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TWF - Tex Willer Forum

[Romanzi a fumetti 15] La leggenda di Yellow Bird


MacParland
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Ok, sono una maniaca del colore.

Perciò scusatemi se ripropongo un mio commento di qualche tempo fa.

Pagine 10 e 11 del topic.

Modificato da Letizia
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On 9/25/2022 at 9:14 AM, Poe said:

Kit Carson che esce dal saloon con atteggiamento spavaldo, sotto la luce della lampada, sapendo di avere tre avversari invisibili nel buio che stanno per sparargli, posizionati in tre direzioni diverse è sicuramente divertente da leggere, ma strategicamente (diciamo così) indifendibile.

Niente di grave, eh, ma di solito i Nostri fanno l'esatto contrario, sparano subito alle lampade e ai lampadari (o spengono il fuoco in un bivacco) per non fare da bersaglio agli avversari.

Qui invece Carson addirittura si mette in bella vista lasciando l'iniziativa ai nemici, che se non lo sforacchiano per bene appena ha messo il naso fuori dalla porta è solo perché così ha deciso la sceneggiatura. :lol:

 

Ripeto: niente di grave, per carità, ma non vorrei che si passasse da Tex e Carson "umani" che prendono continuamente botte in testa e si fanno fregare, a un Tex e Carson supereroi che si gettano volutamente tra le pallottole che fischiano, tanto loro non muoiono di sicuro.

 

Temo che ormai sia diventata una questione "generazionale", fra i lettori che, soprattutto, fra gli autori.

 

Il punto è: cosa è ammirevole? Cosa ti fa vedere un personaggio come larger-than-life, il migliore, quello che spicca fra tutti?

 

All'epoca in cui è stato creato Tex, in genere, era l'abilità e l'intelligenza. Tex e Carson erano presentati come abili e coraggiosi, ma anche intelligenti. La parte di quello che si vanta e si gloria senza alcuna prudenza o piano era riservata per il comic relief, per lo sbruffone da deridere.

 

E questo appunto non solo in Tex o altri personaggi dei fumetti, ma soprattutto nella letteratura, o nel cinema.

 

C'è una vecchia storia di Conan ("Shadows in Zamboula" di Robert E. Howard) in cui, per tutta una notte, sembra che Conan si faccia manipolare e sfruttare da gente più sveglia di lui. Finché nelle ultimissime pagina il lettore si rende conto che invece è stato Conan a manipolare tutti, e se ne va con il bottino senza che nessuno lo sappia.

 

"Closing the door behind him, Conan returned to his horse, mounted and turned westward, toward the open desert, swinging wide to skirt the sinister belt of palm groves. As he rode, he drew from his belt a ring in which gleamed a jewel that snared the starlight in a shimmering iridescence. He held it up to admire it, turning it this way and that. The compact bag of gold pieces clinked gently at his saddle-bow, like a promise of the greater riches to come.

 

'I wonder what she'd say if she knew I recognized her as Nafertari and him as Jungir Khan the instant I saw them,' he mused. 'I knew the Star of Khorala, too. There'll be a fine scene if she ever guesses that I slipped it off his finger while I was tying him with his sword-belt. But they'll never catch me, with the start I'm getting.'

 

He glanced back at the shadowy palm groves, among which a red glare was mounting. A chanting rose to the night, vibrating with savage exultation. And another sound mingled with it, a mad, incoherent screaming, a frenzied gibbering in which no words could be distinguished. The noise followed Conan as he rode westward beneath the paling stars."

 

Per l'epoca (e per i decenni successivi), Conan qui è esaltato come scaltro e intelligente, chissenefrega se ha dovuto fingere di farsi manipolare? Ha ottenuto quello che voleva.

 

Per molti lettori attuali credo sarebbe un comportamento incomprensibile.  Conan se ne va tranquillo con il tesoro senza vantarsi di fronte a tutti, senza scena madre in piazza mentre fa fuori i nemici a dozzine dicendo battutine alla Schwarzenegger, I suoi nemici credono di averlo fregato, e lui glielo lascia credere.

 

Chi trovate oggi che scrive una scena simile?

 

L'eroe oggi non deve essere scaltro o intelligente, deve essere maraglio e fare battute in favore di telecamera. Conan, non facendo battute in favore di telecamera, non si comporta "da eroe"

 

Il cambio al cinema lo vedi negli anni 80 soprattutto (anche se si vedono film simili anche prima, è negli anni 80 che si impone il clichè). , e nei fumetti (sempre in ritardo) negli anni 90. I protagonisti diventano sempre più tamarri, cioè sempre più "protagonisti" perchè sparano battute maraglie in favore di telecamera, senza dimostrare mai particolare scaltrezza o intelligenza.

