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TWF - Tex Willer Forum

[Maxi Tex N. 31] I Quattro Vendicatori


Sam Stone
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, LedZepp dice:

Sei il solito vittimista @Grande Texe per questo evito qualsiasi altro confronto con te, non perché io non ritenga questo forum degno di tale scopo in generale. Ma per il caso specifico.

Dici che ti insulto (e non è la prima volta che provi ad attenzionarmi sul forum sulla base del nulla e di una ripicca, cosa che fai anche con Diablero) quotando una mia frase dove dico che mi autocensuro ed evito altri interventi per non dire ciò che penso, tra l'altro nemmeno su di te nello specifico ma in generale su chi osanna Nizzi calandosi le braghe ogni tre per due e dando del datato a GLB.

 

Si ti sei sbagliato, perché mi pare che nessuno abbia mai ricevuto insulti da me qui per cui si può stare sul forum senza beccarsi insulti, se non quelli all'intelligenza da parte di alcuni utenti.

 

E io mi sono limitato a quotare te che quoti lui, ma alla prossima se ci sarà, andrò indietro nell'intero topic e quoterò ogni singola persona abbia detto qualcosa di simile per essere inclusivo. 

 

Sui gusti personali, fai la vittima. Non si parla di gusti ma di confrontarsi senza prese in giro.

A Diablero dici che il suo ragionamento non sta in piedi perché hai scoperto Nizzi per ultimo ma poi dichiari altrove che il primo Tex letto è di Nizzi, fa sorridere (non ridere eh, sennò dici che ti insulto) ancor di più che tu ora dichiari di essertene allontanato per qualche anno dal Tex di Nizzi. Hai insomma assaporato il nettare degli Dei, il Nizzi che tu definisci moderno e attraente per un giovane e te ne sei tenuto alla larga per qualche anno, forse come forma di rispetto!

Ma ora dici che i giovani lo dovrebbero trovare attraente! E tu quanti anni avevi quando te ne sei tenuto alla larga????

Boh...

 

E se io ti dico che non hai compreso GLB dato che gli dai del datato (o non moderno) e/o ricondividi tale giudizio, non critico i tuoi gusti ma una cosa che dici che è smentita dalla storia di Tex. Non mi pare di importi nulla, ma magari ci sta che il limite ce lo abbia tu nel non vedere la qualità di GLb e la sua modernità (e non è mica una roba brutta, ma magari quel Tex è diventato leggenda non grazie alle bistecche di Nizzi e forse sei tu ad esserti perso qualcosa)?

E magari io ho qualche limite con Nizzi ma proprio non lo reggo? Posso dirlo senza che gli scudieri debbano difenderlo facendo paragoni folli con GLB? 

 

 

Gradirei interrompere ogni discussione qui, perché ho inquadrato il tipo di discussione e me ne sto alla larga in genere, soprattutto se c'è del facile vittimismo! Ma una risposta al tuo ultimo post la dovevo

 

Io quando avrò un figlio in età da lettura, gli metterò in mano le strisce anastatiche che sto comprando (si, le compro pensando anche a questo) e non di certo la roba di Nizzi, soprattutto perché di storie veramente belle ce ne son poche.

Una eccezione per me incredibile è Tex il Grande che a me nemmeno pare scritto da Nizzi tanto l'ho apprezzato.

 

Magari qualcuno lo criticherà, ma a me quella storia ha colpito davvero tanto e se c'è un Tex Nizziano che si avvicina a GLB come intensità e epicità, per me è quello. A dimostrazione che non ho preconcetti, sennò non avrei comprato questo Maxi e non mi sarei incazzato!

 

Ma Io non sono abituato a giudicare 4 storie o spezzoni di carriera soprattutto per autori che hanno scritto tantissimo come Nizzi. Se guardo al Tex di Nizzi per me il Tex di Nizzi comprende tanta roba dopo il numero 500, e comprende anche questo Maxi che è una delle cose meno moderne mai lette su Tex...che devo dirti, dimostrami il contrario! :)

 

Borden, con tutto il rispetto non è poi nemmeno un ragazzino, non è che appartenga alla generazione dei 40enni o dei manga alla One Piece. 

Ha fatto scuola con GLB mi par di capire e ha una quindicina di anni in meno di Nizzi, non 30, eppure il suo Tex evolve, non si strafoga solo di bistecche e patatine per dare al lettore quel momento di ilarità ormai vetusta!

 

Mi taccio, sennò qualcuno oltre a dire che insulto dirà che non sono di parola. 

 

Oh, ma oggi Nizzi è antico, su questo concordo (non so questo maxi, che non ho ancora letto)! Borden è ben più moderno, nel bene e nel male che questo significa, quindi nel bene di uno scavo psicologico ben superiore e delle trame ben più congegnate, nel male di una ben maggiore difficoltà di lettura e nella tendenza a una certa pesantezza e cervelloticità di chi ha troppe idee e le mette su carta tutte assieme e spesso è troppo.

 

GLB è il Totem, nessuno lo mette in discussione, ma oggi un ragazzino apprezzerebbe più Borden (o persino Faraci), che GLB, ma tanto non sussiste il problema perchè a leggere Tex ci siamo solo noi cinquantenni e oltre.

