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TWF - Tex Willer Forum

[501/504] Mefisto!


ymalpas
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Nizzi ha retto la serie per un bel po' di anni, da solo. E' chiaro che abbia avuto alti e bassi, come succede a tutti in qualsiasi campo. Io non lo glorifico e non lo sacrifico, ritengo sproporzionato l'astio nei suoi confronti per una fase di transizione del tex mensile, quando non esistevano Maxi, Texoni ecc. Avrà anche sbagliato, ma dalla considerazione alla dannazione la strada è lunga e non obbligatoria.

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Io non ho astio verso Nizzi, semplicemente sono critico nei suoi confronti.

Ha avuto alti e bassi? Certo, peccato però che i suoi bassi fossero davvero bassi. Se prendiamo una qualunque sua storia dal n. 500 in poi il voto più alto che mi sentirei di dargli è quattro.

Questa storia parte bene perché gli basta seguire il sentiero tracciato da GLB ma quando deve poi fare da solo ecco che crolla miseramente.

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6 hours ago, valerio said:

Diablo, mi permetto sommessamente di dirti, che se non ricordi le storie migliori di Nizzi, significa che sarebbe forse meglio esimerti dall'insistere troppo su questo autore. Tu, giustamente, accusi chi critica GLB di non ricordare più le sue storie e di non leggerle da anni, lo stesso si potrebbe dire di te con Nizzi. Praticamente non ricordi la maggior parte delle sue storie migliori (cosa che si evince ad ogni passo, quando parli di lui), quindi o rileggitele oppure cerca di essere meno tranchant magari.

 

E infatti, ho scritto che non posso escludere che abbia fatto storie di Tex con un vero sapore "western classico" che ora non ricordo. (sono sempre molto circostanziato nelle mie "accuse" a Nizzi... e metto "accuse" fra virgolette perché anche se vengono considerate tali, a me sembrano normalissime considerazioni su un autore in base a quello che lui scrive, di quelle che se fatte su altri autori provocherebbero molto meno sdegno. In questo stesso forum si è detto molto, molto peggio su GL Bonelli e Galep...)

 

Però, si può parlare dello stile di un autore anche senza aver letto tutte le sue storie. Un certo stile, una certa maniera di "allargare" o no la telecamera, perfettamente riconoscibili nelle sue storie.

 

È vero che sarebbe ingeneroso valutare lo stile di Nizzi guardando solo le sue sciattissime storie attuali, con le decine di indiani che vanno giù pagina dopo pagina con sequenze ripetute (e noiosissime) di "bang bang ahhh"), o peggio ancora con le sue storie degli ultimi anni prima del pensionamento. Ma io non l'ho fatto, sono considerazioni che mi sono venute in mente rileggendo recentemente ALCUNE delle sue storie precedenti di Tex.

 

E soprattutto, leggendo per la prima volta Larry Yuma.

 

io Larry Yuma non l'avevo mai letto, non comprando regolarmente "il giornalino". Ne avevo sentito parlare, e avevo letto che a Nizzi era stato offerto di fare Tex (dopo averlo "provato" per un po' su altre serie, ma per brevissimo tempo) sulla forza delle sue storie di Larry Yuma. Solo che non era mai starti ristampato.

 

Tempo fa nella serie di varie ristampe di fumetti western francesi pubblicata dalla Gazzetta, che seguivo, hanno ristampato anche Larry Yuma, e così "finalmente" ho potuto leggerlo.

 

Dire che sono rimasto deluso è dir poco. Posso capire perché sia stato considerato un autore "affidabile" per Tex, in un era in cui tutti volevano fare il western revisionista alla Ken Parker. Larry Yuma è "classicissimo", a parte il look da spaghetti western, le storie potevano essere pubblicate sul "monello" negli anni 60. GL Bonelli era molto più "moderno" già negli anni 50. Ma "classicissimo" proprio in quel senso, da Monello anni 60, un western casereccio, pare "girato" a Casalpusterlengo, le storie sono dei "gialli" banalissimi (vabbè, era un prodotto per bambini, lo capisco, ma Guido Martina faceva "gialli" più complessi su Topolino negli anni 50...). E come dicevo, "sapore western"...  zero!

 

Ribadisco, non sto dicendo che Nizzi non ha MAI scritto storie "alla John Ford" (che quello alla fine è ciò che intendo con "sapore western classico"), dovrei rileggermi tutte le sue storie per poterlo dire.  Però si può dire che il suo stile, i suoi interessi, puntano da un'altra parte. (e che se magari tutti quelle pagine le avesse fatte per il suo personaggio, Nick Raider, magari non sarebbe mai andato in crisi)

 

C'è anche il discorso che probabilmente ciascuno di noi ha un idea diversa di cosa sia "il western classico". Per me "l'allargamento della telecamera", il territorio sconfinato che diventa un altro protagonista, l'asprezza sia del comportamento umano che degli elementi, e la presenza di diverse culture ne sono tratti essenziali. Altri considereranno "essenziali" cose diverse e si chiederanno di cosa sto parlando...

 

Vabbè, comunque, a parte questa digressione off-topic sul western...  siamo tutti d'accordo che l'Horror Gotico Nizzi davvero non lo sa fare? :lol:

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<span style="color:red;">29 minuti fa</span>, Diablero dice:

 

E infatti, ho scritto che non posso escludere che abbia fatto storie di Tex con un vero sapore "western classico" che ora non ricordo. (sono sempre molto circostanziato nelle mie "accuse" a Nizzi... e metto "accuse" fra virgolette perché anche se vengono considerate tali, a me sembrano normalissime considerazioni su un autore in base a quello che lui scrive, di quelle che se fatte su altri autori provocherebbero molto meno sdegno. In questo stesso forum si è detto molto, molto peggio su GL Bonelli e Galep...)

 

Però, si può parlare dello stile di un autore anche senza aver letto tutte le sue storie. Un certo stile, una certa maniera di "allargare" o no la telecamera, perfettamente riconoscibili nelle sue storie.