 

Mi sa che è uno dei tantissimi motivi per cui oggi è difficilissimo trovare sceneggiatori capaci di scrivere Tex, o, in generale, storie di avventure non post-moderne, non decostruzioniste, non moralistiche e non tamarre: non è solo questione di saper scrivere un western, è cambiata proprio l'idea di eroe: essere scaltri e intelligenti non è più di moda, essere pomposi e maragli sì.

  • +1 2
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Non conosco così bene il fumetto al di fuori di Tex per sapere quando e se è iniziata la trasformazione di cui parli e che si rileva senza dubbio nelle storie recenti.

In Tex semmai gli anni '80 e '90 sono stati caratterizzati dal contrario. Non un personaggio tamarro, ma fatto fesso da tutti e perdente - con Nolitta - e addirittura infingardo e vincente solo in base a botte di fortuna (per non dire peggio) con il peggior Nizzi.

Quindi quello che più m'era mancato era l'eroismo e solo con le grandi storie di Boselli finalmente si era tornati a respirare.

 

Il tamarrismo è imho comparso con autori recenti. Faraci su tutti anche perché ne ha scritte fin troppe.

 

Venendo a Giusfedi. La storia nel complesso è gradevole. Viene raccontata come una favola che ha per protagonista Tex, assistito da Carson. Già solo questo nel 2022 è quasi un miracolo, se si tiene a mente che ormai il titolare della testata è spesso in second'ordine.

 

Il racconto ha uno svolgimento chiaro e prevedibile, ma non è banale e la chiusura è buona.

Il linguaggio è texiano, nel senso che non fa venire - almeno a me - attacchi d'ulcera, il nemico è un pessimo elemento che merita d'essere spazzato via.

 

Accanto a questo ci sono un paio di scene che trovo forzate. Questi è un errore, ed è qui che non concordo con te, che un autore alle "prime armi" - non mi sembra che Giusfredi sia già affermato come Faraci, Rrobe o Ruju quando sono arrivati su Tex - può commettere, perché sta impratichendosi con un personaggio iconico.

Se tutto il resto fosse altrettanto fuori fase la vedrei alla stessa maniera, però credo sia giusto concedere la possibilità di crescere anche facendo errori, fintantoché questi ultimi non siano imperdonabili e non mi sembra questo il caso.

 

Vorrei anch'io solo leggere nuove storie di GLB e di nessun altro, non essendo possibile meglio un giovane con qualche goccia di talento, che autori affermati che vogliono solo integrare un curriculum.

  • +1 1
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La storia non è malaccio (comunque la Yellow Bird del titolo sta molto sullo sfondo) ma comunque te la dimentichi già a pagina 6 perchè i disegni prendono il sopravvento in maniera perentoria e inevitabile. PAZZESCHI. E con i colori di Vattani ancora meglio. Credo che questo Cartonato sia l'albo più bello di Tex mai disegnato, e sicuramente l'unico cartonato finora a meritarsi i 9,90 euro del prezzo. Sono rimasto veramente senza parole.

 

Bisognerebbe clonare Gomez o comunque fargli fare almeno un cartonato l'anno :D

 

Storia: 6,5

Disegni: 10 con lode, bacio accademico, crociera di 1 mese tutto spesato e set di pentole in acciaio inox 18-10.

  • +1 1
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Letto. I disegni evocativi e particolareggiati del mostruoso Gomez, e i colori sfumati e delicati del bravissimo Vattani (concordo con Letizia, un'ingiustizia non averne celebrato il nome in copertina), si fondono in tavole di sconfinata bellezza che da sole sicuramente valgono il volume. Giusfredi di suo ci mette una storia molto carina, di purissima avventura, racchiusa in una cornice tra il magico e il fiabesco, che proietta tutta la vicenda e i suoi protagonisti nella dimensione del Mito (o "Leggenda" per dirla con John Ford). Viste da questa prospettiva, pure le-tante- scene eccessive (o "tamarre" come da altri apostrofate nel topic), che pur avrebbero potuto essere contenute, non infastidiscono più di tanto, e finiscono per non essere del tutto fuori luogo, nell'atmosfera generale. Belle le-caotiche e concitate-sparatorie, bellissimi alcuni dialoghi (la battuta di Carson all'uscita dell'emporio, piaccia o no la scena nel complesso, è di un badass semplicemente esaltante), e quasi commoventi le ultime due pagine, dove tra l'altro Carson viene fregiato del titolo di "saggio lupo dal manto argentato".:D

