti, i primi numeri della prima raccolta Tex gigante 1/29 conterrebbero quindici strisce, è facile pensare che una stampa anastatica verrebbe a costare in edicola almeno 15 euro, immagino un'uscita mensile, più conveniente, forse, sarebbe riprodurre gli albi d'oro, costo più o meno come quello delle attuali strisce ma molte più copertine per gli amatori.

Ho visto su internet che altri editori hanno pubblicato collane di Tex in anastatica, conosco l'Editoriale Mercury, ma non avevo mai sentito "Piacentini" che credo abbia stampato la prima gigante 1/29 qualcuno sa dirmi qualcosa di questa serie?

Mi chiedo se con il "millino" di euro che sperpererò per le strisce della Gazzetta non avrei fatto meglio ad acquistare un Tex originale, striscia, albo d'oro o gigante poco importa, non parlo solo di ritorno economico, ma anche di soddisfazione di avere un albo raro, voi cosa ne pensate?

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Piacentini (il Golden Comics Club), benemerito e santo protettore delle anastatiche e di chi le compra (ho un sacco delle sue pubblicazioni, non solo di Tex) nonostante alcuni errori, (comunque comprensibili all'epoca) decenni fa ha ristampato in anastatica praticamente TUTTO!

 

Ha fatto TUTTE le strisce, comprese le brossurate, TUTTI gli Albi D'Oro, i Tex 1-29, il romanzo "Il massacro di Goldeena", etc etc.

 

Ovviamente essendo un piccolo editore i prezzi erano MOLTO più alti di queste anastatiche. Con il prezzo di una di queste "uscite" di tre anastatiche non ve ne compravate nemmeno una, di striscia. Ai prezzi di 30 anni fa...

 

Più recentemente si trovano a prezzi scontati su ebay (io ho completato le varie serie così), il mercato delle anastatiche, che era roba per "amatori" che cercavano l'autenticità e la conoscenza storica di come erano davvero quegli albi era praticamente sparito, soppiantato dai "collezionisti" che cercavano roba nuovissima, pacioccosa e i "collector's item". E una anastatica non è praticamente MAI un "investimento", chi comprava 30 copie del numero uno di Nathan Never per rivenderli in futuro (e ne ho conosciuti...) le disprezzava (purtroppo, questa idea della "speculazione" aveva contagiato anche acquirenti di anastatiche, ogni tanto capitava di vedere vecchietti che andavano a cercare di vendere le loro anastatiche ai commercianti ed erano sconvolti dal fatto che gli offrivano cifre molto inferiori a quelle a cui le avevano pagate)

 

17 minutes ago, marco6691 said:

Mi chiedo se con il "millino" di euro che sperpererò per le strisce della Gazzetta non avrei fatto meglio ad acquistare un Tex originale, striscia, albo d'oro o gigante poco importa, non parlo solo di ritorno economico, ma anche di soddisfazione di avere un albo raro, voi cosa ne pensate?

Dal punti di vista economico, ovvio che sarebbe convenuto. "Probabilmente".

 

Nel senso che "investire" in fumetti è sempre una cosa ad altissimo rischio. La gente pensa che se una cosa è rara aumenterà sempre di valore. Mentre come sempre dipende anche dalla domanda: li cerca qualcuno? E nel campo dei fumetti questo è legato a "se li ricorda qualcuno"?

 

Ci sono due tipo di "variabilità", quella legata a mode (negli anni 90 del secolo scorso ho rivenduto ad ottimi prezzi i primi Lupo Alberto e gli Uomo Ragno Corno seconda serie, era un momento in cui li cercavano tutti e li pagavano molto, molto bene, anche 20.000 vecchie lire ad albo o più per gli UR2. Oggi i Lupo Alberto te li tirano dietro gratis, mentre gli UR2 non te li compra nessuno), e quella legata ai RICORDI (decenni fa le riviste a fumetti anteguerra tipo Avventuroso valevano un sacco. Sono oggettivamente rari, e un sacco di ragazzi nati negli anni 30 se li ricordava e li cercava. Oggi quei ragazzi sono in gran parte morti o nel ricovero, i nipoti non sanno che farsene di quella "cartaccia" e la vendono a prezzi stracciati, ma non si vendono più perchè gli acquirenti attuali sono tutti più giovani e non la cercano.

 

Non dovrebbe suonare strano: Dylan Dog non ha insegnato niente a nessuno? Pensate che vendendo oggi gli originali ci prendereste la stessa cifra che avreste preso nei primi anni 90, quando arrivarono a valutazioni stratosferiche? Provate a chiedere quanto vi dà un commerciante adesso... 