 

Nizzi aveva questa componente giallistica/commediante che in effetti alleggeriva molto quando era in forma. E' più semplice leggere la leggenda della vecchia missione che Terra Promessa tra travestimenti, battute e cose così. E oggi la leggerezza è l'unica cosa apprezzata dai ragazzi, che già se una cosa dura più di 5 minuti cambiano canale o spengono il cervello.

 

Ma ripeto, non sussiste il problema dato che Tex non lo legge nessun ragazzo.

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<span style="color:red">8 ore fa</span>, valerio dice:

Mah...leggo cose giuste e cose meno giuste.

Dire che moltissimi hanno abbandonato con Nizzi non credo sia corretto. Per molti che hanno abbandonato molti altri ne sono arrivati. Credo ci sia una intera generazione che considera il Tex di Nizzi il vero Tex, per motivi anagrafici o per motivi di gusto. Ancora oggi, se leggete sui gruppi FB o Insta, Nizzi pare avere un seguito eccezionale quando escono dei suoi lavori.

Ha detto una cosa giusta Diablero quando dice (magari ironicamente), che ci sono vari Tex e il tutto sta nell'ammetterlo e dirci quale di questi ci piace di più.

Ci si chiede come sia possibile preferire Sioux a Sangue navajo eccetera...io credo che si possa preferire per un motivo semplice: è più moderno.

Nizzi, venendo dopo, è una lettura che può essere peggiore o migliore, ma è certamente più vicina a noi. Un ragazzo penso preferirebbe un Nizzi a un GLB.

Mi sto rileggendo tutte le opere Bonelliane e spesso ne sono entusiasta confermando la grandezza, ma nondimento molte appaiono oggi datatissime e se mi metto nei panni di un ragazzo di oggi, non credo che potrebbe essere adeguatamente apprezzato.

Questo ovviamente non gli toglie un grammo quanto a storicità e grandezza, ma letto oggi può risultare talvolta pesante e vecchiotto.

Poi si, non è corretto confrontare il GLB al top con il Nizzi bolso, semmai si confrontino nei rispettivi periodo buoni o cattivi, che GLB pure ha avuto un lunghissimo periodo di appannamento in cui personalmente lo trovo quasi illeggibile (fascia 200 inoltrata fino ai suoi ultimi lavoro).

Concludo dicendo che io so apprezzare i vari Tex. Quello originale di GLB, quello un pò diverso di Nizzi, quello modernissimo di Boselli, persino quello pieno di insicurezze e umanissimo di Nolitta talvolta. Penso che, tenuti certi paletti inviolabili, considerare Tex come una entità immodificabile sia poco intelligente. Ogni autore ci mette dentro anche la sua sensibilità e il suo carattere, e io trovo persino divertente andare a scovare queste differenze che rendono immediatamente riconoscibili i vari sceneggiatori.

 

Standing ovation per te.😉👌

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Aggiungo una cosina che forse può illuminare un pò.

Il Tex di GLB perchè è "vecchio" per un giovane di oggi? Al di là che è un western e ok, questo vale anche per chi lo scrive ora.

Ma il Tex di GLB è politicamente scorretto. Abbiamo si un eroe per metà indiano e che difende anche i pellerossa e questo ci sta bene nella mentalità odierna, ma abbiamo anche un eroe che chiama limoncino i cinesi, palla di neve i ne(g)ri, fa body shaming continuo (palla di lardo, nanerottolo, omuncolo etc...), che entra in un bar e picchia a sangue il primo che lo guarda di soppiatto, che tortura i nemici, che manda a fuoco tutto se gli gira male, insomma un eroe che infrange tutti i regolamenti del politically correct oggi seguito dalle nuove generazioni.

Beninteso, la cosa che più mi fa godere di GLB sono proprio queste cose, che io infatti vorrei ritrovare sul Tex attuale ma che non ritrovo se non in minima parte, ma mi rendo conto che forse non si può.

E qui rispondo a LedZep, perchè ti piace Tex il Grande? Perchè c'è esattamente il Tex che sbatacchia gli avversari come tappeti e insulta i nemici nei modi più pirotecnici possibili distruggendo tutto.

Poi Nizzi si discostò da questo modo di scrivere, diventanto per l'appunto più moderno.

 

Una volta diedi a mio nipote (che ha 20 anni) alcuni albi di GLB per vedere se si potesse avvicinare a Tex, lo ha mollato subito proprio per questi motivi. Non poteva sopportare un eroe che si comportava in quel modo così da boomer, questa è la sostanza delle sue parole.

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Aspetta. Ma come mai Nick Raider ha cessato le pubblicazioni?

L'ha creato Nizzi ed è un poliziesco, un genere sempre di moda.

Hanno proposto una mini di qualche numero, mentre le strisce sono già alla 52ª settimana o giù di lì.

E io con gran dispiacere non avendo più un buco libero non l'acquisto. Eppure vorrei eccome.

 

Ci devono essere moltissimi vecchi che comprano per l'ennesima volta le stesse storie datate, mentre il Maxi anche uno come me che ha tutta - aveva tutta - la collezione se l'è fatto prestare.

 

Hai idea di quante edizioni ha La mano rossa? Eppure vende ancora.

 

Proponi pure tu gli albi di Nizzi.

Facciamoli uscire in contemporanea con quelli di GL. Con scritto in grande l'autore, che non so se hai notato è stato indicato in bella mostra nelle ristampe di altri personaggi del papà di Tex sulle Storie.