 

È vero che sarebbe ingeneroso valutare lo stile di Nizzi guardando solo le sue sciattissime storie attuali, con le decine di indiani che vanno giù pagina dopo pagina con sequenze ripetute (e noiosissime) di "bang bang ahhh"), o peggio ancora con le sue storie degli ultimi anni prima del pensionamento. Ma io non l'ho fatto, sono considerazioni che mi sono venute in mente rileggendo recentemente ALCUNE delle sue storie precedenti di Tex.

 

E soprattutto, leggendo per la prima volta Larry Yuma.

 

io Larry Yuma non l'avevo mai letto, non comprando regolarmente "il giornalino". Ne avevo sentito parlare, e avevo letto che a Nizzi era stato offerto di fare Tex (dopo averlo "provato" per un po' su altre serie, ma per brevissimo tempo) sulla forza delle sue storie di Larry Yuma. Solo che non era mai starti ristampato.

 

Tempo fa nella serie di varie ristampe di fumetti western francesi pubblicata dalla Gazzetta, che seguivo, hanno ristampato anche Larry Yuma, e così "finalmente" ho potuto leggerlo.

 

Dire che sono rimasto deluso è dir poco. Posso capire perché sia stato considerato un autore "affidabile" per Tex, in un era in cui tutti volevano fare il western revisionista alla Ken Parker. Larry Yuma è "classicissimo", a parte il look da spaghetti western, le storie potevano essere pubblicate sul "monello" negli anni 60. GL Bonelli era molto più "moderno" già negli anni 50. Ma "classicissimo" proprio in quel senso, da Monello anni 60, un western casereccio, pare "girato" a Casalpusterlengo, le storie sono dei "gialli" banalissimi (vabbè, era un prodotto per bambini, lo capisco, ma Guido Martina faceva "gialli" più complessi su Topolino negli anni 50...). E come dicevo, "sapore western"...  zero!

 

Ribadisco, non sto dicendo che Nizzi non ha MAI scritto storie "alla John Ford" (che quello alla fine è ciò che intendo con "sapore western classico"), dovrei rileggermi tutte le sue storie per poterlo dire.  Però si può dire che il suo stile, i suoi interessi, puntano da un'altra parte. (e che se magari tutti quelle pagine le avesse fatte per il suo personaggio, Nick Raider, magari non sarebbe mai andato in crisi)

 

C'è anche il discorso che probabilmente ciascuno di noi ha un idea diversa di cosa sia "il western classico". Per me "l'allargamento della telecamera", il territorio sconfinato che diventa un altro protagonista, l'asprezza sia del comportamento umano che degli elementi, e la presenza di diverse culture ne sono tratti essenziali. Altri considereranno "essenziali" cose diverse e si chiederanno di cosa sto parlando...

 

Vabbè, comunque, a parte questa digressione off-topic sul western...  siamo tutti d'accordo che l'Horror Gotico Nizzi davvero non lo sa fare? :lol:

Ah beh, lo dice lui stesso che non si trova a suo agio nel magico e nell'horror.

Ok su tutto, in ogni caso io credo che, siccome non ti piace nulla del suo stile, troveresti criticabili anche le sue storie migliori, però forse potresti rileggertele davvero per poter essere ancora più circostanziato nella critica.

Oppure per modificare qualche giudizio, non so. Credo sia importante conoscere bene anche gli artisti che non si amano. Io, per dire, sono appassionato di musica (anzi...non solo semplice appassionato, ma non voglio parlare troppo del mio privato e della mia professione)e non amo, ovviamente, diversi artisti. Però cerco di conoscerli approfonditamente PROPRIO PERCHE' devo avere solide basi critiche sulle quali parlarne male.

Non so...hai mai letto o riletto negli ultimi 30 anni "Sioux"? Questa è una classica storia western di Nizzi, bella proprio perchè succede relativamente poco. Si tratta di una lunga storia di strategia di guerriglia per evitare una guerra vera e propria che sterminerebbe gli indiani. Magari se ce l'hai e hai voglia prova a leggerla, sarei curioso di sapere se ti piace, oppure la trovi non all'altezza.

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  • Sceriffi
1 ora fa, Diablero dice:

le storie sono dei "gialli" banalissimi (vabbè, era un prodotto per bambini, lo capisco, ma Guido Martina faceva "gialli" più complessi su Topolino negli anni 50...).

Calma... Quello non è Topolino è un altro. I gialli moderni li ha scritti Scarpa (non c'è da dimostrare nulla, Tutti s'ispirano a Scarpa, mentre Martina è finito nel dimenticatoio a livello Topolinesco), a Martina Topolino non piaceva, Gentilini gli propose di fare una versione di Diabolik in salsa Topoliniana "Topolinik", ma pensava che Topolino fosse un personaggio Assoluto e saputello e quelli che stavano intorno a lui dei poveri mortali:

voce-spezzata-02-670x360.jpeg

Erano buoni gialli, ma prolissi e violenti (per il mondo s'intende). Però quel Topolino è talmente perfetto che Tex a confronto sembra Ken Parker. 

1 ora fa, Diablero dice:

In questo stesso forum si è detto molto, molto peggio su GL Bonelli e Galep...)