 

(e Nathan Never accumulati dagli speculatori di cui parlavo prima oggi sono cartaccia, non valgono nulla, i Nathan Never i commercianti non li prendono manco gratis, hanno i magazzini pieni e non li compra nessuno...)

 

Per Tex è presumibile che capiterà con il tempo la stessa cosa: nel piccolo "boom bonelli" degli anni 80 gli arretrati, comprati da nuovi fan e da speculatori, andarono alle stelle quadruplicando praticamente i prezzi da un giorno all'altro e raddoppiandoli ogni anno per un po'  (prendendo di sorpresa quelli che, come me, si stavano facendo la collezione originale un po' per volta, pensando di trovare per sempre le strisce a mille lire l'una e che stavano rimandando l'acquisto degli spillati che costavano "ben" ventimila lire, e da un giorno all'altro trovarono tutto a prezzi che non erano più alla loro portata). Poi con il tempo la "forbice" fra albi originali non censurati e gli altri, anche se spillati, e quella basata sulle "condizioni" è aumentata: oggi se all'epoca ti eri preso un albo prima edizione non censurata PERFETTO hai un tesoro, ci sono collezionisti danarosi che te lo pagherebbero mille volte il prezzo che avevi pagato allora. Ma se all'epoca, per scarse conoscenze ti eri preso un censurato, o anche un non censurato "messo male"...  oggi rischi di prenderci meno di quello che l'hai pagato decenni fa. Il collezionismo, come TUTTA la società italiana, si è segretato in senso classista: dove una volta c'era una ampia "classe media" che si poteva permettere di comprare costosi albi rari, oggi rimangono praticamente solo i "super-ricchi" che pagano quello che vuoi, ma vogliono solo IL MEGLIO (albo assolutamente perfetto, magari certificato - il mercato degli "albi certificati" americani nasce da lì, super-ricchi che non capiscono una mazza di fumetti e manco li leggono e quindi pagano anche dieci volte il suo valore per un albo certificato da un "esperto" e poi sigillato in maniera che nessuno poi possa rovinarlo leggendolo, nemmeno loro...), e  gente che non ha più i soldi per comprare e quindi un sacco di albi "messi male" anche se originali non trovano più il compratore.

 

Finché Tex rimarrà un fenomeno di costume gli albi originali (perfetti) aumenteranno di valore, ma già si vede che non è più vero per gli albi degli ultimi 40 anni, quelli li trovi tranquillamente, perfetti, a meno del prezzo di copertina attuale (di solito, molto meno). Quando inizieranno a morire i collezionisti più vecchi arriveranno sul mercato nuove copie senza nuovi acquirenti. Probabilmente Tex sarà l'ultimo dei fumetti Bonelli a finire dimenticato, ma arriverà il giorno in cui non varrà più nulla perchè nessuno se ne ricorderà o sarà interessato a comprarlo.

 

Fino ad allora, è ovvio che un originale "tiene il valore" più di un albo anastatico, "non collezionabile" per definizione.

 

Ma dirti che è meglio un singolo albo "vero" che una serie di anastatiche... mmm....

 

Difficile dirtelo perchè io li ho ENTRAMBI: ho già le serie complete anastatiche (ma sto comprando anche questa perchè, a parte qualche grossolano errore che dovrebbero correggere, è fatta meglio) e ho anche un sacco di originali: quasi 400 strisce originali (tutte le ultime serie brossurate più qualche spillato sparso: stavo appunto completando le serie brossurate a mille lire a numero senza fretta quando di colpo vanno alle stelle, ho cercato affannosamente di finirle con i pochi soldi che avevo allora arrivando a pagare gli ultimi dieci o venti volte di più ma lì mi sono fermato, non avrei mai avuto i soldi per gli spillati che mi mancavano), alcuni albi giganti originali spillati (ma nessuno dei primi, non ho fatto in tempo), persino un albo della 1-29 comprato al volo prima che arrivassero tutti a cifre fuori dalla mia portata.

 

Però... ormai COSTANO TROPPO. Li ho, ma se devo leggerli... leggo l'anastatica. Magari faccio un confronto UNA VOLTA per verificare che sia davvero fedele all'originale, ma poi...  chi si azzarda a leggere albi così costosi? Finisce che mi leggo sempre le anastatiche.

 

Mi sa che il punto è quello: li leggi? O li prendi solo per la soddisfazione del "possesso"?

 

P.S,: la roba Mercury lasciala perdere, avevano un idea di "anastatica" molto farlocca, hanno "inquinato" il termine confondendo molti nuovi acquirenti (come cavolo fai a dire che un albo che hai COLORATO e di cui HAI CAMBIATO LA GRAFICA è "anastatico"? Ma ci prendi per il xxxx?), ho alcune cose loro (quando non esistevano alternative migliori) e la qualità se era buona nelle prime uscite poi precipita a va a fondo...