 

L'ordine che scelgo per il mio campione è a partire da Vendetta indiana. Solo per scegliere un titolo a caso (l'inizio del periodo migliore).

 

Contrario per mia natura alle scommesse, punto sicuro sulla vittoria...

Modificato da Exit
Sistemo l'ordine
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Beh, perchè Nick Raider è un fumetto di qualità minore a Tex.

Tex è tutt'oggi un fumetto di qualità superiore, per sceneggiatori, disegnatori e storie agli altri Bonelli.

Però ha un target di anzianotti come noi. I giovani leggono i Manga più che altro, e poco Bonelli, ma men che meno Tex, però Tex resta il più letto di tutti i Bonelli perchè diciamo dai 40 in su ha ancora una fan base notevolissima.

 

Poi ripeto, non sto facendo una gara a chi sia più bravo, cerco solo di spiegare che il gusto si evolve, gli sceneggiatori cambiano e cambiano stile eccetera.

 

Poi io sono il primo che se dovessi indicare il miglior sceneggiatore di Tex indicherei GLB, se non altro perchè Tex è lui!

Però se confronto Fuga da Anderville e tra due bandiere, non posso fare a meno di notare che quella di Nizzi è decisamente più moderna, anche e soprattutto per i suoi difettucci o piccole debolezze dell'eroe.

In questo caso a me pare migliore anche la storia (altre volte è esattamente il contrario in queste "riprese" di vecchie situazioni o personaggi), ma non era quello che volevo intendere.

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Sebbene a più riprese sono riuscito a leggere anche l'ultimo maxi di Nizzi, disegnato da Casertano. 

 

Sui disegni mi sono già espresso. Ottimi complessivamente, ma certe espressioni possono risultare oltremodo caricaturali, specie quando inchiostrate pesantemente, come si evince confrontandoli con gli schizzi a fine albo, direi perfetti per questo specifico stile.

 

E veniamo alla storia proposta da Nizzi. Ho acquistato questo maxi, non li ho tutti, proprio perché si presume sia l'ultimo dello sceneggiatore e perché @borden ci ha fatto sapere poco tempo addietro di averlo appena riletto per la revisione finale, considerandolo anche scorrevole.

 

Nulla da dire sulla scorrevolezza, storia ben congegnata per soggetto e svolgimento (non la definirei una ciofeca :(), sebbene sia tipica dell'autore con tutte le particolarità e i suoi soliti difetti.

 

A suo modo ha anche un finale epico, ma risente di quella impostazione che l'autore già decantava negli anni Novanta dalle pagine della fanzine Dime Magazine.

 

Con spavalderia raccontava all'intervistatore che per scrivere una storia di Tex servissero certi ingredienti, certe situazioni, un certo svolgimento e una determinata fine. E di norma non si è mai distaccato da questo approccio.

 

Sbagliato? Certamente no se intendeva produrre storie per lettori occasionali di Tex. Improponibile invece per lettori fedeli a questo personaggio da uno o più decenni !

 

Solo a questo punto vengono a noia i battibecchi tra Tex e Carson, la questione della bistecca e patatine (io non mi scandalizzo se in un maxi che conta pagine per 3 albi della serie regolare, i protagonisti mangino 3 volte), la facilità di recuperare indizi e la presenza di origlioni e aiutanti occasionali per risolvere l'indagine. Non mi sembra neppure che Tex qui ne esca ridicolizzato.

 

E sì, gli albi di Nizzi presentano sempre un'indagine. Può piacere o meno, ma è sempre stata un'altra caratteristica del suo lavoro. In effetti, a ben guardare, questa storia con le dovute modifiche di epoca e ambientazione, potrebbe essere convertita in una delle solite storie di Nick Raider, ma anche di Nathan Never e perfino ... Dragonero. 

 

Non credo di dovermi vergognare dicendo che non ho sprecato 8.90 euro con questo acquisto di ordinario intrattenimento. Mi trovo pertanto più o meno a metà delle posizioni di @Grande Tex e @LedZepp. Sorrido invece con sincera simpatia all'affermazione di @Angelo1961 che non si aspetta mai nulla dai maxi per non rimanere deluso :D

 

 

 

 

 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Jeff_Weber dice:

 

Non credo di dovermi vergognare dicendo che non ho sprecato 8.90 euro con questo acquisto di ordinario intrattenimento. 

 

L'operazione Mefisto di Borden è stata a mio parere azzardata. Azzardata non tanto per il ritorno del vilain principe, quanto perché ha praticamente privato di Tex per più di mezzo anno quei lettori che Mefisto proprio non lo digeriscono, come me. Ho letto la storia, ma non con piacere, e non entro nemmeno nei meriti e nei demeriti di Borden, perché sono io che ho e ho sempre avuto un problema con i personaggi di Mefisto e Yama, sin dai tempi di Glb.

 

Ecco perché leggere questo maxi non mi è dispiaciuto. È una storia western, con un buon ritmo, dialoghi simpatici e un bel finale. L'inizio è orrido (dalla pista trovata in tre minuti alla scena del capostazione) ma poi la storia si incanala bene e riesce anche a divertire, facendoci finalmente tornare a respirare quell'aria western che per sette mesi ci è stata sottratta dalla cattiva magia mefistiana. 

 

L'operazione è stata peraltro apprezzata anche dai lettori, a giudicare dai commenti di Facebook. 