Eccomi! Tanto ci sono solo io. Sei proprio sicuro che io (o qualcun altro se c'è) abbia detto cose peggiori su Glb e Galep rispetto alle cose che tu hai detto su Nizzi? Non credo, Nizzi lo nomini in TUTTI i tuoi post, pure quando si parla della cottura della pasta, sembra che per colpa di Nizzi tu non riesca a dormire (c'è chi sogna Mostri, Fantasmi, Cadaveri, Sangue mentre tu Nizzi. Scherzo.). Tu quando si parla di Nizzi, per sminuirlo sminuisci le sue storie pure le migliori (cosa facilissima da fare, si fa anche con i Capolavori. Per esempio in un Topic dicesti che in: "Fuga da Anderville" Tex si fa gabbare da un normale politicante. Questo vuol dire essere contro-Nizzi. Non c'è nulla da discutere il vecchio Walcott è un personaggi TITANICO grandissima caratterizzazione, uccide a sangue freddo i suoi nipoti, ed architetta un piano diabolico e perfetto per diventare un pezzo grosso. Tex per scoprire il piano di Walcott deve chiedere aiuto a Tiresia. Non sto dicendo che Nizzi sia un genio assoluto ogni cosa che tocca diventa oro puro, ha fatto delle cagate pazzesche, alcune tra le peggiori storie di Tex, ma ha scritto anche alcune delle migliori storie di Tex, solo che per te ha fatto solo cose brutte. Qualche cosa buona nei confronti di Glb e Galep l'ho detta, tu no. 

1 ora fa, Diablero dice:

Vabbè, comunque, a parte questa digressione off-topic sul western...  siamo tutti d'accordo che l'Horror Gotico Nizzi davvero non lo sa fare?

No. Forse non sa neanche che cos'è.

Modificato da MacParland
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25 minutes ago, MacParland said:

Sei proprio sicuro che io (o qualcun altro se c'è) abbia detto cose peggiori su Glb e Galep rispetto alle cose che tu hai detto su Nizzi?

 

Direi di sì...  :rolleyes:

 

Qualche esempio...

 

Galep come avido macinatore di tavole mal fatte, per guadagnare di più...

On 1/30/2021 at 6:32 PM, MacParland said:

Quando critichi Galep o Ferri o i disegnatori di quel periodo lì, mi dicono sempre "In un mese disegnavano 40 tavole i disegnatori di oggi a stento ne fanno 10". Il disegnatore fa 40 tavole per scelta sua. Qui perde tutto il mio rispetto. Non è che se un disegnatore non produceva minimo 30 tavole al mese Sergio andava a casa sua e lo frustava, cercava nuova gente. E' una decisione produrre 40 tavole tirando via tutto, senza pensare troppo alla qualità. Questo faceva Galep, nella seconda fascia i disegnatori erano quattro, ma Galep continuava a disegnare come un dannato con pure problemi fisici. Perchè? Anzichè farne 30, non è meglio farne 24 più curate? Ticci tra i quattro era il più lento, ma non iniziò a disegnare come un dannato per reggere il passo degli altri. Magnus le tavole a Sergio non le voleva dare. Villa è un perfezionista, Civitelli in una recente intervista ha detto: "Vado un po' più lento perchè non si può tirare via nulla." Loro se ne infischiavano. 

 

(notare che quando si parla invece del fatto che Nizzi, alla faccia del "superlavoro" che l'avrebbe mandato in crisi, DOPO macinava  molte, molte più pagine per tener "fuori" il più possibile Boselli, producendo roba tipo "i fucili di shannon" o "Fort Sahara"... ah no, quando si parla di Nizzi, quello è "eroismo", "attaccamento al personaggio" oppure era "obbligato da Bonelli". Tutte difese che Galep non si merita, ovviamente. Mica è Nizzi, lui. Chi si crede di essere?) :laugh:

 

A proposito invece del "rispetto" per gli autori, dicevi...

On 1/31/2021 at 10:08 AM, MacParland said:

Se Galep nonostante età e problemi produceva tante tavole tirate via per la grana, non merita rispetto.

 

...mentre invece, a Nizzi vista l'età e i problemi, non si può fare alcuna critica. OK, ho capito, Nizzi è :inch:   "NIZZI" :inch:  e gli altri non sono nessuno...  :laughing:

 

Ma forse è perchè io, con Nizzi, uso un linguaggio DURISSIMO! Dico, addirittura, che fa storie deludenti e tirate via! Ma come mi permetto? Dovrei seguire il tuo esempio, utilizzando il tuo linguaggio diplomatico e cortese, che dici di Galep...

 

On 1/31/2021 at 12:56 PM, MacParland said:

A me fa defecare? Si.

 

Comunque, effettivamente dovrei contenermi. Anche se trovo il Nizzi degli ultimi vent'anni (ad essere buoni) tanto sciatto da considerarlo in realtà impubblicabile (e non avrebbero dovuto pubblicarlo)... perchè lo devo DIRE? Come dici, dovrei stare zitto, perchè lui è NIZZI! Mica uno criticabile come Galep, e infatti...

 

On 1/31/2021 at 12:56 PM, MacParland said:

Il rispetto glielo devo perchè ha creato uno dei miei personaggi preferiti, ma basta così. Se il suo tratto mi fa inorridire, non è che non posso dirlo perchè è il creatore del personaggio. Per me su Tex tutti (tranne lo studio Fernandez) hanno disegnato e disegnano meglio di Galep.

 

OK, ho capito. Mi faccio lo schemino, per ricordarmelo meglio:

 

1) Nizzi non si deve criticare, anche se ci sono ampi motivi per farlo, perchè ti disturba.

2) Galep lo puoi criticare aspramente tutte le volte che vuoi, perchè è tuo diritto.

 

1) Su Nizzi, usare parole come "scarso", è offensivo e non devo permettermelo. Non ne ho il diritto.

2) Su Galep, puoi dire che "ti fa defecare", perchè tu sei tu e lui mica è Nizzi.

 

1) Se Nizzi produce una quantità assurda di tavole, con un crollo della qualità evidentissimo dopo pochissimi anni (7 anni dal suo esordio, e poi sempre peggio per i 25 anni successivi), è un EROE, l'ha fatto per salvare Tex da Boselli e comunque era obbligato sennò Sergio Bonelli si lamentava.

2) Se Galep produceva una quantità ancora "normale" per i disegnatori dell'epoca  di tavole (dopo i DECENNI in cui ha tirato la baracca da solo) era un bieco e avido approfittatore. Con lui sicuramente Bonelli non faceva pressioni e in ogni caso, chi si credeva di essere, Nizzi?