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Sto acquistando le strisce anastatiche della Gazzetta, sperando che terminino con l'ultima serie, la 36esima (Rodeo).

Personalmente (e la cosa potrebbe essere fatta anche senza attendere la fine delle strisce) sarei molto più attratto da una ristampa anastatica degli spillati originali non censurati della seconda serie gigante. Riproponendo ovviamente la spillatura e il formato esatto.

Su ebay vedo tante inserzioni dell'anastatica del nr. 1 (La Mano Rossa) ma leggendo i commenti sembra che nessuna di quelle proponga una anastatica FEDELE AL 100% al nr. 1 originale, come se fosse appunto confezionata come collage da varie edizioni più o meno censurate.

Pochissime inserzioni su anastatiche successive al nr. 1, sulla cui fedeltà non posso esprimermi.

Avendo già le strisce, non credo che acquisterei gli Albi d'Oro anastatici per le sole copertine (pur magnifiche), visto che posso leggere le storie in versione originale già sulle strisce, che oltretutto sugli Albi d'Oro sono state parzialmente censurate come dice @Diablero. Idem per la serie 1/29, che essendo tratta dalle rese degli Albi d'Oro avrebbe gli stessi "difetti" di censura degli Albi d'Oro.

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3 minutes ago, PapeSatan said:

Sto acquistando le strisce anastatiche della Gazzetta, sperando che terminino con l'ultima serie, la 36esima (Rodeo).

Personalmente (e la cosa potrebbe essere fatta anche senza attendere la fine delle strisce) sarei molto più attratto da una ristampa anastatica degli spillati originali non censurati della seconda serie gigante. Riproponendo ovviamente la spillatura e il formato esatto.

Su ebay vedo tante inserzioni dell'anastatica del nr. 1 (La Mano Rossa) ma leggendo i commenti sembra che nessuna di quelle proponga una anastatica FEDELE AL 100% al nr. 1 originale, come se fosse appunto confezionata come collage da varie edizioni più o meno censurate.

Pochissime inserzioni su anastatiche successive al nr. 1, sulla cui fedeltà non posso esprimermi.

Avendo già le strisce, non credo che acquisterei gli Albi d'Oro anastatici per le sole copertine (pur magnifiche), visto che posso leggere le storie in versione originale già sulle strisce, che oltretutto sugli Albi d'Oro sono state parzialmente censurate come dice @Diablero. Idem per la serie 1/29, che essendo tratta dalle rese degli Albi d'Oro avrebbe gli stessi "difetti" di censura degli Albi d'Oro.

 

Concordo. infatti non ho preso le anastatiche degli 1-29 visto che il loro UNICO interesse è "collezionistico" (sono PIÙ censurati della prima serie gigante, li cercano solo perchè sono rari), per me quella davvero interessante è la prima edizione senza nessuna censura: cioè le strisce (ho preso gli albi d'oro primo perchè le copertine sono bellissime, e secondo perchè all'epoca non avevano ancora fatto le anastatiche delle strisce, gli Albi D'Oro sono stati la prima collana che hanno fatto)

 

 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Personalmente (e la cosa potrebbe essere fatta anche senza attendere la fine delle strisce) sarei molto più attratto da una ristampa anastatica degli spillati originali non censurati della seconda serie gigante. Riproponendo ovviamente la spillatura e il formato esatto.

Scusate l'ignoranza, ma la seconda serie gigante, quella tutt'ora in edicola ogni mese, non è sempre stata brossurata? Sono esistiti anche volumi spillati?

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<span style="color:red">7 ore fa</span>, frank_one dice:

Scusate l'ignoranza, ma la seconda serie gigante, quella tutt'ora in edicola ogni mese, non è sempre stata brossurata? Sono esistiti anche volumi spillati?

Erano spillati tutti i primi 43 numeri (in prima edizione, naturalmente), poi solo alcune copie del 44, del 45 e del 46 (davvero rari).

Inoltre, erano spillati tutti i primi 3 numeri della prima ristampa denominata "Tre Stelle", più alcune copie del 4.

 

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<span style="color:red">4 ore fa</span>, PapeSatan dice:

Erano spillati tutti i primi 43 numeri (in prima edizione, naturalmente), poi solo alcune copie del 44, del 45 e del 46 (davvero rari).

Inoltre, erano spillati tutti i primi 3 numeri della prima ristampa denominata "Tre Stelle", più alcune copie del 4.