 

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<span style="color:red">5 ore fa</span>, Leo dice:

 

L'operazione Mefisto di Borden è stata a mio parere azzardata. Azzardata non tanto per il ritorno del vilain principe, quanto perché ha praticamente privato di Tex per più di mezzo anno quei lettori che Mefisto proprio non lo digeriscono, come me. Ho letto la storia, ma non con piacere, e non entro nemmeno nei meriti e nei demeriti di Borden, perché sono io che ho e ho sempre avuto un problema con i personaggi di Mefisto e Yama, sin dai tempi di Glb.

 

Ecco perché leggere questo maxi non mi è dispiaciuto. È una storia western, con un buon ritmo, dialoghi simpatici e un bel finale. L'inizio è orrido (dalla pista trovata in tre minuti alla scena del capostazione) ma poi la storia si incanala bene e riesce anche a divertire, facendoci finalmente tornare a respirare quell'aria western che per sette mesi ci è stata sottratta dalla cattiva magia mefistiana. 

 

L'operazione è stata peraltro apprezzata anche dai lettori, a giudicare dai commenti di Facebook. 

 

 

Sono lieto @Leo che il maxi sia piaciuto a te e ad altri lettori iscritti a Facebook.

 

Ribadisco di non aver essere pentito dall'acquisto, ma gradirei tuttavia sottolineare che da parte mia non vi è stato alcun intenzionale confronto fra questa storia e quella presentata da @borden sulla serie regolare con avversario Mefisto.

 

Sono senza ombra di dubbio due prodotti totalmente diversi. 

 

Il maxi di Nizzi rappresenta la reiterata, per certi versi, involuzione dello stile di G.L. Bonelli pur con molte frecce al suo arco, come il mettere non meno di 3/4 temi diversi insieme nella storia, sorretti come sempre dalla parte investigativa, da scene spensierate e un finale che conferisce anche epicita' all'intero impianto.

 

Le storie di @borden rappresentano invece l'evoluzione dello stile di Bonelli senjor, una continua sfida con se stesso nel dare ai lettori il meglio delle sue possibilità di sceneggiatore, come ha scritto lui stesso nell'intervento dopo le diverse critiche (anche le mie, s'intende) ricevute per la mefistolata. Speravo fra l'altro che quell'intervento chiudesse definitivamente la discussione su quel ciclo della meritata carriera di @borden forse poco riuscito per eccesso di ambizione, spiegazionismo e mancanza di epicita' per un supporto a livello grafico che poco ha aiutato alla qualità globale. Mi hanno peró addolorato certe offese gratuite al lavoro di @borden che, al netto di questo ciclo poco fortunato, ha sempre prodotto storie innovative, intriganti e con spessore anche culturale per tutte le testate di Tex, specie negli ultimi anni nella serie dedicata alla giovinezza del nostro eroe.

 

Quindi se Bonelli senjor è stato e sempre resterà pietra miliare di questa testata, Nizzi e Boselli con modalità e impegno diversi, fra loro pertanto non confrontabili, hanno permesso a Tex di raggiungere l'attuale traguardo di iconicita' difficilmente riscontrabile al mondo. 

 

Lunga vita e meritato riposo professionale a Nizzi e lunga vita e ulteriori impegni a @borden :D.

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<span style="color:red">20 ore fa</span>, valerio dice:

ma tanto non sussiste il problema perchè a leggere Tex ci siamo solo noi cinquantenni e oltre.

 

<span style="color:red">20 ore fa</span>, valerio dice:

che già se una cosa dura più di 5 minuti cambiano canale o spengono il cervello.

 

<span style="color:red">20 ore fa</span>, valerio dice:

Ma ripeto, non sussiste il problema dato che Tex non lo legge nessun ragazzo.

 

<span style="color:red">19 ore fa</span>, valerio dice:

Però ha un target di anzianotti come noi. I giovani leggono i Manga più che altro, e poco Bonelli, ma men che meno Tex, però Tex resta il più letto di tutti i Bonelli perchè diciamo dai 40 in su ha ancora una fan base notevolissima.

Io, dal mio punto di vista di giovane, vi garantisco che se a un ragazzo dai un bell'albo di Tex, lo aiuti e lo guidi molto probabilmente gli piacerà. E magari si appassionerà. Il problema è che i genitori spesso non sono abili a proporlo e in tv o sui social non è promosso abbastanza, mentre si vedono ovunque manga e anime. Per i social confrontate anche solo l'Instagram di Star comics e quello di Bonelli…

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Il 14/10/2022 at 09:43, LedZepp dice:

 

 

"Mi ha fatto passare un paio d'orette in relax. Ho chiuso l'albo soddisfatto. Tanto mi basta per giustificare la spesa.

Un elemento positivo dei maxi è che sono "in più". Quindi anche se sono brutti, non hanno tolto nulla alla serie principale.  E si fanno leggere senza pensieri.

 

P

 

Ma che "anche se sono brutti" possa essere accettato a priori quasi con rassegnazione no.

 

E mi incazzo onestamente se leggo che il Maxi è una cosa in più e quindi poco importa se brutta!

Allora oggi vado a lavoro e siccome una delle mie mansioni è un di più che mi è stato assegnato dal capo, la svolgo come viene, tanto è un di più!