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Il 25/9/2022 at 08:27, Jeff_Weber dice:

Bene ... dopo aver io valutato l'album per i disegni e parlato e straparlato di aspetti complementari mi permetto un giudizio sulla storia.^_^

 

L'ho letto davvero in un lampo come diceva @Angelo1961 e mi è piaciuto tanto.:D

 

La storia è davvero esile, ma basta per mostrarci tutte le qualità di Gomez impegnato in ogni sorta di situazione e tipologia di personaggio, pur nelle poche pagine dell'album. :Ave:

 

Su tutto aleggia una certa atmosfera epica che piace molto e le scene ricordano molto il Tex sborone dei primi mitici anni di G.L. Bonelli. Se non ci fossero state quelle scene lì, l'albo sarebbe stato meno epico e poetico e più in linea con quanto leggiamo ormai da molto, troppo tempo. Alcune scene poco credibili? Pazienza, meglio così, ma più divertenti e in linea con il primo Tex.:cowboy:

 

Quindi sicuro credito a Giusfredi per la sceneggiatura semplice, ma efficace, anche se devo sottolineare il sicuro intervento di @borden ai dialoghi, trovando il suo solito marchio di fabbrica  Quale? ;)

 

Anche se presente una volta soltanto questa volta, appare la parola "sinché" di cui il nostro beneamato fa ampio utilizzo sempre. Non mi dica @borden che non l'ha messa lui quella parola, perché in tal caso potrei pensare che Giusfredi non sia soltanto il suo pupillo, ma proprio suo figlio ! :lol2:

 

E mi permetto di tirare le orecchie a @borden che mi fatto andare quasi fuori topic nei post precedenti quando cercavo di difendere gli album alla francese ... italiani. :laugh:

 

Mi chiedeva dei racconti densi francesi, ho inserito i link di storie dense disegnate anche da Gomez e poi cosa succede? Nello stesso albo, a fine storia troviamo le biografie di Giusfredi e Gomez e cosa vi trovo? Proprio gli album da me citati che @borden non conosceva. :azz:

 

Li avevi lì  ... scritti nero su bianco e non te n'eri accorto :old:

 

Giudizio finale: 9/10 :D

 

 

 

Lunghissima e interessante intervista a Carlos Gomez:

 

 

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Il 27/9/2022 at 01:14, Diablero dice:

essere scaltri e intelligenti non è più di moda, essere pomposi e maragli sì.

una cosa non esclude l ' altra.

Ma hai ragione,la sensibilità è cambiata: e non é né un male né un bene,é solo una cosa naturale che é successa

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Allora...Ci sono delle vignette che sono dei quadri dove Gomez e Vattani sono stati eccelsi. Sono rimasto incantato a tratti. La storia scorre in modo scorrevole, e anche un po' scontato, con diversi scontri ed alcune strizzatine d'occhio (citare gli innocenti). Giusfredi mi era piaciuto di più nel cartonato precedente però questo non è male. In questi formati però sono i disegni che bucano lo "schermo". L'unico difetto forse un eccessivo uso delle vignette piccole.

Il 25/9/2022 at 11:09, Letizia dice:

Appunto.

Gomez è bravissimo (vi ricordate Verso l'Oregon)?

E apprezzo molto le sue tavole.

Ma quella di Vattani è pura magia.

Se vedi su youtube il video Giusfredi/Gomez, il disegnatore argentino riempie di complimenti Vattani.

 

 

Il 25/9/2022 at 18:17, Diablero dice:

 

Grazie della segnalazione!

 

In realtà ce n'è una sola, ma per fortuna è una di quelle poi postate dalla Bonelli a calori. Ecco qua la tavola "prima e dopo" per confronto:

 

1641916006438.jpg--disegno_di_carlos_gom

1659452110992.jpg--.jpg?1659452111000

 

Qui andiamo ovviamente nel campo delle opinioni e del gusto estetico personale, ma ma la versione in b/n mi comunica maestosità, grandezza, bellezza. La colorazione la "restringe". Spinge l'occhio a concentrarsi al centro ignorando il resto, e in generale, non aggiunge NULLA: si limita a COPRIRE il disegno, riducendone l'impatto.