 

Non ne avevo proprio idea! Quindi erano anche senza la classica costina bianca?

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Il 3/11/2023 at 00:05, Diablero dice:

Piacentini (il Golden Comics Club), benemerito e santo protettore delle anastatiche e di chi le compra (ho un sacco delle sue pubblicazioni, non solo di Tex) nonostante alcuni errori, (comunque comprensibili all'epoca) decenni fa ha ristampato in anastatica praticamente TUTTO!

 

Ha fatto TUTTE le strisce, comprese le brossurate, TUTTI gli Albi D'Oro, i Tex 1-29, il romanzo "Il massacro di Goldeena", etc etc.

 

Ovviamente essendo un piccolo editore i prezzi erano MOLTO più alti di queste anastatiche. Con il prezzo di una di queste "uscite" di tre anastatiche non ve ne compravate nemmeno una, di striscia. Ai prezzi di 30 anni fa...

 

Più recentemente si trovano a prezzi scontati su ebay (io ho completato le varie serie così), il mercato delle anastatiche, che era roba per "amatori" che cercavano l'autenticità e la conoscenza storica di come erano davvero quegli albi era praticamente sparito, soppiantato dai "collezionisti" che cercavano roba nuovissima, pacioccosa e i "collector's item". E una anastatica non è praticamente MAI un "investimento", chi comprava 30 copie del numero uno di Nathan Never per rivenderli in futuro (e ne ho conosciuti...) le disprezzava (purtroppo, questa idea della "speculazione" aveva contagiato anche acquirenti di anastatiche, ogni tanto capitava di vedere vecchietti che andavano a cercare di vendere le loro anastatiche ai commercianti ed erano sconvolti dal fatto che gli offrivano cifre molto inferiori a quelle a cui le avevano pagate)

 

Dal punti di vista economico, ovvio che sarebbe convenuto. "Probabilmente".

 

Nel senso che "investire" in fumetti è sempre una cosa ad altissimo rischio. La gente pensa che se una cosa è rara aumenterà sempre di valore. Mentre come sempre dipende anche dalla domanda: li cerca qualcuno? E nel campo dei fumetti questo è legato a "se li ricorda qualcuno"?

 

Ci sono due tipo di "variabilità", quella legata a mode (negli anni 90 del secolo scorso ho rivenduto ad ottimi prezzi i primi Lupo Alberto e gli Uomo Ragno Corno seconda serie, era un momento in cui li cercavano tutti e li pagavano molto, molto bene, anche 20.000 vecchie lire ad albo o più per gli UR2. Oggi i Lupo Alberto te li tirano dietro gratis, mentre gli UR2 non te li compra nessuno), e quella legata ai RICORDI (decenni fa le riviste a fumetti anteguerra tipo Avventuroso valevano un sacco. Sono oggettivamente rari, e un sacco di ragazzi nati negli anni 30 se li ricordava e li cercava. Oggi quei ragazzi sono in gran parte morti o nel ricovero, i nipoti non sanno che farsene di quella "cartaccia" e la vendono a prezzi stracciati, ma non si vendono più perchè gli acquirenti attuali sono tutti più giovani e non la cercano.

 

Non dovrebbe suonare strano: Dylan Dog non ha insegnato niente a nessuno? Pensate che vendendo oggi gli originali ci prendereste la stessa cifra che avreste preso nei primi anni 90, quando arrivarono a valutazioni stratosferiche? Provate a chiedere quanto vi dà un commerciante adesso... 

 

(e Nathan Never accumulati dagli speculatori di cui parlavo prima oggi sono cartaccia, non valgono nulla, i Nathan Never i commercianti non li prendono manco gratis, hanno i magazzini pieni e non li compra nessuno...)

 

Per Tex è presumibile che capiterà con il tempo la stessa cosa: nel piccolo "boom bonelli" degli anni 80 gli arretrati, comprati da nuovi fan e da speculatori, andarono alle stelle quadruplicando praticamente i prezzi da un giorno all'altro e raddoppiandoli ogni anno per un po'  (prendendo di sorpresa quelli che, come me, si stavano facendo la collezione originale un po' per volta, pensando di trovare per sempre le strisce a mille lire l'una e che stavano rimandando l'acquisto degli spillati che costavano "ben" ventimila lire, e da un giorno all'altro trovarono tutto a prezzi che non erano più alla loro portata). Poi con il tempo la "forbice" fra albi originali non censurati e gli altri, anche se spillati, e quella basata sulle "condizioni" è aumentata: oggi se all'epoca ti eri preso un albo prima edizione non censurata PERFETTO hai un tesoro, ci sono collezionisti danarosi che te lo pagherebbero mille volte il prezzo che avevi pagato allora. Ma se all'epoca, per scarse conoscenze ti eri preso un censurato, o anche un non censurato "messo male"...  oggi rischi di prenderci meno di quello che l'hai pagato decenni fa. Il collezionismo, come TUTTA la società italiana, si è segretato in senso classista: dove una volta c'era una ampia "classe media" che si poteva permettere di comprare costosi albi rari, oggi rimangono praticamente solo i "super-ricchi" che pagano quello che vuoi, ma vogliono solo IL MEGLIO (albo assolutamente perfetto, magari certificato - il mercato degli "albi certificati" americani nasce da lì, super-ricchi che non capiscono una mazza di fumetti e manco li leggono e quindi pagano anche dieci volte il suo valore per un albo certificato da un "esperto" e poi sigillato in maniera che nessuno poi possa rovinarlo leggendolo, nemmeno loro...), e  gente che non ha più i soldi per comprare e quindi un sacco di albi "messi male" anche se originali non trovano più il compratore.