 

Ma non ti devi incazzare se ho questa oipinione. E' la mia e basta.  E non è rassegnazione, ma, almeno secondo il mio metro che non è e non deve essere il tuo, è un dare il giusto peso (ripeto, secondo il mio metro o bilancia) a ogni cosa. E siccome il fumetto, pur importantissimo perchè si occupa (e occupa) il mio tempo libero (non tutto ovviamente), è pur sempre "solo" un  fumetto, lo prendo con filosofia e se non mi soddisfa amen, tenuto conto che costa meno di una pizza, e non vale la pena di arrabbiarmi.

Ho voluto fare un distinguo tra maxi e serie mensile perchè: la serie mensile ha cadenza appunto mensile, è entrata da decenni nelle mie abitudini, è, in fondo, parte di me.  Il Texone è il momento "alto" dell'annata, lo compro dal 1988, quindi anche questo ormai fa parte di me.  Il maxi è un "in più" di queste abitudini, è un "regalo" che trovo in edicola e che non sempre compro così come il color. A differenza del mensile e del texone che sono appunatenti fissi e irrinunciabili, il maxi (e il coolr) sono io a scegliere volta per volta, sulla base degli elementi che ho in mano per decidere. Sinceramente: se ho buttato 6-7 euro per un maxi scadente (e questo NON lo è, pr me), amen.

Se dovessi incazzarmi per un fumetto scadente o se dovessi mettermi ad analizzare vignetta per vignetta (come qualcuno, legittimamente, qui fa) mi massacrerei i cojoni e perderei gran parte del piacer della lettura.

Secondo me, troppi di noi qui guardano il dito (le bistecche, le patatine) e perdono di vista la luna ovvero la storia. :)

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28 minutes ago, Angelo1961 said:

Ma non ti devi incazzare se ho questa oipinione. E' la mia e basta.  E non è rassegnazione, ma, almeno secondo il mio metro che non è e non deve essere il tuo, è un dare il giusto peso (ripeto, secondo il mio metro o bilancia) a ogni cosa. E siccome il fumetto, pur importantissimo perchè si occupa (e occupa) il mio tempo libero (non tutto ovviamente), è pur sempre "solo" un  fumetto, lo prendo con filosofia e se non mi soddisfa amen, tenuto conto che costa meno di una pizza, e non vale la pena di arrabbiarmi.

Ho voluto fare un distinguo tra maxi e serie mensile perchè: la serie mensile ha cadenza appunto mensile, è entrata da decenni nelle mie abitudini, è, in fondo, parte di me.  Il Texone è il momento "alto" dell'annata, lo compro dal 1988, quindi anche questo ormai fa parte di me.  Il maxi è un "in più" di queste abitudini, è un "regalo" che trovo in edicola e che non sempre compro così come il color. A differenza del mensile e del texone che sono appunatenti fissi e irrinunciabili, il maxi (e il coolr) sono io a scegliere volta per volta, sulla base degli elementi che ho in mano per decidere. Sinceramente: se ho buttato 6-7 euro per un maxi scadente (e questo NON lo è, pr me), amen.

Se dovessi incazzarmi per un fumetto scadente o se dovessi mettermi ad analizzare vignetta per vignetta (come qualcuno, legittimamente, qui fa) mi massacrerei i cojoni e perderei gran parte del piacer della lettura.

Secondo me, troppi di noi qui guardano il dito (le bistecche, le patatine) e perdono di vista la luna ovvero la storia. :)

Mi ero ripromesso di stare in stand by sul forum quando ci sono diatribe che riguardano Nizzi, per evitare i Nizzi fan vittimisti che finiscono poi per "segnalarmi" e attenzionarmi per aver espresso opinioni facendomi passare per uno che insulta e di fatto facendo come il piccione che rovescia la scacchiera e si rifiuta di giocare/affrontare una discussione sui temi.

 

Rispondo a te, nonostante il discorso giri intorno all'autore che scotta per alcuni, perché a) sei un persona che si pone in modo rispettoso b) mi sembra giusto chiarire.

 

Non mi incazzo con te anche se ho riquotato il tuo post, se vedi il contesto in cui l'ho messo infatti stavo rispondendo a Borden che aveva detto, in riferimento a questo tuo post che "questo è lo spirito giusto". 

 

Ora, non sono veramente così incazzato, un conto è esserlo per cose serie, un conto sentirsi un po' presi in giro e delusi quando ti viene rifilata una sola (per me questo Maxi è una mezza sola, c'è di peggio eh, ma mi ha infastidito ad una prima lettura per situazioni che trovo davvero improponibili). Vorrei chiarirlo, ma a volte per lanciare un messaggio serve anche mettere enfasi.

 

Però non ho problemi certamente con te che dici "per me il Maxi è un di più".

Mi da fastidio che questa cosa non sia una singola opinione di un lettore, ma condivisa anche dal curatore.

E mi dispiace dirlo, forse Borden voleva solo smorzare e attutire alcune critiche difendendo comunque un prodtto Tex, come è giusto che sia, dando un punto di vista leggero.

 

Non c'è l'ho neanche con lui eh, ma in generale mi scoccia spendere 9 euro per una roba che secondo me non è ai livelli dei Tex che escono oggi, e intorno a ciò c'è una sorta di rassegnazione forse dovuta al fatto che su una storia già scritta non si possono fare stravolgimenti. Ma non amo l'idea che la si faccia passare per un regalo.

 

Io ho comprato questa storia nel dubbio, ma anche dopo aver visto un commento di Borden che diceva in parole povere che la storia non era affatto male o qualcosa del genere.