 

Ma forse, alla fine non mi serve nemmeno lo schemino. Basta ricordarsi la celeberrima frase del marchese del Grillo...

https://www.youtube.com/watch?v=pkFiolEfP44

 

...e ricordarsi che si applica sia agli autori (Nizzi, è Nizzi. E Galep non è Nizzi...), SIA ai forumisti (c'è chi può dire che Galep fa defecare, e spiegare agli altri che non si devono permettere di criticare troppe volte Nizzi...)

 

Comunque, non dubito che continuerai a spiegarmi come si fa a postare in maniera rispettosa per gli autori "che meritano rispetto". Tranquillo, come vedi, prendo appunti. È così raro trovare buoni maestri di coerenza... :laughing:

 

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  • Sceriffi
<span style="color:red;">11 minuti fa</span>, Diablero dice:

Galep come avido macinatore di tavole mal fatte, per guadagnare di più...

Che Per me siano mal fatte lo confermo, avido macinatore di Tavole? Teoria che m'è venuta in mente, dopo aver visto i dati di DIMEWEB. Galep era velocissimo meno di Letteri e di Nicolò (da quando entrano in pianta stabile i più pubblicati sono loro), ma mi son chiesto perchè Galep continuasse a straprodurre con problemi alla mano. Qualcuno mi ha detto che dopo tanti anni nel metodo di lavoro entrano dei meccanismi che non si possono togliere, è vero, ma non penso che rallentare sia una cosa difficile?

 

<span style="color:red;">15 minuti fa</span>, Diablero dice:

(notare che quando si parla invece del fatto che Nizzi, alla faccia del "superlavoro" che l'avrebbe mandato in crisi, DOPO macinava  molte, molte più pagine per tener "fuori" il più possibile Boselli, producendo roba tipo "i fucili di shannon" o "Fort Sahara"... ah no, quando si parla di Nizzi, quello è "eroismo", "attaccamento al personaggio" oppure era "obbligato da Bonelli". Tutte difese che Galep non si merita, ovviamente. Mica è Nizzi, lui. Chi si crede di essere?) :laugh:

E chi nega che le storie di quel periodo siano cagate, infatti:

"Punti di vista, neanch'io concordo. Se l'intento di Nizzi era di riportare il Tex solitario del '48 "Annamo bene proprio bene!

"Moctezuma" è proprio una storia a me indigesta una gran ciofeca. Un po' di persone qui sanno, che quando leggo sul tamburino "Gianluigi Bonelli" vedo rosso, ma i ritmi di Glb (parlo delle prime storie) secondo me hanno retto abbastanza bene il tempo ed in certi casi le storie vecchie di Glb sono più scorrevoli rispetto a quelle di Boselli. Prendo proprio la storia in cui il curatore ha ripreso la prima storica storia di Tex. "Vivo o Morto" il titolo della storia che apre la nuova collana. Quando decolla la storia? Semplice... quando Tex dice: "E' mai possibile che mi siano ancora alle costole?" vi ricorda qualcosa questa battuta? Le prime storie erano rapidi fresche veloci, quella di Nizzi è un bel cazzotto sullo stomaco."

L'ho detto nel Topic di Nizzi, addirittura dico cose belle su Bonelli.

<span style="color:red;">18 minuti fa</span>, Diablero dice:

mentre invece, a Nizzi vista l'età e i problemi, non si può fare alcuna critica. OK, ho capito, Nizzi è :inch:   "NIZZI" :inch:  e gli altri non sono nessuno...  :laughing:

Visto che cerchi bene, dovevi cercare anche questo:

"Era un ipotesi! C'è il Se quindi è un ipotesi. "

Questo è di "Tra due Bandiere".

<span style="color:red;">20 minuti fa</span>, Diablero dice:

Comunque, effettivamente dovrei contenermi. Anche se trovo il Nizzi degli ultimi vent'anni (ad essere buoni) tanto sciatto da considerarlo in realtà impubblicabile (e non avrebbero dovuto pubblicarlo)... perchè lo devo DIRE? Come dici, dovrei stare zitto, perchè lui è NIZZI! Mica uno criticabile come Galep, e infatti...

Tralasciando che Nizzi viene criticato anche da me, dovevi cercare anche questo: "Mi fa defecare" è chiaramente un iperbole." Sempre "Tra due Bandiere" e l'ho detto perchè un Forumista era stato ripreso in modo "brusco" da Boselli infatti:  "Il Forum è aperto a tutti. Le cose sbagliate che hai detto sono delle sottigliezze. 

Io ho detto che quando vedo un disegno di Galep mi viene da defecare, eppure... Sono ancora qui a rompere le balle!:lol:" Qui rispondevo al Forumista, Topic delle Anteprime 2020.

<span style="color:red;">25 minuti fa</span>, Diablero dice:

1) Nizzi non si deve criticare, anche se ci sono ampi motivi per farlo, perchè ti disturba.

2) Galep lo puoi criticare aspramente tutte le volte che vuoi, perchè è tuo diritto.

Tu critichi Nizzi in Tutti i tuoi post, io i due autori che non mi piacciono nei Topic in cui i discorsi su di loro sono In Topic.

"Sulle Piste del Nord", "Tra Due Bandiere" e quando ci fu L'O.T nel Topic di Nizzi. Tu in tutti i tuoi Post.

<span style="color:red;">27 minuti fa</span>, Diablero dice:

1) Se Nizzi produce una quantità assurda di tavole, con un crollo della qualità evidentissimo dopo pochissimi anni (7 anni dal suo esordio, e poi sempre peggio per i 25 anni successivi), è un EROE, l'ha fatto per salvare Tex da Boselli e comunque era obbligato sennò Sergio Bonelli si lamentava.