 

Finché Tex rimarrà un fenomeno di costume gli albi originali (perfetti) aumenteranno di valore, ma già si vede che non è più vero per gli albi degli ultimi 40 anni, quelli li trovi tranquillamente, perfetti, a meno del prezzo di copertina attuale (di solito, molto meno). Quando inizieranno a morire i collezionisti più vecchi arriveranno sul mercato nuove copie senza nuovi acquirenti. Probabilmente Tex sarà l'ultimo dei fumetti Bonelli a finire dimenticato, ma arriverà il giorno in cui non varrà più nulla perchè nessuno se ne ricorderà o sarà interessato a comprarlo.

 

Fino ad allora, è ovvio che un originale "tiene il valore" più di un albo anastatico, "non collezionabile" per definizione.

 

Ma dirti che è meglio un singolo albo "vero" che una serie di anastatiche... mmm....

 

Difficile dirtelo perchè io li ho ENTRAMBI: ho già le serie complete anastatiche (ma sto comprando anche questa perchè, a parte qualche grossolano errore che dovrebbero correggere, è fatta meglio) e ho anche un sacco di originali: quasi 400 strisce originali (tutte le ultime serie brossurate più qualche spillato sparso: stavo appunto completando le serie brossurate a mille lire a numero senza fretta quando di colpo vanno alle stelle, ho cercato affannosamente di finirle con i pochi soldi che avevo allora arrivando a pagare gli ultimi dieci o venti volte di più ma lì mi sono fermato, non avrei mai avuto i soldi per gli spillati che mi mancavano), alcuni albi giganti originali spillati (ma nessuno dei primi, non ho fatto in tempo), persino un albo della 1-29 comprato al volo prima che arrivassero tutti a cifre fuori dalla mia portata.

 

Però... ormai COSTANO TROPPO. Li ho, ma se devo leggerli... leggo l'anastatica. Magari faccio un confronto UNA VOLTA per verificare che sia davvero fedele all'originale, ma poi...  chi si azzarda a leggere albi così costosi? Finisce che mi leggo sempre le anastatiche.

 

Mi sa che il punto è quello: li leggi? O li prendi solo per la soddisfazione del "possesso"?

 

P.S,: la roba Mercury lasciala perdere, avevano un idea di "anastatica" molto farlocca, hanno "inquinato" il termine confondendo molti nuovi acquirenti (come cavolo fai a dire che un albo che hai COLORATO e di cui HAI CAMBIATO LA GRAFICA è "anastatico"? Ma ci prendi per il xxxx?), ho alcune cose loro (quando non esistevano alternative migliori) e la qualità se era buona nelle prime uscite poi precipita a va a fondo...

 

Giusta valutazione su Tex e le anastatiche.

 

Relativamente a Mercury, lasciando da parte il pastrocchio che hanno commesso con i Tex, la loro superficialità è aumentata esponenzialmente su tutto il resto.

 

Qualche mese addietro propongono un volume celebrativo sull'Intrepido formato libretto che dovrebbe riproporre le copertine in alta definizione, seppure delle dimensioni di un francobollo.

 

Lo acquisto e mi ritrovo gran parte delle copertine riprese dall'allora sito di vendita di Alessandro Editore. Un vero obbrobrio per la modesta cifra di 50 euro + bonifico + esose spese postali.

 

Esperienza pessima.

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14 hours ago, frank_one said:

Scusate l'ignoranza, ma la seconda serie gigante, quella tutt'ora in edicola ogni mese, non è sempre stata brossurata? Sono esistiti anche volumi spillati?

 

7 hours ago, PapeSatan said:

Erano spillati tutti i primi 43 numeri (in prima edizione, naturalmente), poi solo alcune copie del 44, del 45 e del 46 (davvero rari).