Per carità, l'azzardo è il mio e non ho speso cento euro ma 9 (che non sono comunque briciole), però poi mi sorprende leggere che per quanto riguarda il Maxi, lo spirito giusto è "che in fondo è un di più, amen se sono brutti"

 

 

Resta che il fatto che la mia è un'opinione, vale 0 o poco più di zero nel mare di opinioni di tutti, ma al tempo stesso ho rivendicato solo la scelta di non comprare più nulla di questo autore e nulla di questa testata, se la filosofia è questa, che non posso condividere perché: occupano spazio, costano 20 euro all'anno quasi, e magari sono anche brutti o di minor qualità a prescindere (e con tutta la roba che esce di Tex e di altri personaggi) con quei soldi e spazio magari mi leggo altro!

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Letto.

Mah, condivido il giudizio di Borden, è una buona lettura, pur con molti limiti.

E' evidente la difficoltà di Nizzi di mantenere alto il livello per tutte le pagine, ad un certo punto, nella fase centrale, ci si annoia e non poco.

Lo stile dello sceneggiatore è facilmente riconoscibile. Ci sono tutti gli stilemi che lo fanno aprezzare da una parte di pubblico e non apprezzare da un'altra parte.

C'è lo specialissimo rapporto fraterno tra Tex e Carson condito di continue battute (apprezzabili ma meno fresche rispetto al Nizzi giovane), si sono le abbuffate (troppe), ci sono delle belle scazzottate (finalmente), e ci sono anche i soliti colpi di fortuna che mettono i pards sulla buona pista...gente trovata li per caso che gli risolve i dubbi o li manda direttamente sulla strada maestra per risolvere il caso (clichè abusato).

Chi si scoccia di questi stilemi darà un giudizio negativo di questa storia. Gli altri passeranno due buone orette in compagnia di una storia molto classica, di belle sparatorie, di un pò di noia per le troppe chiacchiere, e di un finale molto bello e anche un pò emozionante.

La scena migliore, comunque, oltre al finale, è quando i due pards si salvano la vita a vicenda nel giro di pochi istanti e se lo rinfacciano simpaticamente.

Per quanto mi riguarda considero questa storia da 6.50/7, ed è una sorpresa parlando di uno sceneggiatore ultra ottantenne e decisamente non più "nei suoi cenci" da molto tempo.

Fatico a capire chi definisce questo maxi una truffa, forse non ci ricordiamo le ultime di Manfredi (a parte il potabile ultimo color) o il Ruju piatto degli ultimi anni (o disastroso della storia dei maghi, il peggio visto su Tex negli ultimi 10 anni).

Anche sulle critiche ai disegni non concordo. Certo, è un tratto peculiare, le facce dei personaggi paiono talvolta gonfie, ma si tratta di un ottimo artista e ho davvero apprezzato il suo lavoro.

Modificato da valerio
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@valerio poni una questione interessante.

Chiedi perché accanirsi con questo Maxi nizziano quando abbiamo altri esempi di albi poco riusciti?

Ti posso dire che la domanda è un sintomo della situazione disastrosa di Tex.

Ormai siamo giunti al punto di giustificare prove - imho - non degne di pubblicazione, perché altre lo sono state.

Quindi possiamo sprofondare sempre più, tanto ne abbiamo già viste tante e di sicuro in futuro capiterà di nuovo qualche albo della stessa qualità o anche peggio.

 

Pretendere il meglio e sbattere in faccia quello che non va non è solo uno sfogo. Qualche volta fa bene anche agli autori, altrimenti non devono neanche provarci a fare del loro meglio.

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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Exit dice:

@valerio poni una questione interessante.

Chiedi perché accanirsi con questo Maxi nizziano quando abbiamo altri esempi di albi poco riusciti?

Ti posso dire che la domanda è un sintomo della situazione disastrosa di Tex.

Ormai siamo giunti al punto di giustificare prove - imho - non degne di pubblicazione, perché altre lo sono state.

Quindi possiamo sprofondare sempre più, tanto ne abbiamo già viste tante e di sicuro in futuro capiterà di nuovo qualche albo della stessa qualità o anche peggio.

 

Pretendere il meglio e sbattere in faccia quello che non va non è solo uno sfogo. Qualche volta fa bene anche agli autori, altrimenti non devono neanche provarci a fare del loro meglio.

Capisco la tua posizione. Non condivido che questo maxi sia indegno di pubblicazione, per me è una discreta storia.

Ma certo, il problema esiste. Però scrivere Tex è moooolto complesso e sceneggiatori in grado di farlo non ce ne sono tanti, e molti di quelli che ci sarebbero, evidentemente, non lo vogliono scrivere per svariati motivi.

D'altra parte Tex è stato nelle mani di una sola persona al comando per gran parte della sua storia. GLB prima, Nizzi poi, e comunque mai più di due "capaci" assieme.

Difficile scriverlo.

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Anche in questo caso, aspettiamo il sondaggio.  (basta quello a punti)

Ho trovato davvero eccessive le critiche a una storia onesta e divertente. 

Quale storia non ha difetti*? Anche la mia storia mefistiana  in edicola ne ha, come si è visto.

Questa ha pure dalla sua i disegni di un grande Casertano! E un Tex e un Carson riconoscibili e amati.