Mmm.... Nizzi ha "salvato" Tex in tutta la prima Fascia dove è praticamente da solo. Se poi tu volevi Fanton non ti dico nulla. 25 anni sono tanti, troppi. Cala, ma fino alla seconda storia di Nuvola Bianca regge molto bene, poi è meglio lasciar stare. Che poi abbia iniziato a scrivere col pilota automatico per tagliare Boselli è vero, una delle porcherie fatte da Nizzi, ma per te ha fatto solo porcherie.

<span style="color:red;">31 minuti fa</span>, Diablero dice:

2) Se Galep produceva una quantità ancora "normale" per i disegnatori dell'epoca  di tavole (dopo i DECENNI in cui ha tirato la baracca da solo) era un bieco e avido approfittatore. Con lui sicuramente Bonelli non faceva pressioni e in ogni caso, chi si credeva di essere, Nizzi?

Che abbia tirato la baracca da solo, è vero e l'ho detto pure io. Media dei disegnatori dell'epoca più o meno, Ticci ne faceva 20 quasi la metà e poi gli altri Letteri, Nicolò, Magnus.... non avevano problemi di alcun tipo, Galep sì.

 

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Mia opinione. Chi prende in mano "Il figlio di Mefisto" o "Lotta sul mare" e non rimane travolto dalla potenza espressiva dei disegni capisce ben poco di fumetti... ;)  Senza offesa, Mac. :P

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  • Sceriffi

Ragazzi, manteniamo la discussione sui giusti binari, rimanendo in topic. Per lanciarsi accuse del tipo "ma tu critichi Nizzi in tutte le storie" o "anche tu hai usato gli stessi toni verso GLB o Galep" usate i messaggi privati.

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  • co fondatore
<span style="color:red;">21 ore fa</span>, MacParland dice:

Quello non è Topolino è un altro. I gialli moderni li ha scritti Scarpa (non c'è da dimostrare nulla, Tutti s'ispirano a Scarpa, mentre Martina è finito nel dimenticatoio a livello Topolinesco)

Shut up, lad. Dimenticatoio? Ah ah.

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<span style="color:red;">10 ore fa</span>, borden dice:

Mia opinione. Chi prende in mano "Il figlio di Mefisto" o "Lotta sul mare" e non rimane travolto dalla potenza espressiva dei disegni capisce ben poco di fumetti... ;)  Senza offesa, Mac. :P

Standing Ovation!:inch:

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  • Sceriffi
27 minuti fa, Mister P dice:

Shut up, lad. Dimenticatoio? Ah ah.

Non voglio andare n'altra volta O.T però visto che m'hai risposto mi tocca (purtroppo) andare Off Topic. Martina era coltissimo (le storie le traduceva lui, i nomi li ha dati lui....)Questo fattore è stato Importantissimo per il suo operato in Disney. Guarda sui Forum o su I.N.D.U.C.K.S quanti autori hanno ripreso il suo linguaggio o i suoi personaggi Topolineschi, anzi te lo dico io, zero. Oggi non sarebbe possibile riprendere in toto quello stile e quelle battute, ma si possono ancora scrivere storie che presentano il mondo Disney in maniera meno edulcorata (basta vedere: "Topolino e le piccole verità del Natale" in cui i vari personaggi di Topolinia iniziano a dirsi la verità e finiscono per andare in disaccordo). Gli autori degli che vengono ricordati per aver scritto grandi storie con Topolino sono quattro/cinque, ma principalmente sono: Gottfredson (con i vari sceneggiatori: Osborne, De Maris, Walsh...), Scarpa, Mezzavilla (su cui torno dopo) e Casty ed anche Faraci in parte minore. Il Topolino di Martina è semplicemente assoluto, perfetto. Topolino non è questo, nasce come un Bimbominkia campagnolo. Topolino vince, ma con Martina Topolino fa fare delle figure barbine a quelli che girano attorno al Topastro (oltre ad essere un pozzo di scienza). Tornando a Mezzavilla, quest'anno cadono i trent'anni di: "Topolino e il Mistero della Voce Spezzata"  (il giallo preferito di Zerocalcare) che ha ricevuto un paio di articoli per via dell'età, Topolino in quella storia vince, ma non fa l'assoluto come nelle storie di Martina, viene snobbato da Topolina, viene perculato da una signora: "Giovanotto parlate da solo?" e quando vince la sua non è una vittoria assoluta, perchè la società dei telefoni non può confermare o screditare l'ipotesi di Topolino. Per non parlare poi delle storie in cui Topolino con classe perde potere e cade nell'oblio (come in un paio di storie di Walsh-Gottfredson, o nella: "Collana Chirikawa" o in: " La Sindrome Visionaria). A Martina Topolino non piaceva (c'è proprio un'intervista dove lo dice), lo trovava perfetto e arrogante. Con Topolino ha scritto un capolavoro: "L'Inferno di Topolino", ma è un capolavoro, perchè Topolino (in modo rivisto ed edulcorato) fa un viaggio con Pippo nell'inferno, i personaggi si piegano alla storia e non il contrario come accade in Disney. Scrivere parodie era l'unico modo in cui Martina poteva scrivere grandi storie, per i motivi scritti un rigo fa. Con Paperopoli è andato meglio, ma anche lì non è che fosse un mostro ricordato da tutti. L'unica cosa importante che ha fatto per Paperopoli è l'aver creato ( o meglio scopiazzato da Diabolik) Paperinik. Ma ormai neanche quello è il suo personaggio, perchè Paperinik è stronzo e cattivo, mentre il Paperinik che Tutte le persone italiane e non conoscono è il papero mascherato eroe, non la carogna di Martina. Le storie che oggi, ma anche vent'anni fa scrivono e scrivevano, sono quelle con Paperinik eroe, anche le ottime: Pk e Pk2 presentano un supereroe non l'altro. Martina è finito nel dimenticatoio tra gli autori di oggi, ma anche di trent'anni fa, ma non tra i Fans che lo ricordano e molto bene, solo che i suoi personaggi sono una visione distorta del mondo Disney canonico.