Inoltre, erano spillati tutti i primi 3 numeri della prima ristampa denominata "Tre Stelle", più alcune copie del 4.

 

 

3 hours ago, frank_one said:

Non ne avevo proprio idea! Quindi erano anche senza la classica costina bianca?

ATTENZIONE, che qui si sta facendo confusione!  :azz:

 

I mitici "Tex spillati" NON ERANO COSÌ:

Rilegatura_spillato-1-2.jpg

 

ERANO COSÌ:

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

Dal video si "intravedono" le spille dalla "forma" delle pieghe della copertina, ma si vede meglio nell'angolo in basso  di questa illustrazione (l'unico albo aperto):

th?id=OIP.olArv681HudZhvCb3vtYHQHaDF%26p

Come vedete ci sono due GROSSE spille (molto più grosse di quelle degli albetti "spillati" moderni) che trapassano tutte le 160 pagine dell'albo, NON in costa, ma a 1-2 centimetri da essa.

 

Come mai si rilegavano così? Beh, non è un sistema nato dalla Bonelli, si usa ancora oggi per rilegare ENCICLOPEDIE A FASCICOLI o comunque per rilegare albi "spillati tipo marvel": prima di metterci la copertina e la colla questo materiale eterogeneo viene "fissato" punzonandolo con delle "spille". E perchè una volta la Bonelli rilegava così?

 

Perché la prima serie gigante (la famigerata e rarissima 1-29) non era altro che le RACCOLTE RILEGATE di CINQUE di questi albi da 32 pagine l'uno, spillati in costa come gli albi Marvel:

 


 

 

 

 
 

 

(bellissime, vero? La più bella serie di Tex mai pubblicata, con copertine magnifiche, i famosi "Tex Quindicinale" o "Albo D'oro", erano le RISTAMPE (leggermente già censurate) delle strisce.

 

Quindi, la prima serie gigante era la RACCOLTA di una RISTAMPA, fatta "punzonando" insieme cinque copie di resa (a cui cavavano la copertina) per poi incollarci una copertina e rifilare poi il tutto: a quanto ne so la cosa veniva fatta A MANO visto che gli albi di resa utilizzabili erano pochi, quindi le copie sono poche....

 

TUTTI i "Giganti" Bonelli erano così all'inizio, perchè tutti erano "raccolte" (di altri albi spillati di una serie chiamata "avventure nel west" che a sua volta ristampava altre serie come "I tre bill")

 

Visto che le vendite erano buone, si lanciò la "seconda serie Tex gigante" (quella che continua pure oggi), con la stessa "tecnologia", ma stavolta era una ristampa fatta direttamente in quel formato. I primi 43 numeri furono stampati così, poi si passo ad una rilegatura più moderna. Quei 43 numeri sono i famosi "Tex Spillati" (esistono anche copie del 44 spillato, secondo me appunto per la lavorazione laboriosa la stampa era affidata a tipografi diversi per uno stesso albo - da qui differenze fra le copie che fanno ammattire i collezionisti - e alcune hanno stampato copie spillate anche di albi successivi)

 

Se compravi un Tex negli anni 70, quando ancora la diffusione di notizie relative a censure ed edizioni era scarsa, i commercianti ti dicevano che "un Tex spillato è un Tex originale". Si è visto poi che, se era vero per gli ultimi numeri (se hai un 43 spillato puoi essere ragionevolmente sicuro che è originale, non c'è stato tempo di ristamparlo), non era vero per niente per i numeri precedenti, ristampati MOLTE volte sempre usando le spille punzonatrici.

 

Allora, nei primi anni 80 si iniziò a considerare l'autorizzazione ministeriale, nei primi albi doveva essere la famosa "478". Ma si scoprì che c'erano ristampe con quella autorizzazione...

 

Oggi si sa che esistono copie del numero 1 che sono albi spillati, con autorizzazione 478, non censurati....  ma sono comunque ristampe, e si capisce da piccoli dettagli noti agli esperti!

 

Non solo: gli esperti stessi litigano su quale fra due versioni dello stesso numero sia quella davvero "originale"!  :lol:

 

Insomma: mi sa che nessun collezionista di Tex gigante potrà mai essere sicuro di avere la "primissima edizione". Ma secondo me quando un albo è completamente non censurato è "abbastanza originale"...  :P

 

 

[edit: uffa, ho provato in tutte le maniere a far uscire la seconda parte del post dal tag "spoiler" (io l'avevo correttamente chiuso PRIMA di proseguire), non c'è niente da fare, mi sa che ho incontrato un bug del forum...]