 

 

*Perdonate quella che a tutta prima sembrerebbe una vanteria, ma la mia storia che non mi sembra avere difetti (scusatemi, ma lo penso) è Luna Insanguinata, che ho appena riletto per pubblicarla nelle Grandi Storie. Diamine, quando citate le mie storie migliori tipo Invincibili o Carson... beh, persino lì io trovo cose perfettibili. Ma questa con Mastantuono, perbacco, non le la ricordavo quasi, l'ho letta da lettore e sono rimasto sorpreso. Ovviamente parlo dal punto di vista tecnico. Ma anche per il resto, beh...  Faccio fatica ad avvicinarmi un livello simile. Ed è grazie a Sergio, che mi aveva chiesto di osare con una storia "adulta".

(adesso rileggetela e crocifiggitemi, ma prima ricompratela in volume unico!:lol:)

 

Le sole storie di  cui sono  altrettanto fiero sono alcune di Dampyr, che Diablero non conosce perché ritiene la serie una tamarrata (senza ancora averla letta)

Modificato da borden
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Se dovessimo accettare solo storie perfette forse avremmo una saga molto più corta e non mi dispiacerebbe.

Certo che il confronto tra questo Maxi e Massacro o Mescaleros o Sunset Ranch è impietoso.

Sebbene non tutti sono cresciuti con il meglio del meglio, imho davvero siamo su due universi lontanissimi.

A paragone neanche il gravemente insufficiente è appropriato.

 

Sarà che sono molto esigente.

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<span style="color:red">13 minuti fa</span>, Exit dice:

Se dovessimo accettare solo storie perfette forse avremmo una saga molto più corta e non mi dispiacerebbe.

Certo che il confronto tra questo Maxi e Massacro o Mescaleros o Sunset Ranch è impietoso.

Sebbene non tutti sono cresciuti con il meglio del meglio, imho davvero siamo su due universi lontanissimi.

A paragone neanche il gravemente insufficiente è appropriato.

 

Sarà che sono molto esigente.

E' una storia che va presa per quella che è: una storia classica, scorrevole (a parte qualche lungaggine di troppo) e piuttosto divertente.

Restando sullo stesso autore, non è certo Furia Rossa o Le colline dei Sioux, ma si lascia leggere.

Anche errori di sceneggiatura non ne ho visti. Ho visto dei clichè, ma non errori.

Quindi nulla per cui dare insufficienza.

Non credo sia nemmeno giusto aspettarsi sempre Patagonia, la trappola o la tigre nera da tutte le storie che escono.

Poi concordo sul fatto che le uscite sono troppe e la qualità ovviamente ne risente, ma questa a me pare perfettamente potabile, le precedenti di Nizzi da quando è tornato a scrivere erano peggiori, e anche diverse altre di altri autori negli ultimi tempi.

Comunque de gustibus, sempre.

 

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<span style="color:red">1 ora fa</span>, borden dice:

Anche in questo caso, aspettiamo il sondaggio.  (basta quello a punti)

Ho trovato davvero eccessive le critiche a una storia onesta e divertente. 

Quale storia non ha difetti*? Anche la mia storia mefistiana  in edicola ne ha, come si è visto.

Questa ha pure dalla sua i disegni di un grande Casertano! E un Tex e un Carson riconoscibili e amati.

 

 

*Perdonate quella che a tutta prima sembrerebbe una vanteria, ma la mia storia che non mi sembra avere difetti (scusatemi, ma lo penso) è Luna Insanguinata, che ho appena riletto per pubblicarla nelle Grandi Storie. Diamine, quando citate le mie storie migliori tipo Invincibili o Carson... beh, persino lì io trovo cose perfettibili. Ma questa con Mastantuono, perbacco, non le la ricordavo quasi, l'ho letta da lettore e sono rimasto sorpreso. Ovviamente parlo dal punto di vista tecnico. Ma anche per il resto, beh...  Faccio fatica ad avvicinarmi un livello simile. Ed è grazie a Sergio, che mi aveva chiesto di osare con una storia "adulta".

(adesso rileggetela e crocifiggitemi, ma prima ricompratela in volume unico!:lol:)

 

Le sole storie di  cui sono  altrettanto fiero sono alcune di Dampyr, che Diablero non conosce perché ritiene la serie una tamarrata (senza ancora averla letta)

Luna Insanguinata è una storia bellissima, borden.. sicuramente uno dei tuoi capolavori, ma ha un punto debole: il disegnatore! Personalmente Non riesco proprio ad apprezzare il suo tratto..

Comunque  la perfezione l'hai raggiunta con Sulla Pista di Fort Apache..ogni volta che la riprendo in mano respiro la polvere del Selvaggio West!

Spero che sarà nelle lista delle Grandi Storie Bonelli!

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35 minuti fa, laredo dice:

 

Comunque  la perfezione l'hai raggiunta con Sulla Pista di Fort Apache..ogni volta che la riprendo in mano respiro la polvere del Selvaggio West!

Spero che sarà nelle lista delle Grandi Storie Bonelli

Non voglio dare consigli non richiesti, ma questa storia, che anch'io considero una delle migliori di Boselli, è stata pubblicata a colori qualche anno fa in un volume cartonato nella serie 'Le grandi storie di Tex' edito da Repubblica/l'Espresso col titolo Mescaleros. Si dovrebbe trovare facilmente su ebay.