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  • 1 anno dopo...

"MEFISTURI TE SALUTANT!"

Vista l'imminenza del ritorno di Mefisto nella serie regolare, e poiché mi aspetto che @borden avendo a disposizione ben 7 albi voglia approfittarne per disseminare qua e là citazioni o rimandi alle storie precedenti (magari per chiarire qualche scopertura o incongruenza), ho iniziato la rilettura di tutti gli episodi precedenti con Mefisto, in ordine di continuità temporale e non secondo l'ordine cronologico di pubblicazione.

Dopo la sequenza di storie con Yama protagonista (progressivamente decadente) e Mefisto a fargli da consigliere in cameo, qui Mefisto torna letteralmente in carne e ossa, più ossa che carne, e Yama rimane parcheggiato ai box.

Ma soprattutto torna Lily, di cui si erano perse le tracce al termine della prima avventura editoriale con Mefisto (la seconda cronologica, dopo il recente prequel narrato in "Pinkerton Lady").

La vicenda sembra partire bene, con Nizzi che ricicla tutto il riciclabile che a suo tempo aveva funzionato: il santone indiano (uno pseudo-Padma), Loa, il Black Baron, i bracciali-amuleto, il travestitismo da ennesimo dottore, le apparizioni a distanza... Un minestrone che serve a riannodare i fili della vicenda ma che ben presto si rivela insipido perchè, anzichè far cuocere il tutto secondo la ricetta tradizionale, Nizzi inserisce ingredienti che non entrerebbero nemmeno nel peggior pasticcio per suini: Carson che si fa catturare come un tordo, Tiger che si fa stordire come uno... stordito, Tex che finge di impazzire e Mefisto che ci casca, il malvivente che urla al collega di non uccidere Tex perchè "dimentichi l'ordine di non ucciderlo che ha dato IL SIGNOR BORIS?" (ma in quale realtà, nel pieno della concitazione della lotta, un malvivente si esprime e si espone così?).

Mefisto che dice a Tex "Guarda lì!", Tex risponde "Io non vedo nulla!" e Mefisto che rintuzza "Scusa, ho sbagliato, guarda là!" CHE SENSO HA???

Ma soprattutto, dulcis in fundo: nella scena finale dell'irruzione nel "Belle France" Tex non insegue Mefisto nè prima (e non perchè deve dare la precedenza a salvare i pards dai topi, ancora non sa del pericolo che stanno correndo), nè dopo (anzi, si arrende esplicitamente a inseguirlo e invita i pards a una bella mangiata!).

Quando poi i nostri incontrano uno strano lebbroso tutto solo, lo aiutano senza covare il benchè minimo sospetto (ma Mefisto, che può tutto, si blocca davanti a una ruota sfilata dal carro? E che ci faceva Mefisto sul carro? Una scena buttata lì a caso tanto per far fare l'ennesima figura da pivelli a Tex e soci).

Per non parlare del finale: dopo tre albi tirati in lungo, la fine è perentoria e sconvolgente: Tex se ne frega di dove sia andato a finire Mefisto, tanto prima o poi si farà vivo lui e Tex lo sconfiggerà ancora! Il santone indiano, oltre a Mefisto, doveva resuscitare Gian Luigi Bonelli.

Chi ha parlato di questa avventura come di una "Mefistolata" è stato ironicamente generoso. Io userei la limpida definizione data dall'esimio ragionier Fantozzi a proposito della famosa corazzata.

I miei voti:

soggetto e sceneggiatura: 3

disegni: 5,5  La media è abbassata dagli occhi perennemente spiritati di Mefisto, più adeguati a rappresentare il pazzo che Mefisto non è più, anzichè il lucidissimo mortale che è tornato ad essere, savio e sano di mente come più volte si dichiara lo stesso Mefisto, e dalla rappresentazione delle visioni proiettate da Mefisto, più consone a far divertire il lettore che a spaventare i personaggi (i dinosauri su tutti...).

Modificato da PapeSatan
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Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

Storia straordinaria, non capisco come si faccia a criticarla!:inch:

E' davvero esemplificativo della potenza evocativa e suggestiva del fumetto confrontare il tuo commento con il mio: stessa storia, opinioni diametralmente opposte. Tutti quelli che sono aspetti positivi per te, sono negativi per me. Vediamo nello specifico.

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

Sono veramente contento che un cattivo dal calibro di Mefisto non sia stato snaturato e che, nel suo ennesimo ritorno, non abbia deluso le aspettative grazie a un'ottima storia (alta qualità che, per fare un esempio, non si è mantenuta nelle storie con Hellingen su Zagor).
La storia di Nizzi parte con il vantaggio di essere molto più moderna e meno verbosa di quelle di G.L.Bonelli, visto che sono trascorsi molti anni dalle storie precedenti scritte dal creatore di Tex. 
Il primo albo è davvero fantastico! Bello il primo incontro tra Lily e Mefisto nella sfera e, successivamente, il sogno che Nuvola Rossa fa, immaginando i quattro pards morti. Geniale, a mio avviso, il modo con cui viene fatto tornare in vita il diabolico mago.

Qua Nizzi ha usato ingredienti già introdotti da GLB e che hanno sempre funzionato: è bastato riproporli per creare le premesse di quella che avrebbe potuto essere un'ottima storia.

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:


Altrettanto ingegnoso il piano che Mefisto realizza per far accorrere Tex (bellissima la scena in cui fa comparire dei dinosauri di fronte alla diligenza).

Ingegnoso il piano di assalire delle diligenze? La scena in cui Mefisto è appostato con il fucile dietro la roccia in attesa della diligenza mi ha ricordato la comica sequenza di "Lo chiamavano Trinità" in cui Emiliano sta spiando i nostri. Per un'entità demoniaca mi è sembrata una rovinosa caduta di "stile". Come quella di trasferire la base delle sue operazioni da un diabolico castello nella giungla a un camerino nel retro di un cabaret di quart'ordine.