Modificato da Diablero
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La serie Albo d'Oro è proprio molto bella. La possiedo insieme a gran parte delle serie anastatiche a striscia.

 

Mi confondo sempre. Piacentini produsse prima la ristampa di queste serie o delle strisce? Soltanto la seconda serie in entrambe le versioni sarebbe censurata?

 

P.S. Se mi è permesso chiedere... qualcuno avrebbe da vendere il n. 10 della seconda serie Albo d'oro? L'ho acquistata blisterata, ma anni dopo ho scoperto mancante quel numero della copertina.

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21 minutes ago, Jeff_Weber said:

Mi confondo sempre. Piacentini produsse prima la ristampa di queste serie o delle strisce? Soltanto la seconda serie in entrambe le versioni sarebbe censurata?

Fece prima i quindicinali (almeno, le prime serie, poi per un po' proseguirono entrambe e il quindicinale finì prima)

 

E questo lo portò a fare un errore: all'epoca si pensava (non c'era assolutamente lo scambio di informazioni che c'è oggi con Internet) che la serie quindicinale fosse non censurata. Così quando fece le prime serie a strisce, utilizzò le pellicole di stampa del quindicinale pensando appunto che non ci fossero censure.

 

Per la prima serie a striscia era vero, i primi quindicinali erano non censurati. Le censure iniziano sulla seconda serie a striscia. Sono ancora poche e senza un elenco dettagliato delle censure magari controllavi quelle più famose e basta e pensavi fossero non censurati. Ma io AVEVO un elenco dettagliato, fotocopiato da quello di un mio amico collezionista che aveva una delle collezioni più complete in Italia, e quando controllai le strisce mi accorsi che avevano le stesse censure degli Albi D'Oro.

 

Mi lamentai della cosa con Piacentini alla fiera successiva, e confermò che l'errore gli era già stato segnalato da altri collezionisti, e che per le serie successive non si sarebbero più basati sul quindicinale. E a quanto ne so è così.

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<span style="color:red">10 ore fa</span>, Diablero dice:

Fece prima i quindicinali (almeno, le prime serie, poi per un po' proseguirono entrambe e il quindicinale finì prima)

 

E questo lo portò a fare un errore: all'epoca si pensava (non c'era assolutamente lo scambio di informazioni che c'è oggi con Internet) che la serie quindicinale fosse non censurata. Così quando fece le prime serie a strisce, utilizzò le pellicole di stampa del quindicinale pensando appunto che non ci fossero censure.

 

Per la prima serie a striscia era vero, i primi quindicinali erano non censurati. Le censure iniziano sulla seconda serie a striscia. Sono ancora poche e senza un elenco dettagliato delle censure magari controllavi quelle più famose e basta e pensavi fossero non censurati. Ma io AVEVO un elenco dettagliato, fotocopiato da quello di un mio amico collezionista che aveva una delle collezioni più complete in Italia, e quando controllai le strisce mi accorsi che avevano le stesse censure degli Albi D'Oro.

 

Mi lamentai della cosa con Piacentini alla fiera successiva, e confermò che l'errore gli era già stato segnalato da altri collezionisti, e che per le serie successive non si sarebbero più basati sul quindicinale. E a quanto ne so è così.

 

Scusami ancora... hai fatto qualche confronto a random, fra le strisce Piacentini successive alla seconda serie e le nuove ristampe, almeno fino a quanto già pubblicato? E ritieni che in Bonelli possano essere partiti dalla scansione delle ristampe Piacentini per la nuova ristampa, ovviamente adesso avvalendosi dei software per correggere qualcosa? Di norma non sono malpensante, ma non riesco a credere che abbiano scansionato realmente originali.

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16 minutes ago, Jeff_Weber said:

Scusami ancora... hai fatto qualche confronto a random, fra le strisce Piacentini successive alla seconda serie e le nuove ristampe, almeno fino a quanto già pubblicato? E ritieni che in Bonelli possano essere partiti dalla scansione delle ristampe Piacentini per la nuova ristampa, ovviamente adesso avvalendosi dei software per correggere qualcosa? Di norma non sono malpensante, ma non riesco a credere che abbiano scansionato realmente originali.