Modificato da mosfra
Dimenticavo il yitolo
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<span style="color:red">4 ore fa</span>, borden dice:

*Perdonate quella che a tutta prima sembrerebbe una vanteria, ma la mia storia che non mi sembra avere difetti (scusatemi, ma lo penso) è Luna Insanguinata, che ho appena riletto per pubblicarla nelle Grandi Storie. Diamine, quando citate le mie storie migliori tipo Invincibili o Carson... beh, persino lì io trovo cose perfettibili. Ma questa con Mastantuono, perbacco, non le la ricordavo quasi, l'ho letta da lettore e sono rimasto sorpreso. Ovviamente parlo dal punto di vista tecnico. Ma anche per il resto, beh...  Faccio fatica ad avvicinarmi un livello simile. Ed è grazie a Sergio, che mi aveva chiesto di osare con una storia "adulta".

(adesso rileggetela e crocifiggitemi, ma prima ricompratela in volume unico!:lol:)

 

Se posso esprimere un giudizio, una delle storie che reputo davvero impeccabili di @borden, un vero e proprio gioiello quasi mai citato, é "I demoni del nord", in relazione alla quale recrimino solo che non abbia avuto una sceneggiatura un filo più rilassata (diciamo, su due albi).

Naturalmente, per merito anche dei disegni del grandissimo Ticci, senza nulla togliere a Marcello e a Mastantuono (i disegni sono sempre importantissimi nell'economia di un giudizio, ovviamente).

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4 hours ago, borden said:

*Perdonate quella che a tutta prima sembrerebbe una vanteria, ma la mia storia che non mi sembra avere difetti (scusatemi, ma lo penso) è Luna Insanguinata, che ho appena riletto per pubblicarla nelle Grandi Storie. Diamine, quando citate le mie storie migliori tipo Invincibili o Carson... beh, persino lì io trovo cose perfettibili. Ma questa con Mastantuono, perbacco, non le la ricordavo quasi, l'ho letta da lettore e sono rimasto sorpreso. Ovviamente parlo dal punto di vista tecnico. Ma anche per il resto, beh...  Faccio fatica ad avvicinarmi un livello simile. Ed è grazie a Sergio, che mi aveva chiesto di osare con una storia "adulta".

(adesso rileggetela e crocifiggitemi, ma prima ricompratela in volume unico!:lol:)

A vedere questi thread mi pare che Borden si sia accorto che il segmento di mercato "compro per criticare" non è trascurabile...   :lol:

 

(e in effetti, anche se sono sicuro che le critiche fatte alla storia siano tutte vere, mi chiedo "ma cosa vi aspettavate da Nizzi?")

 

4 hours ago, borden said:

Le sole storie di  cui sono  altrettanto fiero sono alcune di Dampyr, che Diablero non conosce perché ritiene la serie una tamarrata (senza ancora averla letta)

Ti correggo, ne avevo letto più di 20 numeri, i primi 2 anni di storie: mi pare un "assaggio" sufficiente, per dare un giudizio su una serie: altrimenti mi devo comprare tutti i 300 numeri per dare un giudizio su Nathan Never? E in quei primi due anni, le tamarrate sono abbondantissime...

 

(poi è normale che una serie si evolva, oggi avrei smesso subito anche Martin Mystere, perdendomi il "cambio di rotta" sul personaggio che fece Castelli dopo qualche anno rendendolo più umano e simpatico)

Modificato da Diablero
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<span style="color:red">9 ore fa</span>, valerio dice:

Per quanto mi riguarda considero questa storia da 6.50/7, ed è una sorpresa parlando di uno sceneggiatore ultra ottantenne e decisamente non più "nei suoi cenci" da molto tempo.

Fatico a capire chi definisce questo maxi una truffa

 

Un 6,5 onesto, se glissiamo su un incipit veramente molto molto infelice (pista trovata subito e scena del capostazione). Per il resto, ci si diverte pure, anch'io reputo la parola "truffa" profondamente sbagliata, al pari di "mefistronzata".

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3 ore fa, Diablero dice:

A vedere questi thread mi pare che Borden si sia accorto che il segmento di mercato "compro per criticare" non è trascurabile...   :lol:

 

(e in effetti, anche se sono sicuro che le critiche fatte alla storia siano tutte vere, mi chiedo "ma cosa vi aspettavate da Nizzi?")

 

Ti correggo, ne avevo letto più di 20 numeri, i primi 2 anni di storie: mi pare un "assaggio" sufficiente, per dare un giudizio su una serie: altrimenti mi devo comprare tutti i 300 numeri per dare un giudizio su Nathan Never? E in quei primi due anni, le tamarrate sono abbondantissime...

 

(poi è normale che una serie si evolva, oggi avrei smesso subito anche Martin Mystere, perdendomi il "cambio di rotta" sul personaggio che fece Castelli dopo qualche anno rendendolo più umano e simpatico)

 

 

Già, ma a parte che le cosiddette tamarrate a mio parere non sono così frequenti neppure in quei primi 20 numeri, che secondo me ricordi male, avevi anche promesso di leggere le storie che ti ho consigliato...

 

Dopo Lucca?

 

 

Modificato da borden
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I primi 20 numeri significa aver letto Fantasmi di sabbia, L'isola della strega, Nato nella palude, Delta blues, Il conte Magnus, Lo schermo demoniaco...  Storie (per me, ma non solo per me) più vicine all'ottimo che al tamarro.

E aggiungerei anche Dalle tenebre, seppure da alcuni sottovalutato.

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