I dinosauri mi hanno fatto sorridere, a far paura ai cavalli non sarebbero bastati dei mammuth? O degli pterodattili? Una volta le apparizioni sovranaturali erano di ben altra pasta...

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

 

 

Ottima anche la situazione che viene a crearsi, con ben tre pards catturati da Mefisto e con solo Tex ancora libero.

Carson: si fa attirare e stordire come l'ultimo affamato di fi*a che neanche nei bordelli di Caracas dove ti portano in camera, ti narcotizzano e poi ti rapinano il portafoglio...

Tiger: "Tex, sei tu?" THUD! "No, non sono io". Vigile e sveglio come una marmotta in letargo.

Kit Willer: "Ma guarda! Uomini a terra... In anni e anni di avventure non ho mai visto che possa trattarsi di una banale trappola, perciò avviciniamoci con la massima fiducia!".

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

Stupenda la scena in cui Mefisto vuol ipnotizzare Tex e questi finge di essere diventato pazzo.

Soprattutto è stupendo che il genio del male ci creda al volo. :craniate:

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

 

Bellissimo il finale, che rimane apertissimo e di cui non vedo l'ora di leggerne gli sviluppi. 

Cioè è bellissimo che Tex, anzichè inseguire Mefisto che è a due passi da lui, si rassegni a farlo scappare e reputi più opportuno invitare tutti a cena?

E' bellissimo che Tex e soci non abbiano il minimo sentore che quel lebbroso incappucciato abbia qualcosa da nascondere?

E' bellissimo che Tex rinunci a rintracciare Mefisto, perchè tanto prima o poi sarà lui a farsi vivo?

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:


Villa è un mostro a disegnare: ogni vignetta è realizzata con precisione e dettagli ed è perfetta. Una scena che mi è piaciuta particolarmente è quella in cui Mefisto fa apparire dei dinosauri davanti alla diligenza.

Sulle doti di Villa non si discute, ma se la scelta di raffigurare dei dinosauri è stata sua e non dello sceneggiatore mi scade parecchio.

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

Bellissimo anche il suo Mefisto, seppur la piccolezza delle sue iridi in confronto agli occhi sia un tantino esagerata.

Al tuo "tantino" sostituisco "molto". Occhi così vanno benissimo ne "Le dodici fatiche di Asterix" ("sostenere l'insostenibile sguardo di Iris", con i suoi occhi a fanale e i poteri ipnotici: "per Osiride e per Api"). Non per un uomo in carne e ossa che non è nè pazzo nè furioso ma solo tanto tanto frustrato dagli insuccessi. Qui è probabilmente tutta colpa del maestro Villa e il fatto che gli occhi spiritati siano una costante in tutte le espressioni di Mefisto rendono il genio del male una macchiettistica caricatura di un comune paragnosta.

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:

 


Molto belle anche le copertine.

Qui sono d'accordo, in particolare la prima della serie ("Mefisto!")

 

Il 16/12/2020 at 14:09, Magico Vento dice:


Storia assolutamente da leggere!
Soggetto/Sceneggiatura: 9,5
Disegni: 10

I miei voti sono stati:

Soggetto e sceneggiatura: 3
Disegni: 5,5

Commenti dettagliati nel mio post sopra.

 

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, PapeSatan dice:

"MEFISTURI TE SALUTANT!"

Vista l'imminenza del ritorno di Mefisto nella serie regolare

MA BASTAH!!!1!11!!11!!!

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  • Haha (0) 1
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22 minuti fa, gilas2 dice:

MA BASTAH!!!1!11!!11!!!

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Dài, siamo quasi alla fine della carrellata, manca solo più "Il segno di Yama"... :D 

Non ti fermare all'incipit, vai oltre...

Modificato da PapeSatan
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  • 2 mesi dopo...

Ma alla fine di chi è stata l'idea di fare risorgere Mefisto?

È vero che Nizzi ha scritto il primo albo ai tempi d'oro e gli altri tre durante il suo periodo di crisi?

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, ElyParker dice:

Ma alla fine di chi è stata l'idea di fare risorgere Mefisto?

È vero che Nizzi ha scritto il primo albo ai tempi d'oro e gli altri tre durante il suo periodo di crisi?

 

Due domande molto interessanti, alle quali mi auguro anche io che qualche ben informato possa rispondere al più presto ;).

 

Soffermandomi in particolare sulla seconda domanda che hai posto, devo ammettere che è la prima volta che leggo una cosa del genere. Se ciò avesse fondamento, ciò spiegherebbe l'evidente dislivello tra il primo albo ed i successivi due e mezzo (i quali, purtroppo, ridimensionano di molto il livello complessivo della storia). 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, juanraza85 dice:

 

Due domande molto interessanti, alle quali mi auguro anche io che qualche ben informato possa rispondere al più presto ;).

 

Soffermandomi in particolare sulla seconda domanda che hai posto, devo ammettere che è la prima volta che leggo una cosa del genere. Se ciò avesse fondamento, ciò spiegherebbe l'evidente dislivello tra il primo albo ed i successivi due e mezzo (i quali, purtroppo, ridimensionano di molto il livello complessivo della storia). 

Io ho sempre sentito che era effettivamente così.

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<span style="color:red">2 ore fa</span>, ElyParker dice:

Ma alla fine di chi è stata l'idea di fare risorgere Mefisto?

È vero che Nizzi ha scritto il primo albo ai tempi d'oro e gli altri tre durante il suo periodo di crisi?

In merito alla prima domanda ed in attesa di qualcuno più sul pezzo provo a rispondere, occhio che potrei sbagliarmi: mi pare che recentemente Borden abbia scritto che l'idea della resurrezione fu partorita dai dirigenti dell'epoca, e da lui stesso caldeggiata. Più indietro nel tempo avevo letto invece che il soggetto del primo albo fosse, non so in quale misura, farina del sacco di GLB con qualche spunto ancora di Boselli.