 

P.S.: visto che sono sempre alla caccia di idee per pubblicare altre insulse variant, pubblicare invece una variant in b/n di questi cartonati avrebbe invece un senso (almeno estetico, non so se ce l'ha commercialmente)

Concordo...Una variant in b/n sarebbe interessante ed avrebbe senso estetico. Concordo sulla maestosità del b/n in questa vignetta. In altre invece probabilmente il colore dà una nuova vita alle vignette di Gomez (lo dice anche lui nell'intervista con Giusfredi).

A livello di marketing...Secondo te come potrebbero "venderla" una versione in b/n?

Visto che ci stanno inondando già di prodotti...

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<span style="color:red">6 ore fa</span>, Diablorojo82 dice:

Allora...Ci sono delle vignette che sono dei quadri dove Gomez e Vattani sono stati eccelsi. Sono rimasto incantato a tratti. La storia scorre in modo scorrevole, e anche un po' scontato, con diversi scontri ed alcune strizzatine d'occhio (citare gli innocenti). Giusfredi mi era piaciuto di più nel cartonato precedente però questo non è male. In questi formati però sono i disegni che bucano lo "schermo". L'unico difetto forse un eccessivo uso delle vignette piccole.

Se vedi su youtube il video Giusfredi/Gomez, il disegnatore argentino riempie di complimenti Vattani.

 

 

Concordo...Una variant in b/n sarebbe interessante ed avrebbe senso estetico. Concordo sulla maestosità del b/n in questa vignetta. In altre invece probabilmente il colore dà una nuova vita alle vignette di Gomez (lo dice anche lui nell'intervista con Giusfredi).

A livello di marketing...Secondo te come potrebbero "venderla" una versione in b/n?

Visto che ci stanno inondando già di prodotti...

 

Gioco di cortesie reciproche nel video di Giusfredi e Gomez, quasi una gara a chi fosse il più simpaticamente umile.^_^

 

Altra immagine rispetto a quella più pragmatica di @borden quando da solo presenta le sue novità cercando di sorridere a 32 denti. :P

 

Lo sguardo di Giusfredi è infatti quello di un satiro furbetto dall'accattivante inflessione toscana, mentre Gomez da quasi sosia di Lucio Dalla nelle foto di alcuni anni addietro, adesso appare come la ieratica trasfigurazione del Salvator Mundi attribuito a Leonardo che parla con la voce di papa Francesco.:lol:

 

Comunque tutte ottime notizie quelle riguardanti la collaborazione di Gomez con la Bonelli, anche per una ulteriore internazionalizzazione del personaggio di Tex. :ok:

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<span style="color:red">19 minuti fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Gioco di cortesie reciproche nel video di Giusfredi e Gomez, quasi una gara a chi fosse il più simpaticamente umile.^_^

 

Altra immagine rispetto a quella più pragmatica di @borden quando da solo presenta le sue novità cercando di sorridere a 32 denti. :P

 

Lo sguardo di Giusfredi è infatti quello di un satiro furbetto dall'accattivante inflessione toscana, mentre Gomez da quasi sosia di Lucio Dalla nelle foto di alcuni anni addietro, adesso appare come la ieratica trasfigurazione del Salvator Mundi attribuito a Leonardo che parla con la voce di papa Francesco.:lol:

 

Comunque tutte ottime notizie quelle riguardanti la collaborazione di Gomez con la Bonelli, anche per una ulteriore internazionalizzazione del personaggio di Tex. :ok:

😄

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Un cartonato molto evocativo e suggestivo, contraddistinto da un'aurea che mescola realtà e leggenda, entrambe date - oltre che dalle nostre leggende Tex e Carson - dall'indomita guerriera crow Yellow Bird.

 

Giusfredi è stato molto bravo nel gestire questo personaggio, oltre ovviamente a tutto il contesto che le ruota intorno, dai racconti delle sue gesta all'ultima battaglia contro i cheyennes di Coyote Bianco (sempre segnando colpi col fido bastone), per finire con il momento del ricongiungimento con la figlia ed il compagno Gus, ex soldato che aveva disertato appositamente.

 

Tuttavia, sono anche io del parere che in questo albo, come a volte capita, il cosiddetto quid in più sia dato dagli splendidi disegni di Carlos Gomez, autore di una prova a dir poco superlativa. E' proprio il caso di dire che ad ammantare di leggenda questa storia ha provveduto soprattutto lui. 