Li hanno "beccati" ima volta ad usare una scansione di Piacentini. Si sono scusati e hanno detto che solo di quella striscia (e solo di quella) non avevano un originale in condizioni accettabili. Sfiga vuole che abbiano preso proprio una pagina dove anche Piacentini aveva fatto un errore (forse perchè anche lui non l'aveva trovata) e quindi sono stati scoperti subito. Ma come facciamo a fidarci che non l'abbiano fatto anche in pagine senza errori dove non sono stati scoperti? La fiducia in questi progetti è tutto, se perdi la fiducia che siano davvero "anastatiche" non ha senso comprarle (per questo secondo me dovrebbero ristampare almeno le strisce dove hanno fatto gli errori peggiori e allegarle ad una nuova uscita)

 

Detto questo, in genere da un confronto la qualità della riproduzione è migliore di quella di Piacentini, quindi o hanno fatto un lavoro ENORME di "restauro al computer (che gli porterebbe via molto più tempo dello scansionare semplicemente l'albo originale, e dovrebbe essere fatto davvero da esperti con calma e metodicità per non farsi scoprire subito) o sono veramente nuove scansioni.

 

Insomma, in generale è ottima, meglio di quelle che poteva fare Piacentini all'epoca con il materiale e le tecnologie dell'epoca. Poi ogni tanto fanno errori ridicoli e plateali (anche Piacentini ha fatto errori, ma non fino al punto di aggiungere errori al testo non presenti nell'originale). Basterebbe che invece di fare finta di niente o di limitarsi a chiedere scusa mesi dopo, sostituissero le (poche) strisce dove hanno fatto cazzate, e questa anastatica sarebbe perfetta.

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42 minuti fa, Jeff_Weber dice:

 

Scusami ancora... hai fatto qualche confronto a random, fra le strisce Piacentini successive alla seconda serie e le nuove ristampe, almeno fino a quanto già pubblicato? E ritieni che in Bonelli possano essere partiti dalla scansione delle ristampe Piacentini per la nuova ristampa, ovviamente adesso avvalendosi dei software per correggere qualcosa? Di norma non sono malpensante, ma non riesco a credere che abbiano scansionato realmente originali.

 

Per quel che può valere, qualche confronto l'ho fatto io. Ad esempio nella terza serie, albetto n. 27 "La capanna sul fiume", a pag 31 la Piacentini è errata, riportando la frase censurata "sarà sotto un metro di terra". Invece l'anastatica Bonelli riporta la frase e il lettering originale: "sarà buona solo per i vermi".

 

16 minuti fa, Diablero dice:

secondo me dovrebbero ristampare almeno le strisce dove hanno fatto gli errori peggiori e allegarle ad una nuova uscita

 

Magari! Si tratta di soli 3 o 4 albetti e sarebbe veramente utile, invece hanno ristampato solo la striscia della prima serie con l'inutile "variant" della camicia a quadretti in copertina :azz:

Modificato da mangiatortillas
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29 minutes ago, mangiatortillas said:
44 minutes ago, Diablero said:

secondo me dovrebbero ristampare almeno le strisce dove hanno fatto gli errori peggiori e allegarle ad una nuova uscita

 

Magari! Si tratta di soli 3 o 4 albetti e sarebbe veramente utile, invece hanno ristampato solo la striscia della prima serie con l'inutile "variant" della camicia a quadretti in copertina :azz:

Sì, davvero, sembra che abbiano perso totalmente la testa per le "variant". Hanno speso soldi per allegare un inutile "anastatica della prima variant Bonelli" (i quadretti di una camicia più grandi, sai che variant...) e non hanno ancora allegato versioni corrette di albi pieni di errori plateali come la 20 della prima serie.

 

Però almeno una versione corretta l'hanno allegata (ma lì avevano proprio usato un retro di copertina da un altro albo...), quindi non è una cosa fuori dal mondo... basterebbe che smettessero per un istante di pensare alle variant e si preoccupassero della correttezza di quello che pubblicano...

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, mangiatortillas dice:

 

Per quel che può valere, qualche confronto l'ho fatto io. Ad esempio nella terza serie, albetto n. 27 "La capanna sul fiume", a pag 31 la Piacentini è errata, riportando la frase censurata "sarà sotto un metro di terra". Invece l'anastatica Bonelli riporta la frase e il lettering originale: "sarà buona solo per i vermi".

 

 

Magari! Si tratta di soli 3 o 4 albetti e sarebbe veramente utile, invece hanno ristampato solo la striscia della prima serie con l'inutile "variant" della camicia a quadretti in copertina :azz:

 

Vale, vale. Questo dettaglio dalla terza serie è molto indicativo. Quindi sembra davvero che abbiano impiegato originali, oppure essendo l'elenco delle censure ormai di dominio pubblico, giocano al restauro/correzione al computer dopo aver scansionato le Piacentini a tappeto.

 

Chissà, forse potrebbe essere più facile così, essendo tutte strisce in partenza senza macchie o scolorimenti. Con gli originali invece ogni pagina potrebbe essere una sorpresa, dato lo stato di conservazione non sempre ideale.

 

 

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