 

 

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L'idea del metodo con cui resuscitare Mefisto viene da una sceneggiatura inedita di Gl Bonelli per un film (mi pare) su Cagliostro. GL Bonelli non ha mai pensato di usarla per Mefisto, che preferiva morto. Boselli ha "passato" questa idea a Nizzi (o a Sergio Bonelli che l'ha passata a Nizzi). Oggi Nizzi nega e dice che l'idea è sua, ma sarebbe una ben strana coincidenza che Mefisto e Cagliostro resuscitino esattamente nella stessa identica maniera...

 

Questa è una mia illazione: visto lo scarso interesse (eufemismo) di Nizzi per il Tex "magico" e per Yama che era ancora vivo e vegeto: non ci credo nemmeno se me lo giurano su una montagna di bibbie che l'idea di far tornare Mefisto sia partita da lui. Gli hanno detto di farlo e lui l'ha fatto, immagino di malavoglia, visti i risultati.

 

Anch'io all'epoca leggendo la storia ho pensato che fra il primo albo (circa) e i successivi fosse passato del tempo e forse anche la crisi di Nizzi, in ogni caso dopo il primo albo Nizzi perde qualunque interesse a fare una storia sensata e cazzeggia barcamenandosi fino ad un finale abbozzato e assurdo, allungato appositamente di qualche pagina (mettendo a rischio la pubblicazione, visto che Villa arrivò vicinissimo alla data di pubblicazione e Nizzi inserì quelle pagine in più rispetto a quelle programmate) per un ultima presa per il #### di Tex (che Sergio Bonelli gli censurò in parte: nelle intenzioni di Nizzi Mefisto sarebbe stato travestito da donna mentre perculava Tex)

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1 ora fa, Diablero dice:

L'idea del metodo con cui resuscitare Mefisto viene da una sceneggiatura inedita di Gl Bonelli per un film (mi pare) su Cagliostro. GL Bonelli non ha mai pensato di usarla per Mefisto, che preferiva morto. Boselli ha "passato" questa idea a Nizzi (o a Sergio Bonelli che l'ha passata a Nizzi). Oggi Nizzi nega e dice che l'idea è sua, ma sarebbe una ben strana coincidenza che Mefisto e Cagliostro resuscitino esattamente nella stessa identica maniera...

 

 

 

 

Perfetta ricostruzione dei fatti. in effetti fui io a suggerire l'idea essendo il solo a quanto pare (oltre a Giorgio Bonelli) che aveva letto l'inedito "Cagliostro". Ma non fui io personalmente a passare l'idea a Nizzi. Visto che Nizzi, come in tanti altri casi, ha ricostruito la vicenda a suo modo, ho avuto  anche tempo di pentirmene. Ma carta canta, come dice Diablero. "Cagliostro" iniziava proprio in quel modo, a Parigi...

Modificato da borden
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, ElyParker dice:

Ma alla fine di chi è stata l'idea di fare risorgere Mefisto?

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

L'idea del metodo con cui resuscitare Mefisto viene da una sceneggiatura inedita di Gl Bonelli per un film (mi pare) su Cagliostro

 

Ricordi benissimo. Il film avrebbe dovuto intitolarsi: "Il ritorno di Cagliostro" ma non fu mai fatto.

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

GL Bonelli non ha mai pensato di usarla per Mefisto,

 

Su questo, in realtà Boselli non è mai stato consistente nei suoi racconti al riguardo. Diciamo che è possibile che il patriarca se la tenesse di riserva.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Boselli ha "passato" questa idea a Nizzi (o a Sergio Bonelli che l'ha passata a Nizzi).

 

La seconda pare.

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Oggi Nizzi nega e dice che l'idea è sua, ma sarebbe una ben strana coincidenza che Mefisto e Cagliostro resuscitino esattamente nella stessa identica maniera...

 

Nizzi ce l'ha purtroppo sempre avuto  il vizio di attribuirsi i meriti e di scaricare i demeriti sugli altri.  Il finale di "L'uomo senza passato" è moscio? Colpa di Villa che era perennemente in ritardo e quindi lui ha dovuto concludere in fretta, 

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Questa è una mia illazione: visto lo scarso interesse (eufemismo) di Nizzi per il Tex "magico" e per Yama che era ancora vivo e vegeto: non ci credo nemmeno se me lo giurano su una montagna di bibbie che l'idea di far tornare Mefisto sia partita da lui. Gli hanno detto di farlo e lui l'ha fatto, immagino di malavoglia, visti i risultati.

 

Non ho mai avuto il minimo dubbio al riguardo. Aldilà ei suoi meriti e demeriti come autore (e ci sono entrambi) le storie magico-fantastiche non erano  nelle sue corde. Solo a causa del modi di ragionare "gerarchico" allora vigente in SBE l'incarico è andato a lui come sceneggiatore anziano.

 

<span style="color:red">4 ore fa</span>, ElyParker dice:

È vero che Nizzi ha scritto il primo albo ai tempi d'oro e gli altri tre durante il suo periodo di crisi?

 

<span style="color:red">1 ora fa</span>, Diablero dice:

Anch'io all'epoca leggendo la storia ho pensato che fra il primo albo (circa) e i successivi fosse passato del tempo e forse anche la crisi di Nizzi,

 

Da quello che ho capito io, la prima parte risale a dopo la crisi ma quando Nizzi possedeva ancora una discreta capacità di sceneggiare purché avesse a disposizione un soggetto solido e qui lo aveva praticamente scena per scena almeno fino ad un certo punto. Quando ha dovuto inventarsi come proseguire sono cominciati i guai,

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Vi ringrazio molto delle risposte :)

Dopo quasi vent'anni adesso mi è più chiara la situazione: mi sono sempre chiesto quale fosse il motivo della differenza del primo albo con gli altri. 

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