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Sicuramente un bel numero, con disegni che valgono il prezzo del biglietto, un buon soggetto ed una storia globalmente riuscita, al netto dell'effetto "tamarro" di alcune sequenze già evidenziato da altri. Niente di eccessivo, però a mio avviso questa caratteristica contribuisce a far venire meno la citata atmosfera fiabesca e surreale che parrebbe dover caretterizzare la vicenda, e che alla fin fine io invece non ho granchè avvertito. Per fare un confronto, su questo tema stravince Snakeman che unisce bene azione, atmosfera onirica e spiritualità. 

In sotanza un ottimo prodotto, anche se probailmente mi aspettavo che lasciasse maggiormente il segno. Magari con le prossime letture...

 

Il 29/9/2022 at 14:03, Testa di Vitello dice:

quasi commoventi le ultime due pagine,

 

Su questo concordo al 100%, quasi da lacrimuccia

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C'è anche chi Snakeman l'ha trovato orrendo ed indegno di qualsiasi pubblicazione nell'intero orbe terracqueo... e nell'intero Multiverso :blink:

 

Breccia non sa e non dovrebbe più disegnare Tex, ma a quanto pare dovremo sorbircelo ancora.... :azz:

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Beh io mi riferivo alla storia e alla sua peculiare atmosfera, in quel caso si sospesa tra sogno, realtà e leggenda....con grande merito dei disegni, che ben contribuiscono alla particolarià dell'opera.

Non concordo quindi sul giudizio così estremo in merito a Breccia, che comunque sta bene sugli speciali e non vorrei sulla regolare.

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Il 3/10/2022 at 18:04, gilas2 dice:

C'è anche chi Snakeman l'ha trovato orrendo ed indegno di qualsiasi pubblicazione nell'intero orbe terracqueo... e nell'intero Multiverso :blink:

 

Tra questi non ci sono di certo io,

 

Il 3/10/2022 at 18:04, gilas2 dice:

Breccia non sa e non dovrebbe più disegnare Tex

 

Non potrei essere più in disaccordo.

 

Il 3/10/2022 at 18:04, gilas2 dice:

ma a quanto pare dovremo sorbircelo ancora.... :azz:

 

Se accadrà, ne sarò felice.

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Il 7/10/2022 at 18:34, Carlo Monni dice:

 

Tra questi non ci sono di certo io,

 

 

Non potrei essere più in disaccordo.

 

 

Se accadrà, ne sarò felice.

Pure io, fosse per me Breccia pure sulla regolare anche subito !

Mi mette sempre un po' di amarezza vedere questi capolavori grafici di Maestri del fumetto mondiale liquidati in modo così tranchant, solo perché un po' atipici nella rappresentazione di Tex e del suo mondo-a parte il fatto che voler stabilire un canone di "normalizzazione" grafica di un fumetto è operazione già discutibile e fallimentare in partenza...ma il discorso sarebbe lungo;)

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<span style="color:red">15 minuti fa</span>, Testa di Vitello dice:

Pure io, fosse per me Breccia pure sulla regolare anche subito !

Mi mette sempre un po' di amarezza vedere questi capolavori grafici di Maestri del fumetto mondiale liquidati in modo così tranchant, solo perché un po' atipici nella rappresentazione di Tex e del suo mondo-a parte il fatto che voler stabilire un canone di "normalizzazione" grafica di un fumetto è operazione già discutibile e fallimentare in partenza...ma il discorso sarebbe lungo;)

 

 

Sulla regolare no, ma un cartonato forse sì. Se lo scrive Giusfredi e passa a me Gomez.

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 

 

Sulla regolare no

Concordo

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

ma un cartonato forse sì. 

Speriamo!

<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

 Se lo scrive Giusfredi e passa a me Gomez.

Io li lascerei tutti e due a a Giusfredi. Tu ne hai tanti di disegnatori ;)

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<span style="color:red">18 minuti fa</span>, Loriano Lorenzutti dice:

Concordo

Speriamo!

Io li lascerei tutti e due a a Giusfredi. Tu ne hai tanti di disegnatori ;)

 

 

Non ne avrebbe il tempo, credimi.

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Letta. Non amo i cartonato, ma ci ho messo 28 minuti a leggerlo, nonostante una splash-page che "ruba" troppo spazio. Per me, forse, l migliore assieme al Montana di Manfredi. Forse per merito del fascino della neve? 

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